tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post6690050115227799413..comments2024-03-28T10:07:25.346+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Uno sguardo alla Russia. Una spiritualità ch'è anche identitàmichttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-26368741552043308022017-06-03T21:47:19.812+02:002017-06-03T21:47:19.812+02:00# Luigi Rmv
Prego. Ringrazio per gli apprezzamen...<br /># Luigi Rmv<br /><br />Prego. Ringrazio per gli apprezzamenti, molto gentile da parte sua. <br />Ringrazio anche Mic. <br />Sì, dobbiamo ritrovare il senso dell'identità nazionale italiana. <br />Altrimenti, come sperare di resistere, anche solo in parte, alle <br />forze terribili che ci stanno attaccando da tutti i lati? E come<br />ritrovarla quest'identità, se non riconciliando l'idea nazionale<br />italiana con il vero cattolicesimo? Anzi, il compito di ristabilire il <br />vero cattolicesimo può costituire il compito storico dell'Italia in questo secolo, nel <br />l'attuare il quale essa rifonderebbe la sua unità sui principi veramente cristiani. <br />Bisognerebbe ripensare l'idea di nazione e di popolo, di Stato, oggi semplicemente rigettate o impantanate, a mio avviso, negli ambigui discorsi sulla "nazionalità spontanea", a base "regionale", anteriore allo Stato, revival in chiave ideologica (ossia antiunitaria) dell'ideale di origine settecentesca del "piccolo Stato" quale forma di governo migliore a priori. <br />PPAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-40064018241543586912017-06-03T15:02:03.451+02:002017-06-03T15:02:03.451+02:00Grazie PP, complimenti non solo per la sua cultura...Grazie PP, complimenti non solo per la sua cultura ma per la corretta interpretazione dei fatti storici, in particolare del papato, al punto 1 del precedente intervento.<br /><br />Questa sua affermazione che riporto, in unione al punto 1 del precedente intervento, penso sia all'origine della maggior parte dei mali della Chiesa istituzione, che raramente i cattolici riconoscono, spesso la nascondono o persino la giustificano:<br /><br />"Concordo con chi ritiene che il Papato, nel temporale, avrebbe dovuto restare al Lazio, sufficiente ad esso per le sue esigenze come Stato, e affidarsi alla Provvidenza per ciò che riguardava le vicende politiche del resto d'Italia, nelle quali avrebbe dovuto intervenire sempre come da lontano, in posizione superiore, non come parte in causa e quindi alla fine immischiato sino al collo in intrighi, alleanze, guerre, insomma in infinite lotte di potere che hanno nociuto assai alla religione" <br /><br />L'intervento da lontano, dall'alto, come insegnato da Gesù, non è stata mai molto seguito, questo bisogna obiettivamente riconoscerlo e pochi lo fanno, gli va dato merito PP. <br /><br />Anhe oggi e' cosi': ora abbiamo un papa che praticamente è solo politico, ogni telegiornale riporta i suoi commenti su ogni fatto politico, economico e sociale, senza nemmeno nominare Nostro signore anche in molti minuti di parole. <br />E per questo osannato dai nemici, che già non son capaci di alzare lo sguardo al Cielo e sono ben lieti di vedere che anche il papa sta con loro a guardare per terra. <br /><br /><br /><br />Aloisiushttps://www.blogger.com/profile/00581952920171111368noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-47203471041946096572017-06-02T16:25:30.639+02:002017-06-02T16:25:30.639+02:00# La Russia tra mito e realtà - la frase di Leone ...<br /># La Russia tra mito e realtà - la frase di Leone XIII, che racconta solo una parte della storia <br /><br />--Ringrazio Fabrizio Giudici. <br /><br />--Sulla Russia come mito. Si esaltano certi aspetti dell'anima russa, indubbiamente fascinosi e anche positivi, ma se ne dimenticano altri, nient'affatto positivi. Mi riferisco alla tendenza all'irrazionale e alla megalomania, ad uno spiritualismo che tende a sfociare nel torbido, il tutto al servizio di una politica condotta non poche volte con consumato cinismo (basti pensare a come i governanti russi abbiano sempre utilizzato l'ideologia panslavista ai fini della loro Realpolitik). Il bolscevismo fu un prodotto tipicamente russo. Lenin fuse la dottrina rivoluzionaria marxista, già spietata di per sé, con gli ideali e le tattiche delle correnti del megalomane e sanguinario fanatismo rivoluzionario russo, impersonate da Neciaev (vedi 'Í Demoni" di Dostoievski) e dai terroristi socialisti rivoluzionari, i quali, in quasi un secolo di lotta, uccisero in attentati spesso individuali circa 15.000 funzionari statali e uno Zar. (Vedi il libro di E. Bettiza: "Il mistero di Lenin. Per un'antropologia dell'homo bolscevicus", Rizzoli, 1982). Aspettare la salvezza dalla Russia non significa per l'ennesima volta aspettare che siano gli stranieri a toglierci le castagne dal fuoco? Quand'è che diventeremo un popolo maturo e ci toglieremo dai complessi di inferiorità? <br /><br />--La frase tanto