Moralità ed etica cattolica – che possono esistere solo se derivano dalla legge di Dio e ad esse si richiamano – sono state deturpate e annichilite da una prassi pastorale lunga cinquant’anni, che ha ignorato il dialogo di Gesù con Nicodemo (Gv. 3,1-21), nel quale il figlio di Dio dice: «La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». Quanti, nella Chiesa, hanno operato in nome della Verità in questi cinquant’anni? Quanti si sono occupati della luce e non delle tenebre? Quanti hanno perseguito la logica del male minore e non hanno gridato l’iniquità del male nella sua essenza? Quanti si sono opposti a interpretazioni ecumeniche che hanno equiparato l’unica religione rivelata a idolatrie pagane o a religioni estranee al Cristianesimo? Quanti, ad esempio, hanno proclamato che nessun dialogo è possibile con chi nega – a distanza di duemila anni – l’esistenza della Trinità e ha ucciso il Figlio di Dio o con chi ha ucciso e uccide i cristiani nei suoi paesi e ha condotto per secoli guerre di conquista nell’occidente cristiano?
Non ho né preparazione dottrinale né teologica per rispondere a queste domande. Per volontà di Dio, non sono un «dottore della legge» e quindi non sono uno dei destinatari degli strali di Bergoglio e delle preghiere che, in ossequio alla linea espressa dall’attuale potere, in molte Chiese vengono elevate a favore di quei «farisei del terzo millennio» che osano criticare – con tutto il rispetto e forse anche con eccessivo rispetto – chi intende cambiare la legge di Dio, dopo aver cambiato tutto il resto. Da peccatore e ignorante quale sono e mi sento, mi limito a dire che nella Chiesa fondata da Gesù Cristo non dovrebbero sorgere schieramenti o scontrarsi posizioni e non si dovrebbe operare per conseguire compromessi - così come è stato fatto - suscitando aspettative in un mondo che non aspetta altro di sentirsi dire che qualsiasi cosa faccia sarà perdonata.
La Chiesa non è un Parlamento, com’è stato detto e ripetuto da vaticanisti che hanno un pelo sullo stomaco lungo due metri e sarebbero disposti a capovolgere le loro idee e convinzioni a seconda dei desiderata del potente di turno. La Chiesa è un’istituzione gerarchica e i suoi membri hanno il solo compito di servire la parola di Dio, che è immodificabile e immutabile nel tempo. Perché è Dogma. Questa è la Verità. Il Verbo che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, questa Verità ci ha consegnato, indicando anche chi – come Suo Vicario – deve custodire questa Verità. Se quel Vicario mette in discussione quella Verità e la sottopone al giudizio in nome dei «tempi che cambiano» - adoperandosi anche in maniera accidiosa perché le cose vadano nella direzione che egli auspica e sbarazzandosi degli «intralci» che incontra per la sua strada - irride quella Verità, si sbarazza del fastidio d’indicare dove sta il bene e dove sta il male e compie un atto eretico.
È questo il punto sul quale intervenire. Si guarda il dito che indica la luna, ma non si guarda la luna. Si discute per due anni di comunione ai divorziati risposati, eludendo la quotidiana opera di demolizione della Chiesa che viene portata a compimento dall’attuale pontefice. Chi è colui che – con il permesso che gli concede Dio - offusca le idee, frantuma le posizioni, rende vili e servi, impedisce di vedere la Verità? Sarà la Madonna a schiacciare definitivamente la testa del serpente – lo sappiamo – ma allora non potremo decidere da che parte stare. È una scelta che dobbiamo fare oggi.
