È anche dalla notizia e in vista di questo evento che Paolo Pasqualucci ha preso le mosse per il suo articolo : Chi ha detto che nel recente motu proprio di Papa Bergoglio sul matrimonio non ci sia una modifica della dottrina della Chiesa? [qui].
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“Permanere nella verità di Cristo” è il titolo del convegno internazionale che si svolgerà a Roma il 30 settembre, in preparazione del Sinodo ordinario sulla famiglia. A promuoverlo sono La nuova Bussola Quotidiana, il mensile Il Timone, la rivista francese L’Homme Nouveau, la testata online spagnola Infovaticana e il centro di riflessione antropologica Dignitatis Humanae Institute.
C'è anche la nostra piena adesione.
È un contributo in preparazione del Sinodo ordinario (che si aprirà quattro giorni dopo), con la riproposizione chiara e integrale della tradizione cattolica sui problemi della vita, della famiglia e dell’educazione.
Per questo sul palco dei relatori vi saranno il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, il cardinale Raymond Leo Burke, "Cardinalis Patronus" del Sovrano Ordine di Malta, monsignor Cyril Vasil’, segretario della Congregazione per le Chiese orientali, il professor Stephan Kampowski, docente all’Istituto Giovanni Paolo II per la famiglia presso l’Università Lateranense.
Il convegno si svolgerà nel pomeriggio presso l’Istituto Angelicum di Roma, il cui rettore padre Miroslav Adam farà gli onori di casa aprendo il convegno.
Nell’occasione sarà presentato un appello ai padri sinodali, per il quale stanno arrivando in questi giorni le adesioni di cardinali, vescovi, sacerdoti e laici. Inutile dire che si tratta di un appuntamento importante, per affrontare da un punto di vista della continuità con l’insegnamento della Chiesa i principali punti controversi in discussione. Ulteriori dettagli seguiranno nei prossimi giorni.
C'è anche la nostra piena adesione.
È un contributo in preparazione del Sinodo ordinario (che si aprirà quattro giorni dopo), con la riproposizione chiara e integrale della tradizione cattolica sui problemi della vita, della famiglia e dell’educazione.
Per questo sul palco dei relatori vi saranno il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, il cardinale Raymond Leo Burke, "Cardinalis Patronus" del Sovrano Ordine di Malta, monsignor Cyril Vasil’, segretario della Congregazione per le Chiese orientali, il professor Stephan Kampowski, docente all’Istituto Giovanni Paolo II per la famiglia presso l’Università Lateranense.
Il convegno si svolgerà nel pomeriggio presso l’Istituto Angelicum di Roma, il cui rettore padre Miroslav Adam farà gli onori di casa aprendo il convegno.
Nell’occasione sarà presentato un appello ai padri sinodali, per il quale stanno arrivando in questi giorni le adesioni di cardinali, vescovi, sacerdoti e laici. Inutile dire che si tratta di un appuntamento importante, per affrontare da un punto di vista della continuità con l’insegnamento della Chiesa i principali punti controversi in discussione. Ulteriori dettagli seguiranno nei prossimi giorni.
Siamo al redde rationem. Non solo Muller:
RispondiEliminahttps://www.lifesitenews.com/news/explosive-video-pope-will-show-whose-side-hes-on-during-synod-says-archbish?utm_source
@ lister
RispondiEliminaNon capisco l'inglese, ho fatto una traduzione automatica sommaria sul web ma constato che si tratta di un articolo importante che varrebbe la pena tradurre bene
Bravi, fate i convegni!
RispondiEliminaAnonimo,
RispondiEliminaC'è chi fa i Convegni che servono per confrontarsi approfondire e - perché no? - compattarsi e delineare altro.
Nel corpo mistico di Cristo Signore c'è chi tace e prega; chi scrive e predica; chi insegna chi studia chi apprende; chi soffre e offre nel nascondimento...
Non so cosa consiglierebbe al posto dei Convegni; ma eventuali iniziative eclatanti non spettano a noi, che possiamo solo denunciare, riflettere, riaffermare la verità perenne, porre interrogativi, oltre che pregare...
La parte più interessante dell'articolo summenzionato, sono parole del'arcivescovo emerito Lenga di Karaganda (Kaz): " Il papa durante il sinodo dovrà dire da che parte sta, se accetta le direttive di coloro che vogliono amministrare la comunione ai divorziati - risposati, ci sarò eresia nella chiesa e se non accetta, potrebbe esserci uno scisma". E conclude " O noi stiamo dalla parte di Cristo o dalla parte del diavolo, non c'è una terza opzione. La gente comune talvolta è più vicina a Cristo dei preti".
