Due capi di Stato nemici, che 'pregano' in Vaticano? Ha senso? Può tradursi in un reale contributo alla Pace, quella vera che senza Cristo è solo illusoria, o è solo una sceneggiata, con l'aggravante di tre religioni sullo stesso piano?
Il Sole24ore di oggi. Al Regina Caeli alla fine della Messa a Betlemme:
«In questo Luogo, dove è nato il Principe della pace, desidero rivolgere un invito a Lei, Signor Presidente Mahmoud Abbas, e al Signor Presidente Shimon Peres, ad elevare insieme con me un'intensa preghiera invocando da Dio il dono della pace - ha detto Papa Francesco -. Offro la mia casa in Vaticano per ospitare questo incontro di preghiera.Tutti desideriamo la pace; tante persone la costruiscono ogni giorno con piccoli gesti; molti soffrono e sopportano pazientemente la fatica di tanti tentativi per costruirla. E tutti – specialmente coloro che sono posti al servizio dei propri popoli – abbiamo il dovere di farci strumenti e costruttori di pace, prima di tutto nella preghiera. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento. Tutti gli uomini e le donne di questa Terra e del mondo intero ci chiedono di portare davanti a Dio la loro ardente aspirazione alla pace».
... Il presidente palestinese Abu Mazen e quello israeliano Shimon Peres "saranno in Vaticano in tempi molto rapidi". Lo ha detto padre Federico Lombardi - direttore della sala stampa della Santa Sede - spiegando che per raccogliere l'invito del Papa l'incontro si deve svolgere prima della fine del mandato di Peres, che decorre a luglio. Quindi l'incontro potrebbe avvenire il mese prossimo.
Dall'omelia: «...Il Bambino di Betlemme è fragile, come tutti i neonati. Non sa parlare, eppure è la Parola che si è fatta carne, venuta a cambiare il cuore e la vita degli uomini. Quel Bambino, come ogni bambino, è debole e ha bisogno di essere aiutato e protetto. Anche oggi i bambini hanno bisogno di essere accolti e difesi, fin dal grembo materno».
La pace, quella vera, desiderata, sospirata,la pace del cielo quella che però il mondo non può dare ne potrà dare se non è costruita dal e sul Principe della pace. Pace che non è silenzio di cannoni, bombe o mitraglie. Pace è la rugiada che scende dall'Ermon e passa sulle fatiche dei costruttori di pace, discepoli di Colui che solo può dare pace ai cuori e alla vita. Sono beati i costruttori di pace, ma è la pace di Cristo non certo i precari trattati di pace massonici e filantropici, costruiti sulla menzogna e negatori dei diritti di Dio. Si ritroveranno in Vaticano, magari davanti al Giudizio nella Cappella Sistina!? E chi pregheranno un dio che non può salvare? Il demonio di Allah o il dio della antica e inesistente alleanza? Dio dalla Croce ha giudicato il mondo.Riconoscano i diritti di questo Dio, riconoscano il suo Regno di giustizia, verità e amore e il mondo avrà la pace.
RispondiEliminaSignore Gesù Cristo,
RispondiEliminaFiglio del Padre,
manda ora il tuo Spirito sulla terra.
Fa abitare lo Spirito Santo
nei cuori di tutti i popoli,
affinché siano preservati dalla corruzione,
dalle calamità e dalla guerra.
Che la Signora di tutti i Popoli,
che una volta era Maria,
sia la nostra Avvocata. Amen.
Avrà ragione il patriarca Patriarca Fouad Twal, che ha detto a Bergoglio:
RispondiElimina"Nella Tua persona vediamo anche la bella figura di Giovanni il Battista, Patrono della Giordania.
Tu sei ormai il Battista del secolo, che prepara la strada al Salvatore ed esige la conversione del cuore, che alza la sua voce contro ogni ingiustizia e contro ogni violenza."
Bergoglio, il Battista del secolo, complimenti al Patriarca Twal, questa non l`aveva ancora trovato nessuno.
Dalle parole del patriarca sembra si al'unico papa a parlare di ingiustizia e di violenza (e preparare la strada la Salvatore)
RispondiEliminaGli altri di cosa parlavano?
la mia domanda e' pero' sempre la stessa. pregare insieme chi?
RispondiEliminada una pagina a caso in internet:
-dal Vangelo secondo Matteo.
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero» (Mt 11,25-30).