Uno dei portavoce del pontefice, Eugenio Scalfari, nel suo editoriale di domenica primo novembre, intitolato «Dalle miserie politiche alle alte visioni di Francesco», riporta frasi tra virgolette dette da Bergoglio nel corso di una telefonata che c’è stata tra i due per commentare l’esito del Sinodo. «Mi ha chiesto» - racconta Scalfari - «che cosa pensavo delle conclusioni del Sinodo sulla famiglia. Ho risposto - come avevo già scritto - che il compromesso che il Sinodo aveva raggiunto non mi pareva tenesse conto dei mutamenti avuti dalla famiglia negli ultimi cinquant'anni, sicché puntare verso un recupero della famiglia tradizionale era un obiettivo del tutto impensabile. Ho aggiunto che la Chiesa aperta da lui voluta si trova di fronte ad una famiglia altrettanto aperta nel suo bene e nel suo male ed è questa che la Chiesa si trova di fronte. "È vero - ha risposto papa Francesco - è una verità e del resto la famiglia che è la base di qualsiasi società cambia continuamente come tutto cambia intorno a noi. Noi non dobbiamo pensare che la famiglia non esista più, esisterà sempre perché la nostra è una specie socievole e la famiglia è il puntello della socievolezza, ma non ci sfugge che la famiglia attuale, aperta come lei dice, contiene alcuni aspetti positivi ed altri negativi. E come si manifestano queste diversità? Gli aspetti negativi sono l'antipatia o addirittura l'odio tra i nuovi coniugi e quelli di prima, se un divorzio c'è stato; lo scarso sentimento di fratellanza specie tra figli di genitori parzialmente o totalmente diversi; un diverso contenuto della paternità che oscilla tra l'indifferenza reciproca o la reciproca amicizia. La Chiesa deve operare in modo che gli elementi positivi prevalgano sui negativi. Questo è possibile e questo faremo. Il diverso parere dei vescovi fa parte della modernità della Chiesa e delle diverse società nelle quali opera, ma l'intento è comune e per quanto riguarda l'ammissione dei divorziati ai Sacramenti conferma che quel principio è stato accettato dal Sinodo. Questo è il risultato di fondo, le valutazioni di fatto sono affidate ai confessori ma alla fine di percorsi più veloci o più lenti tutti i divorziati che lo chiedono saranno ammessi". Questo è stato il contenuto della nostra telefonata. Con un'altra informazione di Francesco che mi ha detto: a marzo scriverò un lungo saggio sulla Chiesa missionaria e i suoi obiettivi. Poi, telefonicamente, ci siamo abbracciati».
Una volta, i Papi cercavano come interlocutori i Santi. Una volta. Oggi, rinunciano. Un po’ perché il numero dei Santi diminuisce sempre più, giorno dopo giorno, un po’ perché la loro missione non è più quella di comprendere – con l’aiuto dei Santi – come operare l’evangelizzazione e la conversione, ma quella di farsi istruire dai miscredenti.
Danilo Quinto
Secondo Scalfari Bergoglio gli avrebbe detto che:
RispondiEliminaInterviene Lombardi che a sua volta dice :
"Quindi è chiaro che ciò che è stato riportato da Scalfari nell'ultimo articolo sul divorziati risposati non è in alcun modo affidabile e non può essere considerato come il pensiero del Papa. "
Ma, come giustamente fa notare Pentin, sapendo che Scalfari non è affidabile, perchè Bergoglio continua a discutere con lui su temi importanti e sensibili pur sapendo che non registra ma ripete come e quel che vuole?
Read more: http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/fr.-lombardi-latest-scalfari-article-on-pope-in-no-way-reliable/#ixzz3qL1U1Yml
PS: sono stati arrestati mons. Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/vallejo-vatileaks-44390/
È saltato il passaggio sulle sedicenti parole di Bergoglio, eccole:
RispondiElimina"La Chiesa deve operare in modo che gli elementi positivi prevalgano sui negativi. Questo è possibile e questo faremo. Il diverso parere dei vescovi fa parte della modernità della Chiesa e delle diverse società nelle quali opera, ma l'intento è comune e per quanto riguarda l'ammissione dei divorziati ai Sacramenti conferma che quel principio è stato accettato dal Sinodo. Questo è il risultato di fondo, le valutazioni di fatto sono affidate ai confessori ma alla fine di percorsi più veloci o più lenti tutti i divorziati che lo chiedono saranno ammessi".
Sembra di assistere al gioco delle tre carte, perché è del tutto evidente che l'inaffidabile non è certo Scalfari, ma qualcun altro.
RispondiEliminaSe davvero Scalfari non avesse riportato fedelmente il pensiero del papa a dover intervenire era il papa stesso e non altri, considerando la confidenza che c’è tra loro.
