tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post5318984060364757298..comments2024-03-28T18:24:44.285+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Gaudium et Spes, (12; 24) o della 'discontinuità'michttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-52826403585567345212018-02-06T11:49:06.867+01:002018-02-06T11:49:06.867+01:00Nel mio blog è da tempo che affermo che i testi co...Nel mio blog è da tempo che affermo che i testi conciliari, anticamente, venivano vagliati a lungo da tutta la Chiesa prima di essere considerati ispirati dallo Spirito Santo.<br />Il mondo cattolico abituato ad un atteggiamento piuttosto "magico" per cui quello che dice il papa o un concilio legittimo è automaticamente ispirato e gli si deve obbedienza mi ha sempre criticato, misconoscendo i palesi dati storici.<br />Ora vedo che, sia per quanto riguarda le affermazioni del papa (Bergoglio) sia per quanto riguarda i testi conciliari si fa, a posteriori, una critica per vedere se riflettono o meno lo spirito tradizionale e di conseguenza li si legittima o no.<br />Nei fatti ci si comporta come è giusto fare e come anticamente si faceva.<br />Dunque, perché non essere conseguenti e andare più a fondo vedondo nel tentativo di canocnizzare "ipso facto" quanto dice il papa o un concilio da poco celebrato, una modalità antiecclesiastica (come anticamente di fatto sarebbe stata vista)?<br />Altrimenti esisterà sempre una differenza tra ciò che si dice e ciò che si fa.<br />Grazie per l'attenzione.Pietro C.https://www.blogger.com/profile/09220378316242188203noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-48970476931225769712016-11-24T13:21:25.453+01:002016-11-24T13:21:25.453+01:00Per amore di precisione su una citazione biblica c...Per amore di precisione su una citazione biblica così importante, faccio notare che Pr 16,4 :'Universa propter semetispsum operatus est Dominus' è la traduzione addomesticata di S.Girolamo. Oggi le Bibbie sia cattoliche sia protestanti che traducono dai testi ebraici originali, traducono: 'Il Signore ha fatto ogni cosa per il suo fine'. Resta però che l'antropocentrismo di Gaudium et Spes 12, e 24, è opposto all'insegnamento biblico che insegna espressamente e ripetutamente il Cristocentrismo:<br />cf. Col 1,3: ‘Tutte le cose sono state crate per mezzo di Lui (Gesù Cristo) e in vista di lui… per ottenere il primato su tutte le cose’.<br />Ef 1,9: ‘Il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose quelle del Cielo e quelle della Terra’.<br />1 Cor 8,16: 'c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui'.<br />1 Cor 15,28 28: 'E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.'<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-85236878589205888002012-02-19T12:44:05.566+01:002012-02-19T12:44:05.566+01:00"Dio stesso è legato alla Natura da un amore ..."Dio stesso è legato alla Natura da un amore libero: egli non ha bisogno di essa, e tuttavia non<br />vuole essere senza di essa. Perché non esiste amore dove due esseri hanno bisogno l'uno dell'altro,<br />ma dove ciascuno potrebbe esistere per sé, come per esempio Dio che è già in se stesso l'Essente,<br />dove dunque ciascuno potrebbe essere per sé, e senza che ciò fosse da ritenersi un'usurpazione, ma tuttavia non vuole, moralmente non può, essere senza l'altro. Questa è la vera relazione tra Dio e la Natura – non un rapporto unilaterale". (F.W.J. SCHELLING, Lezioni di Stoccarda in L'empirismo<br />filosofico e altri scritti, La Nuova Italia Editrice, Firenze 1967, pp. 122-123).