Si è tenuto a Frigento, dal 13 al 15 settembre, un Convegno organizzato dai Francescani dell’Immacolata sull’Assunzione di Maria al cielo, dal titolo: Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra.
Con l’indirizzo di saluto di Sua Em.za il Card. Leo Raymond Burke (Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica), hanno preso il via i lavori di una tre giorni di studio, volta a studiare il dogma dell’Assunzione di Maria, nel 60° anniversario della definizione dogmatica, fatta dal ven. Pio XII il 1° novembre 1950. Il Card. Burke ha introdotto i lavori con un intervento teologico-dogmatico, in cui illustrava il fondamento corredenzionista della missione materna di Maria, così bene spiegato dai Sommi Pontefice S. Pio X, nell’Ad diem illum, e Benedetto XV, nell’Inter sodalicia.
Nel recente magistero pontificio si illumina la profonda unione di Maria con il suo Figlio divino: rinunciò ai suoi diritti materni a favore dell’immolazione del Figlio. Perciò, ben a ragione diceva Benedetto XV, Maria con Cristo ha redento il genere umano. L’uomo ha meritato la vita eterna in virtù della grazia di Cristo. Maria, in modo singolare, ha meritato anche la glorificazione anticipata del suo corpo. «Questa questione – diceva il Card. Burke –, sarà esaminata dagli illustri professori di questo convegno».
La prima conferenza è stata tenuta da Mons. Brunero Gherardini, dal titolo Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra. Riflessione sul fondamento del dogma cattolico.
In primis, Gherardini ha precisato che è opportuno distinguere mediazione da corredenzione. La corredenzione è la singolare unione di Maria con Cristo sulla terra e termina con la missione terrena di Maria: indica consociazione, unione sponsale. La mediazione, invece, è il collegamento tra due estremi, il cielo e la terra, il Figlio e gli uomini. Essa non termina con il pellegrinaggio terreno, ma si prolunga anche in cielo, con la sua intercessione celeste. Il fondamento dell’Assunzione è la Corredenzione di Maria, in quanto corredenzione consociativa, che richiama la consors, la consociata, la socia del Redentore. In questa linea si collocano Pio IX, Leone XIII e Pio XII.
Gherardini vede nella maternità divina di Maria, in quanto primo principio della mariologia (principio di analogia che unisce in unità e armonia tutte le verità mariane), il fondamento ultimo di ogni prerogativa mariana, sicché Maria Madre di Dio è la Corredentrice assunta in cielo o si potrebbe dire anche che l’Assunta è la Madre di Dio associata pienamente al Figlio. Per Gherardini «Maria è una dilatazione del Figlio, un prolungamento del Figlio». Tutto quanto è in Cristo si riversa in Maria: ecco la ragione ultima della sua Assunzione.
Aggiungo che ognuna delle verità mariane professate dalla Chiesa è ben distinta dall'azione unica, umano-divina, compiuta da Cristo Signore. È a Lui solo infatti, il Verbo incarnato, che appartiene tutta la pienezza della divinità.
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Ave Máris Stélla,
RispondiEliminaDéi Máter álma
Atque sémper vírgo
Félix caéli pórta
Súmens íllud Ave
Gabriélis óre
Fúnda nos in páce
Mútans Hévae nómen
Sólve víncla réis
Prófer lúmen caécis
Mála nóstra pélle
Bóna cúncta pósce
Mónstra te ésse mátrem
Súmat per te préces
Qui pro nóbis nátus
Túlit esse túus
Vírgo singuláris
Inter ómnes mítis
Nos cúlpis solútos
Mítes fac et cástos
Vítam praésta púram
Iter pára tútum
Ut vidéntes Jésum
Sémper collaetémur
Sit láus Déo Pátri
Súmmo Chrísto décus
Spirítui Sáncto
Tríbus hónor únus
Amen
Aspettiamo le reazioni isteriche di falsi tradizionalisti e conservatori, anche in abito conventuale. Nel frattempo preghiamo per la salute di don Brunero, augurandogli lunga vita ancora e lucida attività pro Sancta Ecclesia
RispondiEliminaMi associo Dante, per Don Brunero.
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