Visto che su Messa in Latino e altri blog, anche esteri, si commenta molto questa lettera, mi decido a pubblicarla, perché chi è interessato possa rendersi conto del contenuto al di là delle critiche e, soprattutto, notare l'estrema serietà e correttezza usata nell'espressione delle difficoltà rappresentate. Posso confermare, per esperienza personale, il degrado della pastorale diocesana - anche a causa della progressiva inesorabile neocatecumenizzazione delle parrocchie - con effetti di grande disagio e sofferenza per i fedeli.
Questa è una lettera aperta non una lettera anonima di quelle che circolano in Curia in queste settimane. Il contenuto è condiviso dalla grande maggioranza dei sacerdoti di Roma, la sua Diocesi.
Abbiamo conosciuto l'amabilità del Cardinale Ugo Poletti e in seguito l'intelligenza del Cardinale Camillo Ruini. Oggi siamo naufraghi dell'una e dell'altra.
Con quale criterio ci avete mandato l'attuale Cardinale Vicario? All'annuncio della sua nomina, nonostante le pessime notizie ricevute dal clero di Napoli e di Albano, eravamo ben disposti. Dopo tre anni ci permetta di esprimerle il nostro sfogo sincero e doveroso. Siamo molto amareggiati ma non rassegnati. La recente morte di crepacuore di un giovane sacerdote ci ha convinti a esporle alcuni fatti, tra i tanti, che sono ormai l'agire quotidiano del Cardinale Vicario.
- L'autoritarismo del Cardinale Vallini è impressionante. Solo come esempio, nel presentare ai capi ufficio del Vicariato il nuovo Segretario Generale ha detto con piglio militare: "Per quanto riguarda il Segretario Generale, non è più come in passato; adesso chi governa sonosolo io." Nel presentare il nuovo Rettore del Seminario Maggiore ha detto: "Mi rendo conto che Don Concetto è un po' debole come Rettore, ma alle spalle ci sono io che intervengo." Nell'uno e nell'altro caso i due tra i più stretti collaboratori sono stati esautorati e delegittimati davanti a tutto il clero. Il Segretario Generale non ha alcuna autorità ed è impaurito di ogni azione che compie per le imprevedibili reazioni coleriche del Vicario; si può immaginare cosa sarà per il seminario.
- Un capitolo estremamente doloroso è quello delle vocazioni. In questi tre anni il seminario si è completamente svuotato per la sua testardaggine di accogliere solo i nativi di Roma, privando la diocesi della sua vocazione universale. A Roma infatti giungono tanti giovani da ogni parte d'Italia per gli studi universitari; è naturale che maturino vocazioni sacerdotali, ma il Cardinale Vallini non ne vuole sapere. Come se non bastasse ha mandato via da Roma tutti i sacerdoti non incardinati, anche quelli che erano stati inviati con il pieno consenso dei loro vescovi.Bravi sacerdoti dediti alla pastorale e agli studi, con il solo difetto di non essere di Roma. Il loro contributo veniva dato nelle parrocchie, negli ospedali e nelle cappellanie. Oggi la Diocesi si ritrova molto più povera di preti e senza vocazioni. Con questo suo criterio dovrebbero lasciare Roma i tre quarti dei sacerdoti, tutti i vescovi ausiliari e, se permette, lo stesso Cardinale Vicario. Nel 2010 sono entrati in seminario solo tre seminaristi e lo stesso avverrà quest'anno. Per il futuro, non sarà certamente un sacerdote del Cammino neocatecumenale a risolvere i problemi vocazionali.
- Se questi sono i criteri per le vocazioni perché dovremmo avere come Vicegerente un suo amico intimo che viene da Napoli? Il Cardinale non manca di strategie quando vuole. Per Monsignor lannone ha telefonato a tutti i vescovi del Lazio perché presentassero al Nunzio il nome del suo beniamino per il trasferimento da vescovo ausiliare di Napoli alla diocesi di Sora. Adesso lo vuole come Vicegerente. La fama di Mons. lannone ormai è giunta anche a noi. E' a totale digiuno della conoscenza di Roma e del clero romano. E' una brutta copia di Vallini: stesso autoritarismo e stessa ossessione per il sesso. Ci domandiamo se Roma è diventata una provincia di Napoli.
- Dopo tre anni la Diocesi non sa ancora dove andare. Potevamo capire che il primo anno era dedicato alla revisione ma adesso manca completamente un progetto pastorale di largo respiro per orientare il lavoro delle parrocchie e il nostro impegno di sacerdoti. Il Cardinale Vallini però non è all'altezza. Manca di spessore intellettuale e culturale per elaborare un progetto pastorale; inoltre, non ha nemmeno l'umiltà per riconoscere il suo limite e affidarsi a collaboratori in grado di farlo. Da alcuni atteggiamenti purtroppo sembra riservare un'invidia viscerale nei confronti di sacerdoti ben preparati che erano stati destinati a incarichi accademici o di impegno culturale.L'emarginazione di Don Marco Frisina è soltanto l'esempio più eclatante.
- Un altro capitolo doloroso è il rapporto con noi sacerdoti. Ci eravamo illusi di un giorno della settimana a nostra disposizione per essere ricevuti senza appuntamento. Oggi abbiamo perfino paura di avvicinarci a quell'ufficio. Siamo visti tutti con sospetto, giudicati e rimproverati senza poterci difendere e ricattati con la minaccia di lasciarci senza stipendio. Su ognuno di noi grava l'ipoteca messa dai suoi due fidatissimi consiglieri che non ci conoscono. E' risaputo quante volte ormai le urla del Vicario oltrepassano il suo ufficio quando riceve qualche povero confratello anche tra i più anziani. I suoi scatti d'ira sono sempre più frequenti, salta perfino sulla poltrona e giunge addirittura ad avere la bava alla bocca per la violenza delle reazioni. E' ossessionato dal sospetto di omosessualità come se i rari casi accaduti in diocesi devono compromettere la rettitudine dell'intero presbiterio. Potrà sembrare incredibile, ma quando entra nelle parrocchie per la prima volta eincontra i sacerdoti e il consiglio pastorale le sue uniche espressioni sono quelle del rimprovero, del sospetto e della minaccia. Molti sacerdoti sono stati umiliati con trasferimenti immotivati e repentini senza alcuna giustificazione. Ormai diversi tra di noi per sfuggire alle sue intemperanze hanno scelto di incardinarsi altrove e alcuni pensano seriamente di farlo nel prossimo futuro. Altri non trovando in lui la dovuta paternità hanno abbandonato il sacerdozio. Comportamenti degni di un maresciallo dei carabinieri non di un vescovo.
- Ci aspettavamo un Vicario sincero e riscontriamo l'ipocrisia e la falsità dei suoi comportamenti dietro un sorriso degno delle iene. Quando ti prende la mano per stringerla sul petto, tipico delle suore, allora è il segno che vuole una confidenza su qualcuno, vera forma di spionaggio, e per questo dobbiamo stare attenti a non compromettere i confratelli. Abbiamo imparato ben presto che quanto il Vicario ti dice davanti raramente corrisponde a ciò che pensa e dice alle spalle. Un comportamento dagli effetti devastanti nel rapporto tra noi e lui e tra tutto il clero. Prevale il clima di sospetto su tutto e su tutti che rende la diocesi un luogo infelice dove non ci fidiamo più di nessuno e siamo costretti al silenzio.
