Bisogna riconoscerlo, a volte sono utili anche gli articoli di Massimo Introvigne. Per quello che vale, questa testimonianza sui Francescani dell’Immacolata non sarebbe stata scritta senza l’implicito invito contenuto in una delle encicliche che l’avvocato sociologo pubblica quasi quotidianamente sulla “Nuova Bussola”. Pochi giorni fa, a proposito del commissariamento dell’istituto fondato da padre Stefano Manelli, Introvigne si è lasciato sfuggire la maldestra insinuazione che le vere cause di quanto avvenuto le conoscerebbero solo lui e qualche altro iniziato alle segrete carte.
Tutti, o quasi, gli altri commentatori della vicenda avrebbero scritto a capocchia, senza sapere di che cosa si sta parlando, senza essere illuminati come lui. «Conosco anche i loro problemi» ha scritto dei Francescani dopo la solita lisciata di pelo che precede la coltellata «non sono certo che si possa dire lo stesso per tutti coloro che hanno commentato l’ultima vicenda». Per corroborare tanto zelo per la verità e la correttezza dell’informazione, per dare una mano nel mettere al loro posto tutti quei signori che osano scrivere a capocchia senza sapere ciò che Introvigne invece sa, vorrei rendere una testimonianza e raccontare qualche cosa su questi frati e dunque anche sulle suore che fanno parte della famiglia.
Niente di eclatante, si tratta di semplici fatti ai quali, però, si possono solo opporre altri fatti e non un sibillino “lasciate parlare me che conosco le segrete carte”. Scrivo una volta tanto in prima persona, senza l’ausilio di Mario Palmaro, che comunque, come usa dire oggi, ci legge in copia, perché le testimonianze vanno rese e verbalizzate singolarmente. Questa breve racconto inizia dal passato recentissimo. Domenica 4 agosto, mia figlia, che ha diciotto anni e si chiama Chiara, è tornata da un mese trascorso come missionaria in Nigeria con le suore francescane dell’Immacolata.
La missione nigeriana, come dovrebbero sapere tutti coloro che parlano di questo istituto e come Introvigne certamente sa, è a rischio di martirio quotidiano. Lì, ci sono figli e figlie di padre Manelli che ogni giorno rischiano la vita in nome di Gesù Cristo e, proprio per questo, prospera una delle imprese spirituali più fiorenti dell’istituto: quaranta aspiranti maschi e trenta aspiranti femmine in un Paese a maggioranza musulmana, dove le sette protestanti fanno di tutto per distruggere quanto costruiscono i cattolici, dove imperversano le chiese più impensate, dove i pagani che consumano i loro sacrifici umani poco lontano dai conventi lasciano i resti delle vittime per le strade in onore dei loro demoni, dove nelle giornate dei riti cannibali le donne non possono uscire di casa pena la morte. Nel mondo di “Apocalypto” prima dell’arrivo degli spagnoli.
Le suore non possono mai uscire da sole e, in certe occasioni, rischiano la vita solo a mostrarsi. Eppure, come i frati, continuano a portare Cristo là dove non c’è e a chi non lo conosce. Assieme ai frati, procurano battesimi, l’amministrazione dei sacramenti, la celebrazione di Messe, strappano letteralmente anime e corpi al demonio. Dopo ogni conversione tornano quotidianamente dai nuovi cristiani per evitare che la loro fede si intorpidisca e cada di nuovo preda delle false religioni e, quindi, della disperazione. Appena scesa dall’aereo, alla sua prima ora di missione, Chiara è stata portata al lebbrosario per pregare in ginocchio il Rosario davanti al letto di una malata che stava morendo, perché le anime vanno custodite fino in fondo e non basta riempire le pance.
La preghiera è stato il filo d’oro che ha segnato il cammino di mia figlia per tutto il mese: lo stesso che segna da anni la vita della missione perché è quello che segna la vita delle suore e dei frati francescani dell’Immacolata. Dopo, solo dopo, viene l’assistenza materiale, lì, nel mondo di “Apocalypto” dove, nonostante tutto, le suore e i frati vestiti di azzurro sono altrettante note di letizia. «Di notte» mi ha raccontato Chiara «mi veniva da piangere per ciò che vedevo di giorno. Avevo visto l’inferno mentre io mi sentivo in paradiso. Non è la povertà e non è la miseria a far piangere, ma la disperazione di un mondo senza Cristo. Di giorno sentivo le voci dei muezzin, di notte i tam tam dei riti pagani e ho toccato con mano che il demonio esiste davvero, ho provato sulla mia pelle che la religione vera è una sola ed è la nostra. Lo scudo più potente contro la presenza del demonio era il canto gregoriano dei frati e delle suore, il Rosario recitato continuamente, le veglie e le Messe celebrate come piace al Signore».
«Chiara, se vogliamo che la nostra missione diventi ancora più fiorente» ha detto una suora a mia figlia poco prima che partisse «bisogna che qualcuna di noi muoia e offra la sua vita perché non c’è niente di più fecondo del sangue offerto per Gesù. I frati sono già morti, ora tocca a noi». Sono poveri, piccoli fatti, piccoli frutti sperduti nell’Africa profonda che però mostrano di che pasta siano le radici dell’albero piantato nel saldo terreno della fede cattolica da padre Manelli nel 1970.
L’impronta in quelle suore e in quei frati che accettano il martirio per far fiorire la vita cristiana è la sua. Da anni, quest’uomo vive nella sofferenza come il suo padre spirituale San Pio da Pietrelcina. Qualche tempo fa, quando i medici non sapevano che cosa fare per guarirlo dal male che lo tormentava, un sacerdote che lo conosce bene mi disse «I dottori stanno tentando di tutto, ma non riescono a far niente perché non capiscono che quest’uomo sta offrendo le sue sofferenze per il bene della Chiesa. Ha scelto di portare sul suo corpo le piaghe del Corpo Mistico». Non serve teologizzare troppo. Basta stare cinque minuti davanti a padre Stefano per capire quanto la sofferenza gli sia intima, quanto la desideri pur temendola, e quanto ne offra i benefici e le benedizioni che ne discendono.
Due anni fa l’ho incontrato al santuario dello Zuccarello di Nembro, vicino a Bergamo, per la Messa in ricordo di sua mamma. Era seduto in sacrestia, piegato sulla sedia, in difficoltà anche solo a dar retta a chi lo salutava. «Come sta padre Stefano?». Ha allargato le braccio per quanto poteva e ha sussurrato «Si sta così, sulla croce». Con Mario Palmaro avevo appena scritto un libro su padre Pio, ma solo davanti a quel suo figlio spirituale ho finalmente provato un briciolo di vera compassione per la sofferenza che avevo descritto indegnamente con le parole.
Tre mesi fa l’ho rivisto, poco prima che scoppiasse la bomba del commissariamento. Era inquieto, ma più per le sorti della Chiesa che per quelle della sua fondazione. «Ormai, ci può salvare solo il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Siamo nel tempo che padre Pio diceva delle “quattro T”: tutte tenebre». «E che cosa possiamo fare, padre?». «Bisogna prepararsi, pregare e continuare la battaglia. E poi» ha aggiunto con il suo sorriso un po’ da vecchio e un po’ da bambino «ci sono le “quattro T” della luce: tutti Francescani dell’Immacolata».
Eravamo a Sassoferrato, nel seminario dell’ordine. Una costruzione enorme svuotata di vocazioni dai frati minori conventuali e riempita dai francescani dell’Immacolata. Un edificio in questi frati che salutano chiunque con lo splendido «Ave Maria» vivono fianco a fianco con madonna povertá. Nelle loro case, la povertà è quella vera, non è quella esibita all’obiettivo del fotografo e neanche quella predicata agli altri. È praticata in proprio e, letteralmente, la si respira appena si varca la soglia di un qualsiasi loro convento. Non nelle chiese, perché lì deve essere tutto il più splendido possibile per il Signore, come voleva il padre Francesco. Ma nelle loro case può abitarci solo chi decide e accetta di essere veramente povero.
La rinuncia a tutto, ma proprio tutto, quanto il mondo può offrire di appena confortevole, attanaglia alla gola: ti soffoca o ti santifica. «Se avessi voluto curarmi le unghie e avere l’acqua calda tutti i giorni» ha spiegato una suora di ventidue anni a mia moglie «sarei stata a casa mia». Mia figlia Chiara, in un mese di missione non si è mai guardata allo specchio, ne aveva solo uno piccolissimo per controllare se si era presa le pulci. L’unico specchio consentito alle suore francescane dell’Immacolata è il quadro della Madonna. Chi cerca l’oleografia e il pittoresco e pensa ai conventi del turismo spirituale che va di moda oggi, eviti con cura le case e i conventi dei francescani dell’Immacolata. Scambierebbe per incuria e abbandono la santa indifferenza che questi frati e queste suore nutrono per le cose del mondo.
