Apro con la sintesi di commenti di Paolo Pasqualucci e Josh, seguiti da un allucinante stralcio del discorso di chiusura del Sinodo infarcito di sofismi, che molto interpellano il sensus fidei cattolico e che diventano eresie. I miei commenti saranno principalmente su questo e sul resto che neppure ho avuto lo stomaco di leggere. E in ogni caso dovrà esser consultata anche la relazione finale. Non prima di domani, però, perché oggi sono esausta e febbricitante, con la sofferenza e la pesantezza della situazione che si è insinuata in ogni fibra del mio essere. Ma non può finire qui perché non può finire così. E comunque dico francamente che, in coscienza, non posso seguire chi non parla da papa ma da cattivo maestro e attendo di conoscere cosa diranno e come penseranno di comportarsi il cardinale Raymond Leo Burke et alii che sicuramente non sono a questi livelli di squallore.
La famosa concessione "caso per caso" della comunione ai divorziati risposati è passata per 1 voto. Dunque, un altro colpo di piccone al matrimonio cattolico, dopo quello rappresentato dal Motu Proprio bergogliano sul processo "più veloce" per le cause di nullità. Si può dire una sola cosa, peraltro evidente da tanto tempo: la Gerarchia cattolica attuale è marcia e bacata, solo in 80 su 270 hanno votato contro quest'incredibile normativa, scritta con la mano sinistra. Del resto, non ci sono già tanti parroci (a quanto si dice) che la danno la comunione a chiunque, senza confessione, senza niente?
Si creeranno così un corpo di eccezioni (giuridico-teologiche) alla norma, ossia al dogma della fede. Una soluzione a dir poco allucinante. Infatti fu allo stesso modo che si comportarono i Farisei, che glossavano, glossavano, glossavano le Sacre Scritture, e a furia di "creare il caso"/sommare le interpretazioni personali/collezionare le "eccezioni", misero assieme una "tradizione" che finiva per affermare l'OPPOSTO del testo sacro....
Significa aver cercato di guardare e di leggere la realtà, anzi le realtà, di oggi con gli occhi di Dio, per accendere e illuminare con la fiamma della fede i cuori degli uomini, in un momento storico di scoraggiamento e di crisi sociale, economica, morale e di prevalente negatività.Significa aver testimoniato a tutti che il Vangelo rimane per la Chiesa la fonte viva di eterna novità, contro chi vuole “indottrinarlo” in pietre morte da scagliare contro gli altri.Significa anche aver spogliato i cuori chiusi che spesso si nascondono perfino dietro gli insegnamenti della Chiesa, o dietro le buone intenzioni, per sedersi sulla cattedra di Mosè e giudicare, qualche volta con superiorità e superficialità, i casi difficili e le famiglie ferite.Significa aver affermato che la Chiesa è Chiesa dei poveri in spirito e dei peccatori in ricerca del perdono e non solo dei giusti e dei santi, anzi dei giusti e dei santi quando si sentono poveri e peccatori.Significa aver cercato di aprire gli orizzonti per superare ogni ermeneutica cospirativa o chiusura di prospettive, per difendere e per diffondere la libertà dei figli di Dio, per trasmettere la bellezza della Novità cristiana, qualche volta coperta dalla ruggine di un linguaggio arcaico o semplicemente non comprensibile...E – aldilà delle questioni dogmatiche ben definite dal Magistero della Chiesa – abbiamo visto anche che quanto sembra normale per un vescovo di un continente, può risultare strano, quasi come uno scandalo - quasi! – per il vescovo di un altro continente; ciò che viene considerato violazione di un diritto in una società, può essere precetto ovvio e intangibile in un’altra; ciò che per alcuni è libertà di coscienza, per altri può essere solo confusione. In realtà, le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale – come ho detto, le questioni dogmatiche ben definite dal Magistero della Chiesa – ogni principio generale ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato. Il Sinodo del 1985, che celebrava il 20° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, ha parlato dell’inculturazione come dell’«intima trasformazione degli autentici valori culturali mediante l’integrazione nel cristianesimo, e il radicamento del cristianesimo nelle varie culture umane». L’inculturazione non indebolisce i valori veri, ma dimostra la loro vera forza e la loro autenticità, poiché essi si adattano senza mutarsi, anzi essi trasformano pacificamente e gradualmente le varie culture.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/10/24/0816/01825.html
RispondiEliminaRelazione Finale del Sinodo dei Vescovi al Santo Padre Francesco
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/24/i-divorziati-risposati-nella-relatio-finalis-ma-della-comunione-non-ce-nemmeno-la-parola/
Sinodo: ostia a divorziati, per un voto
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2015/10/24/sinodo-ostia-a-divorziati-per-un-voto_2b5e6a28-d2de-4c64-aaf5-af8089114301.html
Chapeau, Maria. Chapeau. Un treno di ringraziamenti per il lavoro che svolgi per noi. Che Dio ti benedica. Con i sensi della mia stima e della mia considerazione.
RispondiEliminaLa "mafia di San Gallo" ha vinto! Io voglio vedere, una volta che questi tradimenti si mettano per iscritto e si eseguano, cosa faranno i cardinali e vescovi fedeli al Magistero perenne. Poi mi chiedo, se un vescovo ordina nella sua diocesi di dare la comunione agli adulteri, ecc., cosa faranno i sacerdoti fedeli? Dio mio, non vorrei immaginare le persecuzioni a cui verranno incontro coloro che non accetteranno queste "pastorali"!
RispondiEliminaRipubblico qui, ad aggiunta al sofferto e condivisibilissimo commento di Mic, che esprime sentimenti che sono anche i miei, un mio precedente commento ad un post, ormai superato dai drammatici eventi.
RispondiEliminaSulla base delle informazioni diffuse dai TG, il Sinodo ha deciso, a strettissima maggioranza: la comunione ai divorziati sarà lecita "caso per caso".
Prima considerazione: può un sinodo (i cui partecipanti sono stati scelti uno a uno dal Pontefice prevalentemente tra i modernisti, senza alcuna garanzia di rappresentanza reale) decidere non su una norma di legge canonica, ma di legge divina? Come verrà recepita questa decisione (che non è vincolante) in eventuali norme del Pontefice che in ogni caso non potrebbe avrebbe alcuna potestà di mutare una legge divina?
Seconda considerazione: la Verità può essere sottoposta al "vaglio democratico"? Un giorno metteremo ai voti anche l'esistenza di Dio? La democrazia è il metodo giusto per decidere ciò che è vero, lecito e giusto e ciò che non lo è?
Terza considerazione: la decisione del sinodo annichilisce i Sacramenti del Matrimonio (anche con il combinato disposto del Motu Proprio che, di fatto, introduce il "divorzio cattolico"), e della Santa Comunione. Quali saranno i prossimi obiettivi dell'offensiva modernista e protestantica?
Quarta considerazione: abbiamo esperienza delle "concessioni particolari". Da "eccezioni", poi diventano la norma, poi norma obbligatoria. L'abominio blasfemo e sacrilego della Comunione nella mano ne è un esempio. La comunione ai divorziati diventerà norma obbligatoria. Nessun sacerdote negherà l'assoluzione o la comunione.
Quinta considerazione: tra la limitata minoranza dei coniugi ancora vagamente cattolici, questa decisione sinodale rappresenterà il venir meno di un freno al divorzio. La considerazione comune sarà: "anche la Chiesa lo ammette, tanto è vero che verrò ammesso alla Comunione".
Sesta considerazione: un buon (sottolineo: buon) cattolico che, magari perché convertitosi dopo un matrimonio civile come divorziato o con una persona divorziata, e che vive con sofferenza la sua condizione, come dovrà comportarsi? Dovrà credere alla legge divina o ai "diktat democratici" del sinodo?
Settima considerazione: quel "piccolo resto" del clero "tradizionalista" (FSSPX e altri) come dovranno comportarsi? Saranno obbligati anche loro ad assolvere ed ammettere alla comunione i concubini?
Infine, e concludo: credo che sia la prima volta nella storia che la Chiesa nega una legge divina. Pensavo che ci fosse una impossibilità "ontologica". Mi sbagliavo. Come leggere metafisicamente questa tragica decisione?. Mi sono sempre tenuto lontano da letture apocalittiche, ma come non leggere anche apocalitticamente questa sciagurata decisione? E, soprattutto, cosa possiamo fare, oltre a pregare e testimoniare contro tutti, anche contro il sinodo e il Pontefice, la verità di sempre?
Grazie caro Alessandro. Ce la metto tutta, con l'aiuto del Signore - anzi direi proprio in Cordibus Jesu et Mariae - nonostante tante cose... :)
RispondiEliminaSiamo sul fronte!
Questa e' una battaglia della massima importanza, sono tornati gli ariani (alias modernisti) portando con se la quintessenza delle eresie.