- Questo clima si riflette anche tra i vescovi ausiliari. Il terrore è tale che non è consentita alcuna critica anche quando motivata. Manca il confronto e il dialogo soprattutto nella nomina dei parroci e nei trasferimenti. Siamo lasciati soli a noi stessi. Succede perfino che i vescovi ausiliari ci consigliano di non parlare e di non contrastare il Vicario per evitare le sue imprevedibili e talvolta violente relazioni.
- Data la sua ossessione molti di noi si domandano cosa faccia di nuovo a Roma Monsignor Brandolini, nominato dal Cardinale Vallini Vicario capitolare di San Giovanni. Santità, Lei ricorderà Mons. Brandolini perché dalle pagine di La Repubblica ha espresso il suo profondo disappunto nei suoi confronti per il Motu proprio Summorum Pontificum che lui vedeva come un attacco frontale all'opera riformatrice del suo maestro e mentore Mons. Bugnini. Però Mons. Brandolini ha favorito in tutti i modi la nomina di Mons. lannone a suo successore a Sora e adesso è uomo di fiducia del Vicario. Per questo il Cardinale Vallini non sente e non vede quanto succede con lo stuolo di giovani accoliti della Basilica. Le voci corrono veloci ma se toccano Mons. Brandolini si fermano alla soglia dell'ufficio del Vicario.
Santità, Sappiamo che non accadrà nulla. Noi continueremo ad impegnarci nel nostro lavoro pastorale. Roma ha una lunga storia e saprà superare anche questo disastro. Noi però siamo moralmente obbligati a farlo sapere. Ci permetta di dirle che non meritiamo questo momento di terrore, di sfiducia e di decadenza.
I Sacerdoti di Roma
I sacerdoti di Roma.
RispondiEliminaAvran tutte le ragioni di questo mondo, Mic, ma questo non implica la necessità dell'anonimato. Tu sai come la penso.
Una sola osservazione me la permetterai. Sembra che Vallini sia omofobo. Diciamo la verità: le cronache son piene di preti gay, ultimo il caso di Ugento: il prete ha ammesso d'aver avuto rapporti con giovinotti. Ed anche si parla di noti luoghi d'incontro per gay molto frequentti a Roma (e non solo) da preti, monsignori e seminaristi.
Ieri sera un seminarista d'altra regione, mi diceva a telefono che il seminario non è più tale, ma un luogo di associazionismo vocazionale.
Non giustifico Vallini, se il comportamento descritto corrisponde alla realtà, ch'è poi quella comune ai Neocat. Ma questi preti, che devon testimoniar Cristo, han paura di vedersi ridur lo stipendio. Le frasi, mi dispiace se non son d'accordo con te, alcune almeno, sono infelici.
Ribadisco che è tutto vero eccetto che per Frisina, nessuno lo rimpiange! Circa l'omosessualità non si rimprovera il rigore ma i due pesi e le due misure adottati. Chi aveva "amici" in Vicariato veniva presto riabilitato e promosso, chi non aveva "amici" veniva presto allontanato dalla Diocesi e fatto morire in esilio.
RispondiEliminaEd io continuo a ribadire: le accuse che si muovon a chiunque, soprattutto da parte di sacerdoti, van sottoscritte: è un dovere morale. Anche se vengon avanzate in un blog.
RispondiEliminaParadiso, c. XVII: a Dante che esita dinnanzi al male che gli può derivar se fa ridice tutto ciò che ha visto nei regni ultraterreni, Cacciaguida risponde ch'egli deve tutto riferire, "ché l'animo di quel che ode, non posa/ né ferma fede per esemplo ch'aia / la sua radice incognita e nascosa,/ né per altro argomento che non paia".
Concordo Con il Dott. Pastorelli e non mi sembra che ci si rivolga così al vescovo Vicario nonostante possa anche comportarsi in maniera sbagliata o dura, mi sembra che questo atteggiamento denoti una certa insofferenza all'autorità espressione di una democrazia liberale come sempre vigliacca, ci si cela nel gruppo dietro l'anonimato per codardia, Gesù parlò apertamente e pagò per la Verità, come sempre l'obbedienza si chiede solo ad alcuni.
RispondiEliminaCVCRCI
Caro Dott. Pastorelli posto qui affinchè legga questo messaggio, riguardo alla sua bella intervista, la prego di tenere duro contro MIL e se lei, come credo, ha, a ragione, così tanta influenza su altre persone li persuada, è un sito nocivo, finto cattolico ed ancor di più finto tradizionalista, per quanto riguarda Mons. Gherardini, che dire, il Signore ce lo mantenga per luinghisssssimo tempo abbiamo bisogno di generali di Cristo!
RispondiEliminaCVCRCI
Comunque è una ben strana lealtà e obbedienza quella del vicario del Papa che sta trasformnado la sua diocesi in una diocesi neocatecumenale.
RispondiEliminaSì, poco importa che il cnc stia disobbedendo al Papa sulla liturgia, poco importa che i suoi testi restino segreti, malgrado che il Papa ne abbia ordinato la pubblicazione.
Liturgia e dottrina, senza dubbio elementi secondari per il Vicario del Papa che promuove delle prassi che cozzano con quelle cattoliche, e una struttura che è più che simile a quella di un cammino iniziatico esoterico o di una loggia massonica.
Sì, una ben strana lealtà al Papa quella del suo Vicario.
triste la situazione romana. Preti sc..... perchè lasciati marcire in posti incredibili, assenza di pastorale per la città. SOlo Neocat.
RispondiEliminaIl seminario versa in una crisi senza precedenti. Anni fa il mercoledì si facevano incontri di preghiera per stimolare le vocazioni. Oggi niente. Tanto ci sono le truppe kikiane in arrivo.
Che desolazione....
E meno male che don Concetto (che conosco personalmente) è un bravo sacerdote. Saprà comunque dedicarsi con dedizione al compito affidatogli.
RispondiEliminaCaro Stettino, da frequentante il sito MIL, gradirei sapere quali motivazioni la spingono a dire che è un sito finto cattolico e finto tradizionalista. Spero di essere chiaro: non sto polemizzando; semplicemente vorrei valutare le sue motivazioni.
RispondiEliminaChiedo scusa all'amica Mic se con ciò vado off topic.
Al caro Pastorelli, che ricordo con piacere su MIL "nei tempi andati", rinnovo il mio saluto (fa sempre piacere ritrovarla) e sottopongo l'intervento inviato su MIL (mi cito a memoria):
ma possibile che per ottenere un po' di serietà contro omosessualità e pedofilia occorra un sacerdote neocatecumenale? dove sono i "non denominazionali"? oppure, non si tratta semplicemente di una mossa politica, del tipo "sposto i preti antineocat con la scusa dei sospetti"?
Camminante
Anzitutto chiedo prima il permesso a Mic per parlare di MIL se lei me lo concederà esporrò molto volentieri la mia opinione e spiegherò il perchè.
RispondiEliminaCVCRCI
per Stettino,
RispondiEliminadì pure quello che vuoi.
Poi ne discuteremo insieme appena posso ricollegarmi.
