Dalle prime parole dell'introito della Messa del giorno "Quasi modo geniti infantes". Ogni Domenica è Pasqua, ma quella in Albis, Ottava (Octava Dies) di Pasqua, ci si ricorda la gioia e la grandiosità dell'unica e solenne Domenica che ha portato e porta tutto il mondo cristiano alla Risurrezione di Cristo Signore.
Parole rivolte ai neofiti che avevano appena ricevuto la Fede per esortarli a continuare a nutrirla. Essi (e vale per tutti noi), una volta finiti i festeggiamenti del loro ingresso pasquale nella Chiesa, depositavano le vesti bianche ([in] albis vestibus) "esterne" ricevute la Domenica di Pasqua col Santo Battesimo, iniziando la feriale (ma sempre gioiosa) vita cristiana nella quale bisogna continuare a portare le vesti bianche "interne".
« Il nostro Divin Risorto ha voluto che la sua Chiesa così ne comprendesse il mistero, poiché, avendo intenzione di mostrarsi una seconda volta ai suoi discepoli, riuniti tutti assieme, ha aspettato, per farlo, il ritorno della Domenica. Durante tutti i giorni precedenti ha lasciato Tommaso in preda ai suoi dubbi; solamente oggi è voluto venire in suo soccorso, manifestandosi a questo Apostolo in presenza degli altri e obbligandolo a deporre la sua incredulità di fronte alla più palpabile evidenza. Oggi, dunque, la Pasqua riceve da Cristo il suo ultimo titolo di gloria, aspettando che lo Spirito Santo discenda dal cielo per venire a portare la luce del suo fuoco e fare, di questo giorno, già così privilegiato, l'era della fondazione della Chiesa Cristiana ». (Dom Prosper Guéranger)
Ricordiamo che per il Sacramentario gelasiano l'Ottava di Pasqua terminava con il sabato. Al tempo di san Gregorio Magno si trasferì la sua conclusione alla domenica: Dominica post albas sul Sacramentario gregoriano. La denominazione Dominica in albis è posteriore.
“Praesta, quaesumus, omnipotens Deus: ut qui paschália festa perégimus; haes te largiénte, móribus et vita teneámus”, dice l’orazione della messa tradizionale della Domenica in albis: “Concedi, o Dio onnipotente, che, avendo celebrate le feste pasquali, ne conserviamo per grazia tua lo spirito nei costumi e nella vita”.
“Praesta, quaesumus, omnipotens Deus: ut qui paschália festa perégimus; haes te largiénte, móribus et vita teneámus”, dice l’orazione della messa tradizionale della Domenica in albis: “Concedi, o Dio onnipotente, che, avendo celebrate le feste pasquali, ne conserviamo per grazia tua lo spirito nei costumi e nella vita”.
Dominica" in albis " seu "Quasi modo". Ottava di Pasqua e solennità della Divina Misericordia. Oggi i neofiti deponevano in Roma , sul sacello del Santo Martire Romano San Pancrazio, quattordicenne, la bianca veste battesimale indossata la notte di Pasqua. Oggi la stazione a San Pancrazio. Una Domenica davvero pregna di significati soprannaturali. Di vera Grazia. In San Pietro il Papa eleva a Dottore della Chiesa San Gregorio di Narech e commemora il martirio del milione e cinquecentomila armeni di cento anni fa! Davvero sembrerebbe, Francesco, rientrare nell'alveo della Cattolicità! Rifiuta le credenziali di un ambasciatore proposto presso la Santa Sede, dichiaratamente gay, e si attira l'ira funesta dell'impelide lobby, con tanto di lettera aperta. Insomma tutto sembrerebbe finalmente respirare la brezza della Primavera Pasquale! Ma, centenario di una parrocchiale del nord Italia, rito Ambrosiano; alla predica il celebrante usa un linguaggio scusante di un cattolicesimo al tramonto. Professione di fede, dopo l'offertorio ben evidenziato al microfono, parole del sacerdote celebrante: "....generato, non creato, DALLA STESSA SOSTANZA DEL PADRE....." Dalla stessa sostanza!!!!.. consubstantialem Patri. Ecco perché il popolo è confuso: i preti non conoscono la dottrina.....tendenzialmente eretica. Di questo si devono preoccupare al sant'Uffizio, pardon alla Congregazione per la Dottrina della fede. Gesù Misericordioso, abbi misericordia. È la Dottrina integra e sana il latte fhe vogliono bere gli infanti rigenerati al Sacro Fonte, alle Sorgenti della Grazia del Fiume di Dio che rallegra la Città Celeste, la Santa Gerusalemme.
