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mercoledì 31 maggio 2017

Il Pastore kazako. “Fatima cento anni dopo: l’attualità del suo messaggio” - Gianfranco Amato

Volentieri riprendo questo articolo che riporta un intervento di mons. Schneider, tenuto a Bergamo presso il Teatro della Fondazione Beato Don Luigi Palazzolo, sabato 27 maggio 2017 nel corso del convegno “Fatima cento anni dopo: l’attualità del suo messaggio”.

Nel Pantheon dei Pastori coraggiosi il Vescovo ausiliario di Astana merita un posto d’onore. Schiena dritta, ortodossia adamantina, amore profondo per dottrina e tradizione, autentica parresia. Questo il suo identikit.

Si tratta di uno di quegli impavidi preti che sanno ancora «discernere bonum et malum», e che sanno ancora parlare dicendo «Est, est», «Non, non», pienamente consapevoli che «quod autem his abundantius est, a Malo est». E che hanno il coraggio di affermare pubblicamente che «l’ideologia gender è una vera e propria dittatura!».

Sentii parlare di mons. Schneider qualche anno fa quando appresi la notizia che sotto la sua supervisione fu costruita la cattedrale di Karaganda, un gigantesco capolavoro di arte gotica, sorta sulle ceneri di uno dei più grandi campi di concentramento sovietici, un Gulag immenso (il Karaganda Lager), grande quasi come tutta la Francia, nel quale hanno lavorato, sofferto e sono morti milioni di persone, appartenenti a più di cento diverse etnie, in nome di un’ideologia, quella comunista, falsa, disumana e genocida. La chiesa – unico esempio di arte gotica in Kazakistan e splendida eccezione nel desolante panorama architettonico religioso dei nostri tempi – fu fortemente voluta dall’allora Arcivescovo della città mons. Jan Pawel Lenga e dallo stesso mons. Athanasius Schneider, ed è dedicata – non a caso – alla Beata Vergine Maria di Fatima.
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1° giugno 2017. Continuiamo l'Operazione 'Assalto al Cielo' del 1° di ogni mese col Cardinale Burke

Rimaniamo fedeli a questa esperienza forte di preghiera che ci vede uniti già da oltre un anno. E intensifichiamola, soprattutto in relazione alle recenti vicende che vedono il nostro Cardinale, impegnato a riaffermare con parresìa l'insegnamento costante della Chiesa.
Vedi i precedenti a partire da qui.

Domani, giovedì 1° giugno, come il primo giorno di ogni mese, Sua Eminenza il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà la Santa Messa a Roma, alle 7.00am ora locale e, dopo, pregherà il Santo Rosario per 'prendere d'assalto il Cielo' con la Preghiera. 


Ricordiamo a tutti voi, compagni Guerrieri del Rosario che ci uniremo dai quattro angoli della terra per elevare insieme la nostra voce al Cielo. Gli oltre 92.000 Guerrieri del rosario reciteranno il Santo Rosario e prenderanno d'assalto il Cielo con la Preghiera, in unione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Burke.
Quando direte il vostro Rosario, ricordate di pregare per le intenzioni di tutti i Guerrieri del Rosario, così come loro pregano anche per le vostre.
« Il potere del Rosario è superiore ad ogni descrizione! » affermava l'Arcivescovo Fulton Sheen. Usate dunque questa preghiera potente per prendere d'assalto il Cielo e rivolgere a Dio e alla Benedetta Vergine Maria le seguenti intenzioni:

Non c'è posto per le donne nell'Europa islamizzata

Quando all'indomani dell'attentato al giornale satirico Charlie Hebdo quelli di Fox News - il canale televisivo americano - sostennero l'esistenza di no-go-zone nel cuore di Parigi, mandarono su tutte le furie i media francesi. Il fatto che nel bel mezzo della romantica Ville Lumiére ci fossero aree ostaggio in cui i non musulmani non sono ben accetti, e dove regna la sharia, venne considerata una fake news bella e buona. Di più. Ci fu una vera e propria levata di scudi che investì gran parte della stampa internazionale, intenta ad urlare al complotto e alla bufala. A due anni di distanza la notizia, però, viene confermata dalla stessa stampa francese. Il Le Parisien ha acceso i riflettori su una storia della quale nessuno ha il coraggio di parlare. In particolare è il quartiere di Chapelle-Pajol, zona est di Parigi, ad essere "invivibile". Centinaia di immigrati musulmani e spacciatori riempiono le strade, le donne sono continuo bersaglio di molestie e insulti. Odiate per il loro sesso e per i costumi così tremendamente occidentali.  

martedì 30 maggio 2017

Serriamo i ranghi. Deo Gratias!

Ringrazio di cuore Andrea Sandri che ha ripreso su Vigiliae Alexandrinae l'iniziativa del Santo Rosario per l'Italia [qui] con la seguente notazione:
Una serie di interventi normativi, che si aggiungono alla legislazione divorzista e abortista degli anni Settanta, sta completando l'opera di dissoluzione della società italiana e del suo radicamento nella Fede cattolica. Non ultimo il tentativo di introduzione, seppur in una forma attenuata, dello "jus soli" che trasformerebbe quasi automaticamente le seconde e terze generazioni di immigrati in partito maggioritario, senza alcun discernimento di appartenenza e culto praticato (discernimento che sarebbe imperiosamente escluso in base al principio costituzionale di eguaglianza). Sono dunque in questo momento del tutto attuali e interessanti le riflessioni di Maria Guarini (che riproduciamo qui di seguito; vedi inoltre qui), anche perché sottolineano opportunamente che la salvezza e il destino del nostro popolo si gioca ben oltre i confini del perimetro costituzionale. Vigiliae Alexandrinae aderisce volentieri all'invito a ricorrere al Rosario affinché una rovinosa iniziativa possa fallire. Nella sostanza a Lepanto e a Vienna le cose non stavano poi diversamente.
Ringrazio anche il prof. De Mattei che ha fatto altrettanto su Corrispondenza Romana e i numerosi lettori che mi hanno scritto inviando addirittura l'elenco di coloro che aderiscono all'iniziativa. Ci sono anche istituti di suore dal Brasile.
Ringraziamo il Signore e continuiamo ad affidarci alla Sua e nostra Madre andando avanti con fiducia. Dobbiamo continuare a 'resistere' su tutti i fronti!

«Tutto può succedere» Intervista a don Alain-Marc Nély

Nella nostra traduzione, iteressante Intervista a don Alain-Marc Nély di Anne Pope, apparsa su Presente - 27 maggio 2017

Don Nély è, da oltre dieci anni, il secondo Assistente del Vescovo Fellay, superiore generale della Fraternità San Pio X. Le sue attività lo portano a percorrere il mondo in viaggi a volte estenuanti, e i suoi passi  spesso lo portano a Roma.
Visto che la sua funzione comporta lunghi viaggi, può parlarci degli incontri originali fatti durante i suoi viaggi?
Certamente ci sono alcuni incontri straordinari in aereo e negli aeroporti. L'abito ecclesiastico che indosso consente a coloro che incontro di sapere a chi si rivolgono. A volte mi è capitato - ricordo in particolare nell'aeroporto di Tokyo o in quello di Zurigo - di incontrare vescovi, che reagiscono più o meno bene, o sacerdoti che mi avvicinano, desiderosi di discutere, di sapere sulla Fraternità. Ma passiamo all'aeroporto al Priorato e dal Priorato all'aeroporto in così poco tempo, che non resta molto spazio per le interviste improvvisate.
Mi viene in mente un incontro fatto durante il mio ultimo viaggio in Vanuatu in febbraio. Abbiamo appena aperto lì una missione in un villaggio e volevo incontrare il vescovo del luogo. Sono arrivato nel cortile del vescovado con padre Bochkoltz, che si occupa di Vanuatu in Nuova Caledonia e Nuova Zelanda. Vedo un signore corpulento in camicia blu, a piedi nudi in sandali. Gli ho detto di essere della Fraternità San Pio X e che avrei desiderato incontrare il vescovo. «Oh no! non ha nulla a che fare con voi, mi ha risposto, siete fuori della chiesa ... ». « Ma chi è lei? «Ha detto allora. «Io sono il vescovo ...». «Monsignore, mi spiace, io sono don Nély, il secondo assistente, ecc». « Ma lei viene nella mia diocesi per rovinarla», ha risposto. «Ho incontrato il Papa qualche giorno fa, è stato più gentile di lei!» ribatto. Gli mostro una foto che mi ritrae con Papa Francesco. E l'atteggiamento cambia completamente, ha detto in quel momento che ci tollera, e ci siamo congedati. Ho promesso di mandargli un biglietto da Roma durante la mia prossima visita...