Bene ecco quello che penso:
RispondiElimina1) il "sotto titolo" presuppone una riforma nel solco della tradizione mentre il cattolico non ha bisogno di nessuna riforma della liturgia semmai una restaurazione dell'unica messa cattolica bimillenaria, quella tridentina, ciò è la conseguenza di
2) una trattazione puramente estetica e non di contenuti della messa la quale debba riformarsi pur mantenendo, per loro, solo il latino come peraltro affermano nella prima pagina del sito, cito: La seconda ragione del nome di questo sito è che l’improprietà dell’espressione (che appunto a rigor di termini può riguardare tanto la Messa “straordinaria”, che è sempre in latino, quanto quella “ordinaria”, che può, o meglio potrebbe, essere in latino) denota altresì il nostro interesse non solo per il rito immemoriale di S. Pio V, ma anche per la riforma della riforma (l’espressione è del Papa) della “Messa ordinaria”. Secondo il Pontefice. è quanto mai necessaria la risacralizzazione del rito ordinario attraverso il recupero di elementi tradizionali, come la lingua sacra per alcune parti della Messa, la ricentralizzazione della Croce e l’orientamento del Sacerdote verso Dio, l’adorazione al momento della Comunione, il canto gregoriano (poiché più mistico e adatto alla preghiera) e soprattutto la soppressione di tanti abusi, banalità e sciatteria. In questi termini pure la Messa riformata rientra nel campo di attenzione di questo sito.
Tutte queste cose già ci sono nella vera messa cattolica, se abbiamo un rito perfetto a cosa serve questa riforma? (si legga ad esempio Don Secci)
Recentemente si è parlato di una messa NO in latino, credo ne siano stati entusiasti, tutto ciò perché
3) per loro il problema non è per nulla dottrinale, invece questa crisi trova l’apice nella Santa Messa ma oltre ad essere dottrinale è di pensiero.
4) Ritengo che siano comunque sotto l’egida di qualcuno, molte, troppe penne “illustri” scrivono sul quel blog ad esempio don Morselli, del quale ho letto due articoli direi oltre che ridicoli con un livello di preparazione imbarazzante per un prelato (si veda “santo padre io non ho paura”, sostiene delle assurdità osannate da tutti, mentre basta un povero ignorante come me per confutarlo, si veda Assisi e l’anticristo p. I e p. II)
Come fanno ad avere notizie esclusive senza appoggi od infiltrati? (si veda il preambolo dottrinale)
Faccio notare che io conosco bene tutti i sacerdoti della FSSPX e ci parlo ogni domenica (di Albano) e non mi sono mai sognato a) di chiedere qualcosa perché ognuno deve stare al suo posto e b) Loro non direbbero nulla ad alcuno vista l’importanza c) Non mi sono mai sognato di chiedergli interviste, commenti o cose del genere.
5) permette a finti cattolici da me smascherati proprio sul blog, come quel tal cireneo, di insultare chiunque, come fatto notare da Luisa, soprattutto uomini di Dio come Mons. Gheredini, Villa e Nitoglia
6) Insultano e deridono la fraternità cercando di mettere zizzania tra loro a seconda chi scrive qualche cosa mentre la FSSPX sa benissimo cosa fare!
7) E’ un blog che ha una redazione, e che fa 2000 contatti al giorno e ha fatto 2000000 di utenti pochi giorni fa, quasi come Mic che fa tutto da sola!
Questo mi fa riflettere!
Ecco i motivi per cui non lo ritengo un buon sito e sicuramente non cattolico tradizionalista.
Poi ognuno fa quel che vuole!
CVCRCI
E' sparito il commento lo riposto.
RispondiEliminaBene ecco quello che penso:
1) il "sotto titolo" presuppone una riforma nel solco della tradizione mentre il cattolico non ha bisogno di nessuna riforma della liturgia semmai una restaurazione dell'unica messa cattolica bimillenaria, quella tridentina, ciò è la conseguenza di
2) una trattazione puramente estetica e non di contenuti della messa la quale debba riformarsi pur mantenendo, per loro, solo il latino come peraltro affermano nella prima pagina del sito, cito: La seconda ragione del nome di questo sito è che l’improprietà dell’espressione (che appunto a rigor di termini può riguardare tanto la Messa “straordinaria”, che è sempre in latino, quanto quella “ordinaria”, che può, o meglio potrebbe, essere in latino) denota altresì il nostro interesse non solo per il rito immemoriale di S. Pio V, ma anche per la riforma della riforma (l’espressione è del Papa) della “Messa ordinaria”. Secondo il Pontefice. è quanto mai necessaria la risacralizzazione del rito ordinario attraverso il recupero di elementi tradizionali, come la lingua sacra per alcune parti della Messa, la ricentralizzazione della Croce e l’orientamento del Sacerdote verso Dio, l’adorazione al momento della Comunione, il canto gregoriano (poiché più mistico e adatto alla preghiera) e soprattutto la soppressione di tanti abusi, banalità e sciatteria. In questi termini pure la Messa riformata rientra nel campo di attenzione di questo sito.
Tutte queste cose già ci sono nella vera messa cattolica, se abbiamo un rito perfetto a cosa serve questa riforma? (si legga ad esempio Don Secci)
Recentemente si è parlato di una messa NO in latino, credo ne siano stati entusiasti, tutto ciò perché
3) per loro il problema non è per nulla dottrinale, invece questa crisi trova l’apice nella Santa Messa ma oltre ad essere dottrinale è di pensiero.
4) Ritengo che siano comunque sotto l’egida di qualcuno, molte, troppe penne “illustri” scrivono sul quel blog ad esempio don Morselli, del quale ho letto due articoli direi oltre che ridicoli con un livello di preparazione imbarazzante per un prelato (si veda “santo padre io non ho paura”, sostiene delle assurdità osannate da tutti, mentre basta un povero ignorante come me per confutarlo, si veda Assisi e l’anticristo p. I e p. II)
Come fanno ad avere notizie esclusive senza appoggi od infiltrati? (si veda il preambolo dottrinale)
Faccio notare che io conosco bene tutti i sacerdoti della FSSPX e ci parlo ogni domenica (di Albano) e non mi sono mai sognato a) di chiedere qualcosa perché ognuno deve stare al suo posto e b) Loro non direbbero nulla ad alcuno vista l’importanza c) Non mi sono mai sognato di chiedergli interviste, commenti o cose del genere.
5) permette a finti cattolici da me smascherati proprio sul blog, come quel tal cireneo, di insultare chiunque, come fatto notare da Luisa, soprattutto uomini di Dio come Mons. Gheredini, Villa e Nitoglia
6) Insultano e deridono la fraternità cercando di mettere zizzania tra loro a seconda chi scrive qualche cosa mentre la FSSPX sa benissimo cosa fare!
7) E’ un blog che ha una redazione, e che fa 2000 contatti al giorno e ha fatto 2000000 di utenti pochi giorni fa, quasi come Mic che fa tutto da sola!
Questo mi fa riflettere!
Ecco i motivi per cui non lo ritengo un buon sito e sicuramente non cattolico tradizionalista.
Poi ognuno fa quel che vuole!
CVCRCI
Sulla mia posizione riguardo a Muil mi sono espresso anche troppe volte. Quel che ho detto è quel che penso e più di quanto detto non posso dire.. Non ho da tener duro perché nessuno mi può trascinar di qua e di là: io penso con la mia testa e di conseguenza mi comporto. Ho passato molti mesi su MiL, non me ne pento ma non ho rimpianti. E' stata un'esperienza formativa - specie quando alcuni personaggi di grande spessore culturale m'insegnavan tante cose -come altre in precedenza.
RispondiEliminaNon ho pronunciato giudizi sul blog attuale perché non lo seguo, ma se lo facessi cercherei di sceverar il grano dal loglio. Via Stettino, non credo che tutt'un tratto il blog sia diventato un pericolo per la Fede. Ci sarà pur qualcuno che sappia raddrizzar eventuali pronunciamenti poco ortodossi, se ce ne sono.
