Pagine fisse in evidenza

sabato 23 gennaio 2016

L’aberrazione del ‘matrimonio’ gay – la parola alle vittime

L’aberrazione del ‘matrimonio’ gay – la parola alle vittime

(Alcuni estratti dal recente libro del dr. G. van den Aardweg)

Nel suo più recente scritto, il pregnante, pungente e coraggioso saggio dell’anno scorso contro la bugia e l’infamia del c.d. ‘matrimonio’ gay, titolato: La scienza dice no. L’inganno del ‘matrimonio’ gay [lo abbiamo presentato qui - qui un suo articolo], l’ottantenne dr. Gerard J.M. van den Aardweg, psicoterapeuta olandese di fama internazionale specializzato sin dal 1963 nella cura delle “persone omosessuali”, cattolico militante sposato con sette figli, ha riportato alcune testimonianze di uomini e donne che hanno fatto l’esperienza devastante dell’esser allevati da una coppia omosessuale o con uno dei due genitori omosessuale dichiarato e praticante. Riteniamo che la conoscenza, anche sotto forma di sintesi, di due fra queste testimonianze (una in verità di un “carnefice” pentito) possa esser utile e proficua nell’ambito dell’attuale mobilitazione contro il nefasto decreto legge Cirinnà, che vuole far introdurre anche in Italia il ‘matrimonio’ gay, nella forma di una convivenza civile equiparata per molti aspetti al vero matrimonio, ivi inclusa la possibilità di forme di adozione. Pubblichiamo quindi alcuni estratti dal capitolo 11 del succitato libro, che si intitola: “L’allevamento di figli da parte di coppie omosessuali: le testimonianze delle vittime”. La traduzione è stata fatta a cura della nostra Redazione. (P. Pasqualucci)


1. Il signor D.

La prima testimonianza che ho ricevuto trent’anni fa mi venne confidata da un olandese, uomo di successo nella sua professione, che aveva vissuto per anni sotto l’influenza della subcultura gay americana. Fu uno dei primi gay a riuscire nell’ottenere l’adozione di una figlia – cosa all’epoca ancora difficile – insieme al suo partner di allora. Era una bambina piccola e “carina”, di cinque o sei anni. Il signor D. raccontò la sua storia alcuni anni dopo aver rotto in modo radicale con lo stile di vita gay. Si era pentito amaramente del suo comportamento e della sua mentalità di un tempo, durante il quale era guidato da impulsi enormemente egocentrici. “Mi sentivo come un re”, confessava.
Circa la strana idea di adottare una bambina, diceva: “Le eravamo affezionati, ma in realtà la utilizzavamo per il nostro piacere e per sentirci importanti: era uno sfizio, un capriccio. La vestivamo e ci divertivamo a portarla a mangiare al ristorante, per esibirla ed eccitarci attirando l’attenzione della gente”.
Ma ben presto la bambina diventò un peso. “Quando uscivamo la sera, piangeva a letto tutta la notte, e ciò succedeva quotidianamente”. Alla fine i due decisero di riaffidare la bambina all’ufficio d’adozioni che l’aveva loro assegnata. “È terribile quel che abbiomo fatto a quella creatura. Dovette separarsi da noi all’improvviso e non so che cosa fu di lei in séguito”.
I dettagli di questa triste storia non sono la cosa essenziale. La sua effettiva importanza risiede nel fatto che ci consente di arrivare al cuore della questione: la mancanza di un vero amore nei confronti della bambina da parte di quest’uomo e del suo partner, l’egoismo di entrambi. Questa vicenda può contribuire a mettere in luce il cieco egoismo inerente alla genitorialità gay o lesbica e le sofferenze che essa infligge a poveri bambini indifesi.