RispondiEliminaInfine, e concludo: credo che sia la prima volta nella storia che la Chiesa nega una legge divina. Pensavo che ci fosse una impossibilità "ontologica". Mi sbagliavo. Come leggere metafisicamente questa tragica decisione?. Mi sono sempre tenuto lontano da letture apocalittiche, ma come non leggere anche apocalitticamente questa sciagurata decisione? E, soprattutto, cosa possiamo fare, oltre a pregare e testimoniare contro tutti, anche contro il sinodo e il Pontefice, la verità di sempre?
RispondiEliminaQuesto è quanto ci resta da fare, Deo adiuvante e con molto discernimento. Finora sono stati in troppi a tacere, o a ciurlare nel manico. Ma adesso chi comprende e tace, non ha scuse...
Comunque di fronte a questa dissoluzione finale della Chiesa - di questo si tratta - che nessuna ipocrisia da sepolcri imbiancati può mascherare continua a lasciarmi esterrefatto la pressoché totale mancanza di resistenza interna. Un manipolo di soggetti piazzati ai posti giusti e dalle idee (purtroppo) chiarissime ha stravolto in un attimo una intera religione tra gli applausi della maggioranza normalista contenta come e più di prima. E i quattro gatti resistenti nella Fede di sempre al gabbio o al lazzaretto.
RispondiEliminaMiles
Nell'omelia di beatificazione di Paolo VI (che di beato non ha nulla) nell'anno scorso, Bergoglio diceva:
RispondiElimina"Dare a Dio quello che è di Dio, significa «aprirsi alla sua volontà e dedicare a Lui la nostra vita e cooperare al suo regno di misericordia, di amore e di pace. Qui sta la nostra vera forza, il fermento che la fa lievitare e il sale che dà sapore ad ogni sforzo umano contro il pessimismo prevalente che ci propone il mondo»". http://www.lastampa.it/2014/10/19/italia/cronache/sinodo-il-papa-dio-non-ha-paura-delle-novit-francesco-a-san-pietro-proclama-beato-paolo-vi-pAvviYSpbZBNnCC0G3KWII/pagina.html
I Papi Conciliari sempre dicono che la Chiesa dopo il Concilio se contenta in essere il fermento che fa lievitare e il sale che dà il sapore alla società, ma in questo sinodo vediamo che è tutto il contrario: è la società laica e il suo Stato il fermento che fa livietare e il sale che dà sapore ad ogni sforzo della Chiesa conciliare.
Se un divorziato risposato dice al confessore io non mi sento di essere in peccato questi è tenuto ad assolverlo?
RispondiEliminaSe questo è la vittoria del tomismo! Vale più il sentire che il reale.
Enrico VIII perdonaci.
Credo che chi 'non si sente' in peccato non vada nemmeno dal confessore.
RispondiEliminaComunque l'andazzo l'attuale lo autorizza a rimanere nello stato in cui è; mentre chiunque tentasse di convincerlo del suo errore, non sarebbe efficacemente persuasivo, perché avrebbe la neo-chiesa a smentirlo.
Maria, suggerirei di mettere sul sito il ritratto di S. Thomas More, ben visibile. Ed una rappresentazione di S. Giovanni decollato. Di modo che chi (i bergolgliani) vuole intendere, intenda.
RispondiEliminaCome la mettiamo con l'insegnamento del papa proclamato santo?
RispondiEliminaFamiliaris Consortio. n. 84: “Se si ammettessero queste persone all’Eucaristia, i fedeli rimarrebbero indotti in errore e confusione circa la dottrina della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio.”
Riporto solo la conclusione del mio commento al post precedente dove dicevo il mio disgusto per quel che è uscito dal Sinodo, per le parole di Bergoglio, per la codardia di chi ha votato quel paragrafo e si è allineato, per chi ha vinto la sua battaglia contro la Dottrina.
RispondiEliminaLà dove Bergoglio ha ragione è quando dice:
" Per tutti noi la parola “famiglia” non suona più come prima, al punto che in essa troviamo già il riassunto della sua vocazione e il significato di tutto il cammino sinodale."
Effettivamente grazie a Bergoglio, ai suoi teologi di fiducia, alla sua corte servile, non solo la parola famiglia ma il Sacramento del Matrimonio non solo non "suona" più come prima ma non è più lo stesso.
La Chiesa non è più la Chiesa di Cristo visto che non si esita a calpestare, a tradire la Sua Parola, la Verità.
Complimenti allo staff di Santa Marta.
Pur nella tragicità dell'ora presente e della eretica decisione del sinodo (tale è, perché annichilisce almeno due Sacramenti: il Matrimonio e la Comunione), sono curioso ora di vedere come reagiranno certi pseudo-conservatori, papolatrici e giustificazionisti ad oltranza, come Introvigne e Cavalcoli. A quali arzigogoli, contorti argomenti, arrampicature sui vetri, sofismi dovranno ricorrere?.
RispondiEliminadal vangelo secondo Matteo, capitolo 26
RispondiElimina[1]Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: [2]«Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso».
[3]Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, [4]e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire. [5]Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il popolo».
...
[14]Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti [15]e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. [16]Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.
...
adesso hanno l'occasione propizia.
A noi non resta che consegnarci. Il mondo non è poi così "positivo" e desideroso di dialogo. Odia Cristo. Lo vuole morto. Non ha ancora capito Chi è veramente.
Credono di essere salvi usandolo, come se fosse un talismano o una magia...
Magister fa notare che della parola comunione nei tre paragrafi sui divorziati risposati non c`è nememno l`ombra, mentre il riferimento era esplicito nelle conclusioni del circolo tedesco, è forse "grazie" a quella "mossa"- soppressione che taluni hanno accettato quei paragrafi, ma non siamo fessi, quel che già da tempo si fa sul terreno ora lo si farà invocando il placet di Roma.
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/24/i-divorziati-risposati-nella-relatio-finalis-ma-della-comunione-non-ce-nemmeno-la-parola/
Altra battaglia vinta dal demonio. Ottimo modo di prepararci alla festa di Halloween.
RispondiEliminaEcco come i media presentano la risoluzione=soluzione finale, e mi son limitata all` Italia e alla Francia:
RispondiElimina-Corriere della Sera:
"Il Sinodo e la comunione ai divorziati «I sacerdoti decidano caso per caso»"
-Repubblica:
"Sinodo, comunione ai divorziati "Si deciderà caso per caso"
-Il Giornale:
"Il Sinodo apre ai divorziati"
-La Stampa:
"Cade il divieto di comunione ai divorziati"
- Le Figaro:
"Le Synode s'achève sur une victoire importante pour le pape François"
-La Croix:
"Le synode ouvre la voie au « discernement » pour les divorcés remariés"
Sans changer la doctrine, le texte laisse ouverte la possibilité aux divorcés remariés d’accéder aux sacrements après un discernement."
- le Monde:
"Au synode sur la famille, les évèques ouvrent la porte aux divorcés remariés, pas aux homosexuels"
Che cosa faranno e diranno ora gli ottanta vescovi e cardinali che hanno votato contro?
Faranno sentire la loro voce?
Du “Discorso conclusivo” cité plus haut :
RispondiElimina« … i cuori chiusi che spesso si nascondono perfino dietro gli insegnamenti della Chiesa, o dietro le buone intenzioni, per sedersi sulla cattedra di Mosè e giudicare, qualche volta con superiorità e superficialità, i casi difficili e le famiglie ferite…
« … aprire gli orizzonti per superare ogni ermeneutica cospirativa o chiusura di prospettive, per difendere e per diffondere la libertà dei figli di Dio, per trasmettere la bellezza della Novità cristiana, qualche volta coperta dalla ruggine di un linguaggio arcaico o semplicemente non comprensibile... »
Etc., etc.
“Coming out” débile et consternant… Appelons ce charabia du charamsa pontifical…
Il y a plus de 50 ans que des ecclésiastiques mal dans leur peau — parce qu'ils se sont tout simplement trompés de vocation — nous sortent et nous rabâchent ces sottises.
Mais qu'un "pape" (ici les guillemets sont désormais de rigueur) reprenne à son compte pareille camelote intellectuelle, osant la présenter comme la “Novità cristiana”, cela ne s’était jamais vu et en dit long sur la nature et la profondeur de sa "culture théologique" pour ne pas dire sur sa fidélité à la parole de Jésus !
Que ce même “pape” n'hésite pas non plus à jeter implicitement le discrédit sur l'enseignement de tous ses prédécesseurs sans exception en dit long également sur sa “qualité humaine”.
Pouah ! Que dire d’autre ? Un Musulman ou un Juif cracherait à terre…
Que le dernier Maritain nous console, lui qui écrivait en épigraphe à son dernier livre, où il dénonçait les premières dérives conciliaires (“Le Paysan de la Garonne”, 1966), ce simple proverbe chinois : « Ne prenez jamais la bêtise trop au sérieux. »
Incredibile la Legge di Dio per la prima volta e' messa ai voti...Quo vadis Domine ?
RispondiEliminaPiangiamo insieme alla Vergine Addolorata , partecipiamo al dolore di cui siamo la causa !
