Continua l'interessante iniziativa di Riscossa cristiana [qui] delle risposte settimanali ai lettori di Alessandro Gnocchi. Riprendo quella di questa settimana [qui], che risponde ad una lettrice che chiede consiglio su un libro da portarsi in vacanza.
Cara Maria Luisa,
metto le mani avanti dichiarando fin dall’inizio che il libro di cui le voglio parlare è edito da Fede&Cultura nella collana “I libri del ritorno all’Ordine” ideata lo scorso anno da Mario Palmaro e dal sottoscritto. Però, prima di ritenere questo consiglio uno spot interessato, mi segua fino in fondo. Anzi, mi faccia avere un recapito e le farò mandare una copia gratuita: se poi non la deluderà, ne comprerà a sua volta una da regalare. Sto parlando di un’opera preziosa e deliziosa che si intitola “Quella cara vecchia pipa. Le piccole cose, le favole e la tradizione in Gilbert Keith Chesterton”.
L’autore, che ha la sventura di essere uno degli amici a cui voglio più bene e di cui apprezzo l’intelligenza inattuale e dunque sempre utilissima, ha il pregio di essere tra i pochissimi che parlano di Chesterton conoscendolo davvero, direi essendogli intimi. Un tratto raro in tempi in cui spuntano come funghetti velenosi piccoli chestertoniani improvvisati intenti a dimostrare che il vecchio GKC era uno che la pensava come loro e, solo per questo, aveva capito tutto.
In questo povero panorama, Trevisan compie l’operazione opposta, perché dice di aver scoperto di essere lui a pensarla come il vecchio GKC. Quindi non si vede costretto a strane e pericolose operazioni paraintellettuali tese a dimostrare che Chesterton va letto perché aveva anticipato questo o quell’evento ecclesiale, questo o quel personaggio ecclesiale, questo o quel fondatore di movimento ecclesiale. Insomma, non è costretto a dire che uno dei più originali intellettuali cattolici del Novecento sarebbe una sorta plagiatore in anticipo.
Nelle 192 pagine di “Quella cara vecchia pipa”, cara Maria Luisa lei troverà uno scrittore e un cattolico di una freschezza tale da mostrare che con tutto o quasi quello è venuto dopo di lui proprio non aveva nulla a che fare. E proprio qui sta la sua attualità.
Il merito di Fabio, non posso continuare a chiamare per cognome un amico fraterno, sta nel mostrare questa originalità, che è quella della tradizione. La prego di voler leggere questo che è abbastanza lungo da illustrare il concetto.
“Lo stesso pellegrinaggio terreno del cristiano che un tempo era sentito come luogo di espiazione dei peccati in questa valle di lacrime” scrive Trevisan “non era più vissuto come un sacro esilio dal mondo, come conseguenza di quella che Chesterton avvertiva quale “Tradizione della Caduta” derivata dal peccato d’origine. Ora l’uomo moderno non cercava più, come Innocenzo Smith, di ritornare a casa; quella casa che era memoria della Casa del Padre dove il Creatore aveva posto originariamente Adamo e Eva. Quell’uomo, come il teologo modernista, se ne stava nel Cortile, né dentro né sufficientemente fuori. In quella posizione “fuori luogo” non poteva accorgersi né della bellezza né della Verità di quella Casa. Spesso si dice all’avventore o al pellegrino che bussa alla nostra porta di decidersi se entrare in casa o di starsene fuori: difficilmente si consiglia di stare in mezzo ai due avvertimenti (né dentro né fuori). Questo era quanto sollecitava Chesterton: “Io mi propongo di dimostrare che la posizione che meglio permette di vedere il Cristianesimo, quando uno non ci sia dentro, è quella di esserne fuori. I critici del Cristianesimo generalmente non ne sono fuori; sono piuttosto su un terreno neutro, in tutti i sensi della parola. Sono pieni di dubbi sui loro stessi dubbi. Le loro critiche hanno assunto un tono curioso, come di provocazioni confusionarie e analfabetiche”.
A distanza di quasi cent’anni l’affermazione del grande scrittore londinese appare ancora di straordinaria freschezza; uno stuolo di teologi, vaticanisti, scrittori e giornalisti cattolici si trovano in quella strana posizione, ovvero nel Cortile dei Gentili a dialogare con i non credenti, pieni di dubbi sui loro stessi dubbi, facendo del pettegolezzo anticlericale, separando una Chiesa gerarchica da una Chiesa autenticamente evangelica (rappresentata ovviamente da loro). Rispetto alla tradizione religiosa i “teologi del dubbio” hanno un atteggiamento di reazione: potremmo definirli ironicamente dei reazionari progressisti. Si sono posti nell’ottica modernista di non poter vedere!”
