tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post1800289623485324011..comments2024-03-28T22:28:13.381+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Ultime conversazioni di Benedetto XVI dopo le sue dimissioni. Il perno del suo Pontificato: la creazione della figura del “Papa emerito”michttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger36125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-84083527265347702212016-10-15T20:42:08.247+02:002016-10-15T20:42:08.247+02:00Interessante lo spunto offerto da PP: in realtà il...Interessante lo spunto offerto da PP: in realtà il fascismo fu sempre assai morbido con le opinioni anti-regime. Se non c'erano cospirazioni politiche, al massimo si rischiava un limitato periodo di confino. Oggi, in caso di violazione dalla famigerata legge Mancino, che colpisce semplicemente <b>opinioni</b> in merito a fascismo, razzismo, omofobia, revisionismo e negazionismo storico e via discorrendo, il presente regime democratico irroga anni e anni di carcere.<br />Oh, quant'è bella la democrazia! Silentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-31205759709975423282016-10-15T20:09:55.448+02:002016-10-15T20:09:55.448+02:00Lupus,
sulla data fatidica, il,significato ed i fu...Lupus,<br />sulla data fatidica, il,significato ed i fulmini concordo completamente. <br />E chiaro che sul libro doveva esserci l' imprimatur del Jefe. O non si chiedeva forse il beneplacito a Stalin prima di pubblicare alcunché in URSS? I sistemi sono gli stessi. Speriamo che almeno si formi e si sviluppi un "samidzat" tra i veri Cattolici.Rrnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-21451261130055495912016-10-15T18:57:12.475+02:002016-10-15T18:57:12.475+02:00Rosa, forse sarò io che mi proietto film sul muro,...Rosa, forse sarò io che mi proietto film sul muro, ma l'ho già detto e, a rischio di diventare pedante, la CC è finita il 28/02/13 quando l'ultimo Papa di SRC si è chiuso il portone dietro le spalle, adesso Castelgandolfo diventerà una meta turistica con museo annesso.....il 2017 è dietro l'angolo, io già prego e questo è un mezzo miracolo, un paio di noterelle, il giorno 7 u.s. un fulmine si è schiantato sul cupolone alle ore 13 ca. i testimoni hanno preso uno scagazzo tremendo perché hanno tremato le fondamenta della basilica e sono parecchi 'sti 'fulmini a ciel sereno'che si sfogano rabbiosamente là, chissà perché, ultimo la commemorazione della infame pagina della storia della chiesa costata fiumi di sangue e violenze inenarrabili e sofferenze indicibili per i remnants, priest'holes, coraggiosi francesi sopravvissuti anche a la terreur e i tanti martiri di tutta Europa, una vergogna per entrambi, altro che reunion festosa, una frustata in piena faccia a chi ancora ricorda. Qui non serve altro che silenzio, preghiera riflessione; sul libro, è stato chiesto il permesso al vdr per la pubblicazione, non fatemi aggiungere altro. Lupus et Agnus.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-51373825178420771402016-10-15T17:21:50.968+02:002016-10-15T17:21:50.968+02:00Lupus,
perché continuino con il refrain, con il &q...Lupus,<br />perché continuino con il refrain, con il "meme" o mantra, è chiaro come il sole: con tutte le cose NON cattoliche che dice e fa il VdR, potrebbe balenare a qualche Cattolico potente di tirar furoi BXVI dal suo eremo e rimetterlo sul trono. Come si faceva ai bei tempi degli Imperi e delle Monarchie. Ed allora tutto il castello costruito, preparato da anni, cascherebbe giu' . <br />Quindi distogliamo l'attenzione, facciamo credere che tutto vada bene e i due filino d'amore e d' accordo, e poi, ottenuto lo scopo <br />( l'annichilimento della Chiesa, o almeno della sua gerarchia e del suo potere), potremo anche, forse, lasciare che la verità si sappia. Tanto, a quel punto, BXVI sarà morto, il VdR probabilmente pure, e chi sa chi ci sarà, se ci sarà, sul trono di Pietro. Ma soprattutto chissà se ci saranno ancora Cattolici, o saranno tutti inglobati in una melassa amorfa di New World Religion.