Gloria Cristina ha detto...
RispondiEliminaLa "mafia di San Gallo" ha vinto! Io voglio vedere, una volta che questi tradimenti si mettano per iscritto e si eseguano, cosa faranno i cardinali e vescovi fedeli al Magistero perenne. Poi mi chiedo, se un vescovo ordina nella sua diocesi di dare la comunione agli adulteri, ecc., cosa faranno i sacerdoti fedeli? Dio mio, non vorrei immaginare le persecuzioni a cui verranno incontro coloro che non accetteranno queste "pastorali"!
Mic: Qualcuno ha preso questo mio commento dalla discussione che hai messo su FB e l'ha riportata qui. Voglio chiarire che Gloria Cristina sono io però, non capisco, chi è che ha preso la mia identità!
Grazie cara miserere del chiarimento.
RispondiEliminaArrivano un mare magnum di commenti con i nick più disparati che in genere preferisco all'Anonimato. Ma non è controllabile la provenienza di tutti, soprattutto di quelli che non conosco come abituali.
In genere bado al contenuto.
Figurati, Mic! Poi sono io che decido se voglio riportare altrove i commenti che faccio su FB e non un'anomimo pinco pallino!
RispondiEliminax l'anomimo che si è fatto passare per me, abbia la cortesia di postare i propri commenti qui con il proprio nick. Grazie!
Non credo durerà a lungo questa farsa.
RispondiEliminaSono contenra di andare nelle catacombe,sarò con fratelli, sorelle, madri e padri, con tutti coloro che si sforzano di fare la volontà di NSGC.
Non mi volterò indietro.
Non andrò a gridare sui tetti.
Firmato: Cattolica che soffre.
Discriminata per dogmatismo Trinitario fisso,chiuso,immutabile.
Refrattaria a pastorali nomadi,allargate,cangianti.
Cerca il Discurso Conclusivo:
RispondiElimina"E – aldilà delle questioni dogmatiche ben definite dal Magistero della Chiesa – abbiamo visto anche che quanto sembra normale per un vescovo di un continente, può risultare strano, quasi come uno scandalo - quasi! – per il vescovo di un altro continente; ciò che viene considerato violazione di un diritto in una società, può essere precetto ovvio e intangibile in un’altra; ciò che per alcuni è libertà di coscienza, per altri può essere solo confusione".
Qui una perffeta identificazione tra Chiesa e il mondo. Anche se può dire che sembra che sentono non fare parte della stessa Chiesa. Infatti, se la Chiesa è una società perffeta, possiede una sola fede, un solo battesimo, un solo Signore e ha un catechismo, una sola liturgia e un CDC, come una cosa può essere normale per il vescovo di un continente e essere un scandalo per il vescovo di un'altro continente?
Pio XII ha parlato della soprannazionalità della Chiesa dicendo:
"LA SOPRANNAZIONALITÀ DELLA CHIESA
La Chiesa cattolica, di cui l’Urbe è il centro, è soprannazionale per la sua stessa essenza. Ciò ha un duplice senso, uno negativo ed uno positivo. La Chiesa è madre, Sancta Mater Ecclesia, una vera madre, la madre di tutte le nazioni e di tutti i popoli, non meno che di tutti i singoli uomini, e precisamente perché madre, non appartiene né può appartenere esclusivamente a questo o a quel popolo, e neanche ad un popolo più e ad un altro meno, ma a tutti egualmente. È madre, e quindi non è né può essere straniera in alcun luogo; essa vive, o almeno per la sua natura deve vivere, in tutti i popoli. Inoltre, mentre la madre, col suo sposo e i suoi figli, forma una famiglia, la Chiesa, in virtù di una unione incomparabilmente più stretta, costituisce, più e meglio che una famiglia, il corpo mistico di Cristo. La Chiesa è dunque soprannazionale, perché è un tutto indivisibile e universale. http://w2.vatican.va/content/pius-xii/it/speeches/1945/documents/hf_p-xii_spe_19451224_negli-ultimi.html
Pio XII ancora parla "Ai nuovi cardinali sulla sopranazionalità della Chiesa cattolica" https://w2.vatican.va/content/pius-xii/it/speeches/1946/documents/hf_p-xii_spe_19460220_la-elevatezza.html.
La inculturazione fa scomparire la sopranazionalità della Chiesa, diventa le Chiese più in comunione con la sua realtà locale che in comunione con la Chiesa Universale. Infatti, se una cosa è per un vescovo un scandalo e per altro no, è perché uno di loro (o ambedue)sta più in comunione con la sua realtà locale che con la fede o la realtà universale della Chiesa.
"Il Sinodo del 1985, che celebrava il 20° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, ha parlato dell’inculturazione come dell’«intima trasformazione degli autentici valori culturali mediante l’integrazione nel cristianesimo, e il radicamento del cristianesimo nelle varie culture umane». L’inculturazione non indebolisce i valori veri, ma dimostra la loro vera forza e la loro autenticità, poiché essi si adattano senza mutarsi, anzi essi trasformano pacificamente e gradualmente le varie culture".
RispondiEliminaSembra che qualcosa non è andato bene nel Sinodo di 1985, perché vediamo nel Sinodo di 2015 una «intima trasformazione degli autentici valori cattolici mediante l’integrazione nel laicismo, e il radicamento del laicismo nella Chiesa Cattolica». L'inculturazione sarebbe una arma a doppio taglio?
Non ha nessuno esempio di buoni frutti dell'inculturazione. Se fosse un bene per la Chiesa non se farebbe un sinodo per dare comunione ai divorziati risposati. Se "ogni principio generale ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato", perché 30 anni dopo il Sinodo di 1985 se svolge un sinodo per quelli che non hanno osservato e non hanno applicato il principio generale del matrimonio? Per dire meglio: un sinodo che voleva cambiare il principio generale.
"Credo che chi 'non si sente' in peccato non vada nemmeno dal confessore".
RispondiEliminaCara Mic,
È difficile sapere il luogo del sacramento della penitenza in questa Chiesa. Una Chiesa in ascolto, prima di ascoltare segni dei tempi, il mondo, la società, rispondere degli questionari, famiglia nel sinodo ecc, ascolta quello che i suoi figli dicono nel confessionario. Solo quando al sacramento della penitenza non viene riconosciuto il suo valore, è qui si fa un sinodo come abbiamo visto.
Le famiglie che hanno partecipato nel sinodo con il fine di rendere testimonianza personale di come vivono il matrimonio, è diversa di quella che i padri sinodali ascoltano nel confessionario o guardano nelle loro Chiesa?
La testimonianza del sinodo è di un allontanamento impressionante del sacramento della penitenza. Se parla delle famiglie ferite, ma il sacramento che gli può guarire non è apparso nel sinodo. Sembra che vogliono guarire le famiglie ferite senza la confessione. Bergoglio ha parlato di inculturazione principi generale, ma un po di buon senso solleva le domande:
Il sinodo non doveva dare i criteri per giudicare "caso per caso"?
Tutti i casi già non sono ascoltati nei confessionari?
Posso dire la mia? E' un bel pezzo che i cattolici fanno quel che vogliono con tanti saluti all' insegnamento della Chiesa in merito alla famiglia : da almeno 40 anni! Be', non proprio tutti, ma la stragrande maggioranza sì. Come faccio a dirlo? Insegno e la "materia prima" per la mia professione è andata via via scemando.
RispondiEliminaTutti con gravi motivi di salute o a rischio di miseria nera se fosse arrivato un altro pupo oltre al 1°- 2°? Ma per piacere!
Lo so, sono acida, lo ammetto, ma tutto questo squarciarsi le vesti per la comunionione ai divorziati mi fa un po' ridere: ci si scandalizza tanto perchè la loro condotta è "manifesta" ma non vediamo forse intorno a noi il risultato di un' altra condotta disonesta nei confronti della legge di Dio... e quanti guai ci sta già portando e ci porterà ancora lo scopriremo nel prossimo futuro.
Padre Pio ricordava ai sacerdoti che l'essere "indulgenti" in confessionale circa l'evitare la procreazione li avrebbe chiamati nell'aldila a dover render conto del Sangue di Nostro Signore: in quel giorno non vorrei essere nei panni di tanti confessori "moderni"
Certo l' ignoranza ha lavorato tanto e chi non si è adeguato all' andazzo è stato considerato un po' fuori di testa... ma ringrazia ogni giorno il Signore di avergli fatto incontrare coraggiosi uomini di Chiesa che gli hanno fatto scoprire il senso della cooperazione della coppia di sposi con Dio per dargli altri uomini da amare e portare, si spera sempre, in Paradiso , per far "fruttare" sempre più il suo Preziosissimo Sangue versato per il genere umano.
http://www.placidasignora.com/2009/09/24/perche-si-dice-per-un-punto-martin-perse-la-cappa/
RispondiElimina@ Anonimo 22:52 "Un manipolo di soggetti piazzati ai posti giusti e dalle idee (purtroppo) chiarissime ha stravolto in un attimo una intera religione"; eh sì, caro amico, ma non da ora, però, sin da quell'infausto 28 ottobre 1958, quando un vero e proprio "golpe" modernista riuscì a insediare sul soglio di Pietro un inguaribile utopista filoomunista ed ecumenista, che spalancò le porte di Santa Romana Chiesa ai sicari del demonio. Ecco il risultato: scesi dal cavallo di Troia (il CV II) si sono impadroniti della Chiesa di Cristo e ne hanno fatto scempio. Quanto durerà la loro dittatura? solo Dio lo sa, a noi tocca resistere, resistere, resistere, come diceva il giudice Borrelli, riferendosi ai propositi di riforma dell'ordine giudiziario dell'allora presidente del consiglio, Silvio Berlusconi.
