Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 7 ottobre 2020

L'Arcivescovo Viganò sul nuovo documento Fratelli Tutti: la fratellanza contro Dio è 'blasfema'

LifeSiteNews (6 ottobre) pubblica interessanti notazioni con le quali l'Arcivescovo Carlo Maria Viganò critica con vigore alcune dichiarazioni della nuova enciclica papale Fratelli Tutti sulla fratellanza umana, che sembrano promuovere l'indifferentismo religioso (l'idea che le altre religioni piacciano a Dio tanto quanto la fede cattolica). Nella nostra traduzione stralcio alcuni brani salienti dell'introduzione e pubblico, a seguire, il testo italiano delle sue note cortesemente inviatomi da mons. Viganò. Indice precedenti interventi e correlati.
7 ottobre,  Regina sacratissimi Rosarii, Auxilium christianorum, ora pro nobis!

L'Arciv. Viganò sul nuovo documento Fratelli Tutti
la fratellanza contro Dio è 'blasfema'

Nel commentare alcune delle nuove dichiarazioni papali, a richiesta di LifeSite, mons. Viganò respinge l'affermazione di Papa Francesco secondo cui "come credenti delle diverse religioni sappiamo che rendere presente Dio è un bene per le nostre società". Qui, Papa Francesco suggerisce che una religione che non segue Gesù Cristo potrebbe essere un bene per la società, escludendo così la Regalità sociale di Gesù Cristo, secondo l'insegnamento di Papa Pio XI nell'enciclica Quas Primas del 1925. Una tale fratellanza alla fine si oppone a Dio - dal momento che non riconosce la regalità di Cristo sulla terra -  infine può solo dispiacere a Dio e, secondo Viganò, è certamente anche "blasfema". 
L'Arcivescovo italiano ha recentemente presentato un'analisi più ampia su come Cristo Re sia stato eliminato non solo dalla società, ma anche dalla Chiesa cattolica, sulla scia del Concilio Vaticano II [vedi]. 
Inoltre, l'Arcivescovo Viganò critica le dichiarazioni “equivoche” di Fratelli Tutti  che “mancano di chiarezza”, e rifiuta ancora una volta il nuovo concetto di libertà religiosa introdotto dal Concilio Vaticano II e che Papa Francesco di nuovo afferma. Questo insegnamento sulla libertà religiosa è stato recentemente criticato sia dall'arcivescovo Viganò [vedi] che dal vescovo Athanasius Schneider  [vedi], che hanno insistito sul fatto che non può darsi alcun diritto di fare ciò che è sbagliato. 
 [...] Pertanto, di fronte a dichiarazioni papali così ambigue e fuorvianti, l'arcivescovo commenta: “Tra coloro che avranno 'parecchie sorprese' ci saranno in realtà quanti credono di poter adulterare la Fede e la Morale con i farneticamenti dei Modernisti e l’adesione alle ideologie perverse del secolo, e si vedrà che quello che la Chiesa ha sempre predicato e che l’anti-chiesa ostinatamente nega corrisponde esattamente a quanto Nostro Signore ha insegnato agli Apostoli". 
Noi cattolici dovremmo difendere l'unicità della fede - per comprendere i doni risananti e pieni di grazia dei Sette Sacramenti come mezzi di salvezza. Non dovremmo diluire la nostra fede ignorando la Regalità Sociale di Cristo - Sua rivendicazione sulla nostra vita temporale qui sulla terra - e proponendo una fratellanza non basata sulla fede in Gesù Cristo. 

* * *
Quelle che seguono sono le risposte a ciascuna delle citazioni dell'enciclica presentategli da LifeSite, nel testo italiano a me inviato da mons. Viganò:

Marginalia

274. A partire dalla nostra esperienza di fede e dalla sapienza che si è andata accumulando nel corso dei secoli, imparando anche da molte nostre debolezze e cadute, come credenti delle diverse religioni sappiamo che rendere presente Dio è un bene per le nostre società. 

La proposizione «Come credenti delle diverse religioni sappiamo che rendere presente Dio è un bene per le nostre società» è volutamente equivoca: «rendere presente Dio» non significa nulla in senso stretto (Dio è presente di per Sé). In senso lato, se si intende «rendere presente Dio tramite la presenza di una o più religioni» in antitesi all’«allontanamento dai valori religiosi» di cui al punto 275 come pare suggerire il testo, la proposizione è erronea ed eretica, perché pone sullo stesso piano la divina Rivelazione del Dio vivo e vero con le “prostituzioni”, come la Sacra Scrittura chiama le false religioni. Sostenere che la presenza delle false religioni sia «un bene per le nostre società» è altrettanto eretico, perché non solo offende la Maestà di Dio, ma giunge a legittimare l’azione dei dissidenti, attribuendole un merito anziché la responsabilità nella dannazione delle anime e per le guerre di religione mosse contro la Chiesa di Cristo da eretici, maomettani e idolatri. Questo passo è inoltre offensivo perché implica surrettiziamente che questo «bene per le nostre società» sia stato genericamente acquisito «imparando anche da molte nostre debolezze e cadute», mentre in realtà le «debolezze e cadute» sono attribuibili alle sette e solo indirettamente e per accidens agli uomini di Chiesa. 
Faccio infine notare che l’indifferentismo implicitamente promosso nel testo di Fratelli tutti, nel quale si definisce «un bene per le nostre società» la presenza di qualsiasi religione e non «la libertà e l’esaltazione di Santa Madre Chiesa», nega di fatto i diritti sovrani di Gesù Cristo, Re e Signore dei singoli, delle società e delle nazioni. Pio XI, nell’immortale Enciclica Quas primas, proclama: «Non può dunque sorprenderci se Colui che è detto da Giovanni “Principe dei Re della terra” (Ap 1, 5), porti, come apparve all’Apostolo nella visione apocalittica “scritto sulla sua veste e sopra il suo fianco: Re dei re e Signore dei dominanti” (Ap 19, 16). Da quando l’eterno Padre costituì Cristo erede universale (Eb 1, 1), è necessario che Egli regni finché riduca, alla fine dei secoli, ai piedi del trono di Dio tutti i suoi nemici (1Cor 15, 25)» 1. E poiché i nemici di Dio non possono essere nostri amici, la fratellanza dei popoli contro Dio è non solo ontologicamente impossibile, ma teologicamente blasfema.

