Aggiornamento 1 giugno: La svolta insperata e repentina, innescata da un appello rivolto al Presidente Mattarella da Giorgia Meloni insieme alla disponibilità di FdI ad appoggiare il governo politico giallo-blu, ha rovesciato la situazione e il senso di responsabilità dei principali interlocutori ha fatto il resto. Oggi, alle ore 16, il Presidente del Consiglio e i Ministri hanno prestato giuramento davanti al Presidente della Repubblica. Non abbiamo certezze, ma intanto ce la giocheremo in Italia e sullo scacchiere internazionale a partire dall'Europa. Del resto non ci illudiamo, la guerra è in corso. Ma con questo governo, pur con tutte le incognite e le difficoltà, c'è una speranza, se riuscirà a resistere alle insidie dei nemici interni ed esterni. Ora è veramente necessario continuare a pregare e formulare una nuova intenzione di preghiera sul Santo Rosario per l'Italia...
Aggiornamento 30 maggio. Riprendo qui l'articolo del 25 scorso perché stiamo assistendo a capriole infinite e cambi di scenario continui.
Spettacolo scorante. In realtà la sensazione è che stiano per schiacciarci. Molto eloquente l'intervento di ieri del commissario tedesco (vi ricordo la sua esternazione inaudita: "I mercati insegneranno agli italiani a non votare i populisti di destra e sinistra") e delle maschere cadute: uno degli effetti di questo braccio di ferro che almeno ha messo sul tappeto un dibattito sui nodi di fondo dell'Europa dei quali era impossibile parlare e che invece tutti i paesi europei stanno da tempo portando avanti. Ma forse siamo in ritardo perché, se prevarrà il piano del governo tecnico, che speriamo fino all'ultimo possa essere sventato, attendibilmente avremo il nostro Tsipras...
Attendiamo e preghiamo.
Aggiornamento 27 maggio: Il nuovo governo non nascerà. Si sta prefigurando una situazione grave e inedita con dichiarazioni a dir poco abrasive. Scontro istituzionale in cui stanno venendo molti noti al pettine. Preghiamo e verificheremo.
Concordo con Danilo Quinto: Non sarà facile ottenere le elezioni subito. Il cattocomunismo costituisce il dna di questo paese e non è mai morto. Si è ora saldato con le plutocrazie europee, finanziarie, massoniche e anticristiche. Dal male, come insegna Gesù, nasce sempre un bene. Il bene è che il disegno di trasformare l'Europa in un villaggio musulmano, sostituendo la popolazione europea, di lasciare nella miseria i popoli, con l'arma dell'euro, dello spread e del debito pubblico e di utilizzare la teoria del gender e la distruzione della famiglia compresa l'arma della denatalità come grimaldello per sterminare la popolazione, dovrebbe essere chiaro a tutti. C'è un'unica certezza: l'economia non distrugge le società. È la mancanza di principi etici e morali a distruggerla. E le linee economiche che finora hanno preso il sopravvento ne sono la conseguenza.
Spero di sbagliarmi, ma non la vedo molto bene per l'Italia.
Ho appena ascoltato su Rai3 l'intervista a Di Battista, il quale ha dichiarato che, se il tentativo di governo dovesse fallire, non partirebbe più e si candiderebbe per le nuove elezioni.
Non trovo rassicurante una dichiarazione del genere per una serie di motivi:- perché c'è il rischio che già sappia che il presidente non cederà
- perché è un trascinatore e rappresenta l'anima più giacobina del m5s che in questo gioco delle parti è dalla parte del popolo sguinzagliata e non ordinata, l'altra faccia della sinistra dei disvalori libertari senza etica, insieme al sotterraneo connubio con certi poteri...
- perché nel frattempo Mattarella impianterebbe il governo 'neutrale' che, per quanto balneare possa essere, si occuperebbe, prono a 90° nei confronti dell'Europa, delle imminenti importanti scadenze su quello scacchiere. E nel frattempo l'invasione è ripresa e continuerà fino a raggiungere livelli sempre meno gestibili.
- Per contro, se Salvini cedesse, avremmo al Tesoro (e altrove) chi potrebbe comunque degnamente rappresentare le istanze sovraniste che non sono nazionaliste, ma esprimono il mero istinto di sopravvivenza che ancora resta nella parte 'sana' di italiani non zombificati e un inizio di cambiamento, per quanto realisticamente difficoltoso, potrebbe innescarsi a garanzia di un futuro del nostro Paese diversamente molto compromesso.
E' impossibile che Salvini ceda su Savona. A meno che non riceva qualche convincente invito a farlo, o qualche avvertimento.
RispondiEliminaCalma e sangue freddo! Bisogna dire a Salvini che quando il mare è in tempesta il nocchiere non si adira con le onde. Hanno fatto votare, come abbiamo votato, affinché il risultato fosse questo, cioè l'ingovernabilità che avrebbe giustificato il governo del Presidente, vedi esempio lasciato da Napolitano con il senatore a vita. E' chiaro che in sette anni, almeno, tutti i legami aum aum si sono stretti, stretti. Pensavano forse i nostri che il solo avere un incarico sarebbe stata una cavalcata trionfale? Come ho scritto in un commento che non vedo, forse si è perso,chi ora si deve muovere è il nostro Avvocato. Lui deve andare da Mattarella e fargli capire che avere dubbi sull'euro, sulla gestione dell'Europa, non è peccato mortale. E' un bene per noi e per l'Europa. Non siamo i soli a mugugnare, il mugugno è diffuso oltre l'Italia; perché il bene nostro, se tale è, non è in contraddizione con quello degli altri, e viceversa quello degli altri non può, se tale è, essere in contraddizione con il nostro o di qualunque altro paese(leggi: GRECIA). Quindi se così non è avvenuto fin qui, un confronto franco con chi passa agli insulti non potrà che essere un bene per tutti e prima di tutto per l'Europa. Se Europa ha da essere, non deve essere l'europa di coloro che prendono per i fondelli e l'europa dei presi per i fondelli. No. Siccome in questa europa non si è voluto far cenno alle radici cristiane (è dalla rivoluzione francese che si fanno spallucce al Cristianesimo(che è l'unica strada di crescita spirituale, quindi umana, quindi materiale), però a tutto il resto riverenze a non finire, tutto si è accettato, dalle società segrete, ai potentati finanziari, che ora si nascondono dietro i politici lobotomizzati, droghe, erotismo dal nido, ladrocinio, menzogne, guerre a non finire e tutto quello che sappiamo. Ora un'europa così che schiatti insieme a tutti quelli che l'hanno voluta tale. Ma nelle menti e nei cuori di molti c'è un'altra Europa, una Europa Cristiana, Cattolica meglio. Questa è l'unica strada che può portare ad una Europa di popoli fratelli.Occorrerebbe una Chiesa, però non c'è. Quella che dice di essere tale non può che portarci alla dannazione eterna dopo che questa europa ci avrà portati alla rovina materiale, morale e spirituale su questa terra. Quindi niente ira. Calma. Non vogliamo ingannare nessuno. Nè vogliamo essere ingannati. Un progetto così grandioso come l'Europa, non può che fondarsi su Gesù Cristo e sulla sua Legge. Tutto il resto è destinato a fallire, tutto il resto sono pensierucci ottusi di teste pidocchiose.
RispondiEliminaNON DEVE FARLO SE È COERENTE A CIÒ CHE HA PROMESSO. DOBBIAMO COMBATTERE PERCHÉ È NOSTRO DIRITTO. BADTA ESSERE TRATTATI COME CRETINI, IMBECILLI(PAROLE DI ORIANA FALLACI) SIAMO ITALIANI SI O NO!!!!
RispondiEliminaIntanto è importante che la gente cominci a capire in che mani siamo!
RispondiEliminaIntanto grandioso Savona, garbato ma puntuto, in una lettera a Il Sole 24 ore!
RispondiElimina«Spero e penso che il Presidente Mattarella sia all’oscuro di quanto affermato da ambienti a lui vicini». Paolo savona non sa se mai diventerà, come vorrebbero Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ministro del Tesoro. Ma, in una lettera a Il Sole-24 ore inviata per spiegare le ragioni delle dimissioni dalla presidenza del fondo Euklid, usa un artificio retorico per criticare il Quirinale che si opporrebbe alla sua nomina. Il professore cagliaritano distingue tra il presidente della Repubblica e gli «ambienti a lui vicini», come se il capo dello Stato lasciasse filtrare posizioni che non sono le sue. Un po’ difficile da sostenere. Più logico ritenere che Savona, intervenendo seppure con una breve lettera in una polemica che definisce «scomposta», abbia voluto far comprendere anche ai più alti vertici che non ritiene accettabile il caso che lo ha investito.
Telefonata tra Conte e Macron: "Scambio su politiche Europa"
RispondiEliminaIl premier incaricato spiega su Facebook: "Ci siamo lasciati con l'auspicio di poterci incontrare il prima possibile". Moscovici: nessuno psicodramma tra Roma e Bruxelles. Ambasciata italiana a Berlino contro lo Spiegel: "Critica un intero popolo"
L'Europa guarda con attenzione a quanto accade in Italia. Il premier incaricato Giuseppe Conte (CHI È) ha ricevuto una telefonata dal presidente francese Emmanuel Macron per discutere delle politiche Ue. E mentre il commissario europeo all'Economia Pierre Moscovici dichiara che non c'è "nessuno psicodramma tra l'Italia e Bruxelles", l'ambasciatore italiano in Germania condanna l'articolo dello Spiegel dal titolo "Gli scrocconi di Roma".
https://tg24.sky.it/politica/2018/05/26/macron-telefona-conte.html
@ Giovanni C.
RispondiElimina26 maggio 2018 23:37
Sono tutti aggiustamenti in progress, dettati dal tornaconto.
Sono la dimostrazione lampante di qualche anello che si aggiunge alla catena pur di ottenere il risultato che si sono prefissi.Tattiche che oggi son così, domani son l'inverso. Allisciate. Anche dare la guazza. Il contentino. Finte di un modo di pensare ed agire finto. Personalmente non mi toccano, nè mi commuovono.
Andiamo per la nostra strada, diamoci un governo degno, se insultano e tirano le pietre, non importa. Non ora, in questa grande confusione dei cuori. Non facciamoci blandire dalle moine, dalle adulazioni, usate solo per fiaccarci.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10155795539998155&id=252306033154&locale2=it_IT&__tn__=%2As%2As-R
RispondiEliminaE Salvini anche nel comizio di stasera chiede preghiere e nomina il Signore.
Mi piace pensare che l'incontro dell'anno scorso con il card.Burke abbia spinto ulteriormente il suo spirito verso il Signore.
https://gloria.tv/article/iHspbYURcH662wzPGcXJ7yp3e
I primi passi dell'Europa, sono quasi contemporanei al CVII.Ho dato una veloce scorsa al post seguente, la relazione del Vescovo Athanasius Schneider, che tratta della Chiesa militante. Nei fatti l'esigenza dell'Europa unita nacque dal desiderio di sedare i bollenti spiriti ora di uno stato, ora di un altro, che nel pensier, a turno, si finsero forze egemoni e trainanti di tutta l'Europa, quindi il desiderio fu di evitare future guerre ( che sempre avevano avuto origine da questioni economiche e/o territoriali).
RispondiEliminaE' mio convincimento che il CVII, avrebbe dovuto concentrarsi sulla disciplina interna della gerarchia, tutto il bla bla sull'aggiornamento e l'apertura è stato un abbaglio, uno spostamento di fuoco. Però nei fatti è sull'aggiornamento e l'apertura che il CVII si è indirizzato; così facendo la Chiesa si smilitarizzava spiritualmente, mentre l'Europa stava avanzando su una strada simile di smilitarizzazione degli stati ed apertura ad altri stati, senza frontiere. Quindi, mi sembra che ci siano stati aneliti comuni che gli uomini hanno perseguito, senza però porsi, con fermezza e decisione e fedeltà, sulle orme del Signore, cioè hanno voluto fare di testa loro.I risultati li abbiamo sotto gli occhi vuoi per la chiesa, vuoi per l'europa. Anzi ora sembrano addirittura confluire l'una nell'altra, in un corso limaccioso che si porta dietro i detriti delle rovine lasciate alle spalle per inseguire un sogno di futura pace, smilitarizzata, senza frontiere e senza Dio, Uno e Trino. Solo uomini, mercato e meccanica.
http://www.marcotosatti.com/2018/05/27/super-ex-salvini-fa-bene-a-opporsi-ai-diktat-tedeschi-lo-facesse-anche-bergoglio
RispondiEliminaSuper Ex (ex di Movimento per la Vita, ex di Avvenire, ex di….ma non ex cattolico), scopriamo oggi, non è un ex italiano: le vicende del nostro Paese lo appassionano anche quelle politiche. Mentre infuria la battaglia fra entità eterodirette o eterosensibili e le persone elette dalle urne sui nomi dei ministri, Super Ex ci ripropone un tema antico quanto l’Italia (e la Germania): la pulsione alla conquista da parte dei secondi, e il legittimo desiderio di non essere fagocitati dei primi, per quanto arroganti e potenti siano. Vi ricordate Marzo 1821? “…Che non disse al Germano giammai: Va’, raccogli ove arato non hai; Spiega l’ugne; l’Italia ti do”. Anche nella Chiesa, ahimè…
“Caro Tosatti,
ci faccia caso: Paolo Savona ha un cognome ebreo. Non so se lo sia, o meno, però mi piace pensare che la forza con cui sta sfidando la Germania derivi anche da lì. Da una conoscenza – diciamo – così sentita della storia di quel paese, della sua volontà egemonica che da secoli minaccia l’Europa. Savona ricorda che con la I e la II guerra mondiale la Germania tentò di conquistare militarmente il continente, obiettivo che oggi persegue per via economica e monetaria. Verissimo, soprattutto con la II guerra mondiale è andata proprio così.
Da quando ci odiano i tedeschi? Forse da qualche millennio, visto che Roma non riuscì mai a civilizzare i Germanici, e furono loro a dare una spallata mortale alla civiltà romana (che, per il vero, aveva fatto il possibile per autodistruggersi).
Ma l’odio di oggi -quello che fa dire giustamente a Matteo Salvini “Giornali e politici tedeschi insultano: italiani mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati – ha sbottato Salvini – e noi dovremmo scegliere un ministro dell’Economia che vada bene a loro? No, grazie”- ha origini più recenti: nel protestantesimo di Martin Lutero.
Lutero fu la ribellione barbarica e violenta contro la latinità, la cattolicità, la cultura. Era un uomo rozzo, volgare, che identificava Roma come il mortale nemico della nazione germanica. Fu lui a far nascere davvero il nazionalismo germanico, che tanti guai avrebbe portato all’Europa. Fu lui a maledire, con una violenza senza precedenti, gli ebrei, e gli italiani, colpevoli, questi ultimi, di essere cattolici. Fu dalla sua predicazione divisiva e settaria che nacque la prima grande guerra che incendiò l’Europa, assai prima della I e della II guerra mondiale: la guerra dei Trent’anni.
A lui si sono richiamati, in funzione anticattolica, e spesso anche antisemita, teorici dello Stato Assoluto come Georg Wilhelm Friedrich Hegel e nazionalisti furibondi come Johann Gottlieb Fichte.
Bene fa Salvini ad opporsi ai diktat tedeschi. Farebbe bene a ricordare loro (come fece Alcide De Gasperi un secolo orsono nella sua lotta contro il pangermanesimo di inizio secolo) che Dante, Tommaso d’Aquino, Francesco d’Assisi e Michelangelo, per non citarne che alcuni, valgono molto di più di Karl Marx, Georg Hegel e di quel pazzo, in senso reale, di Friedrich Wilhelm Nietzsche.
Ahi, che bello se avessimo anche nella Chiesa qualcuno capace di resistere alle sirene tedesche! Bergoglio non è forse il braccio armato di Karl Rahner, dei cardinali Karl Lehmann, Reinhard Marx e Walter Kasper? Non è forse, nella sua quotidiana demolizione dei dogmi, il degno erede di Martin Lutero?”.
Guardi che Dibattista è molto meglio del democristiano Di Maio, lui da barricadero non vuole cedere ai poteri forti della troika
RispondiEliminaGrazie Irina per i tuoi contributi!
RispondiEliminaConcordo.
@ Irina: Occorrerebbe una Chiesa, però non c'è. Quella che dice di essere tale non può che portarci alla dannazione eterna : DEO GRATIAS ! finalmente leggo a chiare lettere quelo che è da anni ormai il mio pensiero; questo clero modernista e traditore, eretico apostata, è letteralmente passato al servizio de diavolo e ci vuol condurre da Belzebù facendoci credere di realizzare il paradiso in terra, e che il sovrannaturale è solo un mito, non esiste (vedi Ravasi e la sua folle teoria del Cristo della storia e del Cristo della fede, linea su cui si è inserito anche Bergoglio, dicendo che la morte di Cristo è un dato di fatto storico, mentre la Sua Risurrezione è un fatto di fede!; i preti "à la page" si sono subito allineati, come un parroco della mia città che da anni va dicendo, nella messa dell'Ascensione, di non credere al racconto di Luca, che è una favola per bambini, che è impossibile credere a un Gesù che sale in Cielo come un missile (ma chi ce li ha messi nel clero, Lucifero?). Attenzione, però : tutto questo sfacelo non nasce certo il 13/3/2013, ma è la naturale conseguenza della svola anticattolica e rivoluzionaria iniziata sotto papa Giovanni e il suo CV II e poi rafforzatasi sotto papa Montini il suo NOM, la sua Ostpolitik, il loro ecumenismo suicida, la truffaldina idea di libertà religiosa che ha portato al relativismo e alla morte degli stati cattolici, il diabolico "subsistit in" di Lumen Gentium 8/b, ecc.
RispondiElimina
RispondiElimina"ma quanto ci odiano i tedeschi? etc." - manteniamo la calma, please.
Cerchiamo di mantenere la calma e di non far riesplodere gli odi nazionalistici di un tempo.
Le volgari vignette antiitaliane apparse su parte della stampa tedesca sono il prodotto di un giornalismo di bassa lega. Non mettiamoci allo stesso livello.
E'vero che i tedeschi hanno dei pregiudizi nei nostri confronti e non sono i soli. Qualche difetto tuttavia l'abbiamo anche noi, mi sembra. Voglio dire che la difficile situazione nostra, riflessa dall'altissimo debito pubblico, non è solo il risultato della politica degli "strozzini internazionali" che dominerebbero i mercati. E'stata anche causata da una politica assistenziale, clientelare e dello spreco made in Italy della quale dobbiamo incolpare solo noi stessi.
Circa i riferimenti storici, qualche precisazione:
Non è vero che i Romani non riuscirono mai a civilizzare "i tedeschi", in generale. Le tribù germaniche denominate Belgae, Batavi, etc., lontani progenitori dei Belgi, Olandesi, bavaresi (almeno in parte), schierate lungo il Reno, furono a lungo in contatto con i Romani e ne assorbirono la civiltà, diventando agricoltori e abitanti di città. Contribuirono per lungo tempo, nel tardo impero, ai contingenti dell'esercito imperiale, che assoldava anche elementi meno civilizzati. L'elemento italico e poi gallico era da tempo scomparso dalle legioni, salvo arruolamenti mirati, non solo per la denatalità ma anche per cause politiche (gli italici sembravano più sediziosi) ed economiche.
E'vero che Lutero promosse il patriottismo tedesco attizzando l'odio verso i latini in generale e gli italiani in particolare, con speciale riguardo a Roma papale vista come "nuova Babilonia" e regno dell'Anticristo (sic). Tuttavia, bisogna ricordare, per obiettività storica, che il fuoco covava sotto la cenere da lungo tempo. I tedeschi contribuivano economicamente in modo notevole alle rendite ecclesiastiche, che non servivano solo al sostentamento dei poveri, contribuivano anche allo stile di vita non propriamente evangelico del papato "rinascimentale", notoriamente ormai troppo assorbito nelle questioni temporali, nelle lotte di potere. Lo scandalo della vendita delle Indulgenze fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Hegel non è considerato un teorico dello "Stato Assoluto". Caso mai dello "Stato etico" che è un'altra cosa. La "Filosofia del Diritto" di Hegel è il suo testo capitale in questo senso. Un'opera considerata un classico del pensiero giuridico-politico moderno, che inquadra individuo, società, Stato in una complessa prospettiva teoretica, che risulta essere poi quella del liberalismo di tipo conservatore, si intende espresso alla maniera concettosa di Hegel (che comunque vi elaborò il concetto di "società civile"). Inaccettabile per noi cattolici nei suoi presupposti razionalistici ed immanentistici ma comunque ben lontana dalla teoria dello "Stato Assoluto".