lunedì 29 maggio 2017

Se lo "ius soli" diventa legge ci alleveremo il terrore in casa

Ricevo da un lettore il testo che segue, che sottoscrivo e condivido con voi integrandolo con le mie considerazioni. Umanamente siamo impotenti, se non attraverso il nostro impegno civile che ha i suoi limiti, anche se gutta incidit lapidem... Come cittadini non faremo mancare le nostre 'gocce'; come credenti abbiamo l'arma potente del Santo Rosario(1), che vi invito a recitare - da oggi, fino al 15 giugno, data in cui il ddl sullo ius soli dovrebbe essere discusso in Senato - uniti nell'intenzione di un aiuto speciale per questa ennesima minaccia alla nostra Patria così vilipesa.
Scrive il lettore:
«Se a giugno al Senato passa lo Ius Soli, possiamo chiudere baracca e burattini. Possiamo dire addio all'Italia. Tra dieci anni saremo come Francia e Inghilterra, cioè perdute per sempre. Avremo le seconde generazioni radicalizzate a farci la festa. Una futura maggioranza Renzi-Berlusconi o anche grillina non tornerebbe più indietro a ridiscutere questa legge. Sarebbe davvero il punto di non ritorno e la vittoria schiacciante e definitiva dell'immigrazionismo di massa. Ѐ l'ultimo boccone avvelenato del PD, dopo divorzio breve e simil-matrimonio sodomitico, anche se non gli è riuscita la zampata sull'adozione gay, ma sarà per il loro prossimo giro. Il PD ha fatto il suo dovere. Ѐ il Partito radicale di massa nato sulle ceneri del PCI e pronosticato genialmente da Augusto Del Noce sin dagli anni Settanta. Voleva distruggere la famiglia e sostituire il popolo e ci è quasi riuscito. Io mi segnerò a uno a uno i nomi di chi voterà in Senato a favore dello Ius Soli. A loro il mio infinito disprezzo»
Sul tema, riporto di seguito, estrapolando e integrando quanto già detto in altre occasioni :

Caro don, io vado - Marco Manfredini

Caro Don, io vado.
Vado, anche se tu sei un po’ perplesso.
Vado, anche se mia moglie preferirebbe che non andassi.
Vado, anche se i miei colleghi sperano che mi arrestino.
Vado, anche se persino il dottore, il commercialista e il salumiere mi guardano male.
Vado, perché in verità una processione di preghiera non può fare che bene.
Vado, perché ho dei figli, e non voglio lasciarli in balia di un’antiutopia omocratica.
Vado, perché quando i chierici se la squagliano, rimane un manipolo di laici.
Vado, perché se non andiamo ora, ci condanniamo all’irrilevanza.
Vado, perché l’offesa che una manifestazione di tal fatta arreca alla mia città e alla legge divina non può passare sotto silenzio.

Le lezioni on-line di Dottrina Sociale della Chiesa dell'Arcivescovo Giampaolo Crepaldi

Su La Nuova Bussola Quotidiana a partire dal 1 luglio 2017

L’evento è sicuramente eccezionale. Un Arcivescovo che tiene una Scuola di Dottrina sociale della Chiesa on line non capita tutti i giorni. Un certo coraggio, la consapevolezza di un ruolo, la considerazione di un’urgenza. Questo deve aver spinto l’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi a buttarsi in questa impresa: un Corso di dottrina sociale della Chiesa on line di ben dodici lezioni, divise in due Sessioni. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il quotidiano on line La Nuova Bussola Quotidiana e l’Osservatorio Cardinale Van Thuân, le iscrizioni sono già possibili, le lezioni cominceranno il 1 giugno e avranno cadenza settimanale. 

domenica 28 maggio 2017

don Elia. Mosca, Benedetto XVI e la consacrazione della Russia

La consacrazione richiesta è al contempo un riconoscimento dell’importanza che la Russia continua ad avere nel piano di Dio per la pace e un segno di profondo amore per i nostri fratelli e sorelle in Russia. Certo, il 25 marzo 1984 papa san Giovanni Paolo II ha consacrato il mondo, inclusa la Russia, al Cuore Immacolato di Maria. Ma oggi, ancora una volta, udiamo l’appello di Nostra Signora di Fatima a consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato in accordo con le sue esplicite istruzioni (cardinale Raymond Leo Burke – Roma, 19 maggio 2017).

Incredibile. Una delle voci più autorevoli della Chiesa Cattolica del nostro tempo, alla presenza di un qualificato pubblico internazionale, lo ha affermato senza mezzi termini: la più ostacolata delle richieste della Madonna a Fatima è più che mai attuale. Fra le righe, si insinua che la consacrazione del mondo effettuata da Giovanni Paolo II nel 1984 non abbia corrisposto pienamente alle esplicite istruzioni della Vergine: che la Russia fosse nominata e che l’atto coinvolgesse tutti i vescovi. Il motivo che gli aveva impedito di ottemperare al requisito principale fu rivelato dal Papa stesso, in una conversazione privata, al cardinale Paul Josef Cordes, come quest’ultimo ha rivelato il 13 maggio scorso in una conferenza a Karaganda, in Kazachistan: «Per lungo tempo, ovviamente, il Papa si era occupato della significativa missione che la Madre di Dio aveva affidato ai tre piccoli veggenti. Tuttavia si trattenne dal menzionare esplicitamente la Russia perché i diplomatici vaticani gli avevano chiesto con insistenza di non menzionare quel Paese, perché altrimenti sarebbero forse scoppiati conflitti politici».

sabato 27 maggio 2017

Gender Diktat: Gay pride e processione. Parla il Vescovo, Mons. Camisasca

Gay Pride e processione di riparazione a Reggio
interviene il Vescovo

REGGIO EMILIA – Durante i giorni in cui sono stato assente da Reggio Emilia per la preparazione e lo svolgimento dell’assemblea della Conferenza Episcopale Italiana, ho seguito naturalmente, anche se da lontano, le cronache reggiane, che hanno parlato di tensioni e incomprensioni all’interno della nostra Chiesa, talvolta anche enfatizzate e usate dalla stampa per dare un’immagine negativa della comunità ecclesiale.

Ho ricevuto lettere ed inviti, anche pressanti, perché intervenissi, in un senso o in un altro.  Ho preferito tacere, perché quando c’è confusione le parole del vescovo possono essere anch’esse utilizzate per aumentarla. Tacere non è sempre pavidità, talvolta è necessario farlo, come ha fatto Gesù davanti a Erode e Pilato (Gv 19,8-9). Poi viene il momento per parlare. Come ci insegna Qoelet, c’è un tempo per tacere e un tempo per parlare (Qo 3,7).