2. Il dr. B. L.

Dopo il divorzio dei suoi genitori, avvenuto quando aveva due anni, il dr. B. L., nella vita insegnante di letteratura inglese, venne allevato dalla madre lesbica e dall’amante di quest’ultima finché la madre morì all’età di 53 anni, quando egli ne aveva 19. “Ero figlio unico – dichiara – e avevo vissuto l’infanzia nella completa assenza di mio padre”. Le due donne vivevano in case separate, ma i tre passavano il fine settimana insieme in una roulotte all’interno di un camping attrezzato.  L’amica della madre del dr. B.L. si trasferì a casa sua solo poco prima della morte della madre.
“Crescere con genitrici lesbiche è stato molto difficile, non a causa dei pregiudizi che potessero avere i vicini […] i quali non sapevano cosa stesse realmente succedendo in casa. Agli occhi della maggior parte degli osservatori esterni, io ero un figlio ben educato e dai buoni risultati scolastici, avendo terminato la scuola media superiore con tutti voti alti. Tuttavia, dentro di me ero confuso […] Cresci in modo strano […] Sono stato allevato in una famiglia così insolita che ero destinato a vivere come un estraneo nella società”.
La ragione principale di questo sventurato sentimento di estraneità sociale era la sua mancanza di conformità al proprio genere. B.L. non si comportava come gli altri ragazzi e quindi sembrava strano agli occhi della comunità. Le madri implicate in uno stile di vita lesbico non sono disposte a incoraggiare i loro figli maschi a sviluppare dei comportamenti mascolini, dato che non sono a loro graditi. Avendo rifiutato o soppresso la loro femminilità, preferiscono mantenere gli uomini normali lontani dal loro mondo (e nemmeno incoraggiano volentieri le loro figlie ad avere atteggiamenti femminili). B.L. non racconta nulla sul modo nel quale sua madre lo ha educato, ma sembra che egli fosse dominato e dipendente da lei ed assillato dai dubbi a proposito della sua mascolinità. Afferma, infatti:
“Anche nei casi in cui i genitori dei miei amici erano divorziati, essi continuavano a crescere osservando dei modelli di riferimento sociali maschili e femminili. Imparavano di solito dai modelli maschili come essere fermi e duri […] Io non avevo modelli maschili da imitare, e tanto mia madre come la sua partner erano decisamente diverse dai modelli tradizionali di padri e madri…”.
Egli menziona “l’effeminatezza dei [suoi propri] modi”, indubbiamente modellati sulla madre o entrambe le madri. Il dubbio angoscioso e persistente della sua infanzia e della sua adolescenza è stato quello di non appartenere al gruppo dei suoi coetanei e di sentirsi inferiore ad essi.
“La mia vita familiare non era né tradizionale né convenzionale, e io ne soffrivo […] Quando uscivo dalla roulotte di mia madre mi si puntava immediatamente il dito contro a causa dell’effeminatezza dei miei modi, del mio modo curioso di vestire, del fatto che parlavo in modo bleso [il che è spesso un’abitudine infantile-GvdA] e della mia stravaganza. Non c’è da meravigliarsi che fossi ancora vergine quando terminai la scuola, che non avessi mai avuto una ragazza invece di accompagnare le ragazze ai balli di fine anno solamente in qualità di amichetto simpatico […] La vita è dura quando sei strano. Anche adesso ho un numero molto ristretto di amici e sento spesso di non comprendere la gente perché non riesco a captare i tratti tipici del genere di ciascuno […] mentre tutte le altre persone che mi circondano li danno per scontati. Anche se lavoro assiduamente e apprendo velocemente, ho dei problemi nel mio àmbito professionale, perché i miei colleghi mi trovano bizzarro”.
L’esser stato allevato da due madri lesbiche ha deformato la sua mascolinità e lo ha reso seriamente disadattato.  Non c’è da meravigliarsi del fatto che fosse “nervoso e brusco” e che ad un certo punto pensasse di essere bisessuale.  Profondamente disorientato dalla morte della madre (il che fa pensare anche ad una eccessiva dipendenza da lei), B.L. sprofondò “in quello che può solo esser definito come il sottobosco gay.  In quell’ambiente mi sono successe cose terribili…”.
All’età di 28 anni, tuttavia, iniziò una relazione con una donna. Quando diventò padre, le esperienze brucianti che aveva vissuto non gli lasciarono dubbi sul fatto che non dovesse abbandonare la moglie e privare il figlio di quello che a lui stesso era sempre dolorosamente mancato, vale a dire una famiglia normale, ‘tradizionale’, composta di una madre e di un padre.
“Come uomo […] non sopportavo l’idea di abbandonare la madre di mio figlio, come se fosse un’incubatrice usata […] Quando sono diventato padre ho accantonato il mio passato omosessuale e mi sono ripromesso di non divorziare mai da mia moglie e di non avere mai amanti, uomini o donne, per il resto della mia vita. Ho deciso di prendere questo impegno per proteggere i miei figli da esperienze distruttive, che ti perseguitano anche da adulto. Quando si diventa genitori, ogni questione etica verte sui propri figli e si mette definitivamente da parte il proprio egocentrismo”.
Questa posizione seria e responsabile è diametralmente opposta al lampante egoismo dell’ideologia gay. L’approccio “etico” dei genitori gay e lesbiche infatti è: ‘io vengo al primo posto’ e i nostri figli si devono adattare ai miei desideri e alle mie esigenze.
In maniera del tutto coerente, B.L. è recisamente contrario all’equivalenza delle forme di matrimonio.
“Sia l’omosessualità una scelta o congenita, siano legali o meno le convivenze gay, ciò che conta [per i figli] è che è duro sentirsi diverso (‘messo al bando’); una situazione che richiede un costoso tributo mentale, rende difficile trovare amici, interferisce con la crescita professionale e a volte, quasi fossero “terapie”, fa precipitare in un abisso di alcolismo, tossicodipendenza, gioco d’azzardo, comportamento antisociale e sessualità irresponsabile. I figli delle coppie di partner dello stesso sesso hanno di fronte a sé un cammino molto duro: lo so, perché l’ho dovuto percorrere”.

