Leggiamo su Il Giornale del 29 luglio. L'ennesima prova di come, attraverso un linguaggio ambiguo, si cerca strumentalmente di piegare la realtà ai propri fini.
Il ministro Giannini: «Non verrà diffusa alcuna teoria gender nelle scuole italiane». Lo ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo a una interrogazione della Lega Nord.Nelle scuole italiane non verrà insegnata la cosiddetta teoria gender, saranno attuati invece «i principi di pari opportunità, di lotta alle discriminazioni, di prevenzione della violenza di genere, fondamentali in una società per formare giovani e adulti responsabili».Lo ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo, durante il question time, a una interrogazione della Lega Nord sulla possibilità che una passaggio della riforma della scuola (il comma 16) recentemente approvata possa diventare il veicolo per diffondere la teoria gender.Il ministro ha spiegato che la norma richiamata nell’interrogazione «stabilisce che il piano triennale dell’offerta formativa assicuri l’attuazione da un lato di principi di pari opportunità, attraverso l’educazione alla parità fra i sessi, dall’altro della prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione. Questi sono i due livelli su cui si lavorerà nelle scuole con attività che in autonomia saranno ispirate a questi principi». Ha quindi ricordato che lo scorso 6 luglio il ministero ha diffuso a questo proposito una nota che, tra l’altro, richiama il corretto utilizzo degli strumenti normativi già esistenti per assicurare la massima informazione alle famiglie su tutte le attività previste dal piano dell’offerta formativa, inclusi i principi richiamati nel comma 16.
Scusatemi , ma il vostro ministro vi sta prendendo per i frondelli, i suoi argomenti sono la fotocopia perfetta di quelli usati dal ministro francese dell`educazione (pure lei una donna) Najat Vallaud-Belkacem, sono le stesse identiche parole.
RispondiEliminaProva dell`influenza esercitata dalla lobby lgbt anche a quel livello.
Con quegli "argomenti" esigono e ottengono di intervenire nelle scuole e presso bambini sempre più giovani, intervengono di persona e attraverso giochi, libri e testimonianze.
Dire che dietro parole come l’educazione alla parità fra i sessi, pari opportunità, lotta alle discriminazioni, non si nasconde la promozione della teoria del genere è una menzogna vertiginosa e vergognosa.
Luisa,
RispondiEliminalo sappiaimo che la Giannini, Scelta civica, montiniana di ferro, ergo verosimilmente laica e massona, oltre che brutta come la morte, e' al servizio della lobby(delle lobbies) LGBT e di chi l' ha formata e la comanda. Tanto lei figli non ne ha, quindi...
La differenza con la ministra francomarocchina e' che lei appartiene ad una maggioranza votata nel 2012 dai Francesi, mentre la Giannini e' in un Governo MAI votato da noi.
Rr
Chissà se, in questo caso, la Chiesa metterà in campo tutta la sua forza come fece per vietare la Messa tridentina.
RispondiEliminaDOMANDA di "servizio". Per caso, qualcuno tra voi, ha ricevuto una mail da un certo
RispondiElimina"FRA' MACARIO del Preziosissimo Sangue"?
Grazie a chi mi vorrà rispondere
http://www.corrispondenzaromana.it/sostegno-al-parroco-criticato-per-voler-aprire-una-scuola-parentale/
RispondiEliminaPermettetemi di esprimere la mia SOLIDARIETA' a questo Sacerdote : Don Giovanni Ferrara . In questo momento storico tremendissimo si dimostra un vero discepolo . Chi aiuta le famiglie , lasciate sole a lottare contro questi Erode che si fanno beffe della innocenza dei piccoli ? Neocatecumenali , carismatici , ciellini ecc. ecc. , per favore , dite una parola , portate il vostro contributo ! Non vi siete accorti che stiamo rivivendo la strage degli innocenti ? Bimbi fatti esplodere , bimbi usati per fare la guerra , bimbi usati per le proprie turpitudini , bimbi usati come cadeau !
San Raffaele Arcangelo , sterminatore dei vizi e protettore della innocenza dei bambini , aiutaci !
mmm...questo Don mi ha fatto ricordare che esistono i
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/don.raimondo/posts/1466360156993579:0
Scusatemi , ma il vostro ministro vi sta prendendo per i fondelli
RispondiEliminaDa quando esiste la Repubblica Italiana è la norma.
E' questa forma di "democrazia rappresentativa" che lo consente.