Qui, cara Maria Luisa, potrei fermarmi, ma voglio trascriverle un altro passo del libro di Fabio e poi le spiego il perché:
“Per questo motivo Wayne, il magnifico eroe di Notting Hill, chiese al droghiere, al farmacista, al rigattiere, al barbiere, al negoziante di giocattoli e così via di insorgere contro i soprusi e l’arroganza dei grandi negozi e del grande capitale: “Guerra per la bellezza, guerra per la società, guerra per la pace” erano i suoi motti patriottici. Egli contrastava lo spirito di un’epoca cupa e oppressiva, la cui “pace sciagurata” era più atroce di una guerra cruenta; egli rilevava lo scarto tra una “libertà” ostentata teoricamente ma tradita nei fatti: “Nella nostra civiltà moderna la libertà di parola sta a significare, in pratica, che siamo tenuti a parlare di cose irrilevanti. Non dobbiamo parlare di religione, perché è illiberale … Bisogna che qualcuno sopravvenga a infrangere questa curiosa indifferenza, questo strano egoismo, questa strana solitudine”. Sembrerebbe, quello descritto dal Napoleone di Notting Hill, un quadro della situazione in cui stiamo vivendo, incluso il disfacimento della famiglia e della sacralità domestica alla quale assistiamo, spesso non raccapezzandoci, giorno dopo giorno. Dobbiamo tuttavia rispondere a degli interrogativi per poter comprendere l’urgenza nel dare risposta ad un pericolo, allora incombente, ora riscontrabile maggiormente a più livelli. Perché la difesa di quel “piccolo è bello” aveva a che fare strettamente con la famiglia? Perché il Re umorista ed il pazzo patriota iniziarono un’epopea che si collegava alle tradizioni del passato, con gli stemmi araldici, i gonfaloni, le insegne dai colori vivaci, il simbolismo sacro? Chesterton nel saggio: “Ciò che non va nel mondo” del 1910 rispondeva ai nostri quesiti in questo modo: “I grandi ideali del passato sono falliti non perché sono vissuti troppo, ma perché non sono vissuti abbastanza. L’umanità non ha superato il Medioevo. Piuttosto, si è ritirata da esso disordinatamente. L’ideale cristiano non è stato tentato e trovato manchevole ma è stato trovato difficile e per questo lo si è lasciato intentato”. Non si doveva avere paura del passato, non si poteva distogliere lo sguardo da quei vecchi ideali, da quei sani e antichi principi, primo fra tutti il principio della vita domestica: “La casa ideale, la famiglia felice, la sacra famiglia della storia … è attaccata da coloro che non l’hanno mai conosciuta o da coloro che non sono riusciti a realizzarla”. La difesa della famiglia, della piccola proprietà e della sacralità domestica diventavano un tutt’uno, in quanto conforme ad un principio teologico: “Dio è colui che può creare dal nulla. L’uomo, si può dire, è colui che può creare da qualsiasi cosa esistente. In altre parole, mentre la gioia di Dio consiste nella creazione illimitata, la gioia peculiare dell’uomo è la creazione limitata, la combinazione di creazione e limiti”. Chi è nemico dei propri limiti è nemico di Dio e di tutto ciò che di piccolo e bello vi è nel mondo, dal focolare domestico ai preziosi oggetti che vi dimorano, dalla piccola proprietà che ci dà da vivere alla tavola imbandita dei beni locali che ci alimentano”.
Questo è uno dei passi a cui sono più affezionato perché raggiunge l’intimo della spiritualità di Chesterton. E questo basterebbe a metterlo in evidenza. Ma c’è un’altra ragione per cui conviene farlo. In questi giorni, l’editore Lindau, che pubblica in Italia molte opere di Chesterton, sta usando come spot per “Il Napoleone di Notting Hill” il fatto che il romanzo è stato citato da Matteo Renzi. L’operazione, che si qualifica per il suo fiato corto, cortissimo, quasi asmatico, può avere magari anche un risvolto augurale. Se Renzi ha letto con attenzione Chesterton può darsi che, prima o poi, si renda conto che tutto ciò che sta facendo come politico non ha proprio nulla di cattolico.
In ogni caso, per quanto mi riguarda, continuerò a leggere il vecchio GKC non perché lo ha citato il presidente del consiglio, ma perché è un amico di Fabio Trevisan. E a vacanze terminate, cara Maria Luisa, spero anche suo.
Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo
per mic,
RispondiEliminaCome si esprime Vincenzo da Torino da un fuoco su di lei per niente amico:
@Frate Felice. Grazie di queste ulteriori ed importanti precisazioni sul caso. Devo ammettere che Mic, a cui va dato atto della enorme mole di lavoro a cui si sottopone per la preparazione del blog e soprattutto per rispondere a tutti, questa volta mi ha dedicato due post di risposta al mio secondo post con toni equilibrati e costruttivi anche se non tutto è per me condivisibile. Piuttosto ha voluto fare un post sul mio sentimento di tristezza che mi coglie alla lettura del suo blog. Ha letto? Mentre quando le ho chiesto un parere sul comportamento e rifiuto di Padre Manelli per mesi di un abboccamento con il Commissario , su beni alienati ecc. non ha risposto. Ero veramente curioso della risposta.. Questo mi è dispiaciuto. Forse non aveva tempo oppure…boh. Si è pure intromessa Luisa, l’infaticabile e perentoria amazzone che inizia un interrogatorio di terzo grado da pubblico ministero. Un poco ho risposto, poi per non innervosirmi e soprattutto perché avrei dovuto dedicarle troppo tempo ho desistito. Forse ora non rifiuteranno i miei commenti come in precedenza è successo. Ogni tanto butto l’occhio colà…qualcosa servirà pure. saluti.
Piuttosto ha voluto fare un post sul mio sentimento di tristezza che mi coglie alla lettura del suo blog. Ha letto? Mentre quando le ho chiesto un parere sul comportamento e rifiuto di Padre Manelli per mesi di un abboccamento con il Commissario , su beni alienati ecc. non ha risposto.
RispondiEliminaAvrei preferito continuare a ignorare quel contesto. Ma a questo punto approfitto dell'input.
Ricordo di aver risposto a quel che per me era l'essenziale. Se tuttavia ho tralasciato qualcosa, è per il semplice motivo che - ad esempio - dei "beni alienati" non ne so un bel niente. E' un aspetto su cui non mi sono focalizzata fin dal principio.
Idem per quanto riguarda padre Manelli prima durante e dopo il commissariamento: non l'ho mai né santificato né demonizzato come fanno i due opposti partiti.