277. La Chiesa apprezza l’azione di Dio nelle altre religioni, e «nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che […] non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini». (Dich. Nostra aetate, 2) 

Il riferimento al documento conciliare Nostra aetate è la conferma del nesso ideologico del pensiero ereticale bergogliano con le premesse poste dal Vaticano II. Nelle false religioni non vi è nulla di vero e santo “ex se”, dal momento che gli eventuali elementi di verità che esse possono conservare sono comunque usurpati, e utilizzati per celare l’errore e renderlo più dannoso. Nessun rispetto può esser accordato alle false religioni, i cui precetti e le cui dottrine vanno rigettati e respinti integralmente. Se poi tra questi elementi di verità e santità Bergoglio vuole includere ad esempio il concetto di un Dio unico che dovrebbe avvicinare i Cattolici a quanti professano una religione monoteistica, andrebbe chiarito che vi è una differenza sostanziale ed ineludibile tra il vero Dio Uno e Trino e il dio misericordioso dei Maomettani. 

Altri bevono ad altre fonti. Per noi, questa sorgente di dignità umana e di fraternità sta nel Vangelo di Gesù Cristo. 

L’unica fonte cui sia possibile abbeverarsi è Nostro Signore Gesù Cristo, per il tramite dell’unica Chiesa che Egli ha istituito per la salvezza delle anime. Chi cerca di dissetarsi ad altre fonti, non placa la propria sete e quasi certamente si avvelena. È inoltre discutibile che il concetto eterodosso di dignità umana e di fraternità di cui parla “Fratelli Tutti” possa esser trovato nel Vangelo, che anzi contraddice palesemente questa visione orizzontale, immanentista e indifferentista teorizzata da Bergoglio. Infine, la precisazione «per noi» è fuorviante, perché relativizza ad un personale modo di vedere le cose l’oggettività del messaggio evangelico e conseguentemente lo destituisce della sua autorità, che nasce dall’origine divina e soprannaturale della Sacra Scrittura. 

279. […] C’è un diritto umano fondamentale che non va dimenticato nel cammino della fraternità e della pace: è la libertà religiosa per i credenti di tutte le religioni. 

La libertà religiosa per i credenti di tutte le religioni non è un diritto umano, ma un abuso privo di qualsiasi fondamento teologico ed ancor prima filosofico e logico. Questo concetto di libertà religiosa - che sostituisce la libertà dell’unica Religione, la “libertà della Religione Cattolica all’esercizio della propria missione” e la “libertà del fedele di aderire alla Chiesa Cattolica senza impedimenti dallo Stato” con la licenza di aderire a qualsiasi credo, a prescindere dalla sua credibilità e credendità (che si deve credere) – è eretico ed inconciliabile con la dottrina immutabile della Chiesa. L’essere umano non ha alcun diritto all’errore: la libertà dalla coercizione magistralmente spiegata da Leone XIII nell’Enciclica Libertas praestantissimum non fa venir meno l’obbligo morale di aderire liberamente solo al bene, poiché dalla libertà di questo atto dipende la sua moralità, ossia la sua capacità di meritare il premio o il castigo. Lo Stato può tollerare l’errore, in determinate situazioni, ma non potrà mai legittimamente porre l’errore sullo stesso piano della verità, né considerare equivalenti o ininfluenti tutte le religioni: l’indifferentismo religioso è condannato dal Magistero, così come il relativismo religioso. La Chiesa ha la missione di convertire le anime alla vera Fede, strappandole dalle tenebre dell’errore e del vizio. Teorizzare un presunto diritto all’errore e alla sua diffusione è inoltre un’offesa a Dio e un tradimento dell’autorità vicaria dei Sacri Pastori, che questa devono esercitare per lo scopo per il quale essa è stata istituita, e non per diffondere l’errore e screditare la Chiesa di Cristo. È inaudito che il Vicario di Cristo (dimenticavo: Bergoglio ha rinunciato a questo titolo!) possa riconoscere alle false religioni un qualche diritto, dal momento che la Chiesa è Sposa dell’Agnello, e sarebbe blasfemo solo pensare che Nostro Signore possa avere più spose. 

«Dio non guarda con gli occhi, Dio guarda con il cuore. E l’amore di Dio è lo stesso per ogni persona, di qualunque religione sia. E se è ateo, è lo stesso amore. Quando arriverà l’ultimo giorno e ci sarà sulla terra la luce sufficiente per poter vedere le cose come sono, avremo parecchie sorprese!» (Dal film Papa Francesco. Un uomo di parola. La speranza è un messaggio universale, di Wim Wenders, 2018) 

L’uso di espressioni ad effetto prive di chiarezza di significato è uno dei modi cui ricorrono i Novatori per insinuare errori senza formularli chiaramente. La proposizione «Dio non guarda con gli occhi, Dio guarda con il cuore» può essere tutt’al più una espressione commovente, ma priva di un qualche valore dottrinale. Induce anzi a credere che in Dio conoscenza e amore siano dissociati, che l’amore di Dio sia cieco e che di conseguenza l’orientamento delle nostre azioni non abbia alcun valore ai Suoi occhi. 