Non capirebbe come uomini e donne del ventunesimo secolo possano vivere in mezzo a quello che un qualsiasi cristiano perbene chiamerebbe squallore. Perché è questa la cifra degli ambienti in cui i francescani dell’Immacolata vivono, pregano e si santificano. Dopo aver guardato la luce che brilla negli occhi di uno di questi frati o di una di queste suore, guardate i piedi e osservate come sono ridotti. Se gli occhi sono quelli chi scorge il Paradiso, i piedi sono quelli di chi sta piantato nella miseria del mondo e l’abbraccia. A me è capitato qualche tempo fa con padre Alessandro Apollonio, il braccio destro di padre Stefano. Dopo un’ora trascorsa a passeggiare sull’asfalto discutendo di massimi sistemi, mi è caduto l’occhio sulle unghie dei suoi piedi, completamente coperte dagli ematomi dovuti al gelo sopportato d’inverno. Allora ho guardato le mie scarpe e mi sono un pò vergognato. Ma, soprattutto, ho avuto compassione del mio sguardo, che non ha certo la letizia di quello di padre Alessandro.
Sono solo dei piccoli fatti, cose da niente che però, a chi abbia buoni occhi e occhi buoni, dicono ben più di tanti trattati di sociologia. E pure più di tante visite apostoliche condotte per posta elettronica inviando questionari da riempire e ricevere stando nel proprio ufficio invece che andare sul posto di persona. Se il visitatore che ha dato il via libera al commissariamento, come dice il nome del suo ufficio, avesse visitato le case dei francescani invece che affidarsi alle formidabili meraviglie informatiche, forse si sarebbe reso conto che il rancore di certi frati contro il loro fondatore non regge l’amore filiale che circonda la figura di padre Stefano. «Tieni, finisci tu il caffè» ha detto il padre al giovane frate che ci aveva portato qualcosa da bere quando l’ho incontrato due mesi fa. E, come faceva mio padre con me quando ero bambino, come facevo io con i miei figli quando erano piccoli e come mi piacerebbe fare ancora adesso che la più piccina va in missione in Nigeria, gli ha passato la tazzina dalla quale aveva bevuto lui.
Cosa dire d’altro? Che poi, quel giorno, padre Stefano si è alzato e se ne è andato verso la sua cella tenendo in mano tutti i libri che gli avevo portato in regalo. Non lo avevo mai visto così grande, così imponente. Forse sapeva già che sarebbe venuto il momento della prova. (Alessandro Gnocchi)
Testimonianza toccante. Nessuno la raccoglie.
RispondiEliminaVi segnalo che stamattina il Ministro degli interni francese, Bernard Cazeneuve, è intervenuto per informarci che domenica mattina è stato arrestato un islamista francese che progettava attentati in due chiese parigine.
RispondiEliminaQuotidianamente, nell`indifferenza dei responsabili e dei media, in Francia avvengono profanazioni di luoghi sacri, di cimiteri, i cristiani sono nel mirino di quei criminali,ma mai si è pensato dover proteggere le chiese.
@Luisa
RispondiEliminal'ONU stessa ha piani di ripopolamento e di sostituzione degli Italiani mediante l'immigrazione massiva.
Ecco perchè alcuni vescovi (che ci domandiamo se siano venduti) che pure si vedono in tv, anche davanti ai disastri continuano a dire che vogliono sempre più immigrazione, che non si possono fermare, che non si possono bloccare, fino a quando TUTTA l'Africa, TUTTA l'Asia, TUTTO l'Est non si sarà trasferito in Italia....ma dico pigliate una cartina a vedere se ci stiamo tutti, se non ce la fate a fare i conti con i numeri etc etc
cfr.
http://www.iltempo.it/cronache/2014/10/22/cosi-gli-immigrati-occuperanno-il-paese-1.1332330
Non è solo pavidità e calabraghismo. È menzogna e apostasia. Le parole di Galantino (quello dei "visi tristi" di chi dice il rosario), riferite da Magister, gridano vendetta al cospetto di Dio.
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/
Qui: http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/04/22/martirio-o-rissa-i-due-linguaggi-del-papa-e-del-monsignore/
RispondiElimina'Le vere cause di quanto avvenuto le conoscerebbe soltanto lui e qualche altro iniziato alle segrete'.....
RispondiEliminaHa detto, anzi ha confermato, tutto quanto si sapeva da tempo, mancano solo i nomi, che altro potrebbe fare? Anche lui tiene famiglia...
Domanda a Francesco:Galntino perchè?Come si possono fare delle nomine a questo modo?Bobo
RispondiEliminaImpressionante e inqualificabile il fraseggio di Galantino, riportato da Magister, anche stavolta.
RispondiEliminaTorno un attimo al post e prelevo questo inquietante passaggio, che penso dovremo, quello sì, "interiorizzare" di più:
"Lì, ci sono figli e figlie di padre Manelli che ogni giorno rischiano la vita in nome di Gesù Cristo e, proprio per questo, prospera una delle imprese spirituali più fiorenti dell’istituto: quaranta aspiranti maschi e trenta aspiranti femmine in un Paese a maggioranza musulmana, dove le sette protestanti fanno di tutto per distruggere quanto costruiscono i cattolici, dove imperversano le chiese più impensate, dove i pagani che consumano i loro sacrifici umani poco lontano dai conventi lasciano i resti delle vittime per le strade in onore dei loro demoni, dove nelle giornate dei riti cannibali le donne non possono uscire di casa pena la morte. Nel mondo di “Apocalypto” prima dell’arrivo degli spagnoli."
In queste poche righe si vede quale era il vero carisma dei Francescani dell'Immacolata e quale scempio e danno sia stato distruggerli, in un ottica di fede e anche umana.
Nelle stesse poche righe si vedono cose che sono già qui
("le sette protestanti di turno fanno di tutto per distruggere quanto i cattolici fanno", e questo accade anche DENTRO la Chiesa cattolica, nei suoi epigoni già paraprotestanti, 2017 a parte)
invece per quanto riguarda la continua minaccia islamica, i muezzin dai minareti che impongono i loro orari di "preghiera",
i pagani che consumano sacrifici umani lasciando i resti per strada in omaggio ai demoni,
manca ormai poco, anche da noi.
Specie se verrà attuato il piano ONU al mio link sopra, con quei numeri.
Una bella svegliata, per tutti quanti.....
Continuo nell`OT.
RispondiEliminaBisogna essere afflitti di un angelismo irresponsabile per non vedere il rischio legato a quell`invasione che diventerà, come ben dice Josh, un ripopolamento che vorrà imporre la propria cultura, la propria religione e le proprie leggi = il Corano.
Possiamo già vedere le primizie di quel che ci aspetta con la complicità dei governanti che si sottomettono (islam significa sottomissione) mettendo codardamente la testa sotto la sabbia che loro stessi hanno lasciato accumulare.
In Francia il numero delle famiglie musulmane poligame, tutte con numerosi figli, è impressionante, ma i politici son contenti di dire che la demografia è in aumento!
Chi vuole colpevolizzare l`Europa partecipa a quell`azione irresponsabile per taluni, consapevole per altri.
C`è anche chi ha osato mettere in dubbio la morte dei cristiani gettati a mare dai musulmani, hanno osato parlare di manipolazione, tutto purchè non offendere i musulmani ormai diventati intoccabili, si sa la loro religione è solo amore e pace.
Chi osa dire che c`è una strategia di Daesh di utilizzare i migranti per destabilizzare l`Europa a più o meno lungo termine?
Eppure lo sanno.
E intanto quella che è un`immigrazione clandestina e illegale si appoggia sui e approffitta dei nostri valori per esigere diritti e reclamare quando non li ottengono, e trovano chi li aiuta anche in quelle recriminazioni in nome di una compassione e di una misericordia mal comprese.
Sono perfettamente informati, conoscono le nostre leggi, gli Stati dove vogliono andare perchè più ricchi, il ritratto che fa di loro delle vittime totalmente innocenti e senza risorse è inesatto e incompleto.
So di essere politicamente e anche religiosamente scorretta dicendo questo ma non mi importa, la perspettiva di un`Europoa sommersa da quell`immigrazione non mi lascia indifferente, non soffro di tendenze mascochiste.
Soldi, soldi, soldi, tanti soldi...canzone di Mina di tanti anni fa.
