Nel giornale ampi spazi dedicati agli scritti di padre Gustavo Gutierrez, domenicano, considerato il fondatore della “corrente”
«Con un Papa latinoamericano, la teologia della liberazione non poteva rimanere a lungo nel cono d'ombra nel quale è stata relegata da alcuni anni, almeno in Europa». Le parole di padre Ugo Sartorio sottolineano l'iniziativa dell'Osservatore Romano di dare ampio spazio, nell'edizione di domani, a scritti del teologo peruviano padre Gustavo Gutierrez, domenicano, considerato il fondatore della teologia della liberazione.
Il quotidiano della Santa Sede, che «sdogana» così una corrente teologica a lungo emarginata per i casi di commistione con l'ideologia marxista, pubblica stralci del libro di Gutierrez «Dalla parte dei poveri. Teologia della liberazione, teologia della Chiesa» (Editrice Missionaria Italiana), dedicati ai poveri come «preferiti di Dio» e contro il «neoliberismo economico» e la «disumanizzazione dell'economia».
Il quotidiano della Santa Sede, che «sdogana» così una corrente teologica a lungo emarginata per i casi di commistione con l'ideologia marxista, pubblica stralci del libro di Gutierrez «Dalla parte dei poveri. Teologia della liberazione, teologia della Chiesa» (Editrice Missionaria Italiana), dedicati ai poveri come «preferiti di Dio» e contro il «neoliberismo economico» e la «disumanizzazione dell'economia».
«I contributi di Gustavo Gutierrez hanno reso evidente a noi che siamo qui in Europa una cosa - sottolinea mons. Gerhard Ludwig Müller [vedi anche], prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede ed estimatore del teologo peruviano -, questa: l'ingiustizia nel mondo è un fattore che permane e che può essere superato solo con la disponibilità di tutti gli uomini a dirigere lo sguardo verso Cristo».
Per quanto ne so, ma posso sbagliare, la "teologia" della liberazione si è affermata in America latina a seguito del proliferare di regimi oppressivi, quasi sempre voluti e sostenuti da un ben noto paese situato poco più a nord, che mai hanno esitato - per affermarsi - a compiere atrocità di qualsiasi genere.
RispondiEliminaCredo che tutti i catechismi della Chiesa cattolica siano sempre stati concordi sul fatto che il popolo ha diritto di ribellarsi a un regime che non solo non persegua il fine del bene comune ma che si adoperi ad opprimere oltre che se del caso sopprimere, ovviamente infischiandosene delle leggi, gli eventuali oppositori (magari scaraventandoli in mare aperto da aeroplani).
Mai, credo, da parte della Chiesa c'è stata una aperta condanna di questi sistemi, anzi... un Papa ha stretto la mano a uno di questi quisling.
Sarò grato a chiunque voglia chiarirmi, con parole possibilmente semplici, perché questa cosiddetta "teologia" cozzi con i dettami dei catechismi.
RispondiEliminaIstruzione della Dottrina della Fede Libertatis nuntius
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19840806_theology-liberation_it.html
...
RispondiEliminaIn tal senso, amati fratelli, vale la pena ricordare che, lo scorso agosto, ha compiuto venticinque anni l’Istruzione Libertatis nuntius della Congregazione per la Dottrina della Fede, su alcuni aspetti della teologia della liberazione; in essa si sottolineava il pericolo che comportava l’accettazione acritica da parte di alcuni teologi di tesi e metodologie provenienti dal marxismo. Le sue conseguenze più o meno visibili fatte di ribellione, divisione, dissenso, offesa, anarchia, si fanno ancora sentire, creando nelle vostre comunità diocesane grande sofferenza e una grave perdita di forze vive. Supplico quanti in qualche modo si sono sentiti attratti, coinvolti e toccati nel proprio intimo da certi principi ingannatori della teologia della liberazione, di confrontarsi nuovamente con la suddetta Istruzione, accogliendo la luce benigna che essa offre a mani tese; a tutti ricordo che “la “regola suprema della propria fede” (della Chiesa) … proviene dall’unità che lo Spirito ha posto tra la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e il magistero della Chiesa in una reciprocità tale per cui i tre non possono sussistere in maniera indipendente” (Giovanni Paolo II, Fides et ratio, n. 55). Che, nell’ambito degli organismi e comunità ecclesiali, il perdono offerto e accolto in nome e per amore della Santissima Trinità, che adoriamo nei nostri cuori, ponga fine alla sofferenza dell’amata Chiesa che peregrina nelle terre della Santa Croce.
