Non vorrei occuparmi di cronaca spicciola, con tutte le esibizioni aliene e alienanti, di una chiesa esibizionista anziché docente, che si susseguono a ritmi incalzanti dai quali sarebbe necessario prendere il dovuto distacco per conservare la sanità mentale nonché la fede.
Ma siamo al "bombardamento a tappeto" e ogni tanto qualche scheggia impazzita ci colpisce e la registriamo come emblematica di una situazione allo sbando, ormai a livelli intollerabili.
Si disprezza la dottrina e la verità che essa trasmette, ma si torna incessantemente su aspetti morali e in termini ormai scissi dai principi, senza ricordare che è dalla verità che la morale deriva e non viceversa: il disordine attuale non è altro che l'effetto di questa frattura. E si parla del cristianesimo come di una esperienza affermando che bisognerebbe soprassedere sulla conoscenza della verità. Dimenticando tuttavia che non è l’esperienza che giudica la verità, ma la verità che giudica l’esperienza. E i cardinali non hanno altri argomenti di cui parlare? Questa la notizia recente:
La lettrice suggerisce una modifica: " Il Papa, i vescovi e i cardinali devono parlare poco, appunto perché poi, quando parlano, quello che dicono abbia un peso."
Il problema è che, oltre a parlar troppo di alcuni temi - o a tacere, quando non dovrebbero, di altri - papa cardinali e vescovi parlano a sproposito non solo perché non ci risparmiano spropositi, ma anche perché, anziché parlare dalle loro cattedre uniche sedi adeguate salvo eccezioni, moltiplicano le esternazioni da tribune mediatiche che le strumentalizzano e così sviano una massa (altro che popolo di Dio!) sempre più de-formata (pastorale 'liquida'). E la confusione regna sovrana.
Quanto a Schönborn e alla notizia su riportata, c'era proprio bisogno di sottolineare un evento del genere? Ma il cardinale non è nuovo a performances simili. Ricordiamo la sua Lectio alla National Gallery di Londra, dello scorso 8 aprile, riferita dal settimanale cattolico inglese “The Tablet” col titolo: “Schönborn guida il ripensamento sulle unioni dello stesso sesso” [qui]. Ricordiamo ancora la mostra di dipinti blasfemi nel Museo del Duomo della sua diocesi e le sue messe che solo eufemisticamente possiamo definire creative [qui].
In conclusione, tolleranza e misericordia per le 'anomalie' che diventano norma, disprezzo e condanna per chi ama custodisce e vive ciò che la Chiesa ha sempre insegnato, che non è lettera morta, ma vita e santificazione, se ancora questo termine ha diritto di cittadinanza.
Ma siamo al "bombardamento a tappeto" e ogni tanto qualche scheggia impazzita ci colpisce e la registriamo come emblematica di una situazione allo sbando, ormai a livelli intollerabili.
Si disprezza la dottrina e la verità che essa trasmette, ma si torna incessantemente su aspetti morali e in termini ormai scissi dai principi, senza ricordare che è dalla verità che la morale deriva e non viceversa: il disordine attuale non è altro che l'effetto di questa frattura. E si parla del cristianesimo come di una esperienza affermando che bisognerebbe soprassedere sulla conoscenza della verità. Dimenticando tuttavia che non è l’esperienza che giudica la verità, ma la verità che giudica l’esperienza. E i cardinali non hanno altri argomenti di cui parlare? Questa la notizia recente:
Mi segnalano da La bussola quotidiana un articolo di Giuseppe Tires: "Chiediamo ai vescovi una moratoria sulle interviste". "I vescovi e i cardinali devono parlare poco, appunto perché poi, quando parlano, quello che dicono abbia un peso."Il cardinale di Vienna e presidente della conferenza episcopale ajustriaca, Christoph Schönborn, si è congratulato con la “drag queen” barbuta Conchita Wurst per il suo recente trionfo nel festival dell'Eurovisione.“Mi complimento molto con Thomas Neuwirth, che ha avuto tanto successo con la sua performance come Conchita Wurst”, scrive il cardinale nella sua colonna settimanale pubblicata sul quotidiano gratuito “Heute”, uno dei più letti della capitale austriaca.“Nel colorato giardino di Dio c'è varietà di colori. Non tutti quelli che sono nati come persone di sesso maschile si sentono uomini, e lo stesso dal lato femminile. Meritano come persona lo stesso rispetto al quale tutti abbiamo diritto.”, aggiunge Schönborn.La tolleranza, il filo conduttore della esibizione di Conchita Wurst, “è un tema reale e grande”, spiega il cardinale di Vienna. Esser tollerante significa "rispettare l'altro anche se non condivide le nostre convinzioni", assicura il leader della chiesa austriaca.“Prego per lui (Thomas Neuwirth) perché la sua vita sia benedetta”, conclude Schönborn, considerato uno dei cardinali più influenti d'Europa.
La lettrice suggerisce una modifica: " Il Papa, i vescovi e i cardinali devono parlare poco, appunto perché poi, quando parlano, quello che dicono abbia un peso."
Il problema è che, oltre a parlar troppo di alcuni temi - o a tacere, quando non dovrebbero, di altri - papa cardinali e vescovi parlano a sproposito non solo perché non ci risparmiano spropositi, ma anche perché, anziché parlare dalle loro cattedre uniche sedi adeguate salvo eccezioni, moltiplicano le esternazioni da tribune mediatiche che le strumentalizzano e così sviano una massa (altro che popolo di Dio!) sempre più de-formata (pastorale 'liquida'). E la confusione regna sovrana.
Quanto a Schönborn e alla notizia su riportata, c'era proprio bisogno di sottolineare un evento del genere? Ma il cardinale non è nuovo a performances simili. Ricordiamo la sua Lectio alla National Gallery di Londra, dello scorso 8 aprile, riferita dal settimanale cattolico inglese “The Tablet” col titolo: “Schönborn guida il ripensamento sulle unioni dello stesso sesso” [qui]. Ricordiamo ancora la mostra di dipinti blasfemi nel Museo del Duomo della sua diocesi e le sue messe che solo eufemisticamente possiamo definire creative [qui].