cara ai tradizionalisti di Leone XIII (un suo giudizio personale non un articolo di fede) contiene a mio modesto avviso un errore di fondo. Quello di considerare la suddivisione dell'italia in diversi Stati come una caratteristica per così dire ontologica dell'Italia. Nient'affatto. La suddivisione del Paese era il risultato di una serie di circostanze storiche, prima occasionali e poi diventate come immodificabili anche grazie alla volontà del papato politico, che, a partire dal momento nel quale decise di appoggiarsi ai Franchi sulla base della falsa Donazione di Costantino, fece della divisione dell'Italia un canone fondamentale della sua politica. Leone XIII taceva poi sulle sudditanze straniere degli italiani, dirette e indirette, secolari, umilianti, debilitanti. Concordo con chi ritiene che il Papato, nel temporale, avrebbe dovuto restare al Lazio, sufficiente ad esso per le sue esigenze come Stato, e affidarsi alla Provvidenza per ciò che riguardava le vicende politiche del resto d'Italia, nelle quali avrebbe dovuto intervenire sempre come da lontano, in posizione superiore, non come parte in causa e quindi alla fine immischiato sino al collo in intrighi, alleanze, guerre, insomma in infinite lotte di potere che hanno nociuto assai alla religione. <br />L'unità religiosa non fu persa con lo Stato unitario, che riconosceva come unica religione ufficiale il cattolicesimo. Si trovò sotto attacco la religione al tempo dei governi della sinistra, liberal-massonica. Era del resto l'epoca del positivismo e dello scientismo. Ma poi ci fu una reazione anche laica, sia liberale che socialista (Bonghi, Croce, Mussolini) contro la Massoneria, che cominciò la sua parabola discendente. Mussolini cacciò i massoni dal partito socialista nel 1912 e soppresse la setta nel 1923, uno dei suoi primi atti di governo. Poi risolse e bene la Questione Romana, riconoscendo alla Chiesa il giusto potere temporale. L'unità religiosa l'abbiamo persa con il Vaticano II, con il sincretismo ereticale che si è sostituito al vero cattolicesimo, che nessuno sa più quale sia.<br />PP Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-73966184652761601602017-06-02T11:39:39.755+02:002017-06-02T11:39:39.755+02:00"L'ITALIA era una di fede e cultura, quan..."L'ITALIA era una di fede e cultura, quando, coerentemente con la sua Storia e le sue usanze, era articolata in più compagini politiche sovrane. Quando le su vollero sacrificare, in nome dell'unità politica, perse la vera unità".Leone XIIInoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-73754283300597386032017-06-02T01:14:17.089+02:002017-06-02T01:14:17.089+02:00@PP
Molto interessante.
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Fabrizio Giudici@PP <br /><br />Molto interessante.<br /><br />-- <br />Fabrizio GiudiciAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-13759283027730600242017-06-01T23:35:31.532+02:002017-06-01T23:35:31.532+02:00Sono sotto spietato assedio, speriamo resistano. C...Sono sotto spietato assedio, speriamo resistano. Con la loro grande anima, col loro carico di sofferenze patite, con la loro umanità e con la loro Storia. Sono l'ultima difesa, se cade la Russia siamo finiti.<br />Miles<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-50543300374198792792017-06-01T21:24:40.340+02:002017-06-01T21:24:40.340+02:00Articolo molto interessante,complimenti.Articolo molto interessante,complimenti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-42245391700193309342017-06-01T20:49:39.464+02:002017-06-01T20:49:39.464+02:00Grazie PP
visione condivisa... non è facile costru...Grazie PP<br />visione condivisa... non è facile costruire qualcosa che è nato fragile fin dall'inizio. Eppure l'italianità esiste e resiste, sia pure in minoranza (ma è qualcosa che va oltre i numeri) e bisogna contribuire a risvegliarla...micnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-5768509722449477522017-06-01T19:44:37.424+02:002017-06-01T19:44:37.424+02:00# Articolo interessante. Che spinge alle seguenti ...<br /># Articolo interessante. Che spinge alle seguenti considerazioni:<br /><br />1. In Russia ci può essere una rinascita nazionale sulla base della religione perché l'Ortodossia ha sempre costituito, a parte la parentesi comunista, il cemento della Russia, come popolo, come nazione e come Stato unitario. Da noi questo non è stato possibile perché c'è sempre stata una contraddizione tra la Chiesa-istituzione, con il suo potere temporale, e l'esistenza di uno Stato unitario italiano. Da quando finì l'unità d'Italia, con le Guerre Gotiche vinte per nostra sfortuna dai Bizantini e l'Italia si trovò quasi subito divisa tra Bizantini e Longobardi, i Papi hanno sempre sentito come una minaccia alla loro libertà d'azione l'esistenza di uno Stato unitario italiano, anche di una monarchia nazionale (o di un potere imperiale) che pur rispettasse il loro dominio temporale. Giungendo con un lento sviluppo secolare e puramente politico-diplomatico-militare a tagliare l'Italia in due con il loro Stato, rendevano praticamente impossibile quell'unità. Che infatti, alla fine, si è effettuata inevitabilmente contro di loro (in quanto potere temporale) e con l'apporto di forze non solo anticlericali ma anche anticattoliche (la componente giacobina del Risorgimento, rappresentata in particolare dal garibaldinismo, con i suoi collegamenti massonici).