È una mediazione piena, totale di verità, grazia, aiuto, conforto, sollievo, ristoro. Il Padre si dona tutto all'uomo in Cristo, con Cristo, per Cristo. Fuori di Cristo il Padre non si dona. Non può donarsi, perché ogni cosa che fa il Padre nell'eternità e nel tempo la fa solo per mezzo di Gesù Signore, del suo Figlio fattosi uomo, divenuto carne nel seno della Vergine Maria. In Cristo è la verità del Padre e fuori di Lui non vi è verità. Questa rivelazione va affermata con fermezza, risolutezza, coraggio evangelico.-
...e come era ovvio aspettarsi, Abu Mazen e Shimon Peres hanno accettato l'invito :
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2014/05/24/il-papa-e-partito-per-la-storica-visita-in-terra-santa_32ca341f-56cc-41ee-a9c1-b49df3f57652.html
Cosa c'è di male in questo? Si critica solo per criticare.
RispondiEliminaHo perfino qualche dubbio sul fatto che si tratti di credenti. Almeno per Shimon Peres.
RispondiEliminaE allora perché ridurre la preghiera a gesto politico e propagandistico?
Trovo il tutto desolante.
E poi è questo il mandato della Chiesa Cattolica? ONU dei monoteismi per ottenere visibilità?
Davvero l'ultimo Papa Re.
Non vi agitate: Abu Mazen conta come il due di picche- chi conta e' Hamas, e gli Israeliani lo sanno- e Peres e' a fine mandato, e comunque in Israele, Re pubblica parlamentare, il Presidente conta meno del nostro. Poteva essere diverso se accettavano l' invito Netanyahu ed il capo di Hamas, ma cosi' e' solo fuffa per farsi tutti e tre pubblicita. In Siria e' forse arrivata la pace ? No, ed in piu' abbiamo l' Ucraina.
RispondiEliminaRr
E a voi pare normale che il presidente palestinese Abu Mazen salga all'altare al momento delle scambio del segno di pace per abbracciare il Papa?
RispondiEliminaA me no.
Condivido le domande e la desolazione di Fabiola.
RispondiElimina"Offro la mia casa in Vaticano per ospitare questo incontro di preghiera".
RispondiEliminaLo so che siamo a ripetere sempre gli stessi concetti, a postare ogni santo giorno le stesse elementari verità di fede…. Ma come si fa a non farlo?
Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. NESSUNO viene al Padre se non per mezzo di me.
(Gv 14,6)
Dal Catechismo Maggiore:
260. In nome di chi dobbiamo domandare a Dio le grazie che ci sono necessarie?
Noi dobbiamo domandare a Dio le grazie che ci sono necessarie IN NOME DI GESU’ CRISTO, come Egli medesimo ci ha insegnato e come pratica la Chiesa la quale termina sempre le sue preghiere con queste parole: per Dominum nostrum Jesum Christum, cioè: per il nostro Signore Gesù Cristo.
261. Perché dobbiamo domandare a Dio le grazie in nome di Gesù Cristo?
Noi dobbiamo domandare le grazie in nome di Gesù Cristo, perché essendo Egli il nostro mediatore, SOLO PER MEZZO DI LUI NOI POSSIAMO AVVICINARCI AL TRONO DI DIO.
Neanche a me pare normale che un non cristiano scambi il gesto della pace col vescovo di Roma.
RispondiElimina@ Rr: hai colto nel segno. E' proprio come dici tu. Una cosa serissima fu la nota alle potenze belligeranti di Benedetto XVI del 1' agosto 1917. Questa e' solo propaganda per il popolo bue.
Benedetto XV...
RispondiEliminaInutile soffermarsi sui particolari insignificanti.
RispondiEliminaLa Storia, con la S maiuscola avanza inesorabile verso un futuro che si spera migliore.
Il Papa ha dichiarato: "Sono disponibile a discutere il primato petrino".
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-terra-santa-34340/
Sembra che il primo a chiedere la pace tra israeliani e palestinesi sia stato Bergoglio....gli altri pontefici che cosa hanno fatto?
RispondiEliminaNeri
..e allora, riprendendo per un attimo solo il mio post delle 19.55, come sarà mai possibile che un pontefice ospiti in Vaticano un incontro simile? che preghiera potrà mai essere? e soprattutto indirizzata a chi?