In conclusione, tolleranza e misericordia per le 'anomalie' che diventano norma, disprezzo e condanna per chi ama custodisce e vive ciò che la Chiesa ha sempre insegnato, che non è lettera morta, ma vita e santificazione, se ancora questo termine ha diritto di cittadinanza.
Non a caso Schonborn fu uno dei membri della Congregazione per la Dottrina della Fede che giudicarono - nel maggio 2012 - la SPX indegna di "rientrare" ufficialmente nella Chiesa cattolica...
RispondiEliminahttp://fr.gloria.tv/?media=290297
La donna barbuta è un classico dei freak show.
RispondiEliminaViene alla mente il commovente film di David Lynch, The elephant man.
Conchita Wurst (ogni riferimento anatomico è casuale?) è una spettacolarizzazione e una beffa alla tanta sofferenza dei veri deformi. Quelli che la cultura cripto-eugenetista che la\lo sostiene vorrebbe tutti abortiti.
Ministri e cardinali austriaci usano politicamente la sua vittoria messa in scena in uno spettacolo sponsorizzato dalla UE. E durante il quale sono state invece fischiate apertamente le bionde gemelle russe. Un caso?
Be', qui è inutile girarci intorno: siamo di fronte a gente che ancora non può proclamare che la Chiesa è solo un ammasso di vecchie norme senza senso (questo gli causerebbe qualche problema, forse), e allora "si accontenta" di prendere carta e penna motu proprio e di dichiarare al mondo che il travestitismo è un'ottima cosa per la quale bisogna avere il massimo rispetto. Che è poi un modo per dire, sotto forma di "innocente" noterella di colore, che la morale non vale più e ognuno può fare quel che gli pare.
RispondiElimina"Nel colorato giardino di Dio c'è varietà di colori...." ma non c'è spazio per gli ipocriti.
RispondiEliminacomunione ai divorziati risposati solo un "cavillo di Troia.."
RispondiEliminaLa strategia planetaria della menzogna
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/la-strategia-planetaria-della-menzogna-di-michele-majno/
nuovo totalitarismo (con appoggio clericale?)
http://www.rassegnastampa-totustuus.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=143
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RispondiEliminaPerché invitarli a tacere? Lasciateli parlare liberamente tutti questi ecclesiastici!
RispondiEliminaPrimo, perché si possa vedere a cosa porta la "democratizzazione" in seno alla Chiesa.
Secondo, affinché si possano distinguere i veri pastori dai mercenari.
E terzo, perché possiamo vedere i frutti di certa pastoralità; se non vediamo i frutti, come facciamo a giudicare l'albero!
Poi ognuno tiri le conseguenze con cognizione di causa e secondo coscienza.
Meno male che Schönborn è un "RatzingerSchüler" (allievo di Ratzinger).
RispondiEliminaDefinire questa Chiesa ancora "santa, cattolica e apostolica" mi sembra come arrampicarsi sugli specchi con le mani unte.
http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_19/calabro-sfoghi-cardinali-vienna-opus-dei-vaticano_b591f6c6-5ae0-11e1-af48-fbc2e490f6c3.shtml
Per ora non mi risulta che qualcuno dei patriarchi cattolici ortodossi si sia complimentato con la barbuta checca.
Effettivamente cara mic, l`attualità è talmente incalzante, così tante sono le sollecitazioni, che appena scritto un commento su un thread che ne arriva uno nuovo dove dovrebbe stare quel commento, mi permetto dunque di rimettere qui i miei commenti di stamattina:
RispondiEliminaSe si vuole essere ancora più realisti, oggi vediamo non solo una fiumana di parole da parte del Papa, parole che si prestano alle interpretazioni di chi è sicuro della direzione che Bergoglio sta dando(imponendo) alla "sua" Chiesa,
ma osserviamo anche come si son sciolte le lingue di vescovi che prima, non tutti, tacevano o parlavano sottovoce, lo fanno da tribune mediatiche, consapevoli( non possono ignorarlo) dell`impatto che le loro parole avranno sulla massa manipolabile perchè deformata, con un pensiero debole e una coscienza "malleabile".
Solo un esempio, sul tema della Comunone ai divorziati, non temono di fare ricatti del tipo: se non si cambia niente tanto vale non fare il Sinodo, se non è per cambiare è meglio nemmeno cominciare perchè se no si rischia di deludere la gente che ha tante attese!
Sì, parlano molto, e lo fanno su certi temi, tacendone altri.
A dire il vero a parlare sono sopratutto coloro che son sicuri delle aperture che farà Bergoglio, spingono, fanno pressione, manipolano.
La maggioranza si è fatta molto discreta.
È invece deplorabile il silenzio assordante di vescovi e cardinali sui vari scandali che continuano a deturpare il volto della Chiesa, e che non sono spariti per miracolo, sconcertante la loro apparente scelta di "seguire" l`esempio di Bergoglio e di non esprimersi sui temi etici che stanno sconvolgendo le nostre società, o di esprimersi come lo ha fatto Galantino.
Più che donna barbuta direi che è un uomo con capelli lunghi, ma a parte questo si sta preparando un comissariamento anche per tale cardinale? Non bastava la mostra blasfema patrocinata da tale cardinale, su quadri omosessualisti che offendevano Gesù e gli apostoli?
RispondiEliminaAll'orrore non c'è fine? crede di esere immortale tale cardinale, da permettersi alla sua età di offendere ancora Dio?
Che parla del cristianesimo come di una esperienza affermando che bisognerebbe soprassedere sulla conoscenza della verità. Dimenticando tuttavia che non è l’esperienza che giudica la verità,ma la verità che giudica l’esperienza.