RispondiEliminaPerché dicono quel che dicono e fan quel che fanno ? per i soldi, con cui poi si pagano i viziacci loro (i bei vestiti, le belle macchine, le belle case, le magnate, le bevute, le scop...te, le sniffate, ecc.).
Ogni " migrante" frutta centinaia di migliaia di euro, ogni musulamno, diventato cittadino,porta voti, quindi soldi, che si accrescono, si moltiplicano...
È solo per soldi, anche quando fan creder che sia per bontà, per diritti dell' uomo, per ideologia...tutto falso, solo per soldi. Che poi sappiamo tutti chi è Mammona.
Gente come Galantino e tali se non avessero fatto il
prete, non sarebbero stati nessuno, perché senza l' intelligenza, la voglia di studiare e le capacità per diventare medici, avvocati, insegnanti, industriali, ecc.
Allora si sono infilati in seminario, da qui in parrocchia, poi in vescovado, promossi da altre nullità, e via dicendo. E seguono il vento, e ora va di moda il terzomondismo da TdL del VdR. E l' ONUismo, l' UNICEFismo, il FAOismo, ecc.
Tutte cose per altro figlie del marxismo-leninismo-stalinismo, a sua volta figlio di...Imtelligenti pauca.
Perciò di che stupirvi?
Pensano che ingrassando il coccodrillo con noi poveracci, il coccodrillo non se li mangerà, o nel
frattempo, saranno morti felici e contenti nei loro letti. L' al diLa? Ma chi vi crede più? Qui, tutto, e subito.
Rr
PS: quando sento uno di questi del clero che parla "dei poveri migranti", dico.: ma perché non va in Africa ad aiutarli veramente, la', nelle loro terre, uno per uno, aiutarli spiritualmente, materialmente, culturalmente, invece di parlare qui? Perché Galantino non va in Congo, in Kenia, in Somalia, o in Sudafrica, dove, come sempre da tempo immemore, i negri scannano altri negri, ma nessuno ne parla perché non si può far capire che il Sudafrica del santo laico Mandela era una truffa, esattamente come lui?
Negli anni '80, appena si cominciò anche solo a parlare di (allora fenomeno tra il minimale e l'ipotetico) immigrazione, TdG, protestanti, gruppi dell'estrema sinistra e conventicole New Age, apprestarono da SUBITO stampa in arabo, serbo-croato, rumeno, russo, cinese, hindi, albanese, etc. Si attrezzarono immediatamente per "catechizzare" coloro, circa i quali, si diceva soltanto che sarebbero venuti. Non so con quale successo, ma loro ci hanno provato. E, credo, non di massa, non di grandi numeri, ma qualche risultato lo hanno avuto. Ebbene, fatto salvo qualche caso, più unico che raro, e solitamente legato a fattori locali e personali (so di immigrati albanesi islamici che si sono fatti battezzare e che frequentano centri di Messa Tridentina, ma si tratta di casi nel quali hanno avuto un certo ruolo legami sentimentali con ragazze dell'ambiente) i Cattolici, di ogni tipologia, sono stati schiacciati tra l'incudine del calagraghismo più becero e codardo ed il martello di una (sempre più irrealistica) battaglia anti-immigrazionista. Battaglia che, al massimo può ottenere qualche cosa per il futuro, ma che ormai è senza senso verso chi sta già qui. NESSUNO, che io sappia, ha lanciato una crociata di preghiera per la conversione degli immigrati. Non parliamo, poi, di creare strutture allo scopo, tipo, appunto, stampa in lingua. Mi sembra l'uovo di Colombo. Vogliamo almeno pregare per questa intenzione?
RispondiEliminaLuisa, prelevo una tua frase, che capisco, ed è anche mia, e faccio qualche osservazione, non intenderla come una critica a te, perchè siamo tutti (mai più di ora la metafora è calzante) sulla ...stessa barca.
RispondiElimina"So di essere politicamente e anche religiosamente scorretta dicendo questo ma non mi importa, la perspettiva di un`Europoa sommersa da quell`immigrazione non mi lascia indifferente, non soffro di tendenze mascochiste."
Per quanto il tuo scrupolo sia anche il mio, non so se davvero siamo:
_politicamente scorretti. I nostri Stati sono stati fondati su guerra, battaglie, identità, tradizione e purtroppo anche sangue, e per quanto abbiano ampi margini di ingiustizia, sono frutto di un processo storico e di un patto sociale. Un conto è accogliere una "normale" immigrazione, di cui comunque non c'è alcun bisogno, un conto è un'invasione. Un tempo l'invasione era un atto di guerra, e in sè lo è anche adesso.
E' come la questione, in piccolo della proprietà privata. In casa mia potrei (ma non devo essere obbligato a farlo) ospitare 1 persona. Ma poi sono 2, 3, 10, 100 e buttano fuori di casa me.
Non è più "aiuto", è ingiustizia e abuso. Non tacendo che un tempo era reato l'immigrazione: il reato è stato tolto arbitrariamente dagli ordinamenti da governi non eletti, e dalla UE in base a leggi non votate da noi. Ma in un luogo dove sono 60 milioni di persone, non possono stare 3 miliardi di persone. Quindi prima o poi un "basta" va detto e va creato un blocco.
Oltre al fatto che per es. l'Italia ha una densità di pari a 225 abit/per kmq, cioè già ora ha superato di brutto l'indice che permette agli abitanti di avere da sè il necessario spazio abitativo, lavorativo, agricoltura, industria, energia, per l'autosostentamento (ci sono delle regole conosciute in questo ambito)
_religiosamente scorretti.
la carità, come sappiamo dalla I Ep. Corinzi, non è solo "dare soldi" e mantenere altri.
Quando i soldi sono finiti, e visti gli indebitamenti, sono già finiti, significa che bisogna provvedere in altro modo. Per es. far sì che queste persone risolvano anche da sè i propri problemi a casa loro, come noi abbiamo lottato anche per noi da generazioni a casa nostra.
La carità è prima di tutto amore a Dio. Non è ricatto, non è essere fessi. E' amore al prossimo, sì ma "anche se dessi il mio corpo ad essere arso, se anche donassi tutti i miei beni, se non ho carità non giova a nulla".
Non facciamoci fuorviare. Anche perchè ne va della morte del cristianesimo qui: una volta raggiunta la maggioranza, manca poco che verrà la Shar'ja anche qui.
La grazia, in vista della salvzza eterna, che Gesà offre a tutti, implica che tutte le popolazioni, chiunque, in Cristo, può esser salvo e avere la vita eterna.
Questo incommensurabile dono spirituale NON comporta però che TUTTI vengano a risiedere in Italia. 30 anni di studio biblico e il passaggio che tutto il mondo debba riversarsi in Italia non l'ho trovato da nessuna parte.
(continua)
(riprendo)
RispondiEliminaultimo punto (che non può stare in un commento solo)
perchè vengono in Italia, o emigrano?
la situazione è caotica e ha molteplici punti di vista, ma alcuni eccoli, specie quelli che in tv non vengono detti.
C'è un piano per fare dell'Europa un melting pot, così come l'euro è parte di un piano destabilizzante, così come la vecchia Europa (umanesimo classico e cristianesimo) doveva morire, così come si è voluta togliere di mezzo proprio la "vecchia" Chiesa, con la sua Verità Assoluta, identità, pregnanza, con il suo Vero Dio e Vero Uomo.
Perchè? Doveva vincere il 'mercato' e la rivoluzione permanente in tutto il mondo. Far sentire tutti nomadi e senza radice. In questo la radice europea era la prima nemica, e insieme questo malsano progetto ha un che di apocalittico.
Chiaro poi che quando una nazione europea sarà composta di un 10% di italiani, un 10%di inglesi, un 10%di ucraini, un 10% di malesi, un 10& di pakistani e facciamo un 50% di musulmani, la coesione sociale, ideale, nazionale non ci sarà più, e sarà facilmente manipolabile: avranno così debellato l'odiata chiesa cattolica, e le odiate tradizioni ed etiche (non solo religiose) ma noi non saremo più noi, e anche chi ci sarà non sarà affatto libero.
L'Africa poi patisce sia una divisione impropria dovuta al colonialismo barbaro di GB, Francia, Olanda, Germania, (l'Italia non era nemmeno nazione all'epoca di quel colonialismo), e poi anche Usa e Israele che con le loro mire fomentano e aizzano (questo è puro stile USA) diverse fazioni politiche e religiose interne per loro scopi: doppio risultato, l'Africa con le sue risorse è nel caos, e la vecchia Europa soffoca.
La soluzione non è comunque far trasferire l'Africa (e anche l'Asia) qui.