Forse non si sono accorti che io non appartengo a nessun partito e cerco solo di vedere i fatti, discernere e di esprimermi condividendo.
E mi sono sempre battuta, immediatamente ed essenzialmente, sulla "sospensione" divenuta annullamento del Rito, basata oltretutto su un presupposto falso, nonché sulle arbitrarie accuse di "cripto-lefebvrismo" a causa di un atteggiamento critico non sul concilio tout court ma su alcuni punti controversi riconosciuti argomentando seriamente e rispettosamente da molti studiosi, compresa chi scrive (non tanto come studiosa ma come credente impegnata).
E dunque si è trattato e si tratta di "resistere" sui diritti calpestati e le esigenze spirituali ignorate di frati e fedeli. Perché ormai è chiaro che la vicenda dei FI va oltre il caso di specie e, fin dal suo sorgere, ha riguardato e riguarda l'intera tradizione...
Lo dimostrano le circostanze in cui è sorta e gli sviluppi. E lo dimostrano anche i diversi 'fronti' contrapposti che, anziché riflettere ed esprimersi nel merito, demonizzano gli schieramenti opposti, ad personam, sparando a zero per delegittimare usando e distorcendo in maniera strumentale qualunque posizione l'"avversario" assuma.
Infatti avversari sono le persone (ovviamente quelle politically incorrect), non le idee distorte e l'arroganza nei confronti della tradizione, non solo tollerate ma anche sposate per "allinearsi" pedissequamente allo status quo imperante....
Vediamo la critica sostenuta da Chesterton verificata oggi:
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/07/12/chi-sono-io-per-non-giudicare-il-papa-toglie-i-galloni-al-diplomatico-infedele/
Bergoglio che per fideltà alla dottrina di tolleranza, dice "Chi sono io per giudicarlo?" giudica e condanna un diplomato suo per la colpa di rappresentare un accusatore clericale...
quando anche gli avvocati sono perseguitati siamo entrati un era Sovietica...
Così la fedeltà alla dottrina mondana di tolleranza di perversione, perverta la giustitia al più alto livello...
Non sono d'accordo con i puniti per niente, ma ritengo che il processo di giustizia non si deve corrumpere...
Communque, Bergoglio mostra che ha la capacità e la voglia per giudicare e condanarre quando vuole...
Romano
Aggiungo sui "commenti rifiutati" che, se capita (e devo dire che in anni d'impegno possono contarsi sulla punta delle dita di una mano), è per umana sacrosanta saturazione, nell'ormai constatata impossibilità di dialogo con interlocutori impermeabili o doppiogiochisti...
RispondiEliminaForse avrei fatto bene a "rifiutare" anche questo.
Ma tant'è, ormai ho risposto.
Andiamo avanti...
Sui beni alienati ci spieghi tutto Vincenzo da Torino, magari citando qualche documento ufficiale, magari qualche atto di un processo... A un anno dal commissariamento deve essere Mic a dare risposte su queste cose??
RispondiEliminaAhahah!
RispondiEliminavincenzo non risponde qui alle mie domande in cui gli chiedevo, dopo aver reagito a certe sue affermazioni, di dirmi che cosa ne pansava dei provvedimenti presi contro l`Ordine dei FFI e del fatto che ancora non se ne conoscano i motivi, e di spiegarmi che cosa poteva renderlo così certo che "l'essenziale dello spirito di Manelli rimarrà tra i F.I".
Non risponde qui ma va su quell`altro blog in cui nel frattempo il solito blogger nascosto dietro il suo anonimato insulta questo blog con la sua abituale e pesante volgarità che lo qualifica e squalifica.
E senza che nessuno, il co-gestionario del blog in primis, e altri blogger in seguito, fra cui vincenzo, trovino qualcosa da ridire.
Quando alla saccente arroganza vengono ad aggiungersi il fiele più livoroso e la volgarità più sch***sa, e che a farlo sono persone che si considerano "cattolici autentici", abbiamo solo lo specchio delle divisioni profonde nella Chiesa accompagnate da un astio-odio veramente tristi e deprecabili.
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RispondiEliminaIl fatto è, anche se Papa Francesco non lo sa, che il Papa è l'unico in realtà che può giudicare e persino condannare, qualcuno glielo può ricordare? Anzi è proprio un dovere del Papa condannare l'errore e dare persino sanzioni a chi nell'errore ci vuole sguazzare. Dice nulla la parola scomunica? e anatema?
RispondiEliminaA propos du grand Chesterton, que Mic me permette de reproduire ici une remarquable lettre de Valéry Larbaud à Paul Claudel (deux poètes, deux convertis au catholicisme), après une visite au grand écrivain anglais, le 22 juin 1911. Elle intéressera tous les passionnés de Chesterton :
RispondiElimina« Je ne croyais pas que Chesterton s’était peint lui-même dans le personnage principal de son roman allégorique "The Man who was Thursday" ; c’est pourtant la vérité ; au premier abord, il est repoussant ; son obésité est une réelle infirmité et lui donne l’apparence d’un glouton et d’un crétin. Sa figure ressemble à la fraise la plus grosse et la plus difforme du panier. Les journalistes anglais qui n’ont vu que son ventre et sa masse le comparent au Dr Samuel Johnson ; en réalité, il a le front de Thackeray, mais avec trois couches de graisse superposées. Enfin, au fond de ces bourrelets et de ces cornes, on trouve deux bons yeux bleus intelligents et dès lors tout va bien.