La proposizione «l’amore di Dio è lo stesso per ogni persona, di qualunque religione sia» è gravemente equivoca ed ingannevole, più insidiosa di un’eresia palese. Essa induce a credere che la libera risposta e l’adesione dell’uomo all’amore di Dio sia irrilevante rispetto al suo destino eterno. Nell’ordine naturale, Dio crea ogni persona con un atto di amore gratuito: l’amore di Dio si estende a tutte le sue creature. Ma ogni persona umana è creata in vista dell’adozione filiale e della gloria eterna. Dio concede ad ogni persona le grazie soprannaturali necessarie perché possa conoscerLo, amarLo, servirLo, obbedire alla Sua legge inscritta nel suo cuore e giungere ad abbracciare la Fede.
Nell’ordine soprannaturale, l’amore di Dio nei confronti di una persona è proporzionale al suo stato di Grazia, ossia alla misura in cui quest’anima corrisponde al Dono di Dio mediante la Fede e le opere, meritando il premio eterno. Nei piani della Provvidenza l’amore verso il peccatore – ivi compreso l’eretico, il pagano e l’ateo – può concretizzarsi nella concessione di maggiori grazie che tocchino il suo cuore e lo portino al pentimento e all’adesione alla vera Fede. 

«Quando arriverà l’ultimo giorno e ci sarà sulla terra la luce sufficiente per poter vedere le cose come sono, avremo parecchie sorprese»: questa proposizione insinua che quello che la Chiesa insegna possa in qualche modo esser smentito nel giorno del Giudizio Universale. Tra coloro che avranno «parecchie sorprese» ci saranno in realtà quanti credono di poter adulterare la Fede e la Morale con i farneticamenti dei Modernisti e l’adesione alle ideologie perverse del secolo, e si vedrà che quello che la Chiesa ha sempre predicato e che l’anti-chiesa ostinatamente nega corrisponde esattamente a quanto Nostro Signore ha insegnato agli Apostoli. 
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
5 Ottobre 2020
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1. Pio XI, Enciclica Quas primas, 11 Dicembre 1925

33 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie !

mic ha detto...

come credenti delle diverse religioni sappiamo che rendere presente Dio è un bene per le nostre società. 

Ma Dio, che si è rivelato come Padre nel Signore nostro Gesù Cristo può essere reso presente solo nella e dalla Chiesa ("sarò con voi fino alla fine dei tempi") che è portatrice dello Spirito del Signore Risorto mentre è sua funzione primaria annunciarlo e continuarne l'azione con l'esercizio del triplice munus docendi regendi e sanctificandi...
Tutto quanto è di fuori di questo, è spazzatura!

Anonimo ha detto...

Camillo Ruini torna a parlare e, in una lunga intervista al Corriere, non si risparmia le bordate a Papa Francesco. Stando al più noto e più influente cardinale italiano, non bisogna considerare qualsiasi critica al Pontefice come un attacco alla Chiesa. Di fatto, Ruini mette il cappello sul "partito" degli scontenti di Bergoglio.

https://www.iltempo.it/attualita/2020/10/06/news/camillo-ruini-attacco-papa-francesco-bergoglio-carezza-giorgia-meloni-sovranisti-terremoto-vaticano-24795700/

Anonimo ha detto...

https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/fratelli-tutti/

Al-Tayyb e papa Francesco hanno una stessa coscienza dell’umanità? Ma in che senso? Papa Bergoglio lo spiega: “Sogniamo come un’unica umanità”, “ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!” (n. 8).

La verità assoluta non è Gesù Cristo, nel cui nome e nel cui battesimo i cristiani sono fratelli. La fraternità è un valore superiore allo stesso Cristo, perché sarebbe capace, secondo papa Francesco, di mettere d’accordo cattolici, musulmani, buddisti e gli stessi atei, che hanno anche loro una loro fede e convinzione.

Anonimo ha detto...

Socrate Platone e Plotino sarebbero quindi la spazzatura? Sono loro che hanno insegnato tutto sull'anima non certo i "fratelli maggiori". Sono loro che hanno detto, perchè lo hanno "vissuto", che il corpo è la forma dell'anima e non viceversa come sostennero lo Stagirita e poi l'Aquinate. L'anima è separabile dal corpo già in vita ed è questa la prima operazione del filosofo propedeutica a tutte le successive purificazioni e "risalite".

Per questo "qualcuno" ha scritto queste parole."La conoscenza del mistero delle relazione tra l'anima e il corpo, fra un ente corporeo e uno incorporeo venne perduta dai cristiani della fede già a partire dal quarto secolo, mentre fu conservata dai Maestri platonici come Plortino, Porfirio, Proclo e Damascio CHE RAPPRENTAVANO TRADIZIONI INTEGRALI PRECRISTIANE. Se la scuola di Atene non fosse stata chiusa e DISTRUTTA con così accanito vandalismo non so di che staremmo oggi a parlare, certo non solo di cristianesimo.      


Eppoi fatemelo dire: confrontiamo la morte di Socrate a quella di Cristo e vediamo cosa esce da questo raffronto. Io vedo liberazione dell'anima e salvezza del corpo


Volete rispetto? Date rispetto!

IP una voce dalla spazzatura


 

mic ha detto...

Volete rispetto? Date rispetto!
IP una voce dalla spazzatura


Scrivo sempre troppo in fretta e do' per scontate molte cose... Ovvio che per "spazzatura" intendevo le affermazioni della Fratelli tutti

Per il resto, con tutto il rispetto per il valore della filosofia greca che appartiene alle nostre radici, lasciamo perdere!

