Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 5 gennaio 2020

Le scarpe turche per calpestare Gesù ogni giorno

Senza fine e senza confini la  blasfemia di questa temperie oscura. Il modello di scarpe da donna, prodotto in Turchia e venduto in Iraq, presenta sulla suola una croce assiro-caldea. Veemente protesta da parte dei cristiani. E qui da noi la più grande preoccupazione è non offenderli.

I cristiani del Kurdistan iracheno sono riusciti a costringere il governo locale a ritirare dal commercio un modello di scarpe da donna molto particolare. Realizzato in Turchia, come si vede dall’immagine, presenta sulla suola una tradizionale croce assiro-caldea, la principale denominazione cristiana che abita il nord dell’Iraq.
Le scarpe, che come riporta l’agenzia Aina sono state trovate in un “Mega Mall” a Erbil, sono state prodotte da un fabbrica turca chiamata Flo, situata a Gaziantep, e importate dal governo nel Kurdistan iracheno. I cristiani hanno protestato veementemente contro la vendita di queste scarpe che permetterebbe a chi le indossa di calpestare la croce a ogni passo.
Dopo le proteste, il governo musulmano del Kurdistan iracheno ha proibito la vendita in alcuni negozi, ma non in tutti. Segno che la discriminazione in Iraq e in Turchia verso i cristiani non si è mai allentata, nonostante le dichiarazioni di facciata delle autorità. - Fonte

17 commenti:

Anonimo ha detto...

CONOSCIAMO IL SANTO DEL GIORNO: SANTISSIMO NOME DI GESU’

MARTIROLOGIO ROMANO SECONDO IL CALENDARIO DEL VETUS ORDO

Oggi 05 gennaio 2020, Vigilia dell'Epifania del Signore, il calendario del Vetus Ordo festeggia il Santissimo nome di Gesù, mentre per il Novus Ordo è la II Domenica di Natale.
esù, che vuol dire Salvatore, è il nome dato al Verbo Incarnato non dagli uomini, ma da Dio stesso. Apparve infatti l'Angelo del Signore a S. Giuseppe e gli disse: « Giuseppe, figlio di David, non temere di prender teco Maria come tua consorte, perché ciò che è nato in lei è dallo Spirito Santo. Darà alla luce un figliuolo, cui porrai nome Gesù, perché sarà Lui che libererà il suo popolo dai peccati ». Nacque il Bambino e otto giorni dopo fu circonciso, e fu chiamato Gesù, cioè Salvatore, come era stato nominato dall'Angelo. Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza (Sal 95,2)
In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati (Atti 4,12) Gesù! Nome d'allegrezza, di speranza e d'amore.
Nome d'allegrezza. Quando ci affligge la memoria dei nostri peccati, quando il rimorso si fa sentire più forte nella nostra coscienza, quando lo spavento degli eterni castighi ci assale, ed il demonio cerca precipitarci nella disperazione, pensiamo a Gesù, al nostro Salvatore. Una gioia arcana entrerà nel nostro cuore e ci conforterà; in Lui troveremo la forza e la luce: la luce che illumina, che salva, che santifica.
Nome di speranza. Gesù stesso ci dice: « Se chiederete qualcosa al Padre in nome mio, Egli ve la darà >>. « O uomini, pare ci dica, di che temete? Se la vostra miseria vi fa arrossire, se temete pei vostri peccati il Padre mio, se non osate chiedere a Lui ciò che a voi sta a cuore, fatevi coraggio : chiedete in nome mio, e tutto vi sarà dato ».
Nome d'amore. Oh si! Chi, pronunciando questo dolcissimo nome, non ricorda quanto sia costata la nostra Redenzione? Chi non si commuove innanzi a un eccesso di tanto amore? È Gesù, Dio uguale al Padre, che si sacrifica su di una croce e agonizza fra atroci tormenti per noi! Egli, l'innocente, muore schernito e vilipeso da quelli stessi per cui dà la vita. Nome d'amore, d'infinito amore, nome che a Lui solo compete, perché solo Lui ha redento il genere umano! E per questo il Padre gli diede un nome che è sopra ogni nome. A questo nome piegano la fronte gli Angeli ed i Beati del cielo, tremano le forze degli abissi, e riverenti si inchinano gli abitanti della terra.
Quel bambino che i profeti da tanti anni preannunziarono, quel bambino di cui parlano le Scritture, quello che l'umanità da tanto tempo aspettava come un liberatore, oggi lo conosciamo: si chiama Gesù, Salvatore. Egli è Colui che ha chiuso le porte dell'inferno ed ha aperto quelle del Paradiso; Colui che dà gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.

mic ha detto...

https://www.radiospada.org/2020/01/fate-tutto-nel-nome-di-gesu-uninfuocata-predica-di-san-leonardo-da-porto-maurizio/

Anonimo ha detto...