Bisognerebbe cambiare. Radicalmente.
Ma come è possibile farlo se un buon 40%, forse più, della popolazione italiana con questo sistema "ci mangia" e buona parte del rimanente 60% è vittima del lavaggio del cervello operato dagli anni '70 mediante le TV al servizio, tutte, di chi il sistema attuale lo gestisce?
Cesare
O come aggirare i cattolici sul tema della "misericordia":
RispondiEliminail gesuita p. Spadaro, decisamente molto attivo nella cordata pro-comunione ai divorziati risposati, dopo p. Garrigues intervista un altro domenicano, il card. Cottier:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-42596/
Leggo che secondo Cottier:
"non vi è dubbio che l’Anno della Misericordia illuminerà i lavori del Sinodo del 2015 e ne impronterà lo stile. Ci sono persone rimaste scandalizzate dalla Chiesa, donne e uomini che, a causa di un giudizio negativo emesso in maniera impersonale e privo di anima, si sono sentiti allontanati, rigettati in maniera grave.
Mi domando dove il cardinale vede quelle persone così ferite dal rigorismo e dalla brutalità(!)senza anima dei pastori da allontanarsi dalla Chiesa.
Molti si sono allontanati perchè rifiutavano di obbedire alla legge del Signore, in fondo son stati coerenti, ma immunerevoli sono coloro che son restati vivendo come volevano, con il placet e la benevolenza dei loro pastori.
Che cosa intende con rigorismo ? E dove lo vede negli ultimi decenni? Dove la brutalità ?!?
Chi dà scandalo? Chi non fa che esigere il rispetto e l`obbedienza al messaggio del Signore o chi vive contro quel messaggio?
Forse che la Parola del Signore è dura, senza anima e senza misericordia?
Forse che esserLe fedele significa essere duro, rigido, un rigorista senza anima e brutale?
Non c`è dubbio invece che quella Parola scandalizzi chi mette le proprie voglie al centro e esige che tutto giri attorno a quel centro, e si pieghi al suo cospetto.
Si fanno sempre più evidenti gli spiragli attraverso i quali la cordata progressista tenterà di far passare la sua riforma-rivoluzione.
Pura neolingua da 1984 orwelliano: si afferma una cosa e si fa l'esatto contrario. Poi, a cose fatte si mette di fronte al fatto compiuto, magari schiaffando qualcuno che dissente al gabbio per far capire chi comanda e a chi ci si deve inchinare. Lo schema purtroppo e tragicamente è sempre il medesimo ed è standard a livello planetario.
RispondiEliminaPerò non bisogna MAI dimenticare che è stata proprio la nuova chiesa di Bergoglio con tutta la sua corte ad affermare e mettere in chiaro fin dall'inizio che i temi etici una volta sostenuti dalla Chiesa Cattolica sono sorpassati o sbagliati e non bisogna più parlarne. E infatti...
Miles
OT prendo da Eponymous flower la news, il libro edito in Argentina a nome delle Scholae Occurrentes, storie di bambini in prospettiva di propaganda omosex, transsex e 'nuove forme' di famiglia, è già in adozione in Spagna ed Argentina, presto verrà tradotto in varie lingue, il bello è che sulla copertina c'è la foto del vdr......per chi sa l'inglese.....no comment.
RispondiEliminaNel testo della “Buona scuola” non si parla esplicitamente di gender, ma – dietro la comoda facciata della lotta alla discriminazione – al comma 16 si rimanda alla legge 119 del 2013. Un richiamo incomprensibile per i non addetti ai lavori, anche perché a sua volta richiama a un altro riferimento normativo: la Convenzione di Istanbul, che proprio la legge 119 di fatto attua.”
RispondiElimina"La convenzione di Istanbul dice, tra l’altro, che «con il termine genere ci si riferisce a ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini». Dunque, secondo questa definizione, non si è uomo e donna perché così si è nati, ma perché la società così impone. È la sintesi dell’ideologia gender e, in sostanza, per la convenzione di Istanbul se invece si riconosce una differenza biologica si compie una discriminazione. La legge 119 del 2013, recepisce questa direttiva rendendola piano operativo e dicendo che bisogna «promuovere una adeguata formazione» non solo alle superiori, ma fin «dalla scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione». Ora, a chiudere il cerchio, arriva il ddl Buona scuola con cui il governo inserisce il gender direttamente nelle strategie di lungo termine per l’istruzione italiana”