RispondiEliminaE neppure a caso è uno delle centinaia di vescovi che vanno a farsi catechizzare in Galilea dell'iniziatore dei neocatecumenali...
Trascrivo di seguito le sue esternazioni sul sacerdozio proprio in quel mcontesto.
"" estratto di un'omelia molto citata nel cammino nc, da lui pronunciata a Porto S. Giorgio nelle Convivenza del settembre 2008, condensata in questi termini dal documento ufficiale redatto dal Cammino per l'occasione, fattoci pervenire da un sacerdote presente, inorridito per questa ed altre esternazioni...:
"...E' intervenuto il card Schönborn, Arcivescovo di Vienna, proprio qui a Porto S. Giorgio. Nella sua omelia la settimana scorsa ha detto che: Il Concilio afferma una differenza non gradu tantum sed essentia, dice il latino, tra il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale dei presbiteri, del vescovo. Non gradu tantum non c'è una differenza di grado perché, se il presbitero avesse un grado superiore al livello comune del sacerdozio battesimale, sarebbe un "supercristiano", un cristiano a livello maggiore, sarebbe un'ingiustizia che certe persone siano escluse dal ministero sacerdotale, dal ministero presbiterale. Per esempio sarebbe un'ingiustizia che le donne non possono diventare prete perché sarebbero escluse da un grado superiore di vita cristiana. No, non è una differenza di grado, non gradu tantum sed essentia. Alcuni si sono sbagliati sull'espressione "essentia". Vuol dire che noi presbiteri siamo superiori a voi laici, siamo esseri diversi di essenza diversa? No, no, siamo poveri peccatori forse più di voi. No, cosa vuol dire? Lo spirito in termini tomistici: il sacerdozio battesimale è nell'ordine del fine, delle finalità, tutta la vita cristiana è orientata alla santità realizzata" (cap V Lumen Gentium - vocazione ministeriale alla santità). Tutto, tutto nella Chiesa è al livello di mezzi e al servizio di questa santità. Quindi per non diventare clericali dovete sempre pensare che diventare presbitero è diventare uno strumento nelle mani di Gesù Cristo per aiutare i fedeli per raggiungere la santità..."
[l'ultima affermazione ha del vero, ma ignora le prerogative e funzioni irrinunciabili, nonché diverse nell'"essenza", del sacerdozio ordinato, che il cardinale tenta protestantemente di diluire] "
Sostanzialmente l' "essentia" sulla quale molti si sarebbero sbagliati secondo l'arcivescovo, è quella 'investitura' determinata dal 'carattere' conferito dal Sacramento dell'Ordine', con il quale viene conferita la successione apostolica e per mezzo del quale il sacerdote può agire nella Chiesa in persona Christi, celebrare il Sacrificio, operare la "Consacrazione" e inoltre tutte le altre sue prerogative e cioè l'opera di santificazione, d'insegnamento e di governo, queste ultime nettamente in mano ai catechisti nell'ambito del cammino NC; mentre, quanto alla Celebrazione conosciamo tutte le derive neocat: basti partire dal fatto che, come dice Kiko: "noi non abbiamo altari": tant'è che la celebrazione avviene unicamente sulle ipertrofiche "mense", con tutte le altre difformità dai libri liturgici... e tenendo soprattutto conto della diversa teologia che abbiamo più volte evidenziato
... la vera cosa strana, almeno a mio avviso, è che da anni e anni certuni siano lasciati a ricoprire determinati importanti incarichi, e non parliamo perciò di qualcosa che è nato da un anno, ma molto, molto prima, come mic ha ricordato nell'articolo e come anche qua, volendo, si può leggere...Inutile girarci tanto intorno, il clima era già ampiamente quello che era e il nuovo corso in vigore attualmente non ha fatto altro che accelerare drammaticamente tutto...Ma mi chiedo ancora, come mi sono chiesto ieri: ma durante questo PRIMA, dove erano LE STESSE pesanti e giuste prese di posizione contro chi permetteva, di fatto, allora ESATTAMENTE come oggi, quelle incresciose e continue situazioni SENZA PRENDERE PROVVEDIMENTI?
RispondiElimina1) DUE ANNI FA esatti era già accaduto questo(da un articolo de La Stampa), ma ovviamente poi tutto è finito lì...
"La congregazione vaticana per la Dottrina della fede avrebbe chiesto chiarimenti all'arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schoenbron, circa la vicenda di UN GIOVANE GAY ELETTO NEL CONSIGLIO PASTORALE DI UNA PARROCCHIA AUSTRIACA, riporta la stampa austriaca. La vicenda risale a qualche settimana fa, quando un giovane austriaco che convive con il proprio compagno, Florian Stangl, è stato eletto a gran maggioranza nel consiglio pastorale della parrocchia di Stuetzenhofen, a nord di Vienna, contro il parere del parroco, Gerhard Swierzek. SCHOENBORN ha HA INCONTRATO IL GIOVANE E IL SUO COMPAGNO ED HA DIFESO LA SUA ELEZIONE. Dopo le prime proteste, Schoenborn ha spiegato che se la "norma", per la Chiesa, rimane la coppia eterosessuale, è però necessaria "PAZIENZA" pastorale nei confronti di tutte le coppie irregolari. "Ora - riferisce il quotidiano austriaco 'Der Standard' - il dicastero vaticano incaricato della salvaguardia dell'ortodossia avrebbe inviato una lettera a Schoenborn per chiederli chiarimenti e, nel caso non giungesse una risposta, sarebbe intenzionata a invitare il porporato per un colloquio in occasione della sua prossima visita a Roma.