<br /><br />Sull' altro argomento: OK, non è questa la sede. Solo una cosa: prima zittirono con la forza i negazionisti, poi i revisionisti. Poi zittiranno i tradizionalisti cattolici e poi i Cristiani "tout court", ed infine tutti coloro che non obbediranno ai dogmi del NWO. Compresi noi. Se non si capisce questo, se non si comprende la portata della non studiabilita' di quell'evento, dell' averne idee diverse e non conformi alla vulgata, non si capisce dove ci hanno portato, e dove ci condurranno.Rrnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-63979190825390482152016-10-15T16:59:09.811+02:002016-10-15T16:59:09.811+02:00@ Cerchiamo di chiarire, precisando, se possibile...<br />@ Cerchiamo di chiarire, precisando, se possibile<br /><br />1. Nel suo articolo, Don Curzio da' un'immagine deformata della FSSPX e del suo Superiore Generale, mons. B. Fellay, in riferimento al caso Williamson. Fa capire che il vescovo ribelle sarebbe stato espulso dalla stessa perche' non avrebbe aderito alla "vulgata sterminazionista" e al dogma della "Holocaustica Religio". Dall'articolo si evince che per mons. Williamson e D. Curzio lo sterminio hitleriano degli ebrei non sarebbe "ragionevolmente provato". In realta', mons. Williamson fu espulso per indisciplina, avendo apertamente contestato l'autorita' del Superiore Generale con il rifiutarsi di ottemperare a cio' che gli veniva richiesto. Nel far cio', mons. Fellay non ha utilizzato un metodo diverso da quello impiegato in altri casi simili: di fronte a ribellioni ostinate non e' mai venuto a compromessi, ha sempre e rapidamente picchiato duro. E ha fatto bene, devo dire.<br />2. Secondo D. Curzio la FSSPX sarebbe dunque infettata dal "virus modernista". Le prove? I "lefebvriani", osservo, hanno forse portato al Papa l'acqua con le orecchie per ottenere uno straccio di "riconoscimento canonico" o non hanno da poco tempo affermato ufficialmente che la cosa non interessa loro? Che la loro missione, nella presente crisi della Chiesa, va ben al di la' di una piccola cosa come questa, dell'accordo con la Roma modernista, a tutti i costi?<br />3. La polemica contro la FSSPX cosa c'entrava con l'argomento vero e proprio dell'articolo, che pur offre utili spunti di riflessione sul tema attuale e sconcertante del "Papa emerito"? E da questo punto di vista, che e' il piu' importante, Mic ha fatto bene a pubblicarlo. Ritengo le sia sfuggita la perfidia nascosta nel paragrafo sul caso Williamson.<br />4. Restando in tema di "Olocausto". Il termine e' ormai entrato nell'uso, anche se si presta a noti travisamenti, concorrendo ad una sorta di inaccettabile teologia della storia che pone il popolo ebraico al centro della storia stessa, quale novello e sofferente Messia. Questa e' una deformazione che va combattuta, come ha notato giustamente Mic. Negare tuttavia la storicita' dello sterminio nazista degli Ebrei e' assurdo. Non vedo come sia possibile, di fronte alla massa delle testimonianze e delle prove. <br />5. Il fatto storico e' impossibile da negare, nella sua sistematicita' e vastita'. Quando Hilter in persona, poco prima di suicidarsi, si vantava di aver "eliminato" gli ebrei dalla Germania e dall'Europa centro-orientale (dove erano milioni), cioe' dall'Europa occupata dai suoi eserciti, millantava forse? <br />6.E' anche vero, pero', che considerare reato il "negazionismo" e' del tutto inaccettabile. Si tratta di una norma liberticida, contraria ai valori democratici sempre e di continuo invocati, distruttrice della liberta' di pensiero, che contempla anche la liberta' di dire fesserie o comunque cose storicamente inesatte. Chi sbaglia sui fatti storici va convinto con la discussione razionale. Se non si convince, pazienza. Mettere la gente in galera per un reato d'opinione (concernente l'esistenza o il significato di fatti storici) non e' civile. Non credo nemmeno il fascismo lo facesse: per le critiche al regime si poteva finire al confino per qualche tempo, non in carcere. E il regime di internamento era abbastanza moderato, oltre che abbreviato in genere da amnistie e condoni: basta leggere i libri di Levi e Pavese in proposito. PP<br /> Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-65697107918393143922016-10-15T16:38:46.390+02:002016-10-15T16:38:46.390+02:00Lo ripeto anch'io. Cancellerò qualunque commen...Lo ripeto anch'io. Cancellerò qualunque commento sullo "sterminio" (che, ripeto, peraltro non è un olocausto). <br />C'è molto da dire, invece, sul tema dell'articolo.