Anonimo ha detto...

Confrontare la morte di Socrate con quella di Cristo è VERA E PROPRIA SPAZZATURA ERETICA e BLASFEMA!
Socrate morì per la sua ERRONEA credenza che anche le leggi ingiuste debbano essere rispettate è ciò lo pone IMMENSAMENTE al di sotto di ogni filosofo tomista, che sa molto bene come vanno considerate le leggi ingiuste.
Gesù morì per redimere l'umanità dal peccato originale.

A che punto! ha detto...

Il Ministro Azzolina dichiara guerra agli «stereotipi di genere» nei libri di testo, che non dovranno più far vedere mogli in cucina e mariti al lavoro.
In pratica, complici i media - film, serie tv, pubblicità -, i bambini vengon oggi iniziati alle adozioni omogenitoriali, al transessualismo, talvolta perfino alla pederastia.
Guai, però, a mostrar loro una mamma che fa la torta. Troppo diseducativo.

Anonimo ha detto...

Chiedo venia per l'eccessiva focosità, assai poco socratica in verità, resta il fatto che mi urtano i discorsi che considerano la via della liberazione dal male, secondo la filosofia platonica integrale, come una sorta di abbozzo da completare, perchè appunto la "via" platonica o è integrale  e quindi non necessitante di completamento o non è una via. Parimenti mi urtano le marmellate sincretiche che, fondate  sul solo punto di vista umano, prendono vari pezzi spuri d'ogni dottrina e li assemblano secondo l'ideologia del momento (Pachamama docet).

Alcuni punti di vista sono incompatibili tra le religioni e tali rimarranno. Per i "pagani" non v'è distinzione tra Dio e creato e per questo il mondo è "sacro", ovvero teofanico. Riprendendo l'autore citato in precedenza " I gradi teofanici dell’Uno espressi nel synthema, nel symbolon e nell’eikon. La Natura Divina Suprema e la comunicazione della divinità al Tutto"

Per i cristiani Dio sta da una parte e la creazione dall'altra e la meraviglia del creato rivela la grandezza di Dio agli uomini e li riconduce al suo autore, ma non lo "confonde" in essa.


La via occidentale è una via di ristabilimento dell'anima nella sua sede propria e quindi necessitante del suo affrancamento dal corpo, essendo considerata l'anima eterna e divina e non creata ex nihilo.


Il cristianesimo, come via di salvezza congiunta dell'indissolubile  binomio anima corpo, mi pare incompatibile con il pregresso enunciato, quindi in tema di radici...ho delle perplessità.

Anonimo ha detto...

QUALE ENCICLICA?

Mi si chiede di scrivere qualcosa su “Fratelli tutti” di Bergoglio. Lo farò. Senza finire però nella trappola in cui sono caduti tutti suoi commentatori – plaudenti o indignati – e cioè considerar quelle paginette una lettera enciclica del Pontefice della Chiesa Cattolica.

No. E' solo un arruffio di abborracciate banalità di un sociologo dilettante. A cui, ogni tanto, capita di citare il Vangelo per ambizione di originalità.

Ecco. Di questo scriverò. Senza indignarmi. “Fratelli tutti” è solo acqua; acqua sporca e un po' putrida che scorre su un vetro. Non lascia traccia se non una polvere fastidiosa che si netta con il soffio di una fede anche piccola come la mia. Senza difficoltà.
Biagio Buonomo

Anonimo ha detto...

Una sicura difesa dalle eresie e blasfemie (ed anche vere e proprie bestemmie) diffuse con i discorsi ed i documenti (encicliche, dichiarazioni del tipo di quella di Abu Dabhi, ecc.) di Beregoglio: la recita costante e fervorosa del Santo Rosario
https://gloria.tv/post/rNnpapf8atKe1jH77ktFzxQ9C

Anonimo ha detto...

DOPO LE PAROLE_DI_FUOCO SCRITTE DAL CARDINALE ZEN [1], GLI ORIENTAMENTI_VATICANI SULLA CINA RIMARRANNO IMMODIFICATI?

Scrive il card. cinese:

"Ho letto il discorso tenuto il 3 ottobre a Milano dal Cardinal Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità. È stomachevole! Siccome stupido ed ignorante non lo è, ha detto una serie di bugie ad occhi aperti..." [2]

IL CARDINALE PAROLIN POTRÀ IGNORARE TUTTO CIÒ?

NOTE___

[1] Biografia del card. Joseph Zen-Se-Kiun S.D.B.:
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/documentation/cardinali_biografie/cardinali_bio_zen-se-kiun_j.html

[2] Il saggio del card. Zen:
https://oldyosef.hkdavc.com/

Anonimo ha detto...

Lorenzo Capellini Mion

Da una breve ricognizione di Fratelli Tutti.

