tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post100651765927821426..comments2024-03-28T18:24:44.285+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Il rinascimento della lingua latina. - Che fine ha fatto la lingua liturgica dell'Occidente?michttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-20506328089565802072012-12-07T11:06:30.640+01:002012-12-07T11:06:30.640+01:00«Il latino! lingua antica, ma non già morta, del c...«Il latino! lingua antica, ma non già morta, del cui superbo eco, se da secoli sono muti i diruti anfiteatri, i famosi fori e i templi dei Cesari, non tacciono le basiliche di Cristo, dove i sacerdoti del Vangelo e gli eredi dei martiri ripetono e ricantano le salmodie e gl'inni dei primi secoli nella lingua riconsacrata dei Quiriti. Ormai la lingua di Roma è principalmente lingua sacra, che risuona nei riti divini, nelle aule teologiche e negli Atti della Sede Apostolica, e nella quale tante volte voi stessi rivolgete un dolce saluto alla Regina del cielo vostra Madre e al Padre vostro che regna lassù. Ma essa è anche la chiave, che vi apre le fonti della storia. Ciò che del passato, romano e cristiano, in iscrizioni, in scritti e in libri è giunto fino a noi, porta, salvo parziali eccezioni negli ultimi secoli, quasi tutto la veste della lingua latina».<br /><br />PIO XII, Discorso alle rappresentanze dei gruppi degli Istituti Medi Superiori di Roma (30 gennaio 1949)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-68386859414153220472012-10-08T11:32:17.149+02:002012-10-08T11:32:17.149+02:00"Il fatto che il Latino sia una lingua morta..."Il fatto che il Latino sia una lingua morta parla a favore del suo utilizzo: è il modo migliore di proteggere l'espressione della Fede contro gli adattamenti linguistici che vengono effettuati naturalmente attraverso i secoli" - Marcel LefebvreAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-743304898457969842012-10-08T11:24:11.853+02:002012-10-08T11:24:11.853+02:00L’uso di una lingua sacra ci aiuta a vivere la sen...<i>L’uso di una lingua sacra ci aiuta a vivere la sensazione dell’al-di-là» </i><br /><br />L'uso di una lingua sacra, non ci aiuta solo a <b>vivere la sensazione dell'al-di-là</b>, ma è una lingua codificata che custodisce formule solenni e intraducibili, preservandole dalle contraffazioni provocate dalla fluidità del linguaggio per effetto della sua evoluzione nel corso dei secoli. Il fine è quello di garantire ad ogni generazione l'incontro e l'immersione nella Realtà divino-umana (come divino-umana è la Persona di Cristo) che il Rito <b>riproduce</b>. Ma soprattutto quello di preservare la sacralità e l'integrità del Rito, che è una cosa molto seria, non manipolabile.<br /><br />« ... A nessuno è concesso di sottovalutare il Mistero affidato alle nostre mani: esso è troppo grande perché qualcuno possa permettersi di trattarlo con arbitrio personale, che non ne rispetterebbe il carattere sacro e la dimensione universale.»<br />[Giovanni Paolo II, <i>Ecclesia de Eucharistia</i>, n. 52]<br /><br />Inoltre, c'è anche l'aspetto della <b>universalità</b> della lingua della Chiesa, valida per i credenti di ogni latitudine.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-28941765157109441512012-10-08T00:22:47.259+02:002012-10-08T00:22:47.259+02:00«L’uso di una lingua sacra è tradizione in tutto i...«L’uso di una lingua sacra è tradizione in tutto il mondo. Nell’Induismo la lingua di preghiera è il sanscrito, che non è più in uso. Nel Buddismo si usa il Pali, lingua che oggi solo i monaci buddisti studiano. Nell’Islam si impiega l’arabo del Corano. L’uso di una lingua sacra ci aiuta a vivere la sensazione dell’al-di-là» <br /><br />Ma perchè mai dovremmo vivere la sensazione dell'al-di-là?<br />Quando saremo nell'al-di-là vivremo la sensazione dell'al-di-là, oggi che siamo dove siamo viviamo la nostra fede, se possibile, senza sensazioni future. Possiamo certo vivere nella dimensione della speranza della vita gloriosa, ma è sicuro che qualsiasi sensazione attuale dell' al-di-là che possiamo vivere qui sarà completamente diverso da come sarà l'al-di-là. <br />Questa fissazione, che è molto moderna e non affatto tradizionale (vedi la concezione tomistica completamente diversa del rapporto del sacro nel tempo mondano) sull'apparire dell'al-di-là nella liturgia è un rinnegamento, questo sì indice di mancanza di fede, che esista una separazione ontologica tra la vita eterna(che sarebbe meglio tradurre infinita) che già possiamo sperimentare qui, oggi, e quella che vivremo in pienezza nella luce della gloria. Anonymousnoreply@blogger.com