tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post5214826655059642191..comments2024-03-29T16:15:44.367+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Enrico Maria Radaelli, Eminentissimi Cardinali, non riunitevi in Conclave: eleggereste un Antipapamichttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger71125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-56146589829426940862013-10-14T09:11:32.234+02:002013-10-14T09:11:32.234+02:00E SE FOSSIMO GIA' DENTRO IL DENTRO SEGRETO DI ... E SE FOSSIMO GIA' DENTRO IL DENTRO SEGRETO DI FATIMA?<br /> E SE FRANCESCO FOSSE QUEL "VESCOVO VESTITO DI BIANCO"<br /> DELLA RIVELAZIONE DI FATIMA? Purtroppo Francesco non solo non ha consacrato la Russia ma neppure il mondo...<br /> si è limitato ad un generico affidamento...non ha usato la parola "consacrare o consacrazione"...il suo è stato un atto giusto, utile, bello e una bella predica e ha fatto benissimo a ricordare l'importanza di Fatima ma ancora una volta la richiesta del Cielo non è stata ascoltata...l'aspetto profetico, metafisico ed escatologico di Fatima, il cuore essenziale del messaggio cioè,è finito omesso e silenziato...il tutto si è ridotto ad una bella devozione...pur utile e necessaria...il messaggio di Fatima non è stato ricordato e si è ridotto ad un titolo mariano e ad un invocazione priva di quello spessore che Giovanni Paolo II gli aveva riconosciuto (anche nel suo "salvaci dalla guerra nucleare" e "salvaci dalla facilità di cadere nel peccato"...) Francesco ha ridotto Fatima ad una dimensione interiore e individuale...omettendo il cuore sacrificale, penitenziale e ascetico della rivelazione mariana mentre Fatima è anche e specialmente un messaggio mondiale ed ecclesiale....e poi non si è neppure inginocchiato davanti alla statua come aveva fatto Giovanni Paolo II.....tempi bui...<br />firmato: Giacomo Maria Prati<br />nato il 13 maggio...<br /><br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-46392984156113098972013-03-09T22:50:31.189+01:002013-03-09T22:50:31.189+01:00Ho compreso la posizione del Prof. Radaelli che ri...Ho compreso la posizione del Prof. Radaelli che ringrazio dei chiarimenti. E' una posizione interessante sopratutto riguardo al "carattere" indelebile del papato, pur tuttavia non è condivisa da autorevoli canonisti come ad esempio il Card. Palazzini nel suo dizionario di teologia morale (v. Pontefice Sommo).<br />Rimane un interessante opinione privata che può essere approfondita alla luce della Rivelazione e delle fonti.<br /><br />Ora se si esaminano le fonti si scopre che il Codice di diritto canonico ed i testi di teologia ammettevano e ammettono il caso di rinuncia del Papato. Correggetemi se sbaglio, ma potete citarmi dei testi in cui si affermava che il Papa ha un carattere indissolubile che dura fino alla morte?<br /><br />Per quanto riguarda il Codex riporto il testo del Cartechini, uno dei più chiari sull'argomento:<br /><br />*******************************************************************************************************************<br /><br />Quanto alla vita giuridica della Chiesa, bisogna dire che i concili generali e il papa non possono<br />stabilire leggi la cui osservanza sia peccato. Cristo, infatti, dette alla Chiesa la potestà di<br />giurisdizione per condurre gli uomini alla vita eterna; ma se la Chiesa nelle sue leggi includesse il<br />peccato mortale, obbligherebbe gli uomini a perdere la vita eterna. Né, d’altra parte, Dio può<br />dispensare dalla legge naturale. Perciò la Chiesa non può definire come vizio ciò che è onesto, né, al<br />contrario, onesto ciò che è vizio; non può approvare ciò che sia contrario al Vangelo o alla ragione.