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venerdì 30 giugno 2017

Arcivescovo Crepaldi. L’orrenda invenzione ideologica della morte di Stato

La mobilitazione mediatica e il coraggio dei genitori di Charlie non sono rimasti completamente senza esito, nonostante gli assordanti silenzi illustri. E vogliamo non pensare alle innumerevoli preghiere che salgono incessantemente al Cielo?
Oggi abbiamo letto sul Dailymail : "His parents are believed to be Catholic and their unwell son was photographed recently clutching a St Jude pendant - the patron saint of lost causes. As a result his plight has had mass press coverage in Italy and even reached the Vatican where Pope Francis was asked to pray for Charlie". "Si ritiene che i suoi genitori siano cattolici, il loro figlio malato è stato recentemente fotografato mentre stringeva uno scapolare di S. Giuda, il Patrono delle cause perse. Pertanto, la sua situazione disperata ha avuto grandissima pubblicità sulla stampa italiana, raggiungendo persino il Vaticano, dove si è chiesto a Papa Francesco di pregare per lui". Dopo il convenzionale e deludente comunicato della Pontificia Accademia per la vita, finalmente una voce davvero cristiana che dice ciò che andava gridato da subito, chiamando le cose col loro nome.
Leggo ora anche il vibrante appello del Card. Caffarra che riporto dopo quello di Mons. Crepaldi. 

Sul caso di  Charlie Gard dichiarazione dell’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi
vescovo di Trieste e Presidente dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân

La vicenda del piccolo Charlie Gard e dei suoi genitori colpisce la nostra pietà umana e cristiana, ma va considerata anche alla luce della ragione e della dottrina della fede. Esso, infatti, ci pone davanti a principi e valori fondamentali per l’uomo e la convivenza civile. Mi riferisco ai principi del totale rispetto dovuto alla vita umana, del primato dei genitori nella gestione coraggiosa e prudente di queste tragiche situazioni, della inammissibilità che sia lo Stato, o un giudice, o una Corte di giustizia a stabilire chi deve vivere e chi deve morire.
I genitori del bambino volevano tentare una nuova terapia, per la quale avevano anche raccolto le risorse necessarie. Era loro diritto farlo.
Nel caso del piccolo Charlie si vuole di fatto applicare un trattamento eutanasico, e questo non può essere accettato. Il caso è dirompente perché l’attuazione della sentenza minerebbe i fondamenti stessi dell’umanesimo cristiano e si aprirebbe un radicale percorso di esodo dalla nostra civiltà. Charlie Gard ha bisogno dell’effetto dei suoi genitori, dell’impegno dei medici per assisterlo e della preghiera dei cristiani. Non di sentenze che ne decretano a morte. La morte di Stato è un’orrenda invenzione ideologica.

* * *
Interviene anche il Card. Caffarra
"Siamo arrivati al capolinea della cultura della morte. Sono le istituzioni pubbliche, i tribunali, a decidere se un bambino ha o non ha il diritto di vivere. Anche contro la volontà dei genitori. Abbiamo toccato il fondo delle barbarie", aggiunge Caffarra, che continua: "Siamo figli delle istituzioni, e dobbiamo la vita ad esse? Povero Occidente: ha rifiutato Dio e la sua paternità e si ritrova affidato alla burocrazia! L' angelo di Charlie vede sempre il volto del Padre. Fermatevi, in nome di Dio. Altrimenti vi dico con Gesù: " Sarebbe meglio che vi legaste al collo una macina da mulino e vi gettaste nel più profondo del mare".
Parole dure, quelle del cardinal Caffarra, che contribuiscono assieme ad altre dichiarazioni alla rottura del silenzio sul caso da parte della Chiesa. Altri, invece, continuano a ritenere utile, forse decisiva, una presa di posizione di Bergoglio sulla vicenda. Il mondo dei cattolici tradizionalisti, però, sta alzando il tiro sul tema e non sembra disposta a lasciar passare neppure un secondo per continuare ad operare un tentativo di rimettere la decisione sulle sorti di Charlie nelle mani dei genitori. [Fonte]

Pensionamento senza indugi per il Cardinale Gerhard Ludwig Müller

Sua Eminenza il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, dal 2 luglio 2012 è stato licenziato da papa Francesco allo scadere esatto del suo mandato di 5 anni. 

Il cardinale Müller è uno dei cardinali che hanno cercato di interpretare l'Amoris laetitia, secondo un'ermeneutica di continuità con la Tradizione della Chiesa. Ciò è bastato per annoverarlo tra i critici del nuovo corso imposto da papa Bergoglio.

In difesa dei "dubia" dei quattro cardinali, messi in castigo dal papa

Avevo letto su Vatican Insider una "Lettera aperta ai quattro cardinali dei 'Dubia'", scritta dal Sig. Stephen Walford che chiede ai Cardinali di rivedere le loro posizioni per non alimentare il fuoco del dissenso. 
Stavo imbastendo una replica alle sofistiche ragioni addotte e ora mi imbatto in questo testo di un autore, che chiede di conservare l'anonimato, pubblicato da Sandro Magister su Settimo cielo. Lo riprendo di seguito. Dovrò darmi il tempo di leggere con più attenzione questa interessante replica e penso che troveremo modo, anche nella discussione e nel confronto reciproco, di formulare una nuova sintesi. Intanto ho aggiunto una nota che ci voleva.
Qui potete consultare l'indice di tutti gli articoli sulla questione. (M.G.)

SE FOSSE COSÌ SEMPLICE RISOLVERE I 'DUBIA',
PERCHÉ IL PAPA NON RISPONDE?

di ***

È stata pubblicata il 27 giugno 2017 su Vatican Insider, alla vigilia del concistoro, una "Lettera aperta ai quattro cardinali dei 'Dubia'", scritta dal Sig. Stephen Walford. In questa lettera si chiede ai Cardinali di rivedere le loro posizioni e di non alimentare il fuoco del dissenso.

1° luglio 2017. Continuiamo l'operazione 'Assalto al Cielo' col Card. Burke

Rimaniamo fedeli a questa esperienza forte di preghiera che ci vede uniti già da oltre un anno. E intensifichiamola, soprattutto in relazione alle recenti vicende che vedono il nostro Cardinale, impegnato a riaffermare con parresìa l'insegnamento costante della Chiesa.
Chi è interessato può consultare i precedenti a partire da qui.

Domani, sabato 1° luglio, come il primo giorno di ogni mese, Sua Eminenza il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà la Santa Messa a Lindsberg, alle 9.00am ora locale nella Chiesa de Santi Peter and Paul e, dopo, pregherà il Santo Rosario per 'prendere d'assalto il Cielo' con la Preghiera. 


