Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 18 novembre 2012

Ci risiamo. A furia di parlarcene, intendono mitridatizzarci?

Abbiamo già detto tutto quel che c'è da dire [vedi anche - e anche - e ancora]. Ma periodicamente l'argomento ritorna. Dovremo cedere per assuefazione o per sfinimento? Dove sta andando la nostra Chiesa? E noi?
Il Cardinal Koch, il 17 novembre, su Vatican Insider

500° anniversario della Riforma: una celebrazione penitenziale comune
Un’idea concreta secondo il card. Kurt Koch a capo del Consiglio per l’unità dei cristiani: un mea culpa a due voci. “Perdoniamoci a vicenda”
Avevamo dato la notizia con il punto di domanda lo scorso mese di settembre quando al termine del Ratzinger Schülerkreis, l’annuale incontro di Castelgandolfo fra il papa teologo e i suoi ex alunni, padre Stephan Horn in poche battute raccolte da Radio Vaticana, aveva rivelato un’ipotesi abbastanza concreta da realizzarsi in occasione del 500° anniversario della Riforma luterana (1517).

Una sorta di mea culpa a due voci diceva l’anziano teologo: “la storia non si può cancellare, ma può cambiare la sua interpretazione, il modo con cui si giudicano i fatti”. E nel mondo tedesco che il papa ben conosce, le voci e le richieste si intensificano sempre di più con buona pace dei tradizionalisti.

Che si tratti di qualcosa di più che un’ipotesi è confermato dalle parole del membro più autorevole da parte cattolica, il card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Al termine dei lavori dell’assemblea plenaria tenutasi in questi giorni a Roma, Koch ha risposto alla domanda di Mario Galgano di Radio Vaticana su come ritiene possibile celebrare l’evento cercando di curare le ferite:
“Per esempio, con una celebrazione penitenziale comune nella quale riconosciamo insieme le nostre colpe, perché il fatto che la Riforma non abbia raggiunto il suo scopo, e cioè il rinnovamento della Chiesa, ricade nelle responsabilità di entrambe le parti: le ragioni sono di ordine teologico e politico. Riconoscerlo e perdonarsi vicendevolmente per tutto questo, trovo che sarebbe un gran bel gesto”. [Era la Riforma ad avere come scopo il rinnovamento della Chiesa, o la Controriforma attuata col Concilio di Trento? Se l'iniziale denuncia di Lutero aveva, dalla sua, alcuni intenti condivisibili, ci dimentichiamo come è andata a finire?]
La Commissione internazionale per il dialogo tra la Federazione mondiale luterana e il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, quindi con la Chiesa cattolica romana, hanno reso noto, dopo una lunga elaborazione, un documento comune che si chiama “Dal conflitto alla comunione”, e in questo si rivaluta il significato di questi 500 anni di Riforma, ma anche quello che è stato fatto nei 50 anni da quando questa Commissione è stata istituita, e quali punti in comune sono stati riconosciuti. Credo che questo titolo – “Dal conflitto alla comunione” – indichi nel migliore dei modi l’orientamento che il documento vuole dare e può rappresentare un ottimo punto di partenza per il cammino del futuro”.

["Riconoscerlo e perdonarsi vicendevolmente per tutto questo, trovo che sarebbe un gran bel gesto". Un bel gesto, orizzontale, che rimette a posto cinquecento anni di eresie, adeguandosi agli eretici e non curandone il reditus? Inoltre, può cambiare "il modo in cui si interpretano i fatti". Significa che la nostra Chiesa per cinquecento anni ha interpretato male gli errori di un eretico?]

6 commenti:

"anti" ha detto...

Questo ecumenismo è esattamente quello possibile intorno all'altare massonico...

il vandeano ha detto...

L'ennesimo tradimento della dignita' della Chiesa Cattolica. Che cosa triste !! Veramente l'ecumenismo e' la via dell'apostasia !!

Icabod ha detto...

Sembra una situazione che si aggrava sempre di più e non si vedono vie d'uscita...

viandante ha detto...

Terribile.
L'unico aspetto che per certi versi può essere edificante é che forse questa é l'ultima occasione per gli ultimi ingenui, gli ultimi fedeli onesti e ancora capaci di discernimento, di poter infine aprire gli occhi e rendersi conto dell'inganno.
Per il resto: Vieni presto Signore Gesù!

Anonimo ha detto...

Dove sono infatti le vie d'uscita? Di fronte ad una cosa del genere, è il tradimento vero e proprio di quella che dovrebbe essere la missione della Chiesa, tradimento che viene portato avanti da 50 anni a questa parte. Come si fanno a chiamare uomini di Chiesa questa gente? Gente che fino a prima del 1960 sarebbe stata punita duramente... ma questa è ancora la Chiesa? Perchè il Papa permette tutto questo, ed in molti aspetti ne sembra addirittura complice... Chi dice queste cose sono degli eretici. Può un eretico essere dentro la Chiesa? Potreste rispondere per favore a queste domande? Io di fronte a questi gesti sono sempre più depressa....

Anonimo ha detto...

Può un eretico essere dentro la Chiesa? Potreste rispondere per favore a queste domande?

Rispondo con questo articolo di qualche tempo fa.