tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post9133128984998617295..comments2024-03-29T09:00:04.654+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Il card. Raymond Leo Burke a Trieste: “Il matrimonio cristiano nella dottrina e nella pastorale”michttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-5357954435542598202015-05-29T10:25:07.429+02:002015-05-29T10:25:07.429+02:00Grazie Josh, lo riprendo appena tradotto.Grazie Josh, lo riprendo appena tradotto.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-66643030705659603422015-05-28T22:15:06.494+02:002015-05-28T22:15:06.494+02:00Card. Burke about Ireland
https://www.lifesitenew...Card. Burke about Ireland<br /><br />https://www.lifesitenews.com/news/ireland-defied-god-by-voting-for-gay-marriage-cardinal-burke?utm_source=LifePetitions+petition+signers&utm_campaign=8668ff4dd5-Catholic_LifePetitions_list_update5_28_2015&utm_medium=email&utm_term=0_c5c75ce940-8668ff4dd5-397767129Joshhttps://www.blogger.com/profile/12683307591403503893noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-604266247432398012015-05-28T19:27:13.880+02:002015-05-28T19:27:13.880+02:00Purtroppo assistiamo sempre più all'utilizzo i...Purtroppo assistiamo sempre più all'utilizzo improprio di parole e di concetti il cui significato viene stravolto. Se ai tempi del divorzio a non essere più compreso era il significato del matrimonio cristiano, oggi con il "matrimonio" gay non si comprende nemmeno più il significato giuridico e linguistico del termine, che viene inteso come un bollo di riconoscimento del valore di un determinato tipo di rapporti. Il matrimonio non è mai stato questo: come dice il nome stesso ha sempre avuto come sua funzione in ogni cultura la tutela della maternità e della prole. Perciò non avrebbe senso parlare di matrimonio per rapporti pure intensi come quelli fra genitori e figli, o tra fratelli. Qui bisogna ricominciare dall'abc, e forse dopo si potrà pensare a una nuova evangelizzazione.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-73611508297841778812015-05-28T07:32:42.523+02:002015-05-28T07:32:42.523+02:00In qualsiasi sua attività l'uomo può elevarsi ...In qualsiasi sua attività l'uomo può elevarsi verso la santità angelica o ripiegarsi verso la condizione bestiale. Ma l'uomo non è bestia e con le sue proprie caratteristiche può molto più della bestia legata all'istinto e all'assenza della libertà. L'uomo supera la condizione bestiale anche scendendo al di sotto di questa, in forza di quelle stesse forze,coscienza e libertà, che lo potrebbero volgere alla santità.L'uomo può in qualsiasi momento scegliere di perseguire la pienezza della sua umanità cosciente e libera o scendere al di sotto di essa e della stessa condizione bestiale, lasciando affievolire pian piano il lume della coscienza e incatenandosi a qualsiasi menzogna.A ben vedere la stessa posizione fisica del sesso, confinante con le discariche delle scorie mortifere,in zona buia,ci dice quanto è difficile rischiarare e mantenere linda questa zona deputata all'inizio ed alla prima autonomia della vita.Questo è vero non solo dal punto di vista strettamente fisico ma lo è anche se considerato alla luce delle facoltà nobili dell'uomo.Mi sembra che partire dai fatti aiuti tutti a considerare, con umiltà ed onestà intellettuale,gran parte dei problemi mal posti che agitano le menti.irinanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-91484301779530214192015-05-27T23:15:03.960+02:002015-05-27T23:15:03.960+02:00« Alle "coppie" infedeli all'insegna...« Alle "coppie" infedeli all'insegnamento di Cristo non importa assolutamente niente della comunione e di eventuali ed impropri riconoscimenti della Chiesa: chi ci tiene e' la componente neomodernista del clero, che le usa come specchietto delle allodole per demolire ulteriormente il dogma e distruggere del tutto il matrimonio cristiano.»<br /><br />C'est le point essentiel de toute cette sinistre affaire.<br />Que Chi-sono-io ait pu prêter la main à cette manœuvre démoniaque, orchestrée par Kasper et ses comparses, en dit long sur les véritables objectifs de l'actuel pontificat. <br />RAOUL DE GERRXnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-20419408439177814422015-05-27T23:12:33.091+02:002015-05-27T23:12:33.091+02:00Anch’io vedo, come Paolo, un grande pericolo nel s...Anch’io vedo, come Paolo, un grande pericolo nel sentimentalismo, già usato ad esempio come grimaldello dei radicali per ottenere facili consensi.