- Prima di tutto il Papa Gesuita stravolge, per l’ennesima volta, la vera storia di San Francesco, che non fu contrario alle Crociate (anzi) e che fu malmenato, minacciato e che il famoso Sultano voleva convertire non dialogarci sulla fratellanza, se non in Cristo.
- Il virus di Wuhan è un segnale della Natura. Il regime comunista cinese assolto a prescindere. E non va irritato in vista del rinnovo del patto segreto con Pechino, che tradisce e abbandona al proprio destino i fedeli cinesi.
- Dal virus ci si salva solo insieme, qualsiasi cosa significhi il senso è che debba esistere un’unica verità.
- Ergo vanno seguite pedissequamente le direttive e la narrativa del pensiero unico. Nelle chiese intanto si respingono i fedeli (esperienza diretta) in nome della distanza sociale, gli oratori sono chiusi e manca da mesi l’Acqua Santa,ne sarà contento il diavolo.
- Basta muri. In Occidente.
- Basta populismi. Solo quelli sgraditi.
- Basta nazionalismi. Leggi bene e capisci basta Nazioni.
- Basta xenofobia. Che esiste a senso unico e sappiamo quale.
- Migrare è un diritto. Scomparso il diritto a non migrare. Che sarebbe il primo.
- Libertà religiosa, in Occidente. Sotto i regimi islamici gli ebrei, induisti, buddisti, yazidi, cattolici e via dicendo perseguitati si arrangino.
- La evangelizzazione non viene più contemplata. Andate e moltiplicatevi, parola dimenticata di Gesù.
-La libertà di mercato non risolve i problemi. La proprietà privata è subordinata alla destinazione universale dei beni. Se non è una citazione diretta del Capitale di Karl poco ci manca.
-Il mondo deve essere governato dall’Onu di cui per l’appunto propone una riforma per la governance mondiale.
- Ricorda Nagasaki e Hiroshima, ovvero le bombe atomiche che misero fine alla Seconda Guerra Mondiale e che al tragico costo di 80 mila morti posero le basi per scongiurare un terzo conflitto mondiale ‘grazie’ alla deterrenza nucleare.
E in 6 anni di guerra morirono 50 milioni di persone, quello che ha fatto è un classico di cherry picking nella storia.
Perché ad esempio non parlare dell’assedio di Berlino, da parte dei sovietici, dove in due settimane morirono 250 mila persone, la maggior parte civili?
- E ovviamente, e giustamente, ha citato la Shoah ma perché non anche del genocidio di cristiani dell’Impero Ottomano che ispirò Hitler e che è arrivato fino ai giorni nostri con lo sterminio di cristiani in medio oriente? Silenzio.
-Gli atti di terrorismo sono “esecrabili” ma non sono collegati ad alcuna religione semmai ad una sua deformazione.
Al limite ad interpretazioni errate dei testi religiosi ma più che altro il
terrorismo è legato a politiche di fame, armi, denaro, povertà, ingiustizia e oppressione (dimenticandosi dello squilibrio mentale).
-Al terrorismo non va data alcuna copertura mediatica, che significa tacere delle sue vittime. È alla base della censura preventiva per la pace sociale.
Per sua ammissione l’ispirazione in questo ed in altro l’ha tratta dal Gran Imam Ahmad Al-Tayyeb, che oltre ad avere un curriculum a dir poco inquietante ha detto chiaramente che parlare di terrorismo Islamico offende l’Islam.
Il che significa per noi doversi fidare del pastore che conduce le pecore al macello.
Da notare da ultimo che il Papa per la sua Lettera ha scelto le parole di Enea a cui Virgilio fa dire “sono le lacrime delle cose e le vicende umane toccano la mente”.
In quanto nella sua visione conta solo la dimensione terrena, l’ultraterreno, la Fede, Dio sembrano scomparsi.

La mia sensazione è che ingannerà milioni di persone e le indurrà ad una compiacenza che potrebbe essere fatale e che più che una enciclica assomigli ad un manifesto politico che piacerà molto, soprattutto ai non cattolici.

Anonimo ha detto...

Il giovane ricco, Gesù lo guardò con amore perchè rispettava i comandamenti da sempre....Chi è Mia Madre, chi sono i miei fratelli? Chi fa la Volontà del Padre Mio che è nei cieli. Bergoglio è dichiarato bugiardo bestemmiatore da queste frasi del Vangelo. Godere dell'Amore di Dio è impossibile se si rifiuta la Sua Legge rifiutando Egli stesso, Padre Creatore sostituito dalla pseudoscienza di comitati scientifici, Figlio Redentore Salvatore, Maestro e Redentore, sostituito da igienizzanti e vaccini ogm brevetti 0606006 con una monade che tutti considera salvati dal primo uomo all'ultimo senza nulla giustizia, il che è una gran ingiustizia pure, senza nulla richiedere in corresponsione di amore in opere, senza bisogno neppure di coadiuvanti come san Paolo si autodefinisce (completo nel mio corpo): vera rivoluzione del Vangelo che lo stesso Apostolo giudica anatema, maledetto. Lo Spirito Santo poi ha un sosia spirituale mai definito santo, ma che santifica tutti indistintamente, che siano porci o cani, eppure sempre il Maestro avverte di non dare le perle ai porci, e che nulla si può fare a chi torna al peccato come i cani al vomito loro. Il Maestro poi smentisce anche la non liceità della pena di morte quando dice che meglio è una pietra al collo per chi dà scandalo. E qui si dà scandalo insegnando l'errore, sig.Bergoglio. Siamo tutti figli di Dio per creazione, va bene, ma se rifiutiamo la Paternità con opere da porci e da vomito di cani, questa figliolanza decade ipso facto dato che il Regno non è nostro, e scegliamo noi stessi un esilio di abitanti di un regno alternativo infernale, con un padre adottivo satanico, e senza seria contrizione e RIPARAZIONE non si usufruisce più di Redenzione : la Santificazione è gratuita ma richiede adesione con fatti: non chi dice...ma chi fa. A parte che quel tornare al vomito, e quei porci a cui non si deve dare sono molto indicativi di peccati contro lo Spirito Santo per cui non ci sta più perdono. Siamo sì nuovamente adottati con la Redenzione ma questo richiede un innesto dell'olivastro sul vero Ulivo, coi Sacramenti. Ed il vero ulivo di un tempo è divenuto olivastro che necessita di riinnesto da 2000 anni. Quindi decaduti col peccato originale da figli a figliastri, figliastri riportati a figli con Redenzione o decaduti col Deicidio(con lo stesso fatto storico della Redenzione) a nemici, ora Bergoglio vuole il Deicidio totale nel Corpo mistico? Missione impossibile per un piccolo resto. Ma intanto quei figliastri che sussistono fuori della Chiesa sono all'ultimatum: o rientrano a figli o passano ai nemici. Veramente blasfemo volere evitare la salvezza dei figliastri residui, ed uccidere i figli. Peccato che grida vendetta al cospetto di Dio, da cane tornato al proprio vomito per porci che non avrebbero dovuto ricevere perle. Peccato contro lo Spirito Santo.


figli di Dio x adozione

Anonimo ha detto...

https://stopcensura.org/fratelli-tutti-meluzzi-enciclica-bergoglio-mira-a-distruggere-civilta-cristiana/

Anonimo ha detto...