PP
Salvini è il problema: Mattarella ha incaricato altri, ma non lui. E sfida lui, non altri.
RispondiEliminaProblema per Berlusconi, che non pensava di essere doppiato nelle preferenze nel centrodx.
Problema per la cultura del politically correct con annessi e connessi.
Problema per le alleanza, viste le simpatie per chi comanda in Russia e Ungheria.
Problema per Di Maio, che in prima battuta sarebbe stato volentieri con il PD derenzizzato.
Problema per i vescovi, che gli hanno rinfacciato persino di tenere in mano il rosario.
E per i suoi: gli resteranno tutti fedeli, mentre sirene d'ogni tipo cantano ammaliatrici?
Salvini potrebbe anche aver interesse a tornare al voto, ma non si sa con quale centrodx, dato che l'attuale è evaporato essendo Berlusconi rifatto non solo esteriormente.
Salvini è scomodissimo, come l'Italia.
Il capirlo è già qualcosa, che non va sottovalutato. Anche lo zerbino ha una sua dignità.
http://m.ilgiornale.it/news/2018/05/26/savona-spunta-il-parere-dei-giuristi-ecco-perche-il-colle-non-puo-dir-/1532599/
RispondiEliminaDibattista è meglio di Di Maio, da barricadero è contro le ingerenze della troika. Se Mattarella non cede, meglio subire il governo tecnico che farsene complici. Savona è il minimo sindacale, non si può rinunciare a lui
RispondiElimina.....Il capo dello Stato sa pure che il professore non è un bombarolo, e che più volte ha chiarito di non pensare a una vera uscita dall' euro (ha ripetuto sempre che «oggi avremmo troppi danni dall' uscita dall' euro che si sommerebbero ai danni già avuti per l' ingresso»), facendo solo una analisi sugli errori compiuti negli anni Novanta che è assai simile a quella che ha sempre fatto un ex Governatore della Banca d' Italia come Antonio Fazio.
RispondiEliminaMa sono altre due autorità che si trova contro con un vero e proprio muro: il governatore della Banca d' Italia, Ignazio Visco (che non gli perdona attacchi personali sulla gestione degli accordi europei che hanno portato alla normativa sul bail in) e il governatore della Bce, Mario Draghi, offeso da Savona per due attacchi che considera personali contenuti in altrettanti articoli pubblicati nel 2015 su Milano Finanza.
Franco Bechis
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13343575/paolo-savona-franco-bechis-mario-draghi-ignazio-visco-contrari-ministro-perche-offesi.html
https://scenarieconomici.it/lettera-aperta-di-paolo-savona-a-sergio-mattarella-no-a-cessioni-sovranita/
RispondiEliminaSavona è di Cagliari. In Italia, rispetto da altri paesi, è più difficile dire che un cognome denotante città indica un'origine ebraica, perché anche i non Ebrei, dal Medioevo in avanti, assumevano, come cognomi, il nome del villaggio, paese, contrada, città di provenienza. In Italia, inoltre, è stato più alto che in altri paesi il tasso di “conversione” ed annacquamento progressivo dell’etnia ebraica.
RispondiEliminaNon commettiamo anche noi l’errore d’ identificare un paese ed un popolo, una Nazione, con la sua classe governante e con i suoi media “main stream” In Germania oggi c’è un profondo malessere, del quale in Italia si parla poco. Il partito Alternative fur Deutschland, il movimento PEGIDA, per non parlare dell’NPD, sono molto più vicini ed affini alla Lega, FdI, Casa Pound, Forza nuova, che non ai 5 Stelle, PD, FI e compagnia bella.
Questi vedono il tentativo di Salvini di portare certe istanze al governo MOLTO favorevolmente, ci erano proprio, perché cosi sara anche per loro più facile convincere i pavidi conservatori anziani tedeschi a mollare la CDU/CSU, e votare per loro. Non a tutti i Tedeschi l’UE e l'euro piacciono cosi come sono.
Ricordo infine chel’idea di un‘ UE siffatta, cosi come si è evoluta, è un’idea anglosassone, anglo-anericana, non certo tedesca. E che la Germania è ancora un paese occupato. Merkel (nome d’arte) è molto verosimilmente o un doppio agente o un’ex agente DDR passato ai vin itori della Guerra fredda e controllato strettamente.
Mentoe braico.
Dal vangelo seconxo Soros:
RispondiEliminaultimatum COLLE X SAVONA: "O si esprime con ferma dichiarazione in cui aderisce all'euro e ai parametri dell'Unione europea, O NON SARà NOMINATO MINISTRO...
Comunicato Prof. Paolo Savona 27 maggio 2018 h. 13.20
RispondiEliminaNon sono mai intervenuto in questi giorni nella scomposta polemica che si è svolta sulle mie idee in materia di Unione Europea e, in particolare, sul tema dell’euro, perché chiaramente espresse nelle mie memorie consegnate all’Editore il 31 dicembre 2017, circolate a stampa in questi giorni, in particolare alle pagine 126-127. Per il rispetto che porto alle Istituzioni, sento il dovere di riassumerle brevemente:
– Creare una scuola europea di ogni ordine e grado per pervenire a una cultura comune che consenta l’affermarsi di consenso alla nascita di un’unione politica …..
– Assegnare alla BCE le funzioni svolte dalle principali banche centrali del mondo per perseguire il duplice obiettivo della stabilità monetaria e della crescita reale ..…
– Attribuire al Parlamento europeo poteri legislativi sulle materie che non possono essere governate con pari efficacia a livello nazionale, …..
– Conferire alla Commissione Europea il potere di iniziativa legislativa sulle materie di cui all’art. 3 del Trattato di Lisbona …..
– Nella fase di attuazione, prima del suo scioglimento, assegnare al Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo compiti di vigilanza sulle istituzioni europee per garantire il rispetto degli obiettivi e l’uso dei poteri stabiliti dai nuovi accordi.
Per quanto riguarda la trasposizione di questi miei convincimenti nel programma di Governo non posso che riferirmi al contenuto del paragrafo 29, pagine 53-55, del Contratto stipulato tra la Lega e il M5S, nel quale vengono specificati gli intenti che verranno perseguiti dal Governo che si va costituendo “alla luce delle problematicità emerse negli ultimi anni“; queste inducono a chiedere all’Unione Europea “la piena attuazione degli obiettivi stabiliti nel 1992 con il Trattato di Maastricht, confermati nel 2007 con il Trattato di Lisbona, individuando gli strumenti da attivare per ciascun obiettivo” che nel testo che segue vengono specificati.
Anche per le preoccupazioni espresse nel dibattito sul debito pubblico e il deficit il riferimento d’obbligo è il paragrafo 8 di pagina 17 del Contratto in cui è chiaramente detto che “L’azione del Governo sarà mirata a un programma di riduzione del debito pubblico non già per mezzo di interventi basati su tasse e austerità – politiche che si sono rivelate errate ad ottenere tale obiettivo – bensì per il tramite della crescita del PIL, da ottenersi con un rilancio della domanda interna dal lato degli investimenti ad alto moltiplicatore e politiche di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni.”
Spero di aver contribuito a chiarire quali sono le mie posizioni sul tema dibattuto e quelle del Governo che si va costituendo interpretando correttamente la volontà del Paese.
Sintetizzo dicendo : Voglio un’Europa diversa, più forte, ma più equa.
Se dopo la mossa del prof. Savona il presidente non si ravvede...
RispondiElimina[I tweet di MV]
RispondiEliminaÈ penoso, ma ci tocca difendere il governo-feto dei grillo-leghisti dall’aborto forzoso imposto dalla dittatura eurotedesca e dai domestici nostrani. I tiranni di fuori e i servi di dentro.
Il tweet di Marcello Veneziani
@ RR 27/05 h.13.00
RispondiEliminal'ultima ipotesi è quella giusta, figlia obbediente del padre 'pastore' luterano (finto) infiltrato in DDR, lei ha fatto tutta la gavetta nel partito da giovanissima militante del DKP fino ad ora, sempre low profile, mai discutere un ordine, credere, obbedire, eseguire, combattere, è il difetto principale dei tedeschi, sempre seguire tipo papere di Lorenz la papera guida........mi frega poco il cognome, essere sardo è sintomo di testa dura e ciò basta, magari fosse, tutti a Savona!........Lupus et Agnus.
Il Comune ripopolato con i profughi premiato dalla Boldrini dichiara bancarotta
RispondiEliminahttp://www.tg-quotidiano.net/2018/05/26/il-comune-ripopolato-con-i-profughi-premiato-dalla-boldrini-dichiara-bancarotta/
M. Solfanelli:
RispondiEliminaNon vacante, occupato dal Nemico.
Lupus,
RispondiEliminaspia ddr “convertitasi” o doppia spia, non cambia. Sempre serva delle “powers that be” rimane.
Il problema della UE è tedesco, non anglo-americano, anche se certamente molte cose si sovrappongono: così come era tedesco per la seconda guerra mondiale, la prima, e per il conflitto franco-prussiano (tutte cose di cui non si possono imputare gli anglo-americani). Certo che non intendo condannare tutti i tedeschi e sono benissimo consapevole che moltissimi non sono d'accordo, ma il problema è culturale ed è tedesco. I tedeschi non sanno concepire un modello politico-economico interno che non coinvolga, come succubi, i paesi che gli stanno intorno. Non so se la Merkel è infiltrata di qualcosa, può essere, ma non è certamente necessario per spiegare le cose: è semplicemente figlia della sua cultura. L'articolo di Tosatti è ben centrato, perché - guarda caso - contemporaneamente anche il problema della Chiesa è principalmente tedesco. Guarda caso, la manovra a tenaglia che coinvolge le due spade - Chiesa e Stato - passa imprescindibilmente per la Germania.
RispondiEliminaVenendo ai venduti di casa nostra, dal Giornale:
Poi a in 1/2 ora in più su Rai Tre, Galantino ha aggiunto: "d esempio l’imposizione di un tale ministro, l’annuncio di un provvedimento Ma non è solo il problema del prof. Savona - ha specificato Galantino - ma è il clima che mi preoccupa. Quando si perde il desiderio di confrontarsi ragionevolmente su quello che oggi è necessario in questo tipo di Europa, e si considera ciò che è stato fatto tutto da buttare, rischiamo di mettere l’Italia in una situazione difficile da recuperare". Insomma i Vescovi di fatto fanno sentire la loro voce e avvertono, a modo loro, il governo che verrà.
"In sei anni in Parlamento non avevo mai visto una cosa del genere. Dovete sapere che oggi ci è stato impedito di fare il governo del cambiamento e non perché noi ci eravamo intestarditi su Savona ma perché tutti quelli come Savona non andavano bene... chi era stato critico su euro ed Europa non va bene come ministro".
RispondiEliminaSfogo di Di Maio contro il Colle "Diciamo che votare è inutile"
http://www.ilgiornale.it/news/politica/sfogo-maio-contro-colle-diciamo-che-votare-inutile-1532925.html
Ha parlato di quattrini. Tutto il resto di questa europa va a pennello al Presidente!
RispondiEliminaUt demonstrandum erat:
RispondiEliminail govermo Di Maio-Salvini non si farà. Avremo l’ennesimo governo tecnico.
E ci rompono ancora i c...ni con Mussolini !
https://www.youtube.com/watch?v=lQFpyAFUBHM
RispondiEliminaCHI SONO I REGISTI DEL DISASTRO? - Tiziana Alterio
C’È UN’ALTRA BATTAGLIA DA FARE
RispondiEliminaConfermare la libertà e l’indipendenza dell’Italia da altre nazioni (che si fingono alleate nell’Ue per conquistarci senza invaderci). Lo dobbiamo agli eroi che hanno difeso i confini, sacrificato la vita, combattuto in campo civile e militare per la dignità del nostro popolo. Si tratta dei nostri nonni generosi e coraggiosi.
Fratelli d’Italia chiederà la messa in stato d’accusa del Presidente Mattarella cui la nostra Costituzione non dà alcun potere di porre veti politici sui ministri proposti dal premier designato.
Giorgia Meloni
Difficile immaginare cosa accadrà, ma una cosa è certa: La Democrazia in Italia non c'è ed è questo che sta venendo alla luce. Del resto non c'è stata con nessuno dei governi degli ultimi anni. Avremmo dovuto accorgercene prima.
RispondiElimina
RispondiEliminaLa commissaire européenne (luxembourgeoise) Viviane Reding à l'Assemblée nationale française :
« « Il faut lentement mais sûrement comprendre qu'il n'y a plus de politique intérieure nationale. »
Par conséquent, messieurs les députés et ministres, vous ne servez plus à rien…
Le beau rêve européen, en attendant la république universelle (capitale Jérusalem)…
https://voxnews.info/2018/05/27/anche-i-vescovi-contro-savona-maggioranza-non-puo-imporre-ministro/
RispondiElimina...
Sono nervosi. Perché il governo che va a nascere non ha, per la prima volta, loro infiltrati. Questo li rende impotenti. Quindi si agitano in modo scomposto.
Uno dei primi provvedimenti del governo populista deve essere una riforma dell’8 per mille. Gli italiani devono potere scegliere se darlo alla ricerca sui tumori o a chi fa business con l’immigrazione.
Il presidente Ha nominato una dozzina di volte il risparmio, ovvero le banche.
RispondiEliminaL'articolo 47 -numero popolarmente attribuito al morto e che nella tabella periodica degli elementi è l'argent- della Costituzione pare concentrare ogni ragione.
Insomma l'Italia è una Repubblica fondata sulle banche.
Dal 1992 lo Stato ha in realtà un po' rinunciato a controllare il risparmio, privatizzandolo. Nel 1993 Paolo Savona fu ministro di uno di quei primi Governi.
La legge ha progressivamente privatizzato l'attività bancaria, conferendole l'assetto giuridico di una attività imprenditoriale privata che ha come scopo primario, non l'interesse pubblico, bensì il conseguimento di un profitto personale (mediante, però, il denaro pubblico). E' stata così sottratta all'autorità dello Stato una materia che, per la Carta costituzionale, costituisce oggetto di primario interesse collettivo.
Il morto è proprio l'articolo 47.
Col suo inamovibile veto sul nome dell’economista Paolo Savona, il presidente Mattarella ha quest’oggi determinato l’aborto politico del «governo del cambiamento», ponendo anzitempo fine al tentativo, da parte del professor Giuseppe Conte, di formare l’esecutivo gialloverde. Una scelta che l’inquilino del Quirinale ha fatto – secondo quanto appena dichiarato da lui stesso agli organi di stampa – per il bene dell’Italia, altrimenti avviata ad un’uscita dall’Euro che sarebbe disastrosa per l’economia, per le imprese e per i risparmiatori. Ora, pur nel rispetto dovuto all’istituzione quirinalizia, risulta difficile non cogliere nella decisione di Mattarella diversi errori. Tre, almeno.
RispondiEliminaIl primo sta nel fatto che l’uscita dall’Euro – processo che per anni è stato aprioristicamente dipinto come tortuoso e impraticabile, mentre ora pare basti nominare un economista non eurofilo per avviarlo – non era nel programma «governo del cambiamento» e, ad ogni modo, mai sarebbe stata possibile considerando quanto il Movimento 5 Stella abbia, non da oggi, abbandonato la linea antieuropeista. In altre parole, la bocciatura di Savona da parte di Mattarella non soltanto ha un sapore politico più che istituzionale, ma si configura come un vero e proprio processo alle intenzioni rispetto ad un esecutivo che, come Giuseppe Conte aveva apertis verbis dichiarato, si sarebbe mosso nella cornice europea.
Un secondo errore il Presidente della Repubblica lo ha commesso nella misura in cui, nella sua dichiarazione, ha evocato gli interessi dei risparmiatori e delle imprese, che dall’uscita dell’Euro – ha sostenuto – uscirebbero profondamente lesi. Peccato che non solo senza l’uscita dall’Euro, ma proprio sotto governi che seguivano pedissequamente le direttive di Bruxelles, dal 2011 ad oggi innumerevoli imprese e risparmiatori italiani (di quelli stranieri ci permettiamo, qui, di disinteressarci) siano stati rovinati. Si potrà obiettare che, senza l’Euro, le cose sarebbero potute andare pure peggio, ma è una riposta che, a parte il fatto di essere di natura ipotetica, difficilmente risulterebbe ascoltata da migliaia di imprenditori e, soprattutto, di risparmiatori.
Un terzo errore, infine, l’inquilino del Quirinale lo commesso nella misura in cui esercitando un veto già di per sé opinabile (è vero che il Presidente della Repubblica nomina i ministri proposti e non imposti, ma la discrezionalità esercitata pare irrituale oltre che, lo si è appena detto, basata su motivazioni non proprio inattaccabili), ha di fatto dato un formidabile input politico all’antieuropeismo, che se da un lato non era stato il protagonista delle ultime elezioni, dall’altro rischia di diventarlo nelle prossime coi partiti sovranisti che ora, in caso di elezioni anticipate, rischiano – come temuto da veterani della politica del calibro di D’Alema – di incassare percentuali bulgare dinnanzi alle quali Mattarella sarebbe, istituzionalmente parlando, quasi con le spalle al muro.
In altre parole, se la volontà del Quirinale era quella di evitare certi scenari, col veto su Savona (e la scelta di chiamare Cottarelli) quegli stessi scenari risultano non solo appena rinviati, ma addirittura aggravati. Anche perché nella misura in cui gli elettori, dinnanzi a quanto accaduto, stanno finendo col percepire limitata la loro sovranità – di cui, giova ricordarlo, sono i titolari -, è facile prevedere che da una parte rivoteranno con maggior determinazione i già citati partiti sovranisti e, dall’altra, ridimensioneranno ancor di più quelli, Forza Italia e Pd su tutti, che potrebbero tranquillizzare l’Unione europea. Morale della favola, a fronte di una situazione già tesa, dopo la mossa odierna del Presidente della Repubblica essa è destinata a surriscaldarsi. E proprio nella direzione opposta a quella sperata da Mattarella.
Giuliano Guzzo
Giuseppe Conte mi è parso essere una brava persona.
RispondiEliminaMi spiace per Mattarella, non ne esce bene.
RispondiEliminaMattarella lo poteva dire subito che avrebbe fatto il bello e il cattivo tempo senza inscenare tutta 'sta pantomima.
RispondiEliminaPasseranno alla storia per aver distrutto la patria che li ha nutriti e fatti crescere liberi e per aver messo i compatrioti in mutande . Per questa amatissima Patria c'e' chi e' morto , mio nonno ha ricevuto la medaglia d'oro per la I Guerra mondiale , mio padre la Croce di guerra per la II dopo essere stato deportato insieme ad altri italiani in un vagone piombato esattamente come gli ebrei , dal fronte occidentale in Piemonte fino in Germania , direzione XIII Stammlager e questo anche per la liberta' di questi apolidi .
A questo punto ci vuole un movimento che risvegli i popoli europei , ognuno con la sua specificita' , uniti dall'unico denominatore comune la Fede in NSGC !
Mi appello a Giorgia Meloni .
non era nel programma «governo del cambiamento»
RispondiEliminaNon mi pare che Monti avesse messo nel programma elettorale il fiscal compact... Anche perché Monti non aveva un programma elettorale, né lui né il suo partito, anche perché... non aveva nessun partito! Ci è stato imposto e ci ha imposto molte cose per cui nessuno l'aveva votato.
RispondiEliminaL'alibi di Mattarella e l'aggravarsi della crisi
Secondo me, l'impuntatura attribuita al pres. Mattarella sul nome del prof. Savona è un alibi.
Vale a dire: il presidente si è trincerato dietro quel nome per rifiutare di lasciar fare il governo alle "forze nuove". Prima aveva detto no al Centro-Destra. Ora l'ha detto alla rivoluzionaria combinazione Grillini-leghisti. Il fatto è che l'unico governo possibile per l'attuale dirigenza italiana è da anni quello dei c.d. "tecnici", anche se non eletti. Il sistema elettorale che non si è voluto riformare secondo ragione, non riesce più a dare maggioranze stabili, per la verità rare anche in passato.