È risaputo che nel Kurdistan sono medievali e oscurantisti...
Noi moderni europei siamo invece aperti accoglienti inclusivi e tolleranti nella fratellanza...
Soprattutto noi cattolici.

Anonimo ha detto...

5 GENNAIO: VIGILIA DELL'EPIFANIA

La festa di Natale è terminata. Eccoci ora davanti alla solennità dell'Epifania del Signore. Ci rimane un solo giorno per prepararci alla piena Manifestazione del mistero di gloria che ci farà Colui che è l'Angelo del Gran Consiglio. Tra poche ore, la stella si fermerà, e i Magi busseranno alla porta della casa di Betlemme.

Questo giorno non è come la Vigilia di Natale, un giorno di penitenza. Il Bambino che aspettavamo allora, nella compunzione e nell'ardore dei nostri desideri, è venuto; rimane con noi e ci prepara nuovi favori. Questo giorno di attesa di una nuova solennità è un giorno di gioia come quelli che l'hanno preceduto.

È il dodicesimo giorno dalla Nascita dell'Emmanuele. Celebriamolo nella letizia del cuore, e prepariamo le anime nostre ai nuovi favori che ad esse son riservati.

La Chiesa Greca osserva oggi il digiuno, in memoria della preparazione al Battesimo che si amministrava una volta, soprattutto in Oriente, nella notte che precedeva il santo giorno dell'Epifania. Benedice ancora le acque con grande solennità in questa festa; e parleremo in particolare di questa cerimonia le cui vestigia non sono ancora del tutto scomparse in Occidente.

* * *

Le ultime parole del nostro Avvento erano quelle della Sposa nella profezia del Discepolo prediletto: Vieni, Signore Gesù, vieni! Termineremo la prima parte del Tempo di Natale con le parole di Isaia che la santa Chiesa ha ripetute esultante: Ci è nato un Bambino! I cieli hanno mandato la loro rugiada, il giusto è disceso dal cielo, la terra ha generato il Salvatore, IL VERBO SI È FATTO CARNE, la Vergine ha prodotto il suo dolce frutto, l'Emmanuele, cioè Dio con noi. Il Sole di giustizia brilla ora su di noi, sono passate le tenebre; Gloria a Dio in cielo, e Pace in terra agli uomini! Tutti questi favori ci sono venuti dall'umile e gloriosa Nascita di quel Bambino. Adoriamolo nella sua culla, amiamolo per tanto amore; e prepariamo i doni che dovremo offrirgli domani insieme con i Magi. La letizia della santa Chiesa continua, la natura angelica è piena di stupore, e tutta la creazione trasalisce di felicità: Ci è nato un Bambino!

da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passiione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 201-202

Anonimo ha detto...

E Bergoglio non si smentisce, Incontra Zingaretti. C'è chi lo commenta così:
L'incontro fra il leader del principale partito di sinistra, ancorato - nonostante i fallimenti e i morti - alla vecchia ideologia marxista, ostile ai buoni cattolici, che facilita la disgregazione della società con l'appoggio a figure ambigue, ai radicali e a leggi anticristiane, con il segretario del PD.

Japhet ha detto...

Pensate cosa sarebbe successo se qualcuno avesse fatto lo stesso con la mezzaluna....

Anonimo ha detto...

3.000 luoghi di culto cristiani attaccati in Europa nel 2019. E' la cifra divulgata dal think tank americano Gatestone Institute spulciando in articoli, segnalazioni della polizia, rapporti parlamentari. E' una media di quasi dieci casi al giorno. E' l'assuefazione a una spaventosa crisi di civiltà.

Anonimo ha detto...

E il record di presepi vandalizzati?

Lo si rilevava nei giorni scorsi: uno stillicidio di sfregi dichiaratamente anticristiani, sopratutto in quella che un tempo fu la provincia italiana, cattolica e devota, e che oggi nasconde fremiti peggiori dell'ultima banlieue parigina.

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni:
Sentenza assurda in Francia. Un uomo originario del Mali nel 2017 ha fatto irruzione a casa di una anziana donna ebrea, Sarah Halimi, e l’ha uccisa a pugni e gettata dalla finestra al grido di Allah Akbar dopo aver recitato il Corano. Pochi giorni fa la sentenza: assolto perché l’omicida aveva fatto uso di cannabis (la stessa che la sinistra vuole legalizzare perché "innocua") e quindi era incapace di ragionare. Scandaloso!

Qual è il senso di questo verdetto? Che chi si fa le canne ha il diritto di uccidere impunemente o vale solo per gli esaltati islamici che uccidono degli ebrei o gli “infedeli”?

La verità è che in Francia come nel resto d’Europa c’è la chiara volontà di nascondere gli attacchi di matrice islamica spacciandoli sempre come “il gesto di un folle”. E queste sono le conseguenze.

Anonimo ha detto...

A Natale nella cattedrale di Napoli il cardinale ha distribuito i giocattoli in regali ai bambini.
Solo immigrati.
Dunque in Italia c'è il razzismo.
C'è la chiesa razzista contro gli italiani.