Church Militant riprende la processione del 3 giugno i cui echi si diffondono. Primo supporto internazionale

Riprendo da Radio Spada. L'impegno, quando è serio, non lascia indifferenti, nel bene e nel male. Nel nostro caso si moltiplicano, insieme agli attacchi, gli appoggi e le adesioni, anche autorevoli, che confortano e  rafforzano la saldezza e la speranza, spronando a organizzare la 'resistenza' in ogni occasione, unendo le forze intorno all'obbiettivo comune di riaffermare la nostra fede che nutre anche il nostro impegno civile. (M.G.)

clicca sull'immagine per ingrandire
ChurchMilitant.com è un sito americano tra i più aggiornati e commentati, che potrebbe essere inserito in area ‘tradizionalista’, con articoli che spaziano dall’attualità ai falsi storici propagandati ai danni della Chiesa.

Nell’articolo di Juliana Freitag si critica l’eccessivo ‘buonismo’, per non parlare apertamente di gravi errori, del clero locale, arrivando a quanto accaduto nel Consiglio Comunale di Reggio Emilia, col capogruppo FI Pagliani in prima fila.

Commenti entusiastici dei lettori chiudono il primo vero supporto internazionale alla processione organizzata dal Comitato Beata Giovanna Scopelli. Questo il link

L’Università di Trieste si schiera per il Gay Pride FVG: ma ha letto il manifesto? Purtroppo temiamo di sì

Riprendiamo da VitaNuova di Trieste. Come potete notare l'orgoglio LGBT tende a diffondersi capillarmente su tutti i fronti, anche su quelli che dovrebbero risultarne immuni.

L’Università di Trieste (come del resto quella di Udine) rinuncia alla libertà di pensiero e si piega alla ideologia omosessualista. Nel Manifesto del Gay Pride che essa avalla si chiede anche l’eutanasia e l’istituzionalizzazione della prostituzione. E nessuno dentro l’università si dissocia e protesta.

L’Università degli Studi di Trieste è un’istituzione pubblica di alta cultura, laica, pluralista e indipendente da ogni orientamento ideologico, religioso, politico ed economico”.

Come ogni università, anche quella di Trieste ha un suo statuto e l’incipit che si legge all’articolo 1 è una bella evocazione della libertà del pensiero.

venerdì 26 maggio 2017

Terzo comunicato stampa ufficiale del Comitato «Beata Giovanna Scopelli», 26 maggio 2017.

Alla luce degli eventi intercorsi negli ultimi giorni, ci pare necessario mettere in luce alcune nuove informazioni, necessarie ad una corretta comprensione della situazione:
  1. Va innanzitutto chiarito che si è fatta confusione con i termini: quella indetta dal Comitato non è una manifestazione ma una preghiera di riparazione, con la forma liturgica della Processione. L’impostazione secondo cui ci sarebbero “due contrapposti cortei” è lacunosa, in quanto l’orazione è un atto con implicazioni soprannaturali e lo scopo primario non è sfilare in strada ma fare un’offerta pubblica a Dio in riparazione di uno scandalo (egualmente pubblico).
  2. A conferma di quanto appena scritto va ribadito che il 3 giugno l’obiettivo del Comitato non è protestare politicamente contro le cosiddette unioni civili (che in ogni caso sono da condannare fermamente). L’atto contro natura (che sia commesso in privato o in pubblico e che conduca o no ad “unioni civili” riconosciute dalla legge) è definito dalla Dottrina, senza eccezioni, come intrinsecamente disordinato. Se poi è praticato ed elogiato in pubblico, alla sua gravità intrinseca, si aggiunge quella dello scandalo, cui è opportuno riparare in qualche modo.
  3. Se la Dottrina sul disordine intrinseco dell’atto omosessuale è certa, altrettanto certa lo è quella sulla riparazione. Si veda, tra le altre, l’Enciclica Miserentissimus Redemptor (Pio XI, 8 maggio 1928).

Venerdì 26 maggio. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla nostra Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Altre notizie e avvisi su Riscossa Cristiana [qui].

Sabato 3 giugno a Reggio Emilia si terrà la processione in riparazione del gay-pride. Per i dettagli, cliccate qui. Invitiamo tutti a partecipare a questo importante atto di riparazione e, se impossibilitati, ad essere presenti con la preghiera. In questo Mese Mariano ricordiamoci la recita quotidiana del Rosario e preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Per la nostra formazione, concludiamo la lettura di alcuni brani dei Padri della Chiesa sulla Beata Vergine Maria. Anche oggi il testo potrà essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.

Attacco a bus di cristiani in Egitto, per ora 25 morti: «Ci filmavano mentre ci sparavano contro»

Questo tragico episodio, non meno grave degli efferati attentati sul suolo europeo, smentisce ancora una volta l'ostinata quanto falsa e illusoria - se non ignorante o in malafede - definizione dell'islam come religione di pace, fatta propria dall'establishment politico e, purtroppo, persino dal pontefice regnante e dai suoi corifei. Ricordiamo che le smentite non vengono da noi, che pur non siamo degli sprovveduti sotto il profilo storico e teologico, ma da studiosi [qui - qui - qui] e dagli stessi musulmani [qui].

Rimarchiamo che l'attacco avviene nel primo giorno del Ramadan, il mese sacro di preghiera e digiuno per gli islamici. E c'è chi ancora insiste nel prosternarsi a far loro gli auguri [quiqui - qui] nell'aspettativa di frutti spirituali. [Come definire questo comportamento se non utopistico, per non dire blasfemo, visto che noi sappiamo da Chi unicamente possono venire frutti spirituali autentici? [vedi anche - qui - qui - qui]. Chi ancora non ci conoscesse ed esplorasse i link di riferimento inseriti nell'articolo, potrà consultare alcuni dei documenti che consentono gli opportuni approfondimenti.

L'agguato e gli esiti
È di almeno 25 morti e 23 feriti il tragico bilancio, ancora provvisorio, dell'attacco a due pullman di cristiani avvenuto stamani nell'ovest dell'Egitto. 
I bus, con a bordo una comitiva di cinquanta persone, si dirigevano al monastero di Anba Samuel (San Samuele), vicino alla città di Minya, nel cuore dell’Alto Egitto. Non è riuscito, però, a raggiungere il luogo sacro, storica meta di pellegrinaggio della comunità copta. Un commando armato ha intercettato il pullman e l’ha attaccato.

Edificante interrogazione al Comune di Reggio Emilia

Quando la testimonianza di fede sostanzia anche l'impegno civile; il che dovrebbe avvenire sempre.

Alla Cortese Att.ne Presidente del Consiglio comunale di Reggio Emilia
E p.c. Sig. Sindaco di Reggio Emilia

Interrogazione a risposta scritta

Dato Che :
Si costituisce a Reggio Emilia in data 11 maggio 2017, come spontanea iniziativa di cittadini, il Comitato “Beata Giovanna Scopelli” con lo scopo di organizzare una Processione di preghiera in riparazione del pubblico scandalo offerto dal gay pride reggiano in programma per sabato 3 giugno. Tale iniziativa si svolgerà il giorno stesso della manifestazione LGBT, sebbene in un diverso momento (mattino).
Iniziano ad essere diffusi, nei giorni successivi, i comunicati del Comitato contenenti obiettivi, modalità d’azione, chiarimenti a manipolazioni informative comparse sulla stampa, unitamente alla locandina [allegata nell’ultima versione] composta per la Processione.

