Su diversi siti internet nelle ultime ore sono apparsi alcuni interventi originati da un recente scambio epistolare tra l’avvocato Ascanio Ruschi [qui], presidente dell’Associazione "Comunione Tradizionale", e Sua Eminenza il Signor Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze [qui], in relazione ad una eventuale Santa Messa in Rito antico da celebrarsi in occasione della presentazione del mio libro, Il Vaticano II, un Concilio pastorale. Ermeneutica delle dottrine conciliari, Cantagalli, Siena 2014.
In merito a tali interventi, non volendo entrare nella questione di principio, non posso tuttavia non fare alcune dovute precisazioni, essendo la mia persona, se non la stessa materia del contendere, un elemento non marginale di tutta la vicenda.
Devo affermare che sono sinceramente dispiaciuto per il fatto che la presentazione del mio libro sia divenuta occasione di polemica e dell’inasprimento di toni nei confronti di Sua Eminenza il Card. Betori, nella cui Diocesi ho avuto il privilegio di svolgere il mio ministero pastorale per lunghi anni e che sempre ho considerato e sentito come Pastore e Padre.
Inoltre, debbo far presente che, come si evince dalla lettera dell’Avv. Ruschi, la mia presenza era dagli stessi organizzatori considerata incerta e, aggiungo, molto improbabile, avendo necessità di un permesso scritto da parte dei superiori per recarmi in Italia: permesso che non solo non avevo chiesto, ma che preferivo non chiedere, al fine di evitare quanto temevo che si realizzasse e che i fatti hanno confermato.
Mi dissocio, pertanto, da ogni polemica, di qualunque segno, la quale non mi appartiene.
In tale contesto, tuttavia, non posso nascondere neppure di essere profondamente addolorato per quanto espresso da Sua Eminenza il Card. Betori sul mio conto, pensieri che apprendo da una lettera indirizzata a terzi, e solo dopo aver lasciato da quasi un anno l’Arcidiocesi.
Non posso certo fare la mia apologia, ma vorrei solo attestare che nel mio lavoro teologico ho sempre cercato in coscienza, con rispetto di tutte le sensibilità, di servire la Verità, e la Verità non conosce polemica, non conosce fazioni.
Per questo non posso e non voglio permettere che la mia persona e la mia opera teologica, che ha un taglio esclusivamente scientifico, divengano bandiere di partiti da difendere o da abbattere “ideologicamente”. Se ho scritto qualcosa di errato, sono felice di rivedere il mio pensiero e di correggermi, qualora qualcuno me lo facesse notare. Ma prego chiunque avesse da rimproverarmi eventuali sviste, errori, o addirittura eresie, di volersi basare su quanto ho scritto, e non su mie presunte intenzioni.
p. Serafino M. Lanzetta
Il comunicato di Padre Lanzetta e' quello innanzitutto di un uomo retto e sincero, un " vir" , e di un religioso che ha innanzitutto a cuore la Verita', la Chiesa ed il suo Ordine. Cio' gli fa onore, e lo avvicina ad un Padre Cristoforo, in mezzo a tanti Don Abbondio.
RispondiEliminaDio non voglia, pero' , che sia necessaria una Peste per liberarlo dai suoi vincoli e farlo accorrere la' dove necessario.
Non sono una religiosa, quindi non mi addentro sul tema dell' obbedienza. Penso pero' che se ai tempi piu' vescovi, monsignori, preti e soprattutto cardinali avessero disobbedito al CVII, a GXXIII e Paolo VI, ora non saremmo a questo punto.
E S.Atanasio disobbedì.
Rr
"Non posso certo fare la mia apologia." Carissimo pafre Serafino M. La profonda ammirazione e il rispetto che nutro nei suoi confronti, mi spingono ad incoraggiarla. D'altronde un grandissimo uomo quale fu il cardinal Newman non scrisse forse la famosa Apologia pro vita sua? Coraggio reverendo e caro padre, lei, come tanti coraggiosi testimoni, sta edificando la Chiesa. In unione di preghiera.
RispondiEliminaDal commento di Mic delle 11,39 " Io mi chiedo perché cavolo non l'hanno celebrata senza mettere di mezzo padre Lanzetta, visto che la sua presenza non era scontata e che dunque non era necessario mettere di mezzo il cardinale e potevano celebrarla senza alcuna autorizzazione. Bastava quella di chi regge la Chiesa prescelta."
RispondiEliminaTutti sapevamo che il Frate teologo NON avrebbe chiesto il permesso per venire a Firenze ( ha già tanti guai ...)
Ma si voleva lo scontro e lo scandalo col pretesto dell'innocente frate assente.Brutta pagina che si poteva evitare proprio per il bene supremo rappresentato dalla fedeltà alla messa di sempre che non deve essere motivo di contesa o di divisione. Almeno da parte nostra.
Per fortuna il bravo frate ha saputo mettere la sua firma di verità e di fedeltà al momento giusto.
Un azzardo coinvolgere Padre Serafino in prima persona e senza una diretta e previa consultazione. Un errore nominarlo e paventare la sua partecipazione, sapendo tutto quello che sta passando.
RispondiEliminaMa....Siamo al punto che se si vuole fare un convegno cattolico, chiedendo la partecipazione di un Teologo cattolico, che si da il caso sia l'autore del libro base del convegno, non solo non si può fare....ma il Teologo in questione non può venire, perché deve ricevere un permesso scritto per muoversi. Inoltre il Teologo in questione non può -di conseguenza - nemmeno celebrare una Messa.
Errore clamoroso degli organizzatori, dunque (verrebbe da dire se provocato ad arte). Ma incredibile e assurda la situazione! E c'è da dire che se continuiamo a rimanere decapitati, non andremo davvero da nessuna parte...
E quello che è successo, in un momento decisamente sbagliato, forse vanificherà anche ciò che pensavo di fare..
Se veramente certi cerchi hanno strumentalizzato la persona di Padre Lanzetta per "altri fini" la loro sarebbe, o è, è una posizione indifendibile.