« Je suis le seul de ses introducteurs en France qu’il ait encore vu. Il m’a dit qu’il avait trouvé votre traduction admirable, "meilleure que son texte" (il le pensait, il est trop naïf pour faire le modeste). Nous avons fait une promenade en voiture (visite à la première "Maison d’Amis des Quakers", rachetée par eux et restaurée récemment). Sa femme était avec nous. Il parle tout le temps et parle comme il écrit : c’est du G.K.C… tout le temps. Pour parler il lutte contre une sorte d’essoufflement. Mais il rit de tout ce qu’il dit - même quand ce n’est pas tellement drôle,- paraît constamment satisfait de lui-même, et, parfois, comme beaucoup d’hommes de génie, semble complètement idiot et enfantin. Seulement un mot çà et là montre qu’il est allé très loin dans une région qu’on lui croyait inconnue dix secondes auparavant. Il est plus que négligé dans sa tenue. Je suis sûr qu’on l’habille ; et je suis sûr qu’on devrait le faire manger comme un bébé, car, en prenant son thé, il inondait son gilet. Ses cheveux blonds, très longs, paraissent n’être jamais peignés ; il en tombe des allumettes quand il baisse la tête. Il porte constamment une vieille canne à épée et ne résiste pas à en montrer la lame à ses invités.
RispondiEliminaSuite :
« Il nous a tenus (un jeune prêtre anglican et moi) près d’une demi-heure dans la chambre de bain, avant le thé, pour nous dire de dix façons différentes que tout ce qu’il avait écrit lui paraissait mauvais, que ça ne vivrait pas, que parfois, bien sûr, il avait des mouvements d’enthousiasme où ses ouvrages lui paraissaient vraiment admirables et comparables aux plus grands livres de la littérature anglaise, mais qu’en somme, tout bien considéré et de sang-froid, cela ne valait pas grand-chose.
« Je lui ai parlé de vous : je lui ai dit (ce que je pense) que vous êtes les meilleur de nos poètes et comparable seulement aux plus grands des autres nations ; à Cervantès, à Dante et à Shakespeare. Mais il paraissait distrait, et je me demande même s’il a entendu. Il lit le français et les quelques mots qu’il a dits devant moi étaient correctement prononcés ; mais je crois qu’il ne parle français que lorsqu’il y est obligé, en France, où il va dès qu’il peut se donner quelques jours de vacance. En somme j’ai l’impression que c’est un homme resté enfant - comme tous les hommes de génie - ou comme tous les poètes de génie, peut-être ?- et qui ne vit que pour sa pensée et pour l’expression de sa pensée comme un enfant ne vit que pour ses jouets. C’est pourquoi l’expression en est si forte et si belle. Les autres journalistes de Londres l’imitent et tâchent de faire mieux, et croient faire mieux ; mais ils le font en hommes du monde, en hommes qui tiennent compte d’autrui, des bavardages des clubs, d’un fonds commun d’idées, et du ridicule ; toutes choses que G.K. Chesterton ignore complètement. Je n’ai jamais rencontré quelqu’un de plus naïf, au sens absolu du mot.
« Oui, G.K.C… appartient à l’Eglise d’Angleterre, mais il est High Church et comme tous les High Church people, il se dit catholic, et repousse l’épithète de protestant. Il admet la confession, la considère comme indispensable ; prévoit une fusion de l’Eglise d’Angleterre et de l’Eglise romaine, mais ne croit pas qu’il soit nécessaire à un anglican d’abjurer rien pour entrer dans l’Eglise ; il en fait partie. Je n’ai pas eu ces détails de Chesterton lui-même, mais d’une dame que j’ai rencontrée chez lui et qui le connaît bien - et qui est elle-même High Church. La plupart des anglicans sont persuadés qu’ils ne sont pas sortis de l’orthodoxie, et que la succession des évêques-primats n’a pas été interrompue depuis saint Augustin de Cantorbéry. (C’est ce que Coventry Patmore appelle : "Le mensonge dans la main droite".)
« Pour moi je suis persuadé qu’il est impossible de modifier les opinions de Chesterton ; il faut attendre le développement de sa pensée. Il fait beaucoup pour la cause de la vérité en faisant douter du sérieux des grandes idées modernes.
« Je dois le revoir : il m’a invité à dîner sans fixer de date. Sa femme s’en souviendra pour lui ; et alors je lui porterai un exemplaire de "L’Arbre" ou de "L’Otage" [deux œuvres de Paul Claudel].
« Il n’écrit jamais de lettre, et je suis persuadé qu’il n’en peut pas écrire et que sa femme et sa secrétaire se chargent de tout le côté matériel de son existence de journaliste et d’écrivain.
« Voilà, monsieur, tout ce que je puis vous dire de G.K. Chesterton après une première entrevue de trois ou quatre heures. Si jamais je pénètre assez avant dans son amitié, j’aborderai la question religieuse, et vous en parlerai.
« Excusez la longueur de cette lettre. Je voulais vous parler de la première version de "Tête d’Or" [autre chef-d'œuvre de P. C.] !...
« Je vous serre affectueusement la main.
« Valéry Larbaud. »
(Lettre publiée par Michel Bulteau dans "Lettres d’un retiré", Paris, La Table Ronde, 1992, p. 50-55.)
Anonimo 14.29 dicci almeno da dove hai tratto il virgolettato,non lasciarci nell'ignoranza....KM
RispondiElimina""... “I grandi ideali del passato sono falliti non perché sono vissuti troppo, ma perché non sono vissuti abbastanza. L’umanità non ha superato il Medioevo. Piuttosto, si è ritirata da esso disordinatamente. L’ideale cristiano non è stato tentato e trovato manchevole ma è stato trovato difficile e per questo lo si è lasciato intentato."
RispondiEliminaRingrazio un Anonimo per questa citazione di Chesterton.