<br /><br />Quindi nel Codice di Diritto Canonico non può esservi nulla che si opponga in qualche modo<br />alle regole della fede e alla santità del Vangelo, poiché la legislazione ecclesiastica deve<br />necessariamente avere un nesso di dipendenza dai principi morali rivelati, che la Chiesa ha il<br />compito d’interpretare e applicare per tutti i fedeli. Anzi nel Codice, in quanto la Chiesa vi insegna<br />alcune verità pratiche e speculative come contenute nel deposito della rivelazione, le spiega e le<br />propone in modo obbligatorio, non si può negare che si trovano chiaramente espressi alcuni dommi.<br />Di più vi sono nel Codice alcune cose che possiamo chiamare fatti dommatici, in quanto la Chiesa<br />determina in specie alcune osservanze che nella legge divina o naturale sono promulgate soltanto in<br />termini generali, come, per esempio, il precetto di accostarsi alla santa comunione. E finalmente la<br />Chiesa nel Codice deduce anche delle conclusioni più o meno necessarie dalle verità rivelate e le<br />impone. Perciò ogniqualvolta il Codice propone qualche dottrina riguardante la fede e la morale<br />come fondamento delle sue prescrizioni, questa dottrina va ritenuta come insegnata infallibilmente<br />dal magistero ordinario.<br /><br />**********************************************************************************************************************<br /><br />Per quanto riguarda le varie ipotesi. Se mons. Ratzinger fosse ancora Papa Benedetto XVI andrebbe nominato nel Canone della Messa fino alla sua morte. Si avrebbe il caso in cui per un periodo di tempo tutte le Messe cattoliche sarebbero illecite.<br />Dopo questa rinuncia, in quale Santa Messa viene nominato nel Canone Benedetto XVI?<br />L'autorità ecclesiastica si è già espressa sulla validità e liceità di questa rinuncia.<br /><br /><br /><br />Scusami cara Maria se vado OT. Posso approfittare della presenza del Prof. Radaelli su questo blog per quel discorso sull' "Apologia dell'inferno" di Romano Amerio in "Iota Unun"?<br /><br />Saluti.Marco Marchesinihttps://www.blogger.com/profile/02356479784961714810noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-69309187529992201112013-03-09T09:38:25.509+01:002013-03-09T09:38:25.509+01:00Il "quid" in questione dovrebbe essere u...<i>Il "quid" in questione dovrebbe essere una sorta di carattere, di sigilli spirituale indelebile, come per il Battesimo, per l'Ordine e per la Cresima.</i><br /><br />Caro Marco,<br />vedo che il prof. Radaelli ha già risposto.<br /><br />Sul "quid" cui accennavo, se crediamo che si tratta di qualcosa che, provenendo direttamente dal Signore, ha in sé la sua vis Soprannaturale, non ci sono dubbi sulla indissolubilità. <br /><br />I precedenti storici di dimissioni, a parte Celestino V, se non ricordo male sono collegati a cause di forza maggiore (mi viene in mente quelle programmate da Pio XII nella ventilata ipotesi di suo rapimento da parte dei tedeschi).<br /><br />Se non ci si crede più, allora si possono fare tutte le ipotesi di vario genere, tutte di conio giuridico-amministrativo, alle quali assistiamo dall'11 febbraio...<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-40808788054783691792013-03-09T09:28:19.873+01:002013-03-09T09:28:19.873+01:00i Sacramenti comunicano la Grazia Divina, tuttavia...<i>i Sacramenti comunicano la Grazia Divina, tuttavia sono necessarie le buone disposizioni della persona ricevente per portare frutto.<br />Il parallelo con il papato è interessante, tuttavia tutte le Grazie divine esigono la libera collaborazione umana. La Grazia non toglie il libero arbitrio.<br />Se il Papa abdica al suo altissimo ruolo, non ha più quindi le disposizioni richieste perché la Grazia possa portare frutto.<br />Il Sacramento dell'Ordine imprime un carattere. Però non esiste un carattere indelebile legato al papato.