RispondiEliminaCon la sua rettifica Padre Lanzetta ha mostrato non solo la sua rettitudine ma la sua estraneità a manovre e strategie polemiche e opache.
Resta comunque la realtà deprecabile che la "chiesa della misericordia" lo ha messo a tacere e esiliato, privando i fedeli e la Chiesa della sua presenza.
Mic però ci sei cascata anche tu anche se non del tutto.
RispondiEliminaPuò accadere a tutti noi IN BUONA FEDE di cascarci. Riconosco però in Mic un indiscussa onestà e capacità di emendare in tempo.
RispondiEliminaÈ sicuramente tutto vero quanto scritto e sicuramente Padre Lanzetta è in buona fede, tuttavia mi chiedo quando è che ci si renderà conto di essere in guerra? Qui abbiamo, da una parte dei leoni affamati e dall'altra dei miti agnellini.
RispondiEliminaCertamente il Signore apprezza la mitezza, ma non è che dovremmo essere anche noi un po' più grintosi? La fermezza ed il coraggio sono pure virtù cristiane.
Ma è il solito problema che viene sollevato ogni qual volta ci si trova a parlare dei Francescani dell'Immacolata...
Non ci sono cascata per niente, altrimenti non avrei tratto le conclusioni che ho espresso e che si sono rivelate esatte.
RispondiEliminaMa questo ha poca importanza. L'importante è la verità.
Mi spiace per quelle dichiarazioni ideologiche di Betori che non rendono giustizia alla profondità e alla serietà del lavoro di padre Lanzetta.
Mons.Betori è come la stragrande maggioranza dei suoi confratelli, sa che con l`aria che tira in questa Chiesa è meglio non contrariare il più illustre ospite di Casa Santa Marta.
RispondiEliminaHa probablmente avuto chi gli ha misercordiosamente consigliato di rifiutare la presenza di Padre Lanzetta, l`aggiunta delle sue considerazioni ingiustificate e ingiuste su Padre Lanzetta assomiglia ad un eccesso di zelo, evitare di attirare l`attenzione su di sè per un atto che non sarebbe stato gradito e approffittarne per dire parole che sarebbero state molto gradite dai disinteressati "souffleurs".
Appunto, come dice Luisa vista l'aria che tira....il cardinale De Parolis si para le spalle sul tema comunione ai divorziati dicendosi "pronto ad ubbidire" sebbene ecc ecc
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/esteri/2014/09/20/news/sinodo_intervista_cardinale_de_paolis-96211125/
Perfetto l'intervento di Padre Lanzetta ma ottimo l'assist degli organizzatori. Un'altra maschera è caduta. Quella di Betori vescovo amico... E un altro passo verso la verità è stato fatto. Betori ha ordinato la fucilazione di un innocente per ingraziarsi Bergoglio. Ma il suo plotone ha sparato su di un muro vuoto. E' finito come Vescovo, ma soprattutto come colonnello. Scarso, mediocre, e ruffiano.
RispondiEliminaCaro Anonimo,
RispondiEliminaal link segnalato non ho visto altro che una tanto ottimistica quanto fantasiosa "ermeneutica" delle parole rivolte dal papa ai vescovi, che di per sé hanno tanti pregi; ma non mi pare possano essere lette con le "inserzioni" così speranzosamente usate...
Questo passaggio per esempio è bellissimo:
"È importante non bloccare la forza risanatrice che sgorga dall’intimo del dono che avete ricevuto, e questo vi difende dalla tentazione di andare e venire senza meta, perché “nessun vento è favorevole a chi non sa dove va”.
E noi abbiamo imparato dove andiamo: andiamo sempre da Gesù.
Siamo alla ricerca di conoscere «dove dimora», perché non si esaurisce mai la sua risposta data ai primi: «Venite e vedrete» (Gv 1,38-39).
Per abitare pienamente nelle vostre Chiese è necessario abitare sempre in Lui e da Lui non scappare: dimorare nella sua Parola, nella sua Eucaristia, nelle «cose del Padre suo» (cfr Lc 2,49), e soprattutto nella sua croce. Non fermarsi di passaggio, ma lungamente soggiornare! Come inestinguibile rimane accesa la lampada del Tabernacolo delle vostre maestose Cattedrali o umili Cappelle, così nel vostro sguardo il Gregge non manchi di incontrare la fiamma del Risorto. "
...
Vi vorrei Vescovi rintracciabili non per la quantità dei mezzi di comunicazione di cui disponete, ma per lo spazio interiore che offrite per accogliere le persone e i loro concreti bisogni, dando loro l’interezza e la larghezza dell’insegnamento della Chiesa, e non un catalogo di rimpianti. E l’accoglienza sia per tutti senza discriminazione, offrendo la fermezza dell’autorità che fa crescere e la dolcezza della paternità che genera."...
Sarebbe bello e molto ci conforterebbe se nell'interezza e grandezza dell'insegnamento della Chiesa si scorgessero anche le esigenze spirituali (non estetiche né nostalgiche) della Tradizione, eventualmente da non confondere con possibili "cataloghi di rimpianti"... Ci può essere, infatti, un rimpianto patologico per qualcosa di superato che blocca e non permette di procedere come si dovrebbe. Ci può essere, però, anche il rimpianto di qualcosa, che superato non è, ma che si tenta di oltrepassare con grave danno per le anime e che quindi occorre ripristinare e lasciar rivitalizzare dallo Spirito del Signore...
Inoltre:
"Vi raccomando soprattutto i giovani e gli anziani.
I primi perché sono le nostre ali, e i secondi perché sono le nostre radici.
Ali e radici senza le quali non sappiamo che cosa siamo e nemmeno dove dovremo andare."
Negli anziani ci sono le radici se sono saggi, e nel Signore tutti abbiamo le ali, che i giovani devono rafforzare per imparare a volare nelle altezze...
Anche qui, caro anonimo, linguaggio immaginifico, ma vuoto di contenuti di verità.