<br />Inoltre, in Italia, al contrario delle altre nazioni, le lotte passate tra i vari potentati per acquistare un'egemonia o locale o nazionale, coinvolgendo sempre anche il Papato, diventavano una questione religiosa, dato che il Papato quasi sempre ne faceva una questione religiosa, sopperendo alle sue insufficienze militari con gli interdetti e le scomuniche o minacciandoli (abitudine che ha finito con il danneggiare pesantemente la religione). <br /><br />2. Dopo l'Unità dÍtalia e la Conciliazione, si è visto in realtà che uno Stato unitario italiano non impediva in nessun modo al Papa la sua libertà d'azione e che il presente microstato (SCV) è sufficiente al papato per i suoi bisogni. <br /><br />3. La crisi morale di tipo materialistico che affligge l'Italia è la stessa di tutto l'Occidente: anche in USA fanno la fila dalla notte precedente quando ci sono le svendite di stagione. Da noi questa crisi ha intaccato negli ultimi tempi anche il senso di appartenenza nazionale. Ma ciò secondo me indipendentemente dal consumismo. Ha contribuito soprattutto l'azione insidiosa e continua dell'antipatriottismo dei comunisti, delle sinistre, di una parte dei cattolici, dominante nella cultura e imposto nel costume dal 1945 ad oggi, giustificato con l'alibi che bisognava reagire criticamente alle passate megalomanie imperiali del fascismo, che ci avevano rovinato. Ma si mirava a distruggere l'idea stessa di Patria e persino di Italia, dando vita ad un processo di snazionalizzazione delle masse, dei popoli, che si è ulteriormente accentuato con la "globalizzazione".<br /><br />4. In tutte questo, i cattolici hanno le loro colpe. Prima come cattolicesimo di stampo "democristiano", poco sensibile all'idea di patria e onore nazionale, tranne eccezioni individuali, favorevole all'instaurarsi del disastroso regionalismo, che ci sta rovinando. Poi, con il riemeregere, negli ultimi decenni, di un polemica antiunitaria e antiitaliana da parte della galassia "tradizionalista", che ha elaborato una visione del tutto mitizzata degli Stati italiani preunitari, e si augura con ogni evidenza il crollo dello Stato unitario, sperando che, nell'"Europa delle regioni", tali Stati risorgano in una forma nuova. Su queste basi è impossibile opporsi al "mondialismo"che ci sta facendo a pezzi. PPAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-41916618209908607432017-06-01T19:04:56.177+02:002017-06-01T19:04:56.177+02:00A conferma di quanto scritto
http://www.lanuovabq....A conferma di quanto scritto<br />http://www.lanuovabq.it/it/articoli-piazze-giardini-e-ciclovie-e-lutero-mania-20023.htm<br />Aloisiushttps://www.blogger.com/profile/00581952920171111368noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-52055595136266313772017-06-01T19:02:29.282+02:002017-06-01T19:02:29.282+02:00Ottimo articolo, soprattutto dove mette in evidenz...Ottimo articolo, soprattutto dove mette in evidenza la differenza sul diverso modo di intendere la religione, in Russia come un elemento di identità nazionale, più volte ribadita da Putin, da noi come un fardello di cui liberarsi perché elemento di oppressione. <br />Tutto ciò che è cattolico diventa medioevale, oscurantista, repressivo, arretrato, gretto, bigotto, freno allo sviluppo, all'evoluzione sociale, ecc.<br />Non si riconosce al cristianesimo cattolico l'importanza che ha avuto nella formazione nella coscienza e nella storia della nostra nazione. <br />Tutti i mali nazionali sono causati dalla Chiesa cattolica romana.<br />In un Paese come l'Italia, che dopo l'impero romano non ha più avuto una vera unità nazionale, questo rinnegamento provoca effetti negativi ancora peggiori che all'estero. <br />Considerano la Chiesa una nemica da abbattere, causa di tutti i mali, al contrario dei protestanti, in quanto insignificanti e completamente asserviti a ogni corrente mondana. <br />Per questo chi parla male della Chiesa di Cristo appare subito come ammantanto da un'aura di spirito libero, laico, moderno, fico. <br />Per questo si è disposti a dare sempre più spazio all'islam, visto come un alleato in questa guerra di ĺiberazione e che da l'occasione di sfoggiare la propria finta laicita'.<br />Ci vuole onestà intellettuale a riconoscere il cristianesimo e la Chiesa czttolica romana come un elemento della nostra identità nazionale. <br />In fatti non abbiamo un'identità nazionale.Aloisiushttps://www.blogger.com/profile/00581952920171111368noreply@blogger.com