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lunedì 18 novembre 2013

Passaggio a rischio. E allora?

Sulla pagina de L'Osservatore Romano del 17 novembre. La crisi dell'alleanza tra le generazioni nel convegno "Ho ricevuto, ho trasmesso" organizzato dal Pontificio Consiglio per la famiglia. Chi dovrebbe avere e dare la soluzione, si perde in un'analisi infinita e, nelle occasioni di confronto o di impegno di fronte al mondo, si pronuncia per la non vita o per la meno vita, che fa lo stesso. [vedi - e qui]. Per non parlare del silenzio del trono più alto.
A giudicare dalle scarne parole riportate dal quotidiano della Santa Sede - occorrerebbe tuttavia verificare gli atti, ma allora sarebbe stato giusto parlarne - sembra si rimanga alla constatazione di dati di fatto e all'espressione di sensazioni, ma manchi il perché e le risposte. Mi colpisce perché si riallaccia al discorso che sviluppavamo prima a proposito dell'articolo sul 'caso' della contestazione del libro della Miriano in Spagna e su ciò che implica.
Il problema intergenerazionale appartiene anche alla Chiesa e, se c'è difficoltà di comunicazione, significa che siamo alla confusione delle lingue.

Giorgione, Le tre età
"Attraversiamo una fase storica delicata e rischiosa, anche sul fronte delle relazioni inter-generazionali e, in particolare, tra genitori e figli. È a rischio il legame di eredità culturale e spirituale tra le generazioni, nella trasmissione di una visione del mondo e dell'essere umano, e dunque, anche la trasmissione della fede": da qui, spiega l'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, l'idea del convegno: «Ho ricevuto, ho trasmesso: la crisi dell'alleanza tra le generazioni», che si è svolto il 15 e il 16 novembre a Roma nella sede del dicastero pontificio. Nel suo intervento il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, sottolinea che "siamo di fronte a un crinale drammatico: non solo si dà alla luce meno vita, ma si nasce e si riceve anche una vita che è di meno". E aggiunge: "Lo dico con il mio linguaggio di pastore: è possibile dare alla luce una vita senza dare una luce per vivere?". Da parte sua il teologo Pierangelo Sequeri rileva che "la storia occidentale (e non solo) è attualmente come sospesa sulla soglia di un'adolescenza infinita".

18 commenti:

  1. ho rocevuto, ho trasmesso
    ma se i primi a non trasmettere cio' che han ricevuto sono i varii monsignori !
    osservavo ieri il video delle esequie del cardinal Bartolucci, soffermandomi in particolare sulla Comunione: chi sulle mani, chi in bocca, tutti in piedi, qualcuno accenndano una genuflessione, ma in generale ognumo a modo suo. Ne parlavo con mia figlia, che ha sbottato: ma se neanche a catechismo te lo insegnano, come puoi pensare che si faccia giusto?
    rosa

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  2. Facce di bronzo che fanno i convegni per interrogarsi su guasti che hanno provocato e continuano a provocare loro. Se si trasmette quasi vergognandosene un messaggio cristiano ampiamente adulterato di chi mai sarà la colpa se non di chi deve trasmetterlo e curare che venga trasmesso bene? A mio figlio che fa le medie da due anni nell'ora di religione (cattolica, con un insegnante nominato dalla diocesi che certamente segue istruzioni dall'alto) non fanno che parlare degli ebrei. L'altro giorno mi ha chiesto di aiutarlo perché aveva un'interrogazione sul Bar-mitzvah. Ma se insegniamo le religioni degli altri come si può pretendere che i ragazzini non finiscano per pensare che la loro è di serie B? Se vado a lezione di basket e l'allenatore mi parla solo di tennis che altro posso pensare se non che per l'allenatore stesso il basket è uno sport da pezzenti? Non parliamo poi del catechismo che è ormai il vuoto spinto. Meravigliarsi che i giovani girino le spalle sa di presa in giro.