Ricordiamo a tutti voi, compagni Guerrieri del Rosario che ci uniremo dai quattro angoli della terra per elevare insieme la nostra voce al Cielo. Gli oltre 92.000 Guerrieri del rosario reciteranno il Santo Rosario e prenderanno d'assalto il Cielo con la Preghiera, in unione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Burke.
Quando direte il vostro Rosario, ricordate di pregare per le intenzioni di tutti i Guerrieri del Rosario, così come loro pregano anche per le vostre.
« Il potere del Rosario è superiore ad ogni descrizione! » affermava l'Arcivescovo Fulton Sheen. Usate dunque questa preghiera potente per prendere d'assalto il Cielo e rivolgere a Dio e alla Benedetta Vergine Maria le seguenti intenzioni:

Venerdì 30 giugno. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla nostra Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Altre notizie e avvisi su Riscossa Cristiana [qui].

Ringraziamo per la riuscita della processione di ieri a Milano, in riparazione del “gay-pride”. Restiamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione, sia per i nostri peccati, sia per quanto vediamo con dolore accadere quotidianamente nel mondo. Oggi abbiamo nel cuore l'eutanasia di stato sdoganata con la sentenza nei confronti del piccolo Charlie. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Per la nostra formazione, proponiamo una lettura di San Bonaventura da Bagnoregio. Anche oggi il testo potrà essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.

giovedì 29 giugno 2017

29 giugno. La Processione di 'riparazione' a Milano

Deo gratias anche per Milano! Ecco alcune immagini della Processione di riparazione di oggi - qui. (Cliccando sulle immagini potete vederle ingrandite)
Estraggo dai commenti una bella testimonianza:
La processione di ieri a Milano è stata molto bella e partecipata, tutto si è svolto con ordine e in raccoglimento. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati per organizzarla e a quanti hanno pregato per la buona riuscita.
Preghiamo ancora che il Signore si degni di accettare queste riparazioni, nella Sua misericordia.
Quanto ai Vescovi, che non patrocinano queste processioni, ricordo che ieri a Milano, dopo le Litanie del Sacro Cuore, si è pregato un Pater-Ave-Gloria per il S. Padre Francesco; un altro Pater-Ave-Gloria per il Papa Emerito Benedetto; e un altro Pater-Ave-Gloria per l'Arcivescovo Angelo. In queste triplici terne di preghiere è espresso l'attaccamento e il radicamento della processione di riparazione nella unica Chiesa di Cristo, la santa Chiesa cattolica apostolica romana.
Sono tuttavia del parere che se invece di una processione di riparazione fosse stata organizzato un torneo di calcio saponato, multigender e multietnico, per favorire l'accoglienza dei "diversi" e dei "migranti", si sarebbero visti parroci, decani, prevosti, coadiutori, suore, oratori, grest, animatori e pure vescovi ausiliari, col contorno plaudente delle radio, dei bollettini, dei giornali, delle riviste e delle tv.
Ma se "loro" hanno a disposizione le cose del mondo, con noi c'era la Regina del cielo e della terra, Mediatrice di tutte le grazie.
Le foto non lo documentano ma vi posso assicurare che nonostante il tempo poco clemente, durante la recita della preghiera di riparazione al Sacro Cuore è apparso nel cielo un bellissimo arcobaleno

Charlie Gard. Comunicato della Pontificia Accademia per la Vita

Ci aggiorna Marco Tosatti su Stilum Curiae. Radio Vaticana riporta un comunicato della Pontificia Accademia per la Vita [vedi com'è stata rivoluzionata] che tratta del dramma di Charlie Gard, e dei suoi genitori. Ѐ mancata la profezia, spesa tutta per i migranti e le ONG...

“La vicenda del piccolo bambino inglese Charlie Gard e dei suoi genitori colpisce tutti noi per il carico di dolore e di speranza che ci consegna”. Così mons. Vincenzo Paglia che assicura la sua vicinanza ai genitori e a quanti “lo hanno curato e hanno lottato con lui”. Per loro, e per quanti sono chiamati a decidere del loro futuro, si legge nella dichiarazione del presidente dell’Accademia per la Vita, “innalziamo al Signore della vita una preghiera perché nulla vada perduto”.
La Conferenza Episcopale Cattolica di Inghilterra e Galles, si legge nel documento, ha “emesso un comunicato che anzitutto riconosce la complessità della situazione, il dolore straziante dei genitori, la ricerca del bene per Charlie messo in campo da tutti i soggetti coinvolti”. Il testo, prosegue mons. Paglia, “ribadisce inoltre che non si può mai porre in essere alcun gesto che metta fine intenzionalmente a un’esistenza umana compresa la sospensione della nutrizione e dell’idratazione”. Al tempo stesso, prosegue il presule, vanno purtroppo “riconosciuti anche i limiti di ciò che si può fare, certo dentro un servizio all’ammalato che deve continuare fino alla morte naturale”.

Custos, quid de nocte?

'Diritti umani' (o umanitari) riservati piuttosto ad un cane...

Guardate cosa titola il Corriere proprio nei giorni in cui si consuma la tragedia del piccolo Charlie e dei suoi genitori. Mi risulta che molti siano stati gli appelli perché il cane venisse risparmiato, compresi quelli di svariati nomi illustri.... A me onestamente ripugna questo genere di protagonismo e l'impegno di politici e magistrati che non è mancato. 
Non ci sono commenti, se non un senso di accorato affidamento, al Signore e alla Sua e nostra Madre, di noi tutti e di questa povera umanità allo sbando.

Per non dimenticare chi siamo e da dove veniamo.

Il 29 giugno 1943 Pio XII pubblica l’Enciclica “Mystici Corporis sulla Chiesa.
Insegna infallibilmente il santo Pontefice:
«A definire e descrivere questa verace Chiesa di Cristo - che è la Chiesa Santa, Cattolica, Apostolica, Romana - (cfr. Conc. Vat., Const. de Fide cath., cap. I), nulla si trova di più nobile, di più grande, di più divino di quell'espressione con la quale essa vien chiamata "il Corpo mistico di Gesù Cristo"; espressione che scaturisce e quasi germoglia da ciò che viene frequentemente esposto nella Sacra Scrittura e nei Santi Padri».