Del resto non è la prima volta che si accusa Scalfari di inaffidabilità e tuttavia gli incontri telefonici non si sono mai interrotti e non credo per l’insistenza di Scalfari. La semplice verità è che non c’è stata nessuna manipolazione in passato e nemmeno adesso.
Che succede in vaticano sotto Bergoglio? non ancora riuscito ad eliminare la tradizione bimillenaria, e già comincia la resa dei conti? i lupi si fanno sempre più feroci; si và forse verso un secondo (primo VdR emerito) papa emerito?
RispondiEliminaincomincia un nuovo vatiliks?
Quando avrà pace la Chiesa di Cristo?
Effettivamente non solo il contenuto delle interviste di Bergoglio a Scalfari non è stata smentito ma è stato pubblicato dall`OR, sul sito della Santa Sede:
RispondiEliminahttp://www.vatican-stg.va/content/francesco/it/speeches/2013/october/documents/papa-francesco_20131002_intervista-scalfari.html
e in un volume della LEV:
" Interviste e conversazioni con i giornalisti”.
Nessuna smentita ufficiale dunque ma conferme e amplificazioni, è logico, lo capiaco, che si possa pensare che anche questa volta Scalfari non ha inventato ma riportato le parole e il pensiero di Bergoglio.
Sottoscrivo la reazione di Raffaella sul suo blog che si domanda anche che fine ha fatto il dossier Vatileaks, sembra svanito nel nulla e con lui corvi e rane, oggi in fretta si trovano, si denunciano e si arrestano i colpevoli, ai tempi di Benedetto XVI solo il maggiordomo è stato dichiarato colpevole ma ancora una volta non siamo fessi, Gabriele non ha agito solo ma i mandanti vivono ore tranquille, di che trasparenza stiamo parlando?
RispondiEliminaAnche lei a geometria variabile ?
http://ilblogdiraffaella.blogspot.it
...riporta frasi tra virgolette...
RispondiEliminaDelle due una: o Scalfari si è totalmente rincoglionito, e non ricorda che virgolettare vuol dire riportare fedelmente ciò che un altro ha detto, e quindi falsamente attribuisce a Bergoglio parole sue, di Scalfari, oppure è Padre Lombardi ad ignorare la prassi giornalistica del virgolettato, e quindi dovrebbe essere licenziato da portavoce della Sala stampa.
In realtà stavolta Scalfari, fattosi furbo, ha riferito virgolettando, quindi ha riferito parole veramente di Bergoglio, che lo ha usato, essendo egli, Scalfari, consenziente e complice, a far conoscere il suo vero pensiero sulla annosa quaestio, facendo poi smentire per prenderci ancora per fessi. Ma ormai il gioco è talmente scoperto che lo si vede dalla sponda opposta dell'Atlantico.
RR
@ Luisa. Perché dovrebbe essere reso pubblico il dossier su Vatileaks 1? Chi (il vdr) lo doveva avere l'ha avuto e l'ha letto. Non comprendo il bisogno di divulgazione. I tre cardinali investigatori - Herranz, Tomko e Degiorgi - erano tenuti al segreto e l'hanno rispettato..
RispondiEliminaFaccio notare che Scalfari oltre ad essere l'interlocutore reiteratamente privilegiato e preferito scelto da Bergoglio (o da chi per lui), come ha osservato Socci, MAI e POI MAI è stato smentito nè dal Papa nè dai suoi portavoce ufficiali, nè da appartenenti alla sua corte. E dico smentite; non rivoltanti biascicamenti che possono voler dire tutto e il contrario di tutto.
RispondiEliminaGuardate come sono stati smentiti presto e bene il sindaco Marino e il quotidiano del presunto scoop.
Stanno imperversando come vogliono, anzi, vedendo che non ci sono opposizioni stanno rincarando progressivamente la dose; sono onnipotenti d'accordo ma che non ci provino nemmeno a prenderci per i fondelli con i loro insulsi giochetti delle tre carte. Che schifo!
Miles
PS: e in mancanza di smentite che siano davvero tali se devo credere a qualcuno di quella allegra congrega credo a Scalfari e non certo a quelli del Vaticano.