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  3. Ciò che afferma mons. Paglia non è certo una novità.
    Non credo però sia a rischio l’eredità culturale inter-generazionale, quanto piuttosto la trasmissione della fede in ambito familiare.
    Il perché è piuttosto semplice da comprendere. Si è dissolto quell’humus di religiosità familiare che tutto permeava e in cui il pensiero di Dio era presente in ogni momento della giornata.
    Quel substrato fertilissimo capace di generare quel senso di appartenenza alla religione di famiglia è scomparso e con esso le vecchie consuetudini, come per esempio fare il segno della croce uscendo da casa; segnarsi a tavola prima di iniziare il pasto; far recitare ai più piccoli la preghiera a Gesù bambino prima di addormentarli. Piccole cose che però nell’insieme consentivano di tener viva la presenza di Dio nel quotidiano.
    Tutto questo non c’è più, perché l’organizzazione familiare si è via via trasformata, adeguandosi ai nuovi ritmi molto più serrati. La presenza in famiglia dei nonni si è rarefatta per mancanza di spazio vitale e con essi è venuto meno l'"archivio" famigliare. Le mamme, impegnate con il lavoro, sono state costrette anch’esse a ridurre la loro presenza in famiglia ed è evidente che a questo punto è diminuito anche il numero dei figli.
    Il catechismo insegnato male c’entra poco. Tutti abbiamo letto e studiato “L’Infinito” di Leopardi, ma chi ha voluto comprenderlo e apprezzarlo l’ha fatto in seguito, da adulto, terminati gli studi. Chi vuol davvero comprendere e studiare il catechismo lo fa da adulto consapevole, altrimenti restano soltanto le tracce sbiadite, ascoltate nell’infanzia.
    Mario

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  4. Non credo però sia a rischio l’eredità culturale inter-generazionale, quanto piuttosto la trasmissione della fede in ambito familiare.

    ed anche ecclesiale...

    E, sia in famiglia che nella Chiesa il 'passaggio', cioè la "traditio" non è anche tra generazioni oltre che tra persone?

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  5. Magister riports che il papa, a Santa Marta
    Nell’omelia di lunedì 18 novembre a Santa Marta papa Francesco ha preso spunto dal primo libro dei Maccabei – di cui è iniziata la lettura in questo scorcio dell’anno liturgico – per dare una micidiale lavata di capo a quel “progressismo adolescenziale” disposto a sottomettersi alla “uniformità egemonica” del “pensiero unico frutto della mondanità”.

    E ha citato Benson, Il padrone del mondo...

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  6. e che succede? che qualcuno, ancora ospite in Vaticano, gli abbia dato una raddizzata? o Qulacun altro gli abbia inviato un ammonimento?
    o e' il solito" un colpo al cerchio e l' altro alla botte" ? o come scriveva Pio x:"una pagina tutt' ortodossia, la successiva tutt' eresia ?
    rosa

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  7. Non potrebbe essere l'effetto delle preghiere?

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  8. Speriamo che sia l'effetto delle nostre preghiere. E' da un paio di settimane che si registrano qua e la' dei cambiamenti di tono non negativi. Certo, e' sempre un gesuita...

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  9. Dopo la sfuriatella goliardica di oggi nell'altro thread (vedi ATW), recupero un minimo di serietà con questa mia piccola cosa che comunque condivido con voi:


    LA BARCA INCAGLIATA

    La barca è incagliata
    e dentro non tutti
    sappiamo nuotare:
    a mani incollate
    fissiamo la Madre
    e lì resistiamo…

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  10. ... ? o come scriveva Pio x:
    "una pagina tutt' ortodossia, la successiva tutt' eresia ?
    rosa


    la seconda che hai detto....

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  11. Mic,
    le preghiere possono far tanto,ma non credo cosi rapidamente
    Comunque aspetto fatti, o frutti, se preferisci
    rosa

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  12. Di certo c'è che un comportamento del genere confonde, confonde, confonde...

    Mi chiedo comunque con le forze e ormai scatenate che sono al potere, cose ne sarebbe di un papa meno 'conciliare' e conciliante.

    Pregare, bisogna, ma resistere anche.