La lettera dei sacerdoti romani, che sulla scrivania del Papa è arrivata firmata, descrive bene l'azione di "mobbing" tipica del suo cardinale Vicario, meglio conosciuto come "cardinale sicario". L'omosessualità non è mai stata un vero problema per la Chiesa e non lo sarà mai, altrimenti i palazzi vaticani (più in alto vai e peggio è..) sarebbero vuoti. Dietro la “scusa” di fare il moralizzatore e purificatore della Chiesa, c’è una vera e propria pulizia “etnica”. Vengono eliminati i sacerdoti non allineati, quelli che gli darebbero fastidio, che occupano posizioni ed immobili su cui il card. Vallini e la Diocesi di Roma hanno puntato gli occhi. Il problema della Chiesa è sempre e solo quello di “monetizzare”.. e la spinta moralizzatrice è solo uno specchietto per le allodole. Finalmente un po’ di coraggio tra questi preti romani.. siamo circondati solo da preti in stile “don Abbondio”! Come è possibile che nella Chiesa non si possa dissentire? Come fa la Chiesa a pretendere il rispetto dei diritti umani quando non garantisce al suo interno l'esercizio degli stessi diritti? In quale Cenacolo si sono rifugiati i Vescovi ausiliari di Roma? Ognuno pensa a se e quindi pensa bene di stare zitto, mentre quelli che hanno il coraggio di opporsi vengono trasferiti. Un unico rimprovero: accostare Vallini alla Benemerita è un insulto.. naturalmente per l’Arma. I metodi sono più simili a quelli della Gestapo o dei gerarchi fascisti.. provare per credere..?!
RispondiEliminaScusa, Anonimo, tu avrai tutte le ragioni di questo mondo a parlar di don Abbondio: ma ti sembra che il tuo anonimato ti renda un fra' Cristoforo?
RispondiEliminaPer Stettino:
RispondiEliminaho letto velocemente, perché non ho purtroppo molto tempo, i tuoi ultimi post su MiL.
Su molte cose convengo; ma l'insieme che vien fuori dal tuo discorso mi pare nettamente negativo e con motivazioni più soggettive che obiettive.
Noto una tua totale intransigenza su molti aspetti sui quali si potrebbe discutere. Mi spiace che al momento non riesco ad approfondire quanto vorrei ma, soprattutto, quanto alcuni dei tuoi spunti meritano.
Mi riprometto di farlo al più presto; ma una cosa sento di dover subito precisare per correttezza nei confronti di MiL.
Non sono d'accordo sulla tua "stroncatura" così netta perché credo che buona parte degli inconvenienti derivino da due cause distinte, che non sono il vizio di fondo che mi sembra trovi tu.
1. la dichiarata convinzione e preoccupazione da parte di Enrico (nel rispondere a mie obiezioni) di non voler apparire come un censore che neghi ad ognuno la libertà di esprimersi. Ovviamente questo si presta a molti inconvenienti e andrebbe trovato il giusto equilibrio tra una moderazione attenta, che il tempo che essa richiede non è a disposizione di Enrico in particolare ma forse anche degli altri collaboratori, e la libertà che si vuole garantire a tutti. Tenendo anche conto che moderazione non significa solo censurare (il che a volte sarebbe il caso) alcuni interventi, ma anche intervenire aggiustando il tiro non solo dando indicazioni o richiamando all'ordine, ma anche esprimere adeguate puntualizzazioni rispetto a post inconcludenti o addirittura falsi del tutto.
2. la quasi totale indifferenza degli altri moderatori al 'clima' che spesso si crea dovuto, soprattutto, alla mancanza di rispetto nei confronti delle persone.
Quando la libertà d'espressione diventa provocazione, insulto, ironia distruttiva, evidente esternazione ideologica, il dialogo si interrompe e la comunicazione scade di livello a tutto scapito anche della possibilità di un più efficace approfondimento degli argomenti. Se si lasciano pascolare senza intervenire i provocatori e i mestatori, ne risente la frequentazione di chi invece fa sul serio. A me, ad esempio, capita di latitare per lunghi periodi...
Ciò nonostante, la ragione per cui alla fine ci torno sempre e mi soffermo a leggere e, a volte, a dire la mia è che nel mare magnum qualcosa di interessante e da cui imparare lo trovo sempre, anche se con la fatica di districare il grano dal loglio, che - è vero - ci potrebbero anche risparmiare.
Per Dante,
RispondiEliminaposso concordare con te sul fatto che l'anonimato fa perdere molta dell'efficacia comunicativa di un messaggio. Non possiamo però ignorare che ci sono dei casi in cui 'anonimato è quasi d'obbligo e non qualifica necessariamente un sacerdote come un Don Abbondio.
Penso a sacerdoti che conosco che hanno una cura d'anime ben consolidata e nella quale spendono molto tempo impegno e fatica i quali, penso, siano trattenuti proprio dalla consapevolezza della loro responsabilità nei confronti di tante anime, a fronte della certezza di esserne privati con in cambio il rischio concreto che al loro posto ci vada qualcuno che è invece un cattivo maestro, come purtroppo ce ne sono tanti e son quelli più gettonati da un pastore (!?) autoritario ed umorale come il suddetto che ha il coltello dalla parte del manico e lo usa fin troppo.
... meglio anonimi che reticenti o indifferenti. Se non altro serve a sollevare il problema e hai visto mai che qualcuno, che può, se ne preoccupi!
RispondiEliminaVengono eliminati i sacerdoti non allineati, quelli che gli darebbero fastidio, che occupano posizioni ed immobili su cui il card. Vallini e la Diocesi di Roma hanno puntato gli occhi.
RispondiElimina-------------
basta pensare a Santa Croce in Gerusalemme ed annesso Albergo dagli incassi miliardari...
Mic, lo sai come la penso e l'ho sempre, in tutta la mia vita, pensata con conseguente comportamento: mai anonimato.
RispondiEliminaRicordo, solo due cose: l'Unità parlò di me come il responsabile di una tale Sportiva Italia, gruppo d'estrema destra fascista,che non ho mai conosciuto e francamente neppur mai sentita nominare. Erano i tempi delle P38. Ebbi i miei guai, ma l'Unità fu costretta a smentire.
Tutto il marciapiede della scuola di cui ero preside una volta fu imbrattato dalla scritta: per il Pastorelli l'unica sorte è la morte. Erano gli stessi anni. Ma io scrivevo e lavoravo senza paura.
Oggi basta una parola minaciosa che i professori se la fan sotto.
Qui la paura ce l'hanno i preti che dovrebbero prima dei laici affrontar anche il martirio. Mi dispiace, non ci sto. In fondo don Abbondio non aveva molte più ragioni di costoro perché ne andava della sua vita?
dicitur che così facesse anche da rettore al seminario di Napoli...il lupo perde il pelo....
RispondiEliminaCari Mic e Dante, ho sepresso la mia opinione ma non credo (Mic) che siano soggettive anzi piuttosto oggettive, anche tu nel post successivo hai datto quello che succede, quali sarebbero le cose soggettive?che sono per così dire "ammanicati", anche questo è oggettivo non ho visto penne scrivere su non Possumus, hanno una redazione sono un'organizzazione qulcuno ci lavora lì dentro, sono una realtà diversa da questo blog, è un dato oggettivo.
RispondiEliminaNon è vero che discreditano la Fraternità SSPX?
Lo sa anche la Fraternità se può essere utile all'oggettività dell'affermazione.
Non è oggettivo che non siano in linea con la tradizione?
Non mi pare i punti 1 e 2 sono chiari e sono parole loro.