RispondiElimina"Vedo in voi le sentinelle, capaci di svegliare le vostre Chiese, alzandovi prima dall’alba o in mezzo alla notte per ridestare la fede, la speranza, la carità; senza lasciarvi assopire o conformare con il lamento nostalgico di un passato fecondo ma ormai tramontato.
Dunque se il passato era "fecondo" non può esser tramontato solo perché è "passato" e ciò che conta è il cambiamento senza rete.
Scavate ancora nelle vostre sorgenti, con il coraggio di rimuovere le incrostazioni che hanno coperto la bellezza e il vigore dei vostri antenati pellegrini e missionari che hanno impiantato Chiese e creato civiltà.
Bisogna sempre attingere alle sorgenti di acqua viva, non stagnante (l'udor zòn* di Giovanni), ma come si fa ad attingere se ci tolgono gli strumenti più adatti o ci mettono delle dighe di nuova costruzione?
* in senso rituale l'acqua battesimale; in senso biblico Dio come sorgente di vita; in senso cristiano lo Spirito Santo. Ma lo Spirito è nella Chiesa e nei sacramenti ed è lo stesso che non ha mai smesso di animarla da "quell'unica" Pentecoste e ch'è anche "Spirito di Verità".
... segue
RispondiEliminaMa qui preferisco far parlare Mons. Gherardini:
dal prologo di Quod et tradidi vobis. La Tradizione, vita e giovinezza della Chiesa, Casa Mariana Editrice, Frigento (AV), 2010
....
Cristo stesso, del resto, aveva affidato al suo Spirito il compito d’attualizzare la propria parola: “Fin a che son rimasto in mezzo a voi, vi ho comunicato queste cose. Poi il Padre manderà il Paraclito, cioè lo Spirito Santo, il quale vi ripeterà tutto quello che v’ho insegnato io” (Gv 14,25-26). “E quando questo Spirito della verità sarà venuto, v’introdurrà – οδηγησει - nella verità tutt’intera” (Gv 16,13).
Questi due ultimi testi hanno un’importanza decisiva per la storia della Chiesa, a condizione che non se ne equivochi il genuino significato. Nella sua sostanza, infatti, la verità che lo Spirito Santo trasmetterà alla Chiesa non avrà nulla di nuovo: sarà costituita da “tutto quello che v’ho insegnato io”. Il fatto, poi, che lo Spirito Santo introduce la Chiesa in tutta la verità, non significa che la “revelatio” di Cristo, perché parziale, verrà integrata dalla “suggestio” dello Spirito Santo; significa invece che, grazie a codesta “suggestio”, saranno scoperti, della Rivelazione di Cristo, aspetti prima in tutto o in parte nascosti o moduli espressivi meno inadeguati.
A questi due testi non pochi, oggi, fan risalir errori e contraddizioni evidenti tanto quanto stridenti rispetto alla comunicazione originaria. Come se Dio, verità sostanziale che non inganna né s’inganna, si correggesse nel rinnovarsi del suo rapporto con l’uomo e con la storia. Come se questo rapporto fosse in tanto nuovo, in quanto allineato con la cultura del momento, ignorando superando o azzerando il passato, recente o remoto. S’è infatti convinti che lo Spirito Santo tutto legittimi e perfino il contrario di tutto, fosse pur un’eresia. Introducendo nei gangli vitali della Chiesa ciò che ieri si riteneva errore, se ne coglierebbe non “frutti di cenere e tosco”, ma un’efflorescenza nuova ed attuale della verità quale “qui ed ora” si rende visibile. In tal modo verrebbe garantita alla Chiesa una vitalità sempre nuova e rigogliosa, proprio perché prima nemmeno intravista. E tutto, anche un assurdo teologico/dogmatico, diventerebbe la novità, che lo Spirito della verità farebbe scaturire come giovane e vitale virgulto dal vecchio ceppo della prima Rivelazione, dimostrandone tutta l’imperitura e rinascente vitalità.
Anche il Tridentino si richiamò ai due testi giovannei, ma con ben altro intento ed altro significato. Tra le sue righe, specie là dove si parla delle verità predicate da Cristo o (suggerite) dallo Spirito Santo, riemerge, come culla della novità, la prima comunicazione diretta ed immediata. Da tutto l’insieme perfino l’ombra della contraddizione e dell’assurdo è assente. La novità vien legittimata da una “conditio sine qua non”: quella dell’ “eodem sensu eademque sententia”.
... altro che "incrostazioni"!...
RispondiEliminaQuoto Mazarino e Viandante, e rinnovo: se qualche altro vescovo o cardinale, ai tempi che furono, magari essendo ormai prossimo ala pensione, invece di obbedire mugugnando, avesse disubbidito urbi et orbi informando apertamente i fedeli di cio' che si preparava tra le chiuse stanze dell CVII, ed avesse apertamente, dai tetti, informato sugli errori ed orrori del NO, saremmo ora a questo punto ?
RispondiEliminaOggi leggiamo che Bugnini, massone, diceva di aver l'approvazione di Paolo VI, che invece pensava fossero d' accordo gli interlocutori. Il gioco delle tre carte sulla pelle, pardon, le anime dei fedeli. Come se il Pontefice non potesse infischiarsene dei consigli degli esperti o questi non potessero rivolgersi a lui per chiarirsi i dubbi su Bugnini. Ma chi vogliono prendere in giro ? O si e' complici/collusi o codardi, tertium non datur.
Personalmente le idee me le sono schiarite da tempo, e sono ormai arrivata a certe conclusioni. Mai pensato, da certe sue uscite precedenti, e considerando l' ambiente fiorentino, che Betori fosse un cuor di leone. Ma di pavidi, purtroppo in giro ce n'e' tanti. Capisco
sempre piu' come imperi possano cadere e tirannie sorgere. Ognuno ha il suo orticello da conservare e la famiglia da proteggere, aspettando che passi la tempesta. PF non durera' in eterno...