35 commenti:

  1. Ieri in un`emissione televisiva francese, molto seguita, un giornalista ha paragonato due pubblicità per una Toyota, la stessa per la Francia e l`Italia con una sola differenza:
    in quella italiana c`è una sequenza in cui è evocata la famiglia e quella "famiglia" sono due donne con la "loro" bambina, nella versione francese quella sequenza non esiste, differenza che ha interpellato il giornalista sapendo che in Francia il "matrimonio" omo è legale, mentre non lo è ancora in Italia, anche se è in discussione ha aggiunto.
    Non conoscete quel video?
    Eccolo:

    http://www.lezpop.it/toyota-lo-spot-la-famiglia-lesbica-video/

    RispondiElimina
  2. Non solo nella pubblicità: quella segnalata non è l'unica, ma anche nelle fiction sono sempre più presenti personaggi e scene su omosessuali o migranti. Naturalmente sempre presentati in una luce buonista...
    Un modo neppure più tanto subdolo per imporre il tutto come 'normale', nonostante normale sia un termine espunto dal vocabolario.
    La "finestra di Overton"...

    RispondiElimina
  3. C'e'sempre di mezzo la superbia.....23 gennaio, 2016 09:16

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-bene-comune-impone-nessun-compromesso-15035.htm

    Udienza generale, 27 giugno 2012
    La logica umana...ricerca spesso la realizzazione di se stessi nel potere, nel dominio, nei mezzi potenti. L’uomo continua a voler costruire con le proprie forze la torre di Babele per raggiungere da se stesso l’altezza di Dio, per essere come Dio. L’Incarnazione e la Croce ci ricordano che la piena realizzazione sta nel conformare la propria volontà umana a quella del Padre, nello svuotarsi dal proprio egoismo, per riempirsi dell’amore, della carità di Dio e così diventare veramente capaci di amare gli altri. L'uomo non trova se stesso rimanendo chiuso in sé, affermando se stesso. L'uomo si ritrova solo uscendo da se stesso .

    Fare guerra a Dio per estirparlo dal cuore degli uomini , porta l'umanita' impaurita e impoverita , verso scelte che non hanno futuro
    B.XVI

    Sottometterci a Dio ? Non sia mai !

    Salvo poi sottometterci a tutto il resto.... pover'uomo torna in te , il tempo stringe !