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/non-ce-ragione-senza-verita-e-verita-senza-ragione#.VfVwchHtmko
RispondiEliminala lezione tenuta da monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio al Liceo don Gnocchi di Carate Brianza il 18 aprile 2015
Voglio introdurmi al tema di questo incontro con una frase che don Luigi Giussani ripeteva ogni anno all’inizio dei suoi corsi di Introduzione alla Teologia in Università Cattolica: «Io non vi devo convincere di niente e non intendo convincervi di niente; tendo invece a darvi un metodo con il quale misurare la vostra umanità di fronte alle varie proposte in cui vi imbatterete, fornendovi quindi un criterio per scegliere, in primo luogo per prendere posizione di fronte alla mia proposta».
Io vi proporrò, come vedrete, due impostazioni diverse per quanto riguarda il rapporto fra fede e ragione, due impostazioni che hanno preso corpo nel tessuto di quella grande civiltà occidentale di cui ha parlato Benedetto XVI a Regensburg. Queste due visioni, nella loro radicale alternatività, si sono formulate in stretto contatto: non ci sarebbe il razionalismo moderno, se non ci fosse stato il protestantesimo, se non ci fosse stata quella fuga intellettualistica che è poi culminata nel razionalismo, nell’illuminismo, nelle grandi ideologie totalitarie, nei sistemi socio-politici dipendenti da esse.
Tre paragrafi:
1. CHE COS’È LA FEDE E CHE COS’È LA RAGIONE, NELLA TRADIZIONE OCCIDENTALE, CLASSICA E CRISTIANA
2. AD UN CERTO PUNTO SI È APERTA UNA FORZOSA CONTRAPPOSIZIONE
3. IL COMPITO PRESENTE È LA TESTIMONIANZA
E così conclude:
Benedetto XVI ci ha consegnato una definizione straordinaria: «Siamo una minoranza, ma una minoranza creativa», una minoranza che sa chi è, che ha una sua cultura, che ha un suo ethos, che ha una sua capacità di costruzione, una sua capacità di sopportare la buona e la cattiva sorte, la salute e la malattia, la gioia ed il dolore, come una famiglia, perché la Chiesa è una famiglia.
Dio può concederci di tornare ad essere una presenza che influisce come può chiederci di essere semplicemente, nel silenzio della nostra testimonianza, o addirittura del martirio, testimoni di Colui che ha già vinto la morte ed il male e che quindi ci garantisce la vittoria, una vittoria che si comunica ad ogni uomo ed al mondo solo attraverso la testimonianza.
Vi chiedo che quanto ho detto divenga, soprattutto per i più giovani, un’occasione di confronto. Deciderete poi voi se, a partire dalla vostra umanità, ha più senso quello che ho detto nella prima o nella seconda parte. Deciderete soprattutto se ritenete che quell’irruzione del Mistero nella storia, di cui ho parlato nel primo punto, vada considerata determinante nel passato ed attuale nel presente; ma in primo luogo decidetevi a vivere, perché è vero che è questo un momento in cui la più grande responsabilità che ci è chiesta è quella di essere cristiani e basta.
"La gente comune talvolta è più vicina a Cristo di preti"
RispondiEliminaDal Foglio, lettere al direttore:
Al direttore - Il vero problema della chiesa bergogliana (perché la chiesa nonostante tutto continua ad avere un problema), caratterizzata dalla accelerazione dell’atteggiamento aperturistico verso il mondo, come sottolineava Ferrara mercoledì, è che il suo è un protendersi a senso unico. Il mondo non si è spostato di un millimetro verso la chiesa. E’ già successo due volte: con l’ecumenismo e con la ostpolitik. Roma si avvicinava, si apriva, tendeva la mano, si spogliava delle sue prerogative formali universalistiche, rinunciava a questo e a quello, riducendosi sempre più a patriarcato di Roma. Gli interlocutori non hanno mosso un passo verso di lei, non hanno scalfito più di tanto le loro posizioni. Quanto alla ostpolitik, beh, ci voleva Giovanni Paolo II.
Antonio Maranca
Il Direttore commenta laicamente: Basterebbe metterla giù così per capire tutto: il mondo non si avvicina alla chiesa e la chiesa si avvicina a un mondo che si distanzia dalla chiesa.
Il vdr dovrà dire da che parte sta?! E' come chiedere a Lenin se sta con Stalin, mentre fucilazioni e deportazioni proseguono. Quando i plotoni sono già nel cortile, ogni secondo di ritardo è colpevole.
RispondiElimina
RispondiElimina@ ARTICOLO SU LIFESITE NEWS
SINTESI DELL'ARTICOLO
Riferisce di un video appena rilasciato dalla editrice polacca Polonia Christiana, intitolato "Crisi nella Chiesa". Il video mette insieme una serie di dichiarazioni di alti prelati sulla crisi della Chiesa. Non sono riuscito a capire, dall'articolo, se riunisce dichiarazioni fatte in tempi diversi dall'anno scorso, o tutte concentrate in quest'ultimo periodo. Ad ogni modo riporta le seguenti dichiarazioni, che trascrivo in ordine alfabetico:
Card. Burke : "E' eresia insegnare che le relazioni omosessuali non sono disordinate [disordinate] o non sono morbose [disordered] o che ad esse ineriscono elementi positivi".