'Assalto al Cielo' per il Gay-Pride di Genova

Genova-gonfalone
Il prossimo sabato 1 luglio toccherà a Genova l'onta del Gay Pride. Purtroppo in questa città, a differenza di quanto avvenuto a Reggio Emilia, Pavia, Varese, Milano, non c'è al momento alcuna notizia di preghiere di riparazione pubbliche. Può darsi che qualcuno ci stia lavorando e stia per lanciare l'iniziativa, può darsi che si faccia con qualche giorno di ritardo rispetto al Pride, come nel caso di Milano. Ma per ora è solo una speranza.
Per evitare di rimanere totalmente inerti, siccome il Signore accetta anche le nostre "pezze" quando non siamo in grado di far di meglio, propongo almeno di dare un po' di struttura alle preghiere private che i fedeli genovesi possono fare da casa. Sabato è anche il primo del mese, ovvero il giorno del Rosario mensile organizzato dall'Operation Storm Heaven associata al cardinale Burke, qui segnalate ogni primo giorno del mese [vedi]. La riparazione in generale è già un fine di questa iniziativa; inoltre i partecipanti possono sottomettere le proprie intenzioni personali, per le quali pregheranno anche tutti gli altri.
Dunque propongo che i genovesi che leggono, qualora non lo abbiano già fatto, si associno all'iniziativa Storm Heaven e, tra le intenzioni di preghiera personale, mettano la riparazione alla grave offesa verso Dio che verrà perpetrata nella nostra città; e l'invocazione dell'azione dello Spirito Santo per la conversione delle anime che, ingannate da quest'iniziativa, rischiano di perdersi per sempre.
Le modalità con cui effettuare questa recita del Rosario sono spiegate in dettaglio nel link indicato supra. Quanto al desiderato impegno in loco, per un incontro di preghiera a data da destinarsi, chi è interessato può intanto raccordarsi con me (email@fabriziogiudici.it). 

PS. S'intende che, qualora una preghiera pubblica venga effettivamente organizzata ed annunciata, la partecipazione ad Operazione Assalto al Cielo non sarebbe in sostituzione... un Rosario in più non fa certo male. (Fabrizio Giudici)

Perché l’Italia finora non ha subìto attacchi terroristici di matrice islamica? Il The Guardian risponde

Il The Guardian si pone la domanda che forse un po’ tutti si sono posti finora, ma in pochi lo hanno esternato per evidenti preoccupazioni di essere facilmente smentiti o per non “gufare” in tal senso. Ma noi che non siamo superstiziosi la domanda del The Guardian la facciamo nostra: perché finora nel Bel Paese non ci sono stati atti terroristici di matrice islamica?

Il quotidiano inglese indica tre motivi.
  • Il primo: l’abilità e l’esperienza acquisita da polizia e intelligence italiane negli anni di lotta a terrorismo e mafie. Il che è credibile. Noi siamo abituati ad essere un po’ troppo piagnoni e a dircele di tutti i colori, ma la capacità degli Italiani è riconosciuta da tutti.
  • Il secondo: in Italia non è presente un’ampia popolazione di immigrati di seconda generazione, dotati di cittadinanza e e facilmente predisposti alla radicalizzazione. Su questo motivo ce ne è da riflettere sulle politiche che il governo italiano sta promuovendo.
  • Il terzo: in Italia non non ci sono enormi periferie, come per esempio quelle di tipo parigino, periferie che costituiscono territori difficili da controllare. 
Questi i tre motivi del The Guardian, ma noi ne vogliamo aggiungere un quarto, che forse -ci permettiamo di dire- è quello più decisivo: l’Italia si presenta come una sorta di “ventre mollo” per la penetrazione dell’immigrazione clandestina in Europa. Un eventuale attacco terroristico rischierebbe di far aumentare il disaccordo della popolazione italiana nei confronti dell’attuale politica dei governi degli ultimi anni, poco orientati verso i respingimenti. [Fonte]

mercoledì 28 giugno 2017

Mortis arbitri? Qualcosa di 'infero' sta sovvertendo sempre più la società umana

"Corte Europea dei Diritti Umani"? Ora dovremmo chiamarla "Corte Europea della licenza di uccidere".

Hanno deciso di uccidere il piccolo Charlie, bloccando gli strumenti che lo tengono in vita.
E dicono di farlo  "per il suo bene". Ignobili e beffardi!
Di fatto questa decisione segna uno spartiacque e accade nello strano miserabile silenzio di chi autorevolmente dovrebbe gridare dai tetti l'orrore e lo sdegno che essa suscita. 
Sancisce un precedente che spalanca le porte al peggio.
La morte imposta ad un bambino, per sentenza e "per il suo bene" è follia e con essa crolla un altro bastione della "civiltà occidentale", in una società anestetizzata o, peggio, composta da lobotomizzati, che non reagiscono neppure con una fiaccolata e i patetici gessetti. 
Se arrivano a fare del popolo quello che vogliono, a partire dai figli - in una famiglia alla quale stanno facendo perdere, insieme ai connotati, la sua vocazione - nella quale i genitori, non sempre identificabili secondo natura, non sono più responsabili neppure della vita oltre che dell'educazione dei propri figli, quale sarà il prossimo passo?
Ѐ successo qualcosa di terribile e non si tratta più del motus in fine velocior al quale siamo quasi tutti assuefatti. Ѐ un salto, uno spartiacque, dal quale si rischia di non poter tornare indietro. Ma non possono esserci giudici, e neppure uno stato, che decidano chi come e quando si debba morire. Il fatto che si tratta di un bambino fa più scalpore e colpisce di più; ma la gravità dell'evento è inaudita e gravida di conseguenze.
Cinicamente osano parlare di 'costi' e nessuno a dire che la vita non ha prezzo : il suo valore non è di quelli misurabili in termini di profitti o calcoli materiali, perché ci è data e ha un senso e delle finalità che appartengono all'ordine della gratuità. A chi le disconosce bisognerebbe gridarlo, oggi! E invece tutti zitti, soprattutto coloro che contano sullo scacchiere delle decisioni!
Ѐ una delle troppe orrende facce del male profondo che sta tentando di sovvertire l'ordine sociale, rinnegando quello morale, perché rifiuta quello Soprannaturale, il Signore della Vita.

don Curzio Nitoglia. Una questione attuale sull'intenzione dei Sacramenti

Introduzione 

Alcuni valenti teologi contemporanei ritengono, con  un fondamento nella realtà, che le riforme dei Riti sacramentali fatte dopo il 1968 abbiano la tendenza di rendere l’intenzione oggettiva del Ministro difforme da quella creduta e insegnata dalla Chiesa e quindi invalida. 

