Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 22 aprile 2019

Attacco anche a una Chiesa di Monaco. Essere cristiani è diventato molto pericoloso

C'è purtroppo notizia di un'altra chiesa in fiamme in Francia, a Grenoble che va ad aggiungersi ai numerosi precedenti [qui]. La pista islamica farebbe ritenere che è iniziata la guerra per la supremazia maomettana in terra franca. Naturalmente Vaticano, UE ed establishment minimizzano, ma forse è ora di svegliarsi...

La notizia è uscita poco al di fuori della Germania, ma colpisce per la micidiale regolarità con la quale ci stiamo abituando a simili misfatti. Ieri sera, a Monaco, un africano subsahariano di religione musulmana, del quale non sono state diffuse le generalità, ha fatto irruzione nella chiesa parrocchiale di Sankt Paul, una delle più grandi della città, nel quartiere di Ludwigsvorstadt, noto per ospitare annualmente l’Oktoberfest, lanciando petardi e sanpietrini contro le persone presenti.
Nella chiesa, dov’era in corso la Santa Messa in lingua croata per la celebrazione delle festività pasquali per i numerosi immigrati balcanici residenti in città, erano presenti circa cinquecento persone. Il panico, scatenato dai botti e dal grido “AllahuAkbar!” dell’africano, ha generato la fuga in massa dei fedeli, ed il ferimento di alcune persone travolte nella calca. Altre persone sono rimaste feriti dal lancio delle pietre, ed il bilancio finale dell’attacco è stato di ventiquattro feriti che hanno dovuto rivolgersi alle strutture sanitarie della capitale bavarese, un tempo simbolo del fine living tedesco. L’uomo, si legge dalla rivista Fenix, organo d’informazione della comunità croata in Germania, sarebbe stato bloccato da alcuni uomini mentre cercava di avvicinarsi all’altare ed agli officianti per arrecare ulteriori danni. Bloccato, è stato successivamente consegnato alla polizia bavarese, la quale ha escluso ogni possibile rapporto col terrorismo, e ha definito il caso come “il tipico comportamento di un uomo mentalmente disturbato”.

L’episodio colpisce la capitale della Baviera poche ore prima della devastante ondata terroristica che ha sconvolto varie chiese cristiane in diverse località dello Sri Lanka causando 207 morti (bilancio in aggiornamento). Misfatti che sono solo gli ultimi di una lunga serie di attacchi anticristiani, in Europa e nel mondo. Pare senza fine, infatti, la sequela di attacchi a sfondo religioso contro le chiese francesi. Ancora prima del misterioso rogo della cattedrale di NotreDame, era stata la chiesa di Saint Sulpice, sempre nella capitale transalpina, ad andare a fuoco; un fuoco che, come confermato dalle autorità, è certamente di origine doloso, nonostante le forze dell’ordine francesi brancolino ancora nel buio. [vedi] Altri attacchi, di varia entità, flagellano le chiese francesi da anni, con danneggiamenti, incendi e aggressioni, che possono portare anche alla morte, come accaduto a padre Jacques Hamel, sgozzato da alcuni islamisti nella sua parrocchia di Saint-Etienne du Rouvray. Ma gli attacchi proseguono ovunque, supportati dalle matrici più diverse: etniche (come accade in Kosovo), religiose (Nigeria, Siria e adesso Sri Lanka) e politiche.

Non da ultimo ricordiamo il grottesco caso della chiesa Nostra Signora Ausiliatrice di Trelew, in Argentina, attaccata con bombe molotov da alcune esagitate alla conclusione di un corteo di femministe lo scorso ottobre.