http://www.lastampa.it/2012/05/14/blogs/oltretevere/vienna-chiarisca-re4XvQmyGAfRJ4I22tiLyI/pagina.html
2) Oppure anche questo, accaduto ancor prima, cinque anni fa:
"Il sito http://www.cardinalrating.com/ ha pubblicato recentemente la notizia che il card. Schoenborn, arcivescovo di Vienna, [...] in occasione di una manifestazione del movimento austriaco anti abortista organizzata a Vienna, HA PROIBITO AL VESCOVO AUSILIARE SALISBURGO DI PRENDERVI PARTE"
Tutto l'articolo di allora qua:
http://blog.messainlatino.it/2009/10/i-divieti-del-card-schoenborn.html
Senza ignorare che sempre più voci vogliono imporci la versione secondo la quale non si cambierà la Dottrina ma si adatterà la pastorale, ultimo esempio quello di Scherer, il cardinale brasiliano, ex-papabile che ha detto:
RispondiElimina"La Chiesa deve, in qualche modo, sì affermare e confermare la Parola di Gesù sempre e di nuovo, non può rinnegare la Parola di Gesù, ma deve anche andare incontro alle situazioni storiche, concrete, per dare speranza e mostrare la via della misericordia, la via della vita cristiana, anche se con certi limiti che possono esserci." Questa è la strada che ci stanno indicando vari elementi, quelli che ci dà il Papa stesso e quelli che ci danno i suoi confratelli, insomma in "qualche modo" (!!) bisognerà confermare la Parola di Gesù, ma si DEVE andare incontro alle attese della gente.
Da seguire con attenzione anche quel che scrive...Tornielli, l`addetto stampa privato di Bergoglio, nonchè suo amico, è interessante osservare quel che riprende e sottolinea e quel che ignora, sapendo che Tornielli ha un filo diretto con Bergoglio, potremmo pensare che quel che il Papa non può, ancora, dire direttamente, lo fa dire al suo amico vaticanista.
Per quel che riguarda Schönborn sono così tante le sue esternazioni "problematiche", in particolare quelle sulla sessualità, che non si sa da quale cominciare, ha confermato
al vertice del consiglio pastorale di Stützenhofen, Florian Stangl, un gay che conviveva con il suo compagno, ha affermato che "in tema di omosessualità si deve considerare anche la qualità di una relazione" e che, se questo elemento c’è, "se ne può parlare con apprezzamento".
Che dunque apprezzi il trionfo di un omosessuale che si trasforma in drag queen sulla scena, non deve stupirci, ancor meno quando si sa che Schönborn è goloso di notorietà mediatica.
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RispondiEliminaPiù che donna barbuta direi che è un uomo con capelli lunghi
RispondiEliminaIn effetti ... ma la luminosa ascesa della gender theory non bada a certi rigurgiti di realismo reazionario ... Conchita si autodefinisce di genere neutro. Das Conchita!
IL cardinale di Vienna:
RispondiElimina''Nel colorato giardino di Dio c'è varietà di colori''
Il vdr ieri alla CEi parla delle piaghe della chiesa fra le quali annovera il ''ripiegamento che va a cercare nelle forme del passato le sicurezze perdute; e la pretesa di quanti vorrebbero difendere l'unità negando le diversità''
La noche oscura della Chiesa.
RispondiElimina@ Luis Luiz
RispondiEliminaNon es la primera ....
Chissà però perchè al buon Dio certi fiori dal suo giardino li ha già estirpati in tempi remoti, i fiori di Sodoma e Gomorra mi pare non piacessero molto e nemmeno quelli di Pompei e altri simili. Forse non profumavano.
RispondiEliminaTutto l'Euro song contest era un inno alla lgbt, ce n'era per tutti i gusti, uno spettacolo indecente in vari modi, ma specchio fedele di ciò che è adesso l'Europa, un continente senza radici alla deriva relativista, sai cosa penseranno da Malta in giù tutti i paesi islamici che si affacciano sul Mediterraneo e che vedono tutte le tv europee.....tanto per completare il quadro, un paio di giorni fa è stato ricordato con tutti gli onori laici del caso, Gallo, per il quale si è scomodato con un video pure Vasco, uno che sicuramente sa di modernismo,sottaccio sulla pletora di preti e vescovi che passano in ogni tv a presentare i loro libri su PF infilato in ogni dove anche quando ha niente a che fare......a proposito il 9 giugno p.zza S.Pietro verrà trasformata in un immenso campo di calcio, calcetto ed altri sport,un lìo de futbol para todos......povera chiesa....Lupus et Agnus.
RispondiEliminaun´altro dei numerosi frutti del: "ma chi sono io per giudicare un omosessuale!!!" e del "«Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. ...non è necessario parlarne in continuazione... Bisogna sempre considerare la persona...La Chiesa a volte si è fatta rinchiudere in piccole cose, in piccoli precetti. La cosa più importante è invece il primo annuncio: "Gesù Cristo ti ha salvato!". E i ministri della Chiesa devono innanzitutto essere ministri di misericordia...A Buenos Aires ricevevo lettere di persone omosessuali, che sono "feriti sociali" perché mi dicono che sentono come la Chiesa li abbia sempre condannati. Ma la Chiesa non vuole fare questo "
RispondiEliminaEcc. ecc. ecc.....E finendo per non condannare i cattivi si finisce per condannare i buoni...per quelli il papa della misericordia... ammonisce!:"Chi oggi cerca sempre soluzioni disciplinari - ha affermato Francesco - chi tende in maniera esagerata alla "sicurezza" dottrinale, chi cerca ostinatamente di recuperare il passato perduto, ha una visione statica e involutiva. E in questo modo la fede diventa una ideologia tra le tante. Io ho una certezza dogmatica: Dio è nella vita di ogni persona, Dio è nella vita di ciascuno...." anche di chi lo rifiuta scientemente e pertinacemente? Mah!
vabbé, mi fermo...
questo cardinale può considerarsi cattolico? ' penso proprio di no è protestante ,eretico ,fa messe creative sacrileghe che vogliamo dire ancora ?