(Benedetto XVI - Discorso ai vescovi del Brasile 5 dicembre 2009)
Cara Mic., la passio Ecclesiae sara' molto lunga e per noi sara' ancora di piu' - A volte Il Signore ci manda delle grosse malattie per metterci alla prova, e noi con la nostra fede dobbiamo superare quelle prove; perche' noi crediamo in Dio Onnipotente.
RispondiEliminaIl demonio combatte contro la Chiesa e contro Dio dalla creazione dell'universo, eppure la Madre SS.ma lo tiene sotto il tallone. Dobbiamo solo avere fiducia. Dio non abbandona mai i suoi figli prediletti.
Amici, cosa sta succedendo? Perché io sono preoccupato, quasi angosciato.. Non riesco a capire.. Ho mille sensi di colpa perché mi sento sempre meno in sintonia coi nostri pastori, le nostre guide. Perché addirittura I'Osservatore Romano fa questa operazione di recupero di una corrente teologica che potremmo definire, sulla basi dei citati documenti papali eretica? E col beneplacito del Prefetto della congregazione della fede, a quanto pare? Perché? Cosa sta succedendo? Aiutatemi a capire..
RispondiEliminaC'è poco da capire. La rivoluzione post conciliare ha fatto una svolta ancor più decisiva...
RispondiEliminaNon so, ma a me che Bergoglio richiami la teologia della liber. mi sembra evidente. Lodi all'Osservatore Romano che, almeno, lo ammette.
RispondiEliminaOri
E pensare che avevano sempre detto che Bergoglio era stato fermamente contrario alla teologia della liberazione...
RispondiEliminaIntervista con Leonardo Boff, l’ex francescano e teologo della liberazione che Joseph Ratzinger non riuscì ad “ammorbidire”
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/gmg-26712/
....
Francesco ha voluto cominciare il viaggio con una visita al santuario di Aparecida. Perché?
«Perché qui nel 2007 i vescovi latinoamericani hanno pubblicato un documento che ridà spazio ai poveri e afferma che certi metodi di evangelizzazione sono vecchi e vanno cambiati. Servono pastori che abbiano l'odore delle pecore più che il profumo dei fiori dell'altare».
Francesco mostra di avere una grande devozione mariana e una grande attenzione alla pietà popolare. Non sembrano aspetti così vicini alla sensibilità progressista...
«E invece lo sono, sono vicini alla teologia della liberazione. In Argentina questa si è sviluppata particolarmente come teologia del popolo, portata avanti dal gesuita Juan Carlos Scannone, che è stato insegnante di Bergoglio. Il Papa è vicino a questa teologia. Non è una devozione popolare "pietistica", ma una devozione che conserva l'identità del popolo e s'impegna per la giustizia sociale».
Il Papa parla spesso dei poveri e all'ospedale di Rio ha ripetuto che andare verso i poveri significa toccare «la carne di Cristo». Che cosa significa?
«Il povero è il vero rappresentante di Cristo, in un certo senso il povero è il vero "Papa", e Cristo continua a essere crocifisso nel corpo dei condannati della terra. Cristo è crocifisso nei crocifissi della storia».
...
Romano dice,
RispondiEliminapurtroppo, Anonimo di 09:14,
Francesco sa bene come crocifissare il corpo Mistico di Cristo, ha fatto già in Luglio con il decreto di Aviz...
le sue parole, cioè di PP. Francesco, sono parole di un ingannatore...