Anonimo ha detto...

Poi vengano a raccontarci la balla che Gesù è rispettato nell'Islam...
Riccardo Zenobi

Anonimo ha detto...

Come sono poco inclusivi i cristiani nel Kurdistan! Sono riusciti a far ritirare dal commercio, le suddette scarpe!
Noi europei invece siamo accoglienti e aperti verso i fratelli!!
Specialmente noi cattolici siamo particolarmente elastici in questa fratellanza!

Josh ha detto...

https://voxnews.info/2020/01/07/nigeriano-uccide-ragazza-e-ne-mangia-il-cuore-per-diventare-ricco/

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti:
“Cinque anni dopo gli omicidi di Charlie Hebdo e Hyper Casher, la Francia ha imparato a convivere con la minaccia islamista” scrive Yves Thréard nell'editoriale in prima pagina di Le Figaro. “Non passa mese, o quasi, senza che un attacco omicida abbia luogo sul nostro suolo, al grido di 'Allahu Akbar'. Naturalmente non si può certo abbassare la guardia. Tutti sono d'accordo su questo. Ma che senso ha combattere contro gli effetti dell'islamismo se non affrontiamo le origini di questa ideologia della morte? Eppure, su questo fronte, la negazione continua a competere con l'ingenuità. In cinque anni non è cambiato nulla. Al contrario! In nome della diversità, della non discriminazione e dei diritti umani, la Francia sta venendo a patti con molti dei colpi inferti alla sua cultura e alla sua storia. È tolleranza o debolezza? Gli islamisti continuano la lotta che, anche senza armi, ha tutto il fascino di una guerra di civiltà. Il famoso 'spirito di Charlie', che alcuni pensavano di aver visto esplodere dopo gli attacchi del gennaio 2015, non sarà stato altro che un'illusione?”. Io - che un anno dopo le stragi ho scritto “Hanno ucciso Charlie Hebdo. Il terrorismo e la resa dell'Occidente” - temo proprio di sì.

Fabio Riparbelli ha detto...

Alla vostra cortese attenzione.




L'Islam ammette, nella pratica, l'uso della magia, cioè il ricorso ai demoni, cioè il satanismo, essendo l'Islam la religione pagana di allah, cioè l’ermafrodito agdisti/(cibele-rea)+(hubal-saturno) della pietra nera (vedi il libro del Prof Pierluigi Nicolò, "Da cibele a maometto storia della pietra nera della Mecca", Ed "Il Ponte Vecchio", del 2004).

Lo stesso maometto praticava e consigliava l'uso di incantesimi suggeritigli dall'entità che gli appariva, definendone così la vera natura occulta.

Un principio cardine della magia è: "con il simile colpisci il simile", cioè fare rituali su qualcosa di simile all'oggetto del maleficio per nuocergli.

Forse pochi sanno che la Mecca, città della pietra nera di agdisti/(cibele-rea)+(hubal-saturno), è una simil-Roma, in quanto anche la Mecca ha 7 colli come Roma.

Si sa che l'obbiettivo principale degli islamici, scritto nel corano, è la conquista di Roma, e visto che la Mecca è una simil-Roma con i suoi 7 colli, e visto che la magia è diffusamente praticata dall'islam: quale sarà mai stata occasione migliore il praticare rituali occulti a la Mecca sui suoi 7 colli, per colpire di rimbalzo Roma, obbiettivo di conquista?

Tutto ciò può essere verosimilmente vero, e chissà da quanto tempo va avanti, perché si sa, ognuno per i propri obbiettivi, come in guerra, si affida al proprio Dio e la pressione terroristica islamica ormai si fa forte anche su Roma.

C'è inoltre da dire che i 7 colli nominati nell'Apocalisse di San Giovanni, sui quali è seduta la famigerata prostituta, sono stati identificati con quelli di Roma; chi ci dice che in realtà non siano anche quelli della Mecca?

Sulla base di quanto detto è chiaro che fino a che la Chiesa Cristiana Cattolica Romana e tutte le chiese cristiane scismatiche in genere non inizieranno a pregare contro i satanismi di la Mecca su Roma, e fino a che la Chiesa Cristiana Cattolica Apostolica rimarrà a Roma, sarà sempre sotto scacco della Mecca e la cristianità tutta non avrà più nessuna speranza.




Distinti i Saluti.

Fabio Riparbelli.

mic ha detto...

La Chiesa una santa cattolica apostolica e anche romana è nelle mani del Suo Signore, che i fedeli confessano e a cui si affidano. Finché ci sarà il Sacrificio dell'Altare non c'è magia o forza oscura, che non cessa mai di minacciarla, che tenga...

Anonimo ha detto...

Più guardo, di giorno in giorno, questa suola più mi si chiarisce fino a che punto può arrivare la grettezza dell'anima umana.