La conclusione mi sembra esagerata e non corrispondente alla verità. Infatti la sana teologia insegna che l’intenzione oggettiva del Ministro, per rendere valido il sacramento, consiste nel fare ciò che fa la Chiesa  (Concilio di Trento, DS 1611)[1] e non consiste nel credere ciò che essa crede e insegna, cosa che renderebbe la validità dei sacramenti soggetta a una miriade di dubbi negativi e soggettivi, i quali porterebbero allo scrupolo universale. Quindi dalla premessa, realmente fondata, dei suddetti teologi non si può dedurre la conclusione, indebita, della invalidità in sé dei nuovi Riti dei sacramenti, ma al massimo si può arguire che la nozione teologica dei Ministri post-conciliari riguardo ai sacramenti non sempre sia in sintonia con quella della Chiesa, il che, però, non invalida di per sé il sacramento, anche se può portare il Ministro al peccato grave contro la fede e all’eresia personale. In breve il sacramento è valido in sé, ma potrebbe essere gravemente illecito da parte del ministro.    

martedì 27 giugno 2017

Inopportuno e senza ritegno: «Per lo Ius soli, preghiamo»

Leggo sul Blog di Giuliano Guzzo, l'ennesimo scivolone di una 'pastorale' che non può più definirsi tale se diventa un concentrato di elementi sentimentaloidi e ideologici. Stralcio di seguito:
clicca sull'immagine per ingrandire
«Per coloro che ricoprono incarichi di governo e di responsabilità civili, perché si adoperino in tempi rapidi a far approvare la riforma sullo “ius soli”, consentendo ai giovani di origine straniera, nati o cresciuti nel nostro paese, di diventare cittadini italiani non solo di fatto, come già sono, ma anche per la legge. Preghiamo». Ora, che la preghiera dei fedeli risulti talvolta il momento meno ispirato della Santa Messa – riducendosi a concentrato di aria (quasi) fritta in luogo delle sentite intenzioni di orazione dei parrocchiani – non costituisce purtroppo una novità. Tuttavia, da qui a trasformare questo passaggio in un’invocazione affinché si approvi una determinata legge, francamente, ne passa. Anche perché, a ben vedere, non si ricordano precedenti.
O forse qualcuno rammenta una preghiera dei fedeli per l’approvazione di un disegno di legge X a favore delle famiglie numerose? O contro il divorzio breve, le unioni civili e il testamento biologico apripista dell’eutanasia? Niente di tutto questo, dato che – si dice – la Chiesa non fa politica. Benissimo. Ma perché allora, quando c’è di mezzo lo ius soli tanto caro al Pd, si scomoda persino la Santa Messa? Non sarà un po’ troppo? Non si starà perdendo completamente la bussola? Ha senso chiederselo tenendo presente che qui, evidentemente, il punto non è l’unità pastorale di Bellaria, bensì la piega presa da parti importanti del mondo cattolico, le quali oggi sembrano scambiare il Vangelo come vademecum dell’accoglienza dell’immigrato e Gesù come poverello migrante.

Milano. Messe Tridentine presso l'Università Cattolica

mercoledì, 28 giugno - h. 17:45 
Messa nella Vigilia dei SS. Pietro e Paolo 
giovedì 29 giugno - ore 17:45 
Solennità degli Apostoli Pietro e Paolo 

Quest'ultima celebrazione sarà anche occasione per un saluto al nostro cappellano, don Jean-Cyrille, che dal prossimo anno assumerà un nuovo incarico.

Come di consueto, il luogo delle celebrazioni sarà la Cappella San Francesco al primo piano dell'edificio monumentale di Largo Gemelli, lungo l'ambulacro 3 e presso la sommità della scala D.
Nei mesi estivi di luglio e di agosto le celebrazioni sono sospese e riprenderanno in settembre.

I nuovi membri dell’accademia vaticana per la vita difendono l’aborto e la contraccezione

Nella nostra traduzione dal Catholic Herald (16 giugno), riprendiamo un articolo sulla situazione della Pontificia Accademia per la Vita, a seguito delle nomine ed esclusioni papali [qui Magister]. Tra le esclusioni hanno fatto scalpore quelle di studiosi di specchiata fama accomunati dall'aver criticato pubblicamente i nuovi paradigmi morali e pratici dell'attuale Pontificato: il filosofo tedesco Robert Spaemann, amico di Benedetto XVI fin da quando era cardinale [qui la sua critica all'AL]; il filosofo del diritto John Finnis, autore con Germain Grisez di una "lettera aperta" su otto errori di "Amoris Laetitia" [vedi]; l'inglese Luke Gormally; gli austriaci Josef Maria Seifert e Wolfgang Waldstein. Insieme ai loro nomi e al loro contributo spariscono anche tre rappresentanti dell'Est europeo cresciuti alla scuola di Karol Wojtyla a lui fedelissimi: il polacco Andrzej Szostek: l'ucraino Mieczyslaw Grzegocki e il ceco Jaroslav Sturma, psicologo e psicoterapeuta apertamente contrario all'ideologia del "gender". Questi i nomi più autorevoli, ma non sono i soli. Si è trattato di una vera e propria metamorfosi, che è un ribaltamento, in chiave liberal. Di seguito altri dettagli.

I nuovi membri dell’accademia vaticana per la vita difendono l’aborto e la contraccezione

Avraham Steinberg ha giustificato alcuni casi di aborto, mentre il Padre Maurizio Chiodi afferma che la contraccezione può essere ammissibile. Altri due membri della Pontificia Accademia per la Vita sostengono posizioni controverse sulla bioetica. 
Il professore e rabbino Avraham Steinberg, uno dei 45 membri ordinari del Consiglio Pontificio per la Vita nominati questa settimana, ha presentato argomenti in favore dell'interruzione della gravidanza in casi determinati. 
Nel 2008 Steinberg ha dichiarato sull'australiana Radio National che un embrione “non possiede lo status di persona umana” durante i primi 40 giorni di gravidanza, al termine dei quali, secondo lui, avrebbe “un certo qual status, anche se non completo, di persona umana”.

lunedì 26 giugno 2017

Livorno, disabile sfrattato: anonimo benefattore compra la casa all'asta e gliela restituisce

Ristoriamoci con una notizia di cronaca confortevole, che ci riconcilia con una  realtà di cui siamo spesso costretti a cogliere i lati più problematici e dolorosi. Sottolineiamo anche il positivo che ci capita di incontrare...

È una storia a lieto fine quella che arriva da Livorno: un anonimo benefattore ha comprato la casa di un uomo disabile in difficoltà finita all'asta e gliel'ha restituita.
Non si conosce né il nome né il volto del misterioso filantropo di questa vicenda avvenuta a Livorno: vuole restare anonimo "perché quando si fa del bene lo si fa e basta, senza pubblicità, senza altri fini, come un imperativo categorico", ha spiegato. Eppure il suo gesto lo ha fatto diventare famoso in tutta la città.

Milano. La Processione del 29 giugno cambia percorso

Gli amici di Milano comunicano che la Questura ha imposto un cambiamento di percorso per la processione del 29 giugno, annunciata qui [vedi anche].
A lato la nuova locandina con gli aggiornamenti
(cliccare sull'immagine per ingrandire)

Contatti: milanoorante@gmail.com

L'Italia s'è desta?