Jan Pavel Lenga, arciv. emer. di Karaganda in Kazakistan : parlando contro il cardinale Marx (uno del consiglio dei Nove di Papa Bergoglio) ha detto: "c'e stato in passato Karl Marx. Ora abbiamo Reinhardt Marx. E se l'attuale Marx dice cose del genere [comunione ai divorz. rispos. e indipendenza da Roma] non c'e' vera differenza [tra i due]". Le dichiarazioni di superiorita' della Chiesa cattolica tedesca [nei confronti di Roma]" sono come uno spettro che verra' scacciato con un segno di croce". Inoltre: "Durante il Sinodo il Papa fara' vedere da che parte stara'. Se accettera' la tesi di coloro che vogliono distribuire la S. Comunione ai divorziati, ci sara' l'eresia nella Chiesa; se non l'accettera', potrebbe esserci uno scisma nella Chiesa". In conclusione: "O siamo dalla parte di Cristo o da quella del demonio. Tertium non datur. La gente comune e' alle volte piu' vicina a Cristo dei preti".
Mons. Schneider: "stiamo gia' vivendo in tempi di scisma". Uno dei principali responsabili e' per lui il cardinale Kasper. "Queste false tesi saranno esposte. Cristo ha detto che tutto cio' che e' nascosto sara' rivelato. Le strategie del card. Kasper e del suo gruppo saranno rivelate come l'impostura che sono, una strategia opposta allo spirito di Cristo e degli Apostoli".
Per concludere, di nuovo Burke: " [Ci sono tesi eretiche professate dall'alta Gerarchia] Se cio' significa che cardinali saranno opposti a cardinali, ebbene dobbiamo accettare in tutta semplicita' il fatto che questa e' la situazione nella quale ci troviamo. Per quanto sta a me non aspiro affatto a questo tipo di conflitto ma, nel difendere la verita' della fede, finisco [fatalmente] col trovarmi in contrasto o in conflitto con una controparte. La cosa fondamentale per me e' tuttavia sempre la verita' della fede". [ a cura di A. R.]
L' articolo in questione si ricollega d un video al quale Rorate Caeli ha dato massimo risalto nei giorni scorsi e che riunisce anche testimonianze di Burke eSchneider.
RispondiEliminaMa anche Socci continua ad andarci giu' duro, parla di scisma e riprende le tesi del profosser de Mattei (oltre ad accennare a liti "rumorose" a Santa Marta...)
http://www.antoniosocci.com/dopo-2000-anni-il-divorzio-viene-imposto-nella-chiesa-e-lo-scisma-si-fa-piu-incombente/
Avete visto il "logo" del viaggio del vdr in USA?
RispondiEliminaLui di spalle sullo sfondo un vago edificio americano ed in grande "Love is our mission", con LOVE scritto più in grande e di un colore diverso del resto.
Love? quale Love?
In Latino sarebbe stato " Charitas missio nostra", più diretto e meno ambiguo.
Rr
RispondiElimina@ POSTILLA ALLA TRADUZIONE DEL VIDEO
Nel video la denuncia della deriva dottrinale e pastorale della Chiesa da parte dei vescovi e cardinali citati e' in verita' assai articolata e durissima. Dura 41' e non l'ho visionato tutto. Lifesitenews citando il card. Burke riporta, circa l'omosessualita', che egli abbia detto esser essa comportamento "disordinated" e "disordered". Il primo termine mi sembrava strano perche' in inglese non esiste. L'ho comunque tradotto. Controllando la dichiarazione del cardinale nel video si vede che egli e' inciampato in un "italianismo": parlando sempre in inglese, aveva cominciato a dire "disordinated" (disordinato) e poi si era corretto dicendo "disordered" (disordinato, in inglese, con l'implicazione di morboso, malato). Il cardinale conosce bene l'italiano. Questo, per la giusta acribia del testo. A. R.
Il primo dovere è conservare la propria fede contro l'aggressione bergogliana. Raccomando la lettura degli scrittori - anche gesuiti - di spiritualità post tridentina, sopratutto del XVII secolo, secondo Ariès il più cattolico della storia. Sto leggendo gli Essais de morale di Pierre Nicole, un antidoto fantastico contro il bergoglismo. La fede cristallina.
RispondiEliminaRingrazio A.R.
RispondiEliminaHo programmato per domattina la traduzione integrale e l'inserimento del video di Polonia Christiana.
Il fronte 'sano' della Chiesa deve compattarsi...