RispondiEliminaRoma. “Il mondo si è voltato dall’altra parte mentre i cristiani venivano uccisi?”, chiedeva ieri il Washington Post. Secondo la ong Open Doors, quella che al mondo meglio e di più monitora le persecuzioni, nell’ultimo anno 4.344 cristiani sono stati assassinati perché tali, il doppio rispetto all’anno precedente. Secondo il rapporto “World Watch” della ong, il 2014 passerà alla storia come “l’anno con il più alto livello di persecuzione globale dei cristiani dell’èra moderna”. E si avverte: “Il peggio deve ancora arrivare”.
RispondiEliminaUn altro rapporto, stavolta del liberal Center for American Progress, afferma che la maggior parte delle comunità cristiane del medio oriente stanno morendo. “Il calo costante è tale che molti cristiani in medio oriente temono che le loro chiese si trasformeranno in musei, piuttosto che in luoghi di culto al servizio di vibranti comunità di credenti”. Secondo il rabbino Jacob Neusner, non è soltanto il mondo a essersi voltato dall’altra parte. Anche gran parte dei dirigenti cristiani in occidente sono colpevoli di aver volontariamente taciuto sulle stragi e le vessazioni subite dalle proprie comunità. “Come si reagisce alla persecuzione dei cristiani è un test di integrità per un’intera generazioni di cristiani”, dice Neusner al Foglio.
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http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/04/12/i-cristiani-fingono-di-non-vedere-le-proprie-persecuzioni-parla-neusner___1-v-127638-rubriche_c224.htm
Grazie per le pagine arricchenti
RispondiEliminaNeusner parla ora, perché gli fa comodo, ma se i suoi amici e compari non avessero rotto i c...ni con le eterne, uniche e sole sofferenze dei suoi correligionari, sempre vittime innocenti, provocando un senso di colpa perenne nei cristiani, ora non staremmo zitti e muti.
RispondiEliminaRr
http://www.internetica.it/BenXVI-allo-yadvashem.htm
RispondiEliminaa Dottore della Chiesa San Gregorio di Narech.
RispondiEliminaDa non confondersi con SAN GREGORIO L'ILLUMINATORE.
O sbaglio?
Se si tratta di un'altra persona, di una figura nata e cresciuta dopo la scelta dei prelati armeni di studiarsi una "via di mezzo", tra le tesi approvate e quelle condannate dal Concilio di Calcedonia, penso che stia in Paradiso, perché aderente in buona fede e forse in stato di ignoranza "SOGGETTIVAMENTE" invincibile, ma non certo che può essere proposto come "Dottore della Chiesa". Al massimo se ne possono studiare delle singole opere, come, per esempio con C.S.Lewis, autore di saggi e romanzi molto più cattolici dei documenti vaticani (quanto meno di quelli del post-Vat.II)ma sempre anglicano(quanto meno in foro esterno). Conservatore, sacramentalista, ma sempre anglicano.
@ Rr - "sempre vittime innocenti"
RispondiEliminaGenocidio armeno.
E le vittime "colpevoli" quali sarebbero state, invece? C'erano forse ebrei che meritavano di essere sterminati? Sicuramente lei non voleva dire questo.