Il povero è il vero rappresentante di Cristo, in un certo senso il povero è il vero "Papa", e Cristo continua a essere crocifisso nel corpo dei condannati della terra. Cristo è crocifisso nei crocifissi della storia
RispondiEliminaBisognerebbe rimettere ogni cosa al suo posto.
Il Papa è il Papa, cioè il vicario di Cristo in terra.
I poveri rappresentano una delle tante "crocifissioni" presenti nella storia.
Questa enfatizzazione sui poveri, non è la giusta attenzione alla "povertà" (non solo materiale) che la Chiesa ha SEMPRE manifestato, non è altro che becero "pauperismo" da quattro soldi e trae in inganno i semplici, distogliendoli dall'autentica "povertà evangelica": quella delle Beatitudini ricordata dal Signore:
"Beati i poveri in spirito"... i termini greci con cui è indicata questa realtà è ptokhòi to pneumati e ptokhoi sono "coloro che riconoscono di aver bisogno di aiuto e lo chiedono" (innanzitutto a Dio...)
"Servono pastori che abbiano l'odore delle pecore più che il profumo dei fiori dell'altare»."
RispondiEliminaÈ una frase di Boff, e non dell`allora card. Bergoglio, almeno credo e spero, l`odore delle pecore come Papa l`ha già ripreso, il profumo dei fiori dell`altare (!?!), per fortuna, non fa ancora parte delle sue espressioni favorite.
"Servono pastori che abbiano l'odore delle pecore più che il profumo dei fiori dell'altare»."
RispondiEliminaServono pastori che portino alla pecore il "profumo di Cristo" che è la Vita che Lui rigenera. Un pastore che si lascia impregnare dell'"odore delle pecore" porta su di sé le loro miserie, ma poi deve loro 'mostrare' e trasmettere il Signore, portando a Lui e innestando Lui in quelle miserie...
E i fiori dell'altare non sono un "orpello", sono un'attenzione e una premura delle pecore verso il Pastore Bello!
Mic,
RispondiEliminala TdL non è altro che ideologia, non è cristianesimo.
Uno dei rimproveri più frequenti fatti a chi si permette(oh crimine supremo) di discutere certi documenti del Concilio Vaticano II o Magisteriali è che devono sempre e comunque un religioso ossequio dell'intelletto e della volontà al Magistero anche quando non gode dell`infallibilità.
RispondiEliminaOk, ma quando sono i vescovi stessi, i pastori, a non rispettare il Magistero, come la mettiamo?
Si esige dai fedeli quel che non fanno i loro pastori?
Sì perchè c`è Magistero e Magistero, c`è quello che si può calpestare, ignorare, contraddire, senza che nessuno intervenga, e c`è quello che è intoccabile, indiscutibile, e se ti rischi a farlo, ti attiri gli strali e ti vedi incollare le solite etichette menzognere e sprezzanti.
Magistero a due velocità?
Ad esempio, è ancora valido, ha ancora corso il Magistero sulla Liturgia?
Posso e devo chiedermelo quando vedo da decenni gli abusi non solo non corretti, ma anche legittimati e incoraggiati dai "Custodi" della liturgia che incoraggiano chi di quegli abusi si fa un alfiere.
Che ci venga detto una volta per tutti che il Magistero sull`Eucaristia è scaduto, non è più valido, è sorpassato dalle nuove prassi.
Qui si parla della teologia della liberazione e vediamo come l`OR gli dà ampio spazio e non per condannarla, quel che era vero ieri non lo è più oggi, quel che dalla più alta cattedra è stato detto è smentito, sminuito, o zittito.