    RispondiElimina
  4. In Francia qualche giorno fa è andato in onda su TF1 (una specie di Rai1) un'intervista ad un psichiatra Lévy-Sommes che ha in modo pacato, ma chiaro e fermo, criticato la possibilità che i bambini siano allevati da coppie omosessuali. Ha citato studi (quelli "pubblicati finora sono tutti "flawed" perché pieni di bias multipli"), la sua esperienza, naturalmente, ed ha concluso che non solo stanno male i bambini, ma anche le coppie che non lo dicono solo perché obbedienti ad un' agenda ideologica, politica, da attivisti impegnati.
    Pare che la registrazione della trasmissione sia sparita dall'archivio della TV, disponibile sul web solo perché registrata da qualcuno e messa su YouTube.
    Crepet alla Rai3 ha detto le stesse cose alcuni giorni fa, con grand'imbarazzo della Cirinnà stessa e della conduttrice.
    Perché, hanno detto entrambi i medici, quando il ragazzo o la ragazzina arriveranno a chiedere "dov'è, chi è, mia madre, quella vera, o mio padre, quello vero,", che gli si risponderà?
    RR

    RispondiElimina
  5. “Lo stesso giudizio morale si ritrova in molti scrittori ecclesiastici dei primi secoli ed è stato unanimemente accettato dalla Tradizione cattolica“. [...] “In presenza del riconoscimento legale delle unioni omosessuali, oppure dell’equiparazione legale delle medesime al matrimonio con accesso ai diritti che sono propri di quest’ultimo, è doveroso opporsi in forma chiara e incisiva”. [...] istituzionalizzare il comportamento omosessuale “finirebbe per comportare modificazioni dell’intera organizzazione sociale che risulterebbero contrarie al bene comune”. ...“La legalizzazione delle unioni omosessuali sarebbe destinata perciò a causare l’oscuramento della percezione di alcuni valori morali fondamentali e la svalutazione dell’istituzione matrimoniale”.
    Tali unioni non posseggono gli elementi biologici e antropologici assimilabili a quelli della coppia coniugale. “Esse non sono in condizione di assicurare adeguatamente la procreazione e la sopravvivenza della specie umana. L’eventuale ricorso ai mezzi messi a loro disposizione dalle recenti scoperte nel campo della fecondazione artificiale, oltre ad implicare gravi mancanze di rispetto alla dignità umana, non muterebbe affatto questa loro inadeguatezza”.
    [...] “ la ridefinizione del matrimonio, che diventa un’istituzione la quale, nella sua essenza legalmente riconosciuta, perde l’essenziale riferimento ai fattori collegati alla eterosessualità come ad esempio il compito procreativo ed educativo.” pertanto si oppone alla giustizia “attribuire lo statuto sociale e giuridico di matrimonio a forme di vita che non sono né possono essere matrimoniali”
    [...] “Nel caso in cui si proponga per la prima volta all’Assemblea legislativa un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge. Concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così nocivo per il bene comune della società è un atto gravemente immorale.”
    “Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni fra persone omosessuali” (Ratzinger, Dottrina della fede, giugno 2003)
    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html#fn7

    RispondiElimina
  6. Lo scatenamento satanico è in grande spolvero.
    Un po' il nemico si sente forte come non mai, un po' la confusione aiuta l'inganno a non essere smascherato.

    chi dovrebbe aiutare a capire e anche chiamare a raccolta e serrare le file, un po' si pavoneggia, spesso gigioneggia, talora vaneggia, e anche quando dice il giusto ondeggia.

    Avevamo imparato che esiste una dittatura del relativismo. Nella missa "pro eligendo" del 2005 Joseph Ratzinger affermava che "non dovremmo rimanere fanciulli nella fede, in stato di minorità. E in che cosa consiste l’essere fanciulli nella fede? Risponde San Paolo: significa essere “sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina…” (Ef 4, 14). Una descrizione molto attuale! Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo. “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo.

    Dieci anni dopo siamo all'elogio di Kasper come teologo di riferimento...
    Siamo all'ONU delle religioni... Siamo tutti figli di Dio...
    Dialoghiamo piacendo a Scalfari, a Pannella e alla Bonino, al guru, all'imam ed al rabbino, a Benigni e all'ecologista, al ciellino e all'ecologista...
    Bastone sul troppo cattolico e per tutti gli altri la carota.
    Cambiare tutto, con il plauso, altro che nemmen lo iota.