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-43727298286934387952016-10-15T16:37:30.948+02:002016-10-15T16:37:30.948+02:00Lo ripeto anch'io. Cancellerò qualunque commen...Lo ripeto anch'io. Cancellerò qualunque commento sullo "sterminio" (che, ripeto, peraltro non è un olocausto). <br />C'è molto da dire, invece, sul tema dell'articolo.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-65174575092413250552016-10-15T16:22:33.011+02:002016-10-15T16:22:33.011+02:00Lasciate perdere la shoah, condivido Giudici e Got...Lasciate perdere la shoah, condivido Giudici e Gotti Tedeschi, le parole riportate sul libro non sono ascrivibili a Ratzinger, perché continuino col mantra del pace e bene fratelli e dell'unità nella diversità degli stili dei due papi non lo so, GT dice che se potesse parlare salterebbero fuori i VERI motivi delle dimissioni, al resto penserà la storia, non insistete più di tanto su certi toni, lo dico con affetto. Lupus et Agnus.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-4168036815839728402016-10-15T16:19:39.097+02:002016-10-15T16:19:39.097+02:00Valutare un testo dalla vicinanza del suo autore a...Valutare un testo dalla vicinanza del suo autore a Caio o Tizio, e quindi pre-giudicarlo negativamente in seguito a ciò, è un ritenerlo "guilty by association", colpevole del reato di associazione criminale, ed è un tipico espediente dei marxisti e dei neomodernisti (che nella Chiesa sono praticamente la stessa cosa).<br />Altro espediente tipico, sec. me, dei "sinistri" è non citare mai o quasi mai direttamente la fonte, il documento, il testo d' archivio, se esiste, il brano di intervista, magari televisiva, quindi riosservabile, e via dicendo, di questi o di quello che si critica, e riportare il tutto quasi mai nella lingua originale, ma di solito in traduzioni più o meno corrette.<br />Almeno noi NON dovremmo ricorrere a simili espedienti.<br />Rrnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-81879975718150598562016-10-15T16:05:40.626+02:002016-10-15T16:05:40.626+02:00A me risulta che, almeno fino ad un anno fa circa,...A me risulta che, almeno fino ad un anno fa circa, lo Yad Vashem fosse arrivato alla cifra di 3 milioni e qualcosa di Ebrei vittime, in un modo o nell'altro, della Shoah, e che di molte di loro, in realtà, non ci fosse una gran documentazione. Ho inoltre visto il modulo di segnalazione al Museo dei dati di un eventuale congiunto scomparso allora e, sinceramente, non mi sembrava molto preciso ed accurato, anche perché non richiedeva, almeno in prima battuta, di allegare materiale documentale (certificati di nascita o residenza, stato civile, fotografie, ecc,). Nel corso dei decenni post guerra la definizione di "vittima dello Shoah" si è notevolmentete ampliata, e quindi i numeri variano molto. È inoltre emerso, da ricerche accurate negli archivi ex sovietici come molti Ebrei dell' Est Europa allora appartenente all'URSS (Paesi baltici, Bielorussia, Ucraina, Russia stessa, e poi la parte di Polonia occupata dai Sovietici) furono evacuati verso regioni più interne dell'UNione Sovietica stessa, e quindi fare conti precisi su quanti Ebrei, e come, morirono o comunque scomparvero nel carnaio della II Guerra mondiale, soprattuto ad Est, è veramente molto difficile. Ad Auschwitz si disse per anni che fossero morti più di 4 milioni di persone, ora il numero ufficiale è di un milione e mezzo circa, ma studiosi NON revisionisti stimano più verosimile meno di 1 milione. <br />Altro libro da leggere, oltre a quello gia segnalto di Menuhidin, e quello famos di Norman Finkelstein "L' industria dell' Olocausto", reperibile almeno in originale ed online un po' ovunque. Rrnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-66982286886745279432016-10-15T15:48:53.971+02:002016-10-15T15:48:53.971+02:00Fatti non parole per o contro.