Il punto 5 lo ha sottolineato anche Luisa nel tuo blog.
Il punto 3 è evidente.
Dott. Dante lungi da me far fare cosa che lei non voglia mi sembra di aver capito che lei sia una persona di grande spessore e che non ha bisogno di fare cose che fanno altri, non so i motivi per cui non frequenta MIL, ad intuito, sbagliando, mi sembrava fossero si mili ai miei, non ho mai letto le sue motivazioni, pertanto le ribadisco che non era un invito ad altro.
Per quanto riguarada l'anonimato sono perfettamente d'accordo con lei soprattuto nel caso dei sacerdoti.
Ripeto Gesù predicò pubblicamente!
Poi ognuno fa quel che vuole.
Grazie
CVCRCI
Stettino, le mie motivazioni son espresse in qualche commento d'altri post, in questo blog, dietro varie richieste anche dell'amico Pietro Adilardi e della cara Luisa. Niente di eccezionale. Si resta in una casa sino a che ci si trova a proprio agio. Quando il disagio cresce si sgombera. Io mi auguro che MiL svolga un'opera costruttiva al di là della marea di commenti più o meno isterici.
RispondiEliminaMi sembra giusto!
RispondiEliminaCVCRCI
Caro Dante, ho letto su MiL dei commenti da capogiro!
RispondiEliminaHo risposto....
Credo che quell`orgogliosa arroganza, capace di volgarità,di offendere, di insultare, di malevolenza, nasconde in realtà un`immensa ignoranza!
Ancor più quando a partorire certi pietosi exploits sono dei giovani che, quando tu sul terreno resistevi e lottavi per conservare la nostra Santa Messa Antica, avevano ancora il latte del poppatoio sulle loro labbra !
Una grande ignoranza che va a braccetto con un`altrettanto grande superficialità.
Per fortuna che ci son tanti giovani che stanno aprendo gli occhi, il cuore e la mente e hanno una gran voglia di Dottrina certa, di un insegnamento sicuro che affonda le sue radici nella Tradizione della Chiesa.
Che Dio li protegga e li guidi sul loro cammino di Fede, che possano trovare buoni e santi sacerdoti in cui confidare.
Cara Luisa, non so a cosa ti riferisci e non ho voglia di andar a veder se si parla (male ovviamente) di me.
RispondiEliminaConosco i miei limiti, e non c'è bisogno che altri me li ricordino; ma ormai son abbastanza vecchio da poter guardar con tutta serenità agli anonimi che latrano. Scrive Dante, quello eccelso: "In sé medesmo si volvea co' denti". Lascia che quegli anonimi si rodano l'anima.
Mi dispiacerebbe solo se infangassero il nome di mons. Gherardini, ché a questo da altro commento credo soprattutto tu ti riferisca, e proprio ora, in un momento assai delicato per la sua vita. Ma è tempra forte e si riprenderà, nonostante l'età avanzata.
Anche tu prega per lui, come sto facendo io.
Non ti preoccupare, caro Dante, sono i soliti refrain, ma purtroppo c`è anche, è vero, malevolenza e cattiveria, stupidità e invidia, piccolezze che screditano chi se ne fa l`autore.
RispondiEliminaHanno trovato pane per i loro denti, certo si potrebbe ignorarli ma quel blog è letto e si sente come un dovere di rispondere a quelle che non sono solo falsità ma anche cattiverie.
Mi sembra di capire che Mons. Gherardini sta attraversando un momento delicato, certo, caro Dante, che pregherò per lui.
Un momento delicato, grave, molto grave. Ma, l'ho sentito mercoledì, sereno come al solito, pronto anche a risponder "adsum".
RispondiEliminaDa semplice fedele che vede le storture della diocasi romana (parrocchie intere consegnate ai kikiani, bravi sacerdoti in periferia abbandonati, carenza di vocazioni, pastorale inesistente, liturgie spettacolarietc.) mi viene il dubbio. Forse è necessario che anche noi si esprima il nostro disagio.
RispondiEliminaE noi cosa facciamo non solo qui, ma nelle nostre diocesi?
RispondiEliminaentro per la prima volta in questo blog segnalatomi da un amico prete che non avrebbe sottoscritto questa lettera... nonostante possa avere anche lui dei dubbi.
RispondiEliminaper dire che:
a) nessuno può firmare una lettera a nome di tutti i sacerdoti di Roma. Se mai è davvero arrivata firmata sulla scrivania del Papa, sarebbe opportuno rendere noti i nomi e non usare questa formula generica e falsa.
b) io so (e dico "so") che c'è da tempo in atto un tentativo strategico di screditare Vallini da più fronti... ovviamente gli orfani del "general Ruini" (mai rimpianto da me personalmente) ma pure da ambiziosi insospettabili ma molto potenti a Roma. Si stanno spalleggiando.
La cosa risibile e che mi fa moooolto riflettere su questa lettera è che si imputano pubblicamente a Vallini proprio gli atteggiamenti contrari che veramente (intra moenia) gli vengono rimproverati... ossia quello di essere fin troppo paterno e tenero nel rapporto coi sacerdoti e di aver abbandonato la "invincibile armata" culturale e ideologica di Ruini a difesa del cattolicesimo (sic!)... in favore di maggiori attenzioni pastorali e spirituali... (che poi nonostante quello che si possa pensare è esattamente il profilo del pastore che vuole Benedetto XVI).
Qui qualcosa non torna.
ps. la giornalista che per prima sul Messaggero ha dato risalto a questa lettera è molto vicina - mi dicono - ai presunti "complottisti".
RispondiEliminaps.2
RispondiEliminadon Fabio Rosini, nuovo responsabile delle vocazioni, a che mi risulti, è uscito dal Cammino neocatecumenale.
Per embedded:
RispondiEliminaTroppe presunzioni e troppa 'dietrologia'.
Ci troviano di fronte ad un contenuto non anonimo (perché la lettera al papa è stata presentata firmata) che, se non trova d'accordo la totalità dei parroci romani (e come potrebbe dato che pullulano i neocat!), rispecchia un disagio reale non solo dei sacerdoti ma anche dei fedeli. Io parlo per esperienza diretta.
Comunque i neocat c'entrano solo di striscio e fanno semplicemente parte del quadro negativo e sconcertante che la Chiesa di oggi presenta e, purtroppo, impone ai suoi fedeli più che sgomenti...
Se esiste, come credo esista, questa lettera, se ne dovrebbero conoscere anche i firmatari.
RispondiEliminaNon so se questa lunga lista sia in giro o meno.
Caro Dante,
RispondiEliminala lettera esiste e mi è stata inviata da qualcuno che fa parte della cosiddetta 'cordata', mi dicono anti strapotere bertoniano, che l'ha promossa. Son fuori da queste cose e quindi relata refero: mi limito a questo.
Di fatto essa ha la condivisione della stragrande maggioranza dei sacerdoti romani, esclusi gli "allineati" per ovvi motivi.
Non conosco i nomi dei firmatari ma i miei amici parroci mi hanno detto che si tratta di sacerdoti vicini alla pensione che non hanno più nulla da perdere.
La mia fonte è attendibile, per cui non ho motivo di dubitare di questo. Anche a me spiace dovermi far venire in mente Don Abbondio; ma, conoscendo la situazione, capisco anche che chi ha cura d'anime forse non ha fatto un calcolo utilitaristico riferito alla sua situazione personale, ma 'prudenziale', riferito alla cura delle anime che altrimenti perderebbe.
embedded, ti risulta male, direi pure di piu'.