Per associazione di idee sugli stermini e genocidi del secolo breve: la denuncia pontificia odierna del genocidio armeno e' stata inaspettata e coraggiosa, nel clima attuale, bisogna ammetterlo. Il primo genocidio del Novecento e' stato maomettano, bisogna tenerlo a mente, anche se ancora "artigianale", per cosi' dire, nei metodi. Ma non nei numeri. (Secondo alcuni storici una forma di sterminio per fame e malattie l'avrebbero attuata gli inglesi nei campi di concentramento nei quali rinchiusero i Boeri, all'inizio del 900). Vediamo comunque come andra'a finire con la Turchia. E con il governo francese dell'israelita ultra-liberale Hollande, dopo che costui ha tentato di inviare in Vaticano l'ambasciatore che sappiamo, finora giustamente non accreditato. Speriamo non ci siano ripensamenti, chiarimenti obliqui che non chiariscono e magari scuse. Preghiamo per il Papa, perche' tenga duro su queste cose e si risvegli in lui una coscienza autenticamente cattolica.
Nei campi di concentramento inglesi inSudAfrica,credo i primi nella storia, vennero rinchiusi circa 180.000 persone, donne, bambini e vecchi. Gli uomini erano a combattere e, se fatti prigionieri, venivano spediti oltr' Africa ( India, di solito). Morirono per fame, malattia, stenti, circa il 27% degli internati ( prego confrontare con percentuali di altri campi), tra cui 20.000 bambini, 12.000 donne e varie migliaia di Africani neri.
RispondiEliminaUna parte dell' Establishment inglese di allora riteneva i Boeri arretrati e non all' altezza del British Empire, dei suoi " valori", ergo erano " spendibili". Perciò i campi furono creati non solo per costringere i combattenti boeri, che usavano soprattutto azioni di guerriglia, ad arrendersi, facendo loro letteralmente terra bruciata, ma anche perché, tanto, non erano inglesi,
Le guerre boere sono state un anticipo delle due guerre mondiali. Gli Inglesi persero moltissimi uomini, più che in tutte le guerre coloniali precedenti. Ma mai erano morte, o ferite fisicamente, spiritualmente , psicologicamente, una tale numero di civili.
Il primo genocidio, se si applica la definizione che ne da' l'ONU(cfr) dell' epoca moderna- contemporanea, è stato quello dei Vandeani durante la Rivoluzione francese. Contadini, popolani, religiosi e religiose del basso clero, donne, bambini, vecchi, tutti inermi.
Vvittime innocenti. Di cui nessuno, o quasi, parla, come di molti altri. Come quelle dell' Holodomor. Non vittime dello Stalinismo, ma del marxismo-leninismo-trozkismo-stalinismo. In una parola COMUNISMO.
Rr
Se fosse stato BXVI c' era già il casino, v. Ratisbona. Ci sarà anche stavolta?
RispondiEliminaRr
OT Santa Marta 24 marzo
RispondiElimina"Quanti cristiani oggi muoiono nel deserto della loro tristezza, della loro mormorazione, del loro non volere lo stile di Dio.
GUARDIAMO IL SERPENTE, IL VELENO, LÌ, NEL CORPO DI CRISTO, il veleno di tutti i peccati del mondo e chiediamo la grazia di accettare i momenti difficili"
Curioso articolo sulla FSSPX in Argentina
RispondiEliminahttp://www.valoresreligiosos.com.ar/Noticias/en-la-argentina-los-lefebvristas-vuelven-a-la-iglesia-3731
Curioso articolo sulla FSSPX in Argentina
RispondiEliminahttp://www.valoresreligiosos.com.ar/Noticias/en-la-argentina-los-lefebvristas-vuelven-a-la-iglesia-3731
Doppiamente curioso. La FSSPX è indicata anche come "Apostoli di Gesù e Maria". L'esistenza di questo secondo nome, (veramente formulato in modo un po' diverso) non è che sia un segreto, ma neppure è riportato usualmente dai media.