Qui un estratto del...Fatti non parole per o contro.<br />Qui un estratto dell`intervista di Williamson alla televisione svedese, il solo commento che mi viene è di dire che quel che afferma, e come lo dice, è allucinante.<br /><br />Secondo Williamson NON UN SOLO EBREO È MORTO IN UNA CAMERA A GAZ, per lui le camere a gaz non sono mai esistite, per mons. Williamson al massimo 2-3 cento mila ebrei sono morti MA non nelle camere a gaz ma nei campi di concentramento.<br /><br />http://lacriseintegriste.typepad.fr/weblog/2009/01/entretien-de-mgr-williamson-%C3%A0-svt.htmlLuisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-17012038731468985762016-10-15T15:40:51.797+02:002016-10-15T15:40:51.797+02:00sur le chiffre mythique de six millions, utilisé p...<i>sur le chiffre mythique de six millions, utilisé par la propagande sioniste dès le 19e siècle</i><br /><br />Non continueremo le disquisizioni sul "numero" perché è un elemento venuto fuori nostro malgrado ed è stato usato strumentalmente nel caso di mons. Williamson. Così come la strumentalizzazione continua nel momento in cui lo "sterminio" degli ebrei, come ho detto sopra, oltre ad esser fatto assurgere impropriamente a "luogo teologico", viene imposto come "memoria" imperitura del "sacrario dell'odio" dal quale tirar fuori ogni possibile ricatto morale nei confronti del resto del mondo chiamato a testimone. <br />Dimenticando che purtroppo la storia di "stermini" ne conosce anche altri che non sto qui ad enumerare. Forse esiste una "scala" dell'orrido e quello degli ebrei è più orrido di altri? Credo che ogni vita umana sia preziosa allo stesso modo davanti a Dio che, nel Figlio, si è Incarnato ed è morto e risorto non solo per i cristiani ma per tutti gli uomini. E la Sua salvezza diventa operante per coloro (i "molti") che Lo accolgono (ebrei compresi, checché ne dicano i modernisti che hanno tirato fuori "le alleanze parallele")michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-45502231504072325502016-10-15T15:23:00.305+02:002016-10-15T15:23:00.305+02:00Sur le prétendu "holocauste" ou "sh...Sur le prétendu "holocauste" ou "shoah" (que Giulia et Lister me pardonnent !), sur le chiffre mythique de six millions, utilisé par la propagande sioniste dès le 19e siècle, voir le livre, notable à tous égards, de Gerard Menuhin (fils du grand musicien juif Yehudi Menuhin) : "Tell the Truth and Shame the Devil : Recognize the True Enemy and Join to Fight Him", 2nd ed., Castle Hill Publishers, 2016. Vendu par Amazon.uk.<br />Il donne entièrement raison a Mgr Williamson et à D. Curzio Nitoglia.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-43059028930236430852016-10-15T14:31:35.616+02:002016-10-15T14:31:35.616+02:00I ricordi di un nuovo teologo: "La mia vita&q...I ricordi di un nuovo teologo: "La mia vita" del card. Ratzinger<br />http://pascendidominicigregis.blogspot.com.br/2012/07/i-ricordi-di-un-nuovo-teologo-la-mia.htmlGedersonnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-32212311079282195442016-10-15T14:24:22.426+02:002016-10-15T14:24:22.426+02:00I risultati furono abbastanza sorprendenti. Divenn...I risultati furono abbastanza sorprendenti. Divenne evidente che la teologia della storia di Bonaventura rappresentava la lotta per giungere ad una vera comprensione della escatologia.In questo modo essa si ancorava all'istanza centrale della questione stessa del Nuovo Testamento. Era chiaro che la discussione che Bonaventura intraprese con Gioacchino da Fiore- lo straordinario profeta di quel periodo-portò ad un cambiamento del concetto di escatologia che è ancora oggi operativo.Infine risultò ovvio che la teologia della storia non rappresentava un'area isolata del pensiero di Bonaventura. Al contrario, essa era legata alle scelte filosofiche e teologiche di base che costituirono il presupposto della sua partecipazione alle aspre controversie degli anni 60' e 70'del XIII secolo. Fu in queste controversie che venne trattato il problema della filosofia e della teologia e anche quello dell'ellenismo e della de-ellenizzazione, nonchè