Robert Sarah e la forza del silenzio

Ampi stralci della riflessione del Cardinale Robert Sarah al termine della presentazione del suo libro ” La forza del silenzio” nella edizione tedesca della casa editrice FE- Medienverlag.
Era presente Mons. Gänswein, che ha detto: "Stamane ho ricevuto in Vaticano e ho dato il benvenuto al Presidente degli Stati Uniti d'America... E tuttavia per me un onore più grande leggervi ora la Prefazione nella quale il Papa emerito riesce nel paradosso di rompere il suo silenzio per lodare il rimanere in silenzio e quel silenzio che il cardinale Sarah nel suo libro tanto esalta".

Prima di tutto devo ringraziare. Ringrazio ciascuno di voi che siete qui: con la vostra presenza numerosa indicate che il silenzio non è un tema del passato, ma resta di importanza cruciale anche oggi; con la vostra presenza dite che il silenzio non riguarda solo la vita monacale, anzi anche noi abbiamo bisogno di silenzio.
Ringrazio il Pontificio Istituto di Santa Maria dell’Anima, e in particolare il suo Rettore, mons. Brandmayr, che ha offerto gli spazi per presentare al pubblico questo volume. Ringrazio infine l’editore, FE- Medienverlag e in specie, il signor Bernhard Müller, per avere voluto assumersi l’onere della pubblicazione del libro “La forza del silenzio”, che avete ora in mano.

L’edizione tedesca del mio primo libro Dieu ou rien ha avuto una bella accoglienza. Spero che anche in questo caso il pubblico apprezzi le riflessioni che offro, nella “Forza del silenzio”. Infatti, il silenzio è un tema universale e attraverso di esso ci si spalancano quegli orizzonti che ci permettono di entrare nella verità della nostra vita.

AVVISO 'Oriente Occidente', Seminario 25, 26, 27 maggio

Oriente Occidente. Variazione riguardante il Seminario preannunciato qui

A seguito di inopinata indisponibilità comunicataci dal relatore via e-mail  alle ore 9:33 di ieri, il P. Giovanni Cavalcoli OP non terrà più il Seminario previsto per il 25, 26 e 27 maggio sui temi dell'Escatologia cristiana.
Il Seminario si terrà comunque egualmente, con programma variato come segue:

Venerdì 26 maggio 
- mattino, nessun incontro
- pomeriggio - ore 16:30 prima sessione del Seminario

Sabato 27 maggio 
- mattino ore 9:30 seconda sessione del Seminario
- pomeriggio ore 16:30 terza e ultima sessione del Seminario

Il Seminario sarà tenuto dal Prof. Matteo d'Amico, docente di filosofia al Liceo Rinaldini di Ancona, collaboratore della Rivista Il Timone, già collaboratore dell'Emittente Radio Maria, attualmente collaboratore dell'Emittente Radio Buon Consiglio, studioso di storia della Chiesa, di morale e di storia delle eresie. Autore di pubblicazioni su materie di propria competenza, ha svolto numerose conferenze in convegni di livello nazionale. Da qualche tempo si dedica  all'approfondimento dei temi dell'Escatologia cristiana. 

Gli siamo grati per aver accettato di tenere il Seminario pur essendo stato interpellato all'ultimo momento.

giovedì 25 maggio 2017

La Fraternità San Pio X ha facoltà di procedere alle Ordinazioni sacerdotali senza il permesso del Vescovo diocesano

Riprendiamo da  Rorate Coeli la notizia di un ulteriore passo in avanti verso la regolarizzazione canonica della FSSPX. La si ricava dal video di un'intervista al vescovo Bernard Fellay, Superiore della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
Il nuovo corso è iniziato con la concessione da parte del Papa delle stesse prerogative e poteri degli altri sacerdoti per l'assoluzione durante l’anno giubilare, successivamente confermata [qui], mentre recentemente è intervenuto anche il riconoscimento della validità dei matrimoni [qui - qui] celebrati dai sacerdoti della Fraternità. Ora Papa Francesco ha conferito i tre vescovi della Fraternità San Pio X (FSSPX) il diritto di ordinare sacerdoti senza il permesso dell'Ordinario del luogo. 
Nell’intervista (dal  minuto 15.25) mons. Fellay afferma:
“L’anno scorso, ho ricevuto una lettera da Roma, che mi diceva che potevamo ordinare liberamente i nostri sacerdoti senza il permesso del vescovo diocesano locale. Dunque posso ordinare liberamente; il che significa che dalla Chiesa l’ordinazione è riconosciuta non solo valida ma in regola… Così questo è un passo avanti nel riconoscimento che noi siamo, lasciatemelo dire, ‘cattolici normali’”.
Non mancano all'interno della FSSPX perplessità e una certa resistenza, testimoniate da vicende recenti. Tutto ciò, in fondo è fisiologico e rispecchia la confusione che incontriamo ogni giorno. Ma il processo è ormai avanzato e speriamo che possa arrivare in porto per la salus animarum di molti e per la maggior gloria di Dio.

ASCENSIONE


Viri Galilaéi, quid admirámini aspiciéntes in coelum?
allelúia:
quemádmodum vidístis eum ascendéntem in coelum, ita véniet,
allelúia, allelúia

Salì al Cielo, ove siede alla destra del Padre
Gesù risorto si mostrò più volte e “con molte prove” (At 1,3) ai suoi. Anche San Paolo fa un elenco delle apparizioni post-pasquali del risorto. Quaranta giorni dopo quella straordinaria domenica, riuniti i discepoli su un’altura ad est di Gerusalemme, verso Betania (Lc 24,50), il Figlio di Dio si staccò da terra e “fu assunto in cielo” (At 1,2 e anche in Mc 16,19). Era il 25 di lyar, corrispondente ad un giovedì di maggio. Il vangelo di San Luca (Lc 24,51) usa verbi passivi: “fu portato verso il cielo”; “fu elevato in alto” e “una nube lo sottrasse al loro sguardo”. 

Manchester e la risposta vuota dell'Occidente adulto

Benedetta Frigerio, su La Bussola quotidiana.

Un’immagine stilizzata delle orecchie nere di un coniglio su sfondo rosa, quelle portate dalla cantante Ariana come noto simbolo di Play Boy, è la sola risposta vacua che sanno dare al nichilismo islamico i guru della cultura dell’Occidente apostata delle proprie radici. Hanno colpito i giovani “laddove sono liberi e felici”, scriveva ieri Roberto Saviano a poche ore dall’attentato a Manchester, avvenuto durante il concerto della nota cantante americana. Sì perché è diventato questo l’orizzonte di felicità a cui per primi si sono ridotti gli adulti che non sanno quale alternativa proporre ai giovani immersi in una società affetta da un'altra forma di nichilismo. Quello "gaio", come lo definì Del Noce per svelare la disperazione (mancanza di senso adeguato per vivere) nascosta sotto il benessere borghese sazio di se stesso.

mercoledì 24 maggio 2017

Lunedì 29 maggio. Santa Messa Tradizionale a Correggio

Il Gruppo stabile "Beato Rolando Rivi", per la promozione della Santa Messa in forma straordinaria nel Vicariato di Correggio (Diocesi di Reggio Emilia), e la Venerabile Arciconfraternita del SS.mo Sacramento di Correggio organizzano, per il prossimo LUNEDI' 29 MAGGIO alle ore 19, una santa Messa in latino cantata nell'occasione della festa del Beato Rolando Rivi, seminarista e martire. Alle ore 18.30, la preghiera del S.Rosario.

La Messa, celebrata dal reverendo don Carlo Castellini, vicario foraneo, si svolgerà nell'Oratorio arciconfraternale della "Mater Amabilis", con ingresso dal cortile di Palazzo Bellelli, Corso Mazzini, n.44 - Correggio.