La proprietà privata è tutelata dai Comandamenti, non desiderare cose altrui. D'altronde se non si è tutti santi non si fanno che tirannie dittatoriali comuniste, di nome soltanto in comune. Bergoglio come mai si è fatto un tesoretto nelle banche svizzere, tutto suo personale e rilevante assai??? ...come parlar in un modo e pur far il contrario...definito inganno e farsa e cupidigia ...

Alberto ha detto...

Unica cosa su cui ho un suggerimento utile e' "manca da mesi l’Acqua Santa", farsi benedire dell'acqua e portarsi la propria in chiesa in una piccola bottiglietta per farsi il segno della croce all'ingresso.

Alberto ha detto...

Lorenzo Capellini, unico punto su cui ho uno stratagemma che funziona e' "manca da mesi l’Acqua Santa". Fare benedire dell'acqua e portarsi dietro la propria in una bottiglietta. Faccio cosi' da aprile.

Anonimo ha detto...

"I fedeli sono chiamati a dare assenso e religioso ossequio ai pronunciamenti del magistero, ma ancora una volta nella Fratelli tutti il magistero non svolge il suo compito, e quasi tutta l'enciclica è un susseguirsi di opinioni e spunti che possono essere interessanti ma ricadono nel campo dell'opinabilità".
Stefano Fontana

Anonimo ha detto...

“Fratelli tutti” è il manifesto ideologico del bergoglismo. Non c’è più teologia ma ideologia, seppur impregnata di moralismo. Ci sono i suoi temi e i suoi teoremi, e riguardano la cittadinanza universale, il popolo dei migranti e il dovere di accoglierli, il mondo senza muri e senza confini, l’ambiente da salvare. E ci sono i suoi nemici: il nazionalismo, il populismo e il liberismo. Il contagio è attribuito al degrado ambientale e al dissesto ecologico, che è certamente un male da denunciare e da curare, ma col covid c’entra davvero poco. L’accusa di Francesco, in linea con la sua santa Chiara, Greta Thunberg, sottende un solo, grande colpevole: l’egoismo capitalistico e invece mai come in questo caso le responsabilità sono nelle mostruosità alimentari, negli incroci di mercato o di laboratorio, nella spregiudicatezza e nelle omertà di un paese sotto un regime comunista, la Cina. La parola comunismo è dimenticata da Bergoglio, anche se alcune sue eredità appaiono in lui, a cominciare dall’attacco alla proprietà privata. Ed è rimosso il pericolo cinese, una minaccia per la civiltà cristiana e per il mondo, ben più imponente e invasiva dei “nazionalismi” e dei “populismi”.

https://www.maurizioblondet.it/la-fratellanza-di-bergoglio-e-la-fraternite/

Anonimo ha detto...

Concordo con 8 ottobre 2020 00:26

Anche io faccio così..da sempre .
Generalmente , dopo la S.Messa , dai frati dell'Antoniano uso acquistare i ceri da mettere sull'altare di S.Giuseppe che preghiamo per una buona morte e far riempire la bottiglietta che porto sempre con me . Si racconta che S.Teresa d'Avila facesse grande uso dell'acqua benedetta che spargeva in segno di Croce specialmete nella sua camera e sopra il letto .

Anonimo ha detto...

Il commento apologetico di Marcello Neri a FT, con frecciate ai cattolici critici su questa enciclica:
https://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:5389

Viator ha detto...

Fratelli tutti
“Per quanto tempo ancora possono cattolici ragionevoli sostenere che Papa Francesco sta semplicemente cercando di sviluppare - piuttosto che cambiare - gli insegnamenti della Chiesa cattolica?. Nell'attuale pontificato, sostengo, è diventato semplicemente impossibile far quadrare le dichiarazioni del Papa con quelle dei suoi predecessori”.
"Tra 43.000 parole di commenti sconcertanti, speculativi e irrilevanti - che anche il lettore più determinato deve chiedersi quale messaggio il Papa vuole davvero trasmettere".
"La nuova enciclica del Papa ignora la precedente dottrina sociale".
“Papa Leone dice che il diritto alla proprietà privata è inviolabile; Papa Francesco dice che non è inviolabile - e inserisce l'affermazione falsa che il magistero non ha mai suggerito diversamente”.
“Altri Pontefici hanno sottolineato l'importanza cruciale di matrimoni sani e famiglie forti come base per una società sana. Fratelli tutti non menziona mai il matrimonio, e quando compare la parola 'famiglia', si tratta invariabilmente di un riferimento all'intera famiglia umana”.
“Si parla poco o nulla della preghiera, del Vangelo o dei sacramenti. Papa Francesco scrive molto sull'economia del mercato, molto poco sull'economia della salvezza”.
"Il difetto fatale dell'enciclica: l'assenza di una prospettiva tipicamente cattolica".
(Phil Lawler)
https://www.catholicculture.org/commentary/popes-new-encyclical-ignores-previous-social-teaching/

Fabio Riparbelli ha detto...