Pensieri in libertà, così, a caldo, pur nella consapevolezza della complessità della situazione e degli scenari.
I risultati delle elezioni amministrative ci mostrano e dimostrano un elettorato sfiduciato (pesante astensionismo al di là del periodo estivo) nei confronti di questa classe politica e della sua irresponsabile ostinazione in orientamenti normativi tecnocratici e mondialisti. Sostanzialmente contro l'uomo (maschio e femmina li creò), la famiglia, la patria e l'ordine sociale che ne consegue. Ma dimostrano anche che chi non si è astenuto aborrisce gli orientamenti disfattisti e suicidari - compresa l'apocalittica invasione islamica - che quotidianamente piovono dagli scranni parlamentari con l'inconsueto anomalo avallo del Soglio di Pietro e corifei cantanti. Una ventata di protesta, ma anche di consapevolezza e di speranza. Non tutto è perduto. Coraggio avanti! E non smettiamo di martellare...

domenica 25 giugno 2017

Per approfondire. 28 giugno: Teoria e pratica per una presa di coscienza autenticamente cattolica

clicca sull'immagine per ingrandire
Un'interessante iniziativa dell'Unione Apostolica Fides et Ratio:

- Presentazione del libro di Elisabetta Frezza sulla Mala scuola Gender. Il sistema "educativo" per abolire la ragione e manipolare i nostri figli 

- Relazione di Cristiano Lugli sul risveglio del cattolicesimo romano a partire dall'esperienza di Reggio Emilia.

«Parlamentari italiani, cittadini italiani, opponetevi alla follia ideologica dello ius soli».

Ha vissuto da vicino l'orrore di Nassirya, dove nel 2006 è morto suo nipote, e il volto peggiore dell'Islam radicale, oggi si oppone disperatamente allo Ius Soli. Il generale Renato Perrotti, ex vicecomandante della Folgore, veterano dei Balcani, della Somalia e dell'Iraq, ha lanciato un appello su Facebook: "Parlamentari italiani, cittadini italiani, amici di Facebook, opponetevi alla follia ideologica dello ius soli". Come riporta anche il Giornale, il militare italiano spiega per filo e per segno perché la concessione della cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia possa segnare in maniera devastante il futuro del nostro Paese.
"La sovraffollata e indebitatissima Italia - scrive il generale Perrotti - non è la vasta e deserta America del 1800. Non può concedere spazio, passaporto e diritti a chiunque venga partorito in Italia. In base alla legge attualmente vigente, tutti gli stranieri possono diventare cittadini italiani, ma dopo aver compiuto diciotto anni, dopo aver studiato in Italia e dopo aver espresso la volontà di optare per la cittadinanza italiana". Il suo è un attacco durissimo: "Lo ius soli, proposto e fermamente voluto da questo inetto e a moltissimi inviso governo di sinistra concederà la cittadinanza anche in base alla sola nascita sul territorio italiano. Con esso si manifesta la volontà di alterare, deformare, corrompere il tessuto socio-culturale del nostro Paese. La conseguenza di esso sarà un'immane catastrofe, che sconvolgerà la vita di tutti". C'è solo una strada secondo il militare della Folgore: ognuno dovrebbe annunciare pubblicamente di votare "contro tutti i partiti e i politici che sostengono la proposta di legge in discussione per lo ius soli". Certo, serve coraggio: "Non lasciatevi intimidire dal ricatto morale di chi vi chiama razzisti e xenofobi: i veri razzisti sono coloro che stanno distruggendo il futuro dei vostri figli, coloro i quali approveranno una legge che renderà l'Italia un inferno afro-islamico". [Fonte]

Il nesso tra la Beata Vergine e l’Eucaristia

Verità cattoliche che ci fa bene ribadire perché siano sempre più approfondite oppure scoperte e meditate. Il rapporto intimo e vitale che intercorre tra la Santissima Eucaristia e Maria Vergine è facilmente intuibile dalla pietà e dall’intelligenza dei fedeli. Già gli antichi Padri ne avevano colto il legame inscindibile, scolpendolo con espressioni sublimi, il cui significato è stato accolto anche dalla santa Liturgia. Padre Pio, come pure Pio XII, amavano ricordare la sua presenza sull'altare, così come Ella era presente e partecipe ai piedi della Croce, .

La moderna cristianità pare aver dimenticato quell’intimo ed indissolubile nesso ch’esiste tra la Santissima Eucaristia e la Vergine Madre di Dio, Maria.

Questo nesso non era affatto estraneo ai Padri della Chiesa e, in genere, agli autori antichi. San Gregorio di Nissa, ad esempio, chiama l’Eucaristia Mysterium Virginis (il mistero della Vergine). Sant’Efrem il Siro ha scritto che Maria è quella «vite verginale che ha dato l’uva il cui dolce vino ha apportato sollievo a coloro che piangono». San Massimo di Torino ha asserito che «Maria è la Manna [...] che, come discesa dal cielo, ai fedeli di tutte le Chiese fece fluire un cibo più dolce del miele». È celebre anche l’epitaffio di Abercio (II sec.) in cui l’Eucaristia è definita «il pesce [...] pescato dalla Vergine casta». «Quel pesce (l’Eucaristia) – rileva il Roschini – è di Maria, poiché l’umanità sacrosanta di Cristo, ipostaticamente unita alla divina persona del Verbo, è sua, è stata presa da lei. Quel pesce è tutto di Maria, poiché l’umanità sacrosanta è stata presa tutta da Lei, unicamente da Lei che, oltre ad essere Madre di Cristo, è anche Vergine pura, ossia una Vergine-Madre».

sabato 24 giugno 2017

Milano e il Corteo di pubblica riparazione al gay pride - Cristiano Lugli

Ecco alcuni dei dettagli che aspettavamo. Ringrazio gli amici di Milano e Cristiano Lugli che se ne fa portavoce, in attesa di contatti più diretti.

« Su, Ombromanto! Dobbiamo affrettarci. Il tempo è breve. Guarda! Gondor ha acceso i suoi fuochi e invoca aiuto. La guerra è scoppiata. Vedo fuoco su Amon Dîn e fiamme ad Eilenach; e lì ad occidente vedo Nardol, Erelas, Min Rimmon, Calenhad e l'Halifirien alle frontiere di Rohan »
Uno dei primi annunci del Comitato "Beata Giovanna Scopelli" includeva questa forte citazione, tratta dall'opera di magna impronta tolkeniana: Il Signore degli Anelli. Non pochi sono stati gli ignorantoni che, non conoscendo nulla di letteratura, hanno voluto travisare le semplici parole pronunciate dal saggio Gandalf durante una veloce galoppata in sella ad Ombromanto. In realtà, il messaggio che con la suddetta citazione il Comitato voleva lanciare, era molto semplice da comprendere: riferendosi all'accensione dei fuochi di segnalazione di Gondor, un piccolo nucleo di cattolici cercò di animare la speranza di un'unione forte, proprio nel mondo cattolico, per organizzare qualcosa che finalmente radunasse i fedeli ad uno scopo comune su cui è impossibile transigere senza che questo non vada a ledere Verità e Giustizia.