Ricordo la vicenda dell' ex prete che, se non erro un anno fa circa, fu arrestato ancora e denuncio' un giro di pederastia e prostituzione maschile. Nel giro di pochissimi giorni, gli inquirenti italiani- stranamente veloci 'sta volta- dissero che non c' era nulla di vero.
RispondiEliminaLa cosa mi "puzzo'" tantissimo.
Ora viene punito l' avvocato di quel disgraziato? Evidentemente non aveva diritto ad un avvocato, o nessun prelato avrebbe dovuto esserne avvocato, e tanto meno amico..
Dopo quel che ho letto sul blog di Beatrice a proposito di Bergoglio e la pedofilia in Argentina, e la vicenda Ricca, non resta che invocare S.Michele Arcangelo.
R.R
Mah, io lascerei perdere questi trolls (Vincenzo da Torino): fanno solo predere tempo e mettono a dura prova la nostra pazienza, già in difficoltà per la situazione della Santa Chiesa.
RispondiEliminaPiuttosto, ma forse Mic lo fa già, sarebbe bene monitorare gli indirizzi IP dei vari postatori di commenti. Mi sa tanto che qualcuno fa il finto tonto e usa più nick.
L'impegno di Gnocchi , su diversi fronti - compreso questo, editoriale, che ci presenta nell'articolo - è qualificato, articolato e ben orientato.
RispondiEliminaMeriterebbe maggiore diffusione sia all'interno che all'esterno...
...Piuttosto, ma forse Mic lo fa già, sarebbe bene monitorare gli indirizzi IP dei vari postatori di commenti. Mi sa tanto che qualcuno fa il finto tonto e usa più nick.
RispondiEliminaSarebbe interessante, anzi necessario.
Ma dovrei cambiare piattaforma. Anzi a questo riguardo
avrei tante idee.
Tipo: sistematizzare meglio i contenuti, trasformando il blog in una sorta di quotidiano on line e mantenendo la possibilità di commenti; internazionalizzarlo sia aumentando la condivisione di contenuti esterni che attraverso la traduzione plurilingue dei nostri; istituire rubriche fisse; altro ancora...
C'è chi potrebbe contribuire sia dal punto di vista tecnico che contenutistico che di traduzioni...
Ma una delle persone che potrei coinvolgere - che mi chiama da anni tuttogratis.it ;) - si rifiuta di farlo gratuitamente, perché non se lo può permettere (ha bisogno di lavorare con retribuzione)... altri non posso coinvolgerli se non con un progetto che richiederebbe maggior impegno di quanto io non riesca ora come ora, che sto facendo l'essenziale.
Ma è un sogno che ho nel cassetto da tempo.
@Mic. Come ho spiegato a Luisa la tristezza nasce più dai commenti che da Lei. Pur astenendomi dal giudizio, come fa lei, quanto le ho chiesto e uscito dall'interno da parte di qualche frate credo sia molto importante, poiché qualcosa fa capire di quello che è avvenuto. Come anche la risposta dei F.I. online sul concetto di diritto a seguito dell'articolo su Corrispondenza romana. Grazie e saluti.
RispondiEliminaTorniamo sulla triste vicenda dei Francescani dell'Immacolata visto che tale anonimo delle 11:40 riapre la questione. Perché questi "frati felici", questi "Vincenzo da Torino", questi "anonimi" non parlano chiaro, non esplicitano le loro accuse, non forniscono prove e fatti, nascondendosi invece vilmente dietro allusioni, accuse non dimostrate, con un parlare ambiguo e ammiccante?.
RispondiEliminaSemplicemente perché non possono.
Perché non possono dire che la feroce persecuzione contro i FFI, le deportazioni, le vessazioni, le proibizioni della S. Messa, che tanto nocumento hanno generato alla Fede di migliaia di fedeli, i miserabili impedimenti a Padre Manelli di dir Messa (persino sulla tomba dei suoi genitori), la censura a un Padre Lanzetti sull'interpretazione del cvii, non sono dovuti a motivi "amministrativi".
La colpa dei FFI è una e una sola: quella di voler seguire la Dottrina tradizionale della Chiesa: per questo la malvagità demoniaca dei modernisti si è scatenata contro di loro.
Per cui basta: non diamo più spazio a questi individui, la cui mala fede è evidente. Almeno fintanto che non avranno il coraggio di parlar chiaro, di esplicitare le loro accuse e soprattutto di smentire, con i fatti, non con le parole, che la persecuzione di cui sono corresponsabili non è dovuta alla fedeltà dei santi Frati alla Dottrina, e alla Chiesa, di sempre.
Ci deve essere un limite alla loro mala fede e alla loro cattiveria. Dimostrino, costoro, di non averlo raggiunto. Ma sono talmente vili che sicuramente non risponderanno.
Rosa RR ,hai visto che tipo di agenzia è Incipit (nomen omen) che si occuperà dello Ior? E che giro di banche tutto rotante intorno all'asse storico? Poi ci vengono a dire che tutto è cambiato.....sì, le cricche,prima Bertone adesso Pell ed i suoi, io lo vedo come un regolamento di conti tra camarillas, lobbies ed altro, ma sempre i soliti sporchi giochi di potere sono.....by the way, i filmatii su Ricca a Montevideo sono rimasti solo sul sito della policia......intelligenti pauca. Anonymous.
RispondiEliminaCome anche la risposta dei F.I. online sul concetto di diritto a seguito dell'articolo su Corrispondenza romana.
RispondiEliminaVincenzo da Torino,
l'articolo di CR cui si riferisce non è che l'ultima virgola - e nemmeno significativa - di una storia infinita, su cui molto abbiamo dibattuto.