Alla vostra cortese attenzione,



Riguardo alla questione sulla proprietà privata è chiaro che poche persone non devono avere la proprietà del mondo intero, come occultamente avviene già oggi, ogni persona però deve poter essere esclusiva proprietaria almeno della casa in cui vive e della propria attività lavorativa autonoma, se ne ha una, con dei limiti ad acquisirne delle altre per non danneggiare i diritti altrui.

Questo diritto di proprietà minima deve essere garantito dallo stato, che non deve avere solo lui la proprietà di tutto, altrimenti uno per un minimo sgarro si può trovare di colpo in mezzo ad una strada e in galera, e in ogni caso se lo stato possedesse tutto, ritorniamo alla proprietà di tutto in mano dei pochi gestori.

Lo stato dovrebbe garantire la proprietà minima a tutti ed il lavoro, vigilando che non ci siano abusi, illegalità e ponendo dei limiti alle concentrazioni proprietarie, secondo il concetto che la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, ma soprattutto lo stato deve incominciare una volta per tutte ad essere l'unico a stampare moneta, altrimenti continuerà ad essere tutto delle banche centrali e non, che sono tutte private e non cambierà mai niente!



Distinti Saluti,

Fabio Riparbelli.

Fabio Riparbelli ha detto...


Alla vostra cortese attenzione,



Riguardo alla questione sulla proprietà privata è chiaro che poche persone non devono avere la proprietà del mondo intero, come occultamente avviene già oggi, ogni persona però deve poter essere esclusiva proprietaria almeno della casa in cui vive e della propria attività lavorativa autonoma, se ne ha una, con dei limiti ad acquisirne delle altre per non danneggiare i diritti altrui.

Questo diritto di proprietà minima deve essere garantito dallo stato, che non deve avere solo lui la proprietà di tutto, altrimenti uno per un minimo sgarro si può trovare di colpo in mezzo ad una strada e in galera, e in ogni caso se lo stato possedesse tutto, ritorniamo alla proprietà di tutto in mano dei pochi gestori.

Lo stato dovrebbe garantire la proprietà minima a tutti ed il lavoro, vigilando che non ci siano abusi, illegalità e ponendo dei limiti alle concentrazioni proprietarie, secondo il concetto che la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, ma soprattutto lo stato deve incominciare una volta per tutte ad essere l'unico a stampare moneta, altrimenti continuerà ad essere tutto delle banche centrali e non, che sono tutte private e non cambierà mai niente!



Distinti Saluti,

Fabio Riparbelli.

pincolino ha detto...

povero bergy!!

In fin dei conti cos'ha detto di diverso da ""NOstra Aetate,n°5, sulla Fratellanza Universale"" ??

Lo si sa, ma non lo si dice..

Aloisius ha detto...

La cosa tragica è che queste affermazioni del papa NON sono affatto condivise dai mussulmani, nonostsnte li indichi come esempio di amore e di pace e alleati nel fine comune di realizzare l'utopia di società buone, eque e giuste sotto la falce e il martello.

Se i mussulmani affermano di condividere che siamo tutti fratelli sotto un unico Dio, mentono, perché il Corano autorizza a mentire quando ciò è utile per sconfiggere gli infedeli e affermare la gloria di Allah.
Non ho sentito grande entusiasmo nemmeno dalla galassia protestante, anche se in essa regna il caos del soggettivismo assoluto.

La cosa positiva è che queste affermazioni ufficiali aumentano la presa di posizione dei cattolici ( sebbene la maggioranza sia ormai addomesticata) e del clero, distinguendo sempre più fedeli e infedeli a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
E ciò perché gli infedeli a Cristo sono sempre più arditi

Parolin (o Spadato, o Galantino, non ricordo ma conta poco, tanto condividojo) ha recentemente affermato che la Cina rappresenta un esempio di dottrina sociale della Chiesa.

Quando un alto prelato di Santa Romana Chiesa arriva ad affermare pubblicamente una tale aberrazione, vuol dire che non solo ha perso la fede in Cristo, ma che distorce anche la realtà al suo delirio.

Sono comunisti, non più cattolici, e spero che le sparino sempre più grosse, dispersi nella superbia dei loro pensieri, così apparira' sempre più evidente la spaccatura consentita dal Signore per castigo e purificazione.
Aloisius

Anonimo ha detto...

« Cosa dirà Francesco I ad Assisi ? Non citerà certo le parole di san Francesco al sultano », scrivevo nel post prima che l'enciclica Fratelli Tutti uscisse. Ebbene mi sbagliavo. Ha fatto ancora peggio, le ha citate, ma tagliando delle parti essenziali, ne ha stravolto completamente il senso. Ecco quel che dice monsignor Viganò a questo proposito : «Macroscopica e decisamente imbarazzante la falsificazione storica dell’incontro di San Francesco con il Sultano: secondo l’estensore dell’Enciclica il Poverello «non faceva la guerra dialettica imponendo dottrine»; in realtà le parole di San Francesco che i cronisti riportano suonano ben diverse: «Se mi vuoi promettere, a nome tuo e a nome del tuo popolo, che passerete alla religione di Cristo, qualora io esca illeso dal fuoco, entrerò nel fuoco da solo. Se verrò bruciato, ciò venga imputato ai miei peccati; se, invece, la potenza divina mi farà uscire sano e salvo, riconoscerete Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio, come il vero Dio e Signore, Salvatore di tutti». (Vedere testo completo di mons. Viganò alla fine)
Aggiungo altre parole di san Francesco al Sultano di Egitto Malik al Kamil :
"...Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo giustizia quando invadono le vostre terre e vi combattono, perché voi (musulmani) bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla religione di lui quanti più uomini potete. Se invece voi voleste conoscere, confessare e adorare il Creatore e Redentore del mondo, vi amerebbero come se stessi ".
Non c'è nulla da aggiungere se non che ci vuole qualcuno, come monsignor Viganò, che, denunci questi scandali.