29 giugno. 'Riparazione' a Milano

Sulla Riparazione vedi qui - qui e qui.

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Reggio Emilia [quiqui] sembra aver innescato un salutare effetto domino. Tuttavia, in relazione a quanto venuto fuori nella discussione sul precedente articolo, sottolineo che ciò che esprimiamo è pura gioia spirituale per un risveglio cattolico voluto e condiviso, e non compiacimento umano. La Riparazione è un atto rivolto al Signore, non deve dimostrare niente a nessuno. Se poi, per chi è in grado di 'vedere' diventa anche una testimonianza, ben venga. La nostra Fede è anche questo...
Dopo Pavia [qui - qui] e Varese [qui - qui - qui], ora tocca a Milano. Apprendiamo con gioia che giovedì 29 alle ore 19.15, un gruppo di cattolici organizza una processione di riparazione del gay-pride che sfilerà oggi nella città ambrosiana. Per conoscere meglio l'iniziativa, si può visitare la pagina Facebook. Non ho altri dettagli, che speriamo conoscere al più presto; ma intanto è bene prender nota di data, ora e luogo (vedi immagine). Appena possibile si conosceranno altri dettagli. Ho lasciato un messaggio sulla pagina Fb perché ci indichino i contatti.
Prego i lettori milanesi, ai quali assicuriamo fin da ora il nostro sostegno e comunione spirituale, di darci notizie sullo svolgimento dell'iniziativa.

Video delle lezioni del seminario tomistico di Modena

Approfondimenti da non perdere

Proseguono gli appuntamenti del seminario permanente di studi tomistici di Modena tenuto dal Professor Giovanni Turco presso la Parrocchia dello Spirito Santo di Modena. Inserisco il link al video del primo incontro [qui] e quello al canale video dei successivi [qui]. Di seguito potete consultare i video dei due più recenti.

4 giugno. Il nostro primo anniversario.

Carissimi, il 4 giugno dello scorso anno, in più di cento provenienti da tutta Italia, eravamo nella Basilica di San Pietro in Vaticano, riuniti intorno alla tomba dell'Apostolo dopo la Santa Messa celebrata in onore del Cuore Immacolato di Maria, per consacrarci al Suo Cuore Immacolato. Lo ricordiamo oggi anche se non proprio alla scadenza precisa...

Non è stato facile convenire nel luogo prescelto, transennato e in quel momento irraggiungibile anche per lo sbarramento da parte dei gendarmi. Ma le nostre preghiere, insieme all'insistenza di don Elia e di alcuni di noi, alla fine ci hanno portati fin lì.
Ed è lì, nel luogo in cui la Roccia scelta da Cristo diede la vita per Lui e per la Sua Sposa, che abbiamo implorato dalla Madonna il bene della Chiesa e delle nostre famiglie, mediante il ristabilimento della retta fede e di una sana vita morale, "forzando" il Cielo ad intervenire nella situazione di inaudita emergenza spirituale morale e materiale in cui si trova la Chiesa, il nostro amato Paese e il mondo intero.
Anche chi non è riuscito a raggiungere Roma ha potuto leggere e meditare individualmente il testo proposto:  Il Segreto di Maria del Montfort, per pronunciare in privato, in unione spirituale, la Consacrazione.

don Elia. Omosessualismo e tradizione

Ingemuit totus orbis et homoereticum se esse miratus est
(libero adattamento da san Girolamo).

Se si modifica il quadro intellettuale, cambia non solo la valutazione della realtà, ma anche la sua stessa percezione. Succede così che persino le azioni oggettivamente più disgustose e degradanti che un essere umano possa commettere siano considerate legittima espressione di un’opzione fra le tante. Questo è dovuto, in parte, a una tendenza all’astrazione che scarta a priori la considerazione dei comportamenti concreti a vantaggio di presunti “valori”, in parte a una distorsione del processo cognitivo che fa percepire in modo positivo anche ciò che, di per sé, è quanto di più ripugnante ci sia. Per provocare l’una e l’altra, per decenni è stata attuata una strategia sottilmente invasiva che ha appunto modificato il pensiero collettivo perché una condotta che era universalmente rigettata fosse non solo considerata normale, ma addirittura indice di eccellenza.

venerdì 23 giugno 2017

Venerdì 23 giugno. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla nostra Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Altre notizie e avvisi su Riscossa Cristiana [qui].

Restiamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione, sia per i nostri peccati, sia per quanto vediamo con dolore accadere quotidianamente nel mondo. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Per la nostra formazione, proponiamo una lettura di Santa Margherita Maria Alacoque. Anche oggi il testo potrà essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.

La legge italiana sullo jus soli non rispetta la Dottrina sociale della Chiesa.

Le considerazioni che seguono inducono a chiedersi cosa spinga alti prelati, nella specie rappresentanti della CEI, ad assumere posizioni così lontane dal bene comune.

Il disegno di legge (DDL S. 17) in discussione in queste settimane in Senato, volto a modificare la vigente legge 91/1992, introducendo in Italia una forma temperata dello ius soli (diritto del suolo) in sostituzione dello ius sanguinis (diritto del sangue) vigente, oltre ad nuovo diritto (detto ius culturae <sic>) che riguarderebbe il diritto di cittadinanza per tutti coloro che frequentano in Italia un intero ciclo scolastico, suscita numerose perplessità dal punto di vista del bene comune ed in specifico da quello del pensiero sociale cristiano.

Lo Stato e le famiglie straniere

In questa sede ci limitiamo ad analizzare una sola ragione di forte perplessità che concerne il rapporto tra Stato e famiglie straniere, residenti in Italia. Il disegno di legge prevede un intervento automatico e obbligatorio dello Stato volto a conferire la cittadinanza italiana a tutti i minori stranieri che nascono all’interno dei confini del nostro Paese o che frequentano almeno cinque anni scolastici. Questo modo di procedere, che già esiste nel nostro ordinamento, è tuttavia giustificato solo nei casi d’emergenza in cui lo straniero, per le circostanze particolari della sua nascita o del suo arrivo in Italia, rischi concretamente di rimanere senza alcuna cittadinanza cadendo nello stato di apolidia. Lo Stato dunque si sente legittimato ad attribuire d’imperio una cittadinanza ad una persona minore per scongiurare questo evento che ha conseguenze dannose, facilmente immaginabili, per la stessa persona e per il bene comune.

Oggi ricordiamo e ci affidiamo al Sacro Cuore di Gesù

Dal Vangelo secondo Matteo 11,25-30.
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
Il mio giogo infatti è soave e il mio carico leggero».