    Eppure... E' tutto necessario.
    La croce è il segno dell'amore, non un segno di troppo per parlarne con tutti.
    Con la perseveranza si salva l'anima.
    Gesù è via, verità e vita.

    Altrimenti si va fuori strada, contromano, menzogneri persino i cartelli stradali, la vita la si perde... C'è a chi piacciono gli incidenti. Non paga lui l'assicurazione, ne' il bollo, ne' le conseguenze fisiche e morali dello schianto...
    Evidentemente gli piace arrivare dopo, in sirena, per pararsi come il salvatore, dirigendosi verso l'ospedale da campo... dove non c'è l'alta tecnologia, ma un Kasper qualsiasi, con la melassa misericordiosa e al massimo una sega per amputare qualcosa...

    RispondiElimina
  7. @ Rosa e per tutti,
    ecco qui il video censurato da TF1, gruppo al quale appartiene il canale di informazione LCI ( TF1 non è veramente come la Rai perchè è un canale privato, sarebbe piuttosto Canale 5... ), censurato perchè il dottor Lévy-Soussan, psichiatra e autore del libro "Destins de l’adoption", smontava le menzogne della lobby lgbt e degli pseudostudi sui figli allevati da "coppie" omo, e sui diritti degli omosessuali ad avere dei "figli".

    http://www.ndf.fr/nos-breves/21-01-2016/lci-censure-un-entretien-ou-le-dr-pierre-levy-soussan-psychiatre-demonte-les-etues#.VqNW4Ev9dU8

    http://lesalonbeige.blogs.com/my_weblog/2016/01/lci-censure-un-entretien-défavorable-au-lobby-lgbt.html

    RispondiElimina
  8. E’ di una gravità inaudita la frase pronunciata dal Papa nel discorso di questa mattina in occasione dell’inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale della Rota Romana. Ha detto: “Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”.
    Potrebbe sembrare, a prima vista, un intervento a difesa della famiglia tra un uomo e una donna. In realtà, contiene l’implicita ammissione che per la Chiesa possano esistere altri tipi di unione, anche tra persone dello stesso sesso. In secondo luogo, asseconda le posizioni di coloro che rispetto al ddl Cirinnà – anche all’interno della Chiesa – si acconterebbero del male minore: il riconoscimento di unioni civili, magari privandole della questione delle adozioni. Il Papa parla di “confusione”: è egli stesso a crearla, insieme a quei Vescovi che si sono pronunciati a favore delle unioni civili e di coloro che organizzano manifestazioni contro il ddl Cirinna. Tutti costoro riununciano ad affrontare la questione centrale - il cuore del problema - che viene posta dall’ideologia omosessualista: l’accettazione dell’omosessualità come nozione “naturale”, in spregio alla dottrina bimillenaria della Chiesa, espressa da tutti i Dottori della Legge di Dio, innanzitutto da San Tommaso d’Aquino (espulso dai seminari post-conciliari e se ne comprende la ragione) e da tutti i Santi che se ne sono occupati, a cominciare da San Paolo. Seguono, nella sostanza, l’indicazione data nel settembre scorso, durante l'Assemblea pastorale diocesana di Bolzano, da Enzo Bianchi, il priore (nemmeno chierico) di Bose, che disse: «Se Cristo nel Vangelo parla del matrimonio come unione indissolubile, nulla dice in merito all'omosessualità. L'onestà, quindi, ci obbliga ad ammettere l'enigma, a lasciare il quesito senza una risposta. Su questo, io vorrei una Chiesa che, non potendo pronunciarsi, preferisca tacere».
    Aggiungo il finale (per chi crede in Dio). Il Papa se volesse dire la Verità, dovrebbe dire: "In base alla legge di Dio, può esistere un solo tipo di unione: quello tra un uomo e una donna".