RispondiEliminaQualche giorno fa ho postato un mio articolo, nello sdegno di quanto andava prospettandosi.
RispondiEliminaOra che avete avuto la prova provata della pusillanimità dei partecipanti al Sinedrio, vorrete pubblicare il link?
http://opportuneimportune.blogspot.com/2015/10/ma-non-vi-vergognate-mai.html
"Caso per caso e con discernimento"!
RispondiEliminaEcco la stessa strategia usata per cambiare la Messa (comunione in mano, lingua volgare, ecc.) ora è adottata per cambiare la morale cattolica. Si inizia con delle apparenti eccezioni e tra qualche mese questa sarà la regola!
Dal testo della relazione finale:
RispondiElimina"Nella prospettiva della pedagogia divina, la Chiesa si volge con amore a
coloro che partecipano alla sua vita in modo imperfetto: invoca con essi la grazia
della conversione, li incoraggia a compiere il bene, a prendersi cura con amore l’uno
dell’altro e a mettersi al servizio della comunità nella quale vivono e lavorano. È
auspicabile che nelle Diocesi si promuovano percorsi di discernimento e
coinvolgimento di queste persone, in aiuto e incoraggiamento alla maturazione di una
scelta consapevole e coerente. Le coppie devono essere informate sulla possibilità di
ricorrere al processo di dichiarazione della nullità del matrimonio."
Allucinante. L'ultimo frase suona come un incentivo. Forza conviventi, sposatevi in chiesa, tanto non è una cosa seria!
Scusate ma a me pare che non sia cambiato nullla rispetto alle regole precedenti.
RispondiEliminaPer me è stato un gran polverone per nulla, a meno che, sia servita la pressione dei conservatori e tutte quelle firme e lettere di laici a frenare certi oscuri propositi che c'erano nell'aria.
Ovunque, giornali cartacei e on line, radio e televisioni, non fanno che riportare la riconsiderazione della chiesa per i divorziati risposati, a questo è servito il Sinodo voluto da Bergoglio., doveva essere il Sinodo sulla famiglia come il Signore l`ha voluta ed è diventato in questa chiesa disastrata il sinodo sulle famiglie ricomposte , sui divorziati risposati.
RispondiEliminaBergoglio si comporta come se la Chiesa fosse sua, ma non è sua la Chiesa è di Cristo.
Bergoglio sta rivoluzionando la Chiesa per farne una a sua immagine, ma non è e non sarà la Chiesa di Cristo.
E a nulla servono tonnellate di parole e inchiostro immerse nella melassa per mascherare tutto ciò, NON è misericordia quella che è slegata dalla Verità, non è misericordia quella che tradisce e calpesta la Verità.
Anch'io concordo in parte con Anonimo delle 08.07: Tanto rumore per nulla, o pochissimo.
RispondiEliminaDel resto tutti... ci affanniamo, ma Dio solo dispone, Fiat Voluntas Suam!
Anche Socci, su facebook,scrive:
STATE ATTENTI ALLE BALLE DELLA MACCHINA DI PROPAGANDA DEI MEDIA: BERGOGLIO HA PERSO IL SINODO 5 A 0 E PER LA TERZA VOLTA SI CONFERMA IN MINORANZA NELLA CHIESA. MA ORA STA CERCANDO, ATTRAVERSO I MEDIA, DI ACCREDITARE UNA SUA VITTORIA. DOMANI LEGGETE IL MIO ARTICOLO E CAPIRETE.
Si è fatto tanto rumore per nulla e tanta brutta gente si è impegnata tanto ma ha portato a casa ben poco.Che molti fossero dei novelli giuda era saputo ed ampiamente dimostrato da una vita di tradimenti, che altri seguissero il vento della Pampa per mancanza di carattere per non dir di peggio era sotto gli occhi di tutti,ma gli 80 che non hanno ceduto alle minacce ed alle lusinghe di un potere assoluto e dispotico sono una bellissima notizia.Adesso si andrà avanti come prima ed il prossimo Papa ,quando il Signore deciderà di cambiare , rimetterà tutte le cose al loro posto. Bobo
RispondiEliminaSi temevano sconquassi dopo il sinodo 2014 (ricordo la famigerata Relatio post-disceptationem)e dopo lo stesso Instrumentum laboris e invece è avvenuto un piccolo "miracolo".
RispondiEliminaPrendiamo atto delle molte ed importanti conferme positive, stigmatizziamo - esecrandoli - i pochi passaggi negativi. Non facciamoci influenzare dai titoli dei giornali, tra pochi giorni alcuni parleranno di "aspettative esagerate" per mascherare i risultati alquanto deludenti.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-sinodo-finisce-con-un-compromessoma-lascia-limpressione-di-una-chiesa-divisa-14203.htm
per esempio:
I DIVORZIATI RISPOSATI, NESSUN CENNO ALL’EUCARISTIA (foro interno già esistente)
PERSONE OMOSESSUALI, SOLO UN PARAGRAFO (nessun riconoscimento delle unioni)
PATERNITA’ E MATERNITA’ RESPONSABILE (HUMANAE VITAE riscoperta)
IDEOLOGIA GENDER (completo rifiuto)
Certamente ci saranno da temere dei colpi di coda da parte di alcuni.
Sono d'accordo con Anonimo delle 08.07 ho letto la relazione finale e non mi sembra che è cambiato qualcosa - boh!
RispondiEliminaComunque, buona domenica a tutti.
http://unacumpapanostro.com/
RispondiEliminaqui il messaggio papale, trasmesso dalla Segreteria di Stato a mons. Pozzo per il pellegrinaggio "Summorum Pontificum".
Vi lascio aprire il Sismografo per avere un`idea di come è recepito quel che è uscito dal Sinodo.
RispondiEliminaUn filo rosso percorre gli articoli, e cioè che
"la vera difesa della dottrina sta nel difenderne lo spirito, non la lettera."
dixit Tornielli che riprende Bergoglio.
Non lo smentisce Forte che dichiara :
"lo spirito del Concilio Vaticano II è quello che si è respirato nel Sinodo dei Vescovi sulla famiglia"
Sono dunque arrivati ad un compromesso grazie alla mediazione(!) del circolo tedesco. Ieri sullla maggioranza raggiunta per un solo voto, parlavo di "mossa" nell`avere soppresso il riferimento esplicito alla Comunione, ebbene stamattina ancora Tornielli, come sempre iperattivo, lo conferma , scrive sulla Stampa:
"La "soluzione tedesca" ha spiazzato i conservatori. La minoranza rigorista sconfitta dalla mossa a sorpresa in assemblea".
A proposito di Sacramenti si fanno "mosse", e lo si ammette candidamente pur accusando altri, i rigoristi, di cospirazione, si arriva a compromessi del tipo" di dò questo e tu mi dai quello", " io rinuncio a questo e tu rinunci a quello".
E non si vergognano, anzi ne vanno fieri.
Però che così tanti vescovi non abbiano visto quella mossa strategica, e le sue inevitabili conseguenze, che così tanti si siano lasciati convincere, mi lascia molto "songeuse" sulla loro maturità, preparazione per non dire intelligenza e preferisco non parlare di Fede.
Se vi interessa, qui la summa di Tornielli che, dopo aver seminato tanti sassolini durante due settimane , ha potuto finalmente pubblicare il suo articolo che non dubito era pronto da tempo.
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-44228/
Sulle conclusioni del sinodo, condivido questo prespicace commento:
RispondiEliminaIl circolo mediatico le somministrerà secondo interpretazione di parte, i commenti relativi, pure, secondo pre-giudizio; i teologi secondo le leggi del sinedrio, ergo unusquisque pro domo sua, i dietrologici, i tuttologi si sbizzarriranno sui nominalismi e sui pettegolezzi. Per me, al presente sono sufficienti, accettabili e concordo. Ai posteri l'ardua sentenza. Appunto, ai posteri, tutto il resto, diurna hominum flabra.
Durissimo editoriale di oggi:
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/diktat-al-sinodo-come-avevo-previsto-bergoglio-perde-5-a-0-sul-campo-ma-si-autoassegna-la-vittoria-a-tavolino-e-se-ora-continuera-la-distruzione-incorrera-nella-stessa-condanna/?
