Da TradiNews - Interessante comunicazione di Mons. Fellay, da lui rivolta ad un fedele polacco che lo aveva interpellato. Nell'immagine è leggibile l'originale in inglese.
Caro Signor Z [...]
Grazie per la sua lettera che ho letto con attenzione al ritorno da un lungo viaggio apostolico nel mondo. La mia risposta alla sua domanda è molto semplice: non ascoltare queste accuse oltraggiose contro la Fraternità San Pio X e i suoi superiori. In mezzo a molte difficoltà, seguiamo la linea che ci ha dato il nostro venerato Fondatore, Mons. Lefebvre. Anche se riconosciamo le legittime autorità della Chiesa, noi non le seguiamo quando i loro insegnamenti non sono coerenti con la Tradizione.
Certamente, in pieno accordo con gli altri due vescovi della Fraternità. Non c'è né c'è mai stata alcuna intenzione da parte mia di « vendere » la Fraternità alla Roma modernista. Ma è vero che la situazione della nostra Fraternità nella Chiesa non è normale. Noi siamo cattolici e dovremmo essere riconosciuti come tali dalle autorità della Chiesa. Seguendo l'esempio di Mons. Lefebvre, non taglieremo mai ogni legame con Roma. Altrimenti, semplicemente cesseremmo di essere cattolici.
Allo stesso tempo, dal 13 giugno 2012, le nostre relazioni con Roma sono in certo modo bloccate. Infatti, Roma voleva obbligarci a considerare il Vaticano II come parte della tradizione e di accettare la legittimità della nuova Messa. Naturalmente, non potevamo essere d'accordo con queste condizioni.
Riguardo a Sua Eccellenza Mons. Williamson e i sacerdoti della cosiddetta « resistenza », il motivo del loro allontanamento è dovuto a ripetuti atti di disobbedienza e ribellione contro le autorità della nostra fraternità sacerdotale. È triste e desta rammarico, ma questi ex membri sono le uniche persone in colpa.
Spero che questa risposta la aiuterà a capire la nostra posizione e rassicurarla sulla nostra fedeltà alla Chiesa e alla linea di Mons. Lefebvre.
Con la mia benedizione,
+ Bernard Fellay
Infatti, Roma voleva obbligarci a considerare il Vaticano II come parte della tradizione e di accettare la legittimità della nuova Messa. Naturalmente, non potevamo essere d'accordo con queste condizioni
RispondiEliminaPerché?
Maria condivide la nostra condizione umana, ma in una totale trasparenza alla grazia di Dio. Non avendo conosciuto il peccato, ella è in grado di compatire ogni debolezza. Comprende l'uomo peccatore e lo ama con amore di Madre. Proprio per questo sta dalla parte della verità e condivide il peso della Chiesa nel richiamare a tutti e sempre le esigenze morali. Per lo stesso motivo non accetta che l'uomo peccatore venga ingannato da chi pretenderebbe di amarlo giustificandone il peccato, perché sa che in tal modo sarebbe reso vano il sacrificio di Cristo, suo Figlio. Nessuna assoluzione, offerta da compiacenti dottrine anche filosofiche o teologiche, può rendere l'uomo veramente felice: solo la Croce e la gloria di Cristo risorto possono donare pace alla sua coscienza e salvezza alla sua vita.
RispondiEliminaO Maria,
Madre di misericordia,
veglia su tutti
perché non venga resa vana la croce di Cristo,
perché l'uomo non smarrisca la via del bene,
non perda la coscienza del peccato,
cresca nella speranza in Dio
«ricco di misericordia» (Ef 2,4),
compia liberamente le opere buone
da Lui predisposte (cf Ef 2,10)
e sia così con tutta la vita
«a lode della sua gloria» (Ef 1,12).
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_06081993_veritatis-splendor_it.html
Concilio Vaticano II ed ermeneutica della continuità
RispondiEliminaIntervista a mons. Luigi Negri, Vescovo di S. Marino-Montefeltro
http://www.zenit.org/it/articles/concilio-vaticano-ii-ed-ermeneutica-della-continuita
Ma se ci sono ancora "legami" con Roma, quali sono?
RispondiEliminaA parte le "epurazioni" di chi non la pensa come Fellay, intendo.
Perché il Vat.II NON può (e, se per questo, a rigor di termini,lo dice esplicitamente, proprio il Vat.II stesso) e non vuole essere parte della tradizione, salvo a voler interpretare il tutto in senso hegeliano.
RispondiEliminaEd il Novus Ordo è oggettivamente se non un danno per le anime, quanto meno un "occultamento" della Fede. Se si mettono in ombra questi due punti, già si è fatto la fine degli Ecclesia Dei.
Come perché??
RispondiEliminaPerché papa Ratzinger ha posto questi due punti come condizione sine-qua-non per un "rientro"
Non possiamo essere d'accordo perché, come lo stesso Mons.Fellay ripete da sempre.
RispondiElimina1) il CV2 é in rottura con la tradizioni in almeno 4 punti fondamentali
2) la messa NO é illegittima
Cito le sue parole:
... et nous, nous avons constaté les ravages de cette nouvelle messe, nous avons constaté comment elle a été faite, dans quel but elle a été faite, pour l’œcuménisme. Et nous voyons les résultats, la perte de la foi, les églises vidées, et nous disons : elle est mauvaise. C’est ce que j’ai répondu à Rome. D’habitude, nous ne parlons même pas de licéité, nous disons simplement de la messe qu’elle est mauvaise. Cela suffit.
http://laportelatine.org/mediatheque/sermonsecrits/fellay_st_nicolas_121111/fellay_st_nicolas_121111.php
elle est mauvaise.
RispondiEliminaè "cattiva" non significa "illegittima".
Su questo siamo d'accordo anche noi.
Abbiamo scritto kilometri sul biritualismo praticamente in atto, ma indicato anche tante ragioni sia per le nostre scelte che per non essere intransigenti.
è "cattiva" non significa "illegittima"
RispondiEliminaSignifica che é peggio che illegittima.
Infatti Mons.Fellay usa in questa predica l'aggettivo "cattiva" come un peggiorativo di "illegittima".
Dunque se é cattiva é soprattutto perché, per forza di cose, é illegittima.
Questa, che vi piaccia o no, é la posizione di un cattolico e (quindi) della SPX.
Purtroppo, secondo il codice canonico di 1913 e di 1983, un vescovo come Msgr. Williamson ha obbligo solamente di mostrare obbedienza verso il Santo Padre, non verso le autorità della FSSPX....
RispondiEliminaAnche il Santo Padre non può obbligare un cattolico di fare comprimisi in materia fidei...
Quindi, che vuole dire Msgr. Fellay ???
Osservatore
It's the pot calling the kettle black! It wasn't about cutting ties but Bishop Fellay signing and making a deal with Rome to put the SSPX under modernist Novus Ordo Bishops. Bishop Williamson and the resistance priests warned the faithful and all should watch their youtubes and resistance websites.
RispondiEliminaQuindi, in sintesi, la FSSPX tornerà a parlare con Roma solo quando quest'ultima avrà riconosciuto che la Messa nuova è illegittima e il Vaticano II è contro la tradizione. Ma a quel punto la FSSPX sarà diventata inutile...
RispondiEliminaDire che la S. Messa è cattiva, vuol dire che è illegittima.
RispondiEliminaDire che la S. Messa è illegittima non vuol dire che necessariamente sia cattiva in sé.
In poche parole l'insieme "cattiva" è un sotto-insieme dell'insieme "illegittima".
Abbiamo discusso sull'altro topic di questo argomento.
Se Roma vuole davvero riconoscere la FSSPX dovrà dimostrare con un atto del più alto Magistero infallibile come non ci siano contraddizioni tra i testi del CVII e la dottrina tradizionale e come il NO esprima comunque la dottrina cattolica sulla S. Messa. IL NO potrà essere riformato per raggiungere questo obiettivo. I testi del CVII ormai non si possono cambiare. Inoltre devono cessare tutte le ostilità verso la Tradizione.
Solo a questo punto i problemi cesseranno. Personalmente non vedo altre vie di uscita.
Roma non riconoscerà mai che il CVII contiene eresie, che il NO è cattivo in sé e quindi illegittimo e che i Santi canonizzati dopo il CVII non sono Santi e quindi le loro statue vanno distrutte.
E' vero anche che la FSSPX non muterà la sua posizione.
Mons. Fellay ha fatto benissimo a chiarire la posizione della FSSPX anche in rapporto alla cosiddetta "Resistenza".
Williamson ha disobbedito quando gli e' stat chiesta un' abiura su un fatto storico ch ancora NON e' dogna di Fede. Fellah sperav probailmnte di render pou' facile l' accordo con Roma. M i nemici dell' FSSPX a Roma hanno reso vano il suo tradimento nei confronti della Verita'. Ha quondi fatto marcia indietro, ma continua ad epurar quelli che gli rimproverano il cedimeto. nache Lefebvre firmo', ma ritratto' subito, e se non a.tro non sacrifico' nessuno dei suoi sull' altare dei rapporti con gli Ebrei.
RispondiEliminaComunque, se il Sinodo prendera' una certa piega, o Francesco andra' avanti con le sue uscite, come dire, dubbie, probabilmente la FSSPX crescera' , e non solo lei.
Rosa
"cattiva" non significa "illegittima".
RispondiElimina"Significa che é peggio che illegittima"
"Infatti Mons.Fellay usa in questa predica l'aggettivo "cattiva" come un peggiorativo di "illegittima"."
"Dunque se é cattiva é soprattutto perché, per forza di cose, é illegittima."
A me sembra che cattivo e illegittimo non siano sinonimi.
Un esempio pratico:
anche un papa può essere legittimo e nel contempo non è detto che debba essere per forza un gran buon papa. Anzi!
Marius
Caro Stefano,
RispondiEliminaperché?
Su questa semplice parola sta tutta la questione tradizionale ed il rapporto Roma-FSSPX.
Poi il fatto che la Santa Sede abbia commissariato i FFI ed abbia fatto pressioni all'IBP per modificare lo statuto complica ulteriormente la questione.
Roma è stata ingiusta verso mons. Lefevre e di fatto lo ha ermarginato. Questo è un fatto. Sono convinto che se non ci fosse stata ostilità verso la Tradizione, se il motu proprio "Summorum Pontificum" fosse stato promulgato molto prima e se le domande avessero avuto risposta, la questione si sarebbe risolta in breve tempo.
Le posizioni invece si sono radicalizzate da entrambe le parti e la questione si è acuita.
Se, come spero, il Sinodo sulla famiglia confermerà la dottrina, potrebbe essere l'inizio della sconfitta delle posizioni moderniste. Spero, ma non ne sono sicuro.
Mons. Fellay fa esattamente quello, che faceva Mons. Lefèbvre: fedeltà alla Roma eterna, disponibilità a discutere con le autorità moderniste, ma nessun compromesso, che metta in dubbio i principî della religione (fede e morale).
RispondiEliminaPoi ci sono sempre stati e sempre ci saranno coloro che sono più lefebvriani di Monsignore, che era solo e non voleva essere nient'altro che un vescovo cattolico.
La FSSPX è l'unica che conserva la Tradizione a livello mondiale, nel senso che sono presenti sui cinque continenti. Non sono la Chiesa, ma ne sono parte ed una delle poche congregazioni, dove la Chiesa è visibile. Per parafrasare il CVII la chiesa non è la Fraternità, ma lì "sussiste".
La dottrina è sana, i sacramenti sicuri, i sacerdoti pieni di carità, i fedeli ... ognuno con le sue particolarità, come in qualsiasi parrocchia.
Il "timbro" della burocrazia? Se ne fa a meno, non per disprezzo dell'autorità, che pure ha perso gran parte della sua legittimazione, ma per il "sensus Ecclesiæ", come insegnano il da me già citato G. Florovskji e San Vincenzo di Lerino.
