Leggiamo su Avvenire, il quotidiano dei Vescovi italiani, sul "sì" dell'Irlanda e mons. Galantino:
"La percentuale con cui è passato ci obbliga un po' tutti a prendere atto che l'Europa, e non solo l'Europa, sta vivendo un'accelerazione del processo di secolarizzazione che coinvolge tutti gli aspetti e quindi anche quello delle relazioni". E di fronte "a questo fatto che sta davanti a tutti", a "questo e altri cambiamenti che di sicuro sorprendono e talvolta anche destabilizzano, la risposta non può essere né quella dell'arroccamento fatto di paure e di arroganza" né "quella dell'accettazione acritica, frutto di una sorta di fatalismo né di chi batte in ritirata".
Secondo monsignor Galantino "la paura, l'arroccamento, il fatalismo fanno il gioco delle lobby ideologiche, lasciano cioè il campo a chi purtroppo vive anche realtà importanti e belle come quella delle relazioni unicamente come conquista da esibire e da sbattere in faccia. Il risultato del referendum irlandese come sfida da raccogliere per la Chiesa è il commento più interessante e meno bigotto che si possa fare".
Certamente mons. Galantino non parla come un pastore, che insegna e afferma la Verità, ma come un uomo di spettacolo che è portato, se non tenuto dalle aspettative del pubblico, a fare commenti "interessanti e non bigotti" e/o come un uomo politico che cerca di "non fare il gioco" di supposti avversari. Ammesso che l'affermazione di principi che scaturiscono dalla legge naturale, per non parlare di quel che la Chiesa ha sempre insegnato e praticato, possa essere ascrivibile ad "arroccamento fatto di paure ed arroganza", meno male che non siamo tenuti ad una "accettazione acritica e a battere in ritirata". Ma se riaffermare la verità sa di arroccamento con quel che segue, riesce difficile capire in cosa possa consistere la critica che consenta di non battere il ritirata. E lui è stato fatto sacerdote per criticare o per insegnare, guidare e santificare?
Parole, parole, parole.... Da parte di questi uomini di Chiesa, nessuna sostanza, che illumina e costituisce, per il popolo credente e per un 'mondo' in piena crisi antropologica ma innanzitutto spirituale..
Ancora un pastore che è galantino con lo spirito del mondo !
RispondiEliminaImmaginate un puo quando arrivera il tempo delle persecuzioni violente. Al pattibolo salirano solo le peccore. I pastori troverano parole simile per cantarla alla moda e allo spirito del mondo.
Siamo già veramente peccore abbandonati dai loro pastori ... e domani sara peggiore perchè saranno i pastori a dinunciare le peccore e a consegnarle al braccio secolare.
Il Cristianesimo Cattolico è stato sostituito dal democristianismo. Nostro Signore è stato sostituito da Hegel. Il "dio in terra" è Don Sturzo...
RispondiEliminaE Galantino non fa altro che obbedire a questi nuovi dogmi.
Tradotto in lingua corrente significa: "Fate quello che volete noi non ci opporremo, al massimo fingeremo qualche perplessità per non perdere proprio del tutto la faccia".
RispondiEliminaUomini senza uno spirito virile, senza gli attributi.
RispondiEliminaSe almeno fossero cattivi, ma uomini... invece sono tiepidi, mosci, codardi.
Ci sono stati 3 vescovi irlandesi che hanno provato a dar battaglia e sono stati subito zittiti.... John Waters (giornalista del Sunday Independent e Irish Independent) ha dichiarato che è andato dal Nunzio Apostolico Charles John Brown a supplicargli che la Santa Sede prendesse posizione ufficiale.....risultato? TOTALE SILENZIO....
RispondiEliminaDai corridoi vaticani mi dicono che è stato il Segretario di Stato Parolin in Persona che ha deciso di TACERE....
OT il vdr legge solo Repubblica. Ora si comprendono molte cose. Se egli legge Repubblica io sicuramente non sono più cattolico. Perché ad essere fuori posto sono io, non lui.
RispondiEliminaFacce inespressive, dentro le loro cliniche in cui la psicologia maltratta lo spirito...