Ecco, dal post di Luisa, la risposta a tutti i tentativi di ridimensionamento dell'accaduto, che è e resta gravisssimo.
RispondiEliminaAppena riesco ne darò le motivazioni. Anche se una cosa, positiva da un lato ma non meno dannosa dall'altro, la vedo: la caduta di tutte le maschere.
a tutti coloro che dicono che non è cambiato niente...
RispondiEliminala relazione finale, come già disse benissimo Giovanni Paolo II doveva limitarsi a dire: i divorziati risposati non possono accedere alla comunione e agli altri sacramenti. punto. In questo caso non sarebbe cambiato niente.
Così invece è cambiato tutto e voi manco ve ne accorgete.Sono tristissima!
Laura
Luisa, "la mossa...."
RispondiElimina"La "soluzione tedesca" ha spiazzato i conservatori. La minoranza rigorista sconfitta dalla mossa a sorpresa in assemblea".
La dottrina di cui si doveva essere custodi, bocciata ai voti, e oltrepassata con una mossa d'astuzia da partito politico dei furbi, che rivela infedeltà e apostasia a Dio.
Per di più presentata dal giornalismo "cattolico" ufficiale come Ninì Tirabusciò; la donna che inventò "la mossa".
Più in basso di così non si poteva cadere, e osservare anche questa sola dinamica mostra la totale mancanza di soprannaturale e devozione da parte di costoro, e la loro scelta di metodi, tattiche e anche di un "credo" umano e solo orizzontale.
Ho una domanda:
RispondiEliminaCHI HA DIRITTO DI VOTO AL SINODO?
Non sono solo i vescovi?
Ebbene per permesso speciale di Bergoglio ha potuto votare un AUDITORE , fratel Janson, sulle cui posizioni ho già detto, quando si sa che la maggioranza è stata raggiunta con un solo voto di differenza e che per chi e che cosa avrebbe votato Janson era un`evidenza, mi e vi domando se, dando il diritto di voto a Janson, Bergoglio ha rispettato il diritto in vigore.
So che un papa può modificare le leggi ma mi sembra anche che deve rispettarle fino a quando non le ha modificate.
Non mi sembra aver visto pubblicata quella modoifica.
Far votare un auditore, raggirando il diritto in vigore, e farlo sapendo già dove andrà il suo voto, anche quella una "mossa"?
Certo che sapere che il voto di un uomo le cui posizioni e azioni contro la dottrina della Chiesa sono arcinote è stato decisivo per l`approvazione di quei paragrafi dà, scusatemi, il voltastomaco.
Viste le premesse e i pezzi piazzati preventivamente sulla scacchiera da Bergoglio anche senza essere Nostradamus si poteva immaginare come sarebbe finita. Pensare che "non sia successo nulla" o addirittura che i dissolutori abbiano perso che sostiene Socci temo solo wishful thinking o negazione di una realtà troppo tragica per essere accettata. Il bicchiere è stato rotto e nulla potrà riportarlo allo stato originario.
RispondiElimina@Silente 24 ottobre 2015 23:12: i normalisti (ex conservatori ora kapò bergogliani) reagiranno come sempre dicendo che non è cambiato nulla, è tutto normale e dando degli scemi o dei cospiratori a chi la pensa diversamente. Nulla può scalfire il loro normalismo.
Miles
I vescovi belgi al sinodo
RispondiElimina"per colpa dei negri come Sarah è stata bloccata la nostra discussione sulle aperture gay: cresciuta troppo l'influenza dell'Africa nella chiesa".
Il modernista una ne fa e cento ne pensa. Il modernismo, una volta agguantate le leve del comando, va avanti come una locomotiva. Ciò che non riesce ad ottenere in una partita (in questo caso i due sinodi) lo otterrà con nuove e differenti partite che organizzerà a proprio piacimento finché non otterrà ciò che s'era prefissato. E siccome la "misericordia" modernista è spietata (è come l'intolleranza dei sedicenti tolleranti d'altronde), ecco che a suon di terrore mette tutti a tacere. E così la locomotiva avanza tra il silenzio di tanti e gli osanna di molti. Grazie a Dio la FSSPX c'è. Ma povera Chiesa. E poveri noi.
RispondiElimina
RispondiEliminaDedicata ai sinodalatri, ai postsessantottini, ai settanta-novantenni che vengono qui a curiosare e presumono di rinnovare persino l'Eterno con i sogni e le mode ai quali hanno creduto per un cinquantennio, ripropinandole "rinnovate" con il potere di cui dispongono...
https://www.youtube.com/watch?v=bAqFt5KrwlQ
Persino tra i "vostri" (di una volta) c'era chi -anni fa- svoltò e profetizzò -laicamente- la vostra incapacità di cambiare, MA SOLO DI ESSERE SEMPRE ALLA MODA... con il mondo.
chiedo scusa per il linguaggio qua e là un po' sopra le righe. Lo sfogo ha le sue esigenze.
Per meditarci sopra (historia magistra vitae, non lo storicismo...)
RispondiEliminaAtanasio e gli ariani (riduzione da uno scritto di R. Gnerre).
Sant’Atanasio visse una grande crisi della dottrina autentica. In quel periodo la Verità cattolica rischiava di scomparire. In tale contesto, sant’Atanasio non si piegò.
Il comportamento degli ariani di quel tempo è indicativo. Sant’Ilario di Poitiers (315-367) racconta che gli ariani ebbero sempre la scaltrezza di rifiutare ogni scontro dogmatico in merito alla questione della natura di Gesù perché sapevano che le loro tesi non potevano essere fondate sulla Tradizione né sul Magistero definito. Si limitavano a fare ciò che solitamente fa chi non sa controbattere in una discussione: invece di rispondere sugli argomenti, calunnia. La discussione dottrinale veniva spesso trasformata in conflitto su questioni personali. Gli ariani con grande astuzia prima di tutto cercarono di occupare quante più sedi episcopali e poi lanciarono quello che successivamente è stato definito come semiarianesimo. Propagandarono la necessità di sostituire il termine stabilito dal Concilio di Nicea, homoousion, con il termine homoiousion. Differenza di una sola lettera, minimale, ma che cambiava tutto. Mentre molti vescovi si lasciarono convincere da questo compromesso terminologico, che era cedimento sulla Dottrina, sant’Atanasio tenne fermo, resistette come un leone. Subì l’esilio per almeno cinque volte, ma non cedette. Diceva a riguardo: «Volete essere figli della luce, ma non rinunciate ad essere figli del mondo. Dovreste credere alla penitenza, ma voi credete alla felicità dei tempi nuovi. Dovreste parlare della Grazia, ma voi preferite parlare del progresso umano. Dovreste annunciare Dio, ma preferite predicare l’uomo e l’umanità. Siete la grande corruzione, perché state nel mezzo. Volete stare nel mezzo tra la luce e il mondo. Siete maestri del compromesso e marciate col mondo. Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo ed abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo». Fu convocato un sinodo per dirimere la controversia e dunque per decidere quale atteggiamento avere nei confronti di ciò che affermava sant’Atanasio. Il concilio definì il Vescovo di Alessandria con questi termini: “arrogante”, “superbo” e “uomo che vuole la discordia”. Intanto anche il potere politico si accaniva contro di lui: l’imperatore Costanzo l’odiava. Persino il Papa (Liberio) fu sostituito da un antipapa...
Fu allora che accadde ciò che viene ricordato come “caduta” di un Papa. Liberio, per ottenere il potere e tornare a Roma come papa legittimo, decise anch’egli di accettare l’ambigua definizione semiariana, eppure fino ad allora si era distinto per una convinta definizione dell’homoousius del Concilio di Nicea. Poi fu riabilitato.
Ai tempi di sant’Atanasio a difendere la Fede ci fu solo lui e una piccola comunità, i vescovi dell’Egitto e della Libia. Solo loro seppero mantenere accesa la luce della fede. Atanasio non fu un teologo. La sua grande sapienza teologica, più che dagli studi, gli venne dall’incontro con i suoi maestri cristiani che testimoniarono il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano; e soprattutto dall’incontro con il grande sant’Antonio. Ario, invece, raccoglieva grande consenso per la sua grande preparazione biblica e teologica.
prosegue...
... e finisco
RispondiEliminaOnorio e l'infallibilità (riduzione di un articolo di H. Grisar
Onorio I fu un papa fautore d'eresia e colpito di anatema da un concilio ecumenico. Nel 451 il Concilio di Calcedonia aveva condannato i monofisiti e aveva affermato che nel Verbo fatto carne vi sono due nature complete, integre, distinte. Nonostante la condanna, la corrente monofisita aveva continuato a dividere l'Oriente. Volendo ridare l'unità dottrinale che avrebbe pure servito a ridare quella politica, il patriarca Sergio di Costantinopoli credette trovar un terreno per la riconciliazione proponendo una nuova formula teologica secondo cui in Cristo non vi è che una sola energia o volontà (di qui il termine monotelismo). Certo, cosi l'eresia veniva mitigata, ma non respinta. San Sofronio di Gerusalemme si credette in obbligo d'informare il papa, che in quel tempo (625-638) era Onorio. Egli però era già stato prevenuto da Sergio, che aveva indirizzato al papa una lettera affermando con molta abilità di non sapersi pronunciare se per "un'energia" o se per "due energie", poiché la prima formula sembrava troppo monofisita e la seconda poteva indurre a credere che vi siano due volontà opposte in Cristo. Ciò equivaleva impostare il problema in termini equivoci.