Sosteniamo la Fraternità e frequentiamo per quanto possibile i loro centri di messa.
Marco M.,
RispondiEliminaTu dici: Roma non riconoscerà mai che il CVII contiene eresie, che il NO è cattivo in sé e quindi illegittimo e che i Santi canonizzati dopo il CVII non sono Santi e quindi le loro statue vanno distrutte.
Mai come mai sei certo di questa affermazione?
Hai perso la Fede o la Speranza?
Romano
Mons. Fellay fa esattamente quello, che faceva Mons. Lefèbvre: disponibilità a discutere con le autorità moderniste, ma nessun compromesso.
RispondiEliminaEsatto. Quoto in tutto.
Lo avete letto che LA Conferenza Episcopale del Costarica ha deciso di abrogare ogni effetto (se mai vi sia stato) del SP e, quindi, per quanto riguarda la liturgia Uso Antiquior, tornare alla disciplina dell'indulto?
RispondiEliminaHo letto di difficoltà ma non di abrogazione.
RispondiEliminaSe fosse, sarebbe arbitrario oltre che illeggittimo perché un eventusle provvedimento di una cinferenza episcopale, per la gerarchia delle norme, non può annullare un motu prioprio papale.
"Se Roma vuole davvero riconoscere la FSSPX dovrà dimostrare con un atto del più alto Magistero infallibile come non ci siano contraddizioni tra i testi del CVII e la dottrina tradizionale".
RispondiEliminaQuindi il Vaticano II non è "fuori dalla tradizione" (perché allora nessun atto magistrale potrà farcelo rientrare per magia...), ma piuttosto - cosa che su questo blog è stata spesso sostenuta - è in alcuni punti ambiguo, e allora effettivamente un chiarimento ad alto livello potrà dissipare questi dubbi.
se il papa emerito non ha mai voluto dissipare dubbi sulle ambiguità, bensì, come ricorda hpoirot, ha preteso nel giugno 2012 l'accettazione del cv2 *così com'è* = senza discussione alcuna, per "essere regolarizzati con Roma",
RispondiEliminaTANTO MENO il papa-vdr Bergoglio si sognerà mai di procedere a tali chiarimenti.
O qualcuno lo ritiene probabile, vista la linea di governo e docenza (...) seguita dal 13 marzo 2013 ad oggi?
ma che cosa intende Fellay per "Roma" ?
RispondiEliminaC'é testo e contesto.
RispondiEliminaPer i punti in cui il CVII é ambiguo ci sono fior di dichiarazioni, di atti e anche di encicliche dei papi del post Concilio che ci garantiscono che l'ambiguità va tolta nel senso opposto alla Tradizione.
Strano, molto strano questo vostro modo di ragionare: quando BXVI tirava fuori un pasaggio 100% ortodosso il CONTESTO bastava per giustificare il CVII, ma quando i tutti papi postCVI promuovono eresie il CONTESTO scompare come per magia...
Ad ogni modo é per via del contesto disastroso che serve assolutamente "un atto del più alto Magistero infallibile"
ma che cosa intende Fellay per "Roma" ?
RispondiEliminae lei che cosa intende per Roma?
I gerarchi della "chiesa pellegrina nel tempo" che può cambiare la dottrina con criteri storicisti oppure le guide della Chiesa perenne di eri di oggi e di domani confermate da chi di volta in volta governa dal Soglio di Pietro?
Nel primo caso, l'ultimo che arriva, pur se dicesse l'opposto di chi lo ha preceduto, sarà sempre in continuità con i predecessori, istituendo lui stesso il Dogma. Il trionfo del soggettivismo moderno in teologia.... (Kasper docet)
Le conseguenze, riesce a immaginarle? E non ci siamo forse dentro?
E' forse questa la "Roma perenne" che custodisce e trasmette il Depositum incorruttibile, inverandolo con riaffermata fede in ogni epoca?
mic, io concordo col suo rilievo: era esattamente questo che volevo si dicesse.
RispondiEliminaMa mons. Fellay in concreto, che cosa fa capire ai suoi fedeli (e a quelli che osservano la FSSPX da fuori) ?
non vedo come egli si riferisca alla Roma perenne, dal momento che disse che
"il conciliov2 è buono al 95% (sic)".
Gradirei anche una spiegazione di hpoirot, che approva in toto ciò che dice (e disdice) Fellay, senza rilevarne le incoerenze degli ultimi anni, (rispetto alla linea di Lefebvre).
coloro che prostrati ai piedi dei papi post-conciliari non osano MAI criticarli, dovrebbero meditare le parole che S.Ildegarda (Dottore della Chiesa) disse pubblicamente a papa Anastasio IV:
RispondiElimina"O uomo accecato dalla tua stessa scienza, ti sei stancato di por freno alla iattanza dell’orgoglio degli uomini affidati alla tue cure, perché non vieni tu in soccorso ai naufraghi che non possono cavarsela senza il tuo aiuto?Perché non svelli alla radice il male che soffoca le piante buone ... Tu trascuri la giustizia, questa figlia del Re celeste che a te era stata affidata. Tu permetti che venga gettata a terra e calpestata… Il mondo è caduto nella mollezza, prestò sarà nella tristezza, poi nel terrore… O uomo, poiché, come sembra, sei stato costituito pastore, alzati e corri più in fretta verso la giustizia, per non essere accusato dal Medico supremo di non aver purificato il tuo ovile dalla sua sporcizia!... Uomo, mantieniti sulla retta via e sarai salvo. Che Dio ti riconduca sul sentiero della benedizione riservata ai suoi eletti, perché tu viva in eterno! ".
non vedo come egli si riferisca alla Roma perenne, dal momento che disse che
RispondiElimina"il conciliov2 è buono al 95% (sic)".
Non mi sembra il caso di fossilizzarsi sulle percentuali.
Il concilio esiste ed è stato anche applicato in maniera modernista. Su questo non ci sono dubbi.
Ma non è realisticamente pensabile tornare alla Chiesa pre-conciliare.
Dunque la soluzione risiede unicamente nel continuare ad affermare la verità continuando a criticare e rifiutare gli inganni e le ambiguità nonché i loro frutti, in attesa che un papa autorevolmente ripareggi la verità.
Cercare la regolarizzazione canonica a queste condizioni non mi pare deleterio. Anche perché, nel frattempo, il fossato si approfondisce sempre più e le anime che potrebbero giovarsi degli insegnamenti e dei sacramenti della Fraternità ne restano inesorabilmente e drammaticamente private.
Anche perché in molti casi, a prescindere dal fatto che la Fraternità è anche sconosciuta in quanto ostracizzata, molti non aderiscono proprio per la mancata regolarizzazione canonica...
e che verrà un papa che ripareggi la verità dobbiamo crederlo de fide, altrimenti significherebbe che abbiamo perso la fiducia nelle promesse del Signore sulla Sua Chiesa.
RispondiEliminaMons. Fellay "intende per Roma" esattamente quello che intendeva Mons. Lefèbvre.
RispondiEliminaÈ apparso oggi sul sito di Una Vox un ampio estratto di una sua conferenza ad Ecône circa due mesi dopo le consacrazioni episcopali. Leggetela e Vi si chiariranno tutti i dubbî:
http://www.unavox.it/Documenti/Doc0621_Conferenza_Mons-Lefebvre_9.9.1988.html
A Turiferario delle 18.45 -
RispondiEliminaQuando mai potrà succedere che la FSSPX potrà tornare a parlare con Roma, se quest'ultima non solo non riconoscerà mai che il NO che è cattivo ( è peggio che illegittimo) e che ascoltando da alcuni cardinali e dalla grande massa dei vescovi la questione dei prossimi sinodi và sempre peggiorando, sempre più verso la distruzione delle colonne portanti della Dottrina secolare della Chiesa. Quando mai potranno dire che il concilio vat.II è stato ed è attualmente un cancro che ha divorato la vera Chiesa Cattolica militante (non quella trionfante).
Basta rendersi conto che quando sentono parlare che il Conc.Vat.II è solo cosa da rifiutare o rivedere al 99% diventano belve.
Dunque come puoi aspettarti che questi accettino la tradizione della FSPX?
Dunque Mons. Fellay sà benissimo come vanno le cose e sà pure che guardando la Roma Eterna non sentirà mai una parola che gli và incontro, ma che cercherà solo di
distruggere l'ultimo bastione della tradizione. Perchè la Roma Eterna è una cosa, la gerarchia modernista e conciliarista è l'esatto contrario.
Ma ci rendiamo conto di quello che ha fatto il Vat.II e tutto il post. per cinquant'anni? e quello che stanno preparando per i prossimi e che è gia in calendario?
Dunque quando potrà mai avvenire che la FSPX potrà accettare di parlare con questa Roma, e cosa si potrebbero dire mai che già non si son detti?
Non credo che vogliamo farci ancora di più farci del male da soli.
La Roma modernista và sempre più verso il baratro e ce lo dice ogni giorno.
Di vescovi come Mons. Negri opp. Mons. Oliveri, il Card. Burke ne possiamo contare sulle dita.
Possiamo solo confidare su Cristo che è partito con dodici pescatori- Ma la chiesa militante odierna ha poco o niente a che vedere con la Chiesa di Cristo.
Vorrei fare un invito al Mio Vescovo ROMANO, ""Monsignore, Eccellenza, lo chiedo col pianto nel cuore, segua le orme dei Vescovi sopraelencati aiuti a salvare la Dottrina e la Chiesa secolare, abbandoni e faccia abbandonare il modernismo ai Suoi sacerdoti. Faccia riordinare le Chiese come vere Chiese Cattoliche non abbia timore, Dio l'aiuterà. E' una supplica, l'ascolti, come mi ha ascoltato le altre volte che abbiamo parlato. La Chiesa è davanti al baratro ed un vescovo in più che salva è molto. Altri potrebbero seguirLa, e Lei stesso potrebbe invitare altri vescovi a seguirLa. Dio La Benedirà.
Per mezzo di Lei migliaia di anime potrebbero essere salvate.""
EXTRA ECCLESIA NULLA SALUS.
Altro che tutte le religioni sono uguali per la salvezza.
F.to Bernardino
A chi ci inonda di "mettiamo che...", dico che è inutile ragionare su ipotesi che temiamo ma che ancora non si sono verificate.
RispondiEliminaLe premesse non sono confortanti, ma parliamo dell'esistente e di soluzioni che escludano -se possibile- il "muro contro muro" che non porterebbe da nessuna parte.
Il CVII è "buono al 95%".
RispondiEliminaUn bicchiere di ottimo vino con dentro un 5% di aceto diventa imbevibile, con 1% di veleno mortale.
Mons. Lefèbvre votò a favore di tutti i documenti conciliari (tranne le tre tristemente famose "dichiarazioni"), perché solo verso la fine del CVII si rese conto della piega che stava prendendo e fondò (troppo tardi) il Cœtus Internationalis Patrum. L'abilità dei modernisti fu proprio quella di nascondere delle bombe ad orologeria nei testi, che sarebbero scoppiate a tempo debito.
Giovanni XXIII, con tutte le "colpe", che vogliamo dargli, aveva buone intenzioni e voleva portare nella Chiesa romana un po' di quello spirito del primo millennio, che aveva assaporato in Bulgaria ed in Turchia, e liberarla dallo "spirito germanico", che da Carlo Magno in poi l'aveva condizionata, anche nella liturgia.
Poi con Paolo VI sappiamo com'è andata a finire: di nuovo i tedeschi al potere.
Tornando all'affermazione di Mons. Fellay:
se con un'opera di revisione, come chiesto da Mons. Gherardini, si riuscisse a chiarire ambiguità e correggere errori, sarebbe già qualcosa, però temo sia un pio desiderio.
Anacleto, e dai con questa storia dei tedeschi e dei carolingi...