RispondiEliminaFunzionari pastorali, ebbri del proprio ruolo... Se ne escono con l'elogio della periferia, ormai sono sempre fuori, purtroppo non sanno più quasi nulla del Centro e di Chi ci sta...
Mic, sottoscrivo in pieno quel che scrivi...
RispondiEliminaD'altra parte che attendersi da uno che non sopporta i visi tristi di chi recita il Rosario davanti alle cliniche dove si fanno aborti? Se un vescovo, invece di criticare una cultura che fa a pezzi i bambini nel ventre materno se la prende con chi prega, figuriamoci se ha intenzione di affrontare l'onda montante e minacciosa della nuova sodoma che avanza...e questi sarebbero pastori che dovrebbero proteggere le pecore? Stiamo freschi
John
Epifania,
RispondiElimina"Uomini"? Nel senso di " vir" ? Ah,ah,ah, LOL.
Oggi il Vaticano ha battuto un colpo, una dichiarazione semi sottovoce di Parolin, il pseudo segretario di stato. Non solo non ci sono più papi alla Pio X, XI, XII, ma nemiche segretari di stato come Merry Delval , Pacelli...tr l' altro , vedendolo e ascoltandolo -per modo di dire, sussurrava- ho notato che è molto invecchiato. L' aria di primavera che spira alla S.Sede da due anni non gli deve essere molto salubre.
Rr
Realta' importanti e belle...cosa intende le unioni, mai molto durature, se non in casi rari, tra omosessuali?
RispondiEliminaMA PER FAVORE !!!!!!
Galantino, o un intellettuale della Magna Grecia, come disse Scalfari di Ciriaco De Mita. O anche il peggio della DC.
Rr
Chi è stato quel gran parroco che ha garantito per Galantino per farlo entrare in seminario, per poi farci avere un tal sacerdote?
RispondiEliminapreghiamo per l'anima di quel parroco, e per tutti gli errori che può senza colpa aver commesso di tal genere.
Se oggi abbiamo elementi come Galantino è perchè certi parroci dell'epoca hanno avuto (forse poca esperienza) e troppa magnitudine; oggi dobbiamo ricorrere ai quei ripari con le preghiere.
Speriamo che tanti altri sacerdoti siano più avveduti nel considerare i giovani che vogliano indossare l'abito talare.
Ditemi che le parole di Parolin son vere, per favore. Finalmente un uomo che ha gli attributi. E la Curia, noto, comincia a farsi sentire... che non sia meglio (corvacci a parte)
RispondiEliminaDal sito del Sole24
Forte presa di posizione della Santa Sede sull'esito del referendum irlandese sulle coppie gay. «Il referendum irlandese è una sconfitta per l'umanità. Sono rimasto molto triste per il risultato, la Chiesa deve rafforzare il suo impegno per evangelizzare» ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin al termine della conferenza internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.
«L'arcivescovo di Dublino - ha precisato in una conversazione con i giornalisti a margine dell'evento - ha detto che la Chiesa deve tenere conto di questa realtà, ma deve tenerne conto, a mio parere, nel senso di rafforzare il suo impegno e sforzo per evangelizzare. E io credo che si possa parlare non soltanto di una sconfitta dei principi cristiani ma di una sconfitta dell'umanità».
L'arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, aveva affermato che «quanto è accaduto non è soltanto l'esito di una campagna per il sì o per il no, ma attesta un fenomeno molto più profondo, una rivoluzione culturale. È un cambiamento notevole i cui effetti concreti sono imprevedibili. Il premier cattolico assicura che per le chiese non cambierà nulla, ma saranno i tribunali a dover applicare la legge. Il matrimonio in chiesa è anche un matrimonio civile e le coppie gay che se lo vedranno rifiutare dal parroco potrebbero ricorrere ai giudici accusandoci di discriminazione se il legislatore non mette dei limiti. Nelle scuole cattoliche gli insegnanti di educazione civica saranno obbligati a dire che il matrimonio è anche tra persone dello stesso sesso. Tutto questo creerà problemi».
