tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post4542186275167846400..comments2024-03-28T13:33:58.535+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Ѐ la morte il prezzo della vita - Danilo Quintomichttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-66938923845857881292017-11-23T20:50:24.519+01:002017-11-23T20:50:24.519+01:00Grazie per questa bella e profonda meditazione. Da...Grazie per questa bella e profonda meditazione. Davvero grazie.<br />Andando avanti negli anni comprendo qualcosa di più della morte: sarà il mio incontro con Gesù, mio giudice e salvatore. <br />Ha ragione don Borsotti: Non c'è niente di più bello della morte, perché ci permettere di andare presso il Signore. <br />Allora ha senso impegnarsi qui sulla terra, per esser degni del Cielo.<br />Un caro saluto.<br />don Antonio Rivanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-12305079158707979182017-11-23T14:18:34.087+01:002017-11-23T14:18:34.087+01:00La parte finale completa del Cantico delle creatur...La parte finale completa del Cantico delle creature di San Francesco d'Assisi:<br /><br />"Laudato si' mi' Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: <br />guai a quelli che morrano ne le peccata mortali; <br />beati quelli che trovarà ne le tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male.<br />Laudate et benedicete mi' Signore et rengratiate et serviateli cum grande humilitate".<br /><br />Da meditare, e da far meditare agli pseudocattolici conciliari, clero e fedeli.Sacerdos quidamnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-54724628720966855782017-11-23T13:11:04.235+01:002017-11-23T13:11:04.235+01:00La luce della fede in Cristo non serve ad “amare l...La luce della fede in Cristo non serve ad “amare la morte” (in senso fisico) come un fatto positivo in sé. Piuttosto ci muove a morire a noi stessi da vivi, amando ancora di più la nostra vita che si “eternalizza” mentre ancora sta accadendo, nella natura che ci è nota. <br />Allora non ci aggrappiamo vanamente al fatto fisico della vita, ma ne siamo abitati nel suo essere spirituale: mentre l'uno prima o poi “muore”, il secondo non muore. <br />Quel che amiamo dunque non è la morte, ma il fatto che la morte nell’altro senso non c’è. <br /><br />Dio ci educa a vivere e a morire (nella carne) in una luce particolare, senza illuderci che l’oltre sia automaticamente “bello”, soprattutto se la carne lascia conti in sospeso. <br /><br />La luce della fede illumina una visione intuitiva e non solo razionale della realtà creata. La ragione umana pretende di poter arrivare al tutto “per accumulo”, come se la realtà si espandesse all’infinito e i processi che si svolgono sono nel divenire della storia. La morte fisica tutto questo lo interrompe al singolo, mentre l’umanità cavalca l’orgoglio e il tedio di passare un testimone. Si sottrae a questo schema solo chi “rinasce dall’alto” nella consapevolezza del proprio battesimo. <br /><br />La Chiesa battezza il singolo nella fede che non fa diventare essa stessa un’espansione di “qualcosa di terreno” all’infinito. L’Infinito vero, che è di Dio, è oltre l’espansione spazio-temporale dell’umano che, al più, può essere INDEFINITA (il che in ogni caso significa “finita”). L’infinito vero sta oltre. E’ altro. L’ha portato nella storia il Verbo incarnato, unendo all’umanità l’Essere che ha creato il tempo e lo spazio! <br /><br />In Maria la Chiesa si protende oltre l’universo, che si espande ma è pur sempre finitezza, eccedendone i limiti creaturali. La creatura si unisce al Creatore nella Sua eternità. <br />La Chiesa battezza nel farsi-farci eternità e non certo nel farsi-farci storia! Ciò che di Maria e della Chiesa con Maria è davvero memorabile è il suo essere nell’infinito di Dio oltre l’indefinito, contemplando la gloria di Dio oltre lo spazio-tempo in cui l'uomo vorrebbe “estendersi”. Per star lì bisogna fidarsi di Dio, non del mondo. <br />tralcionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-30042271882172855372017-11-23T10:58:02.238+01:002017-11-23T10:58:02.238+01:00Ieri sera ho guardato il film 'Un Dios prohibi...Ieri sera ho guardato il film 'Un Dios prohibido' che narra gli ultimi giorni di un gruppo,51 circa per la presenza anche di qualche laico, di seminaristi della Comunità Clarettiana fatti prigionieri ed fucilati in Spagna nel 1936. Erano tutti destinati a diventar missionari in terre lontane ed hanno accettato la prigionia e la morte nella piena consapevolezza di essere sulle orme del Signore e di andare a Lui incontro. Ogni giorno i rivoluzionari proponevano loro di rinnegare i loro voti, di unirsi a loro e di formarsi una famiglia. Nessuno cedette. Erano ragazzi e da uomini gentili e forti sono andati verso quello che il Signore aveva preparato per loro.<br />Oggi cosa accadrebbe? Mi sono chiesta. Ogni giorno sappiamo di cristiani che vengono uccisi in odio alla loro Fede. La notizia scivola sulla nostra pelle ed andiamo oltre.<br />Come è accaduto che tanta aridità assediasse le nostre anime? Ottantun anni sono passati da allora, la vita di un uomo, i cristiani continuano ad essere fatti prigionieri e torturati ed uccisi, mentre in Occidente si disquisisce sui vizi diventati diritti e buona parte del clero è diventata portabandiera di tutte le violenze, mascherandole, lui per primo, come conquiste del progrediente uomo contemporaneo. Com'è accaduto? Come è potuto accadere? Prima era la propaganda che infangava il clero, ora è gran parte del clero che fa propaganda per lasciar nel fango le pecore affinchè siano ecologicamente infangate e puzzolenti.<br />Se non moriamo a noi stessi ed al mondo, come sapientemente illustrato, questi e non altri sono i risultati. Solo la morte a questo mondo può renderci la Vita dei figli di Dio, se non affrontiamo questa morte mai riusciremo a comprendere il dolore e la morte corporale che ci attende. Se i Cieli non ritornano ad essere per l'uomo la realtà della sua vita, la vita sulla terra non potrà che essere un inferno, come lo è sempre stata ogni volta che lo sguardo si è fissato soltanto sulla condizione dell'uomo carnale. E sarà bene ricordare, ai molti che vivono impuniti, che la vita che hanno la devono al Sangue versato dal Signore e da tutti i suoi discepoli che, nei secoli, come agnelli L'hanno seguito per la redenzione dei peccatori. Da non dimenticare, cari superboni, ripieni solo d'aria viziata.irinanoreply@blogger.com