RispondiEliminaPovero papa Pio XI che nella Lettera Enciclica QUAS PRIMAS, immagino non potendo e non osando sospettare che proprio colui che si sarebbe un giorno seduto al suo posto non solo non si sarebbe posto a baluardo di quanto esposto e che già accadeva, ma anzi ne avrebbe abbracciato completamente le istanze e accelerate le terribili conseguenze, scrisse:
“Infatti SI COMINCIO' A NEGARE L'IMPERO DI CRISTO SU TUTTE LE GENTI; si negò alla Chiesa il diritto - che scaturisce dal diritto di Gesù Cristo - di ammaestrare, cioè, le genti, di far leggi, di governare i popoli per condurli alla eterna felicità.
E a poco a poco LA RELIGIONE CRISTIANA FU UGUAGLIATA CON ALTRE RELIGIONI FALSE E INDECOROSAMENTE ABBASSATA AL LIVELLO DI QUESTE; quindi la si sottomise al potere civile e fu lasciata quasi all'arbitrio dei principi e dei magistrati. Si andò più innanzi ancora: vi furono di quelli che pensarono di SOSTITUIRE alla religione di Cristo un certo sentimento religioso naturale”.
D'altronde, come anche su questo blog in molti diciamo sempre, è vero che il tutto non è che sia iniziato oggi e ricordarlo non credo faccia male alla verità, anzi.
Se si ritorna infatti indietro di almeno 28 anni con il primo incontro assisano e poi si passa al terzo, nel 2011, in cui un papa stava a pregare inginocchiato davanti alla tomba di San Francesco, con tutti intorno i "rappresentanti delle altre religioni" (vedere video, ce ne sono in circolazione di quel momento, tenersi forte)...
e se ricordiamo il giorno successivo di quell'ottobre ( ricordo, mese del Rosario! ), appunto, in cui l'incontro stavolta senza "preghiera comune", ma solo con relativi ultimi saluti e scambio di cordialità vivissime, venne prolungato in Vaticano...
ecco, se ci ricordiamo di questo e anche di certe "celebrazioni comuni" in templi luterani con un papa protagonista, in fondo penso che possiamo affermare che questo prossimo appuntamento non sarà che la punta più avanzata e sporgente del fenomeno che oramai (a meno che non torni molto alla svelta un pastore a "ripareggiare la verità") appare connotato di irreversibilità... almeno finché Nostro Signore sopporterà.
Sono disponibile a discutere il primato petrino
RispondiEliminaPeccato che non e' nelle sue disponibilta' .
E' come il Matrimonio indissolubile: e' scritto nel Vangelo. Anche il primato petrino: Tu sei Pietro, e su questa pietra fondero' la mia Chiesa.
L' unico quindi che puo' discutere di primato petrino e' Nostro Signore.
Inoltre, e chiedo aiuto achi ne mi sa piu' di me, sbaglio o c' e' pure un dogma collegato ?
Rr
(Non sono sicuro mic di aver premuto invio a questo commento, così eventualmente ti chiederei gentilmente di cancellare questo se fosse già arrivato prima...)
RispondiEliminaScrivevo che Bergoglio oggi, proprio nello stesso giorno e mese della “Ut unum sint” di Giovanni Paolo II che tratta il tema dell’ecumenismo, ha affermato:
«Desidero rinnovare l'auspicio già espresso dai miei Predecessori, di mantenere un dialogo con tutti i fratelli in Cristo PER TROVARE UNA FORMA DI ESERCIZIO DEL MINISTERO PROPRIO DEL VESCOVO DI ROMA che, in conformità con la sua missione, SI APRA AD UNA SITUAZIONE NUOVA e possa essere, nel contesto attuale, UN SERVIZIO DI AMORE E DI COMUNIONE RICONOSCIUTO DA TUTTI»
Tutto l’articolo qua:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-terra-santa-34340/
1. In questo stesso senso (le parole di Francesco sono praticamente identiche) si era già espresso SAN GIOVANNI PAOLO II Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica UT UNUM SINT, 25-V-1995, n. 95:
“[…] TROVARE UNA FORMA DI ESERCIZIO DEL PRIMATO CHE, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, SI APRA A UNA SITUAZIONE NUOVA. […]
Lo Spirito Santo ci doni la sua luce, e illumini tutti i pastori e i teologi delle nostre Chiese, affinché possiamo cercare, evidentemente insieme, LE FORME NELLE QUALI QUESTO MINISTERO POSSA REALIZZARE UN SERVIZIO DI AMORE RICONOSCIUTO DAGLI UNI E DAGLI ALTRI”.