A fronte di tutta questa serie di attacchi i cristiani sembrano inermi, ma sono i Cattolici a sembrare decisamente i più indifesi. Stretti tra un’autorità papale che non li difende, preoccupata solo di apparire aperta, laddove questa apertura, in un mondo di materialisti, viene scambiata soltanto per debolezza, e gli estremismi vitalistici dell’islamismo, del cristianesimo evangelico e dell’ateismo radicale militante, i Cattolici sembrano essere le vittima predestinate del nuovo duemila. La domanda che sorge spontanea, alla luce del pacifismo ammantato di bigotteria terzo-mondialista che è stato sparso come un diserbante sulla Chiesa di Roma, è: quanto sopravvivrà ancora il cattolicesimo se si limiterà sempre e solo a non reagire, spalancando le braccia a chi impugna le armi? Per quanto tempo i cattolici continueranno a pensare che le loro chiese potranno essere difendibili solo con la preghiera, appaltando l’uso della forza a stati che cristiani, almeno nei loro apparati dirigenziali, non sono più? Sarà la storia, come sempre, a rispondere. (Marco Malaguti - Fonte)

25 commenti:

irina ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/le-due-vocazioni-che-dobbiamo-ritrovare/

LE DUE VOCAZIONI (che dobbiamo ritrovare)
Maurizio Blondet 22 Aprile 2019 0 commenti
La fanteria spagnola mandata a debellare la rivolta dei moriscos sulle Alpujarras si comportò male, subendo gravi perdite nel cercare di conquistare Galera (un paese che ribelli avevano ben fortificato) e dandosi addirittura alla fuga nel tentato assalto a Seron. Il comandante – che era stato ferito due volte – ne fece impiccare due per dare l’esempio. Era Giovanni d’Austria, figlio naturale di Carlo V imperatore, il futuro vincitore di Lepanto. Scrisse: “La causa principale che rende gli uomini così maldisposti e deboli d’animo è, lo so bene, il loro comportamento dissoluto, la disattenzione alla propria anima, la coscienza facile”. Era il 1569 e don Giovanni aveva 23 anni...

Anonimo ha detto...

...e in parallelo....
avanza a grandi passi l'invasione islamica, ben orchestrata da chi sappiamo (anche i francesi si dice...)
https://www.tgcom24.mediaset.it/2019/video/crisi-in-libia-sarraj-800mila-migranti-pronti-a-raggiungere-l-italia-_3106935.shtml
il prof. Meluzzi, da anni, ben conoscendo il mondo islamico (per esperienza diretta), mette in guardia dal grave pericolo, allertando il governo italiano, che se non fa subito un blocco navale in Libia, tra poco può essere già tardi !
L'Occidente sarà presto colonizzato
https://www.youtube.com/watch?v=BjUK0mOcN5M
L'invasione africana è alle porte
https://www.youtube.com/watch?v=rEaJDSdmcLQ

Miserere nobis! ha detto...

http://www.fdesouche.com/1195249-eyguieres-13-un-incendie-dorigine-inconnue-sest-declare-dans-leglise-notre-dame-de-grace-le-feu-a-endommage-du-mobilier

Anonimo ha detto...

"I terroristi, i kamikaze, non ci ammazzano soltanto per il gusto d'ammazzarci. Ci ammazzano per piegarci. Per intimidirci, stancarci, scoraggiarci, ricattarci. Il loro scopo non è riempire i cimiteri. Non è distruggere i nostri grattacieli, le nostre Torri di Pisa, le nostre Tour Eiffel, le nostre cattedrali, i nostri David di Michelangelo. È distruggere la nostra anima, le nostre idee, i nostri sentimenti, i nostri sogni..."
(Oriana Fallaci)

Anonimo ha detto...

https://it.sputniknews.com/opinioni/201904207547657-un-asse-roma-mosca-per-salvare-la-libia/

Tripoli, Libia.Un’asse Roma Mosca per salvare la Libia © Sputnik . Vladimir Fedorenko
OPINIONI
11:24 20.04.2019URL abbreviato
Gian Micalessin
0 171
Italia e Russia sono le uniche a poter giocare a tutto campo. Da un dialogo alternativo alle Nazioni Unite può nascere l’accordo indispensabile per convincere Haftar a tornare sulle proprie posizioni garantendogli una posizione nel successivo negoziato politico.