RispondiEliminaRosini mi dicono che anni addietro avrebbe litigato con Arguello a causa del percorso catechetico da lui avanzato (10 comandamenti).... pare che poi siano tornati in rapporti buoni.
Per capirci Rosini era il parroco di Santa Francesca Romana...
Rosini mi dicono che anni addietro avrebbe litigato con Arguello a causa del percorso catechetico da lui avanzato (10 comandamenti).... pare che poi siano tornati in rapporti buoni.
RispondiEliminaNon si smentiscono mai. Sono ricorrenti e spasmodici tutti questi tentativi di tenere sempre il CNc fuori da ogni problema, mentre oggi, nella Chiesa, è il più sottovalutato, eppure di gran lunga il più grosso fattore di inquinamento e distorsione della Fede e delle anime. E il suo potere è grande. Ormai nella Curia -e ovviamente oltre- son più nomi dei suoi sponsor che quelli consapevoli del problema o almeno neutrali, come se si potesse essere 'neutrali' nei confronti di una entità così deleteria.
cioe' dietro a questa lettere c'e' un malcontento per il ruolo dato a Rosini?
RispondiEliminaAd ogni modo Vallini a vederlo non sembra un "diavolo", questa generalizzazione delle critiche mi pare inverosimile, non li vedo tutto questi preti contestatori.
RispondiEliminaDovete sapere che ad esempio e' molto cauto con le vocazioni di giovani non romani, qualcuno si e' arrabbiato, quando e' stato invitato a rivolgersi alla propria diocesi, io invece credo abbia ragione, perche' purtroppo tra questi giovani NON incardinati nelle parrocchie romane, insomma ignoti, proprio tra questi spesso escono i problemi che insozzano le vesti sacerdotali.
ROMA: DOPO LETTERA ANONIMA DA VESCOVI SOLIDARIETA' A CARD.VALLINI
RispondiElimina(ASCA) - Roma, 3 ott - Solidarieta' al cardinale vicario card. Agostino Vallini, e' stata espressa dai vescovi ausiliari di Roma in una nota pubblicata ieri sul settimanale diocesano ''Romasette'' e diffusa oggi on line, in merito ad una lettera anonima indirizzata a papa Benedetto XVI e firmata ''i sacerdoti di Roma'', di cui ha parlato qualche giorno fa il quotidiano Il Messaggero.
Secondo i vescovi ausiliari (Armando Brambilla, Paolo Schiavon, Benedetto Tuzia, Guerino Di Tora, Giuseppe Marciante), nella lettera anonima ''si esprimono vere e proprie calunnie sulla persona del cardinale vicario, sul suo comportamento e sulle sue scelte pastorali''. Cio' che viene detto, precisano i vescovi, ''non coinvolge in nessun modo il clero romano'', anche perche' ''le scelte pastorali del cardinale vicario, sottoposte puntualmente all'approvazione del Santo Padre, sono state sempre discusse e condivise da noi vescovi ausiliari''. Allo stesso modo, proseguono, ''la destinazione dei presbiteri ai diversi incarichi diocesani e' frutto di un accurato discernimento da parte del Consiglio episcopale''. I vescovi ausiliari prendono percio' le distanze ''dal giudizio negativo sulla situazione della Chiesa di Roma espresso nella lettera'' ed esprimono, al contrario, ''un giudizio positivo sull'operato del cardinale vicario e sui rapporti col clero romano''.
cioe' dietro a questa lettere c'e' un malcontento per il ruolo dato a Rosini?
RispondiEliminaPersonalmente non lo credo. A giudicare da quel che so, il problema è più ampio.
I vescovi ausiliari prendono percio' le distanze ''dal giudizio negativo sulla situazione della Chiesa di Roma espresso nella lettera'' ed esprimono, al contrario, ''un giudizio positivo sull'operato del cardinale vicario e sui rapporti col clero romano''.
RispondiEliminacosa ci si poteva aspettare di diverso?
Vallini non è il diavolo? Penso che paragonar il diavolo a Vallini comporti una pressoché totale svalutazione dell'intelligenza e dei poteri del diavolo.
RispondiEliminaNon c'è il partito di Ruini, dei confratelli dopo essere stati maltrattati senza ragione dell'"amore paterno" del Sicario, hanno trovato un Ruini completamente disinteressato delle cose della Diocesi, giustamente o no.
RispondiEliminaPoi sì, la lettera non tutti i preti l'avrebbero firmata ma tutti la condividono seppur in parte.
Poi mi domando, i vescovi giustamente han fatto una contro lettera accalorata, ma come mai una lettera non firmata è riuscita ad arrivare al Papa se all'interno ci sarebbero, così come dicono i Vescovi, solo menzogne e calunnie?
ps.
Se toglieste gli argomenti off topic sarebbe meglio.
quali sarebbero gli argomenti OT?
RispondiEliminaLa disquisizione su MiL, che seppur interessante rischia di distogliere sulla questione romana.
RispondiEliminaConfesso che il tenore della lettera sotto riportata mi appare verosimile.
RispondiEliminaUn’occasione esperienziale me lo conferma.
Un vecchio amico sacerdote ha bisogno di un aiuto consiglio.
Telefono ad un vescovo ausiliare romano, che sacerdote conosco da decenni, di cui conservavo una stima enorme, che non ha mancato di vicinanza spirituale nell’accompagnare oltre che laici anche suoi confratelli sacerdoti anche quando qualcuno si è trovato in personali difficoltà.
Metto in contatto questo vescovo con il mio amico sacerdote.
Mi racconterà il mio amico sacerdote, che la preoccupazione primaria del vescovo era sapere se aveva tendenze con fanciulli o omosessuali.
Il mio buon amico che è eterissimo, me lo riferì tra le altre cose che mi lasciarono molto, molto perplesso, cominciai a pensare, che era arrivato un momento di emergenza che impegnava i vescovi di settore con il Cardinale nelle problematiche pedofile e scoop omosessuali da stampa, sottostimando tutto il resto della persona che avevano dinanzi se non della restate Chiesa che è in Roma.
Vallini, quando venne nella mia parrocchia, la prima preoccupazione che ebbe fu di annunciare che le accuse sulla stampa di aver non gestito seriamente il caso di pedofilia nella precedente diocesi di Albano erano infondate.
Questi messaggi, nella dinamica psicologica di relazione vuoi persino con una comunità che si va ad incontrare, la dicono lunga… sulle disposizioni di animo e psicologiche come del cardinale anche dei vescovi coadiutori di settore.
Incapacità di essere in ascolto del cuore, perchè il cuore è pieno delle proprie paure.
I vescovi ausiliari prendono percio' le distanze ''dal giudizio negativo sulla situazione della Chiesa di Roma espresso nella lettera'' ed esprimono, al contrario, ''un giudizio positivo sull'operato del cardinale vicario e sui rapporti col clero romano''.
RispondiEliminacosa ci si poteva aspettare di diverso?
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Che almeno avresti potuto riscrivere il titolo del tuo tread:
"lettera di ALCUNI sacerdoti romani sul Card. Vicario"
Ma sai com'è... questo modo di fare è sinonimo di strumentalizzazione, più che di informazione.
Sei stata fra le prime a strombazzare questa lettera calunniosa (si parla di bava alla bocca), ora sarebbe giusto riconoscerne che certo tale lettera era quantomai irrispettosa verso la Chiesa di cui dicono questi 50 far parte, certamente quella lettera non aveva l'appoggio dello Spirito Santo, e lo si capiva da lontano, perchè il giudizio calunnioso non ha mai l'appoggio di Dio.
ma tutto ciò che può attaccare qualcuno che sostiene il CNC fra le varie realtà di questa Chiesa, evidentemente è per te oggetto di informazione, costi quel che costi.