Sono emerse nuove forze che, in modo ancora disordinato e contraddittorio, vogliono liberare il Paese dalla cappa di piombo dell'Unione Europea e difenderlo dall'invasione afromussulmana. Ma non riescono ad esprimersi in modo organico e sempre ragionevole e nemmeno a coalizzarsi in un'azione di governo: il sistema le blocca. Scatta la censura dei Paesi forti europei mediante il meccanismo ricattatorio delle manovre di mercato (spread) e il Presidente della Repubblica cede immediatamente al ricatto.
I problemi restano tutti e si aggravano perché l'ingovernabilità, già notevole, si accresce.
L'oligarchia al potere da tanti anni in Italia (è sempre quella della I Repubblica) per quanto tempo crede di poter continuare a corrispondere agli interessi dell'oligarchia transnazionale europea (abortista, omosessualista, femminista, globalista, indifferente ai propri popoli) della quale fa parte, governando il nostro paese con "i tecnici" graditi a Bruxelles e a Berlino?
Qui, purtroppo, si sta creando una situazone simile a quella della Francia degli anni Trenta (III Repubblica) quando la corruzione provocata dall'affarismo legato ai partiti (Affare Stavisky) e l'ingovernabilità provocarono una tale indignazione che si arrivò nel 1934 ad un assalto al Parlamento da parte delle Destre e delle Sinistre coalizzate. Ci furono numerosi morti e feriti, anche tra i poliziotti, decine dei quali (innocenti vittime del dovere) rimasero invalidi a vita.
Nel rifiuto dell'Unione Europea c'è anche una questione morale, per quanto poco reclamizzata: non vogliamo esser governati da un'oligarchia che attua la distruzione della famiglia naturale e delle nostre nazioni legittimando tutti i vizi e "sostituendoci etnicamente" con i popoli del Terzo Mondo.
Una simile politica è veramente criminale.
PP
Capo dello Stato chiama Cottarelli. Ma chi lo vota? PD, LeU, Bonino, Lorenzin, FI...hanno il 46%
RispondiEliminaMa piuttosto che dare l'incarico ad un piddino, che è la cifra della tendenza politica di Mattarella, ed è quindi una scelta politica, non sarebbe stato più sensato, opportuno e meno provocatorio dare l'incarico alla Casellati?
RispondiEliminaLa sua scelta del NO a Savona, insieme a quella della nomina a Cottarelli, dimostra un obnubilamento da gabbia ideologica, se non vogliamo pensare alle pressioni dei 'poteri forti' che non hanno certo mancato di farsi sentire.
Ed è possibile che un presidente al quale molti riconoscono avvedutezza non si sia posto il problema delle conseguenze della sua decisione, laceranti ancor di più un Paese già così provato, specialmente se pensiamo alle piazze gremite di sostenitori di un movimento camaleontico e dalle radici oscure come i 5stelle?
Mentre Salvini, molto saggiamente, ha invitato alla calma e alla riflessione...
E intanto l'Avvocato Taormina:
RispondiEliminaIl presidente della Repubblica nomina i ministri proposti dal presidente del consiglio e perciò non ha alcuna discrezionalità ne’possibilità di controllo sulle scelte del presidente del consiglio incaricato. La nomina è un atto dovuto e quindi l’atteggiamento assunto da Mattarella è costituzionalmente illecito.Di fronte alla grave condizione in cui Mattarella ha fatto cadere l’Italia rispetto alla comunità internazionale, dove il Paese è ridicolizzata e dove la finanza d’assalto sta mettendo le mani per queste ragioni sulla nostra economia;e di fronte alla gravità delle crisi istituzionale che sta determinando la convinzione che la politica nuova sia incapace di governare il Paese, creando persino le premesse per un rivolgimento dell’attuale assetto costituzionale e magari per operazioni rivoluzionarie violente, Mattarella rischia di poter essere accusato di attentato alla Costituzione impedendo la formazione del governo per come voluto dal popolo italiano che si è espresso con democratiche consultazioni elettorali e quindi sabotando l’operato dei rappresentanti eletti, facendo così fortemente di essere colluso con i poteri forti e soprattutto con quella tecnocrazia europea da cui lo stesso popolo italiano ha dato disposizione alla nuova politica di staccarsi con l’opera altamente scientifica del nominando ministro Savona,sicuramente capace di ottenere il risultato voluto dagli italiani ma non da quei poteri occulti ai quali Mattarella mostra di essere legato. BISOGNA INTIMARE A MATTARELLA DI SMETTERLA E DI FAR NASCERE IL GOVERNO CHE VUOLE GIUSEPPE CONTE IL QUALE CONTA SULLA MAGGIORANZA PARLAMENTARE. BISOGNA INTIMARE A MATTARELLA DI VARARE IL GOVERNO ENTRO VENTIQUATTRO ORE ED AVVERTIRLO CHE, NON OTTEMPERANDO, SARÀ DEFERITO AL COMITATO PARLAMENTARE PER ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE
https://scenarieconomici.it/lettera-aperta-di-paolo-savona-a-sergio-mattarella-no-a-cessioni-sovranita/
RispondiEliminaPerché nessun costituzionalista fa notare che Mattarella poteva mettere veti su giustizia o difesa MA NON SU ECONOMIA????
RispondiEliminaPenso che il buon Salvini avrebbe dovuto ancora una volta piegare il capo di fronte alle pretese di Mattarella, e presentare qualcun'altro al posto di Savona. Non sarebbe stato un perdere la dignità, ma salvare forse l'ultima possibilità per l'Italia di avere un governo espresso dal popolo. Mattarella ha detto nel suo ultimo discorso che sarebbe opportuno tenere le prossime elezioni nel 2019, in modo da lasciare al governo cosiddetto neutro il tempo di varare il documento di programmazione economica per ottobre. Ma in tutto questo lasso di tempo quante cose possono accadere! Possono arrivare a spolpare gli italiani fino all'osso e far entrare altre decine di migliaia di immigrati, facendoci sprofondare sempre più nella povertà e nella insicurezza. Come sarà l'Italia nel 2019 a nessuno è dato sapere, l'unica cosa certa e' che i nemici del nostro popolo non perderanno tempo né occasioni per attaccare questo movimento populista che miracolosamente si è formato e che forse avrebbe potuto davvero salvare l'Italia se avesse saputo agire con ancor più pazienza e lungimiranza.
RispondiEliminaQuesto è il messaggio che avevo mandato a Salvini che poi ho pubblicato come articolo:
RispondiEliminaIMPORTANTE!
Spero di sbagliarmi, ma non la vedo molto bene per l'Italia.
Ho appena ascoltato su Rai3 l'intervista a Di Battista, il quale ha dichiarato che, se il tentativo di governo dovesse fallire, non partirebbe più e si candiderebbe per le nuove elezioni.
Non trovo rassicurante una dichiarazione del genere:
1. perché c'è il rischio che sappia che il presidente non cederà
2. perché è un trascinatore e rappresenta l'anima più giacobina del m5s che in questo gioco delle parti è dalla parte del popolo sguinzagliata e non ordinata, l'altra faccia della sinistra dei disvalori libertari senza etica, insieme al sotterraneo connubio con certi poteri...
3. perché nel frattempo Mattarella impianterebbe il governo 'neutrale' che, per quanto balneare possa essere (ma sulla data delle elezioni non avremmo garanzie), si occuperà prono a 90° nei confronti dell'Europa sulle imminenti scadenze su quello scacchiere. E nel frattempo l'invasione è ripresa e continuerà fino a raggiungere livelli sempre meno gestibili.
4. Per contro, se Salvini cedesse, avremmo al Tesoro chi potrebbe comunque degnamente rappresentare le istanze sovraniste che non sono nazionaliste, ma esprimono il mero istinto di sopravvivenza che ancora resta nella parte 'sana' di italiani non zombificati e quella piccola speranza di cambiamento che, per quanto difficoltoso, potrebbe innescarsi a garanzia del futuro del nostro Paese!
Ormai è chiaro a tutti. Non si tratta del debito pubblico, del rating, o dell’euro. Si tratta della lotta di liberazionedi un popolo dalle oligarchie plutocratiche, costituitesi in dittatura. Sarà una lotta dura, perché i nemici della libertà hanno tutti i poteri in mano e li abbiamo già visti, fin dalla Grecia, capaci di ogni disumanità. E’ la Resistenza che attende la vostra generazione, giovani. Acoltate lo straordinario discorso d Di Maio.
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/
Impeachment - Perché tornare a votare adesso sarebbe inutile
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=rKczTA6hwAs
Napolitano non si e' mai dimesso .
RispondiEliminaScendere a compromessi sulla parte vitale dell'esistenza, privata e pubblica, cioè sulla morale, non sortisce MAI il bene nè pubblico, nè privato. Questo è stato l'errore che unisce insieme i protagonisti di questo dramma. Mattarella si è schierato, davanti al Cielo e alla terra, con l'europa del vitello d'oro. Conte, Di Maio, Salvini, a mio parere, avevano le potenzialità per una conversione a 360°, cioè per cambiare la loro visione del mondo, sempre più, in senso cristiano, cattolico. Sono persone leali, stoiche; credo che le responsabilità immense, le battaglie, che li attendevano, sul Golgata, ai piedi del Signore, li avrebbero potuti portare. Ritengo che questa grande sconfitta insegnerà loro che su tutto il piano morale non bisogna far sconti di sorta a nessuno; un intero popolo sarebbe dipeso da loro e i piccoli non possono, non devono essere esposti alla corruzione fin dai primi vagiti, cosa che scatena la Santa Ira di Dio.
RispondiEliminaDa ieri sera ci è stato confermato che il popolo italiano non ha nessun potere, che siamo in una dittatura dei mercati europeri e che il Presidente Mattarella non è il presidente degli italiani, ma il servo dei poteri forti che tirano le fila in Europa. Lo ha confermato ieri sera, ma si era già capito per il fatto che ha firmato tutte le leggi inique che il precedente governo ha proposto. Ha venduto i nostri figli alle case farmaceutiche e tutto il popolo italiano alla BCE.
RispondiEliminaSe "Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale." (art. 87), se non svolge funzioni di indirizzo politico, se è inteso quale potere neutro, di garanzia del corretto funzionamento dell’ordinamento e delle regole costituzionali e rappresentante dell’unità nazionale, al di sopra dei partiti e delle fazioni, se è organo rappresentativo e garante della Costituzione, la medesima Costituzione che afferma che la sovranità è del popolo italiano (art. 1) e dello Stato (argumentum a contrariis ex artt. 10 e 11), se Mattarella ha rifiutato il nome di Savona non per condizioni oggettive (esempio, l'essere difensore a suo tempo di Berlusconi per Previti o la giovane età per la Quartapelle) ma per le sue idee politiche e accademiche (controconfermate dalla chiamata di Cottarelli, pro-UE di ferro), ebbene, siamo davanti ad uno scenario gravissimo...
RispondiEliminaCOLPO DI MANO
RispondiEliminaIl Capo dello Stato, che per l’articolo 92 della Costituzione nomina i ministri su «proposta» del presidente del Consiglio, non ha alcuna discrezionalità nella scelta dei titolari dei dicasteri. Il motivo è semplicissimo: è il presidente del Consiglio, e non il Capo dello Stato, ad assumersi la responsabilità politica del governo davanti alle Camere, alle quali chiede il voto di fiducia ai sensi dell’art. 94. La responsabilità assunta davanti al Parlamento da parte del presidente del Consiglio è dunque sull’intera politica generale del Governo (art. 95), compresa quella economica. Non può essere dunque il Capo dello Stato a scegliere il ministro dell’Economia (e nessun altro ministro), anche perché di quella scelta non si assumerebbe alcuna responsabilità politica, che ricadrebbe soltanto sul presidente del Consiglio....
Il motivo non è sotto gli occhi di tutti. Aver perso la sovranità monetaria ci mette nelle condizioni di subordinare la democrazia ai voleri della Ue, che hanno preso il posto della sovranità del popolo. Se i partiti che hanno vinto le elezioni non hanno neppure la facoltà, insieme al presidente del Consiglio, di determinare la politica economica del governo, viene meno la forma di governo parlamentare. A cosa servono le elezioni, in un sistema parlamentare, se poi chi vince non può neppure scegliersi il ministro dell’Economia? Cos’ha che non va Savona? È “euroscettico” e quindi non è gradito all’establishment.
Paolo Becchi
27/5/2018: un nuovo COLPO DI STATO FINANZIARIO contro l'Italia - Diego Fusaro
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=YJ-WAa_ZfK4
Non sarebbe stato un perdere la dignità, ma salvare forse l'ultima possibilità per l'Italia di avere un governo espresso dal popolo. ... Ma in tutto questo lasso di tempo quante cose possono accadere! Possono arrivare a spolpare gli italiani fino all'osso e far entrare altre decine di migliaia di immigrati, facendoci sprofondare sempre più nella povertà e nella insicurezza.
RispondiEliminaQuesto discorso è contraddittorio... Se Salvini avesse ceduto, certo, non sarebbe stata solo una questione di forma (perdere la faccia), ma proprio di sostanza! È evidente che l'intenzione di Mattarella non è solo impedire ad un euroscettico di fare il ministro in un posto chiave, ma di imporre l'ennesimo governo di schiavi, come avviene da Monti in qua; per farci spolpare, eccetera. E un uomo politico, come Salvini, che si è intestato di combattere questa tendenza dovrebbe anche assecondarla? Per ingannare gli elettori e convincerli che c'è stato un cambio, mentre si continua come al solito? E perdere ogni credibilità, facendo così il gioco degli avversari?
Intanto Cottarelli deve ottenere la fiducia in parlamento. In questo paese con tutti i saltafosso esistenti non è da escludersi che la trovi pure, ma non sarà facile. E se non la trova, neanche Mattarella è in grado di impedire il ritorno alle urne.
Lo zampino del VATICANO!
RispondiEliminaIn difesa del Colle erano intervenuti i vescovi italiani. Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della conferenza episcopale italiana (Cei), aveva lanciato un monito. "Ho fatto fatica in questi 83 giorni - ha detto a '1/2 ora in più sui Raitre - a distinguere il dialetto pre-elettorale, che ci sta tutto, dalla grammatica semplice ma impegnativa della Costituzione. Troppe volte ho visto confondere l'una con l'altra, ho visto attribuirsi prerogative che la Carta non prevede". "Non è solo il problema del professor Savona - ha specificato Galantino - ma è il clima che mi preoccupa". Sugli attacchi al Quirinale è intervenuto anche Avvenire, il quotidiano della Cei. Il direttore, Marco Tarquinio, nell'editoriale di prima pagina si augurava: "Salvini e Di Maio ritrovino il senso del limite. Nessun leader degno di questo nome e di una decente democrazia, può permettersi di tentare di imporre, con una sorta di tonante e assurdo assedio al Quirinale, le sue pretese riguardo a decisioni e nomine".
Appare scontato che il suo mandato sarà quello di traghettare il Paese verso il voto a ottobre .
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/politica/professore-dei-tagli-spesa-neutralizzato-dai-governi-1532952.html
Io non andro' piu' a votare , ho altro da fare .
OT Ma non troppo.
RispondiEliminaL'agent sioniste « français » Bernard-Henri Lévy écrivait dans son livre "Récidives" en 2004 :
« L’Europe démocratique ne doit pas être une nation de plus, mais un dispositif de nature à travailler, fracturer, pulvériser et, finalement, nécroser les identités et les fixations nationales. »
« Nécroser les identités nationales », rien moins… Sauf celle d’Israël, bien entendu…
C’est le même BHL qui, après avoir encouragé de toutes les manières le président Sarkozy à entrer en guerre contre la Lybie en 2012, déclarait que la chute du président Kaddafi était « une excellente chose pour Israël », et que le prochain sur la liste était le président Bachar el-Assad :
https://www.youtube.com/watch?v=8Kw5CwkKnhs
D'autre part, le coreligionnaire de BHL, le rabbin Touitou, déclarait en novembre 2013 :
« Ce que je vous ai dit tout à l'heure, c'est marqué dans le Sanhedrin [livre du Talmud] : le Machiah [Messie] ne viendra que quand Edom, l'Europe, la Chrétienté, sera totalement tombée. Donc je vous pose la question : c'est une bonne nouvelle que l'islam envahisse l'Europe ? — C'est une excellente nouvelle ! C'est le signe qu'on vit le Machiah [le retour du Messie, c'est-à-dire, en fait, l'avènement du peuple juif au-dessus des nations nécrosées par la machine appelée « Union européenne »]. »
https://www.youtube.com/watch?v=7UJ6dfBEL3A
Je pense qu’il n’est pas inutile de rappeler et de relier entre elles ces diverses déclarations, qui permettent, me semble-t-il, de mieux comprendre certains aspects de l’actuelle crise italienne.
Ecco dove vanno a finire i fondi europei!
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/giusi.quaranta/videos/10215724492335731/
Ringrazio Rr per l'osservazione fatta ieri alle 13.00.
RispondiEliminaIn effetti non mi sembra che si possa parlare di dominazione tedesca in senso stretto. L'uso di quest'espressione, carica di tutta una tradizione, fa presa nel dibattito politico ma non corrisponde alla realtà che si respira in Germania.
Qui le elites stanno lavorando in maniera piú forte che altrove alla dissoluzione dell'identità tedesca. Essere tedesco, ha scritto un autore interessante (Rolf Peter Sieferle),vuol dire al giorno d'oggi lavorare alla propria autodemolizione, al fine di risolversi in un'entità più ampia: l'Eurpa o ancora meglio l'umanità.
Se si ascoltano i discorsi, non solo di Frau Merkel, ma di quasi tutti i politici tedeschi, si noterà che non parlano praticamente mai di Germania e di popolo tedesco, parlano sempre di Europa (confusa quasi sempre con l'unione europea) e di occidente. I mezzi di comunicazione di massa poi, sostengono uniformemente una forma di umanesimo integrale.
Roberto
UN "NEIN" CHE SUONA COME UNA DICHIARAZIONE ESPLICITA DI DITTATURA E FA TREMARE I POLSI DEGLI ITALIANI.
RispondiEliminaA mio avviso quella di Mattarella è una decisione folle e scellerata, Io non so se si rende conto che adesso ha calato definitivamente la maschera su chi è veramente e a chi risponde, non di certo al popolo italiano. E adesso più che mai gli italiani si stringeranno attorno a queste due forze politiche Cinquestelle - Lega. Alle prossime elezioni arriveranno come minimo all'80% dei consensi, e a qual punto cosa farà Mattarella?... Continuerà a imporre i diktat dell'Europa?... Farà scoppiare una guerra civile in nome dell'ipercapitalismo e dei mercati finanziari? Ma si rende conto che le tensioni sociali sono altissime?
Messora scopre che i giornali cambiano il testo del PM Conte, ma il Quirinale minaccia di denunciare Messora, e non i giornali.
RispondiEliminahttps://www.luogocomune.net/LC/17-politica-italiana/4936-claudio-messora,-le-fake-news-e-il-quirinale
https://www.maurizioblondet.it/quante-cose-abbiamo-imparato-in-queste-ore/
RispondiEliminaQUANTE COSE ABBIAMO IMPARATO IN QUESTE ORE
Maurizio Blondet 28 maggio 2018 1 commento
"...Abbiamo imparato la Fraternità. Ritrovato una Fraternità politica di cui fino a ieri ci credevamo incapaci: “grillini” coi “leghisti”, meridionali insieme ai settentrionali, “giovani” che trovano in un vecchio di 81 anni la loro bandiera, prodromo speriamo di un fraternità fra generazioni. Fraternità politica, consapevole che ci è stata tolta la libertà e che bisogna essere e rimanere uniti per riconquistarla..."
QUANTE COSE ABBIAMO IMPARATO IN QUESTE ORE
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/quante-cose-abbiamo-imparato-in-queste-ore/#disqus_thread
Mattarella si è dimostrato il presidente dei poteri forti, infatti ha
RispondiEliminafirmato senza lamentarsi di essere un notaio, sia la legge per i
matrimoni gay, senza nessuna remora di coscienza ha venduto alle lobby
farmaceutiche i nostri figli firmando la legge Lorenzin (primo atto
contro la costituzione, il secondo l'ha fatto ieri sera), poi la legge
sull'eutanasia che porterà orrori anche in Italia come in Inghilterra,
infine l'ultimo atto contro il popolo italiano, ieri sera. Il Piave
mormorava.....lo straniero è ancora qua e ci ha invaso grazie ai
traditori.