è talmente vero che anche l'Isis - lo ammettono Hillary Clinton e Netanyahu - l'hanno creato loro, per le mire antisiriane, ma poi gli è sfuggito di mano:
http://popoffquotidiano.it/2014/08/11/hillary-clinton-lisil-e-roba-nostra-ma-ci-e-sfuggito-di-mano/
cfr. anche qui, tutto preparato.....(art. gravissimo)
http://www.lastampa.it/Page/Id/2.1.173814703
Nemmeno io sono masochista e c'è un limite a tutto. Specie non voglio più vedere certe scene di violenza da giungla o far west per le strade qui, e una legge come un'imposizione fiscale a 2 velocità, pesi, catene e gravami solo per noi e regali per gli altri, come c'è già nei nostri paesi da troppi anni. E' anche uno dei motivi per cui da anni, dal falso camminatore sulle acque Monti in poi ...non possiamo più andare a votare: temono il risultato.
@ Josh delle 12,19 e successive ed a Rr.
RispondiEliminaCarissimi, ora capiamo sempre meglio (o almeno, io capisco molto meglio) il perchè i Papi del basso medioevo e periodi successivi, unendosi agli eserciti di volta in volta amici, lanciavano quelle famose crociate che ricacciavano nelle loro terre quelle belve (che ora conosciamo molto bene) che da duemila anni hanno un solo pensiero ed un solo scopo "" distruggere l'Europa Cristiana ed il Cristianesimo in genere, per rimpiazzarlo soprattutto in Europa con l'Islam, che loro chiamano religione di pace.
Dovremmo ringraziare i popoli spagnoli, francesi, e via dicendo, che di volta in volta aiutavano la Santa Chiesa a cercare di non farsi distruggere dai vandali.
A Josh voglio dire che quei vescovi venduti che stanno sempre in TV, che prima o poi Dio li ripagherà per il lavoro che stanno facendo, visto che sono stati elevati alla dignità episcopale non per distruggere la Dottrina Cattolica ma per diffonderla fino ad effusione sanguinis.
Se dovesse avverarsi che un giorno l'Europa sarà islamizzata e scristianizzata, la stessa sarà spazzata via da NSGC come ha fatto con Sodoma e Gomorra, col fuoco.
La Chiesa sarà sempre salva perchè nelle mani di Cristo e non degli uomini ne dei vescovi.
I Papi hanno difeso la Santa Chiesa con i mezzi che avevano, oggi noi la possiamo difendere solo con la preghiera e con l'intercessione della Madonna e dei Santi, perchè l'Europa ormai è totalmente scristianizzata, basta vedere le leggi che hanno fatto gli stati singoli e l'UE.
Dio non dimentica niente, per questo è Divino e Onnipotente.
Sempre piu'chiari gli scopi dell' Onu e dell'attuale presidente americano .
RispondiEliminaQuanto ai FI , per caso ieri ho visualizzato TRBC al canale 81del digitale terrestre , era in replica la professione solenne di 14 FI (del 31.ago.2013 a Tarquinia -VT) e Padre Manelli nella sua appassionata omelìa impostata sui 5 voti mariani spronava i giovani a crescere nella vita spirituale , nella fedelta' a Dio , nell'amore verso i fratelli ,nella perfetta osservanza per crescere come i santi modelli S.Giuseppe , S.Pio , il beato Gabriele Allegra , tutti proiettati verso la Immacolata . Ambire alla santita' , non alla bonta' , tanto meno alla mediocrita'. Alla unita' con il Cuore dell'Immacolata .
Una omelìa molto profonda , non letta , pronunciata a braccio scaturita dal suo evidente innamoramento dell'Immacolata . Molto bella .
Sì converrebbe che i giovani sposi , le famiglie ed ogni nuovo nato fosse consacrato alla Vergine Maria . Sta a noi dare l'esempio , intensificare la preghiera e la riparazione . Santifichiamoci !
@ Rosa che dice:
RispondiElimina"quando sento uno di questi del clero che parla "dei poveri migranti", dico.: ma perché non va in Africa ad aiutarli veramente, la', nelle loro terre, uno per uno, aiutarli spiritualmente, materialmente, culturalmente,..."
Io aggiungerei:
Perché Topolino Renzi, il ministro Al Fano, la "bella ciao" Boldrini, l'ortofrutticolo Vendola e compagnia cantante non se li portano, due/tre, a casa loro e se li mantengono loro?
Passa il divorzio breve! Si cerca di distruggere tutto ciò che è cattolico! Che la Vergine Maria ci salvi!
RispondiEliminaScusate,
RispondiEliminaciò che ho scritto oggi alle 15:41 e che riporto di seguito, mi sembra mero buon senso. Possibile che non sembra suscitare commenti? NESSUNO, che io sappia, ha lanciato una crociata di preghiera per la conversione degli immigrati. Non parliamo, poi, di creare strutture allo scopo, tipo, appunto, stampa in lingua. Mi sembra l'uovo di Colombo. Vogliamo almeno pregare per questa intenzione?
22 aprile 2015 15:41
Il divorzio breve! Vi rendete conto? la strada per l'apostasia è ben tracciata. Si salvi chi può! Il papa dica una parola contro i laicisti e i musulmani.
RispondiEliminaLister,
RispondiEliminaperché vale sempre il NIMB, cioè Not In My Backyard, in questo caso NOT In My Home.
O come diceva un tale:- e' bello fare il fr...col c...o degli altri-, volgare, ma efficace e vero.
È la tattica del coccodrillo: loro dan in pasto noi, così il coccodrillo non se li magna. per ora.
Nesssuno di loro ha letto Camp de saints. Profetico.
Scritto da un caattolico tradi.
Rr
@Storico
RispondiElimina"NESSUNO, che io sappia, ha lanciato una crociata di preghiera per la conversione degli immigrati."
verissimo quel che dici.
Ma nessuno lancia crociate di preghiera per nessuno più, ormai.
Nessuno dice nemmeno che, in generale, bisogna convertirsi.
Bisognerebbe poi specificare: Convertirsi a che cosa e a chi?
Oggi la salvezza si dice -quando lo si dice, se no nemmeno quello- che sia ciò che Gesù ha già fatto alla croce e nulla è necessario da parte dell'uomo.
E' un modo per riassumere l'idea falsata di misericordia, un po' di Rahner, passare dall'essere anonimi al nonimi, l'idea che si è salvi sempre anche senza conoscere Gesù e senza neppure nominarlo, tutti quanti.
Ugualmente, non si prega più per la conversione degli ebrei, per es., la CEI è stata molto chiara in un recente passato, (i dossettiani, per es. affermano che sono già salvi così, specie dopo la II GM).
Non vedo perchè se questi sono i principi, dovrebbe essere diverso per i cugini musulmani o, che so, per gli induisti, gli zii, o per altri parenti di vario grado sparsi sull'orbe.
Prima ci rendiamo conto che quella del Vat. II è un'altra religione, meglio è.
RispondiElimina"NESSUNO, che io sappia, ha lanciato una crociata di preghiera per la conversione degli immigrati."
Non sarà certo la gerarchia della Chiesa a tutti suoi livelli a farlo!
Dalla più alta cattedra ci arrivano messaggi espliciti secondo i quali ognuno deve pregare con i propri libri sacri e se possibile, ancor meglio, insieme.
Per gli ebrei è stato detto chiaramente che la Chiesa non ha l`intenzione di pregare per la loro conversione, per i musulmani lo aveva fatto Giovanni Paolo II ( con dei giovani in Marocco se non vado errata), lo ha fatto recentemente papa Bergoglio.
La FSSPX ha lanciato delle "crociate di preghiera" domandando di pregare il Rosario, ebbene quella sua iniziaiva è stata derisa pubblicamente.
Ormai più nessuno lancia crociate di preghiera per la conversione, al massimo lo si farà per la pace, per i fratelli separati, per i migranti ma non certo affinchè si convertano!
Quando è assodato che tutte le religioni si valgono, che numerosi sono i cammini per arrivare a Dio, che tutti si salvano, e poco importa che Cristo abbia detto "Io sono la via, la vita e la verità, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me", sarei solo arrogante e presuntuoso, e...non cristiano, se pregassi per la conversione a Cristo, allora lanciare crociate di preghiera con quello scopo, suvvia, non scherziamo, siamo seri!
@ Josh. Quanti sacerdoti, quanti educatori cattolici sono in grado di spiegare la peculiarità del Cattolicesimo come "la Vera Religione", la differenza fra il Cattolicesimo e le altre religioni, come pure le confessioni protestanti?