la questione in merito al fatto se la fede può essere trasformata in comprensione. Per molti aspetti quegli anni turbolenti, con l'improvvisa penetrazione della scienza araba nella struttura saldamente consolidata della teologia tradizionale, sono simili allo stato d'animo post-conciliare. Dieci anni fa non sarebbe stato difficile progettare delle applicazioni al presente. La disciplina degli storici, tuttavia, vietò un simile procedimento.Compito dello storico è mostrare i suoi risultati e null'altro che i suoi risultati. Talvolta questa limitazione mi ha infastidito ma credo che fosse e sia giustificata...<br />Mi pare chiaro che Bonaventura 'non poteva' tacere su Gioacchino essendo egli Ministro Generale di un ordine che era quasi giunto al suo punto di rottura a causa della questione gioachimita. L'Hexaemeron è la risposta che egli diede a questo problema in qualità di Generale dell'ordine;è una discussione critica con l'abate ed i suoi seguaci. Senza Gioacchino quest'opera sarebbe incomprensibile. Ma la discussione è portata avanti in modo tale che Gioacchino viene interpretato all'interno della tradizione, mentre i gioachimiti lo interpretavano contro la tradizione.Bonaventura non rifiuta totalmente Gioacchino (come aveva fatto Tommaso):<br />egli lo interpreta piuttosto in modo ecclesiale, creando così un'alternativa ai gioachimiti radicali. Sulla base di questa alternativa egli cerca di conservare l'unità dell'ordine...<br />Oggi porrei in modo differente molti accenti e cambierei molte sfumature ma l'argomento generale resta intatto e non vedo alcuna ragione di rielaborarlo. A questo una ristampa mi pare giustificata dal punto di vista storico e sono inoltre convinto che, proprio al momento attuale, la teologia ha tutte le ragioni di rimanere in contatto con la propria storia. Senza questo essa è condannata a inaridirsi come un albero divelto dalle proprie radici.Pertanto è mia speranza che questo libro sia utile anche in questo campo e possa stimolare altri ad entrare in quel dialogo con la storia che deve continuamente essere ripreso...<br /><br />Tubingen, 15 Agosto 1969<br />Joseph Ratzinger"irinanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-47152564242013320172016-10-15T14:23:40.070+02:002016-10-15T14:23:40.070+02:00Joseph Ratzinger, San Bonaventura, la teologia del...Joseph Ratzinger, San Bonaventura, la teologia della storia, Nardini Editore, Firenze,1991.<br /><br />"Prefazione all'Edizione Americana<br />...Quando nell'autunno del 1953 iniziai il lavoro di preparazione per questo studio, una della questioni che occupavano un posto di primo piano all'interno dei circoli teologici cattolici di lingua tedesca era la questione concernente la relazione tra la storia della salvezza e metafisica.Si trattava di un problema sorto soprattutto dai contatti con la teologia protestante che, sin dai tempi di Lutero, tendeva a vedere nel pensiero metafisico un allontanamento dall'istanza specifica della fede cristiana la quale non indica semplicemente all'uomo la via verso l'eterno ma verso quel Dio che opera nel tempo e nella storia. A questo riguardo sorsero interrogativi di carattere differente e di diverso ordine. Come può divenire storicamente presente ciò che è avvenuto? Come può avere significato universale ciò che è unico e irripetibile? Ma, d'altra parte, la 'ellenizzazione' della cristianità, che tentò di vincere lo scandalo del particolare attraverso una miscela di fede e metafisica, non ha forse portato ad uno sviluppo in direzione sbagliata? Non ha creato uno stile statico di pensiero che non è in grado di rendere giustizia al dinamismo dello stile biblico?