Speriamo nel risveglio delle coscienze.
Questa comunque è la democrazia, con questo sistema non si andrà mai lontani.
Prima o poi questi dittatori mascherati da falsi democratici saranno sconfitti, potete starne certi, e a sconfiggerli forse non saranno solamente forze politiche, ma ci sarà l'intervento decisivo di Qualcuno Lassù, che farà gettare definitivamente la maschera a questi falsi cattolici, a questi falsi democratici, tutti servitori di poteri oscuri. Mio Dio, vieni presto a salvarci da questa gente qua. Amen
RispondiEliminaLe tappe del trip mattarelliano
RispondiElimina1) Nomina del Governo dei responsabili ( = Cottarelli e altri disgraziati facili all’infamia).
2) Giuramento nelle mani di Mattarella ( = formazione del nuovo governo = uscita di Gentiloni & c.).
3) Negata in parlamento la fiducia al Governo dei responsabili.
4) Il Governo dei responsabili assume l’ordinaria amministrazione ( = fa spietatamente i compiti assegnati dall’UE e dalla Germania). Postilla: nell’ordinamento UE l’unica urgenza è costituita dai Governi che sfuggono alle regolarità precostituite. Mattarella ha già gestito eccezione e urgenza con un efficace atto di amministrazione straordinaria (che giornalisticamente si chiama “golpe”).
5) La maggioranza parlamentare è ridotta paradossalmente a opposizione disperata di un governo la cui resistenza è pari a quella della gomma.
6) La minoranza parlamentare (PD, FI) si assumerà il compito di appoggiare i responsabili nei talk-show.
Andrea Sandri
il Vaticano ora come ora è un bubbone pestilenziale. E come tale va trattato. Non si può consentire a un corpo estraneo di danneggiare una nazione dall'interno, con la scusa di privilegi che oggi non hanno alcun senso e valore. Questi usano il concordato e i Patti Lateranensi per fare sporchi affari, diffondere immigrazionismo e fare propaganda mondialista. Un movimento realmente sovranista non può tollerare questo andazzo, così come esigiamo i sermoni islamici in italiano e gli imam controllati dallo stato per il terrorismo, bisogna controllare preti e omelie per estirpare la mala pianta del sorosianesimo. Basta usare i guanti bianchi verso la pretaglia, solo perché siamo affezionati alla Chiesa come entità spirituale. Non siamo più negli anni '50
RispondiEliminahttps://www.antoniosocci.com/non-possono-essere-la-ue-o-altri-governi-stranieri-a-decidere-quali-ministri-debba-avere-litalia/#more-7019
RispondiElimina" come se fossimo in un paese dove il popolo italiano e' ancora sovrano, secondo l'art.1 della Costituzione "
Della serie : Non glielo diciamo che la Costituzione e' elastica altrimenti ci creano dei casini ?
Cmq, cari miei siamo bell'e serviti cottarelli a puntino, governo ponte appoggiato dai soliti noti, tappetino dei vari ducetti o ober alla bisogna, intanto ci sono stati violenti scontri in Germania, ma non se ne parla, AfD, Pegida e corollari vari si sono dati parecchio da fare e ci sono,pare, dei feriti, naturalmente non se ne parla nei media principali, la vera causa di tutto è stata la riunificazione della Germania, con conseguenti enormi debiti fatti pagare all'UE e adesso dopo lo scriteriato Bitte komme komme fatto a turchi e mussuli di ogni genere, siamo alla saturazione.....dimenticavo, se mai andremo più a votare con la porcata di legge schifezza elettorale che ci troviamo, o si fa come a Mosca d'antan, neanche poi tanto, o ci vendiamo come schiavi in toto a Bruxelles, come i cari vecchi Germani di Tacitiana memoria, altro non vedo, NON SI VUOLE CAMBIARE, ci ammazzeranno tutti in un modo o nell'altro.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaMi è tornato in mente un frammento di una intervista rilasciata da Mario Draghi, poco dopo che era salito agli onori della cronaca a causa della sua nuova posizione europea e citava, forse anche, il famoso incontro sul Britannia, comunque la frase che mi colpì fu che questo progetto dell'europa, non poteva fallire 'perchè loro vi avevano impegnato l'onore e tutto'.
RispondiEliminaAlla luce dell'andazzo di questi anni e dello stile in cui l'andazzo viene gestito mi sono chiesta, che cosa potrebbe celare quel 'tutto'? Forse il morso prima che a noi è stato messo ai volontari della prim'ora? Si paga la quota annua per il club al quale si appartiene, qual'è stata la quota da pagare per partecipare all'impresa europea, che riserva onori, premi e cotillon? Se quota c'è stata, deve essere tale da mettere gli altri al sicuro dai ripensamenti del singolo, cioè il singolo non deve ripensarci, mai. Il 'tutto' di cui sopra comincia a prendere corpo, certamente soldi, il tesoretto individuale oppure 'tutto' quello che si possedeva. E' una ipotesi che potrebbe implicitamente spiegare la filosofia, il pensiero, che sottende questa europa tanto umana, che rende tutti servi del re euro.
Sergio Mattarella diventò presidente con seicentosessantasei voti, poi corretti in uno in meno con una scheda nulla. Sarà stato un caso.
RispondiEliminaUn governo che si forma contro una maggioranza parlamentare esistente è concettualmente, prima ancora che normativamente, anticostituzionale ed eversivo (almeno se si parte dalla logica dello Stato di diritto parlamentare). É come parlare di una compravendita senza l'accordo delle parti. Non c'è bisogno di consultare il Codice civile per sapere che ci si trova dinnanzi a un mostro giuridico.
RispondiEliminaAndrea Sandri
Alla fine, la porcata arrivò. Via il governo populista venuto dalle urne, via il ministro sgradito agli eurarchi, nasce il governo tecnico voluto dal Palazzo, nel nome del terrorismo economico europeo. Finisce un incubo e se ne apre un altro, forse peggiore. Tre mesi e stiamo peggio di prima. Il no a Savona di Mattarella e per sua bocca di tutto l’establishment, è il no all’Italia sovrana.
RispondiEliminaSi va al voto, Salvini e il centro-destra partono in vantaggio, Di Maio rischia grosso e al suo posto si rivede Diba; ma ora aspettatevi il bombardamento antipopulista, il terrorismo finanziario per seminare panico tra la gente e intimidire gli elettori… Dopo lunga agonia è finita la seconda repubblica ma non si sa che roba stia cominciando: la terza repubblica, la quarta internazionale, la quinta di Beethoveen…
Per ora becchiamoci l’Impero eurocratico e i suoi emissari locali e Cottarelli per accodarci all’Europa e far sbollire i furori populisti. E non voglio pensare a che terremoto accadrebbe se la maggioranza ampia del parlamento, tra fratelli d’Italia, lega e grillini, puntasse sull’impeachment del Presidente della repubblica. Stiamo davanti a una crisi senza precedenti….
Quando vedi schierati dalla stessa parte la Germania italofoba, gli eurocrati, la sinistra, i giornaloni, le agenzie di rating, Mister Spread e il Quirinale, agli italiani non resta che stringersi intorno a Salvini & Savona. Da una parte è il sistema, l’establishment, la Trojka, il primato contabile e finanziario, la conservazione degli assetti, l’apparato ideologico e tecnocratico che ci ha portato fin qui e dall’altra ci sono i popoli, i cittadini, il loro voto e il loro malessere. Capisci che è in gioco la sovranità nazionale e popolare, la possibilità per un governo di ridiscutere gli obblighi e le minacce, e non di subirli. Savona e Salvini non discutono la permanenza in Europa o nell’euro ma il modo di starci e i ruoli pre-assegnati. Tutto questo è vero, e si unisce al richiamo alla dignità nazionale, all’orgoglio italiano calpestato e ferito. Non si tratta di bullismo politico o di prepotenza populista. Non era Savona il toccasana né l’ammazzaeuropa; è semplicemente un lucido e autorevole economista e il migliore dei ministri proposti nella rosa di maggio del duo Salvini-Di Maio.
Impressiona vedere quante mezze calzette e sprovveduti totali vengano accettati dal Quirinale e da tutto l’apparato politico-mediatico-istituzionale in ministeri anche importanti, ma non venga accolto l’unico esperto, competente, che esprime appieno in sede economica la linea del cambiamento e della sovranità nazionale sancita dalla Costituzione e violata in seguito.
Ascoltate con attenzione gli avvertimenti di stampo mafioso e antidemocratico degli esponenti di quel corteo funebre che è la sinistra. A loro stanno bene i più sciamannati dei grillini mentre tolleranza zero verso Salvini, Savona, “la destra” e verso il vero contenuto del cambiamento, voluto e votato dagli elettori. Una posizione ideologica, pregiudiziale, minacciosa, antitaliana che ancora una volta non capisce il senso dei tempi, delle sfide e dei popoli. E si attarda sugli schemini di sinistra-progresso, destra-regresso.
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...segue
RispondiEliminaIl quadro è chiaro ma bisogna con onestà e senso critico sottolineare anche due avversità. La prima è che lo schema italiani vittime/ europei carnefici semplifica brutalmente e imprecisamente la questione. Sia come popolo che come classi dirigenti i nostri guai non dipendono solo dai tiranni di fuori ma anche dai cialtroni di dentro, che peraltro rispecchiano il nostro popolo. Non scarichiamo sull’esterno colpe, errori, sprechi, abusi e debiti che derivano da noi stessi. È comodo farlo ma non è veritiero.
La seconda avversità riguarda proprio gli attori del cambiamento. Per ridiscutere gli assetti europei e il ruolo dell’Italia, per rinegoziare i parametri, ci vuole un governo forte, saldo, in grado di affrontare le sfide. E qui ci sale tutto lo sconforto. Salvini e i leghisti sono una squadra su cui con qualche azzardo e alcuni seri contrappesi potremmo anche avventurarci a scommettere.
Ma lo avreste visto un governo gialloverde, coi grillini che non hanno alcuna preparazione, alcuna convinzione, alcuna storia, riuscire a risalire la china e insieme a farsi sentire in Europa? Non sentivate aria di Grecia, di Tzipras e di come poi si sono ridotti? Pensate che un signore sorteggiato sulla ruota dei grillini, tale Conte, avrebbe potuto trattare con la Merkel e con Junker? Pensate che un Di Maio avrebbe potuto affiancarlo dando forza, credibilità e sicurezza al governo? E se tutto questo fosse stata solo una menata per tornare al voto? Partimmo con tante riserve critiche rispetto al nascente governo, ci sforzammo di sospenderle per non remare contro l’Italia che li aveva votati e non bocciarli prima di vederli all’opera.
Ora ci schieriamo inevitabilmente a loro favore quando vediamo la reazione furiosa dell’establishment e l’Italia umiliata. Ma quei due punti restano. E l’idea che tutto questo alla fine si traduca in un’altra campagna di guerra elettorale non ci esalta, mentre ci preoccupa il governo-cuscinetto nato per soffocare nella culla l’onda populista, di farla sbollire con l’alibi di gestire un semestre di scadenze perentorie.
Forza Salvini, Avanti Savona, Viva l’Italia. Però che porcata…
MV, Il Tempo 28 maggio 2018
RispondiEliminaPreciso che personalmente non accetto ogni tipo di democrazia moderna, che in ogni caso, come abbiamo potuto constatare in modo ancor più evidente in queste ultime ore quirinalesche, non può essere altro che una farsa.
E tanto per farsi qualche risata e ritornare al reale:
https://www.truelies.it/wp-content/uploads/2016/08/mafalda-e1502723580658.jpg
Quanti danni hanno fatto preti e vescovi, assai più dei comunisti e dei radicali, si vedono da queste immagini in Irlanda di giovani esultanti per la "conquista" dell'aborto come già si sono viste in Italia e Spagna, considerati baluardi cattolici.
RispondiEliminaIl tempo dei privilegi, dei diritti acquisiti, del paternalismo, del pressapochismo, del clericalismo, del collateralismo col potere politico ed economico è definitivamente finito.
Adesso è il tempo della riflessione, del riconoscimento dei propri errori storici e del'momento presente, della testimonianza integrale della fede nella vita e nel pensiero e poi il tempo della riconquista: delle menti e delle anime, prima che delle istituzioni.
La DC, di cui Mattarella è l'ultimo esponente, è stata per l'Italia peggio del PCI.
RispondiEliminaE non solo per l'Italia, ma per la Chiesa italian stessa.
@Sacerdos quidam
RispondiEliminaSperiamo che un po' di gente impari la lezione. Comunque l'altro lato ridicolo della questione è che nel momento in cui la democrazia canta come il cigno che muore, la CEI la mette tra i "principi irrinunciabili". Perfect timing!
Puo' restare .
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/politica/germania-fa-tifo-forza-sergio-mattarella-1533360.html
Avanti con il programma ideale :
DIEGO FUSARO: Il gruppo Bilderberg, ecco chi governa il mondo
https://www.youtube.com/watch?v=v-dvrWqkM2E
Credo che il nostro compito ora è tenere alto lo spirito, non cadere tramortiti sul governo tecnico. Non ho letto l'articolo che dava Di Maio spifferatore delle ambizioni di Salvini. Qualcuno l'ha detto, in questi giorni, che tenteranno di dividerci sempre più e sempre meglio. Invece, come Blondet ha indicato nel suo articolo odierno, è tempo di cementare le intese, le affinità, che sono gemmate in questi giorni.Nessuno di noi ha votato per i 5 Stelle, nè mai è stato sfiorato dal pensiero, però ci siamo trovati sul campo di battaglia spalla a spalla, si è combattuto e nessuno ha tradito. Il livello è stato alto. Sarebbe bene mantenere le fila con tutte le persone del governo che non è stato. Come ho scritto, ho avuto una più che buona impressione dell'avvocato Giuseppe Conte e il professore Paolo Savona, forse ha proprio quattro teste come la bandiera sarda. Non buttiamo a mare questo aborto, come è stato definito. Forse invece è un bambino prematuro da curare e vegliare per del tempo. Intanto chi vuole può avvicinarsi e piano piano fare incubatrice intorno. Uniamoci intorno alla nostra vita. FdI ha subito fatto un passo avanti, così il Professor Viglione su Riscossa Cristiana, così tanti altri si sono schierati con decisione e con generosità, senza contare tutti i commenti nei siti più vari. Non disperdiamo questo comune sentire italiano ritrovato in questi giorni.
RispondiEliminaLA RISPOSTA DEL PROF. PAOLO SAVONA
RispondiEliminaHo subito un grave torto dalla massima istituzione del Paese sulla base di un paradossale processo alle intenzioni di voler uscire dall’euro e non a quelle che professo e che ho ripetuto nel mio Comunicato, criticato dalla maggior parte dei media senza neanche illustrarne i contenuti. Insieme alla solidarietà espressa da chi mi conosce e non distorce il mio pensiero, una particolare consolazione mi è venuta da Jean Paul Fitoussi sul Mattino di Napoli e da Wolfgang Münchau sul Financial Times. Il primo, con cui ho da decenni civili discussioni sul tema, afferma correttamente che non avrei mai messo in discussione l’euro, ma avrei chiesto all’Unione Europea di dare risposte alle esigenze di cambiamento che provengono dall’interno di tutti i paesi-membri; aggiungo che ciò si sarebbe dovuto svolgere secondo la strategia di negoziazione suggerita dalla teoria dei giochi che raccomanda di non rivelare i limiti dell’azione,perché altrimenti si è già sconfitti, un concetto da me ripetutamente espresso pubblicamente. Nell’epoca dei like o don’t like anche la Presidenza della Repubblica segue questa moda.
Più incisivo e vicino al mio pensiero è il commento di Münchau. Nel suo commento egli analizza come deve essere l’euro per non subire la dominanza mondiale del dollaro e della geopolitica degli Stati Uniti, affermando che la moneta europea è stata mal costruita per colpa della miopia dei tedeschi. La Germania impedisce che l’euro divenga come il dollaro “una parte essenziale della politica estera”. Purtroppo, egli aggiunge, il dollaro ha perso questa caratteristica, l’euro non è in condizione di rimpiazzarlo o, quanto meno, svolgere un ruolo parallelo, e di conseguenza siamo nel caos delle relazioni economiche internazionali; queste volgono verso il protezionismo nazionalistico, non certo forierodi stabilità politica, sociale ed economica. È il tema che con Paolo Panerai ho toccato nel pamphlet recentemente pubblicato su Carli e il Trattato di Maastricht, dove emerge la lucida grandezza di Paolo Baffi. L’Italia registra fenomeni di povertà, minore reddito e maggiore disuguaglianze. Il 28 e 29 giugno si terrà un incontro importante tra Capi di Stato a Bruxelles: chi rappresenterà le istanze del popolo italiano? Non potrà andarci Mattarella, né può farlo Cottarelli. Se non avesse avuto veti inaccettabili, perché infondati, il Governo Conte avrebbe potuto contare sul sostegno di Macron, così incanalando le reazioni scomposte che provengono dall’interno di tutti indistintamente i paesi-membri europei verso decisioni che aiutino l’Italia a uscire dalla china verso cui è stata spinta. Münchau giustamente afferma che “teme non vi sia un sostegno politico nel Nord Europa” e quindi non ci resta che patire gli effetti del protezionismo e dell’instabilità sociale. Si tratta di decidere se gli europeisti sono quelli che stanno creando le condizioni per la fine dell’UE o chi, come me, ne chiede la riforma per salvare gli obiettivi che si era prefissi.
Paolo Savona
Dopo quanto compiuto da Mattarella si è entrati in un altra dimensione politica.
RispondiEliminaChe senso ha più parlare di programmi o di contratti o di validità o meno di movimenti politici. Tutto è superato. Destra o Sinistra? Non esistono più. Qui lo scontro è tra chi è ancora in contatto con la realtà, con il popolo, con le sofferenze delle persone e coloro che sono in preda ai deliri ideologici europeisti.
O di qua, con il popolo, o di là con le élite massoniche, con Mattarella e Cottarelli. Se una cosa positiva c'è in questa crisi che i due fronti si renderanno chiari difronte agli italiani.
Io sto con la realtà, sto con il popolo, e supporterò tutte le iniziative del Movimento Cinque Stelle ma anche di Lega e Fratelli d'Italia che vadano in questa direzione.
Il Potere ha svelato il proprio volto tirannico nei confronti del popolo e servile nei confronti delle lobby. Ma questa storia non finisce qui.
Francesco Massaro su Fb
https://www.youtube.com/watch?v=pUip1qU9CTM
RispondiEliminaMattarella in stato d'accusa? Elezioni a settembre? M5S - Lega alleate? PAOLO BECCHI risponde
Lo statunitense Paul Krugman, Nobel per l’economia, sceglie Twitter per lanciare delle dure critiche alla decisione del presidente Mattarella di far naufragare il governo M5S-Lega. «E’ veramente orribile: non c’è bisogno di essere populisti per essere inorriditi dal fatto che i partiti che avevano vinto un chiaro mandato elettorale sono stati esclusi perché volevano un ministro dell’economia euroscettico. La fiducia nella moneta unica batte la democrazia? Davvero? Le istituzioni europee soffrivano già di mancanza di legittimità a causa di carenze democratiche. Questo non farà che peggiorare le cose».
RispondiEliminahttps://www.vvox.it/2018/05/28/nobel-economia-contro-mattarella-sono-inorridito/
Per non dimenticare:
RispondiEliminaoggi è il trigesimo della morte di Alfie Evans, il piccolo martire volato in cielo nello stesso giorno, il 28, in cui a dicembre festeggiamo i Santi Innocenti uccisi da Erode.
Caro piccolo Alfie, prega per noi.
@mic
RispondiEliminaOra vedrai come negli ambienti progressisti Krugman finisce dalle stelle alle stalle (sempre che non lo ignorino).
Tra poco a Matrix interverra' Giorgia Meloni .