RispondiEliminaNel corso dei secoli molte spinte hanno modellato la storia della chiesa, ma usciamo dai compartimenti stagni, recuperiamo la visione globale e cerchiamo di collocarci in una giusta prospettiva.
un po' di logica elementare:
RispondiElimina-la FSSPX ha sempre preteso, sulla scia di Lefebvre, di parlare-insegnare chiaro e netto, ribadendo la Dottrina di sempre e custodendo Messa di sempre e sacerdozio cattolico
-la roma conciliare ha fatto suo il parlare ambiguo e multiinterpretabile inaugurato col conciliov2
-NSGC ci dice di parlare il SI SI NO NO, cosa che la FSSPX fa o cerca di fare costantemente, si spera, ad intra e ad extra (su questo avrebbero molto da dire i fuorusciti delusi o i defenestrati causa dissensi);
dunque
come possono accordarsi e collaborare queste due entità che usano lingue diverse, come lamentarono tutti i 4 vescovi all'epoca dei colloqui ?
se la Roma attuale con Bergoglio lavora alacremente per il gran calderoneNWO politeista(>...> gadu), come può la FSSX adeguarsi a questa roba in nome dell'elasticità ?
“Senza allungarci, ricordiamo qui l’insegnamento della Chiesa, che condanna le ambiguità proprio perché permettono varie interpretazioni, divenendo un mezzo comune utilizzato da eretici che cercano di introdurre errori nella veste di verità.
RispondiEliminaVale notare che la stessa condanna di Pio VI è ripetuta da San Pio X nella «Pascendi»”.
http://cumexapostolatusofficio.blogspot.pt/2013/04/ambiguidades-condenadas-sem-nenhuma.html
Vaticano II: la dubbia autorità d’un concilio
RispondiEliminahttp://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=141:vaticano-ii&catid=52:libri&Itemid=120
Roviniamoci la giornata con questa ipocrita intervista a Riccardi
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/riccardi-francesco-francisco-francis-32804/
A Bernardino: oggi come oggi una discussione con Roma sulle basi prospettate dalla FSSPX pare a dir poco improbabile, è evidente. Ma si può pensare che la Chiesa esca da un giorno all'altro dallo stato comatoso in cui versa? Io sono convinto che ne uscirà, la promessa di Gesù Cristo è chiara, ma non credo che sarà come un risveglio all'improvviso da un brutto sogno. Sarà un processo lento, graduale, in cui qualcuno comincerà a dire che certe cose non vanno (si sta già facendo, anche se con scarsi effetti visibili), qualcun altro nei posti giusti comincerà a poco a poco a recepire questo discorso, ci sarà forse una lotta intestina, inutile nasconderselo, i "corruttori" non cederanno così facilmente il campo, ma alla fine la verità trionferà. Io mi vedo come uno che dall'interno segue questo processo e cerca di fare il pochissimo che può fare per agevolarlo. Anche se mi rendo conto che dire "rientreremo quando avrete rimesso tutto a posto" può a sua volta essere uno stimolo.
RispondiEliminaAttenzione,
RispondiEliminac'è differenza tra illicita e illigitima...
illicita significa contra cio che deve farsi...cioè contra la moralità...
illigitima significa cio che è fatto senza l'autorità...
quindi in senso stretto un camiamento della liturgia tradizionale dalla Santa Sede non è illegitima in se...altrimenti i cambiamenti fatti da Papa Gregorio Magno sarebbero stati illigitimi...
ma nel senso che per Cristiani non c'è autorità di contradire la tradizione inspirata dallo Spirito santo, un cambiamento cattivo può essere illegitimo in un senso...
quindi è importante se l'accordo richiede la parola licita o legitima....
nessun cattolico può in buona conoscienza firmare un accordo con nessun autorità che fa comprimisi in materia fidei...
il mere fatto che la Santa Sede ha chiesto questo della Fraternità, significa che gli uomini lavorando nella Santa Sede ha perso la loro coscienza cristiana...
Romano
Nessuno ha risposto al mio "Perché".
RispondiEliminaCara Mic,
RispondiEliminacontra facta non valet argumentum.
Dalla Germania (tieni conto che sono tedesco) sono arrivati i peggiori disastri della Storia:
rivoluzioni nella teologia e nella liturgia;
rottura con Costantinopoli e condizionamento del Papa;
crociate con massacri in Europa (i progrom), in Terra Santa e a Costantinopoli,
Martin Lutero, monaco agostiniano,
la guerra dei trent'anni, dopo la quale, essendo stati decimati, sono stati buoni per un po',
due guerre mondiali,
la guerra contro la romanità del CVII;
Benedetto XVI, lupo sotto il manto di pecora.
Può bastare? I tedeschi hanno anche molti pregi, però per la Chiesa sono stati distruttivi.
Il resto lo hanno fatto i gesuiti. Leggere per credere:
http://arcticbeacon.com/books/Paris-The_Secret_History_of_Jesuits(1975).pdf
Il libro purtroppo non esiste in italiano, mentre in inglese, francese e tedesco si trova on line in formato pdf. Si basa non su congetture, ma su documenti.
Allora spiego perché secondo me nessuno mi ha risposto.
RispondiEliminaSe per Fellay il Vaticano II non è "accettabile", allora è INUTILE che "non tagli ogni legame". Perché "non accettare" il Vaticano II è IMPOSSIBILE:
1) Perché il Vaticano II c'è stato ed è stato convocato legittimamente. Come legittimamente è stato concluso.
2) Perché non si può, Cattolicamente, non "accettare" l'esistenza di un Concilio legittimo
Se per Fellay la "Nuova Messa" (e del resto del Rituale che dire?) non è "legittima", è INUTILE che "non tagli ogni legame con Roma", perché:
1) la nuova Messa E' LEGITTIMA, stabilita da un Papa legittimo e promulgata legittimamente.
2) la "nuova Messa" è VALIDA.
Dunque, stanti questi presupposti, è INUTILE che Mons. Fellay mantenga contatti (quali?) con Roma.
Ha ragione l'IBP, secondo le critiche che ha mosso alla SPX al tempo della auspicata "regolarizzazione".
Questa posizione non è "né carne né pesce". La SPX deve decidersi. O accetta la "regolarizzazione" o la respinge, respingendo anche "ogni contatto" con Roma.
Vado anche oltre.
RispondiEliminaRitenere "illegittimo" il Vaticano II e la Messa "nuova", equivale a ritenere che 3/4 dei Cattolici nel mondo, inconsapevoli e incolpevoli, siano stati ESCLUSI dalla Grazia di Dio!
La Grazia di Dio permarrebbe SOLO nella SPX, perché anche i "gruppi ED" sarebbero esclusi per la loro "accettazione" e del VatII e del Messale "Paolino".
Inoltre la Grazia di Dio avrebbe abbandonato anche il legittimo Successore di Pietro, togliendogli le Chiavi, almeno dal 1962 in poi.
O accetta la "regolarizzazione" o la respinge, respingendo anche "ogni contatto" con Roma.
RispondiEliminaCon l'aria che tira oggi, anche se Fellay si presentasse alla ED e accettasse tutto, credo che lo caccerebbero comunque. Ad oggi la situazione si è aggravata
Stefano 78
RispondiEliminaIl Suo ragionamento è corretto, però il tentativo andava fatto.
Venticinque anni fa c'erano ancora diversi vescovi e cardinali, che pensavano a voce bassa, quello che Mons. Lefèbvre proclamava a voce alta, e perciò c'era la speranza di provocare qualche reazione. Oggi sono sempre di meno e buona parte della gerarchia è in odore di eresia e scisma.
Mons. Fellay accetta questo "mistero d'iniquità" e, sperando contro ogni speranza, non tronca "ogni contatto".
A Anacleto: io non sono tedesco, e nemmeno filotedesco, ma qui mi pare che si faccia un gran minestrone storico. Intanto, mettere Carlo Magno fra i "tedeschi" è improprio: era di stirpe germanica, ma latinizzato. L'attuale Germania non era il cuore del suo impero, semmai terra di conquista. Non entro nel merito di tutte le sciagure che Anacleto elenca, ma vorrei ricordare che, tanto per dire, massoneria e illuminismo non sono originari della Germania. Anche Calvino, che fu peggio di Lutero ed ebbe più seguito, non era certo tedesco. Dire che la Germania (senza voler negare le sue colpe) sia il fomite dei peggiori mali della cristianità e della storia mi sembra azzardato. E chi sarebbero a questo punto i "buoni"? I russi, che hanno dato al mondo Ivan il Terribile, Lenin e Stalin? E' una visione della storia ingenua, e anche, se permetti, vagamente razzista.
RispondiEliminaStefano,il Vat II c'è stato,è un fatto che non si può certo cancellare;però si puo non accettare non "il fatto",cosa assurda evidentemente,quanto invece la sua dottrina nuova proposta pastoralmente,e ciò in modo ufficiale,come reiteratamente affermato da Papi,laddove confligge con la dottrina disempre,dogmatica r infallibile.Il prof Radaelli,auspicando la regolarizzazione della Fraternità,dice che ciò andrebbe fatto a due condizione:pieno riconoscimento dell'esclusività del Rito antico,e emanazione di un nuovo Sillabo(come auspicato mi pare anche da mons.Schneider)che condanni dogmaticamente le novità eretizzanti se non eretiche.Con ciò,il Vat II non sarebbe "annullato",ma ricollocato nel suo nruolo inferiore,pastorale,quindi per sua natura transeunte,cadrebbe nell'oblio,e cesserebbe di far danni.Quanto ad affermare apoditticamente che la promulgazione del NO sia stata legittima,io nutro dei dubbi su questo:a prte il solenne e dogmatico anatema di S Pio V,può considerarsi il Papa il "padrone" di un bene di tutta la cristianità,al punto da tentare di distruggerlo(sempre in via non dogmatica,e infatti questo non lo ha fatto,come affermato da Benedetto,e ciò conferma l'intangibilità der Rito,ma in via di fatto,secondo la modalità inaugurata dal Vat II e che vediamo perpetuarsi anche ai nostri giorni)?Lo stesso Paolo Vi ha affermato,nell'apprezzare questo tesoro con le più alte lodi,che esso andava sacrificato a cosa? Alla "comprensione "dei fedeli,quindi,infine,a un'esigenza(che vedeva lui,non i fedeli)pastorale.Non potrebbe quindi l'introduzione del NO rientrare nell'ambito della nefasta pastoralità,non avere quindi niente di dogmatico,a differenza del Rito antico? E in questo caso,dati i frutti cattivi incontestabili(e anche questa mi pare un elemento molto importante,)perchè non lo si può rifiutare,in quanto dannoso per la Fede,come si rifiutano(ed e obbligatorio farlo) le dottrine eterodosse che pur ci vengono propinate anche da Papi,sempre pastoralmente?A questo punto,non avendo una preparazione teologica(pur sempre scienza umana)io mi appello a una legge naturale,quindi divina:il principio della legittima difesa.Potrebbe un Papa ordinarmi di cedergli tutti i beni che servono al sostentamento della famiglia,o anche solo una parte consistente,tale da pregiudicare vquesto sostentamento?No certo,se lo facesse il suo ordine sarebbe illegittimo.E non vediamo un parallelismo,in un ordine molto più importante,con l'introduzione del NO?
RispondiEliminaMa perchè Stefano gli inconsapevoli e incolpevoli dovrebbero essere stati esclusi dalla Grazia?Messi in pericolo sì,come si è vistoo nei fatti (tanti hanno abbandonato la pratica religiosa,come è successo anche a me,che pure conservavo la Fede e l'amore alla Chiesa,ma non sopportavo qualcosa che mi pareva irresistibilmente falso,o addirittura sono scivolati nell'ateismo).Anche considerando illegittimo l'atto di Paolo VI,essendo rimasto il nucleo essenziale della Messa,molte Messe sono valide(non credo proprio tutte),e poi la Grazia potrebbe giungere all'incolpevole per vie che non conosciamo
RispondiEliminaTuriferario.