La replica invece di chi guida la diocesi di Pietro, invece è relegata a commento sarcastico.
complimenti.
Alessio
Sei stata fra le prime a strombazzare questa lettera calunniosa (si parla di bava alla bocca), ora sarebbe giusto riconoscerne che certo tale lettera era quantomai irrispettosa verso la Chiesa di cui dicono questi 50 far parte, certamente quella lettera non aveva l'appoggio dello Spirito Santo, e lo si capiva da lontano, perchè il giudizio calunnioso non ha mai l'appoggio di Dio.
RispondiEliminaNon ho strombazzato nulla e so che non sono calunnie. La bava alla bocca non ce l'ha nessun sacerdote del Signore, ma il card. Sicario quando perde le staffe, e pare accada di frequente.
Ho solo dato voce a sacerdoti romani che conosco (mi dicono che l'insieme è molto numeroso esclusi ovviamente i presbiteri NC, guarda caso nelle grazie del satrapo) che si sono rivolti a me prima che ad altri.
Del resto sono a Roma e conosco bene la situazione delle parrocchie romane. Ormai la diocesi è pressocché totalmente neocatumenalizzata.
La Chiesa Madre della Cristianità (S. Giovanni in Laterano) è stata più volte profanata e purtroppo una di quelle volte c'ero anch'io e ne posso dare sofferta e sconcertata testimonianza: ordinazioni diaconali separate da quelle diocesane secondo l'abominevole rito neocat, con mensa posticcia, pane consacrato sbriciolato calpestato nella danza finale...
Hai mai ascoltato il penoso discorso del vicario del Papa sulla Santa Madre di Dio, in occasione delle 'alzate' al Divino Amore alle quali era presente? Io sì, e mi sono accorta in quell'occasione di come impropriamente -e strumentalmente alla circostanza- un sacerdote e uomo di chiesa, prima ancora che cardinale, parlasse della Santa Vergine. E' stata la prima volta che mi sono posta interrogativi nei suoi confronti, prima ancora di conoscere il resto.
Poi, anch'io, come semplice fedele, ho avuto la mia dose di arroganza e disprezzo da parte dello strapotere egemone regnante nel Vicariato ormai okkupato.
Ovvio, che sposo le cause in cui credo e non strumentalizzo nulla: informo e te ne ho dato anche i motivi. Se sarà necessario, potrò definirti i dettagli di ciò che ho appena adombrato (della profanazione delle Sacre Specie in S. Giovanni ho le foto prese da una mia amica).
Vai a portare il tuo sarcasmo da qualche altra parte.
La replica invece di chi guida la diocesi di Pietro, invece è relegata a commento sarcastico.
RispondiEliminaI cortigiani e gli "allineati" per tornaconto ci sono sempre stati, purtroppo!
Di quei vescovi che hanno firmato ne conosco uno, che anni fa ho conosciuto come Parroco Prefetto.
RispondiEliminaEbbene, lo chiamavamo "il tremebondo". Non potrei vederlo diversamente che "allineato"!
Non è un pettegolezzo perché non faccio il nome; dico semplicemente la mia esperienza.
Non ho strombazzato nulla e so che non sono calunnie. La bava alla bocca non ce l'ha nessun sacerdote del Signore, ma il card. Sicario quando perde le staffe, e pare accada di frequente.
RispondiElimina------
E invece l'hai strombazzata, su MIL addirittura con 2 commenti autentici in cui invitavi a leggere questo tread.
E come fai a dire che non è una calunnia. se scrivessero di te che hai la bava alla bocca quando ti alteri, non ti sentiresti offesa? io certamente.
Quindi tu asserisci che non sono calunnie perchè anche tu sostieni che il Card. Vicario ha la bava alla bocca? Suvvia non lo pensi, e spero che quella S al posto della V di Vicario (Sicario) ti sia sfuggita di mano magari per sbaglio, e che tu la voglia precisare.
Addirittura dici che la bava alla bocca non ce l'hanno i sacerdoti del Signore, quindi non ritieni il tuo Vicario un sacerdote? A tal punto arriva la supponenza?
E' il tuo Vicario, dici di essere di Roma, e devi portargli rispetto in quanto regge la Diocesi su mandato del Papa. Ed è un Cardinale.
Non sarai sedevacantista (lo so perchè ci tieni alla Chiesa, te l'ho sempre riconosciuto nonostante screzi anche personali), ma questa volta "l'hai fatta fuori dal vaso" (si direbbe ad un uomo).
per giunta continui a riferire quantità ingannevoli: la lettera è stata firmata da 50 sacerdoti (lo hanno scritto su MIL), e il vicariato ha più di 300 parrocchie, e un numero maggiore di sacerdoti.
Non è vero quindi che è stata scritta dai non neocat (fedeli al satrapo, quasi fosse un militare), questo è un modo ridicolo di fare informazione, per piegare il Card. Vallini al CNC, quando questo lo considera uno dei tanti mezzi che ha la Chiesa di oggi per portare l'evangelizzazione tanto richiamata anche dal Papa.
E se questa non è una calunnia, allora perchè non manifestarla apertamente? senza bisogno di scrivere una lettera non pubblicamente firmata, e poi pubblicare da te (chiaramente perchè a te mandata) e poi da MIL?
Io il mio sarcasmo lo posso anche mettere altrove, ma certo è piuttosto facile dare anonimamente del "Sicario" al proprio Vicario.
Sarà, ma ti credevo più posata.
Dall'analisi del PostConcilio, sei passata all'attacco del Postconcilio. Dall'osservazione sei passata all'attacco, sarà una deformazione professionale (vedi osservatorio).
Alessio
E come fai a dire che non è una calunnia. se scrivessero di te che hai la bava alla bocca quando ti alteri, non ti sentiresti offesa? io certamente.
RispondiEliminache non è una calunnia lo so per certo perché conosco i sottoscrittori della lettera e molti sacerdoti che, pur non avendo sottoscritto, la condividono. Poi sono a Roma e conosco bene cosa è diventata la pastorale diocesana che, ricordo, è promossa da un vicario che ha strappato la lettera di nomina di un parroco appena firmata, dopo che lui aveva espresso alcune riserve (dico semplici riserve) sul cammino NC.
Col puntare l'accento sulla "bava alla bocca" stai assumendo un particolare per ignorare il resto e basare su esso tutta la tua enfasi negativa. Vecchia tattica!
Quanto a quello che chiami "strombazzamento", perché non ti sta bene non sono libera di richiamare l'attenzione su quello che scrivo?
Quanto all'obbedienza oggi oggi come oggi, la si può dare solo al Signore! O a guide sicure, che conosco, ma che purtroppo non sono a Roma.
Col puntare l'accento sulla "bava alla bocca" stai assumendo un particolare per ignorare il resto e basare su esso tutta la tua enfasi negativa. Vecchia tattica!
RispondiElimina------
Ho riportato solo questo, facendo bene attenzione a non citare altro che mi sembrava peggiore.
Ma se vuoi si può citare altro.
Si attribuisce quasi la responsabilità della morte di un giovane sacerdote, terrorizzato dal suo superiore.
Piglio militaresco: si critica tanto la collegialità delle conferenze episcopali che avrebbero esautorato il Papa, e poi le decisioni nella sua diocesi dovrebbero essere prese facendo sondaggi? bene fa Vallini ad essere severo nelle decisioni.