<br /><br />Scusa se mi intrometto Mic, so che Schelling non fa parte della Tradizione cattolica ma potrebbe essere un aiuto per interpretare il passo di "Gaudium et Spes" n.24: l'uomo è l'unica creatura che Dio ha voluto per se stessa ovvero l'uomo ha tutte le facoltà necessarie affinchè possa scegliere liberamente Dio, senza vincoli ontologici, altrimenti sarebbbe una scelta viziata. <br />Il fine è sicuramente l'unione con Dio ma Egli vuole essere scelto con assoluta autonomia da parte dell'uomo.Ockham's Razornoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-66542135652992773192010-07-30T09:01:45.031+02:002010-07-30T09:01:45.031+02:00Recentemente, nella sua postfazione a "Zibald...Recentemente, nella sua postfazione a "Zibaldone" di Romano Amerio edito dalla Lindau (ne parlo nel thread successivo), Enrico Maria Radaelli cita mons. Gherardini ma va oltre, auspicando che il chiarimento autorevole del Trono più alto abbia stile impositivo -come si richiede dal una piena attività di governo- e non propositivo...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-79130494722049021812010-07-30T08:57:33.239+02:002010-07-30T08:57:33.239+02:00Riproduco il cuore della supplica di Mons. Gherard...Riproduco il cuore della supplica di Mons. Gherardini al Santo Padre<br /><br />...........<br />"Pare, infatti, logico e doveroso che ogni suo aspetto e contenuto venga studiato in sé e contestualmente a tutti gli altri, con l'occhio fisso a tutte le fonti, e sotto la specifica angolatura del precedente Magistero ecclesiastico, solenne ed ordinario. Da un così ampio ed ineccepibile lavoro scientifico, comparato con i risultati sicuri dell'attenzione critica al secolare Magistero della Chiesa, sarà poi possibile trarre argomento per una sicura ed obiettiva valutazione del Vaticano II in risposta alle seguenti - tra molte altre - domande:<br />1. Qual è la sua vera natura?<br /><br />2. La sua pastoralità - di cui si dovrà autorevolmente precisare la nozione - in quale rapporto sta con il suo eventuale carattere dogmatico? Si concilia con esso? Lo presuppone? Lo contraddice? Lo ignora?<br /><br />3. È proprio possibile definire dogmatico il Vaticano II? E quindi riferirsi ad esso come dogmatico? Fondare su di esso nuovi asserti teologici? In che senso? Con quali limiti?<br /><br />4. È un "evento" nel senso dei professori bolognesi, che cioè rompe i collegamenti col passato ed instaura un'era sotto ogni aspetto nuova? Oppure tutto il passato rivive in esso "eodem sensu eademque sententia"?<br /><br />È evidente che l'ermeneutica della rottura e quella della continuità dipendono dalle risposte che si daranno a tali domande. Ma se la conclusione scientifica dell'esame porterà all'ermeneutica della continuità come l'unica doverosa e possibile, sarà allora necessario dimostrare - al di là d'ogni declamatoria asseverazione - che la continuità è reale, e tale si manifesta, solo nell’identità dogmatica di fondo. <br />Qualora questa, o in tutto o in parte, non risultasse scientificamente provata, sarebbe necessario dirlo con serenità e franchezza, in risposta all'esigenza di chiarezza sentita ed attesa da quasi mezzo secolo."<br />....Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-63253619614259103182010-07-30T08:45:41.093+02:002010-07-30T08:45:41.093+02:00Così la intende mons. GherardiniCosì la intende <a href="http://www.internetica.it/neocatecumenali/Gherardini-concilio.htm" rel="nofollow"> mons. Gherardini</a>Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-53686125529432754322010-07-29T11:47:05.916+02:002010-07-29T11:47:05.916+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.lonewolfehttps://www.blogger.com/profile/10678039591540278170noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-4975875612311351122010-07-25T14:41:12.818+02:002010-07-25T14:41:12.818+02:00Egli prende coraggiosamente atto che la continuità...