Un cordiale saluto in Gesù e Maria
https://m.facebook.com/gruppostabilerolandorivi
http://summorumpontificumcorreggio.blogspot.it/

#Manchester, ennesimo attentato islamista. Non ci stiamo alla sottomissione che si va già delineando!

Saremo chiamati razzisti, fascisti, islamofobi se diciamo che la situazione è ormai intollerabile. Ma va aumentando la consapevolezza di qual è il problema anche se c'è ancora chi fa fatica ad ammetterlo. L'Islam non è una religione di pace ma di guerra, sottomissione e morte. Il Dio dell'islam non è il nostro Dio del Nuovo Testamento che prescrive e ha portato l'amore e non prescrive l'odio [qui - qui]. Non significa essere islamofobi ragionare con realismo e avere a cuore la libertà dell'Occidente e i valori autentici della nostra civiltà che tuttavia sono da riscoprire perché non sono quelli illuministi. Peccato che i radical-chic, che si riempiono la bocca di accoglienza senza regole e limiti e di un'integrazione impossibile, non sappiano nulla di storia né di religione né di socio-antropologia ma inneggino alla diversità, al multiculturalismo, alla costruzione di ponti, all'abolizione delle frontiere, che non sono altro che le diverse facce della dissoluzione provocata dalla perdita di identità e di autentici valori condivisi.
Alcune rapide considerazioni:

In Polonia la Chiesa prende precauzioni per l'epatite. Poche adesioni alla richiesta del vescovo di accettare la comunione sulla mano.

Ci scrive un fedele polacco, nostro lettore da tempo. Gli siamo molto grati per questa notizia che ci conforta, perché rivela un 'sentire' ecclesiale di grande rispetto e consapevolezza per il Signore Eucaristico a cui, purtroppo, qui da noi molti fedeli sono stati disabituati per effetto delle prassi troppo disinvolte che hanno introdotto la comunione sulla mano, centrate sull'uomo piuttosto che sul Signore.

La Chiesa prende precauzioni per l'epatite. Vescovo chiede di accettare la comunione sulla mano.
Da qualche settimana in tutta la Polonia Maior si nota una grande incidenza di casi di epatite. La situazione è grave nei distretti di Kalisz e Ostrów, si riscontrano decine di casi. Perciò il vescovo di Kalisz chiede che i fedeli nelle chiese accettino la communione sulla mano. Così vuole evitare la diffusione di epidemia di epatite.
Reliquie di San Stanislao, Protettore della Polonia
Alcuni distretti della Polonia Maior [storica Regione centro-occidentale del Paese -ndr] da qualche settimana affrontano l'epidemia di epatite. La settimana scorsa sono state ricoverate in ospedale a Ostrów altre due persone; il che significa che in questa regione ci sono già 25 casi di epatite. La cosa è presa particolarmente sul serio dal vescovo di Kalisz, Edward Janiak. Volendo evitare la diffusione della malattia, i sacerdoti hanno chiesto a tutte parrocchie di Ostrów di dare la comunione sulla mano. Secondo alcuni, accettare la comunione sulla lingua può contribuire alla diffusione del virus. Per questa ragione dal vescovo è stata innescata l'azione profilattica.
- Credo che i parrocchiani stessi abbiano sufficiente consapevolezza per decidere che cosa è meglio. La questione è se accettare la comunione sulla mano sia più sicura. Si può avere un dubbio. Su questa questione ci sono diverse opinioni - ritiene Krzysztof Nojman, parroco della concattedrale di San Stanislao Vescovo a Ostrów . 
Nonostante gli avvertimenti dei sacerdoti, attualmente pochi fedeli decidono di accettare la comunione sulla mano. Fonte: www.fakt.pl

martedì 23 maggio 2017

I muri dell’infamia vi appartengono - Marcello Veneziani

I pappagalli mediatici e politici ripetono ogni giorno che bisogna abbattere i Muri, per aprire le porte agli immigrati, ai gay, ai trans, ai tossici, ai delinquenti da redimere e reinserire.

A volte marciano contro i muri, come è successo sabato a Milano, più spesso ci marciano, ma il muro è diventata la parola chiave per murare la destra, per discriminare i movimenti e le persone che si ispirano alla tradizione, alla sovranità nazionale, ai principi conservatori, o semplicemente alla civiltà, alla cultura e alla natura dei popoli e delle persone.

Mai razzismo più becero è sorto nel nome dell’antirazzismo. La controprova empirica è stata il previsto e confermato silenzio assoluto sulla marcia per la vita di Roma, in favore delle nascite e della famiglia, e invece l’enfasi assoluta per la marcia contro i muri di Milano, la grillata francescana di Assisi e perfino la nascita di un Partito Animalista Berlusconiano che abbatte un altro muro, quello che differenzia gli uomini dagli animali.
Volete affibbiare l’infamia del muro a culture e realtà di destra, che naturalmente per voi coincide con estrema destra. Ma il Muro più infame che la storia contemporanea conosca è il Muro di Berlino innalzato dai regimi comunisti per impedire la possibilità di fuga ad ovest dei loro sudditi oppressi.

“Pregare in riparazione dei peccati altrui è un atto di presunzione” Poveri noi!

Le voci autenticamente cattoliche continuano a farsi sentire. Registriamo anche l'articolo che segue dal Blog di Annalisa Colzi. Precedenti : qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui
Troverete qui il Video-trailer della Processione, che spiega di fatto l'importanza teologica della riparazione..

Riparazione dei peccati: cosa mi tocca sentire!

Sì, sì, avete letto bene. Il pregare in riparazione dei peccati degli altri sarebbe un atto di presunzione. Ѐ quanto ha affermato in un’intervista Don Giordano Goccini, responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Reggio Emilia.

I fatti: il tutto parte dal REmilia Pride, il gay pride organizzato per il 3 giugno a Reggio Emilia che porta a raccolta i militanti dei comitati Lgbt e tutto il mondo gay delle città della media padana. In opposizione al REmilia pride, in città nasce il “Comitato Beata Giovanna Scopelli” con lo scopo di
organizzare una grande processione a riparazione dello scandalo pubblico”. Si legge infatti: “Il peccato impuro contro natura, come insegna il Catechismo, grida vendetta al cospetto di Dio e, quando palesato pubblicamente, attira ancor più l’ira del Signore sopra al popolo”. Perciò l’obiettivo è “far risplendere, in un giorno di buio e di grave peccato, il lume della Fede Cattolica”.
La diocesi di Reggio Emilia ha subito preso le distanze da tale comitato, affermando di non voler concedere il sagrato del Duomo a nessuna manifestazione. Ma ciò che lascia interdetti sono le parole di Don Giordano Goccini che potete leggere nell’intervista resa alla Gazzetta di Reggio.

Marcia per la Vita. Card. Burke: Fin quando ne avrò la forza sarò in piazza.

Ancora sulla Marcia per la Vita, Roma 20 maggio. Stralciamo da Rossoporpora.