RispondiEliminaIl termine "tedeschi" evidentemente non è corretto, perché i Franchi erano una delle tante popolazioni del nord-ovest europeo. Il termine l'avevo usato, perché in un blog non c'è spazio per lunghe dissertazioni storiche, e perché a mio avviso la radice dei problemi sta nella politica egemone di Carlo Magno, che di latino aveva poco, ma solo adottato la lingua.
Si dice che fosse cattolico e sicuramente lo era, però due divorzi e quattro matrimonî, con uno stile di vita tra campi di battaglia, decimazione di popoli conquistati e passatempi degni del Basso Impero pongono qualche interrogativo.
Segnalo uno studio costituito da due conferenze tenute dai Proff. P. Ranno e M. Terestchenko presso una scuola superiore di Parigi, che spiega molto bene i fatti storici di allora:
http://www.homolaicus.com/storia/medioevo/scisma_Oriente-Occidente.htm
Nella Storia nessuno è "buono o cattivo" in senso assoluto (salve le eccezioni da Lei citate, alle quali se ne potrebbero aggiungere diverse), ma alcuni personaggi ed alcuni popoli hanno più responsabilità di altri.
A Turiferario -
RispondiEliminaQuando la Verità trionferà sui corruttori, e questi ultimi, per mezzo di NSGC saranno spariti o si saranno convertiti al vero Cattolicesimo, allora non ci saranno più ostacoli tra la FSSPX e la Roma Eterna; tutti trasmetteranno la Dottrina Cattolica bimillenaria.
A quel punto si vedranno le macerie del conc. vat.II e NSGC e la Madre SS.ma avrà finalmente trionfato come ci hanno promesso.
Ora dobbiamo solo pregare.
La messa nuova è valida il CVII è legittimo, ma.....
RispondiEliminaIl dilemma di chi ha una coscienza cattolica è questo: se la messa nuova è valida, ma cattiva, perchè diminuisce la fede; posso andarci, perchè è valida o è meglio non andarci, perchè è cattiva? Se il CVII è legittimo, ma introduce delle false ideologie come quella della libertà religiosa e i frutti che ne derivano sono devastanti (è sotto gli occhi di tutti ciò che la Madonna diceva:Roma ha perso la fede)cosa deve fare un cattolico?
Da quel che vedo la FSSPX è come un piccolo esercito in guerra dove i generali ed il Re hanno disertato, come si deve comportare un esercito in tal caso? Non deve rimanere al suo posto finchè non arriveranno finalmente dei capi che riprendano in mano il comando? Dovevano disertare pure i soldati?
Io credo che bisogna stare al proprio posto finchè la sittuazione non si chiarisce, e continuare a combattere contro il nemico che non è sconosciuto, rimanendo con gli ultimi comandi ricevuti da un Re e un generale, comandi certi e non equivoci.
Non bisogna assolutamente tagliare i legami con Roma e non bisogna mai accettare la legittimità del CV2.Bisogna aspettare con un piede dentro ed uno fuori senza paura e senza illusioni. Visto come hanno trattato i Francescani dell'Immacolata è stata una fortuna non aver trovato un accordo ad ogni costo.Il buon Papa Francesco della FSSPX ne avrebbe fatto un sol boccone.Clermont
RispondiEliminaGentile Mic,
RispondiEliminaquanto si riporta in questo post non è altro che acqua stagnante che gira e rigira da vent'anni a questa parte.
Nulla di nuovo sotto il sole!
Tuttavia quello che mi sembra oggettivo è che entrambi le parti (mons. Fellay e il mondo Vaticano al quale costui guarda), fanno il gioco delle parti, come fossero ad un teatro:
1) Mons. Fellay fa finta che sia possibile una riconciliazione, una coincidenza oppositorum, tra lo stile nuovo della chiesa moderna (che dovrebbe convertirsi ma lui in fondo in fondo sa che non lo farà) e lo stile del mondo cattolico tridentino (disprezzato dalla chiesa moderna). Fa questa finta per non farsi dire "scismatico" dai suoi e da chi "conta" nel Cattolicesimo. Evidentemente ha dei vantaggi nel farlo...
2) Il mondo vaticano fa la finta di poter essere tradizionale, di poter riunire questa separazione poiché c'è "sviluppo nella continuità", dicono, in barba a chi mostra vere e proprie rottur di stile e talora di contenuti. Pure loro fanno questo gioco per non avere una testimonianza storica tra i piedi che mostri che, in realtà, si è trattata di vera rottura (col Vaticano II).
NEI FATTI assisteremo ad una chiesa (cattolica) che proseguirà il suo cammino di adeguamento al mondo (mascherandolo talora) in barba a chi la mette in guardia con sensatissime osservazioni.
E sempre NEI FATTI assisteremo ad un assorbimento di almeno parte della Fraternità san Pio X che, come la Fraternità san Pietro, non protesterà più (alla mondanizzazione ecclesiale) e si adeguerà silenziosamente pur di avere il timbro di "cittadinanza".
Rimarranno piccole comunità che però verranno messe al margine di tutto e dichiarate insignificanti...
La corsa quindi potrà proseguire verso lidi radiosi di una religione globale, un pantheon di tutte le religioni!
Sono giochi da "vecchi stregoni" che a me non dicono più nulla, equilibri di politica ecclesiastica con convenienze più o meno mondane.
Dopo 20 anni che sento questi "tira e molla" della Fraternità sono proprio STUFO!
Eh!no! Nei fatti assistiamo ad una falsa Chiesa che va alla deriva, mentre la Chiesa di Cristo sfigurata nella passione (se nessuno è più del Padrone nemmeno la Chiesa sarà risparmiata dalla passione) pare sopravvivere in un piccolo gregge che ne mantiene intatta la semenza, cioè la dottrina, la liturgia, il sacerdozio. Non è il numero che fa la Chiesa, ma la verità che in essa solo si trova. Stiamo dunque vedendo nella Chiesa la passione di nostro Signore e il tradimento di Pietro, ma Pietro poi andrà a piangere dalla Madonna che lo riporterà a suo Figlio. La Chiesa è stata data a Pietro, non a Giuda e Pietro trornerà a servire Dio. Per questo si sta in attesa e si continua acombattere la buona battaglia rimanendo legati a Roma.
RispondiElimina@Murmex
RispondiEliminaMa perchè Stefano gli inconsapevoli e incolpevoli dovrebbero essere stati esclusi dalla Grazia?
Perché quando si assumono delle posizioni, per onestà si dovrebbero anche accettare le conseguenze. Non è possibile "ondivagare" in eterno!
Se la Messa "nuova" è "ILLEGITTIMA", e il Vaticano II DA RIFIUTARE (dunque da non accettare), chi ha vissuto da quel momento fino ad oggi ha vissuto una menzogna colossale! E' acceduto a Sacramenti NON LEGITTIMI, se non sono LEGITTIMI sono DANNOSI. Gli hanno provocato DANNO e non GRAZIA Santificante! Chi ha operato secondo gli insegnamenti ricevuti, nelle parrocchie, ha operato nella menzogna. Sappiamo tutti chi è il "menzognero", dunque se si fanno delle affermazioni si deve anche avere ...gli attributi per dire le cose come stanno!
E se le cose stanno davvero così, allora ha ragione chi dice che nella SPX c'è un cripto-sedevacantismo di fatto.
E' da ritenere PER FEDE che Cristo NON lascia e né lascerà la Sua Chiesa in potere del Diavolo permettendo che VINCA. Perché permettere Sacramenti "falsi", cattivi, permettere Concili FALSI (da rigettare), è effettivamente FAR VINCERE il Diavolo!
Una cosa è affermare questo, un'altra è affermare che il Concilio è un unicum da non ritenere per fede, visto che NON HA DEFINITO NULLA; che la Messa "nuova" è una "diminutio" ed un annacquamento della Dottrina di Sempre, che oggi non è "esplicita" ma "implicita" per chi è formato ed "ignota" per chi non è formato.
Dire questo, significa ammettere la presenza del Diavolo e della rivolta modernista, anche ai più alti livelli, ma ammettere anche che il "germe di Grazia" nella Chiesa ESISTE. Dal mio punto di vista questo germe è stato curato dai tanto vituperati e disprezzati Ecclesia Dei, che non è detto siano esisti solo per "normalizzare la Tradizione", ma anche per SOFFRIRE pene e ingiustizie DENTRO LA CHIESA e sotto Pietro, PER conservare e diffondere il Sacro Deposito di SEMPRE.
Ric, letta l'intervista con Riccardi.
RispondiEliminaDirei che l'appellativo "storico della chiesa" che gli dedicano su Vatican Insipider è parecchio azzardato nel suo caso.
Stefano '78 la questione semplice è: vogliamo mantenere la Fede intatta, vogliamo onorare Dio, servirlo al meglio o ci accontentiamo? Se ci accontentiamo e non ci fa un baffo che venga onorato Dio come si conviene, ma ci va bene che venga pure offeso con certi comportamenti dissoluti di sacerdoti e fedeli allora non avremo scrupoli di coscienzaad andare alla messa nuova. Ma se vogliamo amare e servire Dio con tutto il cuore e l'anima un po' di timore ci viene a seguire i modernisti, ci viene un po' di scrupolo a dire che la messa nuova è uguale a quella VO, perchè non siamo orbi da non vederne i frutti. Un po' la coscienza ci rimorderebbe a seguire la gerarchia agli incontri intereligiosi o a eguirla quando ci dice che anche se siamo divorziati e risposati possiamo prendere il Corpo di Cristo. Timore quanto meno di perdere l'anima. L'obbedienza non è stupidità, non siamo i trinatricciuti comunisti che obbediscono senza applicare l'intelligenza. Oltretutto abbiamo il dovere di sapere ciò che la Chiesa ha sempre insegnato come certo e infallibile e pertanto non essendo schizofrenici non si può accettare ciò che è vero e anche ciò che non lo è, solo perchè abbiamo una gerarchia confusa che ha perso la bussola. Sinceramente se anche il papa volesse lanciarsi in un pozzo, per quanto rispetto posso avere lo attendo in cima al pozzo, perchè buttarmi nel pozzo non mi pare una idea sensata e il cattolicesimo è sensato. Cosa c'è di oltraggioso ad attendere che tutto venga rimesso a posto dal buon Dio e nel frattempo continuare a fare il proprio dovere nel proprio stato e come cattolico? Rifiutando il male e cercando di fare il bene?
RispondiEliminaEsempio concreto:
RispondiEliminaNella Parrocchia X si celebra solo Novus Ordo.
Il parroco CREDE nella Transustanziazione, celebra il Sacrificio di Cristo.
I parrocchiani "strimpellano" e "fanno comunione", ma credono nei due dogmi di cui sopra, e credono nella venerazione dei Santi, nella Gran Madre di Dio, ecc... Sono "comunionali, accattivanti, "aperti", dialogano, ecc, ecc"...Ma CREDONO.
Chiaramente hanno ricevuto ANNACQUAMENTI. E dunque la "pastorale" non è Tradizionale strictu sensu. E' dunque da CORREGGERE. Ma c'è una differenza tra dire questo e dire che quei parrocchiani sono AVVELENATI?
@Annarè.
RispondiEliminaDire quello che scrivi, e dire quello che si sostiene nella SPX in merito al Vaticano II e la "Messa nuova" è dire due cose differenti!
Io sottoscrivo quello che dici, ma non sottoscrivo quello che ha detto Mons. Fellay, che pure in altri casi ha detto e scritto cose che io condividevo e che vedo diverse da quanto scritto qui.
"Ripareggiare la Verità" è un atto che dovrà avvenire, sperando in Dio al più presto.
Abolire un Concilio, e decretare VELENO un Messale (e gli altri Riti? Continuo a ripeterlo..), è diverso!