RispondiEliminaSto seguendo un poco : Martina e Fittipaldi accusano Salvini di averlo fatto apposta ad intignarsi per Savona con l'intenzione subdola di andare alle elezioni , il primo e' preoccupato (come Tajani) per i giovani , per la mancanza di lavoro ,perche' l'Italia e' una potenza....ma de che....
RispondiEliminaL’organisation appelée “Union européenne” a désormais ses jours comptés.
Voulue par les États-Unis d’Amérique dès avant la fin de la dernière guerre mondiale, destinée à fournir aux USA un espace économique homogène facilitant l’écoulement des produits américains sous la protection d’une organisation militaire adaptée (l’OTAN), ladite Union, qui s’est d’abord appelée “Pacte charbon-acier”, puis “Marché commun”, n’a jamais été conçue par ses promoteurs yankees comme devant devenir une entité politique autonome. Bien au contraire. Elle avait en fait pour objectif, dès l’origine, d’effacer les différences nationales et, à travers divers mécanismes et subterfuges comme la “Commission européenne”, chargée de faire croire aux “Européens” qu’ils gouvernaient eux-mêmes leurs affaires, d’assurer l’hégémonie américaine sur l’ensemble du Continent. Ce temps est maintenant révolu. Les USA, ruinés par leur hubris impériale et leur délire messianique, sont désormais sur leur déclin, et les peuples du Vieux Continent prennent conscience, peu à peu, de la tromperie des prétendus “traités européens” (Rome, Maestricht, Lisbonne) qui leur ont tiré des mains leur souveraineté historique naturelle, inaliénable.
Certes, beaucoup de politiciens encore en place, formés dans les universités et dans les instituts d’Outre-Atlantique et dressés, pendant des décennies, à servir les intérêts anglo-saxons, peinent à se rendre à l’évidence. Ils crient au populisme, à la réaction, au retour en arrière. Laissons-les braire. Leur temps, à eux aussi, est compté. La vraie Europe, l’Europe des nations indépendantes et libres, se réveille. Elle rejette la servitude américaine et les impositions du mondialisme, comme elle a naguère rejeté la servitude soviétique. L’Europe de demain sera celle d’États libres et forts, fidèles à leur passé chrétien et définitivement débarrassés de leurs chaînes, prêts à affronter ensemble, dans une coopération inter-gouvernementale renouvelée, et sans diktats de l’extérieur, les défis du monde qui vient.
Crisi di governo, Bannon: «Tolta sovranità all'Italia, disgustoso»
RispondiElimina...
«Dopo tanti governi tecnici, hanno di nuovo preso un tecnocrate dal Fondo monetario internazionale», ha detto facendo riferimento a Carlo Cottarelli. Poi ha speso parole di elogio verso l’ex premier designato Giuseppe Conte per essere stato preso a bersaglio dalla campagna mediatica ai suoi danni che ha leso anche la sua dignita’. Bannon parla con grande capacità scenica e fende colpi a destra e a sinistra. «I capitali stranieri, i poteri stranieri, i media stranieri, hanno tolto agli italiani» la sovranità. Fa capire che il movimento populista è ormai globale e «tende a restituire alla gente la possibilità di decidere del proprio destino”. Pausa. Ritorna all’Italia e alla crisi in atto. «Il mondo vi guarda». Il nostro paese, a suo dire, sta combattendo una grande battaglia contro “un partito diabolico” che mandando all’aria il governo Conte ha «gettato la maschera». E ancora il partito di Davos e i suoi burattinai che «temono che il popolo italiano possa riprendersi la propria sovranita’». Ma, ha concluso, il popolo e la sua forza vinceranno.
https://www.ilmessaggero.it/AMP/bannon_italia_sovranita-3761078.html
RispondiEliminaL'Italia sta diventando l'epicentro di una battaglia politica decisiva per il futuro
dell'Europa e quindi del mondo? Sembra di sì
Il commento dell'inglese Mr. Bannon lo farebbe pensare. La battaglia ingaggiata dalla reazione "populista", ma sarebbe meglio dire "popolare", in senso interclassista, contro l'oligarchia euro-americana che da anni sta cercando di costruire un'Europa "globalizzata" sulle macerie, materiali e morali, delle nazioni europee di un tempo e quindi sulla nostra pelle.
Perché l'Italia? Perché qui stanno venendo al pettine nodi pluridecennali, che l'azione prevaricatrice dell'oligarchia europea sta facendo esplodere. Il sistema politico italiano, colpevolmente non riformato quando si era in tempo, si è ormai incartato in questo modo:
viene governato dal 2011 (caduta dell'ultimo governo Berl.) da una sorta di "dittatura del Presidente della Rep." che impone dei candidati graditi alle nazioni forti dell'Unione Europea, visto che il sistema elettorale antiquato non sembra più in grado di produrre una valida maggioranza. E quando la produce, come adesso, sia pure sui generis, si impone comunque un governo del Presidente, unico considerato capace di garantire gli interessi (politico-economici) dell'oligarchia europea che comanda, ricomprendente al suo interno l'oligarchia italiana (di eredità I Rep.) in posizione subordinata, di esecutori di ordini.
E' chiaro che questa situazione non può durare. Soprattutto se alle prossime probabili elezioni tra qualche mese le forze c.d. "populiste" dovessero ottenere una maggioranza schiacciante.
Lo scenario che si prospetta è assai inquietante, come si è detto e ripetuto.
Ma, a ben vedere, anche se il nostro sistema politico fosse riformato e il sistema elettorale funzionasse a dovere, le cose (io credo) non cambierebbero. Abbiamo perso la sovranità monetaria e l'oligarchia europea-mondialista è comunque in grado di tenerci nella gabbia di ferro dell'Euro alle sue condizioni, potendo manovrare a suo piacimento (contro di noi) lo strumento finanziario "globalizzato" rappresentato dal "mercato finanziario".
Da questa gabbia si può uscire solo con una mobilitazione di popolo, tale da spezzarne i lucchetti. Questa è l'ardua realtà e bisogna prepararsi mentalmente.
E senza abbattersi. Almeno, in questa lotta che si annuncia, lotta giusta, per la sopravvivenza dei popoli, l'Italia ritroverebbe un senso al suo esser nazione e Stato, perché, come ha detto inaspettatamente Mr. Bannon, "tutto il mondo vi guarda". E' una battaglia che si sta rivelando di importanza mondiale, dato che vi sono molti altri Paesi in situazioni simili alla nostra: l'idra della "globalizzazione" che noi dobbiamo affrontare, forti del nostro buon diritto, avvolge in effetti tutto il mondo.
PP
Chi critica l'Europa viene estromesso dalla politica.
RispondiEliminaChi critica il Concilio Vaticano II viene estromesso dalla chiesa.
In ambedue i casi c'è un Padrone che comanda a bacchetta: si chiama MASSONERIA.
27/5/2018: un nuovo COLPO DI STATO FINANZIARIO contro l'Italia - Diego Fusaro
RispondiEliminahttps://m.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=YJ-WAa_ZfK4
@Diego Muraro,
RispondiEliminacertamente la Massoneria ha e fa la sua parte nelle vicende storiche del nostro oggi; ma imputandole genericamente alla Massoneria si corre il rischio di non vedere altri elementi e cause concomitanti e, rimanendo nel vago, ci si preclude il pensare e attuare soluzioni alternative.
GOVERNO: BANNON, VIOLATA SOVRANITA', COTTARELLI TECNOCRATE FMI/ADNKRONOS =
RispondiElimina"Il Partito di Davos ha sbarrato la strada a M5S e Lega" Roma, 28 mag. (AdnKronos) -
Gli italiani sono stati "defraudati della loro sovranità". Il "partito di Davos, i poteri, le capitali e i media stranieri" hanno sbarrato la strada al "coraggioso" tentativo di M5S e Lega e ora il Paese è stato affidato a un "tecnocrate dell'Fmi". Non usa mezze misure Stephen Bannon per descrivere a modo suo quanto avvenuto in Italia negli ultimi giorni. A Roma, l'ex capo stratega di Donald Trump, ricostruisce le fasi della crisi, davanti a una platea convocata in un primo momento al Centro studi americani e poi, dopo la rottura al Quirinale di ieri sera, reindirizzata in una sala conferenze del Centro Storico. Bannon, che si definisce "studioso globale del movimento populista", evoca scenari futuri in cui "Bruxelles, la City, Wall Street e le altre capitali" cercheranno di impedire agli italiani "di riprendersi il loro Paese". Come esempi di successo della marea populista che sale in Occidente, l'ex direttore di Breitbart News cita la Brexit, la vittoria di Viktor Orban in Ungheria e, naturalmente, quella di Donald Trump negli Stati Uniti. L'Italia ce l'aveva quasi fatta, dopo il voto del 4 marzo, M5S e Lega "hanno avuto il coraggio di scendere a compromessi", i loro due leader "hanno fatto un passo indietro" e hanno prodotto un "piano serio, molto logico", un per governo "veramente populista" del Paese, che con la flat tax avrebbe fatto "decollare" l'economia. Con quale scusa sono stati respinti? "Lo spread". In sostanza, una "presa in giro". I poteri forti, che Bannon più volte riassume nella formula il "partito di Davos", tentano di dire agli italiani che sono degli "irresponsabili, che la gente non può governarsi da sé".
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...segue
RispondiElimina"E' disgustoso quello che e' accaduto" - C'è stato, per l'ideologo della cosiddetta 'alt right', un concerto di forze che, come per la Brexit o la vittoria elettorale di Trump, tenta di rovesciare la sovranità popolare. L'attacco dei media internazionali all'ormai ex presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, "non è stato un caso". Bannon cita gli articoli critici di queste settimane della grande stampa internazionale, dal Financial Times al New York Times, al Wall Street Journal, che oggi "gridano alleluia" e parlano di "barbari battuti e respinti fuori dai cancelli". E non esita a definire questo atteggiamento "disgustoso". Per il futuro immediato, Bannon cita la previsione attribuita a Massimo D'Alema in un fuori onda più volte riproposto in questi giorni, scenari elettorali che di fronte a un altolà del Colle al nome di Paolo Savona vedrebbero M5S e Lega ottenere l'80 per cento dei consensi alle prossime elezioni. Proprio il Quirinale non viene mai citato esplicitamente, ma nei 20 minuti di esposizione del Bannon pensiero, ce n'è per tutti gli altri. Non solo per i presunti poteri forti, ma anche per i "democratici di sinistra che sono tutti a favore della democrazia, finché non cominciano a perdere le elezioni e si mettono al gridare al fascismo". Ce n'è anche per il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli. "È un tecnocrate dell'Fmi", dice Bannon. Parole che non vengono gradite da qualcuno nel pubblico, che accusa l'ex ideologo di Trump di usare un linguaggio offensivo: Bannon non si scompone e guarda avanti. "Nelle prossime elezioni il mondo vi guarderà". Egli stesso guarderà con interesse da "studioso" il possibile tentativo di "mettere insieme destra e sinistra populiste. Negli Stati UNiti -dice- non siamo riusciti a fare un compromesso con Bernie Sanders. Forse un giorno lo faremo. Voi in Italia invece ci siete riusciti, perché Cinque Stelle e Lega hanno avuto coraggio".
"Berlusconi ha avuto coraggio nel farsi da parte" - Bannon usa parole di ammirazione anche per Silvio Berlusconi. "E' una figura storica, il primo anni fa a parlare di nazionalismo, è stato un precursore di Trump". Il leader di Forza Italia, "è stato coraggioso nel farsi da parte e lasciare Cinque Stelle e Lega tentassero di formare governo". Terminata l'esposizione, è il momento delle domande. Bannon non si sottrae e tira dritto anche davanti a qualche mormorio di disapprovazione quando dice che "Martin Luther King sarebbe fiero di quello che Trump sta facendo in economia col nazionalismo economico", che difende i posti di lavoro della classe lavoratrice nera e ispanica. Non si scompone nemmeno quando gli viene ricordata la sua brusca uscita dal palcoscenico della Casa Bianca. "Non sono stato licenziato, ho dato le dimissioni". Per il presidente Usa riserva parole di ammirazione, "è un vero leader", e per le elezioni di midterm del 6 novembre nessun dubbio, "Trump vincerà". E a chi insinua che si trovi in Italia in cerca di qualche incarico da parte della Lega o del M5S, Bannon ripete: "Sono uno studioso del populismo, ecco perché sono qui"
Chi ha assistito all’intervista rilasciata da mons. Galantino a Fabio Fazio, su Rai 3, avrà compreso come il la CEI ed il Vaticano (cioè Bergoglio ed il suo portavoce) stessero lanciando un chiaro segnale a Mattarella, affinché non permettesse la nascita del governo lega-5stelle, e ciò non solo per Paolo Savona ministro dell’economia ma, soprattutto, per Salvini ministro dell’interno, ciò che avrebbe portato ad una battuta d’arresto all’invasione islamica tanto agognata e propugnata da papa Francesco e dalla sua gerarchia ex cattolica. Quale altro obiettivo può celarsi dietro questo martellamento papale pro invasione islamica, mascherato da accoglienza a (finti) profughi, se non u piano massonico di sostituzione etnica, culturale, sociale e religiosa della nostra amata Italia?
RispondiEliminaVien quindi da pesare ad una comune regia, ad un’unica matrice alla base delle pressioni della UE (e dei potentati che la manovrano) e della gerarchia ex cattolica, inclusa la prima sede. Insomma, una sorta di cesaropapismo alla rovescia, ispirato a Satana anziché a Nostro Signore Gesù Cristo.
Scusandomi per l’autocitazione, consiglio di dare uno sguardo a questo articolo appena pubblicato da Una Vox :
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2486_Catholicus_Risorgimento_e_modernismo.html
http://www.direttanews24.com/massimo-fini-quello-di-mattarella-e-un-colpo-di-stato-lui-rischia-limpeachment-litalia-la-guerra-civile/
RispondiEliminaCINQUE ERRORI IN UNO
RispondiEliminaSuperata la fase di tensione che mi son portato da ieri, avendo vissuto in diretta con Matteo Salvini tra Terni e Spoleto il progredire della crisi, tento ora a bocce ferme un minimo di ragionamento.
Ditemi anche voi la vostra...
Indipendentemente dal mio punto di vista, mi pare infatti che la decisione di bloccare il nascente governo Conte sia oggettivamente sbagliatissima per almeno 5 ragioni
1. Sul piano economico:
Come può dire di tutelare il risparmio degli italiani chi ci consegna ai mercati, allo spread e agli squali europei con Cottarelli a capo di un governo sfiduciato e inutile per altri 4 mesi?
2. Sul piano costituzionale:
Come può Mattarella dire di applicare la Costituzione quando tutti i principali manuali di diritto costituzionale insegnano che il presidente non ha il potere di selezionare i ministri?
3. Sul piano istituzionale
Come può dirsi arbitro super partes chi esclude un ministro non per presunte incompetenze ma per il suo possibile indirizzo politico?
4 Sul piano europeo
Come fa il presidente a rifiutare un ministro perché potrebbe voler fermare l'egemonia monetaria tedesca? Mica l'euro è un principio costituzionale e oltretutto nel contratto di governo non si prevedeva affatto l'uscita dall'euro ma la sacrosanta rinegoziazione delle regole che ci sono state imposte.
5. Sul piano politico
Così facendo, Mattarella ha di fatto negato valore al voto della maggioranza degli italiani mettendo il vento in poppa alla Lega e alle altre forze che in teoria avrebbe voluto contrastare.
La sua mossa ha offerto un consenso politico e (tra pochi mesi) parlamentare inimmaginabile solo due giorni fa, e ha ottenuto paradossalmente il contrario di quel che voleva portando alla blindatura del nome di Savona per i prossimi 100 anni.
__________
Risultato finale: a settembre noi della Lega prenderemo una marea di voti e governeremo alla grande, portando agli italiani quel buon governo che già esprimiamo in Lombardia Veneto Friuli e in moltissimi comuni, con buona pace di Renzi, del PD e delle sue liste civetta.
___________
Mi resta solo una domanda
Come mai così tanti errori in un colpo solo, da parte di un politico cosi navigato...
Vuoi vedere che in realtà il Presidente è uno dei nostri?
Simone Pillon
Pillon dice: hanno fatto tanti di quelli errori che ci hanno di fatto favoriti, anche se a "scoppio ritardato" (bisognerà attendere le prossime elezioni).
RispondiEliminaIo dico: vero, ma attenzione, che questi i conti se li sanno fare bene. In questi tre mesi possiamo aspettarci di tutto. Anche perché il senso di quello che dice Bannon ("tutto il mondo vi guarda"), portato a conseguenze, è: se l'affrancamento dai grandi poteri riuscisse in un paese come l'Italia, ci sarebbe un effetto a catena. Non se lo possono permettere. Ha ragione PP: sarà necessaria una mobilitazione di popolo.
RispondiEliminaErratum.
Nel mio intervento ho scritto erroneamente che Mr. Bannon è inglese. Si tratta invece dell'
americano Stephen Bannon, l'ex collaboratore di Trump.
PP
Stefano Fontana sul giusto concetto di sovranismo e su un'interessante aspetto "dossettiano" di Mattarella:
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/sovranismo-sussidiario-ecco-la-chiave-per-la-democrazia
Alcuni precedenti su Mattarella quando stava per far fuori l'Arma dei Carabinieri
RispondiEliminahttps://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1724284064327169&id=100002367768491
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/05/28/parla-savona-ho-subito-un-grave-torto-da-mattarella_7a5c0789-d576-41f9-adfe-0e82133d1efd.html
RispondiElimina"Si tratta di decidere se gli europeisti sono quelli che stanno creando le condizioni per la fine dell'UE o chi, come me, ne chiede la riforma per salvare gli obiettivi che si era prefissi", aggiunge Savona aggiungendo che l'Italia registra fenomeni di povertà, minore reddito e maggiori disuguaglianze.
Vorrei manifestare la mia solidarieta' al Prof.Savona , purtroppo l'Italia ha perso una ghiotta occasione ma la storia giudichera' .
Ho seguito ieri un po' della trasmissione Matrix ( abitualmete non guardo la TV per via dei tanti protagonisti che si interrompono in un continuo accavallamento di voci sicche' chi tenta di ascoltare non riesce a capire niente , i " conduttori " non riescono ad essere imparziali e spesso sottolineano con smorfie se quanto viene detto dall'ospite e' di loro gradimento o meno ) ., ed e' emerso forte e chiaro che l'Italia e' stata trasformata in una Societa' a Responsabilita' Limitata in cui tutti mettono bocca , Macron , Merkel ecc.ecc.. Il presidente della Federalimentare Luigi Scordamaglia e' intervenuto ricordando tra le altre cose che un po' di sano orgoglio italiano non guasterebbe ed anche per questo l'ho apprezzato , altrettanto pacato ed equilibrato Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia ) piu' volte interrotto da un acceso Mughini . Non ho apprezzato l'intervento di Martina in veemente campagna elettorale , tantomeno quello di Fittipaldi del giornale L'Espresso sulla stessa linea .
Lettera aperta a Mattarella
RispondiElimina.... Lei non si rende conto del discredito nel quale ha buttato la sua persona ... ma ha screditato la Presidenza della Repubblica tramutandola da organo imparziale ad organo di parte politica o organo asservito a interessi stranieri, in danno del Popolo italiano.
Riguardo alla allucinante proposizione di tale Mario Draghi secondo cui bisogna abbassare i salari per salvare l’euro, lei ha scelto quest’ultimo.
Dunque, lei è contro il Popolo italiano e contro i poveri. Nelle dorate stanze che furono sede di Papi e di Re, pensi ogni tanto alle tante famiglie italiane in stato di povertà. Lei è il difensore dei ricchi e degli speculatori finanziari. Non a caso il suo sodale Gentiloni Conte Paolo (ex “Lotta Continua”) ebbe a ricevere il pluriricercato Giorgio Soros senza che mai se ne siano conosciuti i motivi.
In tempi normali si tutela la propria residua dignità con le dimissioni, ma non appartiene a lei la nobiltà di questa decisione, né glielo consentirebbero gli interlocutori che lei si è scelto.
Sicuramente si salverà dalla messa in stato d’accusa ma non si salverà mai dal giudizio politico e morale del Popolo italiano e della storia.
Se ci sarà da scendere in piazza, io sarò in piazza.
Augusto Sinagra
P.S.