A Reggio-Emilia tutto prosegue indisturbato - Cristiano Lugli

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Tutti ricorderanno il Comunicato stampa che il Vescovo di Reggio-Emilia, Mons. Massimo Camisasca, ha reso pubblico in data 27 Maggio 2017 a proposito della riparazione indetta dal Comitato "Beata Giovanna Scopelli" e di tutti i contorni coloriti.
Rispetto alla questione della Parrocchia di Regina Pacis, dove il parroco, don Paolo Cuigini, responsabile dell'intera Unità Pastorale Santa Maria degli Angeli, organizza da circa un anno e mezzo incontri di preghiera per persone LGBT, Sue Eccellenza Camisasca aveva espresso quanto segue:
"Per quanto riguarda in particolare le iniziative di queste settimane, sono contento che persone con orientamento omosessuale si trovino a pregare sotto la guida di un sacerdote e con la partecipazione di altre persone. Questa proposta non deve avere nulla a che fare con l’adesione a quei gruppi Lgbt che rifiutano e irridono la dottrina della Chiesa" 

giovedì 22 giugno 2017

Pio XII: preghiera alla « Madonna dell’aiuto »

In questi frangenti sempre più minacciosi per la nostra fede e la nostra civiltà, compresa la nostra identità nazionale, ricorriamo alla Preghiera alla «Madonna dell’aiuto», composta da Papa Pio XII nel 1954, Anno Mariano, nel corso del quale Papa Pacelli aveva solennemente incoronato, nella Basilica di San Pietro, l’antica icona di Maria Salus populi romani, venerata nella Basilica di Santa Maria Maggiore. 
Nella Cappella a Lei dedicata proprio nella Basilica Liberiana, il Pontefice aveva celebrato la sua prima Santa Messa, dopo l’ordinazione sacerdotale, il 3 aprile 1899. Alla Vergine, davanti alla stessa immagine, il Papa aveva consacrato la sicurezza di Roma durante la seconda guerra mondiale e aveva attribuito al suo materno intervento la liberazione della città dall’occupazione nazista, nel giugno 1944: «Con indicibile riconoscenza noi veneriamo la Santissima Madre di Dio e Madre nostra, Maria, che al titolo e alle glorie di Salus populi romani ha raggiunto una nuova prova della sua benignità materna, che rimarrà in perenne memoria negli annali dell’Urbe». Ed ecco la sua invocazione, che facciamo nostra:
Vergine benedetta, Madre di Dio e Madre nostra, che nel titolo di « Madonna dell’aiuto » non cessi di ricordare ai tuoi devoti i prodigi onde ci assicurasti della tua materna protezione, guarda pietosa alle nostre necessità e alle nostre miserie, e vieni ancora una volta in nostro soccorso.
Dal tuo aiuto, o Maria, i poveri aspettano il pane, gl’infermi la salute, i disoccupati il lavoro, tutti la preservazione da nuove calamità e da nuove rovine.
Ma il bene di cui ha soprattutto bisogno la generazione che ti prega, è il tuo Figlio, o Maria, che il mondo vorrebbe bandito dalla vita, dalla famiglia, dalla società, dove tutto si attende dalla materia, dalla forza e dagli umani disegni.
Aiutaci, o Maria, a custodire gelosamente o a ritrovare questo bene, senza il quale ogni altro dono è illusione, inquietudine e veleno.
Per Te, o Madre, rientri Gesù nelle menti traviate per dissiparne gli errori con la luce della sua Persona e del suo Vangelo. Rientri nei cuori pervertiti, con la purezza dei costumi, la modestia della vita, la carità, che vince ogni egoismo. Rientri nelle famiglie e nella società per riprendere i suoi diritti di Signore e di Maestro.
Da Te protetti e assistiti, tutti, o Maria, sperimenteremo l’efficacia del tuo patrocinio: « Madonna dell’aiuto » ti sentiremo in tutti i momenti della nostra vita terrena: nelle avversità per non restarne abbattuti, nelle prosperità per non riuscirne corrotti; nel lavoro per ordinarlo in Dio, nella sofferenza per accettarla con umiltà.
Per Te vivremo con le virtù del Vangelo, nel timor santo di Dio, nel suo amore, nella fraterna carità che benefica, sopporta e perdona. Aiutati dalla tua potente intercessione, questa vita sarà per i tuoi figli vittorioso combattimento, sarà nella fede e nella pietà sincera degna preparazione all’eterna. Così sia.

mercoledì 21 giugno 2017

L’imbecille globale è al potere - Marcello Veneziani

Marcello Veneziani è una delle poche voci non allineate con l'imbecillità ampiamente illustrata di seguito. Si nota un'omissione; ma forse è dovuta ad un rispetto che lo stesso alto personaggio non ha per il sacro Soglio...

Ogni mattina, pomeriggio e sera, ovunque tu sei e a qualunque fonte d’informazione ti colleghi – video, radio, giornali, web ma anche film, concerti, omelie, lezioni a scuola o all’università, discorsi istituzionali – c’è un Imbecille Globale che ripete sempre lo stesso discorso: “Abbattiamo i muri, niente più frontiere tra popoli, fedi, razze, sessi e omosessi, non più chiusure in nazioni, generi, famiglie, tradizioni ma aperti al mondo”.

Te lo dice come se stesse esprimendo un’acuta e insolita opinione personale, originale; finge di ribellarsi al conformismo della chiusura e al potere del fascismo (morto da 72 anni) mentre lui, che coraggioso, che spregiudicato, è aperto, non si conforma, ha la mente aperta, il cuore aperto, le braccia aperte, è cittadino del mondo. Sfida i potenti, lui, che forte.

La modernità come grande progetto gnostico. A proposito di un recente libro di Giovanni Turco su Cornelio Fabro

Ѐ possibile che un filosofo cattolico sia trascurato, e talvolta osteggiato, proprio per la sua grandezza? Ѐ possibile, anzi è accaduto e accade per Padre Cornelio Fabro. Naturalmente, per lo stesso motivo, ci sono i suoi estimatori, come Giovanni Turco che ha appena dato alle stampe il libro “Razionalità e responsabilità. Il pensiero giuridico-politico di Cornelio Fabro” (Studium), oppure i Padri dell’Istituto del Verbo Incarnato che ripubblicano l’intera opera di Fabro all’interno del “Progetto culturale Cornelio Fabro”. In generale però viene trascurato dalla cultura alla moda, proprio perché grande. Grande nel senso che ha ricondotto tutti i problemi alla loro matrice teoretica, tutti i nodi al nodo primario e concettuale di fondo, tutti gli errori ad un errore primordiale. Fabro è andato fino in fondo, o, meglio, fino alle origini degli errori moderni ribadendo l’origine delle verità filosofiche di fondo a cui bisogna attenersi. Un pensiero senza sconti, in altre parole, un rigore senza sbavature, una coerenza che induce ad un esame di coscienza teoretico impietoso. Questa è la sua grandezza e perciò il suo pensiero disturba, perché mette con le spalle al muro.

martedì 20 giugno 2017

Perché la morte diventa obbligatoria?