II papa e rispose a Sergio di riconoscere nel Verbo incarnato una sola volontà; e proponeva di rifuggire dalle formule: una o due energie, essendo termini nuovi, come aveva suggerito Sergio. Malgrado i chiarimenti mandatigli da Sofronio, il papa in una seconda lettera a Sergio conservò le affermazioni e questi ottenne più di quanto desiderava; venne redatta una formula che comunicò a tutto l'Oriente la nuova dottrina coll'intento di congiungere tutti gli eretici. Per anni ci fu un nuovo duello teologico nel quale gli eretici invocarono spesso l'autorità d'Onorio. Il conflitto terminò nel VI concilio ecumenico (III di Costantinopoli) nel 680-681, che condannò il monotelismo e scomunico tutti quelli che gli si erano dimostrati favorevoli, tra i quali fu citato il nome d'Onorio. Onorio non proclamò dogmi. Però si dirà essere sempre vero che un papa insegnò un'eresia e per di più in documenti destinati a illuminare una notevole porzione della Chiesa. È vero che parlò di unità di volontà in Cristo, ma egli lasciò chiaramente intendere che tale unità consiste unicamente nella conformità del volere umano col divino. Onorio dunque, senza dirlo, supponeva in Cristo la presenza di un atto della sua volontà umana. Egli fu condannato da un concilio ecumenico. In seguito il papa Leone II fece questa distinzione: "Noi condanniamo anche Onorio, che non ha fatto risplendere con la dottrina apostolica questa Chiesa di Roma, ma per un tradimento profano lasciò la fede, che deve essere senza macchia, esposta al tradimento". (H. Grisar).
Agasso su Vatican Insider (la Pravda...)
RispondiEliminaAnche nell’omelia di papa Francesco alla Messa conclusiva non sono mancati chiari accenni ad alcuni atteggiamenti poco concilianti tenuti nel e sul dibattito del Sinodo sulla famiglia; a quelli che ieri il Pontefice ha chiamato «metodi non del tutto benevoli».
...
Oggi - ha scandito - è tempo di misericordia!».
Il Pontefice ha poi invitato a essere attenti a non cadere in «alcune tentazioni per chi segue Gesù. Il Vangelo ne evidenzia almeno due». Entrambe riferibili appunto ad alcuni comportamenti tenuti durante l’Assemblea generale ordinaria dei vescovi sul tema della famiglia.
La prima: «Nessuno dei discepoli si ferma, come fa Gesù. Continuano a camminare, vanno avanti come se nulla fosse. Se Bartimeo è cieco, essi sono sordi: il suo problema non è il loro problema»; ecco che «può essere il nostro rischio: di fronte ai continui problemi, meglio andare avanti, senza lasciarci disturbare. In questo modo, come quei discepoli, stiamo con Gesù, ma non pensiamo come Gesù. Si sta nel suo gruppo, ma si smarrisce l’apertura del cuore, si perdono la meraviglia, la gratitudine e l’entusiasmo e si rischia di diventare “abitudinari della grazia”. Possiamo parlare di Lui e lavorare per Lui, ma vivere lontani dal suo cuore, che è proteso verso chi è ferito». Il Papa chiama questa tentazione «una “spiritualità del miraggio”: possiamo camminare attraverso i deserti dell’umanità senza vedere quello che realmente c’è, bensì quello che vorremmo vedere noi; siamo capaci di costruire visioni del mondo, ma non accettiamo quello che il Signore ci mette davanti agli occhi. Una fede che non sa radicarsi nella vita della gente rimane arida e, anziché oasi, crea altri deserti».
Il Secondo pericolo: «C’è una seconda tentazione, quella di cadere in una “fede da tabella”. Possiamo camminare con il popolo di Dio, ma abbiamo già la nostra tabella di marcia, dove tutto rientra: sappiamo dove andare e quanto tempo metterci; tutti devono rispettare i nostri ritmi e ogni inconveniente ci disturba». Si rischia così di «diventare come quei “molti” del Vangelo che perdono la pazienza e rimproverano Bartimeo. Poco prima avevano rimproverato i bambini, ora il mendicante cieco: chi dà fastidio o non è all’altezza è da escludere. Gesù invece vuole includere, soprattutto chi è tenuto ai margini e grida a Lui. Costoro, come Bartimeo, hanno fede, perché sapersi bisognosi di salvezza è il miglior modo per incontrare Cristo».
...
Ah se non ci fosse stato lui... erano 1950 anni e più che nessuno lo faceva!
Tutti insensibili. Tutti inadeguati. Tutti sordi. Sempre modesto l'uomo...
Lui la tabella ce l'ha già scritta e rispetta tutte le scadenze.
Eppure non è contento. Perchè c'è chi non è stato "benevolo".
Al principe evidentemente non basta che la stampa scrive che ha vinto... serve anche l'adulazione. E, dove c'è stata resistenza, seguirà pure il diktat... Lui non è sordo.
Segnalo la riflessione di Raffaella, che sottoscrivo in toto:
RispondiEliminahttp://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2015/10/complotti-macchinazioni-e-cospirazioni.html
E poi c`è qualcuno che potrebbe rispeondere alla mia domanda( commento delle 10:07) sul diritto di voto in un Sinodo? Grazie.
RispondiEliminahttp://www.iltimone.org/3379?
Più che una domanda, è una "sorprendente, esemplare" certezza:
SARÀ LA FEDE E LA PUREZZA DEI SANTI COME MARIA GORETTI A DIFENDERE LA CHIESA. E A CONVERTIRE I SUOI NEMICI
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1349_RnF_Cio_che_vuole_Dio.html
RispondiEliminaEcco il nuovo slogan bergogliano: inclusione. Mutuato ovviamente dalla stampa anti cattolica. Perché secondo lui tutti i mali del mondo hanno origine dall'interno della Chiesa. Tutti. Lui è' omologato ai poteri massonici. Continuano sempre ad applaudirlo.
RispondiEliminaSegnalo l`articolo di Tosatti sul suo blog:
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2015/10/25/blogs/san-pietro-e-dintorni/chiesa-spaccata-e-unita-90gTSkECcSbpNzqxHMlBTP/pagina.html
E hanno osato accusare quelli che chiamano "rigoristi" di essere dei cospiratori.
Non tutti sono fessi.
Luisa, se leggi Socci, pur non concordando con lui al 100% sulla diagnosi odierna, dice cose interessanti. Riporta anche brevi sunti da giornali USA in cui si dice chiaramente che il cospiratore è proprio qualcun altro.
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/vaticano/2015/10/25/news/papa_francesco_chiude_il_sinodo_non_imponiamo_tabelle_di_marcia_al_popolo_-125852528/?ref=HREC1-1
RispondiElimina"salvare tutti".
Anche chi fino all'ultimo non si pente?
A che pro star lì a menarla così a lungo? Ma allora ditelo! tutti salvi fin da subito, e ognuno si faccia i cavoli suoi e ci si lasci in pace.
E' proprio una nuova religione: tutti saranno salvati. Auguri.
Ho letto Josh, bisogna essere ciechi per non vedere come TUTTO è stato organizzato e programmato per arrivare là dove sono arrivati, e non si venga a raccontarmi la barzelletta che non c`è la parola "Comunione" nel testo, tutti sappiamo che è come se ci fosse e che così sarà sul terreno.
RispondiEliminaLa concessione=mossa=compromesso aveva come SOLO scopo di far passare quel paragrafo, se vengono aggiunte le nomine, le presenze volute da Bergoglio, tutte progressiste e favorevoli alle sue aperture e, insisto, dando anche il voto ad un laico auditore iperprogressista, si arriva all`evidenza che chi ha cospirato, chi ha lavorato sodo per manipolare il Sinodo, non sono i prelati che hanno unicamente difeso la nostra Fede e la Parola del Signore, ma lo staff di Santa Marta e quello tedesco.