Come diverso è ritenersi SERVI DI TUTTI a beneficio di ognuno, e quindi "sporcarsi le mani" nei meandri modernisti in cui le PARROCCHIE sono genericamente ficcate, testimoniando la Tradizione dove Tradizione non c'è, oppure ritenersi PURI, SANTI E IMMACOLATI, "SEPARATI" dalla "feccia modernista", tanto da ritenere che SOLO I "SEPARATI" siano Custodi della Tradizione e VERI FEDELI.
In un caso si soffre e si prendono schiaffi per la Chiesa di Roma. Nell'altro si pontifica senza "alzare le chiappe", come direbbe qualcuno che conosco ^__^
...il motivo del loro allontanamento è dovuto a ripetuti atti di disobbedienza e ribellione contro le autorità della nostra fraternità sacerdotale
RispondiEliminaQuesto mi fa proprio sorridere ^_^
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaStefano,qui non si tratta di ondivagare,sitratta di constatare qualcosa di terribile,certamente permesso da Dio,non sappiamo perchè ,forse per provarci;di fronte a tutto ciò io riconosco di non avere la mente di S Tommaso,mi trovo davanti a possibili spiegazioni della situazione delle quali nessuna può essere sicura,che contengono tutte elementi di verosimiglianza,quindi posso solo pormi delle domande cui non ho risposta apodittica.Il blog serve appunto come confronto,nella speranza di avere un aiuto alla mente incerta(ferma restando ,ovviamente,la certezza sulle Verità di Fede ora offuscate,l'adesione alla santa e divina Liturgia di sempre,questa sì veramente certa e garantita nella sua bontà di fronte a Dio,mentre il dato di fatto è che quella nuova per me non lo è,può esserlo o non esserlo,non lo so,non ho la garanzia di una promulgazione dogmatica,e inoltre i frutti sono quelli che sono).Trovo molto bello l'ultimo commento di mons. Williamson(visibile su unavox):non condanna nè sedevacantisti nè frequentanti in buona fede la Messa NO,non vuole scandalizzare nessuno,alla fine quello che conta è la salus animarum e Dio sa che ci troviamo in una situazione di tenebre che non dipende da noi,(o per lo meno vorremmo attualmente, dalprofondo del cuore che queste tenebre si dissipassero,mentre invece può essere ch che abbiamo contribuito noi a crearle,con i nostri peccati anche futuri,se allora,come la maggior parte di noi,eravamo troppo piccoli)
RispondiEliminaSe la Messa "nuova" è "ILLEGITTIMA", e il Vaticano II DA RIFIUTARE (dunque da non accettare), chi ha vissuto da quel momento fino ad oggi ha vissuto una menzogna colossale! E' acceduto a Sacramenti NON LEGITTIMI, se non sono LEGITTIMI sono DANNOSI. Gli hanno provocato DANNO e non GRAZIA Santificante! Chi ha operato secondo gli insegnamenti ricevuti, nelle parrocchie, ha operato nella menzogna. Sappiamo tutti chi è il "menzognero", dunque se si fanno delle affermazioni si deve anche avere ...gli attributi per dire le cose come stanno!
RispondiEliminaStefano,
non era quello che intendeva dire murmex. Se leggi più attentamente lei dice tutt'altro. E io sono d'accordo.
1. intanto facciamo distinzione tra illecita (enfasi sulla cosa in sé) e illegittima (enfasi sulla legge codificata). Mi pare che siamo tutti d'accordo che c'è una diminutio non da poco, che nel tempo ha i suoi effetti oggi abbastanza visibili.
2. dovendo scegliere sappiamo cosa scegliamo e il perché della nostra scelta, ma non possiamo ignorare i casi di sacerdoti e fedeli che vivono il NO dignitosamente (per i quali non possiamo escludere la grazia).
3. Ciò non toglie che se (noi e molti sacerdoti biritualisti niente affatto eretici) siamo in qualche modo costretti a "tollerare" il meno peggio, facendo nel contempo di tutto per colmare lo iato generazionale che si è determinato e non consente a tanti di essere informati e anche di comprendere e accogliere le differenze, ciò non accade alla FSSPX che ha fatto da subito la scelta ottimale. Pur nella consapevolezza che il "fare di tutto" (parlo per chi come noi non ha fatto la scelta radicale della FSSPX) appare una lotta impari e però nella fiducia di sapere in e per Chi lottiamo.
4. al momento non abbiamo altra soluzione umana che il nostro impegno e la nostra buona volontà nel custodire e nel promuovere. Cerchiamo di non essere infastiditi se qualcuno dice che la torta è avvelenata, perché è vero che lo è, anche se -come dice murmex- supplisce la grazia. Ma questo non ci esime dal riparare ed evitare i guasti per quello che possiamo e dal riconoscere apertis verbis che la torta E' avvelenata.
5. a cominciare dal fatto di piantarla di essere infastiditi (anche se può far male) se qualcuno dice chiaro e tondo che il veleno è stato sparso. Ricorriamo intanto all'antidoto della verità, in attesa che le cose possano ripristinarsi.
6. Nella FSSPX, in questo marasma ci sono due tendenze comprensibili: chi teme il rischio e i rischi (Francescani dell'Immacolata e comunità Ecclesia Dei docent) connessi con la regolarizzazione canonica da un lato e la salus animarum dall'altro. Anche perché rimanendo "fuori" canonicamente" il fossato si approfondisce perché a Roma non ci sono più Profeti (nel senso ampio del termine).
7. Riesco a soppesare le ragioni delle due tendenze, che sono anche tra noi. Personalmente in coscienza, opterei per la prima con timore e tremore ma confidando: ovviamente perché do alle espressioni "realismo" e "fiducia nel Soprannaturale" il loro senso pieno e non quello di uno slogan.
Stefano,Sporcarsi le mani nei meandri modernist penso che sia talvolta veramente impossibile...nessuno vuole p.e.affidare la catechesi dei bambini a chi vorrebbe farla col catechismo di S Pio X,così chiaro e accessibile ai piccoli,pochissimi accettano la critica agli orribili demenziali canti,o ad altre discutibilissime iniziative liturgiche...L'unica cosa che si potrebbe fare è presentarsi alla Comunione in ginocchio,ultimi nella fila,e senza protendere le mani.Ma anche questo è difficile,toglie il raccoglimento perchè si aspettano con ansia le reazioni,e poi viene il dubbio di volersi ,sia pure in negativo,mettersi in vista.Quindi,perchè pensare che chi si rivolge a delle oasi da cui può attingere forza ,ascoltare insegnamenti retti di cui tutti abbiamo bisogno,e soprattutto sapere di tributare a Dio culto gradito,lo faccia perchè non vuole sporcarsi le mani?Teniamo presente poi che tutti si vive in mezzo a mille problemi (familiari,economici ecc.)e tutti siamo tenuti a preservare il più possibile la nostra salute mentale,e sporcandosi le mani come lei dice siamo a concreto rischio di esaurimento nervoso
RispondiEliminaNon so, Stefano 78, sulla Messa annacquata e "riveduta" del NO sono sempre più perplesso, perché è chiaro che è attraverso quella che il "gregge" è stato riprogrammato. La Messa è magna pars di ciò che il singolo fedele vive della fede cattolica, se si intacca seriamente quella si intacca tutto il resto. Sarei molto meno rigido sui decreti del Vat. II, in fondo ha ragione chi prima diceva (mi pare murmex) che quando la Chiesa si fosse liberata dalle tossine in circolo sarebbero dimenticate anche le ambiguità del Vat. II, che diventerebbero materia di studio per specialisti di Storia della Chiesa del Novecento. Anche perché, ripeto, non è con i decreti del Vat. II (quanti li hanno letti?) che si è indottrinato il popolo, ma prima di tutto con la Messa alterata, più subdola ed efficace di mille prediche, come avevano già capito i riformatori protestanti. Però anche qui non credo che si possa pensare a un atto di imperio che da un giorno all'altro cancelli il NO e ristabilisca il VO: ci vorrà, è probabile, nel momento in cui la Chiesa riprendesse coscienza, un cammino graduale, attraverso una vera liberalizzazione del VO da un lato e una correzione del NO. Ma sono cose che non spetta a noi decidere.
RispondiEliminaAd Anacleto: Carlo Magno non mi è mai stato simpaticissimo, ed è chiaramente un figlio dei suoi tempi che erano tempi alquanto particolari. Se poi era cattolico, lo era molto a modo suo. Ma la storia non è stupida e se per più di mille anni è sempre stato considerato abbastannza unanimemente una figura positiva un motivo c'è di sicuro.
Non concordo nemmeno con il giudizio su Benedetto XVI, anzi sarei tentato di capovolgerlo: non un lupo travestito da agnello, ma un agnello travestito da (cane)lupo.
Questo mi fa proprio sorridere ^_^
RispondiEliminaa me non fa affatto sorridere perché so che dramma c'è dietro e quanto divisione è stata seminata dalla "Roma conciliare" anche da dietro le quinte...
Inoltre è ovvio che anche la Fraternità Sacerdotale, pur non essendo la Chiesa, ha le sue regole.
Sono riusciti a spaccare la Fraternità e a rendere incolmabili certe polarizzazioni che era bene gestire dall'interno.
Per me è stata una frattura molto dolorosa e vista con l'ottica della fede e la conoscenza delle persone coinvolte.
Non mi attardo neppure a riflettere su alcuni aspetti che fanno molto male (non dimentichiamo l'acquiescenza ai "fratelli maggiori" che ha colpito ancora; ma non c'è stata solo quella)...
RispondiElimina"...il motivo del loro allontanamento è dovuto a ripetuti atti di disobbedienza e ribellione contro le autorità della nostra fraternità sacerdotale
Questo mi fa proprio sorridere "^_^
Non vedo proprio dove ci sia motivo per sorridere.
Una divisione non dovrebbe far sorridere, di Williamson conosciamo la posizione, forse si conosce meno quella degli altri sacerdoti che si sono effettivamente ribellati all`autorità di Mons. Fellay, lo hanno fatto in modo a dir poco aggressivo, sprezzante, irrispettoso.
Chi è stato allontanato lo è stato per motivi più che giustificati.
Vorrei anche dire a Stefano che a quanto pare Dio al diavolo delle vittorie PARZIALI le permette.Per esempio,la distribuzione della Comunione in bicchieri di plastica in equilibrio instabile,a persone che si accalcavano nel chiasso(ed è un esempio neppure dei peggiori)non è una sua parziale vittoria?E le leggi che sdoganano anzi impongono la corruzione dei bambini?E bl'aborto?...e,e,e...Quello che non avverrà sarà la vittoria finale sulla Chiesa che potrà anche essere allora un piccolo gregge perseguitato qui sulla terra come Chiesa militante(e non dimentichiamo la grande Chiesa trionfante che ha già vinto)
RispondiEliminaLuisa,
RispondiEliminaNon sono d'accordo...
è evidente che il Mons. Fellay ha una idea nuova del principio di unità nella FSSP...obbedienza a se stesso...
Ma il Archivescovo fondatore aveva un altro principio: fideltà alla tradizione...
Se Mons. Williamson insiste di seguire la "linea" del Archivescovo in senso storico ed autentico, mi pari che Mons. Fellay non ha nessun ragione coerenti con il principio del Arcivescovo per opporlo, nemmeno per scacciarlo...
Nella lettera di Mons. Fellay è molto evidente che per lui, è più importante lealtà al gruppo che lealtà alla Fede o alla integrità morale proposta dall'Arcivescovo...
Sento nelle parole di Fellay un'ovvia contradizione...
e questa è l'errore fondamentale dei Modernisti: lealtà al gruppo più che lealtà a Cristo...
lealtà al gruppo di modernisti, un gruppo che presenta se stesso come la Chiesa...
è un errore grande di capire Roma come il gruppo di modernisti...
o la Chiesa come lo stesso...
Romano
Romano
Parte della problemma in capire le azione e le parole del Arcivescovo sta in questo: che i laici non hanno studiato teologia, e quindi non capiscono i diversi sensi di termini...