RispondiEliminaun cattolico sconcertato
" Il 9 giugno piazza S. Pietro verrà trasformata in un immenso campo di calcio, calcetto ed altri sport, un lìo de futbol para todos… povera chiesa… "
RispondiEliminaCe Bergoglio est un démon, son unique objectif est de déconsidérer la papauté, je l'ai dit depuis le début, et chaque jour qui passe me conforte dans cette conviction.
J'ai aussi dit que c'était un cas sans espoir. Qu'attendre, en effet, d’un homme qui n’a jamais hésité, lorsqu’il était archevêque de Buenos Aires, à profaner sa propre église en y faisant danser le tango — comme le faisait la populace révolutionnaire dans les églises brûlées d’Espagne en 1936 —, ou à transformer ses “eucharisties infantiles” en annexes de Disneyland, et qui, lorsqu’il fait la bringue, comme tout récemment, au Vatican, avec ses copains talmudo-cabbalistes, met sa croix sous sa ceinture pour ne pas choquer ces messieurs ?
Tout cela, qui est honteux et scandaleux — et je ne parle pas du traitement atroce fait aux Franciscains de l'Immaculée —, recevra un jour le châtiment mérité.
On verra alors la figure que feront ses admirateurs serviles.
"Per ora non mi risulta che qualcuno dei patriarchi cattolici ortodossi si sia complimentato con la barbuta checca."
RispondiEliminaNon possono, per mancanza oggettiva di tempo: sono troppo impegnati a riaccoppiare i divorziati, a benedire gli adulteri e ad autorizzare i sacrilegi.
Il Ministro degli esteri svedese Carl Bildt: «È la religione ortodossa la massima minaccia alla civiltà occidentale. La linea anti-occidentale di Putin è basata sul profondo tradizionalismo delle idee ortodosse».
RispondiEliminaChe gli ortodossi non siano cattolici è abbastanza ovvio.
Ma in questo momento, ne siano o meno consapevoli, costituiscono una sorta di katechon.
La Provvidenza si è avvalsa in passato anche dell'Impero romano ... sant'Agostino insegna ...
L’ultimo filosofo cattolico: Augusto Del Noce. Che capì come sarebbe andata a finire
RispondiEliminahttp://www.papalepapale.com/develop/lultimo-filosofo-cattolico-augusto-del-noce-che-capi-come-sarebbe-andata-a-finire/
http://www.rassegnastampa-totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=5349
m
Dipende dai punti di vista.
RispondiElimina@ Amicus e Enrico
Loro si definiscono cattolici ortodossi e ritengono quelli dell'antica Roma eterodossi.
Hanno successione apostolica, sacramenti validi e non mi risulta che "autorizzano sacrilegi".
Prima di esprimere giudizi azzardati sarebbe bene conoscere almeno le loro posizioni differenti da quelle occidentali:
http://spazioinwind.libero.it/sanmassimo_decaita/testi/confronti/99%20differenze.html
Che poi i tizio austriaco sia veramente omo o transgender...a me apre piuttosto un ragzzotto furbo, doato di scarsi mezzi vocali che ha deciso, astutamente, di cavalcare l' onda dell'LGBT. Di solito, le drag queens si truccano da donna, depilandosi viso ed altro, non apparendo mai come orrende donne barbute. Il soprannome scelto, poi, e' un volgare riferimento agli organi sessuali maschile e femminile( gli ispnofoni l' han capito subito) e quindi un insulto a cio' che di piu' intimo un uomo ed una donna dovrebbero avere nel loro corpo. Quindi un insulto ad ogni vera donna e vero uomo.
RispondiEliminaComincio a pensate che in certi ambienti, ahime' amche gli arcivescovadi, la percentuale di LGBT sia nettamente maggiore che nella popolazione in genere.
Sul blog di Beatrice e' pubblicato un bel commento di un giornalista spagnolo, tradotto in francese. Bisognera' ricorrere sempre di piu' ai laici, mi mi sa, per proteggere la Fede e la dottrina cattolica.
Ah, Palmaro quanto ci manchi !
Rr
PS ed OT: vi risulta che Francesco celebrera' una Messa nel Cenacolo ?
OT: interessanti posts su Rorate coeli...
RispondiEliminaRR
Enrico, forse il ministro svedese vorrebbe fare agli ortodossi quello che fecero i suoi antenati, che distrussero un natico monastero in un' isola del lago Lagoda. Monastero ricostruito, poi distrutto ancora dai bolscevichi, ricostruito ancora e dove pare si rechi spesso Putin, che forse avrebbe li il suo padre spirituale
RispondiElimina( da Effedieffe)
RR
Anacleto, parli con Amicus.
RispondiEliminaIo non ho espresso giudizi dottrinali, teologici o ecclesiologici, men che meno azzardati, su cristiani di cui non conosco la storia e la dottrina.
Ho solo constatato, riportando l'affermazione del ministro norvegese, il felice ruolo geopolitico che oggi sta giocando l'ortodossia.
RispondiEliminaQuesto Cardinale è disastroso ma nella disastrata Chiesa austriaca passa per un conservatore.Sembra che l'arrivo di Bergoglio sia servito a tirare fuori il peggio che c'è in tanti vescovi e cardinali che ormai vanno a ruota libera ed esternano senza più alcuna remora .Il buon Dio ,un giorno , chiederà conto anche di questo al VdR.Bobo
parlando del papa credo sia giusto esprimere le proprie idee evitando pero' di accostare al suo nome aggettivi pesanti. (tipo demonio)
RispondiEliminacome, parlando del furbacchione in questione, wurst, sarebbe bene evitare epiteti tipo checca .
ne guadagna la conversazione e si dispone ad ascoltare chi non la pensa come noi.