[...] Non è mancato neanche quest’anno alla Marcia il cardinale statunitense Raymond Burke, fatto segno a vive manifestazioni di simpatia dai partecipanti. Certo il cardinale era amareggiato per i continui insulti (anche i più recenti, pesantissimi) rivoltigli perfino da confratelli – oltre che dalla peggior risma dei turiferari, quelli che razzolano nel melmoso sottobosco vaticano – per la sua attività instancabile in difesa della dottrina sociale della Chiesa. Amarezza sì, ma anche compostezza e serenità, tali da permettergli di testimoniare ancora una volta pubblicamente in favore dei diritti della persona umana.
“Fino a quando avrò forza e respiro, sfilerò, perché ci chiama a farlo il dovere di proteggere la vita di chi non ha altre difese”, evidenzia Burke. Aggiungendo: “Ѐ vero che nel mondo tanti ormai sono i governi che praticano politiche anti-vita e anti-famiglia. Però non dobbiamo perdere la speranza, conosco tanti giovani che sono entusiasti di impegnarsi per la difesa della vita. Lo vediamo anche qui, a questa Marcia”.
Qual è la situazione nel Suo Paese, gli Stati Uniti?
“Negli Stati Uniti qualcosa, grazie a Dio, sta già cambiando positivamente nella mentalità comune a proposito dell’aborto. Speriamo che il presidente Trump voglia e possa riuscire a perseguire una vera trasformazione culturale degli Stati Uniti, poiché oggi ci dobbiamo confrontare con la piaga terribile di un milione di aborti l’anno”.
E la Chiesa?
“La Chiesa deve rendere pubblicamente una testimonianza molto forte per l’inviolabilità della vita. La deve dare con chiarezza, con verità, anche pensando all’impatto dei media. Non può tacere. Siamo minoranza? Allora la forza della nostra testimonianza deve raddoppiare!” [Il tema della testimonianza - dei laici - è stato ricordato con vigore anche dal card. Caffarra. qui]
Il ruolo dei laici?
“Ѐ fondamentale. I laici sono presenti in tutti gli ambiti della vita quotidiana. Possono essere decisivi per cambiare la mentalità della società. Hanno un ruolo essenziale, soprattutto oggi: non si può prescindere dal loro impegno responsabile”.

La vita non è "un sentiero polveroso verso il nulla" - Mons. Luigi Negri

Un gesto di fiducia nella provvidenza

Il rinnovarsi dell’evento della Marcia per la Vita è un avvenimento di grande significato non solo per coloro che responsabilmente l’hanno indetta e per le migliaia di persone che parteciperanno [hanno gioiosamente partecipato nel silenzio dei media di regime ma anche della Chiesa -ndr], ma è significativo per l’intera società.
Nella nostra tradizione occidentale – e non soltanto cattolica – la Vita è sempre stata considerata un dono gratuito di Dio cui l’uomo era chiamato a rispondere con la totalità della propria vita, dell’intelligenza e dell’affezione. La Vita, pertanto, era indisponibile a qualsiasi istanza od istituzione di potere ma, in quanto espressione della grazia misericordiosa di Dio, fondamento e sollecitazione per un’autentica responsabilità. “L’uomo supera infinitamente l’uomo” perché le sue radici sono nel mistero stesso di Dio ed è questa Presenza, misteriosa e reale e che circonda l’uomo, a rendere la Vita intensamente e suggestivamente drammatica. La Vita umana, come espressione della libertà e dell’intelligenza dell’uomo, acquista il valore di un’opera d’arte: l’opera d’arte che il singolo uomo tende ad inserire nell’unica e grande opera d’arte che è la vita di Dio. La gloria di Dio è l’uomo che vive nel mondo.

Lo jihadista non è riuscito a decapitarmi: “Chi sei, visto che non riesco ad abbassare il coltello?”

La straordinaria esperienza del sacerdote francescano Abuna Nirwan in Iraq

Abuna Nirwan è un sacerdote francescano originario dell’Iraq che prima dell’ordinazione ha studiato Medicina. Destinato alla Terra Santa, nel 2004 si è visto concedere dalle Suore Domenicane del Rosario, fondate da Santa Marie Alphonsine Danil Ghattas (palestinese canonizzata nel 2015), una reliquia della loro fondatrice e un rosario da lei utilizzato, che padre Nirwan porta sempre con sé.

Quando nel 2009 Benedetto XVI ha approvato il miracolo per la beatificazione della religiosa, è stato richiesto dalla Santa Sede che si procedesse alla riesumazione del suo cadavere. In genere il compito spetta al vescovo locale, che designa un medico presente. È stato allora chiesto a Abuna Nirwan di eseguire la riesumazione e di elaborarne un rapporto medico.

lunedì 22 maggio 2017

Rome Life Forum 2017. Card. Carlo Caffarra. Il dramma della situazione presente.

Testo integrale dell'intervento del card. Carlo Caffarra al Rome Life Forum il 19 maggio 2017. Della Lettera di Suor Lucia di Fatima parlavamo qui.

Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” [Gv12, 32].
Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno” [1Gv 5,19].

Accostando queste divine parole, abbiamo la perfetta conoscenza di ciò che sta realmente accadendo nel mondo, dentro la storia umana considerata nella sua profondità. La storia umana è lo scontro fra due forze: la forza di attrazione che ha la sua sorgente nel Cuore trafitto del Crocefisso-Risorto; il potere di Satana che non vuole essere spodestato dal suo regno.

Il campo sul quale avviene lo scontro è il cuore umano, è la libertà umana. E lo scontro ha due dimensioni: una dimensione interiore; una dimensione esteriore. Consideriamo brevemente sia l’una che l’altra.

Pieno sostegno dell'Unione Apostolica “Fides et ratio” alla Processione di riparazione a Dio, Autore della legge morale naturale

Pieno sostegno dell'Unione Apostolica “Fides et ratio” alla Processione di riparazione a Dio, Autore della legge morale naturale. Per l'evento di propaganda omosessualista di Reggio Emilia.

Mons. Antonio Livi riconosce come assolutamente valide e volentieri sostiene pubblicamente le ragioni di chi ha organizzato la processione di riparazione a Dio, autore della legge morale naturale, per l’evento politico-istituzionale di propaganda omosessualista di Reggio Emilia.
Il pieno sostegno dell’Unione Apostolica “Fides et ratio” per la difesa scientifica della verità cattolica non si può esprimere con una partecipazione ufficiale dei suoi dirigenti, perché il suo compito istituzionale è solo di formazione dottrinale e riguarda i principi fondamentali della retta ragione umana, i dogmi della fede cattolica e i principi “non negoziabili” della dottrina sociale della Chiesa. Ciò non toglie che il direttore del blog e tanti membri – laici ed ecclesiastici – dell’Unione saranno certamente presenti alla manifestazione, che è al contempo civile (non politica però) e religiosa.
Mons. Antonio Livi, come sacerdote in cura d’anime, incoraggia e benedice i fedeli che hanno deciso generosamente e coraggiosamente di partecipare, incuranti dell’ostilità di quanti sostengono la “dittatura del relativismo” e non ammettono la libertà – che pure è garantita dalla Costituzione italiana - di manifestazione del proprio pensiero, quindi nemmeno la libertà di difendere i valori morali naturali e di professare la propria fede religiosa.

don Elia. Fatima liquidata

Ci sono due vie per diventare refrattari alla realtà – alla realtà pura e semplice, quella che si mostra nella sua evidenza a chiunque abbia una mente sana. Una è quella del sentimentalismo narcisistico: ripiegato su ciò che “sento” o “non sento”, sono tutto teso a gustare le mie sensazioni, pensando di trovarvi Dio o di percepire la sua grazia quasi fosse un fenomeno fisico, piuttosto che un dono soprannaturale. L’altra è quella dell’intellettualismo contorto, che “piega” la realtà ai miei schemi mentali fino a farvi rientrare qualsiasi cosa, anche la più abnorme. Il denominatore comune è la centralità dell’io, che ha bisogno di garantire il proprio benessere. La seconda opzione è da sempre la specialità dei clericalismi di opposte sponde, ma anche la prima, grazie ai movimenti ecclesiali, si è conquistata un posto di tutto rispetto. Sono poi possibili anche varie combinazioni: per giustificare scelte dettate dall’emotività, posso sempre tentare ardite arrampicate sugli specchi con gli attrezzi della teologia, antica o moderna.