RispondiEliminaI movimenti, specialmente uno a cui sono legato preferiscono il metodo "esperienziale": "credo in Dio e nella Chiesa che me lo fa conoscere perchè sento il bisogno di dare senso alla mia vita"; oppure: " perchè operando, agendo in nome dei valori che la
Chiesa mi insegna sento che la mia vita
acquista pienezza". Però, se ci affidiamo alla
sola esperienza, dobbiamo riconoscere che
anche buddisti, islamici, induisti e via elencando fanno "esperienza". Mai nessuno che proponga, che so io, le "Cinque vie" di san Tommaso per la dimostrazione dell'esistenza di Dio; mai nessuno che a un liceale o a un universitario dica "Leggi le "Confessioni" di sant'Agostino e i "Pensieri" di Pascal". Alla pedagogia cattolica attuale manca in larghissima misura la dimensione apologetica, sia come problematica, sia come ridposta alla problematica, nei termini di quella che un tempo era detta "controversistica".
Ovvio che, ignorando le differenze effettive
rispetto alle altre religioni, si scivoli nel
generico "volemose bene" e nel brodo nella
religione universale.
@ Josh. Mi rivolgo a lei perchè è in grado di apprezzare queste "finezze" ( che poi sono tali fino a un certo punto ).
RispondiEliminaMi sembra che durante le omelie i sacerdoti nel commentare il brano evangelico del giorno utilizzino prevalentemente il "senso morale" ( che cosa dobbiamo fare in relazione all'insegnamento di Gesù ) e trascurino sistematicamente il "senso anagogico", vale a dire il richiamo alle realtà celesti ( il Paradiso come "Gerusalemme celeste" verso cui ci muoviamo, la fatica del cammino verso questa meta, l'assistenza della grazia di Dio, l'aiuto di Maria, degli angeli e dei santi, il pericolo di deviare dal retto cammino verso la patria celeste, l'Apocalisse... )
Domenica scorsa ho partecipato a una messa
in cui il sacerdote ha parlato dell'Università
Cattolica e del rinnovo del Consiglio Pastorale, trascurando completamente il dicorso di Gesù
"Io sono la Via, la Verità e la Vita. NESSUNO VIENE AL PADRE SE NON PER MEZZO DI ME."
Tematica grandiosa, con elevazione verso il sublime, di importanza assolutamente cruciale, e ancor più attuale in epoca di brodo interreligioso ovvero irenismo e latitudinarismo ormai dati per scontati.
Conosco un predicatore che mantiene intatta questa dimensione in modo deciso, nitido e pu tuale, come se fossimo ai tempi di Pio XII: è don Leonardo Maria Pompei, parroco a Latina,
fruibile in rete.
"Carissimi, ora capiamo sempre meglio (o almeno, io capisco molto meglio) il perchè i Papi del basso medioevo e periodi successivi, unendosi agli eserciti di volta in volta amici, lanciavano quelle famose crociate che ricacciavano nelle loro terre quelle belve (che ora conosciamo molto bene) che da duemila anni hanno un solo pensiero ed un solo scopo "" distruggere l'Europa Cristiana ed il Cristianesimo in genere, per rimpiazzarlo soprattutto in Europa con l'Islam, che loro chiamano religione di pace.
RispondiEliminaLe crociate non sono mai state guerre di conquista , nè di conversione , nè di difesa territoriale. Sono state al più "pellegrinaggi armati" a tutela dei pellegrini. Il resto sono favole laiciste e anticattoliche che non si possono riciclare per le "guerre sante" del XXI sec.
"Guerre sante" sponsorizzate da un'unica 'superpotenza' che da 12 anni va bombardando quà e là il medio oriente, coi risultati che conosciamo.
@ Storico, Josh e Luisa
RispondiEliminaMa se l'ha detto esplicitamente il vdr che "il proselitismo è una solenne sciocchezza" chi mai si prenderebbe la briga di lanciare crociate di preghiera?
Comunque, a parziale conforto del nostro stato d'animo, devo dire che, a Pristina, Don Marjan Ukaj cura con amorevole dedizione, l'Ufficio delle Conversioni, insegnando la Dottrina Cristiana e la preparazione al Battesimo dei musulmani che si vogliono convertire.
Il Vescovo Mons.Gjergji ha voluto spostare il Fonte Battesimale in un braccio del Transetto della Cattedrale per motivi di spazio poiché "le conversioni sono tante". :)
Josh voit très bien les choses et je partage entièrement son analyse.
RispondiEliminaFace à ce constat, il y a généralement deux attitudes :
- celle des "bonnes âmes" qui croient naïvement que tout ce qui nous arrive est le résultat de l'évolution naturelle des choses : le monde moderne est ainsi fait, que voulez-vous, ma bonne dame, on n'y peut rien, mais tout finira par s'arranger, vous verrez, dans un proche avenir… C'est ce qu'on peut appeler l'attitude du chien crevé au fil de l'eau… Celle de la majorité des gens aujourd'hui ;
- et celle de ceux qui crient à la "théorie du complot", précisément pour masquer leurs entreprises révolutionnaires et empêcher que, face à la situation calamiteuse dans laquelle nous nous trouvons, on ne réagisse avec les moyens adéquats.
La destruction des Franciscains de l'Immaculée est un acte révolutionnaire. Un de plus dans la destruction SYSTÉMATIQUE ET PLANIFIÉE de l'Église catholique.
Il faut rendre grâce à Mgr Lefebvre d'avoir compris que contre la révolution on ne peut agir que révolutionnairement, sous peine d'être dévoré par elle.
Il n'est pas sûr, toutefois, que tous ses disciples aient compris la leçon, et qu'il ne se mêle pas, parmi eux, là aussi, beaucoup de "bonnes âmes"…
Ho letto tutti i vostri corposi commenti ed alla fine mi sento di dire che non possono tentare, ma nemmeno pensare di farlo, a convertire gli immigranti perché prima dovrebbero agire su se stessi e quindi non è fattibile,perché non credono più a niente, saltando a piè pari il piano di ridurre l'Europa ad entità spazio geografica senza radici e senza identità e rigorosamente atea o islamica, dipende se uno vuol convertirsi, farsi ammazzare (pochissimi) o pagare la tassa degli infedeli e vivere come schiavi di serie Z obbedienti ai comandi dei nuovi padroni, diverso il discorso su chi gestisce il traffico, chi ci guadagna, intelligentemente uno faceva notare da qualche parte, che la cc non usa più il latino se non per appellare sedicenti associazioni umanitarie,non faccio nomi, dalle parti mie sono stati cacciati dagli alberghi perché inizia la stagione, sono stati portati in pullman o aereo in regioni più al nord e nel breve spazio di 2 giorni sono spariti quasi tutti nel nulla, non si sa chi sono, non hanno fornito dati, sono senza documenti e non sono state prese nell'emergenza le impronte digitali, ma noi dobbiamo accogliere tutti perché siamo........ho visto video su come vengono trattati i migranti nella civilissima e correttissima Australia, campi di concentramento o giù di li, per 3 o 4 anni, poi se passano gli esami per ottenere il permesso ,bene, altrimenti vengono rimessi in mare e buona notte, mi viene in mente quando in Argentina i non graditi venivano caricati su aerei cargo e poi si aprivano i portelloni in alto mare, se non ci fossero guadagni miliardari dietro alla tratta, nessuno farebbe un bao, quanto alla nonna che si preoccupa per il divorzio breve, è stato fatto per i gay che cambiano spesso partner e idea e sono più instabili, poi una volta che la cc sdogana tutto, che problema c'è? W Lutero che ha tolto anche l'idea della coscienza e del senso di colpa, tutti ad Erfurt per il 500nario e chi non entra nella lotta è un gran figlio di......si salvi chi può, la fine è vicinissima. X Rr se Dago e Blondet scrivono le stesse medesime cose, allora vuol dire che time is over. Lupus et Agnus.
RispondiElimina@ Angheran 70. Sulle Crociate. Purtroppo ( per quanto ne so ) le cose sono più complicate. Ci furono guerre fatte a pro della Cristianità che erano insieme di difesa e di conquista. Ad esempio da parte di Carlo Magno contro i Sassoni che facevano selvagge incursioni: furono vinti e i superstiti messi di fronte alla scelta fra il battesimo e la decapitazione. Ci furono le cosiddette "crociate del Nord" finalizzate alla sottomissione e conversione degli Slavi; la conquista dell'America centrale e meridionale ebbe aspetti violenti; d'altra parte popoli come gli Aztechi e i Maya si davano a sacrifici di massa veramente orribili.
RispondiEliminaUna precisa informazione su questi fatti serve a fare "distinguo" importanti nel confronto pubblico e sui mass - media. Informazione che permette anche di vedere e mostrare come limpide le cose che sono davvero limpide, come la comprovata santità di san Luigi IX re
di Francia.