Potrei anche parlare della massoneria, allibita, vedo queste ultime settimane degli articoli di persone con responsabilità nella Chiesa, difendere un parroco francese che è stato sospeso perchè è framassone e lo assume apertamente, ho letto che sta arrivando a Roma, o è già a Roma, per incontrare il Papa, con in tasca delle lettere di sostegno di Prelati che avrebbero facilitato e accelerato il suo percorso...
L`esempio viene dall`alto, si dice, quando l`esempio che viene dall`alto contraddice quel che è chiesto al fedele, quando i primi a non dare un religioso ossequio dell'intelletto e della volontà al Magistero, ad un certo Magistero, sono coloro che di quel Magistero dovrebbero essere i Custodi, come possono sentirsi i fedeli che non hanno, ancora, perso l`uso della loro coscienza e del loro intelletto?
http://www.vatican.va/archive/ITA0276/_P2G.HTM
La tdl era tutt'altro che condannata dal primate argentino,amico personale di gutierrez,che rumors danno prossimo ad una promozione nell'entourage del vescovo di roma,guarda caso che tutti quelli che la Cdf dell'allora prefetto Ratzinger aveva rimosso,abbiano rialzato orgogliosamente la testa,spendendo velenose parole sull'innominabile 264° successore di Pietro;il 4 ottobre incombe,la 'rivoluzione francescana'sta per compiersi,la kenosis sarà totale,altro che odore di pecore.....preghiamo,noi cattolici,per la chiesa terrena,la Chiesa è nelle mani di Cristo,intanto sabato prossimo preghiera e digiuno congiunto,francesco e mufti e qualche ebreo per la pace in Siria....ne derelinquas nos,Domine,ne derelinquas nos in necessitatibus.GR2
RispondiEliminaOggi sulla Stampa una riflessione di Bianchi Enzo sul significato del digiunare: non una parola sui fratelli Cristiani siriani. (Ma Silvia Ronchey, bontà sua, sponsorizza oggi sullo stesso giornale l'ennesimo convegno "di spiritualità ortodossa" a Bose..)
RispondiEliminaIn compenso affianco c'è un'articolessa guerrafondaia dell'amerikano Riotta che invita a bombardarli (i Siriani, fra cui molti cristiani orientali) per preservare (verbatim) "il Nuovo Ordine Mondiale". Bello.
Ovviamente tutto quanto sopra, OLTRE a quanto già comparso ieri su Vatinsider (a cura di AT, of course) circa la Liberation Theology.
RispondiElimina("Un raid obamian-repubblicano pro Al Quaeda vi farà liberi.")
per anonimo
RispondiEliminala stampa e' quanto di piu' vicino ad un giornale " di partito" della Massoneria ci sia in Italia. NON va letto per la sualute della propria anima, cuore e cervello
Rosa
Grazie, Rosa, lo so bene. Era una copia distribuita in un luogo pubblico, e quindi non ho resistito a farmi del male..
RispondiEliminaCarissimi,
RispondiEliminabisogna fare attenzione a non fare confusione.
Gutierrez non è mai stato condannato dalla CDF, presieduta da Ratzinger. Come lo stesso discorso di Benedetto XVI citato da Mic riporta, sono "alcuni aspetti della teologia della liberazione" che furono condannati e alcuni autori (come appunto Boff). Questo è ancor più chiaro nella lettura dell'Istruzione della Dottrina della Fede dove vengono condannate quelle derive che mettono l'analisi marxista al primo posto, con l'idea che il regno di Dio si realizzi sulla Terra.
L'attuale prefetto della CdF ha scritto il libro con Gutierrez (che ora è stato tradotto in italiano) nel 2004... e nonostante questo è stato scelto da Benedetto come garante dell'ortodossia cattolica. Credo quindi sia necessaria maggiore prudenza nei commenti.