RispondiEliminase tu capisci "Roma" nella bocca del Arcivescovo come la Santa Sede in senso formale, non avrai ragione in tutte le sue conclusioni, perchè spesso l'Arcivescovo significa gli uomini che lavorano o occupano la Santa Sede...
non è contra la Fede cattolico ne contra la ragione retta di supponere che verrà un giorno, fra pocco, un Santo Padre che cancella V2 e tutti gli atti pontificali che hanno messo in pratica l'aggiornamento...
Romano
mercoledì 19 marzo 2014
RispondiEliminaJoseph Ratzinger-Benedetto XVI.
Buon Onomastico :-)
http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2014/03/benedetto-xvi-lasciamoci-contagiare-dal.html
Il 18 dicembre 2005 Benedetto XVI dedicò l'Angelus alla figura di San Giuseppe. Rivediamolo oggi, giorno in cui si festeggia il "padre terreno" di Gesù e onomastico di Joseph Ratzinger.
https://www.youtube.com/watch?v=LI7eBlHeCLE&feature=youtu.be
Ho visto la risposta di Annaré. Sinceramente sono sempre le solite cose che risento da due decenni...
RispondiEliminaIo intendo che la "chiesa cattolica" come istituzione che tale viene denominata ha preso una strada in rottura più o meno forte con la sua posizione di ieri.
Chi è d'accordo prosegue. Chi non è d'accordo può anche sperare in un "ritorno" alle posizioni precedenti ma, umanamente parlando. è un DISPERARE!
Nel mondo cattolico (come Anacleto direbbe) sono successe molte piccole o grandi riforme con cambi di stile che a noi ora sfugguno (si pensi il passaggio dal riferimento monastico a quello esclusivamente clericale nel XII sec.).
Chi non era d'accordo poteva sognare di tornare indietro, di tornare ad una chiesa pura. Quanti sogni ci sono stati in tal senso? Quante riforme su riforme? Non lo sognava pure san Francesco?
Eppure morti loro l'istituzione ha proseguito in qualche modo nella via che si era prefissa e i miti francescani all'indomani della morte del serafico padre si sono trovati incardinati nientepopodimento che nell'inquisizione!
Moriremo anche noi e ci porteremo dietro il nostro vecchio mondo mentre una nuova chiesa (cattolica) proseguirà il suo corso, se non avvengono avvenimenti non umani a fermarla.
Per questo Fellay - dietro alle sue affermazioni intransigenti - capisce bene quale sia la realtà e cercherà di seguirla costi quel che costi per non farsi "tagliare fuori".
E' TUTTO QUI!
Ho visto la risposta di Annaré. Sinceramente sono sempre le solite cose che risento da due decenni...
RispondiEliminaIo intendo che la "chiesa cattolica" come istituzione che tale viene denominata ha preso una strada in rottura più o meno forte con la sua posizione di ieri.
Chi è d'accordo prosegue. Chi non è d'accordo può anche sperare in un "ritorno" alle posizioni precedenti ma, umanamente parlando. è un DISPERARE!
Nel mondo cattolico (come Anacleto direbbe) sono successe molte piccole o grandi riforme con cambi di stile che a noi ora sfugguno (si pensi il passaggio dal riferimento monastico a quello esclusivamente clericale nel XII sec.).
Chi non era d'accordo poteva sognare di tornare indietro, di tornare ad una chiesa pura. Quanti sogni ci sono stati in tal senso? Quante riforme su riforme? Non lo sognava pure san Francesco?
Eppure morti loro l'istituzione ha proseguito in qualche modo nella via che si era prefissa e i miti francescani all'indomani della morte del serafico padre si sono trovati incardinati nientepopodimento che nell'inquisizione!
Moriremo anche noi e ci porteremo dietro il nostro vecchio mondo mentre una nuova chiesa (cattolica) proseguirà il suo corso, se non avvengono avvenimenti non umani a fermarla.
Per questo Fellay - dietro alle sue affermazioni intransigenti - capisce bene quale sia la realtà e cercherà di seguirla costi quel che costi per non farsi "tagliare fuori".
E' TUTTO QUI!
Mons. Fellay È il Superiore della FSSPX, l`obbedienza che gli è dovuta è l`obbedienza dovuta al Superiore così come lo ha voluto Monsignor Lefebvre, nè più nè meno.
RispondiElimina@Mic
RispondiEliminaIntanto ti rimando al mio "Esempio Concreto", perché è su quello che ho basato la mia risposta. E l'ho scritto APPOSITAMENTE per essere più chiaro. Poi:
1. Sì, credo siamo tutti d'accordo. Ma la definizione, in questo caso, è stata non la base di un dibattito teologico interno (anche Ratzinger ha detto A CHIARE LETTERE che il Nom è "costruito a tavolino" distruggendo l'edificio di prima, ecc, ecc!) ma di UN RIFIUTO a "regolarizzarsi". La differenza è cruciale! Io mi rifiuto di qualcosa che è non solo VELENO (non una goccia, non una diminutio, ma VELENO), ma DANNO IRREPARABILE, inammissibile. Se non la ritengo inammissibile, non mi rifiuto A CAUSA di ciò. La cosa è DIVERSA.
2. Appunto. Questa giusta considerazione è ESCLUSA da Fellay.
3. Che la SPX abbia fatto una "scelta ottimale", forse al tempo di Mons. Lefebvre, si può discutere. Che l'abbia fatta dal 2007 in poi è da vedere. Anzi, io credo proprio di NO!
4. Io non mi infastidisco per nulla, non ha mai avuto remore in nessun caso, usando tutti i termini che si devono usare e accettando il confronto con chiunque! Quello che chiedo è gli "attributi". Mi comincia ad infastidire l' "altalenanza". E il voler dire una cosa...ma anche il suo contrario. Se non si trattasse di Fellay mi verrebbe da dire che è il tipico atteggiamento modernista. Anzi, visto che tu lo hai detto tante volte a me, quando facevo critiche "senza etichette", mi meraviglio che tu non l'abbia rilevato anche in lui! Se si usano termini come RIFIUTO, VELENO, ILLEGITTIMO (per quanto ci si voglia ricamare, se un atto è illegittimo è un atto CATTIVO e che fa del MALE A PRESCINDERE), ci si assume la responsabilità fino in fondo! In questo, lo ripeto, ha perfettamente ragione l'IBP, che sta facendo esattamente quello che dicevo prima: prende schiaffi e LOTTA nella Chiesa per non MOLLARE.
5. Come sopra. E vedi il mio "Esempio Concreto".
6. le "due tendenze" della SPX si stanno di nuovo ricompattando a 1. Nei fatti. Dal mio punto di vista, di Cattolico "comune", che vive realtà Parrocchiali concrete, anche se non "border line", posso dire che i miei fratelli Parrocchiani avrebbero bisogno non solo di me, che conto meno di zero, che provo ad essere Tradizionale in mezzo a loro, ma magari di un Sacerdote della SPX (è un esempio paradossale, ma cogli il PRINCIPIO) che li istruisca!
7. Dal mio punto di vista non c'è altra soluzione che "optare per la prima" CONFIDANDO. Infatti Dio non vede i RISULTATI ma l'INTENZIONE. In noi non sta il Potere di SALVARE, ma ce l'ha Dio! Quanto riusciremo a fare, se riusciremo a fare ZERO o tanto, è NELLE SUE MANI! E non deve "Interessarci", altrimenti rischiamo (E PARLO PER ESPERIENZA PERSONALE) di cadere nella vanagloria ideologica di una battaglia combattuta per "zelo...amaro". Non possiamo escludere a priori lo "zelo amaro", anche in me, anche in noi, perché è una possibilità!
@Mic e @Luisa
RispondiEliminaa me non fa affatto sorridere perché so che dramma c'è dietro e quanto divisione è stata seminata dalla "Roma conciliare" anche da dietro le quinte
A me sì. Paradossalmente i motivi di Williamson sono gli stessi usati da Fellay "contro" Roma. E io sono convinto della bontà della decisione su Williamson, non per questioni storiografiche ma per questioni disciplinari. Ma, in linea di principio, come fa a chiedere a Williamson l'obbedienza?
l'argomento mi interessa e coinvolge, ma non voglio prendere parte direttamente, c'è troppa carne al fuoco e voglio rifuggire da ogni polemica, ho già scritto tanto nei mesi....me ne sono stancato, è già tutto troppo difficile.
RispondiEliminaRicordo solo l'episodio di un sacerdote indiano ora in Italia e una cosa che mi confidò.
Al termine degli studi ricorda la prima volta che andò a Roma e intese Depositum Fidei come che arrivati nella Città eterna, lasci lì/"depositi" la Fede che ti era stata donata e corri il rischio di tornare a casa senza.
Visto che dell'errore e dell'andazzo recente c'è percezione chiara e diffusa anche fuori della FSSPX, non resta altro che sperare e pregare per
un Santo Padre che corregga e rimetta in giusta prospettiva il vat II e successive modifiche e pur che non si possa tornare indietro, faccia un'opera di ...netta disambiguazione e ribadisca ciò che rimane immutabile e indiscutibile
Prego voi tutti di andare a leggere il bellissimo ricordo di Mario Palmaro dell'amico fraterno Gnocchi,pubblicato sul foglio e ripreso da unavox.Edificante e commovente,ma con la commozione sale anche l'indignazione per essere stati privati di tutto ciò(penso a tanti miei cari defunti,mentre io stagnavo nell'ignoranza,in gran parte indotta dalle indegne banalizzazioni postconciliari).Ma come possiamo pensare che la mancanza delle stupende preghiere nell'agonia,momento supremo in cui si gioca il tutto per tutto per l'anima,e gli odierni riti delle esequie(talvolta seguiti dalla partenza per la cremazione)siano stati veramente voluti da Dio?Che questo danno per le anime sia cosa buona?L'unica cosa che possiamo fare,data la qualità dei pastori,salvo intervento divino straordinario,è per ora avvicinare con rispetto e misericordia a 360 gradi,come dice mons.Williamson,il più persone possibile a questi tesori..Moltissimi ignorano tutto.Comunque l'intervento divino ,quando si sarà toccato il fondo,forse ci sarà,e confesso che temo il castigo,anche se servirà per dimostrare la potenza e bontà divina contro la cattiveria umana estrema e la irrefutabile soprannaturalità della Chiesa
RispondiEliminaVisto che dell'errore e dell'andazzo recente c'è percezione chiara e diffusa anche fuori della FSSPX, non resta altro che sperare e pregare per
RispondiEliminaun Santo Padre che corregga e rimetta in giusta prospettiva il vat II e successive modifiche e pur che non si possa tornare indietro, faccia un'opera di ...netta disambiguazione e ribadisca ciò che rimane immutabile e indiscutibile
SOTTOSCRIVO!
E' quel "Ripareggiamento della Verità" che molti mi hanno INSEGNATO.
Luisa,secondo me in questo ha ragione Stefano:in base a che cosa Mons Williamson deve obbedire in tutto a mons. Fellay,?Giuridicamente non c'è un motivo.Poi voglio spezzare una lancia in favore di mons. Williamson:io non conosco in modo approfondito tutte le vicende interne della Fraternità(e penso che nessuno lo possa dire)nè ho capito le gravi colpe che hanno portato al suo allontanamento.Però posso dire che leggo sempre volentieri i suoi commenti.che trovo edificanti,ineccepibili dottrinalmente per quanto ne posso capire,istruttivi,di chiarezza cristallina (cosa rara)e ,perchè no,brevi e arguti
RispondiEliminaORA SI E' SUPERATO OGNI LIMITE DI DECENZA...SIAMO ALLA BLASFEMIA!:
RispondiEliminahttp://farm4.staticflickr.com/3750/13216693583_d5597db371_b.jpg
Visita Parrocchia Santa Maria dell'Orazione 16-03-2014
"Io già farò uscir fuori sulla terra un pastore, che non visiterà le pecore abbandonate, non cercherà le disperse, non sanerà le ammalate, e a quelle che stanno in piedi, non darà nutrimento, e si mangerà delle grasse la carne, e romperà ad esse gli stinchi....
