tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post2690803521467664096..comments2024-03-18T21:16:02.763+01:00Comments on Chiesa e post concilio: P. Pasqualucci. Il perdurante equivoco sulla “religiosità” di Einsteinmichttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger18125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-12826202188292864702016-03-03T10:14:13.818+01:002016-03-03T10:14:13.818+01:00@ Replica dell'Autore all'anonimo delle 21...<br />@ Replica dell'Autore all'anonimo delle 21:27<br /><br />1. Non ho letto il libro di Agnoli, la cui esistenza ho appreso da questa discussione.<br />2. Einstein ha detto che "non conosceva davvero Spinoza"? Potra' anche essere, pero' bisogna vedere in che senso l'ha detto. Io mi sono basato sul seguente passo, che ho citato, tratto dal blog "Evangelische Akademie im Rheinland", intervento di Markus Muehling. L'autore, per dimostrare che Spinoza non aveva influenzato l'elaborazione della teoria della Relativita', nelle sue due forme, riporta il passo di una lettera di Einstein alla seconda moglie, scritta verosimilmente tra il 1915 e il 1917: " Qui [in vacanza in un posto chiamato Heilbronn] mi sono letto da cima a fondo quasi tutta l'Etica di Spinoza, con grande ammirazione per molta parte di essa. Kraft ha fatto molto bene a richiamare la mia attenzione su quest'opera profonda. Credo che avra' su di me un'influenza duratura" [Metto pure il tedesco: " Ich habe hier [Heilbronn] fast die ganze Ethik von Spinoza durchgelesen, vieles mit grosser Bewunderung. Kraft [un amico] hat sehr Recht gehabt, mich auf dieses tiefe Werk aufmerksam zu machen. Ich glaube, es wird eine nachhaltige Wirkung auf mich ausueben".] Dunque: lettura attenta e meditata di gran parte dell'Ethica, il testo fondamentale di Spinoza. Spinoza lo citava a volte, magari ironicamente, anche nelle discussioni scientifiche, comprese le numerose con Niels Bohr, che voleva convincerlo ad accettare la meccanica quantistica. Una di queste, lamenta Bohr, fini' con Einstein che si chiedeva, scherzosamente, quale posizione avrebbe preso Spinoza sulla questione sulla quale stavano discutendo.<br />3. Negli ultimi anni della sua vita E. era insoddisfatto del suo "spinozismo", della sua "religione cosmica"? E' possibile, non possiamo entrare nelle coscienze. La cosa appare da qualche sua citazione sparsa qua e la'? Citazioni sparse, indicazione di uno stato d'animo che resta solo potenziale, non possono costituire prove sufficienti di una effettiva inversione di rotta. <br />4. Per quanto se ne sa, E. e' morto restando fedele sino all'ultimo alla sua concezione della vita e dell'universo, al suo panteismo a sfondo scientistico. I suoi referenti filosofici sono sempre stati: Hume, Schopenhauer, Spinoza.<br />5. Che credesse nell'esistenza storica di GEsu' non dimostra niente. Diceva di esserne affascinato ma ne considerava la figura in modo assai peculiare (vedi mio articolo). L'A. Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-44715344285478059732016-03-02T21:27:16.929+01:002016-03-02T21:27:16.929+01:00Interessante articolo, ma semplifica Einstein appi...Interessante articolo, ma semplifica Einstein appiattendolo su Spinoza..è vero che Einstein si è dichiarato più volte suo discepolo, ma ha anche deto di non conoscerlo davvero..e ci sono moltisismi passaggi, nella terza fase della sua vita, in cui è chiaro che il panteismo e il detrminismo non lo soddisfano. Tutto l'articolo è costruito su una parte di Einstein, che fu invece spesso in dubbio e negli ultimi anni sempre più interessato alla Bibbia, difese Gesù dagli attacchi di altri ebrei ecc-... vedi F. Agnoli, suo libro su Einstein appena edito da Edizioni studio domenicano. Vi si sostiene che il panteismo di Einstein e la sua avversione al Dio perosnale sia stata più volte messa in dubbio da lui stesso, con citazioni letterali, rapporti amicali ecc... Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-51421983617862630252016-03-02T10:12:40.264+01:002016-03-02T10:12:40.264+01:00Certo che vado in "controtendenza"... so...Certo che vado in "controtendenza"... sono cattolico!<br /><br />"Tutta la cultura moderna, ... si sforza di cercare ... una "teoria del tutto".<br /><br />E questo contesto. È già chiaro nel riferimento a Popper e alla limitazione intrinseca di qualsiasi modello scientifico. Contesto che in ambito scientifico si possa usare il termine "vero" e "verità" (mentre si può e si deve usare il termine "falso" per etichettare una teoria che non ha riscontri). Al posto di "vero", scientificamente si usi "più o meno efficace". Un modello scientifico non è "vero": è più o meno efficace di altri nello spiegare fenomeni e fare previsioni; non descrive direttamente la realtà, ma una sua semplificazione. La relatività generale non è "vera": è più efficace della fisica classica.<br /><br />Lo studio della "verità" rimane esclusivo della metafisica. La scienza, proprio in virtù del suo metodo, riduce la portata della propria indagine. Il vantaggio che ne consegue è non da poco, perché crea una base di sapere condivisibile da parte di uomini con diversi retroterra culturali e fedi religiose; ma come al solito un vantaggio va pagato, e il prezzo è il campo operativo che viene ristretto.<br /><br />È come se dovessi pilotare una nave a vista o con il radar, supponendo che quest'ultimo non sia accettato da tutti. La vista ci fornisce un metodo di navigazione a massima condivisibilità, ma non vede oltre un certo limite. Se non voglio rischiare di finire sugli scogli, sacrifico la massima condivisibilità e agisco in funzione di quello che mi dice il radar.<br /><br />In rispetto a questa netta separazione di competenze non credo che la metafisica debba entrare in campo scientifico. Semmai, in caso di contrasto di conclusioni - che io non escludo - _la metafisica deve affermare la propria superiorità_. Il radar può portare a conclusioni opposte rispetto a quelle della vista semplice, e nel caso mi fido più del radar.<br /><br />DIce: l'universo curvo implica la non esistenza di Dio? Assurdo. Ammesso e concesso che la curvatura venga provata, rimane il fatto che il modello proposto è una rappresentazione, non è la realtà, è popperianamente provvisorio e superabile. Userò questo modello per fare previsioni puntualmente verificabili, derivare altre conoscenze a loro volta verificabili, da questo modello potrò derivare una tecnologia che persegue con successo scopi pratici - quindi, come si può capire, non contesterò "scientificamente" il modello curvo - , ma francamente me ne impiperò dell'implicazione relativa alla non esistenza di Dio. La metafisica prevale. Doppia verità? No, perché ho già escluso il "vero" come campo d'indagine della scienza.<br /><br />D'altronde, facendo un ragionamento "terra-terra" e certamente provocatorio: io accetto scientificamente l'ipotesi del Big Bang e l'evoluzione delle specie fino a un millisecondo prima della creazione dell'uomo come la spiegazione più ragionevole di quel che è successo. Ma Dio fa quel che vuole: e se ha un certo senso dell'umorismo potrebbe aver creato da zero tutto l'universo proprio quel millisecondo prima, disponendo accuratamente tutta la materia e l'energia "come se" ci fosse stato il Big Bang, dandoci l'illusione di una storia precedente. Scientificamente è un'assurdità. Ma metafisicamente (accettando la provocazione) non si può escludere.<br /><br />PS So che qualcuno contesta questa separazione tra scienza e metafisica. Non la sto difendendo: ne prendo atto, visto che è una cosa che trovo già fatta, come guidare a destra o a sinistra. Non mi scandalizza: è una convenzione. Mi interessa che abbia conseguenze coerenti, e che da quella guida a destra non si traggano conclusioni che esulano del codice della strada.<br /><br />Fabrizio GiudiciAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-91675603237387075382016-03-02T09:43:37.115+01:002016-03-02T09:43:37.115+01:00@ L'Autore dell'articolo a F. Giudici