</i><br /><br />Sì: è il carattere, o carisma, o trans-sacramento delle Chiavi, come ho già detto, fondamento a tutti gli altri sacramenti e senza il quale trans-sacramento i sette sacramenti non si danno e non si dà la stessa Chiesa (Mt 16, 18: "Tu sei Pietro, e su questa Pietra fonderò la mia Chiesa"). E' indelebile perché è indelebile il nuovo nome dato a ogni "Simone" che lo riceve e questo nome è a sua volta indelebile perché è indelebile l'amore tre volte affermato appena prima da Simone a Cristo, per il quale il suo nome è trasmutato in Roccia. "Roccia", non "Sabbia". "Roccia", non "Acqua". Col nome di Roccia, di Cephas, simbolo e realtà al tempo stesso, l'immutabilità è non solo assicurata, ma è dovuta.<br /><br /><i>Un altra osservazione: il Papa è Papa con giurisdizione universale e con carisma di infallibilità di Magistero perché è Vescovo di Roma. Si può dire che è Vescovo universale perché la sua giurisdizione universale è veramente episcopale. In questo senso il Papa è Vescovo universale. Gli altri Vescovi infatti non sono semplici delegati del Papa.</i><br /><br />Essere vescovo di Roma e universale è la stessa cosa: "Roma" vuol dire in se stessa (Caput mundi) universalità, anche se vescovo di Roma lo si è immediatamente, e del mondo mediatamente, cioè per il fatto di esserlo di Roma. <br /><br /><i>Non capisco come mai il Codex preveda l'abdicazione del Papa se questa fosse assurda metafisicamente. Il Codex non può contenere errori di fede o morale.</i><br /><br />Non sapevo che esistesse un altro testo inerrante oltre la Sacra Scrittura e le proposizioni dogmatiche. Che un testo discenda da proposizioni inerranti non vuol dire di per sé che sia esso stesso inerrante, perché l'estensore, non più condotto e protetto dall'infallibilità, lo dice la logica formale, può errare.E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-16143717282713527622013-03-07T22:48:15.666+01:002013-03-07T22:48:15.666+01:00Ti rigrazio per le tue riflessioni mic.
Il "...Ti rigrazio per le tue riflessioni mic.<br /><br />Il "quid" in questione dovrebbe essere una sorta di carattere, di sigilli spirituale indelebile, come per il Battesimo, per l'Ordine e per la Cresima.Marco Marchesinihttps://www.blogger.com/profile/02356479784961714810noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-63138470558465866582013-03-07T08:54:06.420+01:002013-03-07T08:54:06.420+01:00Come ho detto, vorrei avere gli strumenti giusti p...Come ho detto, vorrei avere gli strumenti giusti per poter collocare questa rinuncia nella chiesa senza distruggerla. La prospettiva dell’anti-papa va invece nella direzione opposta. E innesta tremila dubbi sul futuro. Per cui ringrazio il professore per la replica, ma resto con le mie domande: che fine fa l’unità della Chiesa, come perseverare in essa se chi la pascerà è già macchiato di discredito? D’altra parte, l’ignobile spettacolo del collegio cardinalizio deprime ogni speranza. Resta il Vangelo, che almeno parla la mia lingua.giovannanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-18778463108488262522013-03-06T21:16:08.128+01:002013-03-06T21:16:08.128+01:00Se il Papa abdica al suo altissimo ruolo, non ha p...<i>Se il Papa abdica al suo altissimo ruolo, non ha più quindi le disposizioni richieste perché la Grazia possa portare frutto.</i><br /><br />Caro Marco,<br /><br />di certo il prof. Radaelli ti risponderà.<br /><br />A me viene così a caldo una osservazione. Se anche il Papa, abdicando non avesse più le disposizioni richieste, non per questo cessa di essere Papa, per l'elemento fondante della sua elezione: l'investitura divina che gli conferisce un quid che prima non aveva (emblematico il cambiamento del nome che non è deponibile) che appartiene al luogo metafisico dell'essere da cui proviene... il "per sempre" richiamato anche da Benedetto XVI, con l'anomalia del "servizio attivo" e di quello "passivo", che di fatto esprimono la com-presenza, di due soggetti...<br /><br />Certo è una mia povera riflessione, che va passata al vaglio di più solide a autorevoli argomentazioni.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-16338511249639854192013-03-06T20:05:55.451+01:002013-03-06T20:05:55.451+01:00Gentile Prof. E.M. Radaelli,