domenica 21 maggio 2017

Proiezione del film LGBT "Né Giulietta, né Romeo" nella sala polivalente dell'oratorio di Arona

Un lettore ci scrive quanto di seguito comunichiamo. Si tratta di un caso concreto che probabilmente non è nemmeno l'unico nelle nostre diocesi (pensiamo ad esempio a Reggio Emilia). Ma partiamo da qui. C'è molto da riparare... Comprendo il lettore che evidentemente si sente isolato e lo ringrazio perché ha trovato in noi un punto di riferimento; ma sarebbe opportuno si attivassero in loco persone che prendano qualche iniziativa pubblica - che diventa denuncia oltre che riparazione e anche impetrazione per tante anime raggiunte da suggestioni false e ingannevoli -, centrata sulla preghiera, alla quale ci uniremo spiritualmente anche noi. Niente di eclatante, con semplicità ma con cuore ardente. Suggerisco una semplice possibilità per chiunque fosse interessato: invii la sua mail a romaperenne@gmail.com; faremo in modo di raccordarvi rapidamente. Sarebbe opportuno un tentativo di verificare la posizione del vescovo, nell'eventualità che non sia schierato dall'altra parte e possa dare il suo appoggio e/o intervenire.

Clicca sull'immagine per ingrandire
Volevo portare alla Vostra attenzione quello che ritengo essere un grave scandalo.
La Consulta Femminile Aronese e l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Arona ha organizzato per giovedì 25 maggio 2017 la proiezione del film di Veronica Pivetti "Né Giulietta, né Romeo" : [qui - qui - qui]

Come semplice fedele, penso che tale iniziativa non sia da promuovere/favorire; in tal senso anche Papa Francesco si è espresso:
“un grande nemico” del matrimonio – ha detto - è “la teoria del gender. Oggi c’è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio …  ma non si distrugge con le armi, si distrugge con le idee”, sono le “colonizzazioni ideologiche che distruggono”. Per questo occorre “difendersi dalle colonizzazioni ideologiche”. Papa Francesco
Che il film in oggetto sia un manifesto LGBT, non lo affermo io, lo affermano "loro":
“... Né Giulietta, né Romeo” è anzitutto un manifesto LGBT, cioè una storia che affronta praticamente tutte le tematiche gay d’attualità nel nostro Paese. ..." 
Che un manifesto LGBT possa essere presentato con la collaborazione di una parrocchia della Chiesa Cattolica Italiana, mi sgomenta, mi scandalizza, mi indigna.

Non so cosa sia possibile fare, non conosco la posizione del parroco don Claudio Leonardi (parroco di Arona e Dagnente, vicario episcopale per il l'aronese e il borgomarenese) che o non sa, o approva, non so se il vescovo della diocesi di Novara Giulio Brambilla sia al corrente di questa iniziativa e se l'abbia approvata, non so se il sindaco di Arona Alberto Gusmeroli sia al corrente dell'operato dell'Assessorato alle Pari Opportunità e se approvi tale iniziativa, vista la sua vicinanza con la Lega che ha già espresso qualche parere su tale "spettacolo".

Quello che posso fare, è portarlo alla vostra attenzione.
Grazie per il Vostro prezioso lavoro che seguo quotidianamente.

Rome Life Forum. Mons. Schneider. La famiglia cattolica è il primo baluardo contro l'attuale grande apostasia

Nella nostra traduzione dall'originale inglese: Testo integrale del Discorso tenuto il 19 maggio scorso da mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana in Kazakhstan, al Rome Life Forum 2017 organizzato da Voice of the Family. Un intervento poderoso e ricco di citazioni.

La famiglia è stata creata direttamente da Dio, come ci insegna il Magistero della Chiesa (Pio XI, Enciclica Divini illius magistri, 12). Il Papa Leone XIII, nella sua magistrale Enciclica (Arcanum Divinae, n.19, 10 febbraio 1880) sul matrimonio e la famiglia, dice: “il matrimonio ha Dio come autore, essendo stato fin da principio una prefigurazione della Incarnazione del Verbo di Dio, perciò in esso si trova qualcosa di sacro e religioso, non avventizio, ma congenito, non ricevuto dagli uomini, ma innestato per natura. Pertanto, Innocenzo III e Onorio III, Nostri Predecessori, non a torto né senza ragione poterono affermare che “il Sacramento del matrimonio esiste presso i fedeli e gl’infedeli”. Quanto a Innocenzo III vedi Corpus Juris Canonici, ca.9, De divort. ed. cit. Part 2, col.7, Innocenzo III richiama 1 Cor, 7:13. Quanto a Onorio III, vedi cap.II, De transact. (Op.cit., Part 2, col. 210).

sabato 20 maggio 2017

Roma Life Forum. Card. Carlo Caffarra. Chiamati ad annunciare apertamente e pubblicamente

Nella nostra traduzione dal National Catholic Register

In un discorso a Roma, il porporato italiano ha avvertito che le società sono ora di fronte una guerra “spaventosa” sul matrimonio e sulla famiglia, ma ha esortato i fedeli a non avere paura, a testimoniare Cristo, la vittoria è già conquistata.
Edward Pentin, 20 maggio - il Cardinale Carlo Caffarra ha messo in guardia sul fatto che Satana sta scagliando verso Dio “l'ultima e terribile sfida”, per dimostrare che è in grado di costruire un'“anti-creazione” che l'umanità sarà tratta in inganno col crederla migliore di ciò che ha creato Dio. L'arcivescovo emerito di Bologna ha detto che questo confronto decisivo sta avvenendo ora, e si combatte in primo luogo sul matrimonio e sulla famiglia: è una previsione di Suor Lucia, la veggente di Fatima che gli ha inviato una lettera più di 30 anni fa. [vedi]

Il cardinal Caffarra, il 19 maggio, ha parlato all'hotel Columbus, a due passi dal Vaticano, al quarto Rome Life Forum, in cui si sono riuniti 100 leaders a favore della vita e della famiglia, provenienti da oltre 20 nazioni, per discutere la crisi nella Chiesa e nella famiglia, e la speranza di un rinnovamento nel nome di Nostra Signora di Fatima.

Il Card. Burke benedice il Comitato «Beata Giovanna Scopelli», la Processione reggiana diventa un fatto internazionale

Apprendiamo da Radio Spada:
Il fronte “cattolico” anti-Processione è in rotta completa. Dopo le tre correzioni pubbliche degli errori di don Goccini [quiqui - qui] (che ha definito “presuntuosa” l’iniziativa) e dopo le innumerevoli adesioni al comitato,  è la volta del Card. Burke che, in occasione della Marcia per la Vita in corso oggi a Roma, ha manifestato la sua benedizione al Comitato «Beata Giovanna Scopelli»
Un membro del Comitato ha Lui spiegato la situazione chiedendo un incoraggiamento. Il Cardinale non ha fatto mancare la sua benedizione anche in forma ufficialmente scritta.

Vedi altri precedenti : qui - qui - qui - qui

Rome Life Forum. Il Cardinale Burke chiede la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria

La mia prima reazione a questo appello è stata che da parte mia il card Burke ha tutto il mio appoggio nella fede e nella preghiera (anche nella campagne da lui promosse e da me diffuse), ma sono rimasta delusa, perché mi aspettavo altro. Se non proprio la famosa 'Correzione fraterna', qualcosa che le si avvicinasse. E mi sono detta che è ora di finirla con le 'petizioni': tempo ed energie sprecate senz'alcun esito... È sempre l'ora della preghiera ma mai come oggi sarebbe anche ora di agire! Ora, poi, leggo dall'articolo che trovate di seguito nella nostra traduzione da LifeSiteNews: « Per coloro che potrebbero ancora obiettare all'appello per la consacrazione della Russia, il cardinale Burke ha ricordato le parole di Papa Giovanni Paolo II, che nel 1982 [a Fatima], durante la sua consacrazione del mondo al Cuore Immacolato : “L’appello di Maria non è per una volta sola. Esso è aperto alle sempre nuove generazioni, secondo i sempre nuovi “segni dei tempi”. Si deve incessantemente ad esso ritornare. Riprenderlo sempre di nuovo” ».