Japhet ha detto...

OBBEDIRE ALLA BELLEZZA

Il caso del capitano Clarke che nel 1944 si rifiutò di radere al suolo il borgo toscano di Sansepolcro per salvare “la più bella pittura del mondo”.
Da Tempi, un articolo tratto dell’Osservatore Romano.

“Piero della Francesca nacque a Sansepolcro (allora chiamata Borgo Sansepolcro) tra il 1414 e il 1416. Noi conosciamo il luogo in cui egli abitava, visto che nell’attuale via Aggiunti vi sono la sua casa, persino la fontanella a cui attingeva e la chiesa di San Francesco, che egli frequentava.

Quando oggi si va alla Pinacoteca, poco più avanti nella stessa via, si cerca subito la Sala di Piero, in cui sono esposte quattro sue opere: il Polittico della Misericordia, il San Ludovico di Tolosa, il San Giuliano e soprattutto la Resurrezione, il suo dipinto più celebre, definito da Aldous Huxley «la più bella pittura del mondo». Già prima di lui il critico inglese Austen Henry Layard definì il Cristo di Sansepolcro come «dotato di una maestà terrificante e non terrena nel contegno, nei grandi occhi fissi nel vuoto e nei tratti malgrado ciò distesi».

Molti commentatori si espressero in modo analogo e tra questi il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, che in occasione di una visita a Sansepolcro riprese il giudizio di Aldous Huxley facendolo suo.

A differenza di quanto avveniva in opere precedenti o coetanee, nella Resurrezione di Piero il paesaggio ha una sua valenza. Le fronde spoglie dell’albero di sinistra sono simbolo dell’inverno che si sta per concludere. La storia dell’umanità primitiva, nel freddo del peccato originale, sta per cedere il posto alla primavera della Redenzione, simboleggiata dai rami rigogliosi dell’altro albero e da tutta la parte destra dello sfondo.

L’immagine di Cristo, che emerge dal sepolcro, occupa quasi tutto il quadro. Non vi entrano né il paesaggio, né le figure dei custodi dormienti, in uno dei quali è opinione comune che sia ritratto lo stesso Piero; anch’essi fanno parte del paesaggio. Il volto di Cristo è il vertice di una piramide e la figura del risorto costituisce il perno attorno a cui ruota tutta l’opera; attorno a Cristo stesso ruota tutta la creazione.
Ma la Resurrezione salvò la città di Piero dalla distruzione durante l’ultima guerra. Era l’estate del 1944 e il fronte si avvicinava a Sansepolcro. La città era stata già evacuata dai tedeschi e dai fascisti, ma le truppe inglesi in avvicinamento ignoravano ciò. Nel dubbio che i primi fossero ancora nascosti nell’abitato, il comando supremo delle forze alleate ordinò al capitano Anthony Clarke, comandante del reparto di prima linea, di bombardare Sansepolcro con i cannoni e di ridurla a un cumulo di macerie, come due mesi prima era avvenuto con Montecassino.

Il capitano era però un appassionato di arte ed era al corrente di quanto il proprio compatriota Huxley aveva scritto della Resurrezione. Così decise di disobbedire agli ordini ricevuti, rischiando la condanna per insubordinazione. Accertatosi, mediante testimonianze della popolazione locale, dell’avvenuta evacuazione di Sansepolcro, la occupò senza colpo ferire e la città fu salva.

Come ebbe a dire ancora Vittorio Sgarbi «Cristo protegge il mondo e il capitano Clarke ha protetto Cristo. Si dice sempre che la bellezza salverà il mondo, ma in questo caso è stato il mondo ad aver salvato la bellezza. Una salvezza che si porta appresso un significato ben preciso: la prevalenza dell’arte sulla guerra».