Rr, ipotesi possibile. Probabilmente, tuttavia, non dettata da rancore etnico: sarebbe già un azzardato realismo per quelle testoline piene di astrazioni kantiane.
RispondiEliminaQuanto a das Conchita, sono ben d'accordo. Ma qui, seriamente, tra aborti ed invertiti finiremo con l'estinguerci?
Ma vi ricordate quando il Primate d'Austria volle nei locali della curia di Vienna la mostra blasfema della "passione di Cristo" a tema omosex? Non ricordo il nome del maaiale blasfemo autore.
RispondiEliminaputin ha secondo me il pregio di parlare chiaro e conservare il buon senso. la russia e' uno degli ultimi stati che difendono la verita'. e devo dire che ho trovato, durante l'incontro con il papa, piu a proprio agio putin e piu spontaneo del papa stesso nella riverenza alla Vergine.
RispondiElimina
RispondiEliminaLa Guerra Occulta
http://doncurzionitoglia.net/2014/04/29/la-guerra-occulta/
Enrico, gli svedesi distrussero il monastero perche' erano luetrani, cosi come l' avrebbero distrutto se fosse stato cattolico.
RispondiEliminaEd e' ovvio che the powers that be, che tanto odiano Putin, vogliono che ci estinguiamo, infatti abortisti e pro omsessualisti sono one and the same.
La parola " checca" e' una forma dialettale usata da secoli, e neanche troppo offensiva. Ce me sono di molto peggio. Comunque Conchita non e' neanche una checca, ma semmai un " travesta" o un invertito.
Se cominciamo noi adb aver paura dei termini...
Rileggersi S.Paolo ai Romani
RR
-Dichiarazione del cardinale Schonborn risalente a esattamente QUATTRO ANNI FA:
RispondiElimina«In tema di omosessualità - ha detto – si deve considerare anche la qualità di una relazione» e, se questo elemento c’è, «se ne può parlare con apprezzamento. Una relazione stabile è sicuramente meglio di un modo di vivere nel quale prevale la promiscuità».
E’ dunque una piccola bomba quella lanciata da uno dei cardinali più autorevoli della Chiesa di Roma che, evidentemente, intravede i segni di una crisi grave in quanto sta accadendo.
Anche sui divorziati-risposati l’arcivescovo di Vienna sprona la Chiesa a cercare una nuova visione, in quanto in passato i matrimoni duravano a lungo ma ora non è più così”.
Tutto l’articolo del quotidiano “Il Secolo XIX” del 5 MAGGIO 2010 è riportato qua:
http://www.agerecontra.it/public/press10/?p=4375
A proposito di "trahison des clercs", anche con riferimento al Papa, suggerisco di rileggere con attenzione il bel post di Enrico, comparso il 19 maggio alle 15:35 nei commenti all'articolo su P. Zuffoli. Scrive: "Il Papa ha un corpo naturale, capace di peccato e di errore, e un corpo ecclesiale che lo trascende, che non invecchia, che non muore, che non pecca, che non sbaglia: il Papato, il Vicarius Christi, il Princeps Apostolorum, la Dignitas del Papa." Enrico cita esplicitamente e si rifà a un classicissimo saggio storico-politico di Ernst Kantorowicz, I due corpi del Re, Einaudi, 2012. La frase di Enrico è un'ottima sintesi della teologia politica oggetto del libro (non per nulla il sottotitolo del libro è: L'idea di regalità nella teologia politica medioevale).
RispondiEliminaIl tema richiamato da Enrico (la "doppia persona" del Papa, come dei Re medioevali) è importante perché ci fornisce uno strumento intellettuale che ci consente di tenerci lontano da un lato da uno sterile anche se facile, apparentemente giustificabile e accattivante sedevacantismo e dall'altro dallo stucchevole "superpapismo" di molti conservatori, che tutto consentono, tutto tollerano, tutto giustificano perché "il Papa è il Papa". Grazie Enrico.
A proposito poi di katéchon e delle forme con cui si manifesta - ho il sospetto che siano molteplici - , ottimo il richiamo sempre di Enrico e poi di Rosa a Putin in relazione alle miserabili affermazioni di Bildt. Forse Putin non è Costantino, non è Carlo Magno, non è Carlo V (comunque nessuno di costoro era perfetto) ma è quanto di meglio l'ora presente ci può offrire. Dio ce lo preservi.
Beh, Silente, Costantino, Carlo Magno e Carlo V ne han fatti fuori parecchi di " nenici della fede e dell' imperium", Putin, almeno finora, no- se non forse come spia KGB.
RispondiEliminaMa possiamo sempre sperare in interventi futuri...:)))
Scherzo ovviamente
Rr
scusate l'OT ....vorrei qui lanciare un sos dottrinale. Qualcuno di buona volontà potrebbe per favore affacciarsi da Tornielli per rispondere ad un tizio di nome "peccatore", dall'eloquuio forbito ma contorto (per me criptico, anche se per certi versi somiglia al blogger "tralcio") che sta dicendo che Gesù nella Comunione ci dà la sua "carne cadaverica" ? Io sono senza parole.....non so i lettori finora che cosa avranno capito, forse che Gesù nell'ostia non è vivo ? :(
RispondiEliminaRingrazio Silente per l'apprezzamento, e ricambio.
RispondiEliminaE' consolante incontrare ancora sentinelle della teologia politica, quella vera, radicata nella realtà, che non sia il pastiche culturale dei Cacciari o degli Agamben (anche se per certi versi è meno peggio di quella di tanti cattolico-democratici).
La teologia politica non è stata liquidata. E' solo stata sostituita da una cattiva teologia politica.
Prima o poi ne pagheremo interamente il prezzo, perché alle essenze non si comanda.
E' anche questo un fronte della buona battaglia contro il liberalismo che ci sta estinguendo.
Dato il tema del thread, inserisco anche uno stralcio di un articolo di DUE ANNI FA, sempre a proposito di una dichiarazione del card. SCHONBORN, cioè questa, tra le altre...