@ Franco
RispondiEliminaAscolto spesso don Leonardo, che ha colmato tantissime mie lacune e mi rafforza nella fede. Ogni tanto fa riferimento al percorso che ha fatto per arrivare alla "vera fede", quando già era convinto di avere "fede". Essenziale per lui é stata la lettura della vita dei santi e le rivelazioni private della Vergine, soprattutto Fatima, con i suoi rosari, pentimenti, riparazioni, inferno, purgatorio... Lui faceva parte di uno dei tanti movimenti figli del CVII per i quali la fede é esperienza, sociale, volemosebene. Una volta ha raccontato di avere studiato S. Tommaso, quando era in seminario, d'estate (per le vacanze). ... Ha fatto anche riferimento ad una esperienza negativa con un gruppo legato alla Tradizione...che però evidentemente qualcosa deve avergli insegnato.
P.S. Lei ha capito quali sono questi due mondi opposti da cui si é allontanato ?
Lupus,
RispondiEliminati reputo troppo intelligente per credere alla storia degli aerei argentini che aprivano i porteli.... io ho un collega " desaparecido" in questi modo, ma che da anni vive e lavora qui a Milano.
Sui campi in Australia non mi stupisco, i campi di concentrazione , com'è noto, li hanno inventati gli inglesi contro i boeri, quindi...
Quale sarebbe l' articolo in comune tra Dagoia e Blondet ?
Rr
PS: se a rImini liberano gli alberghi, aMilano ripuliscono la stazione, Corso Vittorio Emanuele... Evviva l' EXPO!!
@Luisa, cito il tuo passaggio:
RispondiElimina"Quando è assodato che tutte le religioni si valgono, che numerosi sono i cammini per arrivare a Dio, che tutti si salvano, e poco importa che Cristo abbia detto "Io sono la via, la vita e la verità, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me", sarei solo arrogante e presuntuoso, e...non cristiano..."
è esattamente lo stato d'animo di aperta ribellione che s'è visto nella Chiesa stessa, suscitato da quelle parti ancor precise della Dominus Iesus, che ricordavano come in Atti che Gesù è l'Unico Salvatore.
In realtà, ancor più direttamente, Cristo risorgendo, ha condannato tutte le false religioni; Dio ha già donato Gesù Cristo, Via, Verità, Vita.
Come dire banalmente: non ce n'è più per nessuno! Altro che "tutte le false religioni portano a Dio", o sono "in cammino", come se si possa andare verso "un'altra" verità: debellare Teilhard è complicato.
@Franco
RispondiEliminaSugli 'educatori' cattolici, catechisti...ho dei dubbi. Molti di loro non sanno nulla di dottrina e nemmeno di Bibbia, ancor meno di storia della chiesa, etica o dogmatica nei passaggi base. Mi spiace dirlo, ma spesso lo dicono loro stessi.
Ci sono sacerdoti che sarebbero, in teoria, come preparazione, ben in grado di spiegare la peculiarità del Cattolicesimo come unica e vera: il loro problema è che poi non ci credono nemmeno loro, per una gran parte; l'altra parte è invece quella che non lo saprebbe nemmeno spiegare.
Manca poi la chiarezza, quel munus docendi così limpido un tempo, ora perso nelle fumoserie del dialogo, del dire e non dire, della via di mezzo tra Verità ed errore.
Sul tema, per es. Papa Pio XI nella Mortalium animos:
"La Chiesa cattolica possiede la pienezza del Cristo e, questa pienezza, non deve perfezionarla ad opera delle altre confessioni."
Figuriamoci se la pienezza deve perfezionarla ad opera delle altre false religioni, che nemmeno nominano Cristo o che Lo odiano e bestemmiano apertamente.
(continua)
@Franco (riprendo)
RispondiEliminaIl guaio del "metodo esperienziale" senza null'altro, è molteplice: la fede per i cattolici è conoscere e anche credere e anche amare. Ma prima di poter credere e di poter abbracciare e amare, bisognerà pur sapere qualcosa di quella fede....
"E come udiranno, se non v'è chi predichi?"
Molto dipende dallo ....scambismo così ben detto da Amerio della Dislocazione della Divina Monotriade, tra 2nda e 3rza Persona Trinitaria. Si 'ama' non si sa bene cosa, si fa esperienza di non si sa bene cosa, talvolta.
Una delle differenze di fede per es. nel Cattolicesimo e nel Luteranesimo, è proprio quel Logos che si lascia conoscere anche razionalmente in parte; ha necessità anche di definizioni comprensibili; è quello Spirito Santo che non è solo Spirito d'Amore, rapimento, ma anche Spirito di Verità.
La fede cattolica è assenso anche dell’intelletto alle verità rivelate; quindi la ragione è chiamata in causa per valutare la ragionevolezza delle verità rivelate, anche dove non ci sia completa dimostrabilità.
L'esperienzialismo, per un verso riporta invece tutto al soggettivo, alla "mia" esperienza, al secondo me, che avrà anche un ruolo, ma non potrà essere unica fonte di Rivelazione (se no saremmo nel modernismo della Humani Generis); Non ci si può basare solo su una sorta di illuminazione interiore individuale e basta, senza che vi siano passaggi di fede e di ragione...(tra l'altro, così inizia ad assomigliare proprio al luteranesimo);
la via esperienziale se non supportata da altro, oltre che a modernismo porta al soggettivismo, e anche a una sorta di 'libero esame'.
Per altro verso, sembra una sorta di empirismo...c'è ancora molto del "noi stessi" in queste "esperienze", a mio avviso, e non so se sia davvero la via mostrata da Gesù.
E' un po' come dire 'lo scopriremo solo vivendo', ma i credenti interiormemnte dovrebbero essere molto più fondati e sicuri (non di sè, ma della fede, delle promesse di Cristo).
C'è poi quel 'rinnega te stesso': certo che esistono i valori e comportamenti corretti, e azioni buone; ma siamo sempre sicuri che in questi non cerchiamo esperienzialmente una esaltazione del nostro io, che non non quel rinnega te stesso?
perchè se dico, (cito):
"sento il bisogno di dare senso alla mia vita"; oppure: " perchè operando, agendo in nome dei valori che la
Chiesa mi insegna sento che la mia vita
acquista pienezza", c'è un qualcosa che sarà pur buono, ma lo sto facendo per me, e non a lode e gloria di Dio.
Manca l'apologetica....
ma non ci potrebbe essere, come di fatto non c'è, se la Chiesa ha rinunciato da decenni a condannare il male a partire dagli atteggiamenti interiori errati, a distinguere male dal bene...la scomparsa dell'apologetica segue a ruota. Come minimo è così da quando si è detto "basta ai profeti di sventura", perchè in una apologetica salda bisogna spiegare nettamente e prendere posizione nettamente in tutte le questioni: sì, sì e no, no.
@Franco (sul 2ndo tema)
RispondiEliminaNon so se c'è una regola, perchè nelle Messe NO il modo di procedere dalle Scritture all'omelia appare molto soggettivo.
Non sempre usano il senso morale nel commento al Vangelo del giorno, e sono in pochi a dire 'che cosa dobbiamo fare' proprio in generale;
è comunque vero che a parte omelie-divagazione,
più spesso casomai si sente cosa dobbiamo fare gli uni agli altri, ma mai cosa dobbiamo fare rispetto a Dio e alle sue richieste.
Aggiungo che ciò che eventualmente faremmo gli uni agli altri cristianamente, è solo possibile se realizziamo il comandamento dell'Amore per Dio e della Comunione In Cristo: senza questo, si perde la nostra capacità di amare l'altro come noi stessi, in maniera spiritualmente matura. (e si vede).
Mi sembra si proceda molto in orizzontale e poco in verticale. Si danno, in certe omelie, prima di tutto scontate molte cose. Spesso è anche un tema del giorno prelevato dalla cronaca a ricevere attenzione, e non sempre in ottica sacra, ma in ottica umana....e le letture non vengono messe in relazione tra loro.
Il senso anagogico è un grande assente; cosa si potrà trarne mai da un atteggiamento del genere? solo dal rivolgerci all'Eterno possiamo ricevere qualcosa...
Aggiungo che concetti ben specificati, quali (cito) :
"Paradiso come Gerusalemme celeste" verso cui ci muoviamo, la fatica del cammino verso questa meta, l'assistenza della grazia di Dio, l'aiuto di Maria, degli angeli e dei santi, il pericolo di deviare dal retto cammino verso la patria celeste, l'Apocalisse..."
per quanto centrali nella fede, non sono spesso nominati. A volte sono sfiorati, ma non nominati nei termini esatti, come sopra; molto spesso sono comunque ignorati del tutto.