Stampa,Corsera e Repubblica vengono consegnati a vagonate in tutti i luoghi pubblici,ospedali e scuole compresi,se non è propaganda 'dittaturiale'(non è errore,è un neologismo calzante) questa.....non leggiamoli, neppure gratis,visto che le vendite sono ai minimi storici,poi nelle scuole dovrebbe(il condizionale è d'obbligo) essere proibita ogni forma di propaganda politica,invece dalle elementari in su,circolano sempre i soliti noti....Rosa,condivido in toto il suo pensiero,non dimentichi gli altri 2,stessa matrice.GR2
RispondiEliminaQuello che piu' colpisce e' la superbia di questo sig.Boff nonche' i vari "DEVE/DEVE/DEVE" rivolti al Vescovo di Roma !!!
RispondiEliminaRomano dice al Francesco,
RispondiEliminaMa sig. Francesco, in quale posto si deve mettere l'analisi marxista?
Una mescolanza di errore e di verità farà l'uomo libero....?
Caro GR2, lo so bene. Non acquisto piu' alcun giornale italiano, ne legoo alcuni, anche stranieri, online se sono gratis. seposso manco un centesimo a certa gente. Sui quotidiani, sempre quelli a scuola , e' verissimo, idem sulla la distribuzione gratus in molti luoghi di lavoro.
RispondiEliminaPer la scuola, enon solo: meno male che ci sono ragzzi che ragionano con la loro testa, anche sui vescovi ballerini
Rosa
Luisa,
RispondiEliminaci può tenere informati su eventuali sviluppi del caso del prete francese massone?
Intanto dove si può leggere qualcosa in proposito?
@ Latinista: qualche link:
RispondiEliminahttp://www.huffingtonpost.it/2013/08/21/pascal-vesin-prete-massone-arriva-a-roma-dopo-39-giorni-di-cammino_n_3790776.html
http://www.la-croix.com/Religion/Actualite/La-marche-vers-Rome-du-pretre-franc-macon-2013-07-15-986354
http://www.liberation.fr/societe/2013/08/21/cure-et-franc-macon-il-demande-la-grace-du-pape_926169
http://www.lalibre.be/debats/opinions/pascal-vesin-le-cure-franc-macon-qui-derange-le-vatican-520b49c435709164e12e79cc
http://alpes.france3.fr/2013/08/22/le-pretre-franc-macon-de-megeve-est-arrive-rome-en-larmes-305441.html
I link sono quasi tutti francesi. Evidentemente per i nostri vaticanisti di regime non è un "caso".
RispondiEliminaGrazie, Luisa.
RispondiEliminaE' finito tutto qui? La pubblicazione dell'OR sulla teologia della liberazione non ha suscitato alcuna reazione? Io l'ho trovata una cosa semplicemente agghiacciante. Qualcuno di voi (Mic, Luisa o altri) può informarci sugli eventuali ulteriori sviluppi?
RispondiEliminaUn argomento si sviluppa in base ai contributi che arrivano.
RispondiEliminaSugli sviluppi ulteriori staremo a vedere.
Faccio eco al tramviere. Il punto, e qui chiedo lumi a chi è più preparato, è verosimile o no che Bergoglio possa incarnare o essere accostato alla t d l?
RispondiEliminaOri
Il "pauperismo" di Bergoglio è più corrispondente a idee gioachimite e pentecostali. (verificare approfondimenti sul blog dal motore di ricerca)
RispondiEliminaL'enfasi sui poveri addirittura come "carne di Cristo" (anche per quetso basta digitare le parole chiave nella ricerca: ne abbiamo scritto in quantità) e sulle "periferie" fa pensare a influssi della TdL, certamente presenti nella realtà particolare in cui si è formato, è vissuto e con la quale si è confrontato; ma sono elementi che vanno inseriti e letti nella "universalità" del pensiero cattolico (come richiamato dai documenti segnalati in apertura).
E' probabile non aderisca alle correnti più estreme; ma è pur sempre una visione da inserire nella salvezza redentrice che viene prima e rende possibile quella sociale-umanitaria.
Insomma un sacerdote, un pastore, sono in primo luogo docenti e santificatori, non operatori sociali, la cui efficacia discende dalla santità di vita e dalla grazia che portano nelle loro azioni.