Esta nuestra Jerarquia ha perdido el norte el sur el este y el oeste. Ma andanete tutti a casa e lasciate ai fedeli catolici in pace.
RispondiEliminaDunque Aristotele deve essere aggiornato: la democrazia degenera in demagogia e chiude in culocrazia. La Chiesa conciliare ha solo anticipato la tendenza. Si aspetta un miracolo.
RispondiElimina@ Dichiarazioni anodine di Galantino, simili a quelle dei vescovi irlandesi - Qualche dato sulla crisi della Chiesa in Irlanda, per capire.
RispondiEliminaUna rivoluzione sociale, una sfida da raccogliere, un dialogo da reimpostare...Il consueto nulla figlio del Vaticano II che ci ammorba da 50 anni. Perche' ha perso la Chiesa in Irlanda? E in quel modo?
La corruzione dei costumi nel clero (pederastia, libertinaggio, omosessualita', saffismo, concubinato) imperversa ormai da anni, in Irlanda come altrove, pur non coinvolgendo la maggioranza del clero. In uno degli ennesimi rapporti sugli abusi sessuali contro minori nelle diocesi irlandesi, 10 diocesi dal 1975 al 2011, risulta che su 241 ecclesiastici accusati solo 20 furono condannati. La gran parte delle accuse erano dunque false (Irish Times, sept. 6, 2012, p. 6). Tuttavia, 20 condannati e' una percentuale quasi del 9%, indubbiamente alta per un'istituzione come la Chiesa. In un altro rapporto del 2013, che includeva 8 diocesi per il periodo 1975-2012, su 106 ecclesiastici accusati solo 7 furono condannati, circa il 6% (Irish Times, 28 marzo 2013). In passato, ci sono stati alcuni casi clamorosi di preti incalliti "pedofili" (in realta' pederasti) cacciati dalla Chiesa con colpevole ritardo e dopo lunghi processi. Ci sono stati anche casi di clamorose assoluzioni da false accuse. Ma quest'aspetto, pur grave, riguarda solo la punta dell'iceberg. L'iceberg e' costituito dal fatto che nella gran maggioranza dei sacerdoti si nota da anni un grave rilassamento nella fede e nei valori anche se non necessariamente nei loro costumi. In una lettera al localmente noto settimanale Irish Catholic del 25 ottobre 2012, p. 16, un lettore di Dublino affermava, senza tema di smentita:
"Devo ancora sentire un sacerdote che in chiesa ci illumini sui mali dell'aborto. E i nostri pastori hanno forse mai spiegato che cos'e' effettivamente l'omosessualita'? La contracezzione e' penetrata con un minimo di proteste ed oggi e' accettata come la norma. Perche'? Il Divorzio sembra un altro argomento proibito nelle nostre chiese. Perche'?"
Il discorso deve cadere, qui come altrove, sui Seminari. Dei cinque seminari di un tempo e' rimasto solo quello di Maynooth, presso Dublino. Anni fa il suo discusso rettore emigro' negli Stati Uniti e passo' ad una setta new age. Sembra che "le diversita'" vi siano ampiamente insegnate, nell'ambito di una vasta "apertura" ai mores e al sentire del mondo contemporaneo. Da alcuni anni esiste in Irlanda una "Association of the Catholic Priests", presieduta da un sacerdote a suo tempo silenziato (invano) da Benedetto XVI, la quale dice di rappresentare il 20% dei preti irlandesi, nel cui programma abbiamo: - l'abolizione della Chiesa gerarchica, che Cristo non avrebbe mai istituito (la Chiesa e' solo il Popolo di Dio) - l'abolizione del celibato ecclesiastico - il sacerdozio femminile - l'apertura alle coppie di fatto anche omosessuali. In questo quadro, qui sommariamente delineato, come stupirsi del risultato del referendum? Stupiscono forse i numeri, anche se bisogna tener presente che il 40% circa degli aventi diritto non e' andato a votare, soprattutto nelle zone rurali, quelle dell'Irlanda "profonda". Per il si' ha votato il 62% circa di coloro che hanno votato. Ma la situazione del clero negli altri paesi e' forse migliore? SCOTUS
perché non è stato pubblicato il mio commento dove si riportava la chiara presa di posizione di monsignor Parolin sulla faccenda?