i Sacramenti comunic...Gentile Prof. E.M. Radaelli,<br /><br />i Sacramenti comunicano la Grazia Divina, tuttavia sono necessarie le buone disposizioni della persona ricevente per portare frutto.<br /><br />Il parallelo con il papato è interessante, tuttavia tutte le Grazie divine esigono la libera collaborazione umana. La Grazia non toglie il libero arbitrio.<br />Se il Papa abdica al suo altissimo ruolo, non ha più quindi le disposizioni richieste perché la Grazia possa portare frutto.<br />Il Sacramento dell'Ordine imprime un carattere. Però non esiste un carattere indelebile legato al papato.<br /><br />Un altra osservazione: il Papa è Papa con giurisdizione universale e con carisma di infallibilità di Magistero perché è Vescovo di Roma. Si può dire che è Vescovo universale perché la sua giurisdizione universale è veramente episcopale. In questo senso il Papa è Vescovo universale. Gli altri Vescovi infatti non sono semplici delegati del Papa.<br /><br />Non capisco come mai il Codex preveda l'abdicazione del Papa se questa fosse assurda metafisicamente. Il Codex non può contenere errori di fede o morale.Marco Marchesinihttps://www.blogger.com/profile/02356479784961714810noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-22658343150170513882013-03-06T17:32:25.748+01:002013-03-06T17:32:25.748+01:00Non è stato studiato lo dice lui. Gregorio XII non...<i>Non è stato studiato lo dice lui. Gregorio XII non me lo sono inventato io eppure ha abdicato, fu ricompensato per il suo gesto e fu nominato cardinale (quindi, alla renuntia, ricopriva la posizione di vescovo, in automatico). I precedenti ci sono, c'è solo un problema di linguaggio (è stato infelicemente scelta la definizione di Papa emerito, ma diversi canonisti si sono dichiarati contrari). Il lessico potrà pure variare ma la situazione non cambia.</i><br /><br />La rinuncia di Gregorio XII fu salutata da tutta la cattolicità con un sospiro di sollievo. Non era certo la Rinuncia a creare problemi, ma, al contrario, li risolveva, i problemi, e che problemi. E che ieri si sia voluto riconoscere lo status di vescovo al Rinunciatario cui oggi è invece negato la dice lunga sullo stadio di rozzezza di approfondimento che l’istituto ancora presenta: “già Papa”? “Papa emerito”? “Vescovo di Roma emerito”? (e perché solo ‘di Roma’: non era anche vescovo ‘del mondo’? Non c’è un titolo soddisfacente, perché è il luogo metafisico in cui si è posto il Rinunciato che è insoddisfacente: è un luogo che, se pure c’è nel Codex, non c’è però nell’essere. <br />E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-25073219844285466592013-03-06T17:30:42.247+01:002013-03-06T17:30:42.247+01:00Benedetto XVI ha voltato una pagina e nessuno potr...<i>Benedetto XVI ha voltato una pagina e nessuno potrà fare in modo che si possa tornare indietro.</i><br /><br />Anche questa è cosa tutta in essere: abbiamo davanti un futuro in evoluzione, e non lo conosciamo affatto.<br /><br /><i>Solo Dio conosce se ha bene o mal fatto. Ciò che ne sappiamo noi è che tutti si rallegreranno del nome che uscirà dal prossimo conclave, ma non possiamo avere la certezza che la Chiesa non ne risulterà ferita.</i><br /><br />La Chiesa è ferita da qualsiasi perdita o mancamanto della verità. Questi cinquant’anni di dedogmatizzazione forzata della Chiesa a opera del suo magistero anche più alto è certamente un vulnus alla Chiesa che la rende anche più esposta a ulteriori attacchi. Come sta avvenendo. <br />E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-57165541946473295812013-03-06T17:28:48.310+01:002013-03-06T17:28:48.310+01:00Papa Celestino NON ha abusato del potere petrino, ...