Se...<br />@ L'Autore dell'articolo a F. Giudici<br /><br />Se la critica era rivolta a me, non mi sembra di mescolare indebitamente fisica e metafisica, scienza e religione. Si puo' anzi dire che, nella sua c.d. "religione cosmica" Einstein mescoli le due,nel senso di ridurre la religione a un sentimento della natura, della sua grandezza e unita', che solo lo scienziato sarebbe in grado di illustrare ai semplici, spiegando le leggi della natura (cioe' il supposto determinismo universale). Cosi' la religione si dissolve nello scientismo. E si separa dalla morale. <br />Inoltre, bisogna pur ammettere che una visione scientifica della realta' si rapporta sempre di fatto a un credo religioso, o confermandolo o negandolo. Newton, che sembra fosse un eretico unitariano, sembra tuttavia aver mantenuto la fede in un Dio creatore, quello dell'AT. Ora, non e'che abbia fatto le sue scoperte perche' credeva in Dio in un certo modo. Pero' le scoperte che ha fatto, considerate nel loro rapporto alla fede nel Dio creatore, permettono di dire che esse non sono incompatibili con quella fede. Invece, le teorie di Einstein sulla gravitazione (la relativita' generale) di per se stesse contraddicono quella fede poiche' mirano a dimostrare l'esistenza di un universo finito, chiuso, increato ed eterno. Date le professioni di panteismo di E., bisogna dire che si accordano con una visione panteistica della realta' e non con quella che ammette il Dio creatore e trascendente. Mi sembra che in questo ragionamento non mescolo indebitamente fisica e religione ma considero in modo corretto il rapporto tra le due. <br />IL problema del rapporto tra relativ. gen. e meccanica quantistica coinvolge il problema della natura dello spazio, che, secondo E., deve essere curvo, altrimenti non si puo' applicare la teoria del campo elettr. a tutto l'universo; curvo e quindi misurabile solo in termini di geometria delle superfici curve (Riemann etc.). Prima dell'odierna, conclamata scoperta delle onde grav., la scienza aveva dimostrato (anche se non per la cultura di massa) che lo spazio non era curvo ma euclideo, cioe' piano e infinito (vedi mio intervento precedente). Credo sia legittimo aspettarsi un chiarimento degli scienziati su questo punto capitale. Tra l'altro, anche la meccanica quantistica postulava finora uno spazio euclideo. PPAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-16636613479682009372016-03-02T08:59:38.523+01:002016-03-02T08:59:38.523+01:00In altre parole, diamo alla fisica ciò che è della...In altre parole, diamo alla fisica ciò che è della fisica e alla metafisica ciò che è della metafisica.<br />Carissimo dottor Giudici,<br />temo che, nel momento in Ella separa, non si limita a distinguere, ma proprio separa (almeno è l'impressione che suscita, forse suo malgrado, in chi la legge) i due domini, non solo cade vittima di un "pregiudizio idealistico", ma va pure in "controtendenza". Tutta la cultura moderna, Einstein compreso, si sforza di cercare una chiave di lettura unitaria, una "teoria del tutto". Se c'è tale ricerca, è segno di una necessità. Una teoria che spieghi in modo coerente tutto, SAZIA l'anima. Una teoria di tal tipico che volutamente ignori la metafisica, finirà per trasmettere il messaggio, neppure troppo velato :"NON C'è METAFISICA"". Al massima ci può essere (mi perdoni la battuta) "METà fiSICA: SICA (= Pugnale in latino)".Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-14966452352879472582016-03-02T00:36:59.364+01:002016-03-02T00:36:59.364+01:00Sulla precisazione finale dell'Autore. Come qu...Sulla precisazione finale dell'Autore. Come qualcuno ha già fatto presente, il punto più rilevante è l'incompatibilità tra meccanica quantistica e relatività generale; entrambi modelli estremamente efficaci nel descrivere l'universo, ma evidentemente non sufficienti. La trovo un appassionante problema scientifico, di cui la comunità scientifica è perfettamente a conoscenza, ma non ha nessuna relazione con la visione religiosa di