Non se la cavi in calcio d'angolo, per cortesia,
e non me ne voglia se, nel leggerla, non riesco a non associarla a certe espressioni ad personam di dubbio gusto oltre che pesanti volgari e gratuite, da scranni saccenti virilmente anonimi senza metterci la faccia. Senza tener conto che non esprimo opinioni personali, ma cito il Magistero anche post-conciliare...
Si può anche non essere d'accordo, ma dov'è, in quel contesto, il dibattito tra persone civili?
Mi guardo bene dall'attribuirle la stessa volgarità. Del resto, il suo stile non la dimostra; ma vedo che con loro se la intende meglio.
Non capisco perché insiste a scrivere qui.
Non ha tenuto conto degli avvertimenti dell'amabilissimo ff, degno corifeo di quei misericordiosi pesantemente insultanti (c'è chi mi aggiorna via mail. Mi riprometto di cancellare senza leggere ma ogni tanto ci casco).
Gli corregga almeno la citazione latina... ;)
E magari si meravigli un poco se il suo A M iniziale sta per Ave Maria (!?) se hanno fatto un copia-incolla esatto... Con che coraggio?
Come anche la risposta dei F.I. online sul concetto di diritto a seguito dell'articolo su Corrispondenza romana.
RispondiEliminaVincenzo da Torino,
l'articolo di CR cui si riferisce non è che l'ultima virgola - e nemmeno significativa - di una storia infinita, su cui molto abbiamo dibattuto.
Non se la cavi in calcio d'angolo, per cortesia,
e non me ne voglia se, nel leggerla, non riesco a non associarla a certe espressioni ad personam di dubbio gusto oltre che pesanti volgari e gratuite, da scranni saccenti virilmente anonimi senza metterci la faccia. Senza tener conto che non esprimo opinioni personali, ma cito il Magistero anche post-conciliare...
Si può anche non essere d'accordo, ma dov'è, in quel contesto, il dibattito tra persone civili?
Mi guardo bene dall'attribuirle la stessa volgarità. Del resto, il suo stile non la dimostra; ma vedo che con loro se la intende meglio.
Non capisco perché insiste a scrivere qui.
Non ha tenuto conto degli avvertimenti dell'amabilissimo ff, degno corifeo di quei misericordiosi pesantemente insultanti (c'è chi mi aggiorna via mail. Mi riprometto di cancellare senza leggere ma ogni tanto ci casco).
Gli corregga almeno la citazione latina... ;)
E magari si meravigli un poco se il suo A M iniziale sta per Ave Maria (!?) se hanno fatto un copia-incolla esatto... Con che coraggio?
RispondiEliminaVisto che la gentilezza di mic permette a vincenzo, che collabora ad un blog che vomita volgarità stomachevoli su di lei e sul suo blog senza contraddire chi ne è l`autore, di esprimersi qui, vincenzo permetterà che " l’infaticabile e perentoria amazzone" si intrometta ancora una volta...:)
Vincenzo scrive:
...."quanto le ho chiesto e uscito dall'interno da parte di qualche frate credo sia molto importante, poiché qualcosa fa capire di quello che è avvenuto. Come anche la risposta dei F.I. online sul concetto di diritto ..".
Mi sembra che vincenzo dia credito ai soli frati felici, e gli altri, e sono più d`uno, che si sono espressi, taluni anche con nome e cognome, non crede, vincenzo, che la loro testimonianza sia molto importante?
Non gli fanno capire qualcosa?
Ma in fondo ho già la risposta, non ha forse detto vincenzo, su altri lidi:
"grazie Frate Felice che ci dai l’opportunità di capire meglio la situazione da chi vi vive dentro, senza farsi infinocchiare dalle chiacchere dei vari De Mattei e Mic, ormai convinti di essere loro la vera Chiesa"?
Mic, concordo con Silente. Dai frutti linriconoscerete...
RispondiEliminaSe i FFI resteranno in piedi come prima, allora avranno avuto ragione loro. Se invece scomparirano come gli latri francescani, gesuiti, ecc., allora avremo avuto ragione noi.
MA BASTA DARE SPAZIO a FF, ANTONIO DA TORINO, ecc.
Anonymous,
Mi puoi dare un link per questo Incipit, che non riesco a trovare niente sul web ?
Io credo che le lotte tra camarillas ci siano ancora e come, ma qualcuno dall' esterno ne stia approfittando per entrare finalmente nell' unica finanza ancora immune dal loro contagio.
R.R.
Luisa, non permetto a Vincenzo (tant'è che non pubblico) ulteriori esternazioni sia nei tuoi confronti che di altri lettori, proprio per rispetto a chi scrive qui, in controtendenza con quanto avviene altrove.
RispondiEliminaE non è lui l'unico e non è la prima volta che invito chiunque a discutere sulle idee evitando commenti sulla persona, a meno che non siano indispensabili.
@Rosa,
Ormai sono out da loro stessi...
riporto le parole dell'Anonimo delle 11.40 che segnalava quanto veniva scritto dal solito utente nei riguardi di @Luisa:
RispondiElimina"Si è pure intromessa Luisa, l’infaticabile e perentoria amazzone che inizia un interrogatorio di terzo grado da pubblico ministero"
Riportando queste parole pronunciate contro di te, Luisa, volevo esprimerti di cuore tutta la mia solidarietà, nonchè rinnovarti la mia personale stima, anche se, come sai, su alcuni temi (in particolare uno, come sai bene, Ratzinger...) non la pensiamo allo stesso modo, ma non importa.
Avercene in un blog di simili "amazzoni", che si esprimono con grande coraggio e fermezza, senza pencolare da una parte all'altra a seconda delle convenienze, dell'aria che tira, o semplicemente perché non si riesce a prendere una posizione netta in quanto la fede scarseggia...un po' l'atteggiamento conciliarvaticansecondista, insomma, per carpirci.