RispondiEliminaHo dimenticato di raccontare l'intervento pacato di Tajani a Matrix e di come questi sottolineasse l'inutile incaponimento sul Prof.Savona quando sia la Lega che il M5S avevano a disposizione molti altri prestigiosi economisti .
Al che avrei voluto replicare a Tajani : " Perche' Savona NO , forse non e' fotogenico ? "
Non si dimentichi che il precedente Presidente, Giorgio Napolitano, ha fatto scuola al seguente Presidente, Sergio Mattarella, che sta percorrendo la strada di cui l'altro è stato apripista. Ad ognuno il suo. Ricordiamo anche Budapest 1956, in cui il precedente si mostrò qual'era.
RispondiElimina(http://formiche.net/2014/01/napolitano-boia-offensivo-giorgio-pro-urss-a-budapest-56-e-storia/)
Il riconoscimento di un errore politico, non dice nulla del pentimento di un'anima, della distorsione della sua mente, causata dalla ideologia, e della sua correzione evidentemente mai avvenuta, solo meglio nascosta con supponenza e sussiego, propri di coloro che sono stati addestrati a mentire a testa alta.
Una grave sconfitta della democrazia - Comunicato sul veto del Presidente Mattarella
RispondiEliminahttp://giuristidemocratici.it/Comunicati/post/20180528215428
Pensavamo che dopo Giorgio Napolitano la storia ci avrebbe risparmiato lo spettacolo di un altro Presidente della Repubblica opposto alla volontà popolare.
RispondiEliminaCon Mattarella siamo arrivati ad uno stadio di evoluzione successivo della fine della nostra sovranità: Napolitano aveva abbattuto un governo legittimo; Mattarella ha impedito che nascesse.
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2018/05/the-mattarella-horror-picture-show/
@Senza risposta ha detto...
RispondiEliminaDi Maio ha dichiarato che sono stati proposti altri nomi, come era già trapelato, quindi il nome del Professore Paolo Savona è stato un pretesto. Hanno colto la palla al balzo, per poter seguire, con la copertura Savona, la traccia di quello che era stato loro ordinato di portare a compimento.
N.B. Ora è importantissimo essere consapevoli che altri popoli ci stanno osservando. Non siamo un problema, siamo una speranza per milioni di persone. Quindi preghiamo i nostri Angeli custodi.
Su Radio Cusano Campus ho fatto il punto della situazione e lo condivido con voi ( Prof.Alberto Bagnai )
RispondiEliminawww.tag24.it
TAG24.IT
http://www.tag24.it/wp-content/uploads/2018/05/Alberto-Bagnai-Situazione-politica.mp3
Non poteva il presidente della Repubblica Sergio Mattarella uscire indenne dal vicolo cieco in cui si era cacciato lui stesso, dopo una lunga serie di autogol all’inseguimento di calcoli politici sbagliati, che abbiamo più volte segnalato qui su Atlantico (la gestione tutta extraparlamentare della crisi, il rifiuto di conferire un incarico a un esponente della....
RispondiEliminaFederico Punzi, in Politica, Quotidiano, del 29 Mag 2018
http://www.atlanticoquotidiano.it/
Foa: entro 5 anni ci portano via tutto, casa e risparmi, come in Grecia. Va fermata l’élite che ci inganna con le fake news
RispondiEliminamaggio 28, 2018
http://www.politicamentescorretto.info/2018/05/28/foa-entro-5-anni-ci-portano-via-tutto-casa-e-risparmi-come-in-grecia-va-fermata-lelite-che-ci-inganna-con-le-fake-news/
Il quadro è cupo e non ci sono vie di uscita morbide da questa situazione, questo deve essere tenuto presente da coloro che sognano un ritorno alla sovranità popolare, il sistema lavora per renderli innocui. Salvini e Di Maio se ne facciano una ragione.
RispondiEliminahttp://www.politicamentescorretto.info/2018/05/29/la-democrazia-nei-paesi-della-ue-come-travestimento-di-un-sistema-oligarchico/
CHE ORRORE LA STAMPA ITALIANA IN QUESTI GIORNI!
RispondiEliminaScusate lo sfogo ma in questi giorni mi sono chiesto più volte a cosa servissero centinaia di giornali e decine di testate radiofoniche e televisive in un Paese come l'Italia. Hanno ripetuto praticamente tutti, salvo rarissime eccezioni, le stesse idee, avvalorato tutti lo stesso gigantesco frame volto a creare un clima di terrorismo psicologico attorno al possibile governo Lega-5stelle. Potevate leggere indistintamente testate notoriamente "di destra" e altre notoriamente "di sinistra", per una volta totalmente allineate: scrivevano le stesse cose, anche clamorose fandonie, senza nemmeno tentare di verificare i fatti su Savona, su Conte, sui diktat di cui sarebbe stato oggetto il Quirinale (con una clamorosa inversione dei ruoli e delle responsabilità), persino sull'immancabile ruolo degli hacker russi.
L'Italia ha vissuto immersa nel Pensiero Unico Assoluto, come l'America ai tempi delle frottole che sono servite a giustificare la guerra contro l'Irak nel 2003.
Ho pensato: dai, chiudiamole tutte, creiamo un solo canale televisivo, una sola radio, un solo giornale, naturalmente un solo sito internet. Se il pluralismo viene annientato dagli stessi giornalisti, quattro testate orwelliane sono più che sufficienti.
Queste settimane di plateale, assordante disinformazione hanno rafforzato la mia determinazione a battermi per un'informazione davvero migliore e sulla necessità di denunciare implacabilmente il ruolo della manipolazione di massa, che si può combattere innanzitutto svelandone le tecniche, come faccio da anni.
Ecco perché anche nei prossimi mesi parteciperò a conferenze ed incontri sia in Italia sia all'estero. Si ricomincia giovedì prossimo a Ginevra, ospite dall'Associazione A Riveder le Stelle (ore 18.30, Università di Ginevra, aula M2130, presentazione del mio saggio Gli stregoni della notizia, Atto secondo, Guerini associati editore). Il 6 giugno, invece parlerò di Fake news a un convegno all'Europarlamento, su iniziativa dell'onorevole Marco Zanni.
Nel frattempo la disinformazione, purtroppo, non si fermerà. Statene certi.
Marcello Foa 27 maggio 2018
https://it-it.facebook.com/MarcelloFoa/
RispondiEliminaMarcello Foa
19 h ·
�� Dunque riepiloghiamo: secondo Mattarella Lega e 5 stelle non possono governare perché le loro idee su Unione europea, trattati europei, parametri di Maastricht sono inammissibili. E allora sia conseguente fino in fondo: abbia il coraggio di mettere fuorilegge i due partiti, li estrometta dal Parlamento.
E proclami la dittatura.
Non sarebbe più semplice?
Ah ah ah... spread in rialzo, nonostante l'incarico a Cottarelli: mentre al PD hanno la faccia tosta di dire che la colpa è di Lega e M5S, Bankitalia dice che ora sono "reazioni emotive dei mercati". Mettetevi d'accordo, la prossima volta.
RispondiEliminaC'è molto di più: troppi conti non tornano
RispondiEliminahttps://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/29/governo-mattarella-ha-rispettato-la-costituzione-provo-a-spiegarlo/4389877/
http://arcsanmichele.com/index.php/politica-economia/88-politica/10870-tutto-il-mondo-e-savona
RispondiEliminahttp://arcsanmichele.com/index.php/politica-economia/88-politica/10868-eurointelligence-sulla-decisione-di-mattarella-bentornati-nella-germania-di-weimar
RispondiEliminaDunque, ora pare che il governo Cottarelli non sia a punto e siamo in mezzo al mare. Più che la messa sotto accusa formale, non si possono chiedere le dimissioni di Mattarella per incapacità?
RispondiElimina“Pazzesco, a Bruxelles sono senza vergogna. Il Commissario Europeo al Bilancio, il tedesco Oettinger, dichiara ‘i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta’. Se non è una minaccia questa…
RispondiEliminahttp://www.askanews.it/economia/2018/05/29/i-mercati-insegneranno-agli-italiani-a-non-votare-per-i-populisti-oettinger-top10_20180529_151653/
Della serie : "O ti pieghi "- " O ti spezzo " !
https://www.ilprimatonazionale.it/politica/cottarelli-con-lista-dei-ministri-dopo-12-ore-colpo-di-stato-era-gia-pronto-86354/
RispondiEliminaCottarelli con la lista dei ministri 12 ore dopo l'incarico. Il colpo di Stato era già pronto
La lista dei ministri pronta solo 12 ore dopo l'incarico di Cottarelli dimostra che il golpe di Mattarella era stato pianificato da tempo
Certo, ha avuto cinque mesi per prepararsi ...
Ma non si è opposto per nulla al contratto di governo. Si è opposto solo a una persona, temendo che potesse mettere in pericolo la stabilità dei mercati finanziari, e la difesa dei risparmiatori.
RispondiEliminaD. E non è corretto?
R. Così facendo si dà ai creditori dello Stato un potere immenso, che va al di là delle obbligazioni di un debitore. Un debitore non può diventare così politicamente asservito da accettare ingerenza sulla maggioranza. In questo caso mi sembra sia andato un po’ troppo oltre.
https://www.milanofinanza.it/news/onida-la-scelta-di-mattarella-impropria-201805281158436302#
"Nel 1956, all'indomani dell'invasione dei carri armati sovietici a Budapest, mentre Antonio Giolitti e altri dirigenti comunisti di primo piano lasciarono il Partito Comunista Italiano, mentre "l'Unità" definiva «teppisti» gli operai e gli studenti insorti, Giorgio Napolitano si profondeva in elogi ai sovietici. L'Unione Sovietica, infatti, secondo lui, sparando con i carri armati sulle folle inermi e facendo fucilare i rivoltosi di Budapest, avrebbe addirittura contribuito a rafforzare la «pace nel mondo»..."
RispondiEliminahttp://www.cronachelodigiane.net/article-23-ottobre-1956-quando-napolitano-disse-in-ungheria-l-urss-porta-la-pace-120737395.html
Torno sull'argomento perchè i due fatti, budapest 1956 e roma 2011, rivelano lo stesso meccanismo di pensiero: schierarsi dalla parte di chi ha potere, con buone intenzioni( le buone intenzioni!) lì la pace universale, qui il mercato salvatore. Erano passati 55 anni. L'ideologia! Questa è ideologia permanente, che ha plasmato la mente lungo una vita. Non importa se nel mentre tanti sono morti e non di morte naturale. Mi auguro che la benefica Fede gli apra occhi, mente e cuore prima del gran passo. E così li apra a tanti chè imparino dai fatti.
Ma soprattutto, Cottarelli è lì per fare la patrimoniale, il prelievo straordinario sui patrimoni degli italiani. Weidmann (Bundesbank) non fa che ripeterlo in tutte le sedi: voi italiani siete più ricchi di noi, avete risparmi e patrimoni per centinaia di miliardi..
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/cottarelli-fara-la-patrimoniale-e-cosaltro/
La guerra ci ha reso servi degli americani da ormai più di 70 anni ed il debito ci ha reso servi dei tedeschi e dei nordici dell'EU.
RispondiEliminaPossibile che la gente sia tanto cieca da non essersene ancora resa conto?
Italia un paese libero? Ma non fatemi ridere.
Erano stati proposti altri nomi, come per es. Alberto Bagnai, eletto in Parlamento.
RispondiEliminaFiguriamoci, ancora peggio di Savona.
In realtà Mattarella ed i suoi dante causa non vogliono la Lega, il nuovo PNF, sec. la loro mente ottenebrata.
RispondiEliminaUna situazione che potrebbe sfuggire di mano - L'impeachment è meglio lasciarlo perdere
L'atteggiamento dei rappresentanti di certe nazioni forti europee (vedi le ultime dichiarazioni dell'uomo politico tedesco) mostra indubbiamente la volontà di piegare l'Italia in modo che non esca dai ferrei parametri stabiliti da Bruxelles. Sino al punto di intervenire pesantemente sulla formazione del nostro governo. Che ci sia un "piano" per distruggerci completamente, di provocare cioè il fallimento dello Stato italiano, non so se lo si possa affermare. E'possibile. Non è però sicuro. Un "default" nostro, non avrebbe ripercussioni gravi anche per i Paesi forti dell 'UE?
Il fatto è che una situazione come questa può sfuggire di mano a tutti. E' una situazione nella quale è difficile non commettere errori. Un errore, secondo me, voler proporre il c.d. impeachment del pres. Mattarella: non si concluderebbe nulla e si sprecherebbero energie preziose. Personalmente, non vedo gli estremi di un'accusa del genere: Mattarella si è attenuto ad un'interpretazione allargata dei poteri che gli dà la Costituzione, proseguendo una prassi costituzionale già esistente ed ampiamente sfruttata da Napolitano.
Discutibile fin che si vuole, ma difficilmente catalogabile come "tradimento" della Costituzione. Le costituzioni lasciano spesso, nei rapporti tra i supremi organi, delle zone d'ombra, riempibili con una certa discrezionalità, che si cristallizza in "prassi costituzionali" accettate o subite. Mi sembra faccia bene Di Maio a cercare di "ricucire" con il Capo dello Stato.
Dagli accordi tra M5S e Lega è emerso che certe proposte elettorali non si potevano mantenere: ad esempio quella assurda del "reddito di cittadinanza", che difatti si è cercato di modificare in vari modi. Questo è da tener presente se si andrà a votare presto. Bisogna render il programma elettorale più razionale. Sarebbe un grave errore eliminare la riforma Fornero: il nostro sistema pensionistico era indubbiamente troppo generoso. Vanno solo ritoccate alcune parti di quella riforma, senza snaturarla.
Ricordiamoci le cifra del debito pubblico: 2.263,056 miliardi di euro, il 131, 8% del PIL. Su ogni italiano: 37 mila euro di debito. (Dati da La Stampa di oggi)
Una riduzione delle spese va fatta, p.e. riducendo gli sprechi anche se (vincendo i "populisti") il taglio maggiore verrebbe (credo) dall'introduzione della c.d. "tassa unica" (flat tax) che, oltre a favorire le imprese, permetterebbe di eliminare tutti gli incentivi, riduzioni, etc. fiscali, facendo risparmiare allo Stato decine di miliardi all'anno e montagne di burocrazia.
Della "questione morale" non si parla mai, per ovvie ragioni: si aggira come un fantasma per l'Europa. Ma è a fondamento di tutto e speriamo venga alla ribalta nei modi dovuti.
PP
Se non ci fosse da piangere direi che' e' proprio un feuilleton e se non bastasse come ad un improvviso schiocco delle dita tutte le telereti Cinguettano : " il pericolo e' passato "...
RispondiEliminaMerkel: “Italia come la Grecia con Tspiras”
RispondiElimina29 maggio 2018, di Alessandra Caparello
ROMA (WSI) – Italia come la Grecia, all’epoca ci furono problemi e ci accordammo con Tspiras. A pronunciare queste parole è la cancelliera tedesca Angela Merkel rispondendo ad alcune domande sulle difficoltà future con l’Italia al Global Solutions Summit a Berlino.
“Vogliamo collaborare con tutti i governi, ma ci sono anche dei principi nell’eurozona (…) Ovviamente ci saranno dei problemi, anche all’epoca, con la Grecia di Tsipras, ci furono problemi, e poi ci siamo accordati. Lavorammo per molte, molte notti fino ad arrivare ad un accordo. Ne vale la pena, l’Italia è un membro importante dell’Ue”.
Nella stessa mattinata era arrivato prima il commento del suo portavoce Steffen Seibert:
“Il nostro rispetto per la democrazia italiana e per le sue istituzioni democratiche ci impone adesso di aspettare quale governo reggerà il Paese e con quali idee si rivolgerà a noi e ai partner europei”.
Si spinge più in là Clemens Fuest, presidente dell’istituto economico tedesco Ifo, e tra i consiglieri economici della Merkel che parla del nuovo premier incarico Carlo Cottarelli.
“Cottarelli è un ottimo economista ma non penso sia quello che voleva la Germania. Non viviamo in una società di esperti, ma viviamo in una società democratica quindi un governo deve avere il sostegno del Parlamento e questo esecutivo non ce l’ha, dunque temo che i due partiti populisti Lega e 5Stelle ne escano ulteriormente rafforzati. Cottarelli è la migliore intenzione possibile, ma non ha il sostegno del Parlamento e questo aumenta l’incertezza e lascia lItalia in una situazione economica difficile. Ora Roma si trova davanti due problemi concatenati: un alto debito pubblico e una bassa competitività”.
Nel resto d’Euoropa commenta la situazione italiana anche il presidente francese Emmanuel Macron che ha elogiato il grande spirito di responsabilità di Sergio Mattarella.
“Ribadisco la mia amicizia e il mio sostegno al presidente Mattarella che ha davanti a sé un compito essenziale, quello della stabilità istituzionale e democratica del suo paese. Ed è quello che fa con molto coraggio e un grande spirito di responsabilità”.
http://www.wallstreetitalia.com/merkel-italia-come-la-grecia-con-tspiras/
Governo Cottarelli: nulla di fatto su squadra ministri, rivedrà Mattarella il 30 maggio
RispondiElimina" Ora Roma si trova davanti due problemi concatenati: un alto debito pubblico e una bassa competitività”.
RispondiEliminaBeh risponderei a Frau Merkel che sono a buon punto , oserei dire a meta' dell'opera...
Grazie a tutti ora finalmente abbiamo capito !
RispondiEliminahttp://blog.ilgiornale.it/foa/2018/05/29/lorribile-piano-europeo-massacrare-litalia-per-annientare-lega-e-5-stelle/
Avete ascoltato l'intervento di Bagnai qui?
RispondiEliminahttp://www.tag24.it/wp-content/uploads/2018/05/Alberto-Bagnai-Situazione-politica.mp3
Il golpe bianco in atto in Italia grazie alla operazione Mattarella, con la nomina del così detto “Governo del Presidente”, con il Cottarelli di turno, come a suo tempo con il prof. Monti, fiduciari entrambi dei potentati finanziari transnazionali, ancora una volta dimostra che la democrazia nel sistema del capitalismo finanziario è soltanto il travestimento di un regime oligarchico dominato dalle lobby finanziarie e sottoposto alla dipendenza da centrali direttive estere che sono a Bruxelles, a Francoforte ed a Washington.
RispondiEliminaSi è aperto uno spiraglio per un nuovo governo politico
RispondiEliminaFiera e decisa Giorgia Meloni:
RispondiEliminaOre incredibili, dopo la giornata di Domenica che ha visto uno stravolgimento di fronte, con il rifiuto di Mattarella a dare il via al governo per via del nome del ministro all’economia Savona, nella serata di oggi arriva un altro colpo di scena.
Giorgia Meloni tramite il suo profilo social, annuncia la possibilità di entrare dentro la maggioranza Lega – Movimento 5 Stelle e rafforzarla, chiede al presidente Mattarella di pensare bene alla nuova proposta.
Meloni: «Fratelli d’Italia pronti a rafforzare maggioranza M5S-Lega»
«Siamo pronti a rafforzare la maggioranza M5S-Lega». Lo dice Giorgia Meloni su Facebook, che si rivolge direttamente al presidente della Repubblica Mattarella, sottolineando che una maggioranza in Parlamento c’è ed «Era pronta a fare un governo e aveva stipulato un contratto di governo. Noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare quella maggioranza con FdI, perché crediamo che bisogna fare tutto quello che c’è da fare in questo momento per tirare fuori l’Italia dalla situazione di caos nella quale rischia di gettarsi. Presidente, ci rifletta perché non avremo molto altro tempo».