Scusate l'OT: ma un po' di schadenfreude non la sentite all' arresto di Chaqui e monsignor amico, tra i primi e più solerti leche -babouches del Jefe ?
RispondiEliminaRr
@ Luisa 14,10:
RispondiEliminaGentile luisa, quello che avevamo capito forse diventa realtà, e cioè: i sinodali non hanno mai detto chiaramente "quella parola" e non hanno deciso che si deve fare, ma hanno lasciato mani libere a... e Lui lo dice apertamente a Scalfari ""LO FARA'"" in fondo i vescovi hanno sola la possibilità di consultazione, la decisione la prende Lui.
In fondo io ci credo che quando Lui vuole far sapere cosa farà, lo dice al suo vice, Scalfari, oppure (Tornielli) il quale non racconta bugie, perchè poi guarda caso avviene sempre di tutto punto.
Vedete Lui ha in mente solo una cosa vuole rimanere nella storia come Nerone - Quello ha bruciato Roma per dare la colpa ai Cristiani, quest'altro brucia la Dottrina Cattolica Bimillenaria perchè deve distruggere allo stesso modo i Cristiani - E' FISSATO, E LO FARA' -
Poi magari Cristo stesso provvederà tramite l'intercessione della Madre SS.ma, a rilanciare la Sua Chiesa con dei Santi e Martiri.
Schadenfreude? Nein, abrechnungen, Opus Dei vs CdG.......alla prossima puntata.
RispondiEliminaGiusto una precisazione perche non sopporto più le palle dellla propaganda: Nerone NON brucio' Roma. Quando scoppio' il fatale incendio, era fuori città, ad Anzio o Capua, in questo momento il particolare non lo ricordo. Anzi una volta arrivato in città diede ordini tali che l' incendio fu presto domato, e fece meno danni. In realtà altri appicarono l' incendio. O questi scoppio' in mode del tutto accidentale. Quando Nerone indago' per scoprire se fosse stato doloso, i veri colpevoli, o quelli che gia' l'opinione pubblica additava come tali, perché l' incendio era partito dal loro quartiere, accusarono i Cristiani. Alcuni studiosi addirittura avanzano l' ipotesi che furono alcuni senatori, notoriamente nemici di Nerone, ad aver pagato per far appiccar l' incendio e darne a lui la colpa, se nonche' il" false flag" parti' prima che l' imperatore tornasse in citta', e raggiunse proporzioni non calcolate. Molti, quindi, avrebbero voluto trovare un capro espiatorio per salvarsi dalle ire di Nerone.
RispondiEliminaNeronw credette alle accuse, essendo oltretutto la sua gens protettrice di quelgli accusatori da almeno 50 anni. Il resto e' mito, leggenda, accuse gratuite. Nerone fu colpevole della persecuzione, questo si, ma non dell' ince dio. Diamo a Cesar Nerone quel che è di Nerone Cesare, ma non di più.
Rr
che stavano cominciando a sottraree loro utili dioti
"La Chiesa deve operare in modo che gli elementi positivi prevalgano sui negativi. Questo è possibile e questo faremo".
RispondiEliminaPositivi per il mondo e la società moderna? E negativo per la sua storia e tradizione, per la sua identità?
Adesso abbiamo nella Chiesa, il magistero di Eugenio Scalfari. Come un Papa fa questo xon la Chiesa?
"Il diverso parere dei vescovi fa parte della modernità della Chiesa e delle diverse società nelle quali opera, ma l'intento è comune e per quanto riguarda l'ammissione dei divorziati ai Sacramenti conferma che quel principio è stato accettato dal Sinodo".
Il diverso parere dei vescovi sempre ha fatto parte della storia della Chiesa. La differenza è che prima aveva il parere della Chiesa, e non solo quelli dei vescovi. La Chiesa cattolica non può avere troppi parere conttraditori sulla stessa questione. Anche non poteva avere due significati per la parola "pastorale". Infatti, almeno abbiamo imparato con questo sinodo che le due ermeneutiche non arrivano a posteriori negli eventi della Chiesa, ma sono in atti nei propri eventi quando se comincia con almeno due significati per una parola che definisce la sua modalità di autorità.