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  13. Rosa, ci siamo praticamente incrociate. Ho letto il tuo intervento dopo aver scritto il mio.

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  14. @mic ha detto...
    "Non potrebbe essere l'effetto delle preghiere?"


    Di sicuro molti umili e semplici di cuore stanno davvero dandoci sotto:

    "La preghiera dell'umile penetra le nubi,
    finché non sia arrivata, non si contenta;
    non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto
    (Sir 35, 17-18)

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  15. Di certo c'è che un comportamento del genere confonde, confonde, confonde...
    -------------

    infatti, per analogia ricordate quando il papa emerito BXVI disse (più o meno):
    "Il pastore deve saper usare anche il bastone, per proteggere le pecore dai lupi e non lasciar proliferare nel gregge l'eresia ecc."
    Tutti attesero che a quelle parole seguissero FATTI.
    Qualcuno li ha visti ?

    così accadrà dopo tali discorsi su cui alcuni fondano pie illusioni di raddrizzamento.

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  16. A proposito di quanto avevo appena riportato, cioè il versetto dal Siracide:

    "La preghiera dell'umile penetra le nubi,
    finché non sia arrivata, non si contenta;
    non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto
    (Sir 35, 17-18)


    "PREGA GUARDANDO IL TORNADO E LA TEMPESTA RISPARMIA LA SUA CASA: ecco il VIDEO che commuove l’America"


    Mentre tutto quello che si riusciva a sentire era il boato del tornado che stava spazzando via ogni cosa intorno, Anthony Khoury, cattolico libanese di 21 anni, ha raccolto i suoi familiari in sala da pranzo e si è messo a pregare ad alta voce. Anthony, invocando il Signore, chiedeva che la furia del vento e della pioggia risparmiasse i suoi cari e la sua abitazione. Contemporaneamente, ha registrato con il suo smartphone un video di quello che stava accadendo fuori dalla sua finestra.
    Il video di soli 3 minuti ha emozionato l’America ed ha ormai fatto il giro del mondo: prima in lontananza, poi sempre più vicino, si distingue il tipico cono a piramide rovesciata dei tornado, mentre scarica a terra la sua enorme potenza distruttrice. Quando sembra che stia per avvenire il peggio, il tornado si allontana dall’abitazione di Anthony, risparmiandola.
    Il video è stato inviato alla CNN e di colpo è diventato il simbolo della devastazione che ha colpito il Midwest statunitense. “Credo profondamente in Dio e ieri ho chiesto a lui di darmi la forza e il coraggio di affrontare questa prova e di salvarci“, ha dichiarato Anthony.

    http://www.meteoweb.eu/2013/11/prega-guardando-il-tornado-e-la-tempesta-risparmia-la-sua-casa-ecco-il-video-che-commuove-lamerica/239774/


    Cari fratelli e sorelle, forza dunque e diamoci sotto con la preghiera, in particolare col ROSARIO, per noi tutti, per il papa, per la Chiesa, per Mario Palmaro, per le care anime del Purgatorio, per il mondo intero...

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  17. La Rivoluzione conciliare - così come quella politica - procede abitualmente per fasi alterne, violente o pseudo-restauratrici, a seconda dell'opportunità. Questa presente è appunto una delle necessarie fasi 'tranquillizzanti' di questo Pontificato, in attesa del prossimo affondo.
    Con questa tattica psicologicamente destabilizzante in cinquant'anni i neomodernisti hanno disorientato i loro oppositori, e proseguito passo dopo passo nel loro obiettivo di trasformazione della Chiesa Cattolica Romana in una Chiesa mondialista. Guardarsi intorno per credere, prego...

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  18. un catolico libanese...un cattolico orientale...un cattolico che magari ha dovuto lasciare la sua patria per poter restare cattolico...
    che insegnamento per noi tiepidi cattolici occidentali che abbiam anche pauradella nostra ombra...
    rosa
    ps: sempre piu' stati americani introducono il matrimonio omo, che moltissimi americani non vogliono. e giu' tornado, cicloni...

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