Insomma come scrive Steve Skojec del Washington Post:
" Il sinodo è stato una farsa".
https://www.washingtonpost.com/posteverything/wp/2015/10/23/the-synod-has-been-a-sham-faithful-catholic-leaders-should-walk-out/?postshare=9701445715253824
Una Chiesa che mette ai voti il Vangelo ovviamente non è quella di Cristo, non è quella Santa Cattolica Apostolica che abbiamo seguito finora. Ciò non è nei poteri di alcun Sinodo, né di alcun Papa. Bergoglio è "papa" di una chiesa mutata è "papa" della chiesa del mondo, è "papa" di una Chiesa senza Cristo Dio, è, è sempre stato, "papa" della sua chiesa, la chiesa ecumenica mondialista 2.0, una chiesa similpostprotestante. Una chiesa senza padre. Diceva ieri l'amico Gnocchi. Una chiesa fra le tante. Dunque, come vuole lui, era, è, e sarà, solo un vescovo. Non può essere non deve essere Papa, la sua chiesa non lo prevede. Questo Sinodo è una occasione di luce piena che la madre di Cristo ci dona. E' la stessa luce che è stata velata e coperta cinquanta cinque anni fa dalla gerarchia cattolica. Tutta! Oggi finalmente un punto di svolta per i sacerdoti fedeli Santa Romana Chiesa. E' il giorno in cui un gesuita venduto ne seppellisce il cadavere dopo averne, su mandato renano, portato a termine l'eutanasia con due iniezioni letali: il divorzio cattolico per autocertificazione e il sacrilegio eucaristico delegato ai sacerdoti. E' il D-Day (il giorno del destino) per tutti i sacerdoti indotti alla profanazione eucaristica. E' il momento della scelta. O consegni l'anima del fedele assieme alla tua al Belzebù oppure fai la fine di quei sacerdoti che non consegnano la comunione sulla mano o dei FI. E' la scelta di Thomas More. Non mi aspetto che sia D-Day per vescovi e cardinali che se non hanno fatto nulla finora a cuore battente, difficilmente faranno qualcosa a cuore fermo. E' questo un giorno drammatico, come giustamente drammatica è la morte di ogni creatura. Ma è anche un giorno di grande speranza. Un bengala mariano finalmente ci illumina dopo una lunga notte buia durata cinquantacinque anni. Santa Romana Chiesa sta oggi ritrovando a sua strada, e Giustizia vuole che non parta da Roma. Lì si insedia ufficialmente Ecumenica Renana Chiesa 2.0. E' il gran giorno di Caifa. E a Roma, al Giuda violento sudamericano seguirà presto un Giuda furbetto anglosassone, amico di gay e pretesse. Ma la Chiesa Cattolica sarà già a distanza di sicurezza, finalmente rientrata nella rotta tracciata dal Cristo. Quella di Bergoglio è oggi compiutamente ed ufficialmente una chiesa nuova e diversa. Non è la mia.
RispondiEliminaDisgustato ma non sorpreso. Ormai la tattica e la strategia di Bergoglio sono chiare.
RispondiEliminaLa gravità di questa farsa è che un papa tramite un sinodo sdogana il relativismo del peccato. O lo è o non lo è. E ne demanda alla periferia il giudizio e la responsabilità. Ma questo papa e questo sinodo che valore hanno per la Chiesa corpo mistico di Cristo ? Hanno promosso l'eresia, pertanto si sono chiamati fuori !!!
E così anche per la faccenda del commissariamento dei frati e suore Francescane dell'Immacolata: non vale più obbedire a chi è palesemente eretico. Tanto più considerando pure i metodi adottati da costoro, al di fuori di ogni legalità, etica e moralità. Basta ! Che tutti i veri Cattolici (cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici) si uniscano e dichiarino la Verità a voce alta e senza paura. Non aspettiamo oltre, le anime si perdono irrimediabilmente e ne saremo responsabili anche noi se non reagiamo.
Silvano
Ci illumini, Silvano, in che modo dovremmo reagire?
RispondiEliminaAdesso cosa stiamo facendo, se non reagendo?
Ha presenti i compiti e le responsabilità dei battezzati che non sono le stesse dei pastori?
Martella sul valore di questo Papa e questo Sinodo. Fino a prova contraria, è un papa regolarmente eletto. E allora cosa vuole da noi?
E' una farsa dal 13/3: qualcuno l'ha capito subito, qualcun altro ora.
RispondiEliminaRifiutare i simboli, anche i saluti " cristiani",, rifiutare il domicilio consueto da swcoli, dare interviste su interviste quante mai prima, am he da parte di papi signori dei media, dare interviste MAI smentite ad uno come Scalfaro, ecc.ecc., ricordarsi di essere Papa solo per dare prdini e richiamare i vescovi e cardinali all' obbedienza alla faccia della sinodalita', organizzare camarille e golpe nella peggior tradizione sudamericana coniugate con la cocciutaggine e l' inflessibilita' tedesche, comportaesi da protestanti in un monento di crisrpfmdissima dei protestanti stessi, prostituirsi a Castro, Obama, l' Onu e le varie lobbies...e tutto cio a quasi 80 annie con jna spada di Damocle sulla testa???
Una farsa anche pessima, ma con conseguenze tragiche per chi crede.
Prepariamoci.
Rr
Vorrei dire infine una cosa sulle famiglie ferite:
RispondiEliminaferita e' una famiglia in cui il marito perde il posto di lavoro perche c'e la crisi, e non sa come mantenere moglie e figli, ferita è la famiglia in cui la madre muore per malattia o quella in cui il giovane figlio o figlia finiscono su una sedia a rotelle perche' investito da un ubriaco, ferita è la famiglia che perde la casa per una bomba o un alluvione.
Ma la famiglia in cui il marito, sposatosi per interesse o per forza o con l' inganno, se la spassa poi con tutte quelle che gli capitano, la. moglie, pur di far la bella vita, chiude un occhio, e si cura solodi abiti e gioielli, e ai figli nessuno ci pensa, o la famiglia che campa di espedienti o piccola delinquenza perche più facile e remunerativo, p quella in cui i genitori, per amor di quieto vivere, fingono di non accorgersi delle numerose amicizie maschili della figlia adolescente o del figlio giovinetto, o quelli che portano i fogli fin da piccolini ad ogni gara di bellezza cosi da esporli ai riflettori ed allo snow biz fin dalla prima infanzia, o anche quelli per cui esiste solo il lavoro, e trascurano i figli pur non avendo impellenti bisogni economici, perché c'è il negozio, il ristorante, l' ufficio, l' impresa...
Quelle NON sono ferite, ma feriscono, avvelenano, ammorbano. Non vanno accolte, coccolate, "misericordiate".
Quelle il fallimento del matrimonio, il divorzio, la figlia troia o ilfiglio culattone (scusate la volgarità, ma le cose van chiamare col loro nome) se lo sono volute.
Poco misericordiosa? si, ma realista e giusta.
Rr
Rr
per sedersi sulla cattedra di Mosè e giudicare, qualche volta con superiorità e superficialità, i casi difficili e le famiglie ferite
RispondiEliminaMa questo è un vero e proprio lapsus freudiano.
È un autogol incredibile!
Come si fa a dire una cosa simile?
In linguaggio giovanile in tal caso si direbbe: ma ci sei o ti fai?
Eh, si, è lui, Bergoglio stesso, che si è messo sulla cattedra di Mosé.
Lo ha fatto verosimilmente per destituire l'autorità di Gesù.
Gesù infatti aveva detto:
8 Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. 9 Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio».
Da ciò si deduce che Bergoglio si ritiene più misericordioso di Gesù.
E chi è che notoriamente si erge al di sopra di Gesù?
Non sii dice sia l'anticristo?
Della serie quelli che sono "servi sciocchi" o depositari di "verità":
RispondiEliminahttp://www.libertaepersona.org/wordpress/2015/10/ancora-vatican-insider-come-giacomo-galeazzi-sistema-4-cardinali/
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2015/10/cosa-e-successo-al-sinodo-linformazione-sussidiario-e-ansa-i-peggiori/
Famiglia cristiana vince il premio banalità: ci spiega che i divorziati risposati non sono
scomunicati. Chi mai lo aveva sostenuto negli ultimi due millenni?
Mic,
RispondiEliminaPoiché dai loro frutti li riconoscerete, se il VdR è regolarmente eletto, allora abbiamo un papa eresiarca. Se invece, come sembra ormai evidente, non lo è - a norma dei regolamenti stabiliti a suo tempo da GPII - allora è solo un " semplice" vescovo, eresiarca comunque.
A questo punto noi fedeli possiamo dirlo coram populo, mentre i Cardinali, magari quegli 80, devono decidere se proclamare la non validità dell' elezione o l' eresia. C'è anche una terza possibilità: sperare che Fukushima si sia sbagliato, e la Natura faccia il suo corso, e pregando che il prossimo Conclave, qualora nel frattempo S Santità BXVI sia tornato alla casa del Padre, elegga un Papa cattolico100%. Che abbia le palle per drizzare la barra e portare la barca tutta a dritta( nel senso tradizionale che "dritta" è la cosa giusta, e " manca" quella sbagliata).
A sua volta questo terzo tipo di comportamento può essere in buona fede, fidando nel Signore, o in mala fede, cioè da codardi, che aspettano che ' a nuttata passi, standosene ben " coverti".