RispondiEliminaVi ricordate i normalisti al tempo delle prime interviste col Card. Scalfari? Quelle del Dio che non è cattolico ecc. ecc.? Peraltro mai smentite. Bè i suddetti normalisti negavano che il Vdr potesse aver detto quelle cose e che erano state certamente manipolate dai cattivoni di Repubblica. Ecco, invece si scopre, anzi si conferma, che la linea vaticana è proprio quella, quella cristallina di Repubblica DOC: senza se e senza ma. Si è quindi palesato che si tratta solo di imporla per gradi, di soppiatto, calando però un carico da 90 di tanto in tanto ed attendere l'effetto per evitare resistenze troppo forti che invece così vengono diluite il più possibile. Una strategia da manuale direi e direi anche che per scoprire dove sarà guidata la chiesa cattolica certamente Repubblica è in assoluto la fonte più affidabile ed attendibile.
RispondiEliminaperché non è stato pubblicato il mio commento dove si riportava la chiara presa di posizione di monsignor Parolin sulla faccenda?
RispondiEliminaGuardi meglio. Suppongo che sia quello delle 21:13.
Tuttavia la invito a leggere l'articolo appena pubblicato.
Parolin secondo il Corriere:
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/esteri/15_maggio_26/nozze-gay-irlanda-vaticano-168da6fc-03ce-11e5-8669-0b66ef644b3b.shtml
Mi rallegra molto, che il segretario di stato vaticano abbia detto ciò. Bisogna vedere se adesso il vdR gli dà man forte, come sarebbe il caso che facesse, o se ha mandato avanti lui giusto per non danneggiare l'immagine bergogliana che piace tanto al mondo.
Sempre sul Corriere, un pirla di giornalista che ne ha dette veramente "di ogni", ha fatto un ritrattino perfetto dell'inferno in terra:
" Non ci sono più né maschi né femmine, né eterosessuali né omosessuali, ma soltanto persone: ciò che importa è la forza intellettuale e sensuale di ciascuno, e il segno che imprime nella realtà e nell’avventura umana."
E qualche riga dopo ha perfino detto la verità:
"In quasi ogni omosessuale, c’è qualcosa di demoniaco; ed è la coscienza di quella che molti di loro considerano la propria orgogliosa altezza spirituale."
Rings a bell? Eccome, sono le lugubri campane luciferine.
http://www.corriere.it/cronache/15_maggio_26/omosessuali-commento-citati-irlanda-9fc8eda8-0380-11e5-8669-0b66ef644b3b.shtml
Certo che se uno legge queste schifezze sistematicamente e non ha gli strumenti per ragionare con la sua testa, non mi stupisco che poi subisca un lavaggio del cervello così efficace. È un bombardamento continuo. Evidentemente si sono assuefatti quasi tutti.
humilitas
Tout se tien. La morale cattolica tradizionale implica nei casi estremi comportamenti eroici, che possono apparire ai non credenti e ai diversamente credenti un sacrificio inutile e addirittura assurdo: ad esempio il martirio nel circo per non aver voluto bruciare un granello di incenso davanti alla statua dell'imperatore, la morte per difficoltà di partorire nel momento in cui la cranioctomia del bambino salverebbe almeno la vita della madre ( secondo la norma di casistica etica affermata da Pio XI e Pio XII "no all'aborto; in nessun caso, per nessun motivo ); l'accettazione dello stato di "single" in giovane età pur essendo totalmente innocenti della rottura del vincolo coniugale ).
RispondiEliminaCerte cose si possono fare e sopportare solo se si crede alla vita nell'Aldilà, con "il premio o la pena eterna". L'esistenza dell'Aldilà e della dimensione della Trascendenza è accettabile per fede; ma i contenuti della fede non possono essere accettati con obbedienza cieca ( allora sarebbe fideismo, come l'appello alla sola ragione sarebbe razionalismo ). Occorrono almeno alcuni elementi razionali ( filosofici o "de facto", ovvero "segni documentati dell'intervento divino ); questo senza negare che a un certo punto la ragione deve cedere il passo al riconoscimento del mistero: la ragione è tale perche sa riconoscere i suoi limiti ( De Maistre "Les soirees de Saint Petersbourg").