<i>Papa Celestino NON ha abusato del potere petrino, altrimenti la Chiesa non lo avrebbe canonizzato. E poi non è stato il solo caso. L'estremo rigore del testo, mi conferma che il tomismo troppo "sfegatato" mette limiti all'onnipotenza divina.</i><br /><br />Il beato Papa Celestino abusò di una legge storica perché non conosceva e non gli era dato di conoscere quella metafisica, altrimenti non ne avrebbe abusato, per cui la sua eroicità di beato permane. È discutibile anche la sua elezione, evidentemente forzata, e all’estremo, per cui se gli storici faranno ulteriori indagini, non escluderei che si possa dimostrare la sua non-elezione.<br />Il rigore del testo è condizione a scrivere, e ciò che è scritto sull’onnipotenza divina è corretto in sé, non perché è rigoroso, ma perché si piega ai principi della logica aletica.<br />E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-3170733261211376052013-03-06T17:24:01.408+01:002013-03-06T17:24:01.408+01:00Immagino che sia altamente improbabile che quest’a...<i>Immagino che sia altamente improbabile che quest’appello trovi seguito. E certamente Radaelli lo sa, lo si desume peraltro dall’articolo, dove nota d’essere stato l’unico o quasi ad alzare la voce contro questa rinuncia. E dunque perché quest’appello? Accendere l’allarme? Affilare le armi per il futuro prossimo? E se, come pretende di dimostrare, il prossimo sarà un antipapa, che ne sarà della Chiesa? Dell’agognata unità della Chiesa? Vorrei chiedere al professore Radaelli, che ne sarà dei cattolici, chi dovranno seguire, come, per quale via, in quale chiesa?</i><br /><br />Oltre le considerazioni di cui sopra, sono le stesse domande che corsero per la Chiesa e dilaniarono gli animi tutte le volte che si creò la situazione incresciosa di più Papi. La situazione attuale – come d’altronde le precedenti – è frutto di una caduta di magistero, quella degli ultimi cinquant’anni, non tenuto nell’ambienza dogmatica e non parlante il linguaggio dogmatico dovuto.<br /><br /><i>Se il prossimo sarà un antipapa, allora invano abbiamo corso fin qui. Invano abbiamo creduto, difeso, combattuto. Letto, studiato, pianto, e poi ricominciato. </i><br /><br />Non è la prima volta che la Chiesa e i suoi fedeli corrono “invano”: è la loro croce.E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-55772887588963345332013-03-06T17:21:30.166+01:002013-03-06T17:21:30.166+01:00Lo stesso Benedetto XVI ha detto che non è così: I...<i>Lo stesso Benedetto XVI ha detto che non è così: Il "sempre" è anche un "per sempre" - non c’è più un ritornare nel privato. Quel ‘sempre e per sempre’ così tanto contestato a me sembra invece il nodo che lega la rinuncia al ‘laccio’ metafisico del principio di non contraddizione invocato da Radaelli. Egli è sempre e per sempre l’eletto, è papa per sempre; rinuncia legittimamente e liberamente alla potestà di governo, conservando però in sé e su di sé l’elezione che lo associa a Cristo Crocifisso. In un modo nuovo, certamente, che la teologia potrebbe aiutarci ad esplorare e capire.</i><br /><br />Ma lo si è già visto: un modo “passivo” di governare è un controsenso. O si governa attivamente o non si governa. Se poi egli dice di essere “per sempre” “pubblico”, lo faccia: resti pubblico. Ritirarsi in un monastero di clausura è palese contraddizione con quanto asserisce. È il Santo Padre che deve spiegare che non vi è contraddizione nel suo operato, non i fedeli, che nel suo operato vedono palese contraddizione.E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-91618829271817519122013-03-06T17:20:11.830+01:002013-03-06T17:20:11.830+01:00...L'istituto della renuntia è vecchio di seco...