Rr
Non è colpevole il Padre, ma il Cardinale...
RispondiEliminae non siam colpevoli per dirlo....
e non facciamo del libro o del padre una bandiera per niente...
abbiamo il diritto di avere pastori onesti e cattolici...
il Cardinale ha fatto un gran peccato e ha datto un gran scandalo...
non è il Padre che deve fare apologie...
l'aspettiamo dal Cardinale...
Romano
PF non durerà in eterno, però intanto le sue nomine e "disnomine" fan parlare mezzo mondo. Sul nuovo vescovo di Chicago, leggevi Rorate e The Eponymous Flower. Altro che Burke !!!
RispondiEliminaRR
@rr: per quanto ne scrive la Pravda vaticana, cioè vatican insider, il nuovo arcivescovo di Chicago sembra un po' il nostro Galantino quanto ai temi etici. Cioè parla sottovoce per non disturbare gli abortisti. Un po' come qualcuno in Vaticano quando qualche mese fa telefono' a Pannella.
RispondiEliminaBeh, Mirabelli, alcuni commentatori su Eponymous Flower ci van giu' pesantemente, sostanzialmente insinuando che il nuovo Bishop sia più che altro una Bishopess, e che quindi possa andar d' accordo con il,sindaco, pardon sindachessa, della citta' che, per altro, e' destinata. a diventare come Detroit.
RispondiEliminaRr
Non trascinate Padre Lanzetta nelle polemiche, peraltro da lui né volute né provocate. E' una brava persona, un buon sacerdote e un leale figlio della Chiesa. Che Dio lo protegga e che il Cardinal Betori gli voglia bene.
RispondiEliminaIl quadro si sta delineando. La strategia ormai è chiara e avviluppa la chiesa come un serpente. Tosatti scopre il gioco di Kasper e compagni x gestire il Sinodo, la Santa Sede comunica ieri che e' stata istituita una Commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico pur specificando che viene salvaguardata la indissolubilita' del matrimonio(sic), il Cardinale Burke verra' esautorato e a Chicago andra' un personaggio che ha gia' fatto molto discutete, il Cardinale De Paolis fa una mezza marcia indietro dopo il caos scatenatosi con la pubblicazione del famoso libro, a Firenze Betori mette le mani avanti (non si sa mai che...), i FI continuano ad essere vessati in ogni forma nel silenzio dei media e con la connivenza di gran parte dell'establishment pseudo-cattolico. Difficile non vedere in quanto sta succedendo cio' che aveva previsto la Beata Emmerich...
RispondiEliminaNon trascinate Padre Lanzetta nelle polemiche, peraltro da lui né volute né provocate
RispondiEliminaSe c'è una cosa più che chiara è che padre Lanzetta non voglia né provochi polemiche. E' la sua figura di spicco nell'Ordine a metterlo nell'occhio del ciclone.
E se c'è una cosa altrettanto chiara è che da questo versante lo si sia piuttosto aiutato ad uscir fuori anche da (precedenti e infami) calunnie e polemiche, piuttosto che a trascinarcelo.
@ Ric: Rimaniamo fedeli al Vangelo ed al Vicario di Cristo, ma a patto che questi non si ponga contra o praeter.
RispondiEliminaIl grande inganno, a partire dal Vaticano II, continua a mietere vittime e a produrre disastri.
RispondiEliminaPrescindendo dalla buona fede di p. Lanzetta, qui si continua a fare dell'obbedienza - che è una virtù morale - addirittura una virtù teologale, anzi una 'super-virtù' teologale elevandola al di sopra di Fede, Speranza e Carità. L'obbedienza come virtù suprema, che divora tutte le altre, e che può prescindere da tutto: gloria di Dio, salvezza delle anime e quant'altro.
Mi spiace, ma qui siamo fuori della Fede cattolica. La Fede cattolica che ha sempre insegnato come nessuna presunta 'obbedienza' può andare a danno della gloria divina e della salvezza altrui (ed oggi le anime sono in gravissimo pericolo di perdere la Fede, se già non l'han persa), perché si tratterebbe in tal caso di obbedire ad ordini oggettivamente peccaminosi e direttamente contrari al volere di Dio.
P.S. Mi piacerebbe che il p. Lanzetta, e non solo lui, scrivesse un libro su Sant'Atanasio di Alessandria. Forse potrebbe costituire l'occasione buona per iniziare ad imitarlo.
Con la differenza sostanziale che sant'Atanasio come sant'Ilario era un Vescovo.
RispondiElimina" gloria di Dio, salvezza delle anime"
RispondiEliminaciao Amicus, è una sintesi mirabile.
hai scritto una frase incredibilmente vera. due cose contano. e tu le hai scritte.
Gloria di Dio e salvezza delle anime mi sembrano intimamente legate. ogni anima salvata è Gloria di Dio, e glorificare di Dio e' salvezza per l'anima.
RispondiEliminaquella di amicus è una frase che rispecchia una delle forme di rapporto tra il Signore e l'uomo, verticale e orizzontale. mi ha davvero colpito.
scusate ,
RispondiEliminar ero io nel commento precedente. mi è partito l'invio....
Prescindendo dal caso concreto di P. Lanzetta, ma prendendone però lo spunto, ci sono molti bravi e buoni sacerdoti, alcuni di questi anche santi. Noi fedeli però, in questo periodo storico, abbiamo bisogno di pastori coraggiosi, che sappiano proclamare ai quattro venti il Vangelo, costi quel che costi. E invece coi tempi che corrono si notano ovunque religiosi che si stanno gia ammutolendo da soli (e chi parla per la maggior parte rischia di farlo a sproposito).
RispondiEliminaCosa comporta la carenza di sacerdoti coraggiosi? Semplicemente, molte anime, e magari col tempo noi stessi, arrischiamo di cadere attanagliati tra il silenzio complice di chi invece dovrebbe parlare e l'impeto diabolico degli avversari di Cristo.