Vocazioni: diminuite perchè non accetta i non natii? Ebbene? Ma la diocesi di Roma cosa è il centro delle vocazioni? La diocesi di Roma ha quasi 2 milioni e mezzo di battezzati e dovrebbe "gonfiare" i numeri con le vocazioni provenienti da altre diocesi? Solo così sarà possibile mostrare che anche a Roma i problemi di vocazioni sono reali. Ma questp sembra non interessare, purchè si mantenga il primato delle parrocchie romane sul resto di italia e del mondo. Dici mic di vivere a Roma, ebbene esci da questa città e comprenderai che il problema delle vocazioni è che non ci sono più vocazioni... 3 SEMINARISTI SU 2500000 BATTEZZATI! Se mancano vocazioni, anche questi 50 sacerdoti sono pienamente responsabili (ne mandassero 1 per ciascuna parrocchia!)
Mancanza di progetto pastorale di ampio respiro: la verotà è che questi sacerdoti non considerano quello che lui ha dato come un progetto pastorale. E le parrocchie dovrebbero aver un progetto pastorale dal Vescovo per andare avanti? I progetti pastorali sono validi finchè non sono sostituiti: applichino il precedente.
manca di spessore intellettuale: che superbia! ti rendi conto!
professore di diritto canonico, diritto pubblico ed ecclesiastico, Prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica, Vescovo di Albano, eccc....
MANCA DI SPESSORE INTELLETTUALE: ma chi ha osato scrivere queste cose, ma ci ha pensato alla figura che avrebbe fatto?
"terrore fra i vescovi ausiliari", prontamente smentito.
"Altri non trovando in lui la dovuta paternità hanno abbandonato il sacerdozio.
Addirittura causa di "preti spretati".
"un sorriso degno delle iene"
Ma davvero è stata scritta da un sacerdote? davvero ritieni che ci facciano bella figura?
Per questo il Cardinale Vallini non sente e non vede quanto succede con lo stuolo di giovani accoliti della Basilica. Le voci corrono veloci ma se toccano Mons. Brandolini si fermano alla soglia dell'ufficio del Vicario.
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Incredibile anche questa affermazione, davvero calunniosa: danno dell'omosessuale ad un monsignore: QUESTO E' GIUDIZIO.
E tu hai di fatto concesso loro questa diffamazione? Mi immagino poveretto come sarà additato da oggi.
Dai Mic, il riferimento alla bava alla bocca era sicuramente il più tenero...
Criticare la pastorale, anche pubblicamente, non sarebbe un problema, anche se certo questo mina l'immagine della Chiesa divisa fra pro e contro qualcosa, fra pre e post, fra No e VO, fra pro CNC e contro CNC.
Su questo credo che sia possibile discutere, certo con meno violenza, perchè quelle parole sono violente, più di un cazzotto o di un urlo in faccia.
Ripeto. Non credo minimamente che tu ti possa riconoscere in questa lettera.
E tutte le volte dire che l'obbedienza è dovuta solo a Dio, è il modo più giusto per creare la divisione, mi sembra un bello escamotage per fare ciò che si vuole. ahimè questi atteggiamenti non mi sono estranei.
Alessio
Alessio,
RispondiEliminanon ho nessuna intenzione di perder tempo a fare l'esegesi di quella lettera.
Per quanto mi riguarda ho già detto tutto quanto avevo da dire.
Il resto non mi interessa.
Se la vedranno i sacerdoti col loro vescovo e tutti insieme ce la vedremo davanti a Dio, che legge nei cuori e vede e sa quanto stiamo soffrendo da queste brutte storie.
La Vergine, nelle sue apparizioni ha detto "penitenza, penitenza, penitenza" ed ha anche chiesto conversione. Perchè non la si ascolta, cari sacerdoti romani?
RispondiEliminaIl popolo cristiano è stufo di pastori ribelli!!!
L'unico effetto che finora ha avuto quella lettera, stando a fonti affidabili, è stato che le pressioni sul clero romano (quello non allineato al modernismo rampante) sono letteralmente raddoppiate.
RispondiEliminadissento con i contenuti un pò spinti della lettera, ma per il resto è vero che la diocesi non funziona
RispondiEliminacaro Petrus, trovati una ragazza così ti passano le fisime. La diocesi è allo sbaraglio e la lettera è vera
RispondiEliminal'altra sera a S. Andrea della Valle, il Cardinale ha gridato ancora... stavolta con i laici durante la messa
RispondiEliminamo ha fatto schiattare pure Mons. Brambilla
RispondiEliminamarrtedi 31 gennaio alle ore 12 per la diocesi di roma ci saranno "belle" novità
RispondiEliminaComplimenti a quello vestito di bianco, dopo l'approvazione dei NC ora anche il dono del vice(gerente)sicario che non conosce nessuno a Roma e procederà al definitivo annichilimento del clero romano. Grazie poi al prete (medico dei morti) che "in seminario non si sapeva cosa fargli fare perché non sapeva fare niente" e che fa ridere quando apre bocca, premiato Vescovo perché circondato solo da giovani universitari illusi con improbabili posti di lavoro, e ultimo grazie per un santeggidiano ok, finalmente gli zingari, che sembra l'unica vera urgenza che abbia il Cardinalesicario, avranno il loro ausiliare.
RispondiEliminaEvviva
Ps. Certo tra tutti i preti di Roma non c'erano tre degne persone da fare vescovo? Tutti e tre nati e cresciuti fuori diocesi e importati a Roma. Che coerenza....
Grazie santità
più che crearsi una squadra il vallini con la nomina di Iannone ha voluto fare un ricongiungimento familiare
RispondiEliminaHa vinto su tutti e sopra tutti.
RispondiEliminadomani, venerdì 3 febbraio, farà il suo ingresso al vicariato il nuovo vicegerente. Chissà il Vallini come lo presenterà ai capi ufficio ....
RispondiEliminama insomma perché non parlate chiaro invece che per allusioni che nessuno capisce?
RispondiEliminama quali allusioni? La situazione è chiara e pure i personaggi citati. Basta rileggere il punto 3 della famosa lettera
RispondiEliminaFuniculi ' funicula '
RispondiEliminaè l'inno ufficiale del vicariato di Roma
Ha mandato via anche il Vescovo Tuzia! Altro che epurazione sovietica.....
RispondiEliminaPovera Chiesa in mani di qusti uomini a Roma...Vallini è autoritario e troppo rigido, diffidente del clero romano. Un giorno ho visto che cosa ha detto a un prete nero che studiava a Roma: và via!!! Sono modi? Nessuno fa nulla: manca la giustizia e l'amore verso tutti. Basta di falsità!
RispondiEliminaRoma così sarà sempre più atea e protestante. Le sette crescono nella Città Eterna, davanti a San Pietro. Fate qualcosa!
Il grido di un Anonimo e qualunque cosa possiamo dire noi, può fare ben poco.
RispondiEliminaChe il Signore metta un confine a tanto scempio nella Sua Chiesa!
Ho avuto modo di incontrare varie volte il Cardinale Vallini: Dico solo di non aver incontrato in lui, nè spirito evangelico, nè carità cristiana, nè il pur minimo senso di umiltà; solo una grande bramosia di mettere le mani, in nome del Papa, su Chiese, palazzi, proprietà demaniali...et alia
RispondiEliminaPer non parlare di Santa Croce in Gerusalemme dove a fatto morire di crepacuore un sacerdote di 94 anni buttandolo fuori di casa dopo 75 anni di permanenza nella Basilica.
RispondiElimina