<br />Queste domande esercitarono in me un forte influsso ed io intendevo dare il mio contributo per rispondere ad esse. Alla luce della Tradizione comunemente accettata della teologia tedesca, mi pareva ovvio che non si sarebbe potuto fare questo 'a priori'; al contrario, ciò si poteva realizzare solo e proprio nel dialogo con quella tradizione teologica chiamata in questione.Unicamente sulla base di questo tipo di studio poteva aver luogo una formulazione sistematica...In relazione alle questioni di cui mi occupavo, Bonaventura era un soggetto naturalmente più adatto di San Tommaso d'Aquino. In questo modo si trovò un interlocutore per la discussione.Le domande che speravo di volgere a questo interlocutore si possono riassumere in termini generali nei concetti di rivelazione-storia-metafisica...Così concentrai sempre più la mia attenzione sulla teologia della storia così come Bonaventura stesso l'aveva sviluppata nella lotta spirituale della sua età. E' questo il modo in cui nacque il presente volume.<br />.irinanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-30154712289068381322016-10-15T14:18:31.466+02:002016-10-15T14:18:31.466+02:00Sul "papa emerito" sono d'accordissi...Sul "papa emerito" sono d'accordissimo con i dubbi di mic. Non vivo con il dogma dell'infallibilità di Ratzinger, né per tutte le cose che dice ora, né per tutte le cose che ha detto in passato, pur avendo di lui una ottima opinione. Il punto è di metodo: se abbiamo fondati dubbi che certi suoi scritti siano taroccati in un punto, dove abbiamo testimonianze di un certo rilievo, come facciamo a sapere che non ci sono taroccamenti altrove? Per questo, prendo nota di tutte le osservazioni, ma credo che per ora non si possa trarre nessuna conclusione.<br /><br />-- <br />Fabrizio GiudiciAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-5190762545108104602016-10-15T14:16:33.544+02:002016-10-15T14:16:33.544+02:00Ci sono prove? Non ci sono prove? L'olocausto ...Ci sono prove? Non ci sono prove? L'olocausto è stato veramente tale? Non lo so. So solo che numerosi storici e studiosi hanno messo in dubbio la narrazione attuale dell'evento. Ma non è questo il problema: da sempre gli storici discutono sugli eventi passati. Ciò che è inaccettabile è che un crescente numero di Stati (ultimamente anche l'Italia) abbiano imposto - autonomamente? su imposizione della nota lobby? - l'olocausto come "verità storica", indiscutibile, dogmatica, la cui negazione, o anche la sua critica messa in dubbio, o la sua ridefinizione quantitativa e qualitativa, merita il processo e la galera. Ci sono decine di persone, tra Germania, Francia, Austria, Svizzera che sono in galera per questo reato d'opinione. Persone normali, storici, giornalisti, ricercatori indipendenti. L'olocausto è ormai l'unico dogma della chiesa progressista. <br />Ed è per questo che, a prescindere da altre motivazioni teologiche o canoniche, Monsignor Williamson mi è molto simpatico. Silentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-59141170415954048362016-10-15T13:29:16.139+02:002016-10-15T13:29:16.139+02:00Per Luisa e Fabrizio Giudici,
ho colto anch'i...Per Luisa e Fabrizio Giudici,<br /><br />ho colto anch'io quella che appare come una forzatura per mettere alcune toppe ad affermazioni di mons. Georg e conseguenti congetture, così come ho colto le discrepanze con lo stile di Benedetto XVI. Su questo convengo e condivido le riserve.<br /><br />Purtroppo, però, sono le ambiguità più volte riconosciute, compresa quella che chiama in causa la collegialità e la funzione di emerito parificata alla sacramentalità del vescovato che rendono la questione aperta alle critiche e il discorso per nulla concluso.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-67561782592421605422016-10-15T13:22:13.722+02:002016-10-15T13:22:13.722+02:00Cara Irina,
Grazie per la segnalazione e l'ult...Cara Irina,<br />Grazie per la segnalazione e l'ulteriore tassello che ci offre.<br />Del nuovo concetto di tradizione avevamo parlato anche qui<br />http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/11/davvero-e-accaduto-qualcosa-di-grande-e.html<br /><br />Il link è utile anche perché nella nota 1. riprende l'accenno a Bonaventura e implicazioni...michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-1565449349724305242016-10-15T13:17:49.269+02:002016-10-15T13:17:49.269+02:00Historicus,