Einstein. D'altronde, è stato anche citato Popper, e le teorie scientifiche non sono mai "vere" e definitive; solo "falsificabili", cioè in definitiva sono sempre provvisorie, per loro stessa natura. Personalmente non ho neanche problemi con l'evoluzione delle specie fintanto che propone un modello sulla differenziazione dei fringuelli delle Galapagos o sull'evoluzione da rettili a uccelli. In sintesi, il mio punto è che ha senso attaccare le nefaste conseguenze metafisiche di certi modelli scientifici (conseguenze spesso inesistenti, ma millantate), specie quando fanno parte della "visione del mondo" degli autori; ma non è certamente necessario attaccare le stesse teorie a trecentosessanta gradi, negandole ad oltranza, o sollevando dubbi non pertinenti all'apologetica. In altre parole, diamo alla fisica ciò che è della fisica e alla metafisica ciò che è della metafisica.<br /><br />Fabrizio GiudiciAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-13307467773831902152016-03-02T00:24:13.853+01:002016-03-02T00:24:13.853+01:00Per l'anonimo delle 14:45. Mi sembra che si fa...Per l'anonimo delle 14:45. Mi sembra che si faccia una gran confusione. Un conto è l'uomo privato, un conto l'uomo pubblico, ovvero il suo pensiero e come influenza gli altri - e quanto faccia danno, nel contesto a cui stiamo facendo riferimento. Da questo punto di vista, sì, la filosofia si giudica a peso. Il citato pensiero di Thibon è un vero disastro e un contributo alla confusione tra bene e male che domina la Chiesa di oggi: perché se in Nietzsche ci sia stato "un lembo di carne che sanguina" o no è questione che avrebbe potuto interessare il suo confessore spirituale o qualche suo amico che avrebbe potuto convertirlo. Una volta morto, non è una questione che cambi di una virgola le cose e il giudizio sull'uomo privato non è né mio, né nostro, né di Thibon, ma esclusivamente del Creatore. I danni del pensiero di Nietsche e, certamente in misura molto, molto inferiore, di quelli di Einstein, invece, sono un nostro problema: li dobbiamo contrastare e facendo di quelle persone dei cristiani forzati (mi verrebbe da dire "cristiani anonimi"...) stiamo solo portando l'acqua al mulino di quelli che usano il pensiero di quelle persone contro la Chiesa e la Parola di Dio.<br /><br />Fabrizio GiudiciAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-64686377672043671402016-03-01T22:56:52.637+01:002016-03-01T22:56:52.637+01:00@ Due ulteriori osservazioni di PP
--Luis Ruiz. ...<br />@ Due ulteriori osservazioni di PP<br /><br />--Luis Ruiz. Non sarei cosi' rigido. La teoria della relativita', nelle sue due forme, non scaturisce certamente dal nulla. E' stata anticipata, per certi aspetti, da osservazioni e intuizioni di altri fisici, tra i quali Poincare'. Pero' Einstein ci ha messo anche del suo e non credo sia poco. La sua originalita' fu spontaneamente riconosciuta per esempio da Lorentz, che pure anticipo' aspetti della teoria. Circa il significato "ontologico" delle teorie della fisica odierna, esso e' indiretto ma c'e': l'universo curvo e finito ipotizzato da Einstein, illimitato come uno sferoide di raggio cosmico, non ha bisogno di un Dio creatore; e' eterno e increato, e in esso l'uomo sarebbe solo un fremito impercettibile nella materia-energia, nel tutto (di spinoziana memoria), che con la morte ritorna al Tutto.<br />Il riflesso "ontologico" di questa concezione e' o no distruttivo per l'etica e la religione e anche per una concezione filosofica sanamente realistica? Non bisogna sottovalutare l'avversario. <br /><br />--All'anonimo che "contesta il modo nel quale la "religiosita'" di Einstein e' stata [da me] affrontata. Non ho capito il significato di questa critica. In che cosa sarebbe il "modo" da me utilizzato sbagliato? Non ho nemmeno capito bene che cosa voglia veramente dire Thibon nel lungo passo su Nietzsche. Voleva forse dimostrare che bisogna cercare un Nietzsche "credente" o comunque in cerca di Dio al di sotto della maschera atea e