2. PAOLO VI, il 28 aprile 1967, parlando all’allora Segretariato per l’unità dei cristiani:
“IL PAPA, COME SAPPIAMO BENE, COSTITUISCE SENZA ALCUN DUBBIO L’OSTACOLO PIU’ GRAVE SUL CAMMINO DELL’ECUMENISMO”
Ne deduciamo che agli ultimi papi, sia quando si sono espressi esplicitamente (Venerabile, prossimo beato a ottobre, Paolo VI), sia quando lo hanno fatto implicitamente (San Giovanni Paolo II), questo Primato Petrino proprio non va giù perché lo ritengono di ostacolo all’ecumenismo, o meglio, a quella fantomatica unità dei cristiani affannosamente ricercata concretamente da quarant’anni almeno e vagheggiata ancor prima nel decreto conciliare “Unitatis redintegratio” sull’ecumenismo, unità che a parer loro si dovrebbe, o si sarebbe dovuta realizzare facendo entrare nell’unico calderone indifferenziato cosiddetto “cristiano” tutte le confessioni, compresa quella che noi sappiamo essere invece quella Unica e Vera, per poi cercare di trovare una sintesi, un punto comune di convergenza, tipo politica delle larghissime intese, tanto per fare un esempio banale...
Tutto ciò però cozza contro ciò che afferma nettamente sia Gesù Cristo che poi tutta la Dottrina quasi bimillenaria che a quelle affermazioni ha sempre fatto riferimento. E cozza anche contro il sacrificio del primo Vicario di Cristo sulla terra, PIETRO, che morì martire facendosi crocifiggere a testa all'ingiù per rispetto verso la Crocifissione di Cristo, di cui non si reputava degno di essere imitatore...
Commentando queste parole che papa Bergoglio AVREBBE detto:
RispondiElimina"Sono disponibile a discutere il primato petrino",
Rosa scrive:
" Peccato che non e' nelle sue disponibilta' .
E' come il Matrimonio indissolubile: e' scritto nel Vangelo. Anche il primato petrino: Tu sei Pietro, e su questa pietra fondero' la mia Chiesa."
Eh sì, cara Rosa, e invece no, oramai la Parola di Cristo deve essere solo "in qualche modo" (dixit un cardinale) rispettata, la si può e si deve piegare alle esigenze del mondo, è quel che alcuni vorrebbero fosse fatto per la Comunione ai divorziati risposati, stanno facendo pressione, viaggiando per fare campagna, stanno insinuando la quasi certezza che la pastorale avrà il sopravvento sulla Dottrina....e che il Papa sta con loro.
Anche lo smantellamento del primato petrino sta camminando spedito verso la sua attuazione.
In realtà le parole che fanno il titolo di Galeazzi, il papa NON le ha dette, è giusto sottolinearlo, è quel che il vaticanista ha dedotto dalle parole e dai gesti di Bergoglio, e non è il solo.
Bergoglio ha ricordato le divisioni ancora esistenti, riprendendo le parole di Giovanni Paolo II, ha detto:
"...A tale riguardo, desidero rinnovare l’auspicio già espresso dai miei Predecessori, di mantenere un dialogo con tutti i fratelli in Cristo per trovare una forma di esercizio del ministero proprio del Vescovo di Roma che, in conformità con la sua missione, si apra ad una situazione nuova e possa essere, nel contesto attuale, un servizio di amore e di comunione riconosciuto da tutti"
Anche se le parole riportate da Galeazzi Bergoglio non le ha pronunciate, è anche vero che con questo Papa possiamo temere che lo smantellamento del Primato Petrino subisca un` accelerazione molto rapida, se Dio gliene dà il tempo.
Autrement dit, au nom de l'Amour, sacrifier la Vérité, qui est aussi lutte contre l'Erreur…
RispondiEliminaMais Vérité, Erreur, ces mots ont-ils encore un sens pour les "chrétiens" d'aujourd'hui ?
Pour le clergé conciliaire ?
Luisa, non vedo dove sia il problema: Ratzinger ha beatificato GP2 e ha assicurato che é in "perfetta unità di vedute" con Francesco...
RispondiEliminasiamo a cavallo!
per rispondere a Rosa che chiede: " sbaglio o c' e' pure un dogma collegato ?"