Dopo la morte del capitano Clarke, avvenuta a Città del Capo nel 1990, un giornalista della Bbc ritrovò i suoi diari di guerra e l’avvenimento, prima di allora solo raccontato dagli anziani, ebbe la giusta ed incontrovertibile documentazione. In questi diari il nome di Sansepolcro rifulge come un momento centrale della sua vita: un atto d’amore all’arte, il cui valore oltrepassa ogni limite di tempo e di spazio.

Grazie a un recente restauro, terminato nel marzo 2018, il dipinto è tornato allo splendore originale”.
di Paola Cerami

https://www.tempi.it/cosi-la-resurrezione-salvo-sansepolcro-dalla-distruzione-grazie-al-coraggio-del-capitano-clarke/

Andrea Carradori ha detto...

Un bellissimo Articolo che ho subito postato sulla mia pagina Facebook.
Grazie alla Redazione di Chiesa e post concilio alla quale faccio tanti auguri di buona Pasqua!

Marisa ha detto...

http://m.ilgiornale.it/blogpost/54/se-bergoglio-tacesse-e-il-papa/6385/

Anonimo ha detto...


I cattolici, poveracci, "stretti tra un'autorità papale che non li difende..."

Non solo non li difende ma anche sembra far di tutto per aprire le porte al nemico, a
tutti i nemici della religione cattolica e della civiltà occidentale, musulmani in testa.
Un'ingnavia attiva, questa del papato attuale, che d'altra parte accentua al massimo una tendenza che dura dal Concilio.
Abbiamo un papa che collabora apertamente con il nemico e propala eresie a tutto spiano di tutti i tipi, lavorando attivamente a distruggere il matrimonio cattolico e a far accettare i peccati contro natura. Peggio di così... C'è una sola soluzione: questo papa deve abdicare, si deve mettere in discussione tutta l'impostazione di governo della Chiesa da 50 anni a questa parte, si deve insomma aprire la crisi della Chiesa "conciliare". Ma vaglielo a dire ai preti e vescovi impecoriti di oggi...
E come potrebbero essere dopo quasi 60 anni di educazione al non-essere, all'essere il contrario di quello che dovrebbero essere, insomma di educazione ed abitudine a dire che piove quando ti sputano in faccia per la tua fede, a criticare tutto ciò che è cattolico ponendosi sempre dal punto di vista dell'Altro, perché l'Altro è bello e ha sempre ragione?

Catholicus ha detto...

Mi dicono di un articolo odierno di Magdi Allam contro Bergoglio, la sceneggiata del bacio delle scarpe, la Via Crucis politica al Colosseo, ecc., ma non riesco a trovarlo. Potrebbe pubblicarlo lei, Mic ? Grazie.

Josh ha detto...

"l'acqua che asciuga" (...) di Massimo Viglione

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10218569355774959&id=1528344540&sfnsn=cwmo

Anonimo ha detto...

En une semaine, 5 églises ont été ciblées par des dégradations. Christ en croix et statue de la vierge renversés au sol, vase brisé, hosties jetées… La plupart des auteurs n’ont pas été identifiées. Mardi en fin de journée, le feu avait également été mis à un autel d’une chapelle latérale de la cathédrale Saint-Alain de Lavaur (Tarn).

https://www.ouest-france.fr/societe/faits-divers/autel-incendie-hosties-jetees-vierge-renversee-cinq-eglises-degradees-en-une-semaine-6219495

mic ha detto...

@Catholicus

Ennesima Pasqua di sangue nello Sri Lanka. Sono i martiri cristiani i “nuovi crocifissi di oggi”, non i migranti come sostenuto in modo blasfemo da Papa Francesco