    RispondiElimina

  9. @ Giusto il rilievo di D. Quinto

    In effetti, per la Chiesa, "ogni altro tipo di unione" non puo' essere altro che concubinato e quindi non puo' esistere in quanto "tipo di unione". In realta' la dichiarazione del Papa, senza volerlo, fa essa stessa confusione perche' permette di esser interpretata in questo modo: che per la Chiesa possono esserci "tipi di unione" diversi dal matrimonio, da accettarsi solo in posizione subordinata rispetto al matrimonio.
    Si dimostra che, anche quando vogliono difendere la morale cattolica, gli odierni Pastori non riescono piu' a parlare con la chiarezza e la lucidita' necessarie. E questo perche' non hanno piu' evidentemente gli elementi fondamentali della fede e della morale cristiana. Non glieli insegnano piu' gia' nei Seminari. parvus

    RispondiElimina
  10. Avevo notato anch'io quanto indicato da Danilo Quinto: sembra uno pseudo intervento a difesa della famiglia che in realtà contiene la legittimazione di altri tipi di unioni. Il Papa quando tratta argomenti cari all'agenda globalista (immigrazione prima di tutto) è chiarissimo, schieratissimo e le sue parole non lasciano spazio a dubbi invece quando si esprime sui temi cattolici è di una ambiguità e fumosità sfiancanti. E di certo non per caso visto che accade sistematicamente e immancabilmente.
    Quanto all'uso dei media per instaurare ideologie, come dicevano Luisa e Mic, la vera corazzata per imporre su scala globale e industriale pensieri conformi e liste preconfezionate di "buoni & cattivi" secondo i loro fini è il sistema hollywoodiano. Per esempio anche in film o telefilm polizieschi che teoricamente non dovrebbero c'entrare nulla i personaggi malvagi, criminali, corrotti o psicopatici sono molto spesso cattolici. Se va bene "cattolico" viene associato a "stupido" o "falso". Se qualche altra religione fosse trattata così li avrebbero già sbancati a forza di cause, manette e risarcimenti (in un altro mondo ovviamente).
    Miles

    RispondiElimina
  11. Konrad Lorenz, zoologo ed etologo, nel suo libro "L'anello di re Salomone" tra i tanti esempi cita quello degli animali in cattività che presentano aberrazioni nel comportamento,le quali non compaiono allo stato libero dell'animale. Forse erano colombe o altro non ricordo. Andai un giorno in un canile,ciò mi tornò in mente e ne constatai la veridicità nei cani raggruppati in una stessa gabbia, mentre quelli soli sembravano pazzi. Il pensiero invitava ad un confronto.Si può dire lo stesso per l'uomo? No, perchè infiniti sono gli esempi di uomini che hanno vissuto in reale cattività o in reale solitudine senza perdere il dominio di se stessi. Sì, se la cattività,la solitudine riguardano condizioni dell'anima e delle potenze spirituali dell'essere umano.Per un modo di agire caratteristico del male, la cattività e la solitudine dell'anima vengono presentate come limiti esterni da abbattere di cui la società dovrebbe farsi carico.Viceversa ogni agente educativo, formativo, religioso o laico che sia, dovrebbe dare il suo contributo per liberare le anime, le potenze spirituali dell'essere umano affinchè questi possa,in verità,libertà,giustizia, da solo orientarsi nella vita e nelle prove sempre imprevedibili che lo attendono. Ed ora siamo alle prese con questa bolla del sesso, gender, omo, trans e chissà, con pargoli garantiti come ticket della mutua.Poi quando si saranno fatti il giretto al parco col bebè lo ricicleranno perchè obsoleto.Si possono anche cambiare,ovviamente, se non corrispondono alla propria concezione di qualità della vita.In particolare verso l'adolescenza con ormoni e brufoli fuori da ogni elegante controllo. Nessun problema per le leggi, si legifera ormai su misura, ad ognuno la sua legge, unica condizione che la lex non disturbi i guidatori, poi fate come più vi aggrada. Essere al passo con i tempi e in pieno progresso, questo, sì, è di conforto.

    RispondiElimina
  12. N.B.a 14:48 Ogni aberrazione legiferata moltiplica i ceppi dell'essere umano condotto scaltramente dalla perdita della sua grandezza alla cosificazione di se stesso. Una prostituzione per legge non potrà che portare ad un annientamento individuale e collettivo della dignità di popolo, di stato, di nazione,di chiesa.