RispondiEliminanon sbagli:
CONCILIO VATICANO I
COSTITUZIONE DOGMATICA “PASTOR AETERNUS”
Sommo Pontefice PIO IX
(1870 dell’Incarnazione del Signore, il 18 luglio)
“[…]E poiché le porte dell’inferno si accaniscono sempre più contro il suo fondamento, voluto da Dio, quasi volessero, se fosse possibile, distruggere la Chiesa, Noi riteniamo necessario, per la custodia, l’incolumità e la crescita del gregge cattolico, con l’approvazione del Sacro Concilio, proporre la dottrina relativa all’istituzione, alla perennità e alla natura del sacro Primato Apostolico, sul quale si fondano la forza e la solidità di tutta la Chiesa, come VERITA’ DI FEDE da abbracciare e da difendere da parte di tutti i fedeli, secondo l’antica e costante credenza della Chiesa universale, e respingere e condannare gli errori contrari, tanto pericolosi per il gregge del Signore.
Dal Capitolo I - ISTITUZIONE DEL PRIMATO APOSTOLICO DEL BEATO PIETRO
[…]
Se qualcuno dunque affermerà che il beato Pietro Apostolo non è stato costituito da Cristo Signore Principe di tutti gli Apostoli e capo visibile di tutta la Chiesa militante, o che non abbia ricevuto dallo stesso Signore Nostro Gesù Cristo un vero e proprio primato di giurisdizione, ma soltanto di onore: SIA ANATEMA.
Dal Capitolo II - PERPETUITA' DEL PRIMATO NEI ROMANI PONTEFICI
[…]
Se qualcuno dunque affermerà che non è per disposizione dello stesso Cristo Signore, cioè per diritto divino, che il beato Pietro abbia per sempre successori nel Primato sulla Chiesa universale, o che il Romano Pontefice non sia il successore del beato Pietro nello stesso Primato: SIA ANATEMA.
Dal Capitolo III - DELLA FORZA E DELLA NATURA DEL PRIMATO DEL ROMANO PONTEFICE
[…]
Dunque se qualcuno affermerà che il Romano Pontefice ha semplicemente un compito ispettivo o direttivo, e non il pieno e supremo potere di giurisdizione su tutta la Chiesa, non solo per quanto riguarda la fede e i costumi, ma anche per ciò che concerne la disciplina e il governo della Chiesa diffusa su tutta la terra; o che è investito soltanto del ruolo principale e non di tutta la pienezza di questo supremo potere; o che questo suo potere non è ordinario e diretto sia su tutte e singole le Chiese, sia su tutti e su ciascun fedele e pastore: SIA ANATEMA
Dal Capitolo IV - DEL MAGISTERO INFALLIBILE DEL ROMANO PONTEFICE
[…]
Perciò Noi […] con l’approvazione del sacro Concilio proclamiamo e definiamo DOGMA rivelato da Dio che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e in forza del suo supremo potere Apostolico definisce una dottrina circa la fede e i costumi, vincola tutta la Chiesa, per la divina assistenza a lui promessa nella persona del beato Pietro, gode di quell’infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per se stesse, e non per il consenso della Chiesa.
Se qualcuno quindi avrà la presunzione di opporsi a questa Nostra definizione, Dio non voglia!: SIA ANATEMA.
Dato a Roma, nella pubblica sessione celebrata solennemente nella Basilica Vaticana, nell’anno 1870 dell’Incarnazione del Signore, il 18 luglio, venticinquesimo anno del Nostro Pontificato.
Il Papa depone il suo cartiglio nella fessura del muro occidentale del tempio. Contenuto dello scritto il testo del Padre nostro ma, ovviamente modificato all'uopo: Padre nostro, Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, Dio di Gesù....Dunque la preghiera insegnataci da Nostro Signore ora è diventata la preghiera accettata anche dagli ebrei. E infatti su Tv2000 un, comunque indispettito, rabbino sciorinava una teologia ecumenica delirante. Finalmente con questo gesto papale si finisce di attribuire al Dio del Testamento l'atteggiamento giustiziere ed esaltare nel nuovo testamento un Dio buono, parole più o meno testuali del rabbino, che continuava dicendo che Gesù ha presentato la figura giusta del Dio che è di tutti un dio unico così come si evince dal Testamento. Insomma sarà pur vero che Gesù nel Pater concentra la persona Divina, amorevole e provvidente di Dio Padre, ma senza aggiungere ulteriori commenti a quanto quassù è già stato evidenziato, si profila il disegno cioè che Dio è quello indicato da Gesù, oggi accettato anche dagli ebrei, ma che ovviamente escluda dalla realtà Divina Il Figlio Gesù Cristo e lo Spirito Santo. Insomma davvero un grande passo avanti nella fede ecumenica...TESTAMENTARIA (vetus ordo)!