nemica di ogni religione che gli piaceva indossare? Leggendo i suoi scritti non si ha affatto l'impressione che si trattasse di una maschera. Non bisogna lasciarsi fuorviare dalla genialita' di N. che consiste nell'aver intuito il nichilismo professato dall'epoca al di la' del suo perbenismo borghese e socialista e nell'aver sviluppato una critica notevole del suo conformismo (democratico, socialista, etc.) in una forma letteraria scintillante. Ma, cio' non gli ha impedito di esser a sua volta profeta del nichilismo, della dissoluzione dei valori. Non si limita a criticare il bieco positivismo del suo tempo, si da' ampiamente da fare per distruggere l'etica cristiana dalle fondamenta in nome di una irrazionalistica filosofia vitalistica. PP Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-29337373164640559492016-03-01T20:10:54.351+01:002016-03-01T20:10:54.351+01:00@ Qualche precisazione dall'Autore dell'ar...<br />@ Qualche precisazione dall'Autore dell'articolo<br /><br />--Sulla morte di Einstein. Qualcuno si augura che si sia ricreduto, nel chiuso della sua coscienza, che si sia aperto al Dio personale. Non lo sappiamo, ovviamente. Tuttavia, per quanto risulta dalle circostanze della sua morte, non c'e' stato nessun segno di resipiscenza da parte sua. Cfr. il cap. 25 della biografia di Isaacson (The End) e quello successivo (Epilogo). E. soffriva di aneurisma dell'aorta addominale. Ricoverato in ospedale (aveva 76 anni) vi stette qualche giorno e sembrava riprendersi. Riceveva visite e ad un certo punto chiese gli occhiali, carta e penna e si immerse, stando a letto, nei suoi consueti calcoli (lavorava da decenni a costruire la teoria del "campo unificato", dell'universo intero come "campo"). Lavoro' fino a quando il dolore non divenne troppo forte e poi si addormento<br />. All'una del mattino del 18 aprile 1955 l'infermiera senti' che biascicava alcune parole in tedesco, per lei incomprensibili, dopo di che mori', l'aneurisma era scoppiato. Ai lati del letto, 12 pagine di equazioni, le ultime da lui scritte, con cancellature varie e la brutta di un discorso per la ricorrenza della nascita dello Stato di Israele, richiestogli qualche giorno prima dall'ambasciatore di quel paese. <br />Come da sua volonta', il suo corpo fu cremato e disperso nel fiume Delaware. Ma il suo cervello fu "rubato" dal patologo dell'ospedale dove mori' e non si riusci' piu' a recuperarlo. IL patologo lo imbalsamo' e poi riusci' a tenerlo nonostante le proteste della famiglia. Ne diede pezzetti a questo e a quello. Ci furono tre articoli scientifici dall'analisi di frammenti del cervello di E. Dopo una quarantina d'anni, il patologo riconsegno' quello che restava del cervello di E. all'istituto di patologia dell'Universita' di Princeton, da dove l'aveva preso. Un vicenda macabra che sarebbe piaciuta a Voltaire, credo. <br />--Le riserve sulle teoria della relativita' generale o della gravitazione di E. derivano dal fatto che le misurazioni della temperatura dello spazio, fatte negli ultimi decenni con sofisticate sonde, riferite alla radiazione fossile o di fondo che deriverebbe dal Big Bang, hanno dimostrato che lo spazio non e' curvo e chiuso perche' e' lontano dal possedere la densita' di particelle necessaria per "incurvare" lo spazio, come supposto da E. Lo spazio e' invece euclideo, piano, aperto e infinito. Ora, la scoperta delle onde gravitaz., implicante lo spazio curvo, dimostrerebbe che tutti quei calcoli erano sbagliati? questo e' un problema che mi pare lecito sollevare. PP Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-70802623180403460082016-03-01T17:05:03.674+01:002016-03-01T17:05:03.674+01:00"La mia più grande paura? Che verrà il giorno..."La mia più grande paura? Che verrà il giorno in qualcuno mi chiamerà SANTO". "F. Nietzsche"noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-52771065932210442282016-03-01T14:45:47.755+01:002016-03-01T14:45:47.755+01:00Cari amici, purtroppo su questi temi bisognerebbe ...Cari