@Franco e chiudo:
RispondiEliminasi può notare anche nella breve carrellata di riflessioni, per forza di cose monche,
che ciò che di più grave manca, oltre le cose dette,
è la dimensione metafisica, ontologica.
Al posto di una rinascita e una rigenerazione (in Cristo) che è una mutazione ontologica,
oggi si parla di esperienze umane, di cose da fare, in cui l'elemento anche sentimentale e individuale del momento, ha la prevalenza sia sul dato rivelato, sia sul razionale.
Oltre a non mettere più le cose al proprio posto, con questo atteggiamento non è più la Verità divina, intesa come assoluta, sacra,
che giudica l’esperienza, ma l’esperienza del momento, la soggettività transeunte che elevandosi a misura del sacro pretende di giudicare la Verità.
Non si andrà molto lontano....
@ Rr, quello sui soliti poteri noti innominabili, Dago è un caxxaro, ma non scemo.....ho detto la versione ufficiale, non ufficiosa, è che dalle nostre parti ce ne sono un bel po' di argies, solo che sono come i cinesi, sommersi, vivono tra di loro, si fanno vedere solo per le provviste di mate, bombillos ed altre cose che si fanno spedire da là tramite negozi nostri per varie ragioni,avevano tutti il doppio passaporto,figurati te, per quello si sono ricordati della vecchia madre patria, mi compiaccio che a Milano ripuliscano la stazione, ma è vero che i padiglioni dell'Expo sono completi solo per 1/3? Che figura di m......eritato encomio.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaGrazie Josh :)
RispondiEliminaE' drammaticamente, dolorosamente questo il punto...
OT: Lupus, non so se è un terzo, in realtà credo di più, ma ora devono asfaltare e ripulire tutto ed il 25 Aprile piove, giustamente, e quindi non ce la fanno forse...io so che ogni settimana ormai da tre mesi il mio tram cambia un po' il percorso "per lavori". Beh, è anche interessante, si vedono vie che non si conoscevano, ci si sente un po' turisti...
RispondiEliminaRr
Non sapevo che sono ammesse dieci diverse formule dell'atto di dolore richiesto per la confessione... ero pressochè fermo a "O Gesù d'amore acceso, non t'avessi mai offeso... " Senonchè ieri ho prelevato in biblioteca "Famiglia Cristiana" del 29 marzo 2015 e a pagina 13 ho letto l'intervento di don Lello Ponticelli, decano a Napoli, il quale, dopo aver richiamato quanto sopra sulle dieci formule, dice: "In genere si recita il primo modo, dove
RispondiEliminac'è la famosa espressione: "PERCHÈ
PECCANDO HO MERITATO I TUOI CASTIGHI" V. Qualcuno ha pensato di abolirla, perchè C'È IL RISCHIO DI TRASMETTERE UN'IMMAGINE DI DIO DISTORTA, che non corrisponde AL SUO VOLTO RICCO DI MISERICORDIA". Don Ponticelli in buona sostanza insinua che quella formula deve essere lasciata cadere a favore delle altre nove ( in cui il tema del castigo conseguente al peccato per "giustizia oggettiva" è diluito a favore di una psicologia da "figliuol prodigo" che ritorna al padre vergognoso per la figuraccia, ma che si attende al massimo di non essere accolto, per nulla di essere punito duramente ).
Trasecolo. Ho da poco trovato in Baget Bozzo
"L'Anticristo" ( 2001 ) piena conferma di un'idea che coltivavo da parecchio tempo: quanto alla punizione, Gesù rincara la dose rispetto all'Antico Testamento, parlando
dell'Inferno molto spesso e in termini estremamente crudi... o meglio cotti, visto che si tratta di fiamme eterne. Mi chiedo dove vada a finire il vantato "biblicismo" di sacerdoti progressisti che selezionano i testi scritturali per accreditare la loro concezione "buonista".
In cima alla pagina, un trafiletto in bella evidenza in cui si afferma: "IL PAPA HA RIDATO VITALITÀ ALLA CHIESA RIMETTENDO IL VANGELO AL CENTRO DELLA MISSIONE E TIRANDO FUORI IL CONCILIO DALLE SECCHE IN CUI S'ERA INSABBIATO" . Dobbiamo dedurne che secondo la redazione di "Famiglia Cristiana" durante i pontificati del BEATO Paolo
VI, di SAN Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI il Vangelo non era al centro... dunque al centro c'era qualcosa di diverso, magari la cura per l'autoconservazione dell'apparato o addirittura il "legalismo farisaico" dei professionisti del Logos. Una tattica di insinuazione e infiltrazione quotidiana o almeno settimanale, goccia a goccia; gocce che vanno a formare bicchieri che la gente beve e strabeve.
Chissà cosa di tutto ciò direbbe ( anzi cosa dice, visto che è in Paradiso ) il napoletano e insigne moralista sant'Alfonso De' Liguori.
Aggiungo: secondo la logica di don Lello per evitare di proporre una immagine "distorta" di Gesù bisognerebbe mettere sottochiave la Cappella Sistina ( in cui è avvenuta l'elezione di papa Francesco ) . I motivi? Cristo Giudice con quel gesto terribilmente minaccioso del braccio, la separazione fra salvati e dannati, quei profeti lassù in alto, per molti versi preconciliari come quel grandissimo... profeta di sventure di Geremia.
RispondiEliminaBlogger lister ha detto...
RispondiElimina@ Storico, Josh e Luisa
Ma se l'ha detto esplicitamente il vdr che "il proselitismo è una solenne sciocchezza" chi mai si prenderebbe la briga di lanciare crociate di preghiera?
a) come ho scritto: TdG, protestanti, gruppi dell'estrema sinistra e conventicole New Age, la pensano diversamente;
b) Noi della Tradizione. Ripeto: sganciarci da un mero anti-immigrazionismo mi sembra solo realistico buon senso. Al massimo, dopo le disgrazie, si prenderanno misure che potranno servire a qualche cosa per il futuro. MA STATE Pur certi che, quelli stanno già qua, nessuno li potrà, (né davvero vorrà) mandarli via. Ci vedo una nemesi storica (e, mai come in questo caso, pure "Geografica"). Il colonialismo è stato permesso da Dio, per favorire la conversione di quei popoli. I governi europei, già massonizzati, ne hanno fatto solo un mezzo di sfruttamento (per quanto meno disumano di come certo terzomondismo lo presenta). Adesso, Dio sta consentendo questa immigrazione per darci la "seconda opportunità". Se, (come stiamo facendo) sprechiamo anche questa, la punizione non potrà mancare.
che tristezza Famiglia Cristiana.
RispondiEliminaL'Atto di Dolore che contiene: "PERCHÈ
PECCANDO HO MERITATO I TUOI CASTIGHI" (e molto più perchè ho offeso Te, infinitamente buono e degno di esser amato sopra ogni cosa....)
è perfettamente cattolico, e mostra la reale posizione del peccatore davanti alla Maestà di Dio.
Dio castiga, oggi in vista del ravvedimento..e di più alla fine se non ci sarà stato pentimento e frutti degni. Come pensiamo di entrare sporchi nel Santo dei Santi?
L'immenso Dio oggi Salvatore in Cristo, se non ci appelliamo alla Sua Grazia, se non lasciamo trasformare le nostre vite, alla fine sarà Giudice, e questo NON sminuisce in nessun modo la Sua Misericordia, perchè Misericordia e Giustizia in Dio sono strettamente congiunte.
lascio un breve....
«...Io stesso, quando ero professore, ho visto come lo stesso Vescovo che, prima del Concilio, aveva licenziato un insegnante che era realmente irreprensibile, per una certa crudezza nel discorso,
non è stato in grado, dopo il Concilio, di allontanare un professore che ha negato apertamente verità della fede certe e fondamentali.
Tutto questo conduce tantissima gente chiedersi se la Chiesa di oggi è realmente la stessa di ieri, o se l’hanno cambiata con qualcos’altro senza dirlo alla gente...»