    RispondiElimina
  13. Non c'e' bisogno di essere cattolici ...23 gennaio, 2016 20:00

    " Affermare che omo ed etero sono coppie equivalenti , che per la societa' e per i figli non fa differenza , e' negare un'evidenza che a doverla spiegare vien da piangere . Siamo giunti a un tale oscuramento della ragione , da pensare che siano le leggi a stabilire la verita' delle cose ."
    Carlo Caffarra , Cardinale e Arcivescovo di Bologna

    RispondiElimina
  14. Questo non capiscono di noi cattolici: non facciamo battaglie “integraliste” contro questo e quello, non lottiamo per la nostra sola sopravvivenza. Non più. La nostra ormai è una battaglia contro la morte. Lottiamo contro la fine del mondo.

    http://www.papalepapale.com/develop/i-cristiani-lottano-contro-la-fine-del-mondo-ormai-non-per-se-stessi/

    RispondiElimina
  15. Una nuova dittatura antireligiosa, che non usa botte e internamenti (almeno per ora) ma tutti i mezzi di comunicazione e la pubblicità. E'subdola, insidiosa, sotterranea.

    Gli unici fuori dal coro siamo noi, i cattolici tradizionalisti, visto che i modernisti sono ben graditi perché non si oppongono e 'flirtano' con il potere dominante (vedi Cecchi Paone e Galantino sul web).

    Non lo dico con spocchia, è un dato di fatto e l'emarginazione culturale lo dimostra.

    Dice bene Miles: cattolico è sinonimo di stupido e falso, quindi una specie di incapace di intendere e di volere che, però, al contrario di quelli veri, non merita lo stesso rispetto.

    Soprattutto se la sua opinione è in contrasto con quella dominante: diventa un'"ingerenza" intollerabile nella "laicità dello Stato".

    Hanno cambiato anche il significato di laicità, che non è più neutralità che garantisce tutti, ma lo schermo di un'ideologia materialista e anticattolica.

    La pubblicità evidenziata da Luisa è un esempio, e siccome la concorrenza porta le aziende a imitarsi per tenere il passo, gli spot omosessuali si moltplicheranno.

    Dice bene Tralcio nel suo ironico intervento che coglie nel segno:
    'satana in grande spolvero'.
    Non c'è dubbio, e' evidnte la zampa sua sotto questa nuova dittatura.
    E ha conquistato anche il Trono di Pietro perché, volente o nolente, per buona o mala fede,questo Papa oggettivamente fa il gioco del nemico.

    Del resto, se persino il Papa rimprovera duramente i cattolici tradizionalisti assimilandoli a scribi e farisei falsi e ipocriti, non c'è più scampo;
    "Vanno persino contro il loro papa, che da ragione a noi e a tutto quello che abbiamo sempre detto", questa è la sostanza.

    Tutti contro per rimanere fedeli alla semplicita' della Tradizione ...Rallegriamoci, è segno che la via e' quella giusta.
    Pace e bene. Luigi



    RispondiElimina
  16. Tralcio, sempre un mito.
    "Lo scatenamento satanico è in grande spolvero", contatazione perfetta.
    humilitas

    RispondiElimina
  17. http://www.antoniosocci.com/il-popolo-del-family-day-travolge-anche-bergoglio-e-lo-costringe-a-dare-un-appoggio-a-malincuore-a-bagnasco-e-alla-manifestazione-del-30-gennaio-ma-conoscendo-bergoglio/

    RispondiElimina
  18. http://www.patriarcatovenezia.it/patriarcato_venezia_hpnew/news/00002516_La_famiglia_fermento_di_bene_comune__dichiarazione_dei_Vescovi_del_Triveneto_sui_temi_del_dibattito_attuale.html

    RispondiElimina
  19. Ecco la civiltà della gaystapo:
    http://www.tempi.it/contestate-le-sentinelle-in-piedi-in-diverse-piazze-italiane-insulti-sputi-e-bestemmie-ora-dite-voi-chi-sono-i-violenti#.VqSTbhnclAi

    RispondiElimina
  20. Gaystapo: Sgarbi linciato e minacciato di morte sui social perchè difende la famiglia.
    http://www.noaimatrimonigayinitalia.it/2016/01/23/gaystapo-sgarbi-linciato-e-minacciato-di-morte-sui-social-dai-gay-perche-difende-la-famiglia/