Non avete l'impressione che per la gran parte della gerarchia attuale della Chiesa cattolica prima della salvezza delle anime viene la pace e l'obbedienza coi superiori, viene la tranquillità della comunità (guai svegliarla dal torpore...), viene lo studio e ed il dialogo coi media e tante altre buone cose.
Ma la Chiesa esiste per donare la salvezza alle anime altrimenti a cosa serve? Serve a donare la grazia attraverso i sacramenti (che chiaramente devono essere validi e per questo non vanno banalizzati) affinché noi ci si possa santificare.
Scusatemi se sono un po' forte, ma ho l'impressione che in troppi, anche qui, ci stiamo addormentando. Se non reagiamo, se non lottiamo andando controcorrente, saremo trascinati via: non illudiamoci di poter stare fermi senza lottare per la nostra fede.
Magari saremo messi a tacere, ma non mettiamoci da soli a tacere!
E ringraziamo il Signore dell'esistenza di un blog come questo che illumina molti su ciò che purtroppo sta accadendo nell'universo cattolico.
Ormai la situazione è quella di un ragazzo con i genitori separati/divorziati/risposati: nel caso migliore, egli vuole bene a entrambi, papà e mamma, anche se litigano sempre.
RispondiEliminaChiaramente, crescendo, deve prendere posizione e le scelte sono essenzialmente tre:
-ribellarsi ad entrambi e ignorarli, anche comportandosi malamente per i desideri e le attese di tutti e due;
-stare dalla parte di uno solo dei due (in genere la mamma);
-voler bene a entrambi, essere la consolazione di entrambi essendo davvero un bravo ragazzo, ma rendere conto a un "livello più alto", al di sopra delle baruffe dei genitori.
La cosa più triste è quando un altro fratello/sorella vorrebbe imporgli di seguire solo uno dei due, esattamente come fa lui/lei.
Fuor di metafora, la Chiesa sta cessando di educare i figli con una voce comune dei genitori: cardinali e vescovi dicono cose diverse. Certi fratelli, più schierati, si peritano di dirti quello che devi fare, o contro il papà contro la mamma.
Tra poco in molte diocesi stare con il vescovo vorrà dire non essere con il papa, ma con il papa precedente è stato lo stesso in altre diocesi...
Alla fine, per non mancare platealmente di carità, sparlando della propria famiglia, i bravi ragazzi si ritirano in rispettoso silenzio, orante, rivolto non ai "ministri del matrimonio" che li ha generati, ma a Colui che ha generato pure loro, istituendo ogni sacramento.
Ai fratelli/sorelle più agitati farà presente di preferire andare a trovare con rispetto papà e mamma, ma non seguendo più ne' l'uno ne' l'altra, riferendosi a Chi sta molto più in alto di loro, senza immischiarsi più in certe zuffe...
E' una fuga? No, è una scelta.
Se si vuole è una scelta monastica: la "pastorale" è diventata troppo mondana e i pastori paiono tutti dei protagonisti di Forum, in cui a far da giudice sono i mass media e un gregge di pecoroni educati a belare a comando, rispettando i tempi per gli spot e assecondando le logiche dell'auditel.
Conosco dei buoni ragazzi cresciuti dentro famiglie sfasciate. Necessariamente sottraendosi a certe pretese, che vengono da chi fa della propria "pastorale" motivo di scontro.
Voglio bene a tutti, non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma scelgo di starne fuori, vivendo rivolto in preghiera a Dio (quello rivelato da Gesù Cristo, quello che la Chiesa mi ha dato prima di farne la caricatura) e lasciando che sia questa preghiera (e non i mass media o votazioni a maggioranza dopo cianciosi sinodi e puntate di Forum) a guidarmi.
Anche Benedetto XVI dopo aver a lungo pregato, si è "ritirato". E' più attivo lui, lo sento... Come tante anime oranti, sconosciute e "inutili", che non giocano di sponda con il mondo per "fare e riformare la Chiesa"
I lupi hanno voglia di sbranarsi. Le pecore non faranno comunque una bella fine se si schierano con una delle due fazioni...
Mi attendo che succeda "qualcosa" e che intervenga Qualcuno.
E prego, cercando la comunione con Lui e solo il rito dei sacramenti alla Chiesa.
Lui mi dirà che cosa fare.
Che sarebbe successo tutto questo, c'è scritto da quasi 20 secoli nel vangelo, lo hanno detto vari veggenti (Emmerick, Fatima e più recenti)...
Teniamoci pronti e preghiamo tanto.
Che tristezza la famiglia separata.
E che tristezza (ipocrisia) quando la Chiesa è ridotta a curve, dove papà urla a mamma (o viceversa), dopo averl/oa disonorato/a (nella promessa fatta a Dio), che non deve nemmeno lamentarsi, perchè non è così che ci si comporta...
Da figlio voglio bene a entrambi ma, consentitemelo: credibilità scarsa...
Carità scarsa. Mondanità tanta. Pretese troppe. Buona fede, boh!?...
Segnalo un articolo, per me ottimo e tranchant, di Zac (nomen omen) su MiL
RispondiEliminaRr
Bello l'esempio di Tralcio, ma come la mettiamo se nella sua famiglia il bravo ragazzo vede i genitori che litigando danno percosse, colpi e maltrattamenti vari (quanti raptus di follia nelle odierne famiglie...basta leggere la cronaca) nei confronti dei fratellini di pochi mesi o anni? Se ne sta lì in un cantuccio aspettando la polizia? Questa certamente arriverà, ma non vorrei che il bravo ragazzo venga poi incriminato per negligenza o mancato soccorso...
RispondiEliminaE poi Gesù dice: Qual è il padre che al figlio che ha fame dà delle pietre? Queste serviranno a erigere muri, ripari, pozzi e altro, ma se il figlio ha fame necessita pane!
Tra un po' dove troveranno i fedeli il pane della vita eterna? Tra un po' nemmeno le preghiere saranno un valido mezzo di salvezza se per motivi ecumenici tralasceremo solo poche paroline: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!