....Allo stato dei fatti, i fondamentali dell’economia non sono tali da giustificare l’attesa di una svalutazione della neo-lira: 1. abbiamo un surplus relativamente elevato di bilancia corrente estera, che The Economist pone nell’ordine di 2,5% di PIL (47,5 mld di dollari), un risparmio in eccesso che l’Italia non può mobilitare perché i privati non investono e lo Stato non può spendere, anzi deve accrescere (vedi manovra in corso); 2. l’inflazione al consumo è di poco inferiore al resto dell’euroarea; 3. La crescita della domanda aggregata è molto fiacca, quasi la metà dell’euroarea, e la produzione industriale in calo (-0,5%). Le ragioni economiche di una svalutazione grave, seguita dall’inflazione e da una crescita reale modesta, come tu e Lorenzo Forni sostenete, non esistono; semmai dovrebbe accadere il contrario, ossia la neo-lira si dovrebbe apprezzare e l’inflazione ridursi. Anch’io, a spanna, senza vesti formali impossibili da avere, ho sostenuto che si possa incorrere in un deprezzamento del cambio nell’ordine del 20-30%, se prima non organizziamo una linea di difesa internazionale (spero di non illudermi nel credere che la Banca d’Italia l’abbia già in agenda); essa sarebbe seguita da un’inflazione tra il 10-20%, ma si avrebbe un rilancio forte delle esportazioni, che da noi, come noto, sono sensibili al prezzo. Allo stesso tempo, però, mi attendo, sulla base dei cicli passati, un’inversione di tendenza entro due anni, ma non nel senso da te indicato, che le conoscenze econometriche non ratificano; si avrebbe un recupero della stabilità potendo esercitare gli strumenti di politica economica che l’Unione Europea, così com’è strutturata, non può, né intende usare.
RispondiEliminaSe svalutazione e inflazione dovrebbero affermarsi, ciò ha diverse radici rispetto allo stato della nostra economia: inciderebbe infatti la speculazione (quella che richiede d’essere governata con la linea di difesa auspicata) e la sfiducia del mercato internazionale sulle capacità dei nostri governanti. Su questo potremmo anche essere d’accordo, pur ritenendo che esistono rimedi; ma certamente non è quello di diffondere il terrorismo economico sul possibile crollo dell’euro, che può capitarci addosso senza essere noi a deciderlo, come insistentemente scrivono i giornali e commentatori più qualificati. Spaventare, invece di rimuovere le cause od organizzare una difesa appropriata, non è una politica sufficiente per contrastare i movimenti anti-euro e anti-europeisti attuali; anche perché essi la pensano come la speculazione, ossia condividono la valutazione di un’incapacità dei nostri governanti a fronteggiare la crisi interna ed europea.
La mia conclusione è che, per allontanare il rischio di un crollo dell’euro, meglio se deciso e governato da noi, non dai mercati o da altri membri dell’eurosistema, occorre esplicitare chiaramente quali sono le richieste di riforme istituzionali che dobbiamo chiedere all’Unione Europea, insieme a un cambio di politica, che non è quella di spendere di più per assistenza, ma per investimenti infrastrutturali. Tuttavia, per avere successo nel negoziato, è necessario che la controparte sia convinta che siamo pronti al passo successivo se non venissimo accontentati. Diffondere terrore economico sulle conseguenze dell’uscita dell’euro, convincendo l’elettorato che non si debba uscire, significa partire perdenti, esattamente come stiamo ora.
Paolo Savona
https://scenarieconomici.it/lettera-aperta-di-paolo-savona-a-ferruccio-de-bortoli/
Un'altra maschera caduta!
RispondiElimina«Il deplorevole presidente italiano compie il suo ruolo con la consapevolezza rude di tutti i curatori fallimentari» 29/05/2018
«Berlino fatica a formare il governo italiano», così si esprime sulla situazione italiana il leader de ‘La France Insoumise’, Jean-Luc Mélenchon, attraverso un articolo sul suo blog.
Con la lucidità che lo contraddistingue l’esponente della gauche francese afferma: «La catastrofe è consumata in Italia. Uno dei paesi fondatori dell'Unione Europea è stato colpito dai fulmini della Commissione Europea e dei suoi padroni berlinesi. L’Unione Europea ha mostrato il suo pugno di ferro. Piuttosto che avallare la nomina di un ministro delle Finanze sconveniente per Berlino, il presidente della Repubblica italiana ha fatto terra bruciata».
Molto interessante la parte dove analizza il ruolo svolto da Sergio Mattarella: «Il deplorevole presidente italiano compie il suo ruolo con la consapevolezza rude di tutti i curatori fallimentari. Nomina un dirigente del Fondo Monetario Internazionale soprannominato ‘Mister tagli’. Tutto è detto con questo soprannome.
Quali motivazioni ha questo presidente per compiere una tale violazione della volontà popolare espressa dal voto degli italiani?».
«Il presidente italiano - continua Mélenchon - ha invocato come argomento finale, il rischio di aumentare il divario tra i tassi di interesse tedeschi e italiani. Il guinzaglio, che tiene tutti i paesi per la gola (…) Come ai bei tempi del ‘serpente monetario europeo’ in cui il valore della valuta di ciascun paese dell'Unione Europea era fisso rispetto a quello degli altri e quindi del più forte. La moneta unica mostra chiaramente in questo momento cos’è. Non protegge alcun paese. Li allinea tutti sulla politica economica della Germania».
Jean-Luc Mélenchon, infine, indica chi sono i veri responsabili di quella che si profila come la più grave crisi istituzionale italiana: «L'unica e sola responsabilità per la situazione viene dai dettami di Bruxelles e dalla brutalità dei governanti tedeschi. Berlino lotta per trovare burattini convincenti in Italia per garantirsi il suo dominio».
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-mlenchon_berlino_fatica_a_formare_il_governo_italiano/11_24173/
Giuseppe Rusconi:
RispondiEliminahttps://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/785-governo-i-bravacci-di-avvenire-ma-salvini-non-e-don-abbondio.html
In un articolo, che lessi giorni or sono, si evidenziava che la persona più frequentemente sentita, ascoltata, con cui aveva parlato almeno telefonicamente più spesso il Presidente è stato Mario Draghi.
RispondiEliminaMattarella e i suoi consiglieri sono intrappolati nel pensiero unico europeo, che nega ai cittadini italiani una voce nella gestione del proprio paese ed esclude compromessi ragionevoli. Nel tentativo di preservare l'ortodossia europea, potrebbero scatenare forze distruttive che non possono controllare.
RispondiEliminahttps://www.lantidiplomatico.it/dettnews-bloomberg__il_presidente_italiano_ha_messo_a_repentaglio_leuro/11_24178/
Su questo tema le notizie, oggi, hanno carattere immginifico.
RispondiEliminaStiamo assistendo a capriole infinite e cambi di scenario continui.
RispondiEliminaSpettacolo scorante. In realtà la sensazione è che stiano per schiacciarci. Se prevarrà il piano del governo tecnico, che speriamo fino all'ultimo possa essere sventato, attendibilmente avremo il nostro Tsipras...
Attendiamo e preghiamo.
....e ritiriamo dalla banca un po' di contanti .
RispondiEliminaDue amichevoli critiche al prof. Pasqualucci.
RispondiEliminaDiscutibile fin che si vuole, ma difficilmente catalogabile come "tradimento" della Costituzione.
Potrebbe essere tradimento, credo, perché Savona è stato estromesso per presunte sue opinioni "politiche" (strumentalizzate). Ciò è stato anche ammesso da Matterella, nelle dovute forme, nel suo ignobile discorso. Non mi pare esistano precedenti così plateali. Se si può porre il veto su di un ministro perché vuole rinegoziare i trattati, allora ogni ministro Lega-5s --se questi manterranno, come si auspica, le proprie posizioni -- sarà sempre rigettato. Richiamarsi poi ai precedenti introdotti da Napolitano è coe ammettere che, dato che Bergoglio ha detto "chi sono io per giudicare" (oltre a centinaia di altre corbellerie), ciò farebbe "scuola".
Dagli accordi tra M5S e Lega è emerso che certe proposte elettorali non si potevano mantenere: ad esempio quella assurda del "reddito di cittadinanza"
Senza scadere nel personale, io credo che una certa generazione non concepisca questo benedetto "reddito di cittadinanza": in buona fede, perché non ha vissuto in certe condizioni di "precarietà" (talora peggiori dei sacrifici dei nonni, sul piano "esistenziale"). Poi ci sono anche quelli in malafede, col portafoglio pieno e magari 29 incarichi pubblici.
Se ho capito bene, il ragionamento dei 5s (che io non ho mai avuto intenzione di votare, e mai voterò: ma ciò non mi fa credere che essi siano espressione dei centri sociali, coi quali hanno poco a che fare) è: il lavoro dovrebbe essere "garantito" dallo Stato (o almeno condizioni che siano favorevoli ad esso, certamente non ostative, come gli ultimi "governi", in realtà "governance", hanno fatto). Ciò non è. Quindi, come in molte altre nazioni europee (la maggioranza, mi pare), si introduce una misura che non è "assistenzialistica" (forse lo era nelle sue prime formulazioni), ma che anzi richiede un impegno da parte di chi è alla ricerca di occupazione: corsi, e nel caso di 3 rifiuti di offerte, la decadenza del reddito. Io sono favorevole a ciò come misura straordinaria ed a tempo: nella giungla, non si può applicare il diritto romano. Mi pare una posizione più che logica: tra l'altro, per decenni parte dell'Italia è stata foraggiata con misure ben peggiori (ed illegali), ma tutto questo antipopulismo non si vedeva in giro.
Cordialmente,
MT
Riguardo allo spread Di Maio ha detto, il problema non eravamo noi.
RispondiEliminaBorghi ha detto, lo spread si chiama BCE.
Allora deduco, il problema è M.Draghi e con lui noi.
Grazie Mic per l'aggiornamento , il grande impegno profuso e la possibilita' di sostenerci e incoraggiarci vicendevolmente .
RispondiEliminaCol cuore in mano di un coetaneo voglio dirle, presidente Mattarella: si rende conto di quanto il suo comportamento è stato, e continua ad essere irresponsabile? Capisce la misura dei danni che ha già inflitto con la sua irresponsabilità? Anzitutto danni all’economia nazionale: lei che non ha lasciato agire un governo perché lo spread era a 160, e costava miliardi agli italiani (così dicevano suoi difensori d’ufficio) adesso calcoli un po’ lei quante decine di miliardi ci costa la sua incoscienza o sventatezza: decine di miliardi di euro. Solo oggi mentre scrivo la borsa milanese ha bruciato 17 miliardi.
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/presidente-si-rende-conto-di-quanto-danno-ha-fatto/
"Italiani scrocconi aggressivi": cittadino querela Der Spiegel
RispondiEliminaGiorgia Baroncini - Mer, 30/05/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/italiani-scrocconi-aggressivi-cittadino-querela-der-spiegel-1534376.html
Caro Italiano , Grazie !
La Fornero torna a bacchettare: "A Berlino sono preoccupati..."
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/politica/fornero-torna-bacchettare-berlino-sono-preoccupati-1534231.html
A Roma lo siamo di piu' !
Che volemo fa' ??
A Berlino c'è un cretino titola Libero.......ma una cosa è da notare, secondo un politologo intervistato a radio 1, notte fonda, ovvio, che nessuno senta, il problema del debito pubblico che nessuno si sogna di affrontare, sarebbe bell'e risolto con la privatizzazione di FS, ospedali ed enti pubblici inutilissimi che ciucciano una montagna di soldi in stipendi e prebende, non sto a parlare dell'assurda folla/ia di guardie forestali che in tutto l'occidente messo insieme nessuno uguaglia, poi ci sarebbe la questione delle cosiddette missioni di pace, leggasi attendenti lucida scarponi e servi delle potenze e niente più, costosissime nonché francamente inutili anche se si tuona che servono a mantenere l'esercito in Italia, età media soldati 38, esperienze belliche 0 che se ci attacca RSM alziamo le mani e basta, poi si dovrebbe dire che, togliendo tutti gli autisti di lorsignori, con codazzo di mogli e amanti di ogni genere, avremmo più polizia sulle strade, che adesso non c'è proprio.........Utopia, lo so, ma ripeto NON si vuole cambiare perché gli Amichi non vogliono, tappetini o stuoini dove strusciarsi i piedi, nient'altro, intanto, chiesa adiuvante, continuano a sbarcarci 'migranti' in ogni dove per la gioia di santegidiani e sodali, cmq secondo voci non accertate, Mattarellum aveva già una sua lista che ha presentato ai 2 vincitori, che volete ancora, ieri un'altra spaventosa tempesta di fulmini si è accanita sulla Francia, alcuni in particolare sulla torre Eiffel, che per uno strano gioco di luci, sembrava avvolta da fiamme infernali........Lupus et Agnus.
RispondiElimina@MT
RispondiEliminaL'idea dei M5S sul reddito di cittadinanza è molto più perniciosa di quella meramente assistenzialista alla "centro sociale" e si ritrova nei dettagli più inquietanti delle "visioni" di Casaleggio: un futuro pieno di robot, dove semplicemente non c'è lavoro da fare per una gran parte della popolazione. Questo viene ovviamente dipinto come paradisiaco: in realtà, ci si arriverebbe con vari passaggi: nel primo, con il famoso reddito minimo garantito per evitare sommosse popolari di persone senza risorse, in quantità grandemente maggiori che in ogni crisi tradizionale; queste starebbero buone perché, nonostante il reddito basso, le si illuderebbe di potersi godere la vita (con i famosi "diritti individuali"). Ma, alla lunga, bisognerà ridurre drasticamente la popolazione, perché inutile. E qui si capisce dove si arriva.
Comunque, non penso abbia molto senso starne a discutere: Lega e M5S non possono governare insieme, per mille motivi, salvo che - forse, e sottolineo forse - un breve governo di scopo in funzione anti-UE (e rimango ancora molto dubbioso sulla reale lealtà dei grillini su questo obiettivo). Finora, Salvini e Di Maio sono stati semplicemente bravissimi a ottenere il massimo dalla situazione a proprio vantaggio.
Quanto all'impeachment, io non sono esperto di questioni giuridiche, ma dico solo - seguendo un commento di Borghi Aquilini - che la Corte Costituzionale dovrebbe decidere una volta partita la procedura e che Mattarella ne fu membro... Quando mai sarebbe condannato? Inutile stare a discutere se un provvedimento è giusto o no se, prima di tutto, è inapplicabile.
Draghi è un problema almeno dal 1992.
RispondiEliminaScrive giustamente Blondet:
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/cottarelli-fara-la-patrimoniale-e-cosaltro/
È il primo prelievo, che apre una strada senza uscita.
Ma perchê caspita Salvini si è impuntato su Savona? Penso che abbia incontrato altri scogli. Ma forse avrebbe dovuto interrompere la campagna elettorale e i comizi in rete e mettersi a pensare (e agire) insieme a collaboratori fidati. E ho paura che ora i giochi condotti da altri siano fatti e sia troppo tardi. Quello che temo, con la situazione gravida di incognite su tutti i fronti, è che col governo 'neutrale' (che tale non è perché è servo della tecnocrazia europea e globalista) facciano in modo da rinviare o eludere le elezioni da cui spera di uscire trionfatore. Ma non si gioca sulla pelle degli italiani che dice di mattere avanti a tutto. Se li avesse messi avanti a tutto a quest'ora avrebbe già preso i primi provvedimenti per fermare l'invasione, tanto per cominciare... Avanti a tutto andrebbe messo Chi, solo, può sbrogliare questa infida matassa. Il resto sarebbe conseguenza...
Da leggersi su Riscossa Cristiana l'articolo della professoressa Frezza.
RispondiEliminahttps://www.riscossacristiana.it/mattarella-tacon-peggio-buso/
Anche la Meloni, però, ha manifestato in modo inaspettato la sua disponibilità ad un'alleanza lega 5/S. Non ho capito la mossa.
RispondiEliminaCalenda, a sinistra, con un'idea astuta, ha ipotizzato di presentarsi alle elezioni con un PD leader di un "fronte repubblicano", strumentalizzando e accentuando lo scontro, finto, dentro o fuori euro. Ed evoca quello del '48 monarchia/repubblica.
Sulla Chiesa, ormai asservita, aggiungo solo l'ultima uscita del parroco di Sant'Eustachio, a Roma, nella trasmissione Mateix sopra citara, ha dichiarato di essere del PD, con un Bersani divertito di cio'.
Intanto il tedesco Oettinger sentenzia:
“Mercati spingeranno gli italiani a non votare per i populisti”
Che è come dire 'ogni soldato tedesco ucciso, trenta italiani uccisi'
Dunque siamo in guerra, economica e politica, esterna e interna.
Mi chiedo:
Se veramente vincesse uno schieramento, diciamo, riformista in Europa, ma demonizzato come populista anti euro, razzista ecc., avremo noi la forza di non finire effettivamente come la Grecia, con questa astiosità interna e questa Chiesa?
Anche la Meloni, però, ha manifestato in modo inaspettato la sua disponibilità ad un'alleanza lega 5/S. Non ho capito la mossa.
RispondiEliminaIo magari m'illudo, ma mi par di vedere dietro le quinte (sia di Lega che di FdI) qualche esperto di teoria dei giochi. Penso che non tutto quello che vediamo ha necessariamente valore politico in sé.
"fronte repubblicano
RispondiEliminaPeccato per loro che non c'è il doppio turno, come in Francia, e non funzionerebbe così bene...
Teniamo conto che Il Giornale è di Berlusconi il quale, la settimana scorsa, era a colloquio con Taiani e Junker. ..
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/politica/fornero-torna-bacchettare-berlino-sono-preoccupati-1534231.html
La Fornero torna a bacchettare: "A Berlino sono preoccupati..."
Elsa Fornero a Radio Capital: "Sono di ritorno da un convegno a Berlino. Ho visto disorientamento. Ci chiedevano 'cosa succede in Italia?'"
Ci spingiamo in una riflessione di “psicologia mediatica”. Costoro (i giornalisti e gli intellettuali di cui sopra) sanno molto bene di essere maggioranza solo nella loro casta e non nel popolo, ma si permettono di assumere toni verbali e perfino fisiognomici (sorrisini, espressioni di fastidio…) di derisione nei confronti di quelle posizioni politiche su cui non concordano, ma che sanno di essere non semplicemente maggioranza, ma stragrande maggioranza nel popolo italiano.
RispondiEliminahttp://itresentieri.it/lo-sai-che-i-sorrisini-e-i-sarcasmi-nei-talk-show-politici-di-queste-ore-hanno-radici-remote/
Avvistamento di avvocato difensore :
Le parole di Oettinger sono state travisate, a dirlo è Riotta, membro del comitato per il contrasto alle fake news della Commissione Europea. Peccato che quel virgolettato sia stato rilanciato dallo stesso Oettinger.
https://twitter.com/theBsaint/status/1001663558965518336
Il più grosso errore di Mattarella per me è non aver incaricato il centro-destra fin da subito. Ma anche qui ha giocato il suo pensiero politico e la sua idea di Paese che tutto è tranne che sovrano...
RispondiEliminaRiotta, membro del comitato per il contrasto alle fake news
RispondiEliminaAh già, quello che nell'art. 1 della Costituzione NON c'è scritto che la sovranità appartiene al popolo...
Parroco S.Eustachio......ieri sera da Floris c'era un vescovo, non so chi fosse, ma della stessa parrocchia, come Sigalini, fiero reduce 68ino.......e ce ne sono tantissimi......
RispondiElimina
RispondiEliminaIncomprensibile l'appoggio di Meloni ad un costituendo governo a tre? no, affatto
SEcondo me, è comprensibile. Questa è una situazione che richiede nervi saldi e nello stesso tempo una certa elasticità. L'impennata bruciante del differenziale (spread) con i titoli tedeschi ha ribadito con estrema durezza chi oggi comanda in casa nostra. Mattarella seguiva il copione impostosi sin dalla caduta del governo Berlusconi: un governo del Presidente, con elementi graditi ai "poteri forti". Però questa volta c'è, fino a questo momento, un fatto nuovo: il governo dei "tecnici" o del Presidente non avrebbe la maggioranza. L'Italia rischia di restare senza governo, cosa esiziale in questo momento.
Allora, grillini, leghisti e Meloni, che la maggioranza ce l'hanno, potrebbero fare il governo attuando una soluzione di compromesso, come spesso avviene in politica, soprattutto nei Paesi che sono vasi di coccio come il nostro: accettano alcune limitazioni, gradite a Mattarella, e nello stesso tempo ottengono di attuare in parte le riforme cui essi aspirano.
Pazienza se si deve rinunciare ad un valente economista come il prof. Savona.
La presenza di Meloni nel futuro governo la vedo bene, per il seguente motivo. Forse con lei si potrebbe finalmente aprire il discorso sulla "questione morale", che è l'altro artiglio con il quale l'EU ci prende alla gola: la corruzione dei costumi, la ginecocrazia le cui armi sono l'abortismo, l'omessualismo, la distruzione della famiglia e del matrimonio etc. Aprirlo, il discorso, cominciando con il fare una legge che metta al bando quella cosa infame che è la maternità surrogata, intenzione espressa pubblicamente da Meloni, se non erro.