Avanti così, Luisa, continua ad "intrometterti", come dice quest'utente dell'altro blog che però viene a visitare pure questo: uno per tutti, tutti per uno, con la volontà di difendere, di far brillare quella verità che ci è stata affidata dal Pastor Aeternus.
Cara Mic,
RispondiEliminala cortesia, il buon tratto, il rispetto della buona educazione credo che siano attitudini connaturate ai tradizionalisti. Discende dal nostro essere "reazionari", dal nostro legame con un mondo in cui "le buone maniere" erano regole di vita, tra le persone civili.
Però, è ovvio, le "buone maniere" conoscono il loro limite nella buona fede degli altri, nella loro accettazione di un codice basato sulla reciproca lealtà e rispetto della verità.
Questo non è il caso dei vari "anonimi", "frati felici", "Vincenzo da Torino" che hanno aggredito i partecipanti a questo sito (la mia totale solidarietà a Luisa) per aver espresso la loro opinione sulla vicenda dei FFI.
Quindi, data la loro palese mala fede, non pubblichiamoli più. La buona educazione, l'ascolto di opinioni diverse, vale quando ci si riconosce in un comune codice di civiltà. Questo non è il loro caso. Diamogli comunque un'ultima possibilità, chiedendo loro di rispondere, in modo chiaro e non ambiguo, a tre domande:
1) perché è stata proibita la S. Messa ai frati e ai fedeli?
2) perché autorevoli esponenti dell'Ordine, come Padre Lanzetta, sono stati "deportati" e ad altri, come il Fondatore, Padre Manelli, è stato impedito ogni movimento, "salvo approvazione"?
3) perché è stato commissariato anche il ramo femminile dell'Ordine, riguardo al quale non esisteva neppure il miserabile, risibile alibi rappresentato dai cinque (su centinaia!) traditori che contestavano la scelta "tradizionalista" dei FFI?
Ecco, se i collaborazionisti volpiniani, così aggressivi e arroganti, avessero il coraggio, e soprattutto gli argomenti, per rispondere, forse un minimo di dialogo si potrebbe avere.
Ma ciò credo che sia ontologicamente impossibile, visto che costoro, degni eredi di Murri e dei modernisti che predicavano la dissimulazione per conquistare la Chiesa, non credono nell'esistenza della verità. Quindi ignoriamoli.
Cara Luisa, mi associo a "una fede" esprimendoti la mia solidarietà riguardo agli attacchi calunniosi di cui sei stata oggetto da parte dei collaborazionisti volpiniani.
RispondiEliminaDire la verità è spesso difficile e impopolare, ma ci salva.
Uhm ! ne esce un quadro...............
RispondiEliminahttp://www.qelsi.it/2014/le-scomuniche-a-simpatia-di-papa-francesco/
RispondiEliminaFa il paio con questo
http://www.papalepapale.com/cucciamastino/senza-categoria/il-mio-articolo-su-libero-quotidiano-la-salute-del-papa-versione-completa/
Vi ringrazio, cari una sola fede e Silente, per la vostra simpatia!
RispondiEliminaVorrei dirvi che oramai sorrido, perchè penso che difficilmente si possa fare peggio di quel che mic ed io, e con noi altri blogger, abbiamo ricevuto come insulti da un certo cattolico sedicente autentico e coraggiosamente anonimo, i suoi imitatori non gli arrivano nemmeno alla caviglia!
Caro Silente, ho posto più o meno le tue stesse domande a vincenzo, non ha risposto, sembra che rispondere lo avrebbe innervosito e fatto perdere tempo... :):)
Le querelles personali non mi interessano, sono sterili, spesso logoranti, e l`offesa non è mai lontana.
Ringrazio dunque ancora mic per evitare che certi giochi subdoli e gli attacchi personali non vengano ad inquinare questo spazio.
In fondo Luisa se l'è cavata molto più a buon mercato di mic...
RispondiEliminaQUESTO COMMENTO DECIDETE VOI SE PUBBLICARLO.
RispondiEliminaPER ME FA LO STESSO.
Neppure i preti sono più quelli di una volta.
A volte, questa constatazione, vale anche nel mondo legato alla tradizione.
Proseguiamo nell'analisi dell'abiezione morale e comunicativa in cui è caduto il vertice dei FFI, dopo la feroce occupazione modernista. Cercatevi il loro sito: c'è un attacco personale, cattivo, astioso contro Carlo Manetti e Cristina Siccardi. Manetti ha dimostrato, sul sito Corrispondenza Romana, e questo gli ha procurato l'attacco del volpiani, l'antigiuridicità canonica delle recenti disposizioni degli occupanti i vertici dell'Ordine contro i Frati che vogliono mantenersi fedeli ai fondamenti dell'Ordine stesso.
RispondiEliminaCristina Siccardi non c'entra nulla, ma siccome è moglie di Manetti, e notoriamente tradizionalista, eccola esposta al pubblico ludibrio con tanto di fotografia. I volpiniani non guardano tanto per il sottile.
Poi, in un altro articolo, ecco comparire la demonizzante espressione "cripto-lefebvriano".
Espressione ridicola, e che svela l'eterodossia dei nuovi vertici del già fiorente ordine dei Francescani dell'Immacolata
rispetto alla Tradizione e alla Dottrina di Sempre.
Questi sono gli ispiratori degli "anonimi", dei "frati felici", dei "vincenzo da torino", semplici, modeste comparse di un gioco ben
più grande di loro.
Quindi, lo ribadisco, non diamo spazio alla loro arroganza.