E che peggio non siamo lontani da quel punto...
Viandante,
RispondiEliminamigliaia e migliaia dei uomini corragiosi sono stati cacciati dai seminarii perchè erano corriagiosi...
per questa ragione è difficile di trovare un sacerdote corragioso...
è un animale odiato dai modernisti...
usano le forze estreme per esterminarlo...
un giornalista neglia stati uniti ha calculato che dopo il concilio 10.000 tali erano cacciati via...
immaginate quanti nel mondo cattolico...!
Romano
Ho appena finito di leggere su Mil la riflessione-analisi di Zac, chi come me è abbastanza in là con gli anni, e non si è convertito allo spirito del concilio, chi ha ricevuto una formazione cattolica corretta, sa quanto l`articolo di Zac sia tagliente, lucido, pertinente, e tristemente veritiero.
RispondiEliminaZac descrive una realtà che chi ha ancora un reliquato di coscienza e di retta formazione cattoliche non può non vedere; non tutti i cattolici, anche se sono una minoranza da nicchia, hanno accettato, e accettano, di vedere la realtà con gli occhiali rosa forniti=imposti dall`"élite" al potere.
Ho visto e assistito impotente al soffio rivoluzionario del dopo Concilio, alla corsa sfrenata della Chiesa dietro al mondo, al suo balletto sdolcinato per farsi amare e piacere a quel mondo.
I risultati di quelle mosse seduttrici li abbiamo sotto gli occhi.
Lo scempio dottrinale e liturgico, i maestri che non sono più guide sicure e fidate ( e oggi abbiamo un Papa che non ama i maestri, le regole, le leggi), il cuore con le sue emozioni che tiene le redini della carrozza.
Ma se siamo immersi e sommersi in una massa miellosa di volemose bene c`è chi tiene e tira i fili con fermezza e determinazione, c`è chi usa il suo cervello e sa come e dove deve lanciare i suoi fili, sa dove si trovano i ganci dove potranno fissarsi.
Lo sa, ne usa e abusa, la massa incosciente si lascia manipolare.
Se l`ignoranza seminata e alimentata è stata, ed è tuttora, una delle più efficaci alleate e complici di quel lavoro di demolizione, solo un impegno costante, paziente, e a questo punto ormai diventato coraggioso, di FORMAZIONE può, se non arginare un movimento che sembra inarrestabile da mani e menti umane, nutrire e guidare quella piccola nicchia.
PS: se Zac ci legge vorrei ringraziarlo per la sua riflessione.
Rommano rucorda i sacerdoti. Personalmente, oltre alla solitaria e dolorosa vicenda di padre Zoffoli - ed altri sacerdoti per me allira sconosviuti - conosco numerosi seminaristo che, non riuscendo a mimetizzarsi fino in fondo nel loro afflato tradizionale, dono anni chr non riescono a diventare sacerdoti. "Non c'è posto" per loro nella neo-chiesa..
RispondiEliminaQuello che dice @ tralcio è condivisibile, manca secondo me altre possibilità, tutt'altro che trascurabili, in certi ragazzi ipersensibili, la depressione, le crisi di panico, l'auto isolamento fino al ricovero in istituti psichiatrici dove li fanno dormire e li riempiono di psicofarmaci, ma talvolta non basta, arrivano al suicidio, si sa che gli adolescenti tendono ad estremizzare le situazioni, ad ingigantire i problemi, altri affogano la solitudine nell'alcool, nelle speedy drugs.......la tanto decantata notte rosa che per inciso noi cittadini paghiamo tutti e pochi hanno ritorni economici, cos'altro credete che sia?Una lunga striscia costiera di ubriachi persi che finiscono in coma etilico, strafatti ripescati per i capelli con Lazzaro e Rosa sa di che parlo, e tanti adulti immaturi più dei ragazzini che passano ogni limite di decenza a taccio sul resto per carità di patria.......ma è un successone, mln. di imbecilli fingono di divertirsi mascherati di rosa, dimenticando i morti che si lascia dietro,lo so in tv non se ne parla, solo qualche incidente....ma fatemi il piacere.Non è quello che volevano? Divorzio, aborto, libertinaggio, no rules e questi sono i risultati, uno sfacelo con solo sconfitti e tanti, troppi, disperati che non riescono a distinguere cosa vale la pena, se morire o vivere,fa uguale, tanto il nulla hanno davanti qui e dopo.....crudo per crudo,in costa ogni settimana vengono tirati fuori dal coma etilico decine e decine di ragazzini lasciati nella più assoluta solitudine da famiglie inesistenti, che a malapena raggiungono i 16 anni, pensiamoci.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaSegnalo un'iniziativa a favore di padre Manelli.
RispondiEliminaSu richiesta di alcuni sacerdoti il sito Accion Liturgica avvia una raccolta di testimonianze sulla fede del fondatore dei FI.
Qui ulteriori indicazioni:
http://www.accionliturgica.blogspot.it/2014/09/padre-stefano-manelli.html
Tutto questo dimostra la scarsa fondatezza di un assunto nel quale rischiamo di cadere anche noi, ovvero che nella Chiesa tutti fanno quello che vogliono, nessuno più comanda, nessuno ha più il coraggio di fare la voce grossa e di esercitare il rigore eccetera eccetera. No, se si vuole il rigore lo si esercita, dal Papa al cardinale al vescovo e ancora più in basso: se si vuole richiamare qualcuno all'obbedienza, se si vuole impedire che qualcosa avvenga, lo si fa e con successo. Se non lo si fa, è solo perché non si vuole farlo.
RispondiEliminaLupus,
RispondiEliminama vuoi mettere adesso con quello che succedeva prima del mitico '68, quando i ragazzi figli di contadini potevano fare solo i contadini o al massimo gli operai, mentre i figli dei borghesi potevano fare tutto ? Ora i primi sono disoccupati e sballati, i secondi sono sballati e disoccupati, si salvano solo quelli come la Boldrini, il Renzi, la Boschi, la Madia (cioè gli appartenenti alla casta dei politici ed amici loro).