Gli argomenti teologici e di filosofia cristiana devono essere calibrato in modo da tener conto delle conoscenze scientifiche più recenti e delle elaborazioni filosofiche che ne derivano. Questo compito era ed è proprio della Università Cattoliche, che però in epoca postconciliare hanno in larga misura disatteso la loro vocazione primaria per trasformarsi in ottime università private.
Perciò il popolo cattolico ha ancora parecchi soldati, ma pochi o pochissimi ufficiali ( "intellettuali organici") capaci di svolgere un discorso convincente di saldatura scienza - fede. Quindi la crisi del Cattolicesimo è insieme, inscindibilmente, spirituale e culturale. Ratzinger si struggeva nella ricerca, talora oscillante e a tentoni, di questa sinergia; questo papa in apparenza diffida dei "professionisti del logos" e li snobba; ma anche san Paolo Apostolo e san Giovanni Evangelista erano "professionisti del logos". Il Cattolicesimo per questo insieme di motivi è attualmente incapace di esercitare l'"egemonia culturale". Vedasi il discorso coerentissimo - e conservatore - di don Gianni Baget Bozzo, allievo prediletto di Giuseppe Siri,6 ne "L'Anticristo" ( "il Principe delle Tenebre opera nella storia da piccole fessure ) 2001.
RispondiElimina"Certo che se uno legge queste schifezze sistematicamente e non ha gli strumenti per ragionare con la sua testa, non mi stupisco che poi subisca un lavaggio del cervello così efficace. È un bombardamento continuo. Evidentemente si sono assuefatti quasi tutti."
Concordo humilitas, da noi quel bombardamento a tappeto si chiama "matraquage", non passa giorno senza che ci venga propinata l`ideologia lgbt, leggi un giornale e te la trovi in prims pagina, accendi la televisione idem, il cinema è uno dei suoi canali di predilizione, per non parlare di ministri che la impongono nelle scuole già presso i più piccoli con libri e canzoni ad hoc( stile "ho due papa", "il mio papà porta una gonna"....) , a noi non resta che gettare il giornale, sopratutto Repubblica anche se siamo in disaccordo con il papa...., cambiare canale o non accendere la tele, come fa il papa, rifiutare di riempire le tasche di produttori e attori boicottando i loro film, riflettere prima di mettere un bolletino nell`urna, ai genitori è imposta un`attenzione sostenuta e continua, non tutti possono mettere i loro figli in scuole private, tenendo anche conto che le scuole sedicenti cattoliche spesso sposano quell`ideologia.
Insomma c`est le monde à l`envers.
Omofobia non bastava adesso hanno inventato la transfobia.
Io direi di introdurre un altro termine: l` eterofobia.
In effetti se osi esprimerti contro l`ideologia del pensiero dominante imposto da una minoranza iperattiva, potente e ricca, sei messo al bando, in virtù del "chi sono per giudicare" papale, sei contro il papa, puoi esprimerti solo se sposi quel pensiero ,se no alla cuccia, sei ostracizzato, ridicolizzato, deriso.
E i cardinali e vescovi che erano a Roma il 25 osano parlare della loro attesa di "nuove proposte che devono scaturire dal dialogo della teologia morale tradizionale con i migliori apporti dell`antropologia contemporanea e delle scienze umane"!
"nuove proposte che devono scaturire dal dialogo della teologia morale tradizionale con i migliori apporti dell`antropologia contemporanea e delle scienze umane"
RispondiEliminanon c'è nessuna nuova proposta che scaturisce dal "dialogo" della teologia morale tradizionale con gli apporti dell'antropologia contemporanea e scienze umane:
l'uomo in genere è sempre lo stesso, col suo carico di peccato davanti a Dio e, se vuole, può essere salvato e redento, in Cristo. Questo se si pente e riforma la propria vita (non la Chiesa).