mons. Williamson non ha affermato che ...Historicus,<br />mons. Williamson non ha affermato che "non ci sono prove dell'Olocausto" (che comunque è improprio definire tale, perché "olocausto" è il sacrificio espiatorio di Cristo Signore, mentre <i>shoah</i> significa ed è un abominevole "sterminio"). Ha solo messo in discussione la cifra "accettata dagli storici" in relazione ai forni crematori. Questo di certo non serve a sminuire l'enormità dell'orrore perpetrato, serve soltanto a ridimensionare l'enfasi con cui ci sbattono in faccia una realtà storica che sta diventando impropriamente un "luogo teologico". Facendone la "memoria" imperitura del "sacrario dell'odio" dal quale tirar fuori ogni possibile ricatto morale nei confronti del resto del mondo chiamato a testimone. <br />Questo e non altro è l'elemento da cui cercar di sottrarre le nostre coscienze. E credo che questo e non altro fosse l'intento di mons. Williamson, che gli hanno ritorto contro ad arte, facendo esplodere lo scandalo ad orologeria appena Benedetto XVI ha reso nota la revoca della scomunica ai vescovi ordinati da mons. Lefebvre.<br />Tutt'altra questione è la "dottrina della sostituzione" - che pure mette in fibrillazione i modernisti - che ha valenza ontologica e riguarda il piano teologico prima di quello storico. <br />Se così non fosse di certo non avrei speso una parola in più nei confronti di Mons. Williamson, che forse è un po' una testa calda, ma che conosco come ottimo sacerdote, anche se - ripeto - non è tra i miei immediati punti di riferimento.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-45769872141538859932016-10-15T13:12:37.796+02:002016-10-15T13:12:37.796+02:00per Anonimo delle 10:39
grazie per l'interess...per Anonimo delle 10:39 <br />grazie per l'interessante informazione. Per fortuna il video si può ancora trovare, ad esempio all'indirizzo :<br /> http://video.repubblica.it/dossier/benedetto-xvi-abbandona-dimette-papa/ratzinger-a-porta-a-porta--solo-il-signore-puo-licenziare-da-papa/119075/117559<br />Durata 1.35 minuti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-47070807879781591142016-10-15T12:59:56.657+02:002016-10-15T12:59:56.657+02:00@ Non ci sono le prove dell'Olocausto?
Al Mu...<br />@ Non ci sono le prove dell'Olocausto? <br /><br />Al Museo dell'Olocausto in Israele (Yad Vashem), organizzato dagli stessi israeliani, hanno raccolto nomi, cognomi, data di nascita e di morte, nonche' fotografia individuale di 4 milioni e passa di ebrei ed ebree sterminati da Hitler. Non basta come prova? Dobbiamo ritenere che si tratti di un colossale falso? L'opera di raccolta e catalogazione dei dati non e' ancora finita. <br />A parte questo tipo di documentazione, le prove della politica di sterminio di Hitler (rivolta non solo contro gli ebrei, che ne costituirono tuttavia l'obiettivo principale) sono numerose ed inconfutabili, per chi si voglia documentare seriamente. La cifra accettata dagli storici piu' seri e' di circa 5 milioni di israeliti. Del resto fu lo stesso Hitler, nelle sue deliranti dichiarazioni finali, assediato nel Bunker di Berlino, a vantarsi che la gente sarebbe sempre stata grata al nazionalsocialismo "del fatto che io ho eliminato gli ebrei dalla Germania e dall'Europa centrale". In effetti, continua lo storico che riporta la frase, "con la morte di piu' di cinque milioni di ebrei era stata messa fine con la violenza alla storia bimillenaria dell'ebraismo europeo, risalente all'epoca romana" (Andreas Hillgruber, Il duplice tramonto. La frantumazione del Reich tedesco e la fine dell'ebraismo europeo, tr. it. di E. Galli della Loggia con Introduzione del medesimo, Il Mulino, Bologna, 1990, pp. 83-102, p. 99. Si tratta di due saggi, il secondo del quale titola: Il luogo storico dello sterminio ebraico. Hillgruber era storico conservatore, fortemente inviso alle sinistre). Historicus <br /><br /> Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-80675761596094395342016-10-15T12:47:47.245+02:002016-10-15T12:47:47.245+02:00Joseph Ratzinger, San Bonaventura, la teologia del...Joseph Ratzinger, San Bonaventura, la teologia della storia, Nardini Editore, Firenze, 1991 <br />"Premessa all'Edizione Italiana<br />...Ma anche il problema stesso, che ho cercato di studiar in Bonaventura, è divenuto di nuovo attuale. H.De Lubac ha dedicato ampi studi alla posterità di Gioacchino da Fiore. Così se egli si è sforzato di fare ciò con la precisione e l'oggettività dello storico, l'impulso per il suo lavoro è però scaturito dall'attualità che oggi Gioachino ha raggiunto. Il problema se sia possibile per un cristiano concepire una sorta di compimento all'interno delle vicende di questo mondo, se sia possibile cioè una specie di utopia cristiana, una sintesi di utopia e di escatologia, può forse essere considerato la chiave teologica dl dibattito sulla teologia della liberazione.Non è un caso che a ciò si connetta ancora una disputa su quale speciale significato contraddistingua gli Ordini religiosi (e in particolare quelli mendicanti), come esponenti della componente 'pneumatica'dell'esistenza cristiana, nell'approssimarsi di una tale nuova era storica. A ciò si collega anche il problema del rapporto tra il Cristo e lo Spirito, secondo un ritmo trinitario della storia ed una determinata figura 'pneumatica' della Chiesa.In tale modo possiamo ancora meglio comprendere per più di un aspetto la situazione conflittuale nella quale Bonaventura venne a trovarsi.Oggi come un tempo questa non è una pura disputa accademica, bensì una lotta su come la storia possa essere rettamente delineata e su come essa venga corrotta. Come questo libro cerca di mostrare, Bonaventura ha assunto a tale riguardo una posizione fortemente differenziata e non ha in alcun modo condannato nella sua globalità il pensiero di Gioachino. Certo egli respinse inesorabilmente le aspirazioni che tendevano a dividere il Cristo e lo Spirito, la Chiesa organizzata secondo un ordinamento cristologico-sacramentale e la Chiesa pneumatico-profetica dei nuovi poveri e che rivendicavano inoltre la pretesa di poter rendere presente l'utopia attraverso la loro stessa forma di vita. Su tale sfondo si può comprendere, anche se forse non ci è possibile approvarla, la severità- a stento comprensibile in un'epoca d tranquillità- dimostrata da Bonaventura, con l'arresto del suo predecessore Giovanni da Parma (venerato dalla Chiesa come beato), al fine di tutelarne il nome e la reputazione dall'abuso che ne veniva fatto attraverso opinioni radicali e fanatiche...<br /><br />Roma, 24 luglio 1991<br /> Joseph card Ratzinger"irinanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-50394092840628868602016-10-15T11:56:30.297+02:002016-10-15T11:56:30.297+02:00Luisa ha già scritto molte obiezioni che avrei fat...Luisa ha già scritto molte obiezioni che avrei fatto anch'io, e quindi non le ripeto.<br /><br />In generale, invece, visto che si parla dell'ultimo libro di Seewald, segnalo questo passaggio di Ettore Gotti Tedeschi intervistato da Campari & De Maistre:<br /><br />http://www.campariedemaistre.com/2016/10/un-campari-con-ettore-gotti-tedeschi.html<br /><br />"Anzitutto mi permetto di avanzare dei dubbi attorno alle Ultime Conversazioni di Benedetto XVI, chi lo conosce non vi ritrova né la cultura, né i riferimenti, né i modi di dire consueti di questo grande Papa. Chissà piuttosto se un giorno potrò collaborare anche io a scrivere le sue memorie, perché ci sono dettagli del pontificato benedettiano che nessuno sa."<br /><br />Altra frase notevole:<br /><br />"I fattori [delle dimissioni] sono stati ben altri e sarebbe bello un giorno poterli dimostrare e non solo argomentare, del resto una parte almeno di essi la conosco di persona, non dimenticate che lo scandalo Vatileaks scoppia a partire dal ruolo del sottoscritto."<br /><br />EGT non può dire di più, ma è noto che era parte della cerchia di confidenti più intimi di BXVI e quindi era nella posizione di sapere molte cose. Non potendo fare elucubrazioni su due frasi non vado oltre, se non ribadire che non tutto quello che ci arriva è genuino e ci vorrà del tempo per comprendere le cose nella loro interezza.<br /><br />-- <br />Fabrizio GiudiciAnonymousnoreply@blogger.com