MERITI DI CELBRITà:
RispondiElimina1) ROMANO PRODI è bravo e capace nello scrivere libri di divulgazione economica.
Avesse fatto SOLO questo, avrebbe giovato alla società;
2) OBAMA ha portato alla Casa Bianca la più bella donna che v abbia mai messo piede dai tempi di Jacqueline Kennedy (con la quale ha anche delle abitudini comuni);
3)Bergoglio ha saputo confrontarsi positivamente, con le misere succesive al default argentino del 2001. Molta gente deve a lui se ha potuto mangiare. TOLTO ciò, è un comunista in talare,
come scrisse un sito argentino all'indomani dell'elezione.
Queste le affermazioni di Magister, oggi:
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350589
Clodovis Boff maturò proprio in quel periodo la sua "conversione". Da esponente di punta della teologia della liberazione diventò uno dei suoi critici più taglienti.
Nel 2008 fece scalpore la polemica tra i due fratelli. A giudizio di Clodovis, l'errore "fatale" in cui la teologia della liberazione cade è di collocare il povero come "primo principio operativo della teologia", sostituendolo a Dio e a Gesù Cristo.
Con questa conseguenza:
"La 'pastorale della liberazione' diventa un braccio fra tanti della lotta politica. La Chiesa si fa simile a una ONG e così si svuota anche fisicamente: perde operatori, militanti e fedeli. Quelli 'di fuori' provano scarsa attrazione per una 'Chiesa della liberazione', poiché, per la militanza, dispongono già delle ONG, mentre per l’esperienza religiosa hanno bisogno di molto più che una semplice liberazione sociale".
Il pericolo che la Chiesa si riduca a una ONG è un segnale d'allarme che papa Francesco lancia ripetutamente.
Sarebbe ingannevole trascurarlo, nel rileggere oggi il libro di Müller e Gutiérrez.
In relazione al papa, Magister afferma:
RispondiElimina"Suoi teologi di riferimento non sono mai stati Gutiérrez, né Leonardo Boff, né Jon Sobrino, ma l'argentino Juan Carlos Scannone, che aveva elaborato una teologia non della liberazione ma "del popolo", centrata sulla cultura e la religiosità della gente comune, dei poveri in primo luogo, con la loro spiritualità tradizionale e la loro sensibilità per la giustizia."
Sempre dal blog di Magister, si riporta una pagina del libro a quattro mani Gutierrez-Muller; questa pagina è però firmata dal solo prefetto del (molto) ex Sant'Uffizio. Ogni paragrafo di questa pagina è una "perla", tra gli altri mi ha colpito questo:
RispondiElimina...
"Così, la divina rivelazione viene intesa non come informazione su realtà soprannaturali a cui prestare obbedienza dall’esterno sulla base dell’autorità di Dio, così da essere per questo premiati dopo la morte con la beatitudine ultraterrena. Rivelazione è piuttosto l’autocomunicazione del Dio trinitario nell’incarnazione del Figlio e nell’effusione definitiva dello Spirito Santo, affinché Dio stesso possa essere conosciuto e accolto come verità e vita di ogni uomo e come fine proprio della storia umana"
....
Mi sembra, ma forse sbaglio, che si voglia evidenziare una differenza, tra Rivelazione che arriva agli uomini dall'esterno, e quindi una visione di un Dio che li trascende, che gli uomini devono accogliere per la loro salvezza (questa a detta dell'autore errata), ed una che invece è autocoumicazione di Dio che quindi è già nell'uomo e a questi disvela il senso e la verità della propria (dell'uomo) vita, accolta la quale l'uomo è salvo (questa è la visione corretta secondo Mons. Muller), una visione, quest'ultima, che non fa emergere un Dio totalmente altro dall'uomo ma ce lo mischia in qualche modo.