Ma vuoi mettere ora le famiglie aperte, apertissime, mentre prima erano chiuse, povere donne destinate solo a fare le mogli e le madri, che c' era il marito che pensava loro, ora invece sono felici di lavorare tutta la settimana, come il marito, ma per cosa poi ? per pagare TASi, Tarsu, ecc., così il loro sindaco può invitare i meglio DJ sulla piazza e farli esibire " a gratis" sulle spiagge, così la ggente viene di più in Sardegna a luglio e prima quindicina di agosto ? e poi se ne scappa perché non ci sono parcheggi per le auto, il traffico impazzisce, le spiagge tra concessioni ed alberghi sono peggio che in Riviera, di notte non si dorme per gli schiamazzi notturni...
Ma Lupus, vuoi metter quando avevamo come papi quell' ignorante di Pio IX, che da nunzio in Polonia subito dopo la Grande Guerra s'era visto arrivare le prime avvisaglie dell' armata Rossa, ed aveva parlato con decine e decine di Russi che scappavano dalla guerra civile di Rossi contro i Bianchi, e quindi conosceva "de visu" il comunismo, o quell'altro arretrato, freddo come il marmo, aristocratico autoritario di Pio XII, che s'era visto spianare una pistola davanti al naso, quando' era nunzio a Monaco durante la gloriosa rivoluzione comunista in Baviera, e che quindi conosceva anche lui "de visu" cos' è il comunismo, con l'attuale VdR che, poverino, lui stava in Argentina, e che quindi non conosceva "le sofferenze patite dal popolo albanese sotto la dittatura di Hoxha "? (testuale, GR1 di stamane)
No si sa se ridere o piangere...
RR
Turiferario non si esercita da 50 il "giusto rigore", che implica anche la misericordia nella verità, ma oggi siamo arrivati al rigorismo di un'autorità dall'esercizio della quale si è scelto di "desistere". E così si è trasformata in tirannide.
RispondiEliminaAspettiamo che il vento cambi e tempora bona veniant attraverso una possibile restaurazione o dopo aver toccato ancor più il fondo, ma comunque "resistendo" nel Signore.
No, se si vuole il rigore lo si esercita, dal Papa al cardinale al vescovo e ancora più in basso: se si vuole richiamare qualcuno all'obbedienza, se si vuole impedire che qualcosa avvenga, lo si fa e con successo. Se non lo si fa, è solo perché non si vuole farlo.
RispondiEliminaConcordo. La nomina del nuovo Vescovo di Chicago è stata decisa dal VdR senza consultare sostanzialmente nessuno, alla faccia della "collegialità" (v. Magister di oggi).
E nessun giornale, nessun prete locale o altro vescovo farà suscitare un putiferio, come avvenne per alcune nomine di BXVI.
Ma, si sa, il VdR "con quella bocca può dire quel che vuole"
RR
rr,
RispondiEliminaLei ha ragione....evidenza in più che Bergoglio fa la volontà della Loggia Verde...
Romano
Certo che se si vuole il rigore si deve esercitare.
RispondiEliminaMa anche il rigore deve avere una sua giustificazione, uno scopo per cui sia lecito applicarlo.
Se lo scopo del rigore, come dell'obbedienza, è qualcosa di illecito meglio sciogliere le righe e darsi alla macchia...
Ma cara Rr, che vorresti dire 'non so se ridere e piangere?'Ma prendila con nonchalance, che diamine sii nel mondo....ieri sera ho visto su un canale Rai un tizio che illustrava Il Cristo morto di Mantegna.....all'inizio era partito bene, poi ha fatto il parallelo col cadavere del Che e con uno spezzone del film di Pasolini 'Mamma Roma' in cui c'era un tipo legato ad un letto di contenzione... ......a quel punto avevo 2 scelte, scrivere cose indegne alla Rai che per 'ste stronzate pretende pure il canone, con tutta la bieca pubblicità che fa ,o spegnere la tv e leggere, tanto inca..ato mi ero già, dopo i resoconti albanesi.La seconda ovvio. Lupus et Agnus
RispondiEliminaMa anche il rigore deve avere una sua giustificazione, uno scopo per cui sia lecito applicarlo
RispondiEliminaC'è vero "rigore" solo quando è fondato sulla verità e sulla certezza del diritto.
come dicevo sopra, invece, l'attuale "rigorismo" è divenuto arbitrio e tirannide. Proprio perché scisso da norme certe per tutti, privo di motivazioni o motivato appunto sull'autoritarismo e non sulla legge, che rettamente applicata non "ingabbia" ma "mette ordine".
Si è deciso di desistere dall'esercitare il rigore per certe cose, ma per una scelta, non perché sia diventato oggettivamente impossibile. Quando però si vuole, il rigore, e l'autorità, per altre cose si esercitano eccome. E qui sta tutta l'ipocrisia. In passato la Chiesa dava delle regole, e poi interveniva anche duramente per farle rispettare. Oggi se una regola non "piace" più, semplicemente la si ignora o addirittura la si manomette sottobanco. E' evidente che c'è qualcosa che non va.
RispondiElimina@Lupus et Agnus che hai scritto:
RispondiElimina"a quel punto avevo 2 scelte..."
beh, io avrei anche considerato una terza, questa linkata sotto, magari alleviava la situazione, conoscendo i tuoi noti disturbi digestivi... :))
https://www.flickr.com/photos/nigelma/3682477539/in/set-72157605083291562/
Lupus,
RispondiEliminaperché tu ancora guardi la Rai e paghi pure il canone ? :))
RR
l'attuale VdR che, poverino, lui stava in Argentina, e che quindi non conosceva "le sofferenze patite dal popolo albanese sotto la dittatura di Hoxha "
RispondiEliminaL'ignoranza di Bergoglio, se vera, è colpevole, ma questa sofferenza dei cristiani sotto il comunismo in Europa e altrove è sconosciuta dai sudamericani. Nessuno ci parla, anche perchè tutti i media sono tra le mani dei massoni e dintorni da oltre 150 anni.