Card. Joseph Ratzinger, 13 luglio 1988
@ Josh. Ricordo molto bene com'era "Famiglia Cristiana" fino all'inizio degli anni '60. Le "risposte del Padre" erano centrate, molto più che sui "valori" intesi più o meno genericamente, sulla casistica dei comportamenti corrispondenti all ' etica cristiana, come ispirata dalla religione. Si faceva appello non tanto alle trasformazioni strutturali della societa, quanto all'impegno dell'individuo a comportarsi da cristiano in precise situazioni, sulla base di indicazioni nitide e rigide.. Un giovane scrisse che ogni
RispondiEliminagiorno incontrava sull'autobus una ragazza che gli piaceva molto... che fare? Risposta: fare proposte serie oppure tenersi alla larga. Erano ancora i tempi della diatriba di mons. Fiordelli, vescovo di Prato, e dello scandalo di Coppi con la Dama Bianca. Nel delizioso filmetto "Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo" ( quello con il vigile Sordi impegnato nell'esame di Francese ) il papà Fabrizi esclude assolutamente che la figlia
possa sposarsi senza abito bianco perchè
altrimenti chissà cosa può pensare la gente.
Accenno solo al fim "Prima comunione".
Ma leggete ancora Fanghiglia Cristiana? :))
RispondiEliminaSpero almeno non la paghiate.
Belle parole, monsignor Ratzinger. Ma poi, appena diventato papa, nei suoi 100 primi giorni, anche se lui non ha goduto della " luna di miele" dei media, perché non ha proclamato un Motu proprio che buttava al mare il CVII?
Oh, l' avrebbero lapidato in piazza, ma visto che tanto l' han lapidato comunque, tanto valeva...
Rr
Poiche' Dio non e' il mio amico e tantomeno mio fratello io rimango ferma all'insegnamento delle suore Leonine :
RispondiElimina" perche' peccando ho meritato i Vostri castighi e
molto piu' perche' ho offeso Voi...propongo con il Vostro....di non offenderVi.....Signore Misericordia perdonatemi ! "
Poiche' Dio non e' il mio amico e tantomeno mio fratello io rimango ferma all'insegnamento delle suore Leonine :
RispondiEliminaAnch'io rimango ferma alla vecchia formula.
Tuttavia capisco che l'affermazione "Dio non è il mio amico e tanto meno mio fratello" è dettata dalla consapevolezza dell'Alterità e della nostra miseria davanti a Lui. Ma è Dio stesso che, in Cristo ci si è fatto fratello ed amico, oltre che Salvatore e quanto altro di meraviglioso possiamo pensarne... Ok dunque al giusto timor di Dio, ma proseguendo anche nella fiducia e nella gratitudine gioiosa e gratitudine comunque anche quando la gioia viene meno perché la durezza delle prove ci prostra, ma non ci schiaccia, perché sono sempre per il nostro bene e, offrendole in Cristo Signore, diventano materiale da costruzione per il Regno suo...
Rimetto qui il commento che, sbagliandomi, ho messo altrove.
RispondiEliminaDevo ammettere che il "metus Dei" della mia infanzia mi ha schiacciata e l`ho ben presto rigettato così come mi era trasmesso=imposto, un Dio che castiga e che ti incute paura, una visione cupa e soffocante, privativa di libertà e di responsabilità, almeno così l`ho vissuta.
Ho rigettato quel Dio vendicativo, pronto a bastonarti e farti subire i peggiori castighi, che ti fa sentire piccola, indegna e sempre in colpa.
Ho cercato la "faccia luminosa", il "raggio d`amore" che circonda, protegge e infonde sicurezza e nel contempo è giusto, non rigettavo la giustizia divina ma non sapevo come riconoscermi in e riconoscere quella giustizia.
Poi un giorno del mese di giugno 2008 ero a Roma e ho ascoltato queste parole di Benedetto XVI prima dell`Angelus: ero lì per ascoltarle e il nodo si è sciolto:
"Il timore di Dio, che le Scritture definiscono come "il principio della vera sapienza", coincide con la fede in Lui, con il sacro rispetto per la sua autorità sulla vita e sul mondo. Essere "senza timor di Dio" equivale a mettersi al suo posto, a sentirsi padroni del bene e del male, della vita e della morte. Invece chi teme Dio avverte in sé la sicurezza che ha il bambino in braccio a sua madre (cfr Sal 130,2): chi teme Dio è tranquillo anche in mezzo alle tempeste, perché Dio, come Gesù ci ha rivelato, è Padre pieno di misericordia e di bontà. Chi lo ama non ha paura: "Nell’amore non c’è timore – scrive l’apostolo Giovanni – al contrario, l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore" (1 Gv 4,18). Il credente dunque non si spaventa dinanzi a nulla, perché sa di essere nelle mani di Dio, sa che il male e l’irrazionale non hanno l’ultima parola, ma unico Signore del mondo e della vita è Cristo, il Verbo di Dio incarnato, che ci ha amati sino a sacrificare se stesso, morendo sulla croce per la nostra salvezza."
Certamente , ma quel " Dio ti vede "a me non ha creato alcun trauma . Anzi , tenerlo presente mi rammenta che saro' giudicata . Quel " Dio ti vede " mi aiuta a discernere il bene . Come espresso nei Novissimi meglio una salutare paura che incorrere in rovinosi scivoloni . Con il "Dio ti vede"ho quel giusto timore che mi ricorda di essere creatura rispetto a Lui che e' Signore e Padrone . Tanto tempo fa', i bambini prima di andare a dormire chiedevano ai genitori il perdono e la benedizione ( abitudine ormai persa ). Avere un po' di paura non e' poi così terribile ma salutare . . L'alberello ha bisogno del tutore per crescere dritto e forte altrimenti non resiste ai venti e alle tempeste . Gia' così non abbiamo la certezza di essere in Grazia di Dio , figuriamoci se Lo trattiamo come nostro pari dandoGli la pacca sulla spalla . Rischiamo di non rispettarLo piu'( tanto mi vuole bene) . Don Leonardo Maria Pompei viene richiesto a nord e a sud perche' porta avanti la Dottrina perenne della Chiesa . Le sue parrocchiane hanno capito il valore della piccola mortificazione di celare i capelli sotto il velo , tutti hanno capito che a Dio si deve il giusto culto , rimettendo l'inginocchiatoio e la patena per la Comunione . In Chiesa richiede il silenzio , niente applausi . Mezz'ora prima della Messa fa dire il Rosario . Celebra sia in italiano che in rito romano antico e i suoi parrocchiani partecipano . Credo sia rimasto l'unico a fare il ringraziamento sia nel rito latino che nel rito italiano e la preghiera a S.Michele Arcangelo . Crea occasioni su occasioni ai suoi parrocchiani : dal Rosario nelle famiglie all'Adorazione notturna , alla Via Crucis dentro e fuori la Chiesa . Non dorme e non fa dormire , prospetta la scelta e richiama alla responsabilita'. Avercene !
RispondiEliminaLeonina
Anche per me l' Atto di dolore è così.
RispondiEliminaA mia figlia han insegnato prima della Prima Confessione: " o mio grande e buon Gesù, fa' che non ti offenda mai più'".
Rr
RispondiElimina" Certamente , ma quel " Dio ti vede "a me non ha creato alcun trauma ."
Tutto dipende come, da chi e anche quando, è presentato e poi vissuto quel "Dio ti vede", con che tono, con che parole.
Avere la consapevolezza di essere sempre sotto lo sguardo amorevole e giusto del Signore è lanterna che guida i passi, che forma la coscienza e la responsabilità, ti fa sentire giustamente piccola e fallibile, sempre bisognosa del suo aiuto e del suo perdono.
Altro e traumatico può essere un Dio che ti viene presentato come vendicativo, pronto a bastonarti, un Dio che ti minaccia e che ti incute una paura che non è sana ma paralizzante, un Dio che non forma la coscienza ma la schiavizza, un Dio che ti fa sentire incapace di fare il bene, ma solo il male, che ti schiaccia se appena alzi la testa e sei "fiera" di quel che sei e fai.
Chi ha ricevuto quel tipo di educazione cattolica, o ancora la riceve, o resta schiavo tutta la vita o rigetta e se ne va lontano da quel "Dio" .
Fra un Dio tutto e solo amore che non domanda niente, che mai giudica e punisce e un Dio che fa paura ,"lontano", "gelido" e "minaccioso", c`è il timore di Dio che è fede in lui, che è
" il sacro rispetto per la sua autorità sulla vita e sul mondo", che è consapevolezza di essere sua creatura, la certezza di essere al sicuro nelle sue mani.
Quel "Dio ti vede" per certo non è traumatico!
Apprezzo davvero don Pompei per la sua chiarezza catechetica e per il suo costante sforzo a riproporre la retta dottrina. Peccato che nella mia diocesi (quella di Gardin) non ci sia gente come lui,sono altresì molto dispiaciuto che tra gli istituti facenti capo alla commissione di Pozzo nessuno abbia una sede vicina a me..
RispondiEliminaDobbiamo fortemente pregare ( specialmente in questo momento di confusione ) il Padrone della messe perche' mandi operai !
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