Il principio della comunione ai divorziati risposati non è stato votato. Il problema è stato quello di avere accettato dibatere una legge di diritto divino. Infatti, non se serve e non se onora Dio dibattendo la sua legge, ma facendo la sua applicazione.
"Questo è il risultato di fondo, le valutazioni di fatto sono affidate ai confessori ma alla fine di percorsi più veloci o più lenti tutti i divorziati che lo chiedono saranno ammessi"".
E il Sinodo non è un parlamento, dove se cerca compromessi... accordi... se fosse, come sarebbe? Non sarebbe il sinodo una riunione per se introduzire dei cambiamenti, per provare se è arricato il momento?
Il caso per caso sembra che sarà anche cardinale per cardinale, vescovo per vescovo e pretti per pretti. Per peggio che il Sinodo sia, vedere in lui, una valutazioni di iure, della comunione ai divorziati risposati, è una grande mancanza di onestità. Ma è così che funciona "l'ermeneutica della rottura" e è così che possiamo vedere che il problema non ha niente che vedere con l'ermeneutica.
Adesso con la Chiesa sinodale, e con il papato di Bergoglio, abbiamo una nuova concepzione del potere delle chiavi. È come se le chiavi non fosse consegnati a Pietro e dopo agli altri apostoli, ma solo ao popolo Dio riunito o ad uno Sinodo, una Chiesa sinodale. Infatti, per la Chiesa essere una democrazia, deve essere l'intero popolo di Dio a fare uso del potere delle chiavi.
@ Alessandro:
RispondiEliminala trasparenza non è tanto sul contenuto che deve essere talmente grave e scandaloso che capisco sia mantenuto segreto, ma su chi ha tirato i fili, sui mandanti che oggi ancora se ne stanno tranquilli dopo aver lasciato Gabriele "endosser^" tutte le colpe e responsabilità, in effetti siccome non sono ingenua sono autorizzata a pensare non solo che Gabriele non ha agito solo ma che chi ha tirato i fili erano persone di peso, ebbene di quel dossier, e di quegli uomini dell`ombra, dopo aver riempito i media ai tempi di Benedetto XVI più nessuno ne parla.
Mentre oggi, con la velocità del lampo, vengono arrestati i colpevoli di quella fuoriuscita di documenti.
Bergoglio, come è normale, è stato protetto, anche da lui stesso...visto che quelle persone le ha volute lui.
Benedetto XVI non ha avuto lo stesso riguardo.
Mi sia permesso di sottolineare la differenza.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/11/02/halloween-a-casa-santa-marta-agli-arresti-vallejo-balda-e-chaouqui/
Rr delle 18.37
RispondiEliminacome ho scritto sotto il monsignore spagnolo è stato chiamato in Vaticano da Benedetto nel 2011 e Bergoglio l'ha licenziato nel 2014 preferendogli il segretario maltese. Mi chiedo se il prelato sia stato anche un corvo di Benedetto.
Luisa,
RispondiEliminaho appena semtito Nuzzi intervistato al TG della TV per cui lavora ( Mediaset). Un eroe, un martire della libertà di stampa, come un eroe, un martire, un novello Cristo è Bergoglio, sulla cui via crucis lui scrive. Vomitevole, vergognoso, scandaloso, non ho più parole!
Ma che bella pubblicità, ma quanti soldini in tasca a simili vermi!
Rr
Chiude Luisa in risposta ad Alessandro:
RispondiEliminaBergoglio protetto persino da lui stesso...
Perfetto!
E' fatto apposta per fare ciò che piace al mondo, lasciandosi usare.
E' scaltro, anche se non sembra un'aquila. Per cui, quando c'è un vuoto d'aria, c'è qualche manina dal basso, da angelo decaduto, a sostenerne il volo incerto.
L'importante è che ne esca bene, mediaticamente.
Chissà se capisce anche il messaggio in codice: "ti teniamo in pugno".
Credo di sì, perciò ringrazia e accetta l'offerta.
Aria diversa con l'umile operaio della vigna.
Là ero tutto un "chiamarlo in causa" e "chiedere conto" di tutte le schifezze che gli costruivano intorno.
E lui imperterrito a denunciare la dittatura del relativismo.
E loro a martoriarlo.