Una cosa che gli europei in genere non capiscono sull'Americana Latina è che qui l'elite locale è quasi sempre di sinistra. La "destra" è composta in buona misura da gruppi a soldo delle multinazionali mondialiste.
Un caso allucinnte è quello del vescovo e poeta spagnolo Dom Pedro Casaldaliga, ultramodernista, che è partito dal culto dei martiri di Barbastro nella guerra civile spagnola per arrivare alla guerrilla marxista nell'Araguaia. Un'altro caso è quello del "Che" Guevara, di una
vecchia e aristocratica famiglia cattolica irlandese, tra le più ricche dell'America latina. Sotto l'Ancien régime, sarebbe qualcosa come un chouan. Questa inversione di prospettive è importrante per capire Bergoglio. É anche curioso che qualcosa di simile si vede anche in Russia.
Luiz,
RispondiEliminagrazie per gli spiragli di analisi e di comprensione importanti che apri.
Il fatto è che tutti abbiamo una formazione 'situazionale', che ci porta ad alcune accentuazioni piuttosto che ad altre.
Ad un certo punto, però, soprattutto quando si fanno certi percorsi e si raggiungono posizioni di grandi responsabilità - e nel papato è ancor più indispensabile -, è necessario oggettivare e universalizzare il più possibile la propria pur sempre "periferica" visuale.
Cosa che la cultura classica insieme all'autentica "cattolicità romana" ha sempre permesso urbi et orbi, al di là delle parzialità locali e persino continentali...
Oggi l'eclissi (speriamo parziale e non definitiva) riguarda proprio la civiltà occidentale che è l'insieme della cultura classica, fecondata dal cristianesimo e dunque dalla cattolicità romana...
OK,touché.....comunque ero solo in casa e la 'sacra famiglia' era andata ad abbuffarsi alla festa parrocchiale....per tua norma e regola, 1 sola fede, la confezione della foto è quella XXXXSSSS, per me, dal 13 marzo 2013, data fatidica della mia entrata in campo, uso solo containers a pieno carico <:(! Lupus et Agnus.
RispondiEliminaQuando il Presidente USA si reca in viaggio ufficiale in un paese, la CIa prepara un dossier" vita, morte e miracoli" su quel paese, i suoi capi, i politici, l' elite, ecc.
RispondiEliminaOra non si pretende che la Segreteria di Stato sia la CIA, ma un minimo di informazione " bignamino" sull' Albania( anche per evitare caz...te come quella sulla tolleranza tra varie religioni), tipo: dov'e' , cenni storici rapidi fino alla Grande Guerra, quindi un po' in extenso per gli ultmi 100 anni, ... non guasterebbe. Bignamino da leggersi prima di dormire, tra un mate' ed un libro di
Kasper.
Se BXVI e Bertone regnanti, uno dei due avesse dichiarato di non sapere quanto i cattolici avessero sofferto sotto i governi massoni messicani, sarebbero stati additati al pubblico ludibrio...ma no che dico, cattolici che soffrono...sotto un governo...massone ? Ma quando mai!
Rr
"Anonimo ha detto...Con la differenza sostanziale che sant'Atanasio come sant'Ilario era un Vescovo."
RispondiEliminaD'accordo, anonimo del 21 settembre h.21:34: ma se c'è gente che sta affogando dopo un naufragio e io so nuotare, il mio preciso e grave dovere è quello di soccorrerli, qualunque sia il mio stato di vita.
Non posso certo starmene con le mani in mano a guardarli morire, con la scusa che non sono un bagnino o un campione di nuoto di fondo.
O perché mi viene dato un ordine - folle o criminale - di non muovermi.
Ho notato una cosa, che Padre Lanzetta è sempre corretto nel esporre le sue tesi e nel rispondere agli attacchi e mai polemico, ciò è edificante per me che sono invece una sanguigna. Però ho anche notato che qualsiasi sia il modo di rapportarsi con le autorità della Chiesa alla fine trovano sempre il modo per attaccarti e per demolirti.
RispondiEliminaLa Verità rende liberi e anche sereni nel servirla ed esporla, invece la menzogna agita, fa uscire l'orgoglio, la voglia di eliminare chi dice la verità, nonostante chi parla nella verità cerchi di esporla pacificamente. Allora mi sorge un'altra domanda, in certi casi è doveroso mandare gli ipocriti a quel paese, senza più nessuna remore? A parte gli scherzi invidio la calma e pacatezza di Padre Lanzetta.
Verà un giorno... (direbbe fra Cristoforo) che dovremo scegliere se rispondere alla violenza (anche fisica) dei dittatori modernisti con altrettanta violenza (per difendere noi e i nostri cari), oppure soccombere e scomparire dalla circolazione (delle idee, dei comportamenti pubblici cattolici, ecc.). State sicuri che loro, i modernisti arroganti ed intolleranti, non indietreggeranno di un passo (come del resto sta facendo il lor capo) e ci costringeranno, prima o poi, a fare quella difficile scelta. Che il Signore ci venga in soccorso e che possiamo combattere a fianco della Regina delle Vittorie. Christus vincit, Chrisuts regnat, Christus imperat ! ! !
RispondiEliminaCara Annare', da parte di una sanguigna: gli ipocriti e' meglio mandaceli, e poi starne il piu' lontano possibile. Ma per far cio' devi essere libero.
RispondiEliminaUn religioso non lo e' e neppure un prete diocesano. Un laico si.
Padre Stefano non puo', o non vuole, al momento lasciare il suo Ordine. Inoltre, se lo facesse, troverebbe difficolta' ad esercitare il suo ministero sacerdotale.
Speriamo che in un prossimo futuro possa o tornare ad essere libero nel suo Ordine, o libero nel suo sacerdozio. Non vorrei che, alla fine, " si spegnesse" per mancanza di liberta'.
Rr