Rr
Questa è solo la relazione finale, il Sinodo ha in pratica dato la strada libera a Bergoglio per scrivere quello che lui desidera da tempo nella sua esortazione. Farà come con il mp, ci saranno tutte le parti normative e allora vorrò proprio vedere come farà Socci a mettersi Le fette di salame davanti agli occhi dicendo non è cambiato nulla.
RispondiEliminaLaura
@ Rr: Fukushima non si è sbagliato. Ha smentito perché il Vaticano gli ha chiesto di smentire. E' il solito vecchio vizietto della S. Sede. Mascherare lo stato di salute del vdr fin che si può. Questo vizietto risale a qualche giorno prima della morte di S. Pio X. Quando a Giovanni XXIII di diagnosticato il cancro allo stomaco nulla dissero. Idem quando alla fine del 1991 diagnosticarono il Parkinson a Giovanni Paolo II. Idem per Paolo VI che inizio' a star mare già alla metà di luglio del 1978. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Non meraviglio che il vdr possa essere affetto dal Schwanomma. Ha 79 anni. Difficile che a quella età si scoppi di salute.
RispondiEliminaVi segnalo un articolo di A.M. Izoard, vaticanista di IMedia, che non ha problemi nel dire che Bergoglio non solo ora ha le mani libere per applicare le sue direttive pastorali ma che egli ha proseguito la "bergoglizzaione" della Chiesa cattolica.
RispondiEliminahttp://www.imedia-info.org/depeches/synode-pape-francois-a-t-il-reussi-son-pari-billet,33806.html
E un vaticanista può scrivere quella che è una ben amara realtà come se fosse normale, come se la Chiesa appartenesse a Bergoglio che la sta ri-formando a sua immagine.
Povera Chiesa.
Un caso di coscienza.
RispondiEliminaIo vivo in Germania. Che cosa devo fare se le cose vanno come sembra? Ritirare la "tassa"? Sono sinceramente combattuto. Non solo per il fatto che verrei privato dell'accesso "ordinario" ai sacramenti, ma anche perché toglierei il mio contributo a buoni sacerdoti (e ce ne sono).
Che ne pensano i sacerdoti del Blog?
Roberto
Bergoglio nel discorso a conclusione del Sinodo cita San Paolo nella prima Lettera a Timoteo dicendo che Dio vuole che tutti siano salvati. (2,4).
RispondiEliminaMa ha omesso la fine del versetto....." e giungano alla conoscenza della verità ".
Perché questi tagli?
Non dico di leggere la seconda a Timoteo (capitolo 3), che descrive molto efficacemente il nostro secolo, ma almeno se si cita un versetto lo si citi tutto fino al punto e non troncandolo così
Giuseppe M.
Non solo per il fatto che verrei privato dell'accesso "ordinario" ai sacramenti, ma anche perché toglierei il mio contributo a buoni sacerdoti (e ce ne sono).
RispondiEliminaPrenda contatto con questi buoni sacerdoti e cerchi, come meglio può, di aiutarli direttamente. Se tali sacerdoti, comunque, le negheranno i Sacramenti, vorrà dire che poi, tanto "buoni" non sono. Prenda, COMUNQUE contatto con gruppi tradizionalisti (in Germania ve ne sono, non dico come in Francia o negli USA, ma ve ne sono).
RispondiElimina"Perché questi tagli?
Perchè è il Vangelo secondo me, la Chiesa secondo me, la Misericordia secondo me, i buoni e i cattivi secondo me, non è la prima volta, da qualsiasi brano del Vangelo Bergoglio parta, in qualunque situazione si trovi, arriverà allo stesso punto con i suoi leitmotiv, finirà per rapportare tutto alle sue concezioni che sono diventate oramai legge per la Chiesa, la nuova verità che dovremmo seguire.
Lc, 50
RispondiElimina"...di generazione in generazione
la Sua misericordia
si stende su quelli che lo temono..."
diventerà:
di discernimento in discernimento,
da caso a caso,
a seconda della latitudine,
in base alle culture native
eeeh, a voglia....
All'osservazione di Josh
Elimina...di generazione in generazione
la Sua misericordia
si stende su quelli che lo temono..."
diventerà:
di discernimento in discernimento,
da caso a caso,
a seconda della latitudine,
in base alle culture native
Vorrei aggiungere la parola "eccetera".
ECCETERA è importante, è inclusivo. Talmente importante che mi pare sia presente nel motu propriu.
Giuseppe M.
Alessandro,
RispondiEliminala mia era una battuta. Non sapevo si trattasse di Schwannoma, non molto frequente, se non ricordo male.
Allora forse certi improvvisi mal di testa, per cui modificare impegni gia' presi da tempo, si spiegano.
Pensate: convincono BXVI del rischio elevato, sec.loro di un ictus ischemico o emorragico a causa della fibrillazione atriale, elui, spaventato, si dimette. E poi si ritrovano un altro che può avere gli stessi problemi, mentre l' emerito sembra star bene dopo due anni, almeno intellettualmente parlando.
E visto che ora il " medico del papa" è un gastroenterologo, devono chiamare un Giapponese.
Rr
C'è qualcosa cari amici che non torna. Qualcuno parla di tragedia (manifesta eresia, errore manifesto, chiamamolo come vogliamo, contro la legge di Dio, "prima volta" etc...) e qualche altra fonte (Socci, Tosatti, Bussola Quotidiana) parlano invece di una MANIPOLAZIONE MEDIATICA colossale (sembra peraltro solo italiana, che primari quotidiani USA, Spagna, etc, parlano apertamente in prima pagina di "Sconfitta di Bergoglio" e degli "innovatori")...Il documento finale non parla affatto di Comunione, proprio non la nomina neppure (nella relatio del 2014 ne parlava eccome!!), padre Rosica (di nome e di fatto..) ha dovuto ammettere in conferenza stampa, a domanda precisa dei reporter USA, che "la comunione non è ammessa"...DUNQUE DI COSA STIAMO PARLANDO? Si può eccome (più che legittimo e di grande interesse pure) criticare se del caso la non completezza, o le mancanze del documento, ma metterla in altri toni tragici, da "eresia manifesta", non credo sia consentito dai fatti. E' quasi incredibile che una macchina tutta italiana del main stream mediatico NEGHI l'evidenza dei fatti, ed abbia diffuso, facendo "cartello", una falsa notizia (sembra di poterlo dire!) del tipo "Sinodo, ostia (....) ai divorziati risposati, passa di UN VOTO"....Vogliamo dirlo che questo è FALSO!!?? Inventato di sana pianta! Addirittura, leggendola come fa il sempre attento ed onesto Tosatti, la minoranza di VOTI CONTRARI è dei "novatores", non dei "conservatori" !!!! Sono due mondi OPPOSTI e non conciliabili! Chi fa delle affermazioni gravi e recise, NON DEVE E NON PUO' basarsi sui report di stampa, ma deve leggere i documenti!! Cordiali saluti a tutti.
RispondiEliminaIl foco,
RispondiEliminail suo excursus normalista non mi sorprende.
In realtà STIAMO PARLANDO di molti effetti concreti che discendono dal discorso fumoso e non definitorio che consente anche la sua ermeneutica rassicurante; discorso del quale conosciamo le radici e le implicazioni attuali e in prospettiva.
Stiamo parlando anche e soprattutto della realtà pastorale ma soprattutto spirituale che tutto questo pone in essere. E che i nostri non siano timori infondati né basati su REPORT DI STAMPA ma sui DOCUMENTI (proprio su questi abbiamo riflettuto e discusso) ce lo conferma l'affermazione del cardinale Burke, pubblicata ieri che, guarda caso, si sofferma sugli stessi punti che ci hanno interpellati. E molto altro ci sarà da dire...
Certo finché non si andrà alla radice di come e perché si facciano discorsi fumosi suscettibili di interpretazioni plurime, per poi applicare quelle più liberali, non si potrà trovare il giusto rimedio. Senza la chiarezza adamantina del dogma, la Barca di Pietro continuerà a navigare in acque procellose irte di scogli.
E' proprio del padre della menzogna anestetizzare le coscienze e le menti affinché non colgano e non se ne accorgano, facendo come le vergine stolte. Ma già l'eresia vi è tutta: sì nella Relatio finale e non solo, stante l'accettazione e l'approvazione della morale della situazione, condannata da Pio XII. Io prego perché si compia la volontà di Dio.
RispondiEliminaAhi ahi Mic....il suo è proprio un metodo, ormai mi è chiaro. Mi accusa (infondatamente, e avevo provato a dimostrarlo con pacatezza) di "normalismo" (che in questo blog è peggio di una lettera scarlatta d'infamia e, comunque, non mi si attaglia proprio!) e poi non pubblica la mia replica....Metodo un po' "sinodale" mi pare...
RispondiEliminaAhi ahi il foco... non ha ancora capito che non ho tempo da perdere con i provocatori? Nè per ribattere cose già ribattute mille volte, inutilmente?
RispondiEliminaDel resto lo stesso stile di questa sua comunicazione la qualifica...