@berni-exodus
RispondiEliminaPenso che sia chiaro a chi ha due neuroni in funzione che il trucco-mossa-stratagemma uscito all`ultimo momento dal cappello del circolo tedesco (mani nelle mani con chi sta a Santa Marta) aveva come scopo quello di lasciare le mani libere a Bergoglio, su quel che pensa Bergoglio abbiamo abbastanza segnali, abbastanza parole papali, che ci indicano dove vuole portare la Chiesa.
Solo che la Chiesa non è sua, anche se la vuole a sua immagine, la Chiesa non è la "chiesa di Francesco".
Quella è solo una costruzione umana che nulla ha di sacro, frutto solo di volontà, superbia e orgoglio umani.
"Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola... Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto... C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo...". (12 settembre 1820)
"Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita là [a Roma]. Non c’era niente di santo in essa. Ho visto questo proprio come ho visto un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. Ma là [nella strana chiesa] tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la ragione umana... Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni.
Beata Emmerich.
https://it-it.facebook.com/margheritimastino/photos/a.437859829741312.1073741827.437855359741759/444107615783200/?type=3&hc_location=ufi
RispondiEliminaLeggete bene il cominicato vaticano. Questa mi sembra una mossa gesuitica. Vogliono far fuori Pell, perche' da' noia. Usciranno calunnie contro di lui dai documenti "trafugati", ma occorreva far la mossa di arrestare i "trafugatori" per far credere che il papa non c'entra un questo siluramento. Chhe senso avrebba altrimenti la frase finale del comunicato? Leggetela bene.
RispondiElimina"L'Église n'a jamais été plus chrétienne, plus fidèle à l'Évangile que depuis Vatican II", Fr. Yves-Marie Congar, à Strasbourg, en 1966 — Je l'ai entendu de mes oreilles !
RispondiEliminaE' azzardato pensare che l'odierno parapiglia vaticano non sia casuale ma messo in piedi oppure sfruttato per lanciare ancora di più Bergoglio ed eliminare prossimamente prelati non graditi?
RispondiEliminaMiles
Anonimo 21.01,
RispondiEliminaSi è possibile, visto i due elementi coinvolti, lei già fuori per altro ( deve avere un fascino...) che abbiano fatto un'ammuina per far apparire il VdR una povera vittima, e far fuori qualcun altro più in alto. Del resto, ricorda al ocenda del prlato polacco imcarcerato in Vaticano e la processato, morto proprio all'inizio dl processo? Quale arresto e procedimento più adatto ad evitare che il monaigmore finisse in mano alla giustizia ordinaria. E tutti ad applaudire, ben, bravo, il nuovo Ppa, mica come quell' altro che insabbiava, insabbiava... Ed anche ora, il monsignore' era stato alontanto, ma stran,ente l sua "protetta" ( eufemismo) assunta con tutti gli onori della cronaca, articoli su articoli, foto su foto...Io non dimentico,e se posso scordare un particolare, il quadro d' insieme mi è sempre davanti agli occhi.!
Bisognava pulizia nelel finanze, nello IOR...lo IOR è aempre li, e l finanze pure, l' unica noviat e l' ingresso di finanzieri, economisti ed esperti varii che sono stati o sono ancora ora al soldo della grnde finanza anglosassoni ne ( anglosassone per modo di dire), chw finalw nte ha le mani nella marmellata.
Che schifosa atmosfera da basso Impero!
Rr
Raoul,
RispondiEliminaquand l'Eglise n'etait pas si chretienne, comme avant le CVII, Tout le monde etait catholique. Quand l' Eglise esf devenue si chretienne, apres le CVII, tuot el monde esf devenu athe ou agnostic ou s' est converti a l' Islam.
Rr
Ridico qui che Vallejo Balda, segnalato dall'arcivescovo di Madrid Rouco Varela, nel settembre del 2011 è stato nominato da Benedetto XVI segretario nella prefettura per gli affari economici della Santa Sede, ma è Bergoglio, subito dopo la sua elezione , ad averlo nominato segretario della Commissione referente sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede.
RispondiEliminaNon è stato licenziato semplicemente è stata sciolta la Commissione a compimento del suo mandato.