In un discorso generale sul tema “Il Segreto di Fatima e una nuova evangelizzazione”, il Cardinale Burke, alla presenza del confratello sui dubia Cardinale Carlo Caffarra, del Vescovo del Kazakistan, senza peli sulla lingua, Athanasius Schneider e di oltre 100 di leader di 20 nazioni impegnati per la vita e la famiglia, ha detto che il trionfo del Cuore Immacolato di Maria significherebbe molto di più che la fine delle guerre mondiali e delle calamità naturali predette dalla Madonna di Fatima. Egli ha detto:
“Per quanto orribili possano essere i castighi naturali causati dalla ribelle disobbedienza dell'uomo davanti a Dio, infinitamente più orribili sono i castighi spirituali perché hanno a che fare con il frutto del peccato grave: la morte eterna”.

Il Grillo "sparlante" ammette il complotto anti-Sarah

Da parte mia non c'era alcun dubbio sul valore oltre che sul significato della post-fazione di Benedetto XVI al libro sul silenzio del cardinale Robert Sarah. Nel commento introduttivo alla nostra traduzione del testo di Ratzinger [qui], avevo semplicemente espresso il mio scetticismo sull'efficacia concreta di questa uscita che certamente ha del sensazionale ma, all'atto pratico, difficilmente potrà invertire i processi rivoluzionari già innescati, a meno che autorevoli rappresentanti della gerarchia ecclesiale non la facciano propria, insieme ai tanto bistrattati quanto ineludibili Dubia. A maggior ragione ora, in ragione degli echi suscitati e dell'aria che tira. Non posso dunque che condividere l'ulteriore riflessione di Riccardo Cascioli che vi propongo di seguito. E lo invito, qui e ora, a non trascurare possibili sinergie tra noi, riprendendo qualcuno dei nostri contenuti in un'ottica di reciprocità che non può che giovare al nostro comune impegno al di là delle possibili diverse sottolineature e sensibilità. Penso ad esempio, in questo caso, alla mia tempestiva e tuttora attuale denuncia sulla revisione della Liturgiam authenticam, mentre mi riprometto di elaborare una sintesi più ampia e completa sulle diverse implicazioni che scaturiscono da questa ed altre connesse iniziative, curiali e non solo, di conio modernista.
I link che troverete, oltre ai riferimenti alle 'uscite' di Grillo e Maradiaga, conducono ai numerosi documenti elaborati 'in diretta' su queste pagine seguendo gli sviluppi della controversa e complessa tematica. (Maria Guarini)

Se qualcuno poteva avere dei dubbi riguardo al significato della post-fazione di Benedetto XVI al libro sul silenzio del cardinale Robert Sarah (qui), ci ha pensato uno dei “golpisti” a fugarli. Il liturgista Andrea Grillo, docente al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo e considerato molto apprezzato a Santa Marta, si è infatti scagliato con inaudita violenza contro il cardinale Sarah («incompetente» e «inadeguato») e Benedetto XVI, sempre definito Ratzinger o vescovo emerito, nonché causa del “fallimento” (qui).

Dell'importanza della pubblica riparazione - Cristiano Lugli

Nel bel mezzo di un'epoca sconcertante come l'attuale, dove al posto di una vera e propria Società fondata su valori rifacentesi al soprannaturale si è instaurata una dis-società - per dirla con il De Corte - , è quanto mai opportuno porsi delle domande circa il ruolo del cristiano all'interno della Chiesa Cattolica.
Se i peccati contro Dio sono sempre e comunque stati commessi dagli uomini, è vero che essi si relegavano, tuttalpiù, alla miseria del singolo uomo - egli essendo scalfito dal Peccato originale - e non esaltati pubblicamente dall'intera società; difficilmente guardando addietro la storia potremo trovare una civiltà tanto perversa e immonda come l'attuale. Prima della venuta di Nostro Signore Gesù Cristo l'umanità non era stata ancora redenta dal Sangue dell'Agnello, e quindi non aveva ancora conosciuto la Salvezza, la Morte del Figlio dell'Uomo che riscatta il peccato del mondo, questo in qualche modo "scusando" il popolo di Dio che ancora non aveva conosciuto Cristo.

venerdì 19 maggio 2017

Rome Life Forum. Il Card. Caffarra conferma le parole di Suor Lucia sull'ultima battaglia, che riguarda la famiglia e il matrimonio.

Al Rome Life Forum, oggi 19 maggio 2017, il cardinal Carlo Caffarra ha confermato le parole rivoltegli da Suor Lucia di Fatima: l'ultima battaglia di Satana contro Dio riguarderà la famiglia e il matrimonio. Rimarchevole che queste parole siano state confermate in pubblico dal cardinale che ha sottolineato il dovere che abbiamo di testimoniare in questa "ultima battaglia".
Ne avevamo già parlato qui. Riproduciamo lo stralcio dall'intervista:
[...] C’è una profezia di suor Lucia dos Santos che riguarda “lo scontro finale tra il Signore e regno di Satana”. E il campo di battaglia è la famiglia. Vita e famiglia. Non tutti sanno che Lei ebbe da Giovanni Paolo II l’incarico di ideare e fondare il Pontificio Istituto per Studi su Matrimonio e Famiglia che oggi ne porta il nome (il card. Caffarra ne è Professore Emerito, ndr).
Sì. All’inizio di questo lavoro affidatomi dal Servo di Dio Giovanni Paolo II, ho scritto a suor Lucia di Fatima, attraverso il vescovo perché direttamente non si poteva fare. Inspiegabilmente, benché non mi attendessi una risposta, perché chiedevo solo preghiere, mi arrivò dopo pochi giorni una lunghissima lettera autografa – ora negli archivi dell’Istituto – in cui è scritto: lo scontro finale tra il Signore e il regno di Satana sarà sulla famiglia e sul matrimonio. Non abbia paura, aggiungeva, perché chiunque lavora per la santità del matrimonio e della famiglia sarà sempre combattuto e avversato in tutti modi, perché questo è il punto decisivo.
E poi concludeva: ma la Madonna gli ha già schiacciato la testa. Si avvertiva, anche parlando con Giovanni Paolo II, che questo era il nodo, perché si toccava la colonna portante della creazione, la verità del rapporto fra l’uomo e la donna e fra le generazioni. Se si tocca la colonna portante crolla tutto l’edificio, e questo adesso noi lo vediamo, perché siamo a questo punto, e sappiamo. E mi commuovo, leggendo le biografie più sicure di Padre Pio, di come quest’uomo fosse attento alla santità del matrimonio, alla santità degli sposi, anche con giusto rigore più di una volta. [Fonte: Voce di Padre Pio, marzo 2008 (pag. 72-74)]

"La Croce" in appoggio al Comitato Beata Giovanna Scopelli, con la firma della Dott.ssa Frezza

Pubblico le immagini dell'articolo di Elisabetta Frezza su "La Croce, che si aggiunge ai già svariati appoggi dati al Comitato Beata Giovanna Scopelli di Reggio Emilia. Per leggere, cliccare sulle due immagini per ingrandirle.