amici, purtroppo su questi temi bisognerebbe stare più cauti. Nulla da eccepire su quanto detto dal professor Pasqualucci, ma mi permetto di contestare il modo di affrontare la questione "religiosità di Einstein". E lo faccio citando uno straordinario pensiero di Gustave Thibon (su Nietzsche, ma vale anche per Einstein e per ogni persona di questa terra):<br />«Nietzsche è un nemico di Dio, un apologeta della forza brutale, ecc.», mi afferma quel tal degno critico che riprende, uno dopo l’altro, tutti gli slogans anti-Nietzsche. E dato che io gli contrappongo qualche testo che prova esattamente il contrario, mi risponde trionfante: «Ma rilegga tutta l’opera, e vedrà quanto i testi “empi” siano superiori agli altri sia per numero che per estensione». Questo modo di giudicare un filosofo a peso – od a riga – rivela una mancanza di sottigliezza che mi sconcerta, come se alcune frasi – che dico? una reticenza, una concessione, un sottinteso – non fossero spesso mille volte più rivelatrici del pensiero segreto di un uomo che non una lunga esposizione coerente e dogmatica! Per quanto mi riguarda, dò sempre una estrema importanza alla più piccola frase con cui un autore sembra contraddire l’insieme della sua opera: e così ch’egli si svela o, piuttosto, si tradisce; è così che lascia intravedere a sua insaputa le proprie intime aspirazioni, contro le quali il pensiero organizzato ed incasellato in spunto dottrinario non è spesso che una reazione difensiva. I pochi versi in cui Lucrezio esprime la sua angoscia religiosa mi dicono di più sulla sua anima che non la sua spiegazione materialistica della natura delle cose. Un solo pensiero di La Rochefoucauld: «Se esiste un amore puro e libero dal compromesso con le altre nostre passioni, è proprio quello che è nascosto in fondo al cuore e che noi stessi ignoriamo», ci fa scorgere, sotto la maschera del pessimismo, il vero volto dell’autore delle «Massime». Ed il più tenue filo di tenerezza o di pietà nell’opera di Nietzsche zampilla da una sorgente ben più profonda della metafisica dell’egoismo e della guerra che domina in lungo ed in largo ne «La Volonté de Puissance»: si intravede un lembo di carne che sanguina sotto la corazza insensibile della dottrina! (G. Thibon, L’uomo maschera di Dio, SEI, Torino 1971, pp. 206-207).<br /><br />NB: per incontrare alcuni pensieri religiosi di Einstein,vi consiglio l'ultimo libro di Francesco Agnoli, Filosofia religione politica in Einstein, Esd, 2015.<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-41814052468334133272016-03-01T12:50:46.842+01:002016-03-01T12:50:46.842+01:00Einstein (R.I.P.) è stato violento contro se stess... Einstein (R.I.P.) è stato violento contro se stesso ed ingiusto verso i posteri. Ha impedito a noi uomini, di poter rendere omaggio alla sua tomba, ed eventualmente recitarvi una preghiera accanto. Non solo ha voluto essere cremato, poi ha disposto che le sue ceneri dovessero essere sepolte, senza urna e senza nessun segno, semplicemente gettate in una fossa scavata alla meglio e poi ricoperto, in un punto della Valle della Morte, da lasciare rigorosamente segreto. Doveva veniva un tale "Cupio Dissolvi"?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-39400439398513138442016-03-01T12:05:30.708+01:002016-03-01T12:05:30.708+01:00"Se togliamo al giudaismo dei Profeti ed al C..."Se togliamo al giudaismo dei Profeti ed al Cristianesimo delle origini tutto ciò che l'astuzia istituzionale vi ha aggiunto in seguito, otteniamo la religione perfetta per i bisogni umani".