Cari amici, nel giorno più sacro del cristianesimo, la festa della Resurrezione di Gesù Cristo, abbiamo l’ennesima conferma che i cristiani sono i più perseguitati al mondo per la loro fede e che il martirio dei cristiani è una tragica realtà ovunque nel mondo. Nello Sri Lanka cinque chiese e tre alberghi sono stati colpiti da attentati terroristici quasi sicuramente islamici, dato che almeno due attentati sono stati perpetrati da terroristi suicidi ed è questo il marchio certo della matrice islamica. Il bilancio provvisorio è di 185 morti e circa 560 feriti, tra loro figurano 35 morti stranieri di nazionalità americana, britannica e olandese.
Per la verità si tratta di attentati terroristici islamici preannunciati. Il capo della Polizia dello Sri Lanka, Pujuth Jayasundara, esattamente dieci giorni fa, l’11 aprile, aveva emanato un'allerta a livello nazionale segnalando che il gruppo radicale islamico National Thowheeth Jamàath (Ntj) stava pianificando di compiere attacchi suicidi "contro chiese importanti e contro la rappresentanza diplomatica indiana a Colombo", la capitale del Paese. Il ministro della Difesa, Ruwan Wijewardene, ha denunciato atti di "terrorismo" compiuti da estremisti religiosi, senza meglio specificare, assicurando che tutti i responsabili degli attentati odierni "sono stati identificati" e verranno arrestati "il prima possibile".
Il 70% dei 22 milioni di abitanti dello Sri Lanka sono buddisti, il 12,6% indù, il 9,7% musulmani e appena il 7,7% cristiani. Alla fine del 2018 la National Christian Evangelical Alliance of Sri Lanka aveva denunciato un aumento degli attacchi contro la comunità cristiana: fra il gennaio e il settembre del 2018 gli attacchi erano stati 67.
Cari amici, sono i cristiani perseguitati e i martiri cristiani i “i nuovi crocefissi di oggi”, come impropriamente e in modo blasfemo Papa Francesco ha invece qualificato i migranti nella celebrazione della Via Crucis del Venerdì Santo. Anche oggi Papa Francesco, al termine del messaggio e della benedizione Urbi et Orbi in piazza San Pietro a Roma, si è limitato a esprimere “tristezza”, ha parlato di “gravi attentati”, che “hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka”, ha manifestato “affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza”. Ma Papa Francesco non ha condannato gli attentati, non ha denunciato la persecuzione dei cristiani ovunque nel mondo, non ha preso la difesa e non ha chiesto una tutela adeguata dei cristiani laddove vengono istituzionalmente discriminati e sono il principale bersaglio delle stragi perpetrate prevalentemente dai terroristi islamici.
Cari amici, in questa luttuosa ricorrenza della Pasqua, dobbiamo mobilitarci per salvare i cristiani e salvaguardare il diritto dei cristiani a professare il proprio culto avendo la certezza dell’inviolabilità della loro vita, dignità e libertà. Dobbiamo mobilitarci per condannare i terroristi islamici che perpetrano delle efferate stragi contro i cristiani ovunque nel mondo, ma anche per denunciare la discriminazione e la persecuzione dei cristiani attraverso leggi omicide, come il reato di blasfemia in Pakistan. Salviamo i cristiani ovunque nel mondo per salvaguardare la nostra civiltà cristiana in un’Europa sempre più scristianizzata, una civiltà in profonda decadenza anche per la deriva della Chiesa di Papa Francesco che ha legittimato l’islam come religione e ha santificato l’accoglienza dei migranti, che sono quasi tutti musulmani, a nuovo dogma di fede.

Anonimo ha detto...

VORREMMO TRANQUILLIZZARE PAPA BERGOGLIO: TRA LE 307 VITTIME NELLE CHIESE DELLO SRI LANCA NON CI SONO ISLAMICI MA SOLO CATTOLICI
(Puccio Catturelli)

Anonimo ha detto...

https://france3-regions.francetvinfo.fr/provence-alpes-cote-d-azur/bouches-du-rhone/eyguieres-incendie-eglise-notre-dame-grace-1658562.html

Non solo in Francia ha detto...

https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/statue-decapitate-1.4554388

Lecco, distrutta la statua del Monte Barro: decapitati Gesù Bambino e la Madonna

Anonimo ha detto...