<i>...L'istituto della renuntia è vecchio di secoli. E basta con Celestino V, visto che non fu né il primo né l'ultimo. E' curioso voler esser più papisti del Papa: quest'istituto è talmente regolare che era previsto pure nel Codex del '17 e nessuna norma che non sia teologicamente valida può esser inserita nel Codex (almeno in quello del '17), altrimenti il Codex stesso sarebbe fonte di errori e la causa di tutto risiederebbe nell'Autorità che lo ha emanato, ma così non può essere...</i><br /><br />Perché non esiste un governo passivo, né una paternità passiva (‘Papa’ significa Padre, e ha ragione Marcello Veneziani allorché dice: <i>Semel Abbas, semper Abbas</i>, ossia: Una volta Padre, si è sempre Padre). O si governa, o non si governa. O si è padre o non si è padre. La paternità, poi, uno non se la può levare: se la tiene per sempre.E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-47429783059998706732013-03-06T17:17:59.481+01:002013-03-06T17:17:59.481+01:00Te lo dico brutalmente, non e' perche' il ...<i>Te lo dico brutalmente, non e' perche' il prossimo Papa potrebbe essere filo gruppi ereticali, che mettiamo le mani avanti, accodandoci a castronerie.</i><br /><br />Il discorso delle "mani avanti" non esiste. Come già osservato il discorso nasce e si fonda su postulati metafisici. Elaborati a mente fredda, ripeto io, ancora anni fa, lontano da pressioni emotive e di glamour: nel 2008, quando produssi <i>Sacro al calor bianco</i>, un libro sulla liturgia in cui era giocoforza incontrarsi con la potestà papale e le sue prerogative, per via del <i>Novus Ordo Missæ</i>.<br />E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-43872199585553322342013-03-06T17:13:08.798+01:002013-03-06T17:13:08.798+01:00Ripeto: c'è solo un problema di definizione in...<i>Ripeto: c'è solo un problema di definizione infelice. Per il resto le cose non cambiano: Benedetto XVI ora ha la medesima posizione dei Patriarchi orientali dimessisi o dei vescovi che hanno presentato le dimissione dall'esercizio attivo della propria posizione.</i><br /><br />Questa riduzione di Pietro al rango degli altri vescovi e dei Patriarchi ortodossi conduce la Chiesa fuori del dogma. È il motivo che ha fatto nascere le mie prime perplessità, ancora in sede teorica, quando anni fa affrontai il problema, non incalzato da circostanze clamorose come le attuali, ma dalla problematica petrina in sé, sic et simpliciter. Oggi non faccio che applicare conclusioni cui avevo avuto modo di pervenire freddamente e serenamente, mosso solo dar ragionamento in sé, come si raccomanda il Manzoni nelle sue Osservazioni sulla morale cattolica.<br /><br />Quanto alla riduzione al rango dei patriarchi e dei vescovi, che è proprio ciò che vogliono i conciliaristi: equiparare il Papa ai Patriarchi orientali, che però, sulla <i>positio petrina</i>, sono fuori del dogma (si veda il telegramma di apprezzamento fatto avere dal Patriarca di Mosca Kirill I a Benedetto XVI, molto caloroso: l’Ortodosso vede nel gesto del Cattolico un avvicinamento sensibile alle proprie istanze).<br /><br />E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-25016186308095025782013-03-06T17:03:54.015+01:002013-03-06T17:03:54.015+01:00ma perché questo stracciarsi le vesti se la norma ...<i>ma perché questo stracciarsi le vesti se la norma è già nel Codex del '17? Qualcuno forse dubita dell'ortodossia di Benedetto XV?</i><br /><br />Il Codex non è la Sacra Scrittura, il Codex è un libro storico e oggi, che si toglie l’inerranza alla Sacra Scrittura, la si vuole dare a un Codex? <br /><br />Inoltre sopra il diritto canonico (storico) c’è la filosofia dell’essere (metafisica).E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-91228161447729347342013-03-06T16:58:25.105+01:002013-03-06T16:58:25.105+01:00L'articolo è interessante. Si ha però l'im...