Rosa RR guarda De Frissu, mi pare si chiami così il tipo che ne è a capo e che è entrato nello staff del C9 per le finanze IOR. Anonymous.
RispondiEliminaAnonymous,
RispondiEliminaavevo già postato su De Franssu, che ha preso il posto del tedesco scelto da BXVI, scrivendo che un figlio lavora per la Promontory, già in Vaticano, dopo essere stato alla Goldman Sachs. Questo De Franssu è ben ammanicato con il governo francese (di ora e di prima), con l'UE ed i maltesi (furbizia levantina + spregiudicatezza ed perfidia inglese). Per me basta ed avanza a sentire puzza di bruciato. Come già scritto, le finanze vaticane erano le uniche, forse, dove i soliti noti non avessero messo le mani. Ora le volpi ed i lupi sono dentro il pollaio ed in mezzo al gregge. Mi sembra il bis di Obama e Wall Street.
R.R.
Rosa RR , mi scuso per la storpiatura, ma vedo che l'hai lo stesso, by the way, un sondaggio del WP dà 0 bama come il peggiore presidente degli USA degli ultimi anni, peggio di Nixon.......ma ci voleva tanto per capirlo che è un blabla, brainless.....hai dimenticato la Libia.....mi hanno riferito via web che ci sono decine e decine di teste impalate e cadaveri in decomposizione ed interi villaggi fantasma.....that's the way of the world, poi fa più audience la tigre del boss che , liberata , andrà a viver in un'oasi protetta......vuoi mettere....what's next? Anonymous.
RispondiEliminaGli insulti che il blogger SdC riversa su mic e questo blog sono passibili di querela per diffamazione, mi sorprende che nessuno glielo abbia fatto notare.
RispondiEliminaMic sceglie di ignorarli, e ha probabilmente ragione, in effetti il linguaggio di SdC, quando sveste i suoi abiti di maestrino onnisciente, diventa scatologico e osceno e meriterebbe un passaggio sul divano di uno psicanalista.
Non sono senza dubbio il solo a rendermene conto, è forse questa la spiegazione più plausibile del silenzio imbarazzato di chi collabora a quel blog.
P.S. quali sono le sue letture ? Forse DiaboliK ?
RispondiEliminaPerche' ho sentito a Sat 2000 un frate che
diceva di trascorrere le ore libere nella sua
stanza ad ascoltare Celentano .
Ha mai letto la Regola di S.Benedetto ?
Secondo me e' molto interessante per chi vuol
fare il frate ; infatti non avevano mai tempo libero !
Cara Mic, pensavo di averti scritto ieri ma poi non mi e' partito commento causa connessione...
RispondiEliminaIn merito al tuo messaggio de le 15.24, io e' un po che pensavo di chiedertelo ma non mi osavo, io tra le altre cose sono anche Capo Perito in Elettronica e Telecomunicazioni e di siti ne ho fatti e ne capisco anche se poi all'universita' ho cambiato indirizzo cosi' come nella vita.
Se vuoi in 10 minuti ti creo dominio www.chiesaepostconcilio.it cosi' da rendere piu' facilmente raggiungibile il blog e pian piano in linea con i nostri impegni possiamo spostare il tutto a nuova piattaforma come te pensavi, ovviamente tutto gratis!
Un abbraccio
La Libia, territorio che NON e' MAI stato una Nazione- Stato, ma un coacervo di feroci tribu' fino al 1911, e ' tornato infietro di 10 anni. Ora pero' non hanno solo spade, scimitarre e coltelli, hanno mitrgliatrici, cannoni, aerei, razzi, ecc.Ed hanno il petrolio.
RispondiEliminaRingraziamo il " filosofo" Bernard Henry Levi, il c...one di Sarkozy( che come tutti gli uomini bassi ha il complesso di Napoleone), la solita perfida Albione e quell' altro baluba di Obama, il perfetto Manchurian candidate.
Purtroppo, quando Obama avra' lasciato al Casa Bianca, ci vorranno decenni per ripulirne le macerie e rocostruire. Ammesso che si trovi un buon costruttore che, per il momento, non si vede.
R.R.
Caro AICI,
RispondiEliminati sono molto grata.
Avevo già da tempo preso il dominio www.chiesaepostconcilio.eu la cui costruzione ancora non inizia per mancanza di tempo e di 'forze'...
Ci raccorderemo presto. Chi vuol collaborare e ha idee e/o suggerimenti è il benvenuto!
Ok mic, attendo tue nuove
RispondiEliminaLibia...indietro di100 anni, volevo scrivere
RispondiEliminaR.R.
La Libia l'ultima volta ke e' stata fiorente e stato quando faceva parte dell'impero italiano.
RispondiEliminaUna volta risolto il problema piattaforma e protetto meglio il sito, ché gli attacchi piovono e hai voglia mettere antivirus , si potrebbero tradurre alcuni stralci dei links esteri a volte segnalati ed aprire le discussioni.....io per il poco che posso, farei traduzioni non lunghissime di links che possono interessare, fuori il gossip ,anche se non sempre , così per stemperare, perché vedo che sono in pochi a conoscere le lingue e segnalare i links per poi non capire che c'è scritto è tempo perso , altro è il lavoro di pensare di postare il blog in inglese, questo è di difficile attuazione , richiede molto tempo e non è che ne abbiamo, , parlo per me, R.RR, Luisa ed altri.....così in questo modo mi sembra fattibile , è solo un'ipotesi di proposta.Anonymous
RispondiEliminaAnonymous,
RispondiEliminagrazie di cuore, sia pure con ritardo, di questa tua offerta di collaborazione. Ottima idea, da armonizzare ed integrare con molte altre.
Con l'aiuto del Signore, ne riparleremo tra qualche mese :)