Un ultimo dolcetto prima della buona notte:
RispondiElimina"La nuova forza populista del Papa dopo il Sinodo"
http://ilsismografo.blogspot.ch/2015/11/vaticano-l-nuova-forza-pop-ulista-del.html
Aqui es un aviso para Francisco:' Yo te pongo, yo te quito si no hace lo que yo quiero que haga' non necessita di traduzione e spiega la situazione, circolano voci che la prossima testa a cadere sarà quella di Pell, mi pare quella pubblicità che fa: Prendetemi tutto ma non il mio ....IOR. no comment
RispondiEliminaL'organo ufficiale della chiesa bergogliana:
RispondiEliminahttp://opportuneimportune.blogspot.com/2015/11/lorgano-ufficiale-della-chiesa.html
luisa
RispondiEliminae io ridico anche qui ( con simpatia) che, dopo gli avvenimenti di cui parli tu, nel 2014 è stato creata la Segreteria dell'economia affidata a Pell, il segretario seguendo l'iter naturale avrebbe dovuto essere il monsignore spagnolo, anche perchè caldeggiato da pell, invece il papa al suo posto a sorpresa nominò il segretario maltese.
lo so che con tutte queste commissioni non ci si raccapezza facilmente!
Laura
http://www.corriere.it/cronache/15_novembre_02/francesca-chaouqui-paladina-anti-gay-che-scuote-vaticano-c47b7bf6-8171-11e5-8d6e-15298a7eb858.shtml
RispondiEliminaBeh, precisione per precisione, e con simpatia, tu laura hai detto che Bergoglio ha "licenziato" Valleja in realtà, la Commissione era sciolta e non gli ha dato il posto che il monsignore spagnolo aveva già detto urbi et orbi essere sicuro di ottenere...e non penso che Pell lo abbia caldeggiato.
RispondiEliminaMa sono solo dettagli, quel che è poco ma sicuro è che Bergoglio uscirà da questo scandalo più forte che mai, basta vedere come i media stanno presentando la vicenda, tutti a presentarla come l`opera dei nemici di Bergoglio che si oppongono alla sua riforma-rivoluzione, di chi "ha paura del processo di rinnovamento del Papa”( dixit Galantino)
Ma Bergoglio non si lascerà fare aggiungono perchè "oggi la situazione è differente. Francesco non è un Papa debole o suggestionabile."( non come Benedetto XVI...) dixit Rodari.
Quanto avrei voluto vedere quei pennivendoli, oggi così comprensivi e attivi nel sostenere Bergoglio, far prova della stesso zelo nei confronti di Benedetto XVI.
Luisa,
RispondiEliminaSimilis cum simile. BXVI è un uomo onesto e non è servo di nessuno, se non di Nostro Signore. I pennivendoli ed il loro idolo, invece, non sono ne' l'uno, ne' l'altro, e quindi non lo tollerano, non lo hanno mai tollerato, e non lo tollereranno mai.
Dio li fa e poi li accoppia. E poi li giudica anche.
Rr
Dio li fa e poi li accoppa (quando i danni arrecati alla Chiesa diventeranno troppi)Bobo
RispondiEliminaSempre lieto di leggere le coraggiose e giustamente impietose riflessioni dell'amico Quinto! Grazie!
RispondiEliminaQualcuno doveva, dare il consiglio al Papa, di conservare i documenti confidenziale del Vaticano, insieme al terzo segreto di Fatima. Questo, purtroppo, nessuno ha mai riuscito a diventare pubblico, ma dove sta, sta troppo, ma troppo sicuro.
RispondiEliminaNel pontificato di Benedetto XVI sono stati pubblicati i processi dei templari. Documento segreto conservato per almeno 700 anni, e quanti altri documenti non sono segreti? Questo fa pensare a chi serve la divulgazione di questi documenti, perché la Chiesa ha tradizione di mantenere confidenziale i documenti.
È un po straneo la gendarmeria essere troppo efficiente per arrestare maggiordomo, mons. Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, e non essere tanto efficiente per vigilare i documenti. È troppo facile uscire con alcuni documenti del Vaticano (altri purtroppi no), è tanto facile che i tre sembrano essere solo capri espiatori.