<br />Sono riuscito a trascrivere poco fa questa domanda, a cui Burke risponde dopo la conferenza, sulla prassi sbagliata di prendere singole posizioni ambigue dei Padri della Chiesa, invece di cercare il “consensum patrum” su una data questione. La trovo molto interessante.<br /><br />Domanda:<br />Qual è l’interpretazione fuorviante dei Padri data da Kasper, a cui lei ha accennato?<br /><br />Burke:<br />Al Canone 8 del Concilio di Nicea, si parlava di un secondo matrimonio per quelli che hanno sofferto la morte dello sposo. Questo era uno dei dibattiti della Chiesa primitiva: se fosse possibile per una persona, il cui sposo o la cui sposa è morta, di contrarre un nuovo matrimonio.<br />Il Concilio di Nicea ha dunque detto che, sì, è possibile - ma il card. Kasper interpreta questo come un’apertura generale alle seconde nozze. Insomma, quanto ai Padri della Chiesa, il card. segue uno studio fatto da un teologo italiano degli anni Settanta - Giovanni Cereti [autore di “Divorzio, nuove nozze e penitenza nella Chiesa primitiva”, 1977, ndr] - che è stato giustamente criticato e rifiutato da un grande studioso di patristica, il padre Henri Crouzel, e anche da un grande patrologo alla Gregoriana, il padre Gilles Pelland. Ma purtroppo il card. Kasper segue il libro di Cereti, senza rendersi conto della critica.<br />Infatti, l’errore fondamentale è questo: non bisogna isolare una certa posizione eterodossa di un Padre della Chiesa, poi quella di un altro, eccetera, ma si deve contare sull’unità di dottrina, sul “consensum patrum”. Questo è quello che manca. Ciò è molto grave, perché non è giusto e non è onesto convalidare il parere di un Padre, che in un’occasione afferma qualcosa contraria alla prassi costante della Chiesa, per poi affermare: “ecco i Padri della Chiesa dicono questo”. No, la procedura corretta è seguire il “consensum patrum”.Silvio Brachettanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-47455383218289851952015-05-27T21:01:13.399+02:002015-05-27T21:01:13.399+02:00DAll'esemplare trattazione del card. Burke, mi...DAll'esemplare trattazione del card. Burke, mi sia concesso mettere in rilievo due punti:<br /><br />1. La giustissima denuncia del "rischio del sentimentalismo" cioe' della falsa carita' professata da Kasper e compagni, che vogliono dare la comunione ai divorziati risposati, e da tutti quelli che vogliono offrire "riconoscimenti" alle coppie di fatto, rectius concubinanti. Sara' vero che alcune di queste coppie di divorziati risposati o di fatto vivono in situazione di sofferenza spirituale? In ogni caso, non sarebbero certo costoro a chiedere che venga cambiata la dottrina della Chiesa sul matrimonio. L'impressione prevalente e' un'altra: che la maggioranza di queste "coppie" non provino nessuna angoscia esistenziale per aver contravvenuto alla morale insegnata dalla Chiesa e vogliano invece imporre la loro condizione alla Chiesa, umiliando la Chiesa e alla faccia di tutti quei cattolici che sono riusciti a restare fedeli a quella morale, poveri fessi! Ma forse non si tratta nemmeno di questo. E cioe': alle "coppie" infedeli all'insegnamento di Cristo non importa assolutamente niente della comunione e di eventuali ed impropri riconoscimenti della Chiesa: chi ci tiene e' la componente neomodernista del clero, che le usa come specchietto delle allodole per demolire ulteriormente il dogma e distruggere del tutto il matrimonio cristiano.<br />2. Il cardinale Burke ricorda "l'essenza procreativa del matrimonio". A mio avviso, si tratta di un piu' che opportuno allargamento della prospettiva riduttiva che (qualcuno lo ha gia' ricordato) emerge nell'art. 48 della Gaudium et Spes, dove si legge che "la procreazione e l'educazione della prole" costituiscono "il coronamento dell'amore coniugale e del matrimonio", non piu' il "fine "primario", come in passato. Un "allargamento" che, sia pure in modo sintetico, ci ripropone (finalmente) l'autentica concezione cattolica del matrimonio.<br />3. Il Papa ha definito "Il matrimonio alleanza d'amore tra l'uomo e la donna" nella catechesi di oggi durante l'udienza generale, dedicata al fidanzamento (Matzuzzi, sul Foglio di oggi). Se ho letto bene, non ha speso una sola parola sul fondamentale fine procreativo del matrimonio ne' su quello che e' successo in Irlanda. Se non ora, quando, come ha gridato tante volte Mic? Pero' continuiamo a gridare, in difesa del dogma della fede, alla fine la nostra voce giungera' alle orecchie dell'Altissimo.Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.com