Dopo la strage alla moschea in Nuova Zelanda c’è stata una settimana a sermoneggiare contro il male del suprematismo bianco, dall’Onu a Repubblica. Dopo la strage alle chiese in Sri Lanka (300 morti, un network internazionale di terroristi, numerosi luoghi cristiani colpiti contemporaneamente, anche imam coinvolti come Moulvi Zahran Hashim) nessuno in Occidente scriverá o condannerà il male contenuto in quei versetti del Corano che incitano a uccidere “infedeli”. La sinistra condanna soltanto quello che le conviene. E ha una paura matta dell’Islam.
(Giulio Meotti)

Anonimo ha detto...

http://www.fdesouche.com/1194175-saint-etienne-42-a-cause-des-migrants-les-eglises-priees-de-fermer-leurs-portes-en-dehors-des-offices

Bollettino di guerra ha detto...

http://www.imolaoggi.it/2019/04/23/nigeria-attacco-a-processione-di-pasqua-10-morti/

https://www.newnotizie.it/2019/04/21/nigeria-strage-di-cristiani-durante-un-battesimo-17-morti-uccisa-anche-la-madre-del-neonato/

Anonimo ha detto...

350 martiri:
a sinistra tutto tace, bastardi.
Se avessero lanciato un uovo ad un colorato avrebbero fatto la rivoluzione

Anonimo ha detto...

Mentre emerge chiara la responsabilità del GRUPPO ISLAMISTA National Thowheed Jamath nella serie di attentati del giorno di Pasqua, che hanno provocato 290 morti e oltre 500 feriti, in una #Europa dominata dal "politicamente corretto" si registra un evidente imbarazzo nell'affermare responsabilità e obiettivi dei terroristi. Da Barack Obama a padre Spadaro anche una carrellata di "tweet della vergogna".

Resta la domanda sul PERCHÈ I CRISTIANI siano stati l'obiettivo in un paese a maggioranza buddhista?

http://www.lanuovabq.it/it/islamisti-responsabili-e-cristiani-vittime-ma-non-si-puo-dire

Anonimo ha detto...

A maggioranza buddhista, ma al sud ci sono le tigri Tamil, islamici integralisti pronti a tutto, perché solo i Cristiani? Ma non l'avete ancora capito che per loro è guerra santa contro i Crociati che esistono solo nella loro testa, ma è un progetto di annientamento del Cristianesimo per far trionfare l'Islam, la VERA religione del Profeta Maometto, uccidendo tutti quelli che si trovano sulla loro strada, è la conquista o re-conquista in nome di Allah il misericordioso di tutta l'Europa che per secoli fu dominio islamico, lo dice il Libro,e piantiamola di dire che ogni attentatore è un disturbato mentale, sì certo dal Corano, e attenti, molti imbecilli occidentali si convertono perché è religione di alto ordine morale, precetti incontestabili e guerre giuste in nome di ALLAH O AKBAR, se faticate a capirlo, almeno svegliatevi e guardatevi attorno, girano pure indisturbate donne col niqab e nessuno osa dire nulla.

Anonimo ha detto...

Resta la domanda sul PERCHÈ I CRISTIANI siano stati l'obiettivo in un paese a maggioranza buddhista?

Depistaggio?

Anonimo ha detto...

Le tigri Tamil (ormai sconfitte) erano di religione induista.
In ogni caso, è evidente che i nemici principali dell'Islam continuano ad essere l'Europa e il cristianesimo, che per quanto fiaccati e spesso rinnegati nella loro identità continuano ad essere l'estremo argine al dominio globale islamico.

Anonimo ha detto...

http://www.centrostudifederici.org/rabbini-bruciare-le-chiese-si-pero/

« ...Dovremmo sentirci dispiaciuti per questo, oppure dovremmo rallegrarci, in quanto la cattedrale è un luogo di idolatria, per cui esiste un precetto che ci comanda di bruciarla?”

Aviner ha risposto:

“Questo non è compito nostro, per ora... »