"AVETE TACIUTO ABBASTANZA. E' ORA DI FINIRLA DI STARE ZITTI ! GRIDATE CON CENTOMILA LINGUE. IO VEDO CHE A FORZA DI SILENZIO IL MONDO È MARCITO" Scriveva santa Caterina in una lettera datata intorno alla seconda metà del 1375 'A un prelato anonimo'. (Oimé, non più tacere! Gridate con cento migliaia di lengue. Vego che, per lo tacere, el mondo è guasto - S. Caterina da Siena, Lettere, Edizione critica e commento a c. di Antonio Volpato, 2016).

Meno male che Monsignor Viganò non le manda a dire!

pincolinoinoino ha detto...

Caro Sig.Aloisius,

la cosa tragica è che queste affermazioni non sono del" papa" bergoglio.

Lui è semplicemente uno speaker dell'emittente "Vaticano secondo" fondata dal - "genericamente parlando" - movimento ecumenico.

Fabio Riparbelli ha detto...

Alla vostra cortese attenzione,





Riguardo alla questione sulla proprietà privata è chiaro che poche persone non devono avere la proprietà del mondo intero, come occultamente avviene già oggi, ogni persona però deve poter essere esclusiva proprietaria almeno della casa in cui vive e della propria attività lavorativa autonoma, se ne ha una, con dei limiti ad acquisirne delle altre per non danneggiare i diritti altrui.


Questo diritto di proprietà minima deve essere garantito dallo stato, che non deve avere solo lui la proprietà di tutto, altrimenti uno per un minimo sgarro si può trovare di colpo in mezzo ad una strada e in galera, e in ogni caso se lo stato possedesse tutto, ritorniamo alla proprietà di tutto in mano dei pochi gestori.


Lo stato dovrebbe garantire la proprietà minima a tutti ed il lavoro, vigilando che non ci siano abusi, illegalità e ponendo dei limiti alle concentrazioni proprietarie, secondo il concetto che la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, ma soprattutto lo stato deve incominciare una volta per tutte ad essere l'unico a stampare moneta, altrimenti continuerà ad essere tutto delle banche centrali e non, che sono tutte private e non cambierà mai niente!





Distinti Saluti,


Fabio Riparbelli.

Fabio Riparbelli ha detto...

Alla vostra cortese attenzione,





Riguardo alla questione sulla proprietà privata è chiaro che poche persone non devono avere la proprietà del mondo intero, come occultamente avviene già oggi, ogni persona però deve poter essere esclusiva proprietaria almeno della casa in cui vive e della propria attività lavorativa autonoma, se ne ha una, con dei limiti ad acquisirne delle altre per non danneggiare i diritti altrui.


Questo diritto di proprietà minima deve essere garantito dallo stato, che non deve avere solo lui la proprietà di tutto, altrimenti uno per un minimo sgarro si può trovare di colpo in mezzo ad una strada e in galera, e in ogni caso se lo stato possedesse tutto, ritorniamo alla proprietà di tutto in mano dei pochi gestori.


Lo stato dovrebbe garantire la proprietà minima a tutti ed il lavoro, vigilando che non ci siano abusi, illegalità e ponendo dei limiti alle concentrazioni proprietarie, secondo il concetto che la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, ma soprattutto lo stato deve incominciare una volta per tutte ad essere l'unico a stampare moneta, altrimenti continuerà ad essere tutto delle banche centrali e non, che sono tutte private e non cambierà mai niente!





Distinti Saluti,


Fabio Riparbelli.

Fabio Riparbelli ha detto...

Alla vostra cortese attenzione,





Riguardo alla questione sulla proprietà privata è chiaro che poche persone non devono avere la proprietà del mondo intero, come occultamente avviene già oggi, ogni persona però deve poter essere esclusiva proprietaria almeno della casa in cui vive e della propria attività lavorativa autonoma, se ne ha una, con dei limiti ad acquisirne delle altre per non danneggiare i diritti altrui.


Questo diritto di proprietà minima deve essere garantito dallo stato, che non deve avere solo lui la proprietà di tutto, altrimenti uno per un minimo sgarro si può trovare di colpo in mezzo ad una strada e in galera, e in ogni caso se lo stato possedesse tutto, ritorniamo alla proprietà di tutto in mano dei pochi gestori.


Lo stato dovrebbe garantire la proprietà minima a tutti ed il lavoro, vigilando che non ci siano abusi, illegalità e ponendo dei limiti alle concentrazioni proprietarie, secondo il concetto che la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri, ma soprattutto lo stato deve incominciare una volta per tutte ad essere l'unico a stampare moneta, altrimenti continuerà ad essere tutto delle banche centrali e non, che sono tutte private e non cambierà mai niente!





Distinti Saluti,


Fabio Riparbelli.

Anonimo ha detto...

“Fratelli tutti” è il manifesto di un'altra religione

Nell'enciclica del Papa c’è il deismo, l’indifferentismo (eresia che Papa Gregorio XVI definì “perversa opinione”), un pizzico di panteismo e un quintale di islam di fronte al quale ci si inginocchia. C’è di tutto, meno la divinità di Cristo

https://www.ilfoglio.it/preghiera/2020/10/10/news/-fratelli-tutti-e-il-manifesto-di-un-altra-religione-1158022/