tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post7047300870170841570..comments2024-03-28T18:24:44.285+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Collegialità nel Vaticano II: una nuova dottrina? - P. Albert Kallio o.p.michttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-2734139098153932492018-06-27T07:12:41.674+02:002018-06-27T07:12:41.674+02:00http://circololiturgicopio7.blogspot.com/2018/06/a...http://circololiturgicopio7.blogspot.com/2018/06/avviso-sacro-santa-messa-roma-peri-i-ss.htmlAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-90247584747826264402018-06-26T19:18:01.750+02:002018-06-26T19:18:01.750+02:00La nuova collegialità, una mostruosità da eliminar...<br />La nuova collegialità, una mostruosità da eliminare<br /><br />Nell'articolo si cita l'immagine usata da Ratzinger per esprimere la collegialità anomala uscita dal Concilio: la Chiesa come ellisse con due fuochi, il Papa e l'episcopato. <br />Ratzigner ha sempre difeso la nuova collegialità. Egli criticava la concezione tradizionale, che faceva risalire al "giuridicismo" della Scolastica, di san Tommaso, che non ha mai amato. Gli preferiva di sicuro Martin Buber. <br />L'immagine della Chiesa come "ellisse con due fuochi" è contraddittoria, mette il Papa e i vescovi sullo stesso piano, introducendo un dualismo istituzionale nel governo della Chiesa.<br />In effetti, in quanto titolari in blocco della suprema potestà su tutta la Chiesa con il Papa, i vescovi non sono più subordinati al Papa. L'unica subordinazione ce l'hanno nell'esercizdio di questo potere sovrano su tutta la Chiesa. Ma, come fu appunto notato, se sono contitolari con il Papa dello stesso potere di governo su tutta la Chiesa, in base a quale criterio non possono esercitarlo, questo potere, senza l'autorizzazione del Papa? <br />Si è introdotta questa limitazione nell'esercizio di tale potere proprio per salvare il primato petrino, per non fare del Papa il passacarte dei vescovi, come avrebbero voluto Rahner e compari. Ma questa limitazione, che gioca sulla distinzione fra titolarità di un diritto e suo esercizio, che fondamento ha? Un fondamento logico, razionale? Se godono della piena titolarità della suprema potestas con il Papa, non si vede perché non possano esercitarla anche senza l'autorizzazione del Papa. Se non possono, allora questa "titolarità" non è piena oppure è una scatola vuota.<br />L'astenersi dall'esercizio di un diritto soggettivo, privato o pubblico che sia, è poi in genere libero, dettato dalle circostanze. Es: non esercito il mio diritto di credito nei confronti del debitore; non esercito il mio diritto pubblico soggettivo consistente nell'andare a votare etc. Appare figura anomala, a mio avviso, dichiarare la titolarità di un potere sovrano in capo ad un soggetto collettivo (i vescovi) in modo istituzionalmente mutilo, dichiarando che tale titolarità non possa esercitarsi se non con l'autorizzazione di un terzo (qui, il Papa, capo del collegio), quasi tale soggetto collettivo fosse un minore.<br />Nei fatti, il collegio dei vescovi non potrebbe esercitarla mai tale sovrana potestà, finché c'è un Papa regnante. Le Conferenze episcopali non dettano norme per l'intera Chiesa.<br />C'era bisogno di tutta questa confusione? No, ovviamente. La cosa da fare è una sola: la nuova collegialità è una mostruosità che va abolita, al pari delle Conferenze Episcopali. Il vescovo deve esser restituito alla sua piena responsabilità individuale, sovrano nel governo della sua diocesi, sotto il Papa, che invece governa da solo iure divino l'intera Chiesa.<br />PP <br />PPAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-55043890519880104652018-06-26T12:43:02.643+02:002018-06-26T12:43:02.643+02:00Breaking news: Galantino oggi è stato nominato pre...Breaking news: Galantino oggi è stato nominato presidente dell'Apsa al posto del card. Calcagno, dimissionario per limiti d'età. Strano che siano state accettate subitaneamente le dimissioni di calcagno che è un bertoniano, uno di quelli che in conclave s'e dato da fare per racimolare i voti. Chissà se in un prossimo concistoro Galantino sara' fatto cardinale. Che Dio non voglia. Che lui possa eleggere il Papa prossimo venturo mi ripugna un po'Alessandro Mirabellinoreply@blogger.com