<i>Egli prende coraggiosamente atto che la continuità tra Vaticano II e Tradizione cattolica è stata finora asserita, ma non dimostrata: «non s’andò oltre una declamazione puramente teorica» della suddetta continuità</i><br /><br />su diversi punti è necessaria una pronuncia autoritativa e veritativa del PapaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-58319753118598592642010-07-25T10:55:55.996+02:002010-07-25T10:55:55.996+02:00Monsignor Brunero Gherardini ha scritto un libro i...Monsignor Brunero Gherardini ha scritto un libro intitolato Concilio Ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare (Casa Mariana Editrice, Frigento, 2009) e lo ha indirizzato al Papa con la supplica di chiarire in maniera definitiva gli interrogativi che Il Vaticano II pone alla coscienza cattolica. <br /><br />Egli prende coraggiosamente atto che la continuità tra Vaticano II e Tradizione cattolica è stata finora asserita, ma non dimostrata: «non s’andò oltre una declamazione puramente teorica» della suddetta continuità (p. 14). Perciò chiede che si dimostri ciò che si afferma (“ermeneutica della continuità”), dacché i dubbi permangono. Onde la «necessità di una riflessione storico-critica sui testi conciliari, che ne ricerchi i collegamenti – qualora effettivamente vi siano – con la continuità della Tradizione cattolica. Reputo questo uno dei doveri più urgenti del Magistero ecclesiastico» (p. 17).Don Curziohttps://www.blogger.com/profile/13040586689533559180noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-46829608433655418282010-07-25T10:53:25.231+02:002010-07-25T10:53:25.231+02:00Nel capitolo XXX, al n° 205 del libro Iota unum (T...Nel capitolo XXX, al n° 205 del libro <i>Iota unum </i>(Torino, Lindau, 2a ed., 2009) di Romano Amerio (“<i>L’ autonomia dei valori. Teologia antropocentrica di Gaudium et spes 12 e 24</i>”) si trova una interessantissima dissertazione del filosofo luganese sulla contraddizione tra la dottrina cattolica, che è teo-centrica e contempla in Dio il Fine ultimo dell’ universo e dell’uomo, e quella del Concilio, considerato nei suoi testi e non solo nelle cattive <i>interpretazioni post-conciliari</i> (il famoso “<i>spirito</i> del Concilio”).<br />Scrive l’Autore: «Le varie deviazioni della morale rispondono tutte all’esigenza antropocentrica del mondo moderno, che sostituisce all’idea divina regolatrice del mondo l’idea dell’uomo auto-regolatore […] onde si crede che l’uomo sia il fine del mondo» (p. 427). Poi osserva che tale concezione propria della filosofia immanentista e soggettivista della modernità, la quale nasce con Cartesio ed arriva sino ad Hegel, trova corrispondenza in Gaudium et spes n° 12 che recita: «<i>Omnia quae in terra sunt ad hominem tamquam ad centrum suum et culmen ordinanda sunt</i> [tutte le cose di questo mondo devono essere ordinate <i>all’uomo</i> come al loro centro e vertice]». Inoltre sempre Gaudium et spes al n° 24 precisa che l’uomo «<i>in terris sola creatura est quam Deus propter seipsam voluerit </i>[l’uomo su questa terra è la sola creatura che Dio ha voluto<i> per se stessa</i>]». Così <i>il testo</i> conciliare, e non lo “<i>spirito</i> del Concilio o post-Concilio”, fa dell’ uomo il fine della terra, voluto da Dio come fine di essa e non per cogliere il Fine ultimo, che è solo Dio infinito e onnipotente. Amerio in nota spiega che la traduzione italiana corrente di questo testo è: «l’uomo è stato voluto da Dio <i>per Se stesso</i>», ossia fine dell’uomo e della terra non sarebbe più l’uomo, ma Dio stesso (anche se la traduzione si presta ad una duplice interpretazione, potendosi pur sempre quel per se ipsum intendersi riferito al soggetto Homo, oltre che al complemento d’agente <i>Deus</i>). Il Luganese osserva che tale traduzione erronea del <i>testo</i> conciliare, che lo fa apparire ortodosso o in “continuità con la Tradizione”, «annulla la <i>variazione di dottrina</i>» (p. 427, nota 2). È chiaro, invece, che il <i>testo ufficiale</i> in latino (ad uso dei teologi) di <i>Gaudium et spes</i> rappresenta una variazione sostanziale di dottrina, e che la traduzione in volgare maschera l’enormità di tale variazione, che è una vera e propria “rivoluzione copernicana”, simile a quella kantiana: un’«inversione» teologica a 360 gradi, la quale mette la creatura-uomo al posto del Fine e Creatore-Iddio. È la famosa “svolta antropologica” di cui già negli anni settanta parlava padre Cornelio FabroDon Curziohttps://www.blogger.com/profile/13040586689533559180noreply@blogger.com