Charlie Gard ha una malattia mitocondriale, che leva forza a tutti i suoi muscoli, ma non causa dolore. Non è in coma. Quindi è verosimile che riesca a percepire la voce e le carezze della mamma e del papà e a provarne piacere. Una vita piccola. Il cervello umano ha capacità straordinarie di adattamento. Si adatta a una vita piccola, soprattutto se in questa vita c'è gioia. I medici inglesi ritengono Charlie senza speranza e ritengono che la sua vita debba finire. I genitori hanno raccolto oltre un milione di sterline per portare Charlie in USA dove c'è una cura sperimentale. I medici inglesi obbiettano che non è certo che la cura possa essere utile a Charlie è sperimentale e quindi non se ne conoscono gli effetti collaterali.
Per quanto possa essere infinita la nostra fede nelle potenzialità dell'imbecillità umana, questa è troppo grossa.
Preferite una morte certa e certamente priva di effetti collaterali a una cura incerta? Vi hanno lobotomizzato o siete nati scemi?
I genitori sono esseri umani e vostri cittadini e hanno il diritto di portare il loro bimbo dall'altra parte del mondo, di tentarle tutte. Se poi la cura non gli fa bene e gli fa male, tranquilli, sarete sempre in tempo a presentarvi con la pietosa proposta della vostra morte statale.
Ma perché imporla a tutti i costi anche ora? C'è qualcosa di mostruoso e di strumentale, come se dovesse passare il principio della morte obbligatoria contro il parere di tutti, familiari inclusi.
E se la cura funzionasse?
E se domani qualcuno trovasse una cura perfetta.
E se il piccolo stesse vivendo una vita piccola e piena di gioia?
Perché ai genitori del piccolo è negato il permesso di portarlo fuori dalla Gran Bretagna?
Perché possono essere costretti ad assistere alla morte statale del loro bambino?
Perché abbiamo abdicato alle nostre vite a favore dello stato.
Perché fuori dalla legge di Dio le vite piccole non hanno valore.
Silvana de Mari

Un'altra lettera dei quattro cardinali al papa. Anche questa senza risposta

Un buon segno, il nuovo passo compiuto dai 4 Cardinali nei confronti del Papa segnalato da Sandro Magister [qui]. Devono procedere gradualmente e alzare il tiro poco alla volta, anche per ampliare il consenso alla loro azione nella Chiesa universale. Finora hanno proceduto lentamente, è vero, però non mollano e continuano a mettere in difficoltà il Papa (e chi lo appoggia) e con argomenti molto precisi, basasti sui fatti: Papa Francesco sta creando uno scisma nella Chiesa. 
Link di riferimento: l'articolato testo dei 'Dubia'; l'indice degli articoli sull'AL: l'elenco di coloro che hanno espresso esplicito sostegno ai 4 cardinali.

A distanza di sette mesi dai "dubia", papa Francesco ha ricevuto a metà di questa primavera un'altra lettera dagli stessi quattro cardinali, firmata da Carlo Caffarra a nome degli altri tre: Walter Brandmüller, Raymond L. Burke e Joachim Meisner.

E anche a questa lettera, come già ai "dubia", egli non ha risposto.

I quattro cardinali chiedevano al papa di essere ricevuti in udienza. Per parlare con lui delle divisioni generate da "Amoris laetitia" e della conseguente "situazione di confusione e smarrimento" di larga parte della Chiesa.

La lettera è nelle mani di Francesco dal 6 maggio. Ma la prolungata assenza di una risposta ne ha ampliato la natura. Come già è avvenuto per i "dubia", i quattro cardinali ritengono ora giusto che la lettera sia offerta alla riflessione dell'intero "popolo di Dio", dal quale sale la domanda di chiarezza a cui essi danno voce.
Il testo integrale della lettera è riprodotto più sotto.

Varese, “La lobby Lgbt contro le nostre preghiere”

Avevamo promesso i dettagli sulla 'Riparazione' di Varese. Eccoli di seguito. Ai nostri amici di Varese avevamo segnalato anche questa profanazione mai riparata - riguardante proprio il Sacro Monte, luogo provvidenzialmente prescelto per l'iniziativa - affidandola loro in pectore per la contestuale riparazione, pur senza farne cenno per non destare ulteriore scalpore indiscriminato. Mi è stato detto che ne avrebbero parlato col sacerdote. Attendo conferma per sapere com'è andata anche a questo riguardo.

C’è un paese in cui si rende necessaria la presenza di quattro agenti della Digos per garantire l’incolumità di un singolo cristiano che prega il rosario sul sagrato del duomo cittadino.
Non è, o meglio non è ancora, uno stato a maggioranza islamica; è tuttavia certamente uno stato asservito alla lobby lgbt.
E’ quello che succede in Italia, per la precisione a Varese, durante il gay pride che si è svolto sabato 17/6/17.
Ma non si tratta di un caso isolato: durante il mese di giugno, tradizionalmente dedicato alla devozione del Sacro Cuore, il nostro povero stivale è percorso dalle brigate arcobaleno, generosamente foraggiate da istituzioni pubbliche, amministrazioni locali e imprese private in cerca di facili consensi.
Niente può e deve contrapporsi alla patetica sfilata di un’umanità che, oppressa da chili di trucco, parrucche, piume e pailletes nasconde il proprio volto tragico e degradato.

lunedì 19 giugno 2017

Video scioccante del papa e altri capi religiosi

Che ne pensate? I prodromi della nuova religione mondiale?


Riporto la chiara replica del lettore PP a chi si ostina a non vedere l'inganno:

E' tutto un fiorire di studi in comune, di iniziative in comune, di liturgie in comune, insomma di fatto sta avanzando a grandi passi il grande inganno di una sorta di religione mondiale umanitaria, praticabile da tutti in nome della pace universale e del bene dei popoli. Una "religione" che sicuramente piace alle Logge e all'ebraismo liberale. E'un'opera assurda, cui certi capi religiosi concorrono per puro calcolo. DAl punto di vista cattolico, tali aperture costituiscono aperta contraddizione con la missione della Chiesa, che deve essere sempre quella di convertire i popoli a Cristo (lo ha detto il Signore risorto in persona). Costituiscono peccato. 
Di queste aperture abbiamo visto come sappia approfittare da tempo l'islam per invaderci al fine di schiacciarci con il numero e sottometterci. Perciò queste iniziative ecumeniche, miranti alla "pace", sono condannate a sortire l'effetto opposto. Si sta preparando irresponsabilmente il terreno a tremendi disordini, a guerre sanguinose, come quelle che vediamo in Siria e Iraq, a meno che ovviamente certi popoli, rincitrulliti dai vizi e dai cattivi maestri laici ed ecclesiastici, non stiano già preparandosi a sottomettersi o a diventare maomettani. A tradire, insomma, con i loro preti per primi.