Sarebbe una cosa veramente rivoluzionaria e finalmente positiva, nella situazione di degrado odierna.
Il mio è un discorso realista. Il governo a tre realizzerebbe inoltre il fatto nuovo, dopo 7 anni, di avere un governo che non è del Presidente. Sarebbe poi bene che i Tre rinunciassero a o modificassero alcune parti del loro programma, quelle che rischiano di provocare grossi buchi di bilancio, come il reddito di cittadinanza o l'eliminazione della riforma Fornero sulle pensioni, riforma che caso mai va ritoccata solamente.
Confermo che l'ipotesi di mettere Mattarella sotto accusa per tradimento della Costituzione appare del tutto astratta: egli si è attenuto ad una prassi costituzionale vigente da tempo. Bisognerebbe poi dimostrare (e come?) che da parte sua ci sia stato il dolo, cioè l'intenzione di non applicare o di sabotare la Costituzione. Egli è vittima di un'ideologia sbagliata, come il resto dell'oligarchia dominante. Ma i poteri forti che ci stanno stringendo alla gola se ne infischiano di cosa pensa Mattarella o chiunque altro: sono in grado di imporre il loro Diktat a chiunque sia al governo in Italia, oggi.
Occorre pertanto un'azione più elastica, costretta sì a dei compromessi, ma in grado comunque di cominciare ad impostare il cambio di rotta auspicato.
Mantenere lo scontro a livello istituzionale con il Capo dello Stato sarebbe in questo momento un grave errore, una cosa che farebbe piacere solo ai nostri nemici.
Se non si conclude nulla e "i mercati" riprendono a martoriarci, provocando una grave crisi sociale, l'opinione pubblica potrebbe anche prendersela con grillini e leghisti, accusandoli di non aver fatto tutto il possibile per mettere in piedi un governo e punirli alle eventuali elezioni ravvicinate, se ci saranno.
PP
Da quel pochissimo che sto leggendo e/o ascoltando da economisti, ci sono diverse alternative, percorribili. Se ho ben capito, prima bisogna mettere in chiaro, con la Germania e con tutti i nostri vicini e lontani, che l'Italia è stata voluta all'interno della europa sì, ma azzoppata. Questa è stata la condizione, sine qua non, del nostro ingresso.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=A1_78avKZZI
USCIRE DAL SISTEMA DEL DEBITO - Fabio Conditi
"...10:50 - Laura Castelli accusa Draghi
RispondiElimina"La crisi finanziaria è uno sgambetto di Mario Draghi avverso al cambiamento?". Per il Movimento 5 Stelle è piu' di un sospetto. Lo conferma Laura Castelli, deputata in prima linea nella stesura del capitolo economico del programma M5S: "Stiamo facendo un'interrogazione al Parlamento Europeo per verificare se in questi giorni c'è stata una sospensione del quantitative easing che ha creato scompensi sui mercati italiani. È quello che ci risulta dai numeri. Magari era già previsto, ma ce lo dicano", spiega Castelli, specificando comunque che il governatore della BCE "negli ultimi anni, in alcuni frangenti, ha tutelato il Paese"."
https://www.agi.it/politica/giornata_politica-3969591/news/2018-05-30
Il governo Cottarelli è pronto, ma si lavora ancora a una soluzione politica
Mattarella riceve nel pomeriggio il presidente del Consiglio incaricato. Poi l'annuncio: la lista dei ministri c'è, ma concediamo ancora alcune ore. I tre scenari possibili. L'ansia dei mercati
Dopo i copia ed incolla di qui sopra, sono andata a rileggere su Wikipedia la biografia di Federico Caffè,economista italiano, e su Youtube ho guardato un documentario su di lui.La vita di Federico Caffè entra nelle vite di tanti economisti italiani i cui nomi e cognomi tutti conosciamo, per averli sentiti, se non altro, citare. Ho riletto anche la biografia di Mario Draghi, allievo tra gli allievi di Federico Caffè. Mi sono sforzata di comprendere il presente alla luce di quello che è stato ed ha informato di sè il presente. Già negli anni passati avevo cercato, leggendo queste tracce, di comprendere ma, evidentemente, ho compreso poco. Tuttavia la mia attenzione poi si è spostata su Mattarella, al quale qualche stoccata ho indirizzato in questi giorni. Ora sono più cauta ma, non ho fatti per giustificare questa nuova cautela. Sono certa che non è lo spread la cosa seria. Nè lo sono gli ottanta giorni, se non ricordo male sei mesi ha impiegato la Germania per mettere insieme il suo governo. La cosa seria è la visione dell'uomo e della società in cui cerchiamo di vivere da cattolici non inquinati. Sono queste due visioni cattoliche dell'uomo e delle società, non inquinate, non urlate, che sono serie.
RispondiEliminaAl di là di scuse, rettifiche e precisazioni di facciata, il monito del commissario tedesco ha raggiunto il suo obiettivo e a Roma sembrano tutti darsi da fare per trovare soluzioni di compromesso che non irritino troppo il Quarto Reich che si cela dietro la rassicurante bandiera blu con le stelline. Oettinger ha quindi messo in luce anche la pochezza endemica della nostra classe politica, tra le cui fila si contano tanti filo Usa, filo Ue, filo-Nato, filo-francesi, filo-tedeschi, anche filo-russi, ma pochissimi filo-italiani.
RispondiEliminahttp://lanuovabq.it/it/dalla-germania-arriva-una-quasi-dichiarazione-di-guerra
Come diceva il Presidente della Federalimentari qualche giorno fa in TV : " Un po' di sano orgoglio italiano non guasterebbe ".
L’Italia cambia, ma Mattarella non se ne accorge
RispondiEliminahttps://www.corrispondenzaromana.it/litalia-cambia-ma-mattarella-non-se-ne-accorge/
Mi sembra che Pierluigi Ciocca sia entro il filone dove è anche Mario Draghi. Dare gli Esteri a Paolo Savona, di anni 82, significa, tra un aereo e l'altro, accorciargli scientemente il percorso verso il gran passo.
RispondiEliminaSe posso esprimere il mio parere, vedo bene il Professor Paolo Savona alla Economia. E' più europeo, che che se ne sia detto.
E' il caso di chiedere al Presidente della Repubblica, in separata sede, tre motivi perché il Professor Paolo Savona, secondo lui, non è adatto ad essere Ministro della Economia. Prima di iniziare, come ci auguriamo, per fugare ogni ombra.
RispondiElimina@Irina
RispondiEliminaNon mi preoccuperei troppo della salute del prof. Savona, non perché non gliela auguri, ma per due motivi:
1. Avrà altri motivi ben più seri per metterla a repentaglio, incazzandosi per quello che dovrà affrontare.
2. Comunque girino le cose, il governo che nascerà non potrà durare che qualche mese. Pochi viaggi.
@ Fabrizio
RispondiEliminaNon sono preoccupata, so che piccoli e vecchi vanno tenuti con riguardo. Non temo si adiri, conosce il nemico e può cucinarlo con calma e con gusto. Sul fatto che il governo duri qualche mese, non so.
« Ave, Regina caelorum,
RispondiEliminaAve, Domina Angelorum:
Salve, radix, salve, porta
Ex qua mundo lux est orta.
Gaude, Virgo gloriosa,
Super omnes speciosa,
Vale, o valde decora,
Et pro nobis Christum exora. »
« Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Gioisci, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore. »
L'ultimo giorno del mese mariano nasce questo governo.
RispondiEliminaPreghiamo Maria Santissima che interceda per la nostra Italia, per Salvini e questo governo.
Sia lodato Gesù Cristo
Un segnale positivo, certamente la dimostrazione di una inversione di rotta: Lorenzo Fontana ministro per la famiglia e i disabili. Domani pubblicheremo una interessante intervista
RispondiEliminahttps://www.byoblu.com/2018/05/31/guerra-alla-germania-controrassegna-blu-12/
RispondiEliminaAbbiamo visto Gianni Riotta ed Oscar Giannino precipitarsi ad accreditare come vero e di matrice russa l’omicidio del giornalista Babchenko, con ciò propalando davanti ai lettori la infima qualità come giornalisti, riferendo una informazione dubbia – da una fonte “ufficiale” criminosa come la junta di Kiev – senza averla prima controllata, mostrando in modo addirittura osceno la loro faziosità – un vizio che un giornalista appena un po’ accorto cerca, almeno, di dissimulare.
RispondiEliminaIL DELIRIO DEI VINTI CHE SI ACCORGONO DI ESSERLO
https://www.maurizioblondet.it/il-delirio-dei-vinti-che-si-accorgono-di-esserlo/
Dice bene Mic sui nemici interni ed esterni. Al giorno d'oggi le vere bombe sono quelle mediatiche. Non si è ancora insediato questo governo è già gli stanno facendo la guerra... non perdoneranno il minimo errore...
RispondiEliminaSubito dopo le elezioni non avrei scommesso 10 cent sulla formazione di un governo M5S - Lega ed invece i fatti hanno ampiamente dimostrato che mi sbagliavo e non di poco. Ne sono contento però, perché nonostante i pesanti compromessi sui rispettivi programmi, le due forze vincenti hanno dato vita ad un esecutivo sicuramente politico (e già questo è grasso che cola..) e che non sembra nemmeno malaccio a vedere la squadra dei ministri.
RispondiEliminaIl fatto che almeno sulla carta questo Governo rappresenti una novità vera nel panorama politico europeo, è dimostrato anche dalle scomposte reazioni verbali di diversi importanti eurocrati e da quelle degli allineatissimi "giornalisti" di mezza Europa, tutti terrorizzati all'ipotesi di un Italia non più perfettamente in linea con i diktat di Bruxelles, ovvero della Germania.
Staremo a vedere come andrà a finire, ma non dimentichiamo che quando l'Italia ha provato a sganciarsi da certe logiche di sottomissione, cercando una propria via politica e strategica di sviluppo, in tutto il paese sono iniziate ad esplodere le bombe
Grazie , non ho osato seguire...ho il cuore debole .
RispondiElimina(l’ha detto davvero)
RispondiEliminaMaurizio Blondet 1 giugno 2018
"Dobbiamo stare vicino al popolo che soffre "
https://www.maurizioblondet.it/18881-2/
Commento : xyzXYZ !
L'ILLUSIONE DEL PASSO INDIETRO PER POI RITROVARSI AD AVERNE FATTO DUE IN AVANTI
RispondiEliminaIl professor Paolo Savona, di fatto, non solo non ha fatto un passo indietro sul ministero dell'economia, ma ha occupato pure quello degli affari europei. Infatti e’ stato lui ad indicare a Salvini l’economista Giovanni Tria, amico personale con il quale condivide la medesima tesi sull'Europa. E sarà SEMPRE lui a guidare la linea politica economica del governo. Inoltre il dipartimento che Savona guiderà si occuperà di dipanare il contenzioso con l’unione sulle infrazioni, coordinare le euro-politiche dei ministeri e preparare i consigli europei.
http://www.lanuovabq.it/it/quale-morale-per-ribellarsi-alla-teoria-oettinger
RispondiEliminaLNBQ, Stefano Fontana, Quale morale per ribellarsi alla "teoria Oettinger"
EDITORIALI02-06-2018
Abbiamo un governo degli equilibrismi e delle scommesse su cui pesa l’ormai famosa frase del Commissario UE Oettinger. Eccoci alla questione centrale. Qual è l’anima morale di questo governo? Esso è frutto di una ribellione, che ha trovato sfogo nelle urne il 4 marzo scorso. Riuscirà il nuovo governo a soddisfare queste esigenze morali, prima che politiche? Ma il patto di governo ha volutamente lasciato fuori alcuni temi etici di grande importanza su cui Lega e 5 Stelle la pensano diversamente. Ma sarà impossibile che rimangano nel sottosuolo e lì si vedrà se questo governo saprà veramente far leva su solide spinte morali, per avere la forza di rispondere politicamente alla teoria Oettinger
Il ciclista sa che il punto sella costituisce una comodità o una minaccia...
RispondiEliminaI passisti al Governo sono chiamati a percorsi molto duri, maltempo incluso.
Il loro punto sella, argomento anche della folla lungo le strade, è lo spread. Cos’è?
Una SEMPLICE SOTTRAZIONE sulla quale "i mercati" speculano H24. I signori mercati hanno il potere di comprare o vendere in quantità illimitata "numeri" cercando di comprare basso e rivendere alto. Lo spread è come “la favola del lupo cattivo” raccontata ai bambini.
In pratica ai mercati non importa del valore di un'azienda o uno Stato, ma solo il valore strategico-politico di quello strumento finanziario… veicolato da annunci, "notizie", "pressioni" e alti lai, che non hanno nulla o quasi come sottostante per cui sono solo formule matematiche.
Non solo lo SPREAD, ma anche il VIX, chiamato indice della paura… Spread, Vix e quant’altro sono le nuove armi di distruzione di massa.
Quindi lo spread è una sottrazione: la differenza tra il rendimento in quell’istante di un Titolo di Stato italiano ed uno tedesco.
Non significa affatto che lo Stato italiano in quell’istante sta pagando di più d’interesse, poiché in quell’istante NON STA FACENDO ALCUN COLLOCAMENTO Di Buoni del Tesoro Poliennali.
Quando lo farà il mercato terrà conto di quant’è la media dei valori negli ultimi giorni prima del collocamento. L'eventuale valore in più che il ministero italiano dovesse pagare è calcolato solo sulla quantità collocata.
Quanto al sottostante, se l'Italia ha un debito pubblico mostruoso e i tedeschi ce lo rinfacciano (come se fosse un dettaglio che negli ultimi 15 anni l'Italia ha avuto un avanzo primario di bilancio e loro un deficit "permesso"), i tedeschi hanno la Bundesbank, cioè una bomba ad orologeria innescata proprio sotto il punto sella. Il loro. Gli italiani glielo hanno già lenito, il bruciore, sborsando miliardi per chiudere la voragine greca.
Ma adesso, oltreoceano, dove sono molto esperti di queste cose, c'è chi ha fatto presente all'Angelina nostra che l'Italia non è il problema maggiore, ma che ce l'hanno loro, il foruncolo. Deutsche Bank è stato inserito nella lista delle banche con forti debolezze dalla Federal Deposit Insurance Corp, l'agenzia statunitense di assicurazione sui depositi, che vede "rischi di esecuzione significativi nel realizzare la strategia da poco aggiornata" e chiude con un "pensiamo che rispetto ai concorrenti Deutsche Bank rimarrà per qualche tempo un'anomalia".
Dalle parti di Savona queste cose le sanno bene. E anche a Genova, e oltre.
Alla luce delle seguenti caratterizzazione il candidato risponda: chi è il fascista oggi?
RispondiEliminaAveva in mano lo stato.
Aveva in mano il governo.
Aveva in mano i sindacati.
Aveva in mano la forza pubblica.
Aveva in mano l'economia.
Aveva in mano la Censura.
Aveva in mano i mass media.
Aveva in mano gli intellettuali.
Aveva in mano nani e ballerine.
Si vedeva circondato da stati nemici ( Trump, Putin, la Brexit, Orban, la Polonia )
Si alleò con la Germania ed andava d'accordo con il Muftì.
Matteo della Noce su Fb
Gentiloni: "Se lega e 5stelle sbaglieranno a pagare saranno gli italiani."
RispondiEliminaUno che dice che "abbiamo bisogno dei migranti" e ha pilotato le dissennatezze che ci hanno portato fin qui perchè invece non si chiede chi ha pagato finora?
Anche durante il giuramento del governo Salvini tiene il Rosario tra le mani.
RispondiEliminaQuesti piccoli gesti sono sempre più significativi.
http://www.ansa.it/sito/photogallery/primopiano/2018/06/01/dal-giuramento-al-primo-cdm-curiosita-e-dettagli-in-foto_4b24d39a-7913-4347-b748-44c7a12d34f4.html
In molti articoli, in molti commenti si denuncia il ruolo omogeneizzante dei mezzi di comunicazione che ripetono tutti la stessa versione, intenzionalmente vulgata. E questo non sarebbe degno di nota se questa versione vulgata non fosse, ora, già nella testa e sulla bocca di quelli che noi conosciamo, di quelli che sono vicino a noi, forse nella nostra stessa famiglia. Attenti alla RIDICOLIZZAZIONE. L'altro ieri un articolo tracciava un quadro del Professor Savona, divertente, in quanto, tra l'altro, riduceva la sua capacità di economista nel passare, come di soppiatto, di notte, dall'euro alla moneta nazionale. Detto così fa ridere. Ridurre la sua capacità di economista a questo atto da banda bassotti e crederci come a nucleo della sua capacità economica è però diverso, primo perchè si manca di senso dell'umorismo, non lo si capisce; secondo perchè non si ha memoria storica, infatti quando Amato allungò le mani sui risparmi degli Italiani lo fece di notte, appunto; terzo perchè cambiamenti di tale portata, ben pensati e ben preparati, non possono essere portati alla meta se non nel momento in cui il flusso del denaro è quasi zero, cioè di notte. Non per nulla Amato era conosciuto come il 'dottor sottile'. L'atto, in Amato, fu rapina, l'averlo compiuto di notte fu in parte dolo ma, in parte corrispondeva alla realtà dei fatti, ché di notte il flusso del denaro rallenta poichè chi lo usa dorme. Ora questo articolo divertente, all'apparenza innocuo, nei fatti tende a creare e crea l'opinione che il Professor Savona è un vecchio sconnesso rispetto a 'loro' che sono connessi ai tempi nuovi europei, realistici, onesti a prescindere. E se ripenso ad articoli, a film 'divertenti' ora capisco quanto hanno influito nel formare l'opinione più diffusa, anche mia al momento, che ha poi determinato tanti baratri sul piano morale, con la leggerezza de: 'intanto non è una cosa seria'. Nel nostro caso ora,intanto non è persona seria. Questo crea discredito ridente, uguaglia l'uno ai molti: tutti uguali al livello più basso. Mentre sulle persone,rese massa informe senza credenziale alcuna, si ergono loro, senza colpa nè peccato, che giudicano tutti e da nessuno devono essere giudicati, nè si sentono giudicati, perchè la superbia ormai li ha resi sfrontati.
RispondiEliminaPerché, per gli errori di un governo di sinistra, compreso quello Gentiloni, chi è che paga ?
RispondiEliminaQuando la sinistra non governa, prepara la rivoluzione iniziando con le menzogne, prima ancora del passaggio di campanello.
Naturalmente la prima accusa è di fascismo, quindi andranno in piazza per difendere la Costituzione.
Il governo Conte dovra' giocare di intelligenza, non cadere nelle solite trappole della sinistra che starnazza e calunnia e saper lavorare sui punti deboli.
Primo fra tutti quello delle coperture finanziarie, poi quello dei conflitti interni tra verdi e gualli, che non mancheranno.
@ Aloisius
RispondiEliminaCon calma e pacatezza ragionando, il fascismo è l'unico argomento che hanno.
Altri loro argomenti son quelli, andando, raccolti al balzo nelle conseguenze del loro operato, sfascista sempre.
https://www.maurizioblondet.it/leuroexit-e-sdoganato-allestero-piu-che-da-noi
RispondiEliminaL’EUROEXIT E’ SDOGANATO. ALL’ESTERO PIù CHE DA NOI.
Maurizio Blondet 2 giugno 2018 2 commenti
L’aiutino americano.
Blondet:
RispondiEliminaAnche questo un pezzo largamente fatto di pezzi altrui. Lo posto qui per far capire che: 1) il governo giallo-verde non è affatto isolato, come ci dice la propaganda mediatica. 2) Che l’Italia è ancora una volta il laboratorio politico d’Europa, ed ha molte frecce al suo arco. 3) E che la reversibilità dell’euro, da tema tabù, è ormai un tema di talk shows. Il tema politico della critica all’euro “alla tedesca”, ferocemente censurato dai media e dagli oligarchi, è ormai sdoganato. E lo sdoganamento ha effetti in tutta la UE.
Nella settimana calda della crisi mattarelliana di governo, la BCE ha calato le vendite di titoli italiani – per far vedere “la pressione dei mercati”. E’ un fatto che hanno poi cercato di nascondere, ma la memoria resta:
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