<i>L'articolo è interessante. Si ha però l'impressione che Radaelli parli, per così dire, con lingua biforcuta (forse suo malgrado, nel qual caso non sarebbe esattamente lui a parlare, bensì qualcuno in lui). Nel suo precedente contributo, infatti, aveva presentato il suo interessante paradosso come un'ipotesi di lavoro, mentre ora sembra essersene invaghito al punto da conferirvi ben altro statuto.</i> <br />Sorvolo sulle insinuazioni. Chiaro che le doverose premesse fatte nel primo articolo sono valevoli per ogni successivo, che integra, consegue e completa le prime considerazioni. La mens è la stessa, e così pure l’intenzione: di dare un senso non contraddittorio, ma coerente e veritativo, ai fatti che ci si presentano dinanzi. <br /><br /><i>Vale però la pena di suggerire molta, molta cautela, certo più di quanta Radaelli mostra di osservare in questa sua sortita esortativa.</i><br /><br />Se non altro Radaelli, alle sue “sortite”, ci mette la faccia.E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-60046013640268067442013-03-06T16:45:31.297+01:002013-03-06T16:45:31.297+01:00Mi sembra che il carattere sacramentale della vica...<i>Mi sembra che il carattere sacramentale della vicarietá venga presupposto ma non dimostrato. </i><br /><br />La dimostrazione risiede nei presupposti metafisici espressi. Tra l'altro viene indicato esplicitamente : "Dunque quello papale non è <i>eo ipso</i> un sacramento, ma è <i>ad instar sacramenti</i>, quasi un sacramento, perché Cristo stesso lo ha voluto per sua stessa natura “pieno, immediato, universale” (cfr. Can. 331). Meglio ancora: quello papale, nel potere delle chiavi (<i>Munus clavium</i>) è un supersacramento, dato direttamente da Cristo a Pietro e solo a Pietro con il cambio di nome (unico degli Apostoli) e la consegna delle chiavi: “Ego tibi dabor…” (Mt 16, 18). Quindi “quasi” nel senso di “più che”, data la perentorietà univoca e personale con la quale il Cristo investe Simone di Giona conferendogli in tal modo un potere assoluto, monarchico, universale, pieno e immediato. Questo supersacramento non ha corrispettivi perché in realtà è il fondamento di tutti gli altri: senza di esso, si noti, non si avrebbe.E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-56964387463979510252013-03-06T16:43:43.703+01:002013-03-06T16:43:43.703+01:00Non condivido. L'ufficio del Romano Pontefice ...<i>Non condivido. L'ufficio del Romano Pontefice e' appunto un ufficio, un incarico stabilmente conferito per disposizione divina o ecclesiastica, da esercitarsi per un fine spirituale (canone 145 par. 1), ufficio che si acquista con l'accettazione dell'elezione e si perde per morte o rinuncia. Non e' un sacramento, ma e' legato ad un sacramento, l'essere vescovo di Roma. Tale ufficio e' rinunziabile al pari di qualunque altro ufficio, ed essendo primaziale la rinuncia non deve essere accolta da alcuno.</i><br /><br />L’ufficio del Romano Pontefice non è un ufficio, ma un carisma fondato su Mt 16, 16 e sul triplice amore garantito da Pietro a Cristo. Ora, l’amore, fondamento a tale carisma, è eterno. O non è eterno? “Pasci il mio gregge”, poi, è formula che non prevede un “modo passivo”: come ho già detto, o si pasce o non si pasce.E.M. Radaellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-11154052354332804132013-03-06T16:10:12.402+01:002013-03-06T16:10:12.402+01:00In risposta ad un rilievo, ho detto:
Più che di c...In risposta ad un rilievo, ho detto:<br /><br /><i>Più che di cautela parlerei di prudente discernimento che parte da chi ce l'ha e poi deve coinvolgere le sedi opportune. Penso che questo sia già messo in bilancio da Radaelli. </i><br /><br />Il prof. Radaelli conferma tutte le mie puntualizzazioni aggiungendo a questa sopra riportata: <br /><br /><b>La mia ipotesi di coerenza è e vuole essere unicamente uno stimolo a che le Autorità preposte alla dottrina diano le giuste risposte.</b> <br /><br />Inoltre interverrà presto personalmente per dare alcuni riscontri e fare delle precisazioni.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-34925735337661076662013-03-05T11:56:56.515+01:002013-03-05T11:56:56.515+01:00la premessa di Radelli è non certa, anzi penso pro...la premessa di Radelli è non certa, anzi penso probabilmente errata, che cioè il pontificato di un nuovo carattere metafisico, come dice lui, che non si può più cancellare; il papa non è ontologicamente papa, non è papa di per sé ma solo per accidens. E anche se "ad instar sacramenti" bisogna tener conto che non tutti i sacramenti danno un carattere ontologico: battesimo, cresima, ordine...matrimoinio?Non saprei, ma opino per il noAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-57334943613203781252013-03-05T11:52:26.890+01:002013-03-05T11:52:26.890+01:00Sarà anche un passo ardito e temerario, ma l'a...<i> Sarà anche un passo ardito e temerario, ma l'audacia che lo accompagna è direttamente proporzionale alla gravità della situazione in cui si trova la Chiesa.</i><br /><br />La teologia, e in special modo quella che usa del linguaggio della metafisica, dovrebbe fornire ipotesi di studio e approfondimento, esegesi della chiesa e dei fenomeni che la affannano. Quando, come in questo caso, approda a giudizi estremi e disperanti, finisce per smentire se stessa e la sua ragion d’essere, e per porsi in una via parallela al magistero della chiesa, al servizio non della chiesa ma di una idea di chiesa preconcetta. La tesi dell’anti-papa, innalzata su piedistalli ultralogici, pone infatti le premesse a quella via parallela, già peraltro intrapresa e praticata. E’ lecito questo, è giusto, è opportuno? Io non ho gli strumenti culturali, i titoli, le competenze per oppormi efficacemente, ma vorrei, e vorrei che bastassero le ragioni semplici e nude della mia fede e della mia appartenenza a questa chiesa.giovannanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-45666394329213305532013-03-05T09:45:54.466+01:002013-03-05T09:45:54.466+01:00se qualcuno si sente capace di argomentare rettame...<i>se qualcuno si sente capace di argomentare rettamente, provi a rispondere al blogger portante nick "cherubino", la cui confutazione "di ferro" non è facile da controbattere da parte di anime semplici.....</i><br /><br />Sono reduce da estenuanti 'battaglie' su diversi fronti, portate aventi proprio pensando a molte anime semplici che si affacciano sui blog, la cui portata divulgativa è innegabile, ma spesso purtroppo pari alla confusione che ingenerano se non interviene una moderazione attenta e rettamente orientante.<br /><br />Solo il nick del blogger citato, onnipresente e logorroico frequentatore del blog di Tornielli, mi dà la nausea.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-25234248243008679702013-03-05T09:40:33.023+01:002013-03-05T09:40:33.023+01:00A Radaelli va comunque riconosciuto il merito di a...<i>A Radaelli va comunque riconosciuto il merito di avere tentato un'analisi, sia pure presentata come ipotesi e poi accreditata al punto da trasformarsi nientemeno che in ammonimento ai Signori Cardinali affinché non si riuniscano in conclave (un passo straordinariamente ardito o temerario, secondo il punto dal quale lo si considera).</i><br /><br />Sarà anche un passo ardito e temerario, ma l'audacia che lo accompagna è direttamente proporzionale alla gravità della situazione in cui si trova la Chiesa.<br /><br />Quanto al sedicente 'umorismo' insultante, non è comunque tollerato. E di certo sarà più produttivo proseguire la discussione con chi eventualmente dissente, ma lo fa motivando e argomentando con sapiente efficacia e non con pregiudiziale rifiuto.Anonymousnoreply@blogger.com