Oh PASTORE, anzi oh
IDOLO, che lasci il gregge
in abbandono! La spada lo colpirà nel braccio, e nel suo destro occhio, il suo braccio inaridirà,
e si seccherà , e il suo destro occhio ottenebratosi si oscurerà..."
(Zaccaria, XI)
Stafano78, se non succede quello che auspichi (e in brevi tempi non sarà possibile, forse neppure durante la nostra vita) non dovrai forse fartene una ragione?
RispondiEliminaSine Timore, una persona che si sostituisce (o lascia che lo si sostituisca) a Cristo (è a lui che si riferisce il "Benedictus qui venit...") cosa può mai essere?
RispondiEliminaAnonimo delle 18:22,
RispondiEliminacerto siamo lontani anni luce da quella regola aurea a cui dovrebbe attenersi chiunque voglia portare gli uomini a Cristo: "Egli deve crescere e io invece diminuire" (Gv 3,22-30), anzi siamo all'esatto ribaltamento di quelle sante parole di Giovanni Battista.
Chi può essere capace di tanto, se non chi odia Cristo?! chi ama esageratamente se stesso a tal punto da non soffrire nel vedere che Cristo, il Signore, il Salvatore, venga dimenticato e sminuito?
Non ho perso né la Fede, né la Speranza!
RispondiEliminaProvo a dare un parere considerando anche la storia della Chiesa.
Anche per il caso del monotelismo di Onorio il Papa successore non ha confermato la sentenza di eresia del Concilio, ma che è stato imprudente.
Dubito che in futuro si spezzeranno le statue du Giovanni Paolo II, che si dichiarerà che i testi del Concilio Vaticano Secondo sono eretici e che il NO è cattivo in sé.
Risolveranno le ambiguità, correggeranno, ecc...
Risolveranno le ambiguità, correggeranno, ecc...
RispondiEliminaE ribadisco: si chiama "ripareggiamento della Verità".
Molti, in testa Mons. Gherardini, chiedono GIUSTAMENTE un SILLABO per il Concilio Vaticano II, una dichiarazione DEFINITORIA che lo INSERISCA DAVVERO nella Tradizione perenne che non può esser contraddetta.
E il "problema del nuovo Rituale" (non solo la Messa) Ratzinger aveva in mente di risolverlo con una soluzione tipo Messale 1965.
Nessuno avrebbe mai detto che il Messale Paolino è "cattivo", ma si sarebbe SUPERATO il problema. Il che non è poco.
Usa, suore pro Obama e contro i vescovi
RispondiEliminaLa Ncan, che sostiene di rappresentare circa 2mila religiose, ha annunciato il suo appoggio all’”Affordable Care Act”, che prevede l’obbligo per le istituzioni di garantire procedure di contraccezione
È in pieno svolgimento la battaglia legale che oppone numerose istituzioni cattoliche degli Stati Uniti all’amministrazione Obama, in tema di aborto e contraccezione. E ancora una volta un gruppo particolarmente agguerrito di religiose statunitensi non manca di schierarsi contro la posizione adottata dalla Chiesa del Paese. La “National Coalition of American Nuns” (Ncan) che sostiene di rappresentare circa duemila religiose americane ha annunciato il suo appoggio all’”Affordable Care Act”, un provvedimento che fra l’altro prevede l’obbligo per le diverse istituzioni, anche religiose, di garantire procedure di contraccezione, sterilizzazione e distribuzione di medicinali abortivi
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/usa-united-states-estados-unidos-suore-hermanas-sisters-32831
m
Sì Stefano,
RispondiEliminama se ingiustamente le autorità vientano il VO in barba al Motu Proprio e perseguitano duramente le persone che avanzano critiche anche rispettose al CVII tu che fai?
Mettiti nei panni degli ecclesiastici, per noi laici è più facile!
Luisa,
RispondiEliminaLei non ha ragione in dire che l'ubbedienza era l'unico principio o primo principio dell'unità di FSSPX durante la vita del Arcivescovo...
egli non aveva mai tale coscienza, altrimente sarebbe promotore di un concetto di unità che è volontarista e non cattolica...
se Lei o Msgr. Fellay vuole qualsiasi vescovo consecrato dal Arcivescovo di obbedire Fellay in tutte le cose anche quando Fellay vuole o favorisce comprimisi in materia fidei, quindi Lei non ha un senso cattolico della virtù di obbedienza...
punto...
Romano
m, tutta colpa delle banalizzazioni alla "Sister Act"
RispondiEliminae non solo delle banalizzazioni...se è giusto non ammettere in seminario giovani con tendenze omo, è altrettanto giusto non farlo con le suore. Se il Vaticano fosse intervenuto decisamente e recisamente anni fa, ora queste suore non esisterebbero. Sono poche,ma molto amate dai Mean Stream Media (MSM) che ovviemente è liberal, grembiulina e talmudica.
RispondiEliminaE non per nulla ne parla la Stampa. Meno male che ci penserà la biologia...
Tra l'altro la cosiddetta Obamacare è un bagno economico e d'immagine colossale, del quale i nostri "liberi" giornali si guardano bene di parlare.
Rosa
Le suore americane “ribelli” contro papa Francesco: È come Benedetto XVI
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/le-suore-americane-ribelli-contro-papa-francesco-e-come-benedetto-xvi#.UyoWLLlOXyc
eh si obamacare (con annesso microchip, sembrerebbe)
ma la situation sembra diventare esplosiva..
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13089
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47907
http://aurorasito.wordpress.com/2014/03/19/lucraina-verso-la-dissoluzione-la-nato-verso-la-sconfitta/
m
In merito alle percentuali famose del 95% etc, non trovo scandalose le affermazioni di M. Fellay che a suo tempo disse che il Vaticano II per il 95% andava bene; penso però che il tutto andava completato ricordando quanto scrisse S. Agostino e che sovente mi tocca rimeditare:
RispondiElimina"In molti punti, gli eretici sono con me, in qualche altro no; ma a causa di questi pochi punti in cui si separano da me, non serve loro a nulla di essere con me in tutto il resto” (S. AUG., In Psal. 54, n. 19; PL 36, 641)
Quindi a nulla serve il 95% di verità del Vat. II se però il restante 5% è dannoso. E come può qualche cosa che ha in sé qualche cosa di dannoso appartenere alla Tradizione che per definizione è una parte della Rivelazione ? (il fatto che sia dannoso è comprovato dai frutti sortitene). A chi sarà investito dell'Autorità necessaria, il compito di riportare nell'alveo e nel dominio della Giustizia quanto ora è fonte di ingiustizia e di morte, con i mezzi che il Signore vorrà, per la Sua maggior Gloria e per la salvezza delle anime secondo la Volontà Divina.
Parimenti per quanto riguarda la S.Messa NO, valida che sia, essendo valida la formula consacratoria, però scrive il Papa che "veritas quae minime defensatur, opprimitur". Il Papa è Felice III, ma visto che noi non siamo viziati dallo storicismo, la sua sentenza vale sempre, quindi anche oggi. E se nella S. Messa NO, la Verità è certamente "minime defensatur", essa è quindi "opprimitur". Tralascio la prima parte di quanto scrisse Felice III, quella sul resistere all'errore e quindi approvarlo, sempre in merito alla Messa NO per non doverlo applicare all'offertorio.
Ora: è legittimo qualche cosa che opprime la Verità ? è secondo la legge ? e se si: quale legge visto che ogni legge in ultima analisi per essere tale viene dal Legislatore Supremo, che è anche e prima ancora se possibile - ma non umanamente - Egli stesso Verità? Quindi può una Legge contraddire il Legislatore ed essere ancora tale ? Può il Legislatore contraddire Sè Stesso ?
In via ordinaria la Grazia arriva dal Cielo alla Terra con i Sacramenti, istituiti a tale scopo dal Nostro Dolcissimo Redentore, però in via straordinaria le vie sono infinite come Infinito ne è il Largitore, non credo stia a noi addentrarci in questo; noi stiamo fermi, irremovibili nella Fede, l'unica (n.b. unica vale a dire una sola) che giustifica, accompagnata dalle opere (della Fede e da quelle della Carità), se necessario e richiesto fino al martirio, certamente sempre nella preghiera (che è mezzo di santificazione e quindi veicolo di Grazia).
Sancte Joseph, ora pro nobis.
Eliminare ovunque le croci, ecco la nuova parola d’ordine in USA
RispondiEliminahttp://www.corrispondenzaromana.it/eliminare-ovunque-le-croci-ecco-la-nuova-parola-dordine-in-usa/
Segnalo:
RispondiEliminahttp://touch.dailymotion.com/video/x1ia46q_archeo-arte-foto-architetti-e-fedeli-ai-tempi-di-papa-francesco_news
Archeo arte, foto architetti e fedeli ai tempi di Papa Francesco
(TMNews) " - Le foto dei fedeli in preghiera nelle architetture delle chiese contemporanee al tempo di Papa Francesco. E' la mostra fotografica "Andate in pace" che racconta come le architetture delle chiese firmate da 'Archistar' e realizzate nelle periferie cittadine, abbiano rispecchiato lo spirito del Concilio Vaticano II che ha posto il fedele al centro della celebrazione religiosa in dialogo con il sacerdote. .."
RispondiElimina"se Lei o Msgr. Fellay vuole qualsiasi vescovo consecrato dal Arcivescovo di obbedire Fellay in tutte le cose anche quando Fellay vuole o favorisce comprimisi in materia fidei, quindi Lei non ha un senso cattolico della virtù di obbedienza...
punto...
Romano"
A parte che "punto" è un suo libero pensiero ma non una sorta di sentenza definitiva, e che le rispedisco il suo giudizio, la nozione eventuale di obiezione di coscienza che permetterebbe la disobbdienza potrebbe intervenire nel caso in cui il Superiore andasse con gesti o parole contro la Dottrina cattolica, quel che Monsignor Fellay NON ha fatto.
Quando leggo che i sacerdoti della FSSPX che si son ribellati considerano che la Dichiarazione dottrinale firmata da Mons. Fellay è al limite eretica, mi dico che mai e poi mai, se giammai un giorno dovessi considerare quell`eventualità..., potrei seguire chi ha quel tipo di posizione.
mi dico che mai e poi mai, se giammai un giorno dovessi considerare quell`eventualità..., potrei seguire chi ha quel tipo di posizione.
RispondiEliminaCara Luisa,
questo è un giudizio che formulerei anch'io in teoria e con gli elementi che ho, dall'esterno.
Credo che possano intervenire nel giudizio altri elementi che noi non abbiamo e che si polarizzano in certe posizioni.
Ed è da tempo che, pur continuando a registrare alcuni elementi significativi, mi astengo dal ribadire la mia posizione (accordista a condizione...) ben nota.
Con, nel cuore, molto rammarico per quanto visto fin qui e un'orante attesa.
In via ordinaria la Grazia arriva dal Cielo alla Terra con i Sacramenti, istituiti a tale scopo dal Nostro Dolcissimo Redentore, però in via straordinaria le vie sono infinite come Infinito ne è il Largitore, non credo stia a noi addentrarci in questo; noi stiamo fermi, irremovibili nella Fede, l'unica (n.b. unica vale a dire una sola) che giustifica, accompagnata dalle opere (della Fede e da quelle della Carità), se necessario e richiesto fino al martirio, certamente sempre nella preghiera (che è mezzo di santificazione e quindi veicolo di Grazia).
RispondiEliminaSancte Joseph, ora pro nobis.
Condivido. Grazie a Marco P.
Ángelis suis Deus mandávit de te.