RispondiEliminaBeh, Luisa, è chiaro che non poteva dire (per il momento almeno, ma forse ci arriveremo a sentirlo) che avrebbe "smantellato il primato petrino", ma mi pare che dall'esternazione fatta, raccogliendo le parole della Ut unum sint (quindi niente di nuovo sotto il sole, vedasi sopra anche Paolo VI), la possibile intenzione possa essere quella, nei fatti.
RispondiEliminaComunque, affinché sia chiaro come stanno VERAMENTE le cose, su richiesta di Rosa, ho appena postato degli stralci della Costituzione DOGMATICA "Pastor Aeternus" e chi vuole può fare le sue deduzioni.
Cosa non si fa per vincere il premio Nobel per la pace, è l'unico che manca al suo palmares.....populismo peroniano, Tdl alla spicciolata, the show must go on....
RispondiElimina
RispondiEliminaEt cependant, aujourd’hui encore, il y a des Juifs, et parmi eux des rabbins, qui en ont assez de végéter « à l’ombre de la mort », dans les ténèbres du talmudo-cabbalisme, et qui se convertissent à la vraie foi, celle de l’Église Catholique de toujours, qui n’a pas attendu Vatican II pour faire rayonner sur le monde la lumière de la vérité et de la charité. Un exemple récent : celui de l’ex-rabbin français Jean-Marie Élie Setbon, qui a raconté sa conversion dans un beau livre : “De la kippa à la croix. Conversion d’un Juif au catholicisme”, Editions Salvator, 2013. Bergoglio l’a-t-il lu ?
Mi sembra che nessuno abbia colto un certo aspetto:
RispondiEliminaAvrà ragione il patriarca Patriarca Fouad Twal, che ha detto a Bergoglio:
"Nella Tua persona vediamo anche la bella figura di *Giovanni il Battista*,[....]
***Tu sei ORMAI il Battista del secolo, che prepara la strada al Salvatore****.
Bergoglio, il *****Battista del secolo******, complimenti al Patriarca Twal, questa non l`aveva ancora trovato nessuno.
Non che, come Caifa, senza volerlo e senza saperlo, ex-officio, PROFETò nel momento in cui disse di Gesù "E' bene che un UOMO SOLO paghi per evitare la condanna al POPOLO", non è che il Patriarca Twal, senza volerlo e senza saperlo ex-officio, sta profetizzando che Bergoglio ha davvero un ruolo di PRECURSORE ma di un "SALVATORE" che NON è Gesù?
O forse lo sa bene e sta lanciando, coscientemente, travestito da salamelecco, un segnale del tipo "Si salvi chi può"?
Pensiero positivo (e/o occasione mancata?):
RispondiEliminaE' vero, in questa visita e in ciò che è sta detto e fatto, ci sono tanti punti strani, da far paura. Però, se quell'invito, non fosse stato :"Venite a pregare", ma venite a NEGOZIARE, si sarebbe trattato di un vittoria politica senza precedenti. Sarebbe stato rivendicare per la Chiesa /il Vaticano (una volta tanto positivamente intrecciati) un ruolo da mediatore, tale da far fare una magra figura a ONU, USA, UE, e via discorrendo.
Al riferimento 'strano' del "precursore", attribuito al "Vicario", per la verità ci avevo pensato. Ma non sto lì a sottolineare ogni virgola, perché diventa demenziale.
RispondiEliminaMa la motivazione mi pare contorta.
Tra l'altro il 'precursore" è quello che diminuisce mentre Cristo 'cresce'... con Bergoglio è il contrario!
Arcangelo, anche nel caso che dici tu, e' solo propaganda.V. Il mio post di prima.
RispondiEliminaOggi hanno annunciato altri insediamenti a Gerusalemme Est. Inoltre, secondo il Telegraph, al Governo israeliano non e' piaciuta la sosta al muro di protezione che chiude Israele.
Ricordatevi che Netanyahu e' del Likud, Peres un vechio trombone laburista.E' laico, e forse persino ateo.Bibi e' piu' vicino a Jabotinski.
Quindi a Roma sara' una bella vacanza...
Rr