RispondiEliminaChiesa e post-concilio lo riprendeva da un articolo di corrispondenza romana
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/07/un-cardinale-fuori-dalla-realta-non-un.html
“In un Paese in cui l’islam sta prendendo sempre più campo, provocando problemi di integrazione non indifferenti, il massimo esponente della Chiesa cattolica austriaca si congratula con i fedeli musulmani e incoraggia un’attiva collaborazione con essi, ad esempio attraverso «competizioni sportive tra sacerdoti e imam o la CONDIVISIONE DEL MESE DI RAMADAN DA PARTE DELLE FAMIGLIE CRISTIANE».
(mi) ripeto una parte della domanda di questa mattina: in ogni occasione (e furono tante, come stiamo vedendo), due anni fa, quattro anni fa, cinque anni fa, sei anni fa…DOVE ERA E CHE COSA FACEVA chi aveva sia l’autorità di CONTROLLARE che di INTERVENIRE? Ci stupiamo poi che, una volta lasciate passare tutte queste dichiarazioni e questi atti in sequenza PER ANNI E ANNI - e converrete che sono stati davvero troppi per poter dire che è stata una svista o solo un po’ di debolezza da parte di chi aveva l’autorità per intervenire: evidentemente c’è sempre stata una più o meno tacita approvazione di esse, magari ben mascherata - dicevo, ci stupiamo se poi qualcuno arriva fin lassù e fa gli auguri ai musulmani per l’inizio del ramadan o afferma che ognuno deve pregare come vuole e con i testi che vuole, rispettando ognuno le tradizioni dei “padri”? Mandando al macero le esortazioni in primis di Nostro Signore di andare a predicare il Vangelo a TUTTE LE GENTI e di BATTEZZARLE affinchè possano essere salvate! cioè, ci stupiamo di cosa? Non era chiaro che la strada era stata segnata da così tanto tempo e che le riprovazioni di oggi andavano gridate anche allora, esattamente come oggi, a prescindere da chi fosse in quel momento in condizione di custodire, vigilare, ammonire, rimproverare e, se necessario, adottare misure per limitare certe esternazioni, certe prese di posizione? Ho sempre pensato che quell’antico proverbio: “Chi tiene il sacco non è tanto diverso da chi materialmente ruba”, fosse sempre uno dei più azzeccati…
Ed ecco qualcuno che parlava chiaramente: una parte di un commento di MIC quel 7 luglio 2012 (ho inserito io le maiuscole iniziali):
“ROMA SI LAMENTA, SUONA L’ALLARME, MA LE COSE SEMBRANO AVER DORMITO IN UN GIOCO DEMAGOGICO PER COMPIACERE I MEDIA E I “BOSS” DI TURNO. I ribelli restano liberi di fare quello che vogliono e diffondere la rivolta all'esterno con totale impunità. ... La democrazia crede nei numeri. Una grande percentuale ha già seminato i semi della discordia in Austria: più siamo, meglio è, è forse il "vero" il messaggio!
Quello a cui stiamo assistendo è un microcosmo dello stato della Chiesa cattolica in generale. LA PERDITA DI CONTROLLO CENTRALE DI ROMA, la scomparsa di autorità locali a vantaggio dei free-lance e fuori-legge, la glorificazione dei numeri, e soprattutto, la PERDITA DI INTEGRITA’ CATTOLICA in materia di fede e di morale”.
Non rimane che invocare con forza l' aiuto della Madre !!
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-belgio-scristianizzato-le-responsabilita-dei-vescovi-9255.htm
È praticamente sfuggita ai più (tranne all’agenzia Zenit.org) l’intervista che la rappresentante belga dei Giuristi per la Vita, Agate Radziszewski, ha rilasciato a Giuseppe Rusconi, titolare dell’informato sito svizzero Rossoporpora.org, alla vigilia della IV Marcia per la Vita tenutasi a Roma il 4 maggio 2014. Eppure spiega bene perché il Belgio è diventato il Paese più scristianizzato d’Europa, con leggi “avanzatissime” su eutanasia (anche dei minori), sperimentazione su embrioni e pure feti, nozze gay con diritto di adozione, progetti di legge tesi all’eutanasia perfino sui non consenzienti e al divieto dell’obiezione di coscienza per medici e infermieri. Eppure, il Belgio rimane un Paese di tradizione prevalentemente cattolica.
RispondiEliminaCome reagisce la Chiesa locale a questa deriva che sembra inarrestabile? «Quanto alla Chiesa cattolica belga, sembra incapace di far fronte a tale situazione e resta sostanzialmente muta, reagendo il più delle volte con molto ritardo e minimizzando». Così la Radziszewski. Che aggiunge: «La Chiesa belga è in caduta libera. Già dall’epoca del cardinale Danneels, primate del Belgio, la situazione non cessa di peggiorare sotto diversi aspetti. Il Belgio è oggi uno dei Paesi più scristianizzati d’Europa (vedi il numero dei suicidi)».
...
Oh Santa Madre del Redentore .............
RispondiElimina://www.youtube.com/watch?v=GYMQClJDHHU
accorati ti imploriamo................
http://www.youtube.com/watch?v=gbzXLWNYAO0
Madre di Misericordia aiutaci !....
checca e' una parola del vocabolario, come tante altre. cio non toglie che sia dispregiativo o come tale venga inteso. se si vuole essere ascoltati si devono misurare le parole.
RispondiEliminacome dice rr "La parola " checca" e' una forma dialettale usata da secoli, e neanche troppo offensiva"
neanche troppo offensiva.
bene anche poco offensiva, SERMPRE OFFENSIVA RIMANE
tante parole sono di uso comune e dialettale e sono riportate sui dizionari, cio non toglie che mal dispongano all'ascolto o che non risultino offensive.