Tale paragrafo è preceduto da uno nel quale l'autore scrive: "Se vogliamo intendere quale cambiamento sia realmente avvenuto nel Concilio, dobbiamo prestare attenzione non solo ad alcune sue affermazioni, ma anche prendere in considerazione le nuove categorie addotte per esprimere l’origine e la missione della Chiesa nel mondo di oggi."
Questo paragrafo spiega molte cose, in primis conferma (non ce n'è bisogno, ma c'è chi non vuol vedere) che il cambiamento è realmente avvenuto e non solo in forza dei documenti conciliari, ma anche e soprattutto in conseguenza del suo spirito, il quale però si fa forza, per imporsi dei documenti.
Magister se le suona e se le canta.
RispondiEliminaQuesto paragrafo spiega molte cose, in primis conferma (non ce n'è bisogno, ma c'è chi non vuol vedere) che il cambiamento è realmente avvenuto e non solo in forza dei documenti conciliari, ma anche e soprattutto in conseguenza del suo spirito, il quale però si fa forza, per imporsi dei documenti.
RispondiEliminaCaro Marco P.
visione sempre più confermata anche da recenti prese di posizione su diversi fronti progressisti, sempre più virulenti...
Vedi anche articolo che sto per pubblicare.
La CC ha cambiato rotta. Forse davvero il miglior posto dove stare e' vicino a Cristo, lasciando perdere la chiesa come istituzione. Diventerà una ONG?
RispondiEliminaSilvia
Il fratello di Leonardo Boff, ha scritto qualche anno fa una critica mortale alla teologia della liberazione. In lei Clodovis Boff diceva che la teologia della liberazione metteva i poveri nel luogo di Cristo. Così i poveri solo per il fatto di esseri poveri, diventano una sorte di classe sacerdotale (intermediari tra noi e Cristo). Infatti, Cristo sta nei poveri, ma questo non significa che i poveri sono Cristo. E quello che sembra è che Papa Francesco fa lo stesso percosso di questa teologia, dove è naturale un spazio per lei nel giornale "L'Osservatore Romano".
RispondiEliminaInteressante è che Mons. Hélder Camara (noto vescovo della teologia della liberazione), quando si trovava di fronte a un povero, lui se inginocchiava come se di fronte a lui se trovasse Cristo. Questo sembra dare una raggione in più al significato dell'inchinarsi di Papa Francesco di fronte alla regina di Giordania. In quanto mussulmana lei è povera e così Cristo sarebbe in lei solo per questo fatto...
"Clodovis Boff maturò proprio in quel periodo la sua "conversione". Da esponente di punta della teologia della liberazione diventò uno dei suoi critici più taglienti."
RispondiEliminaMic,
Ho trovato il lavoro di Clodovis in italiano, vede:
"http://www.ilregno.it/php/view_pdf.php?md5=af25bda8cce33c6105e4bfef2e03d7d0"
"In relazione al papa, Magister afferma: ecc."
RispondiEliminaCara mic, Magister si legge quasi sempre con piacere e di sicuro sa il fatto suo; ma ha un po' la tendenza a dare troppo spazio alle sue speranze e a presentarle come in via di realizzazione: come quando, uno o due anni fa, dava con insistenza come imminente il siluramento del card. Bertone, che invece sta lasciando solo ora; o quando più di recente ha cercato di far passare l'idea che il Papa avrebbe rimosso il nuovo prelato dello IOR, restando malamente smentito dai fatti.
In questi ultimi tempi ho l'impressione che, pur essendo deluso da Francesco e pur non rinunciando a una certa critica, pure si sforzi di trovare qualcosa di buono ad ogni costo, di dimostrare che non è tutto così nero come può sembrare. Mi sa che anche questa è una delle sue speranze.
io che non sono un teologo leggo il vangelo e vi trovo che gesu' guari,sfamo'!quindi se c'e' una teologia che parla del vivere concreto che si preoccupa che combatte le ingiustizie ben venga!nikki
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