Ma perchè questo avvenga, ieri come oggi, visto che "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno"(Ebr. 13,8) tutti, pur provenienti da ogni "specificità" di peccato, devono abbandonarlo ai piedi della Croce e rinascere a una vita santa, quindi anche sessualmente santa, e centrata su Gesù Cristo.
Sappiamo dal mondo che da sempre c'è chi non vuole percorrere questa via e non lo farà.
Questo non deve però fare in modo, come invece sta accadendo, che la chiesa complice col mondo rinunci alla sua predicazione intera, e all'esempio che deve dare.
Una chiesa della sempiterna desistenza, che pure smette di enunciare le verità spirituali minime di cui dovrebbe essere custode, è solo falsa, apostata e complice col male.
Dialogare con un`antropogia contemporanea che fa fi della legge naturale e del dogma, la quadratura del cerchio insomma che solo dei vescovi e cardinali eretici e scismatici nei fatti, e che hanno in orrore l`Humanae vitae di Paolo VI , possono "envisager".
RispondiEliminaNon so,lunedì scorso, quante volte hanno menzionato Cristo nelle loro elucubrazioni anti-cattoliche, se lo hanno fatto è per piegarlo alla loro ideologia scismatica.
Una delle invitate il 25 era Monique Baujard che il sito Riposte catholique definisce "eterodossa direttrice del Servizio nazionale famiglia e società della CEF"(!), conosciuta per la sua ostilità all`Enciclica di Paolo VI e per la sua adesione alla legge sull`aborto.
Con delle esperte di quel genere e con quei chierici eccitati di poter liberamente parlare di sessualità, ma tacendo il loro nome, siamo messi molto bene, ciò che quelle alleanze anti-cattoliche stanno tramando per influenzare il prossimo Sinodo è sotto gli occhi di chi vuol vedere, avranno loro l"ultima parola"?
Luisa, ancora a proposito di come evitare il lavaggio del cervello, io una cosa in comune con Bergoglio ce l'ho (che con me ha funzionato benissimo, con lui - che Dio mi perdoni - non saprei): non vedo la tv da quasi vent'anni, ormai. L'ho fatto soprattutto per istinto di conservazione del cervello, quando ho realizzato che c'era il rischio di soccombere e di abituarsi sottilmente, gradualmente, impercettibilmente a quanto veniva direttamente o indirettamente propinato (ero piuttosto giovane, allora, ma avevo capito che c'erano dei rischi seri e che col candeggio cerebrale non avrei progredito in un già difficile percorso di conversione, insomma mi sono affidata a Maria Santissima senza pensarci troppo e basta).
RispondiEliminaBen diverso è leggere, sulla stampa o in internet, anche le cose peggiori, perché l'attitudine del cervello è strutturalmente differente, la tendenza (che si può combattere, ma è uno sforzo mica da ridere) davanti alla tv è alla passività, mentre leggendo il cervello, semplicemente, funziona in modo autonomo.
Un digiuno televisivo fa sempre bene: tant'è che chi lo sperimenta in modo serio, motivato e prolungaoi, difficilmente torna indietro.
humilitas
È giusto che la Chiesa prenda una propria posizione. Si potrebbe discutere all'infinito ma la Bibbia è il punto fermo per i cristiani. E parla chiaro. Per un credente è impossibile percepire una famiglia al pari di una coppia gay, matrimonio o non matrimonio che sia. Il tanto discutere è solo frutto del fatto che molto si dichiarano credenti ma non hanno mai letto La Parola, creando confusione. Bisogna distinguere tra la persona e quel che fa la persona. Ľomosessuale va accolto come ogni persona, far diventare normalità l'omosessualità è un altro discorso
RispondiEliminaConcordo con humilitas.
RispondiEliminaE a proposito di film: non appena ho letto l'elenco dei film a Cannes, ho detto mio marito : - vincerà o quello sulle lesbiche (è il secondo o terzo in tre anni consecutivi) o quello su Auschwitz. Però ce la fa anche quello sul povero rifugiato Tamil. I nostri cineasti, invece, non avendo fatto un film politico (cioè antisilvio) , un premio se lo sognano - Avessi scommesso, avrei vinto man bassa.
Rr