Cosi come i neri americani spesso si chiamano tra loro" nigger", ma guai se lo fa un bianco, gli omosessuali tra di loro se ne dicono di peggio che " checca", ma si " offendono" se il termine lo usa un etero. Beh, a me mi sa tanto di upocrisia e doppio pesismo, due cose che non sopporto e alle quali, penso, nessun cattolico dovrebbe sottomettersi.
RispondiEliminaRr
RispondiElimina"Loro si definiscono cattolici ortodossi e ritengono quelli dell'antica Roma eterodossi.
Hanno successione apostolica, sacramenti validi e non mi risulta che "autorizzano sacrilegi"."
1)Da quando si sono separati con lo scisma dalla Chiesa Cattolica fondata da Nostro Signore Gesù Cristo su Pietro ed i suoi Successori, non sono più nè cattolici nè ortodossi.
Che poi "ritengano quelli dell'antica Roma eterodossi" non mi meraviglia: si situano con ciò al fianco di Lutero che criticava la Chiesa Romana come la "grande prostituta". Insomma sono in buona compagnia...
2) la loro successione apostolica è puramente materiale, a causa appunto dello scisma, per cui i Sacramenti da loro amministrati sono validi ma illeciti.
3) il sacrilegio è la profanazione di una persona, una cosa od un luogo che siano sacri. Autorizzare nuove 'nozze' di divorziati è un sacrilegio perché profana un Sacramento, quello del Matrimonio, ed è un sacrilegio ancora maggiore l'autorizzazione che essi danno agli adulteri da loro 'benedetti' di ricevere il Sacramento dell'Eucaristia in stato di oggettivo peccato mortale.
Che poi i presunti 'ortodossi' bizantineggino - appunto - su queste ed altre questioni, è del tutto normale in chi vuole solo sostenere le proprie dottrine anticattoliche e non aderire alla Verità.
Et de hoc satis.
PS: ma lo conoscete il Catechismo cattolico? O non vi aderite? Ditelo apertamente.
sulla visione del mondo ortodosso mi trovo d'accordo con amicus.
RispondiEliminaabbiamo la Chiesa cattolica. che poi i nosti prelati ormai sempre piu spesso straparlino, non rileva. la Verita' tutta intera e' Cattolica.
la questione del filioque che fu tratta in qualche articolo precedente in maniera molto esaustiva è fondamentale.
"è del tutto normale in chi vuole solo sostenere le proprie dottrine anticattoliche e non aderire alla Verità.
RispondiEliminaPS: ma lo conoscete il Catechismo cattolico? O non vi aderite? Ditelo apertamente".
Eh, caro Amicus, a proposito della domanda che ti fai giustamente sulla conoscenza del Catechismo (con tanto di adesione con mente e cuore) oramai, come forse avrai notato, anche io mi ci sono “sfinito”, come si dice, a forza di ricordarne l’importanza fondamentale, almeno nei suoi elementi base, ma evidentemente tra chi non vuole conoscerlo e chi non vuole riconoscerlo c’è sempre più una flebilissima linea di confine…
A noi sta, penso, ricordarlo nei suoi punti chiave, come questo anche da te messo in luce e da cui non doversi scostare MAI, per il bene nostro e di tutti coloro che leggono, magari afflitti da molteplici dubbi, visto il fumo gettato nei loro occhi a partire ahimè proprio da pastori che di pastorale in troppi casi hanno dimostrato di avere ormai ben poco...
CATECHISMO TRIDENTINO
Da “La fede e il suo simbolo” - Articolo nono:
Credo la Santa Chiesa Cattolica, la comunione dei Santi.
"CHI E’ ESCLUSO DALLA CHIESA"
109. Da ciò segue che solo tre categorie di uomini sono esclusi dalla Chiesa:
- gli infedeli;
-gli ERETICI E SCISMATICI;
-gli scomunicati.
Gli infedeli perché non sono mai entrati nella Chiesa, mai l’hanno conosciuta, né mai sono stati fatti partecipi dei sacramenti nella comunione del popolo cristiano.
Gli ERETICI E GLI SCISMATICI, perché SI SONO SEPARATI DALLA CHIESA E NON APPARTENGONO PIU’ ALLA MEDESIMA; come i disertori non appartengono più all’esercito da cui sono fuggiti. Non si deve però ritenere che essi non soggiacciano alla potestà della Chiesa, che li chiama in giudizio, li punisce e li anatematizza.
Gli scomunicati, perché essendo stati esclusi dalla Chiesa in seguito ad un giudizio della medesima, non appartengono più ad essa, fino a resipiscenza. […]
Quanto agli altri uomini, pur peccatori e scellerati, è certo che essi continuano ad essere nella Chiesa.
Da: Santità della Chiesa:
113. […] Infine si aggiunga che SOLO LA CHIESA possiede il culto legittimo del sacrificio e l’uso salutare dei sacramenti.
Da: Cattolicità della Chiesa:
114. Terza proprietà della Chiesa è il dirsi CATTOLICA, ossia universale, epiteto che le conviene a buon diritto, perché, come attesta sant’Agostino: “Da Oriente a Occidente si diffonde con lo splendore di un’unica fede” (Discorso CCXLII, 4).
[…] Si dice universale anche perché QUANTI VOGLIONO CONSEGUIRE LA SALUTE ETERNA DEVONO ADERIRE ALLA CHIESA, non diversamente da coloro che, per non perire nel diluvio, entrarono nell’arca.
Da: Apostolicità della Chiesa
115. […] Ma, come soltanto questa Chiesa non può errare nell’insegnare la disciplina della fede e dei costumi perché governata dallo Spirito Santo, così TUTTE LE ALTRE, CHE SI ARROGANO IL NOME DI “CHIESE”, essendo guidate dallo spirito del demonio, devono NECESSARIAMENTE CADERE IN PERNICIOSISSIMI errori di fede e di costumi