RispondiEliminaUt custódiant te in ómnibus viis tuis.
Mic.
RispondiEliminaQuesto argomento ha suscitato molto interesse e, anche se non siamo molti (in Toscana direbbero "pochi e nemmen tanto boni"), dimostriamo entusiasmo.
Ricordiamo però sempre, che le discussioni non devono essere fine a sé stesse, ma devono contribuire alla maggior gloria di Dio ed alla salvezza delle nostre anime.
Ognuno di noi ha la sua vita interiore, il proprio programma di preghiere e la propria spiritualità. Un tempo la Chiesa ci aiutava ed in ogni parrocchia si trovavano i sacramenti integri ed una parola o un consiglio utile: questo oggi è più difficile e bisogna supplire a questa mancanza in qualche modo.
A mio avviso è fondamentale sviluppare il "sensus Ecclesiæ" studiando bene la Storia: Storia della Chiesa, Storia della liturgia e Storia "tout court". Lo studio della teologia è importante, però richiede preparazione e, inizialmente non è indispensabile, o meglio si può fare su testi di divulgazione adatti ai "normali fedeli". Questo c'impedirà di rimanere vittime di luoghi comuni, di pregiudizî, di parlare "per sentito dire" o semplicemente in base a personali opinioni e sentimenti. Con una tale preparazione ci sarà più facile discernere il bene dal meno bene e dal male, trovare i luoghi adatti dove ricevere i sacramenti ed una sana predicazione e magari incontrare persone, che la pensano allo stesso modo, affinché la Carità non rimanga virtuale in un blog.
Un servizio, che questo sito potrebbe rendere, sarebbe quello di mettere a disposizione una biblioteca virtuale, ben selezionata. Molti testi si trovano su internet in formato pdf o libro elettronico, spesso gratuiti. Mic sarebbe un'ottima guida ed anche i partecipanti potrebbero dare dei suggerimenti, che essa poi vaglierebbe e potrebbe, a suo insindacabile giudizio, inserire.
La biblioteca, si dice, è l'armeria dei monasteri. Armiamoci anche noi!
Cara mic, ieri ho letto diverse esternazioni di quei sacerdoti ribelli all`autorità di Mons. Fellay, ebbene se avessi avuto dei calzini mi sarebbero caduti, che possano prendere la Dichiarazione dottrinale come base ai loro argomenti e considerarla eretica dice molto se non tutto sulle loro posizioni "fondamentaliste", contrarie ad ogni anche sospetto di avvicinamento a "Roma" , per loro non è mai stata questione di un accordo e mai ci sarà, si sono opposti da subito all`operato del loro Superiore, da subito hanno agito contro sabotando l`autorità di Mons. Fellay e seminando divisione, l`accordo non doveva farsi, punto...
RispondiEliminaLe loro sono posizioni che non son lontane dal sedevacacantismo.
Mons. Fellay ha agito per il bene della Fraternità perchè SA che la posizione della FSSPX non è normale, da subito ha detto che mai ci sarebbero stati dei compromessi, e così è stato.
La biblioteca, si dice, è l'armeria dei monasteri. Armiamoci anche noi!
RispondiEliminaAnacleto,
ho fatto la direttrice di biblioteca per diversi anni e figuriamoci se un invito del genere non mi trova consenziente. Vedrò di organizzare la cosa, col vostro aiuto e suggerimenti.
Intanto aggiungo alla sua bellissima citazione una frase di Marguerite Yourcenar,che cito a memoria :
"Le biblioteche sono i granai per l'inverno dello spirito che bussa alle nostre porte".
ecco un altro esempio di grandi novità di rottura:
RispondiEliminaDiario Vaticano /
In pochi mesi sei nuovi santi canonizzati fuori dalle regole
Cioè senza un miracolo accertato dopo la loro beatificazione. È una procedura eccezionale, usata poche volte nella storia. Ma papa Francesco se ne avvale con una frequenza che non ha precedenti
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350746
e stia certa Luisa (e anche Anacleto e hpoirot) che la FSSPX dovrà accettarle come buone e valide
Luisa, da tempo ho scelto di non entrare in queste dinamiche complesse e anche interne per le ragioni che ho espresso sopra.
RispondiElimina"Le biblioteche sono i granai per l'inverno dello spirito che bussa alle nostre porte"
RispondiEliminaA mio parere i testi FONDAMENTALI da tenere sempre sul comodino e leggere continuamente sono la SACRA SCRITTURA, IL CATECHISMO MAGGIORE(di San Pio X), tenendo sempre vicino anche il CATECHISMO TRIDENTINO.
Oltre a questi strumenti INDISPENSABILI per la propria santificazione e formazione, ci sono ovviamente poi una marea di libri santi bellissimi e utilissimi, compresi testi del Magistero, da poter leggere integralmente, consultare, approfondire, per chi lo può fare.
E, ANCHE per trarre da essi il maggior profitto spirituale, il Rosario però sempre in ogni tasca, in ogni angolo della casa e recitandolo il più possibile, il più devotamente possibile.....
e stia certa Luisa (e anche Anacleto e hpoirot) che la FSSPX dovrà accettarle come buone e valide
RispondiEliminaè un errore e mancanza di conoscimento di dire tale...
perchè la definizione di infallibilità trattato nel Vatican I, specifice che nessun atto papale può essere infallibile se non è fatto in ossequio di Scrittura e Tradizione...
quindi, qualsiasi persona che non credeva in queste non è degno dell'onore dell'altare...
JP2 non credeva nel fatto dogmatico che il Pentateuco fu scritto da Moyse...
Quindi, non è possible farlo santo..perchè tale negazione è contra la ragione e contra la fede e fa impossibile fide divina nei libri sacri...
e se Bergoglio fa, nessun cattolici è obbligato di onorarlo...
Romano
e stia certa Luisa (e anche Anacleto e hpoirot) che la FSSPX dovrà accettarle come buone e valide (un Anonimo 10:11)
RispondiEliminain genere queste espressioni di certezza assoluta evito di pubblicarle, perché fanno parte degli atteggiamenti da "duri e puri" per partito preso.
La segnalazione però era appropriata e ben venga la precisazione sulla conclusione apodittica...
Del resto quel che vale per la FSSPX vale anche per noi, come dice bene Romano.
Fino a pochi anni fa, cioè prima del summorum pontificum di Benedetto VI non mi pare ci fossero schiere di sacerdoti che dicessero la messa VO, c'era solo la FSSPX e oltre a non eserci nessuno (almeno nessuno alla luce del sole) a dire la S.Messa, non c'era più nessuno, almeno alla luce del sole, o nei paraggi, che insegnasse il catechismo secondo tradizione o che desse i sacramenti come la Chiesa li ha sempre dati. Il panorama era modernismo ovunque a parte nella FSSPX. Cosa docveva fare un povero cattolico che volesse rimanere tale in quegli anni? Non tutti i cattolici hanno il coraggio, o la voglia di andare dalla FSSPX, ma essa serve anche loro, perchè grazie alla presenza e resistenza della FSSPX altri possono oggi dire la Messa VO, altrimenti sarebbero già stati spazzati via con la solita scusa dell'obbedienza cieca e assoluta. Forse Benedetto XVI avrebbe fatto il summorum pontificu se non ci fosse stata la FSSPX? La FSSPX è una presenza che inquieta chi ci vorrebbe tutti modernisti e pur di contrastarla, si concede persino ad altri gruppi ( quelli della S.Pietro e del Buon Pastore ad es.) di dire la messa in VO. Insomma siamo sinceri la FSSPX criticatela quanto volete, ma fa comodo a molti anche agli invidiosi, o ai perbenisti che vogliono salvare capra e cavoli.
RispondiEliminaLa FSSPX è un mezzo del Buon Dio e ha un compito, quello di salvare dottrina, messa e sacerdozio, un'isola, un salvagente, che Dio userà e proteggerà finchè Roma non riaquisterà la fede. Non è un'altra chiesa, è la camera iperbarica per gli affamati di ossigeno, ma un giorno si uscirà anche dalla camera iperbarica, quando l'aria fuori sarà tornata salubre.
E' stato censurato un mio commento in cui chiedevo a Luisa se la Verità sia negoziabile, visto che la FSSPX si prepara ad "adeguarsi" ai diktat della Roma modernista, e se è vero o non più che
RispondiEliminaBisogna obbedire piuttosto a Dio che agli uomini.
(come osserva anche Romano: falsa obbedienza = servilismo verso il potere)
Censura molto significativa.
La censura riguardava non tanto la domanda a Luisa quanto le affermazioni apodittiche successive sulla FSSPX che "dovrà accettare"..., che non ritengo sia da porsi in questi termini. Perché sono convinta che la Fraternità non accetterebbe né accetterà nulla che "non si possa" accettare.
RispondiEliminaA meno che non mi sbaglio.
Nel qual caso ne riparleremo.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaE' stato censurato un mio commento in cui chiedevo a Luisa se la Verità sia negoziabile
RispondiEliminaQuesta vostra tiritera, nascendo in realtà il vostro zelo amaro.
Quale sarebbe la "Verità" che verrebbe oscurata in presenza di una regolarizzazione della SPX? E si torna al discorso che facevo sopra.
Vi prego astenervi dal postare le esternazioni dei dissidenti della linea Fellay, con la sottolineatura che si tratta di "cuori affranti" e non di "ribelli", dal momento che ho detto e ripetuto di aver fatto la scelta di non approfondire queste dinamiche interne.
RispondiEliminaOgnuno, in coscienza, è responsabile di portare fino in fondo le sue ragioni e di proseguire il suo percorso. Ma non ho nessuna intenzione di approfondire questioni che non conosco direttamente e che non ho tutti gli elementi per valutare.
Abbiamo detto tutto quello che c'era da dire.
Vedremo se e in che termini ci saranno evoluzioni di questa dolorosa vicenda. In quel caso potremo riparlarne.
Per quel che mi riguarda, cara Annarè, se avessi la possibilità della S. Messa celebrata da sacerdoti FSSPX ad una distanza non disagevole dal luogo dove vivo, oltre a momenti di formazione conformi alla dottrina Tradizionale, non avrei dubbi e la eleggerei come mia parrocchia.
RispondiEliminaComunque per grazia del Signore posso prendere la S. Messa VO grazie al MPSP settimanalmente, e qquesto è già tanto.
Spero e prego che l'opera di Monsignore possa diffondersi sempre più capillarmente.
ma se ingiustamente le autorità vientano il VO in barba al Motu Proprio e perseguitano duramente le persone che avanzano critiche anche rispettose al CVII tu che fai?
RispondiEliminaIl commento precedente era riferito a Stefano 78.
RispondiEliminaIo vado un po' da tutti, dalla FSSPX, dal MP e anche da bravi Sacerdoti biritualisti.
Mi sono sempre trovato bene dovunque.
Forse però dovrei almeno scegliere un luogo più "fisso" senza trascurare gli altri.
La chiesa di Lucca apre ai gay
RispondiEliminahttp://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=285813:la-chiesa-di-lucca-apre-ai-gay-castellani-qnecessario-un-trapasso-culturaleq-il-vaticanista-luise-qomosessualita-unattitudine-umanaq&catid=35:worldwide&Itemid=152
"il cambiamento culturale è necessario"? scisma, purtroppo, credo vicino.
m
Sono anni che sento certi sedevacantisti o comunque dalla mentalità sedevacantista dire: Mons Fellay fa l'accordo con Roma, Mons Fellay cede su dei punti essenziali per far piacere a Roma. Ma tutto questo non è mai accaduto. Invidia? Rimorsi di coscienza per non essere rimasti con la FSSPX? Cosa spinge queste malelingue a ripetere ogni giorno questo mantra? Mi dispiace per voi, ma per ora il Buon Dio ha ispirato e avuto riguardo per questa Fraternità, sarà la volontà di Dio anche per il futuro a decidere cosa ne sarà di essa.
RispondiElimina