<br />Come vedete è tutto un discorso meramente orizzontale, oltre che superbo. Che il Signore ne abbia pietà!"Albert Eistein"noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-57859341622540163042016-03-01T11:38:09.479+01:002016-03-01T11:38:09.479+01:00Ottimo articolo, da mettere da parte (qualche rise...Ottimo articolo, da mettere da parte (qualche riserva solo sulla parte finale sulle considerazioni meramente scientifiche sulla relatività generale). Ho sempre avuto una personale simpatia per Einstein, trovo assurdo chi vuole sminuire i suoi contributi scientifici e soprattutto spero che negli ultimi momenti della sua vita abbia capito quello che andava capito... ma ho sempre trovato assurdo il suo arruolamento nella schiera dei credenti, una vera forzatura del suo pensiero. Anche la celebre frase "Dio non gioca a dadi" è spesso portata come argomento a favore della sua religiosità, mentre altro non era che il rimarcare il suo pensiero su un universo perfettamente deterministico dove non c'è spazio per la libertà dell'uomo, chiaramente descritto nell'articolo.<br /><br />L'errore di Socci non c'entra con l'ebraismo. È invece una specie di eccesso di entusiasmo evangelico che porta molti a vedere testimonianze di religiosità (intesa nel senso cristiano) dove non ci sono. Infatti Socci non è l'unico: basta vedere cosa scrive a proposito di Einstein l'UCCR (con molte meno scusanti di Socci, per via del differente background culturale). Alla fine è una conseguenza delle distorsioni del post-concilio, che spinge molti a non vedere contrasti tra Chiesa e mondo, dove invece ci sono e sono pure evidenti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-72063148789071381212016-03-01T10:45:35.679+01:002016-03-01T10:45:35.679+01:00La fisica teorica parla soltanto della matematica ...La fisica teorica parla soltanto della matematica delle misure osservabili, e l'interpretazione "filosofica" delle sue equazioni si muove nella sfera della doxa: non ha niente da fare con la metafisica o con l'ontologia. Come direbbe lo stesso Popper, la possibilità di verità, nel senso classico, di una qualsiasi teoria fisica è zero. Tanto che la relatività e la meccanica quantica sono ancora assolutamente incompatibili, con o senza onde gravitazionali. Per non parlare della oggi sicura paternità di Poincarè sulla relatività speciale e di Hilbert sulla generale. Ma tutto vale per elevare ai cieli il signor Einstein, non si capisce bene perchè. Cf. quello che diceva il cattolico Whittaker su di lui.Luís Luizhttps://www.blogger.com/profile/10545786379182670657noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-46569193287989186732016-03-01T09:40:13.551+01:002016-03-01T09:40:13.551+01:00Gianlub ha colto la sostanza della questione. Diet...Gianlub ha colto la sostanza della questione. Dietro le apparenze di "politicamente scorretto" --che in realtà sono un modo per fare cagnara, e quindi farsi pubblicità: si vedano i titoli e i contenuti sensazionalistici degli instant books di Socci-- vi è un pensiero molto conformista, soprattutto sui punti caldi, sui quali Socci non si stacca mai dalla vulgata, ed anzi la conferma citando ad es. il papa polacco, scienziati panteisti, poeti manichei e rabbini di ogni sorta. Molto peggio Socci che questi ultimi, che almeno fanno i loro interessi.Aldonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-75805227817967634882016-03-01T09:29:52.108+01:002016-03-01T09:29:52.108+01:00Povero Socci. Secondo me egli non solo non rispond...Povero Socci. Secondo me egli non solo non risponderà, ma anche se volesse farlo non avrebbe argomenti. Lasciamogli i suoi sfoghi pubblicati su Mondadori (e sarebbe pure una vittima, un politicamente scorretto?). Complimenti a Pasqualucci.Alexnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-4009733629644288862016-03-01T08:20:12.519+01:002016-03-01T08:20:12.519+01:00Ma per Socci tutto ciò che è ebreo è "sacro&q...Ma per Socci tutto ciò che è ebreo è "sacro"; Si provi a chiedere a Socci chi ha ucciso Nostro Signore Gesù Cristo oppure a chi si riferisce il libro dell'Apocalisse quando parla della "Sinagoga di Satana". Si faccia presente a Socci il ruolo ebraico nella fondazione del Comunismo o della Massoneria o il ruolo di Israele attuale nella destabilizzazione politica e terroristica del Medio Oriente e morale dell'occidente. Vedrete che negherà tutto ciò. gianlubhttps://www.blogger.com/profile/05387968954020823755noreply@blogger.com