    RispondiElimina
  21. http://it.aleteia.org/2015/06/30/la-testimonianza-della-figlia-di-una-coppia-gay-che-dovrebbe-farci-svegliare/

    RispondiElimina
  22. Sembra che Enzo Bianchi (il famoso e gettonatissimo sedicente 'priore') abbia esternato ancora i suoi detti sull'omosessualità. Approfitto per ricordare questa chiara esposizione di Paolo Pasqualucci proprio in confronto della sua affermazione di mesi fa:

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/09/e-falso-dire-che-ns-gesu-cristo-non-ha.html

    RispondiElimina
  23. Ringrazio gli Anonimi qua su che, con le loro segnalazioni, ci offrono un ventaglio di ciò che accade.
    Mi chiedo perché non si danno un nick. Ci vuole proprio tanto?

    RispondiElimina
  24. La guerra dei numeri sulle Piazza Italiane a sostegno del ddl Cirinnà
    ... L'unico obiettivo era quello di guadagnare i titoloni dei media di regime, ed è stato centrato in pieno. Repubblica, Corriere della Sera, Stampa, Fatto Quotidiano, ce la mettono tutta per convincere i lettori del successo dell'iniziativa Lgbt. Del resto non è difficile organizzare le manifestazioni seduti davanti al computer. Si prende una cartina dell'Italia, si segnano 30, 40, 50, 80, 90 puntini rossi, poi si chiamano i giornalisti amici e tutto passa in redazione. I fotografi ricevono l'ordine di fare solo degli scatti ad altezza d'uomo, idem le due telecamere che si mandano, e il gioco è fatto.... (Don Salvatore Lazzara)

    http://www.allaquerciadimamre.it/attualita-e-pensieri/688-la-guerra-dei-numeri-sulle-piazza-italiane-a-sostegno-del-ddl-cirinna

    RispondiElimina
  25. "I profanatori della famiglia non avranno pace; solo la famiglia cristiana, ossequiente alla legge del Creatore e del Redentore, aiutata dalla grazia, è garanzia di pace"
    (Magistero del Venerabile Papa Pio XII, UDIENZA GENERALE Mercoledì, 19 luglio 1939)

    RispondiElimina
  26. Per quel poco che conosco le piazze d'Italia, nessuna di quelle citate e riempite è una piazza d'armi.

    RispondiElimina
  27. Lo fecero anche in Francia ed in USA: loro hanno sempre i numeri, gli altri mai, loro hanno la maggioranza, il popolo è con loro. Poi, pero', il potere lo prendono solo coi brogli e le armi ed i colpi di stato, mai in modo democratico. E se in piazza ci vanno gli altri, apriti cielo, dagli all'untore e chiamano l'esercito ( Armata rossa un tempo, NATO ora).
    Ma ciò che è contro natura, sempre contro natura resta. Si preoccupano tanto dell'inesistente climate change ( il clima terrestre cambia d quando si è formata laTerra grazie all'atmosfera) e non del "nature change" che vogliono imporci.
    Oggi un tifoso napoletano sfoggiava a favore di telecamere un bellissimo e grosso finocchio. Grande!
    Rr

    RispondiElimina
  28. Lo sapevate che la Cirinnà che oggi perora il riconoscimento legale alla pratica dell’utero in affitto è la stessa che una decina di anni fa come delegata del Sindaco di Roma ai diritti degli animali aveva emanato un regolamento che proibiva la separazione dei cuccioli di cane e gatto dalla madre?

    RispondiElimina
  29. Ne consegue che anche la Cirinnà è indiscutibilmente e irrimediabilmente ciula, oltre che in malafede. Non che avessimo dei dubbi, eh.
    Ma perché gli animalisti che amano i cuccioli delle bestie ce l'hanno tanto coi bambini? Anti-umani credo sia il termine più appropriato per descriverli, in fondo in fondo son tutti convinti che l'Uomo è il cancro del mondo, anziché il capolavoro della Creazione. Istinto di morte allo stato puro.
    humilitas

    RispondiElimina
  30. Si, humilitas, ma se amano tanto la morte, se la dessero e ci liberassero della loro presenza. Come i comunisti d'amtam: sempre a parlare dell'URSS, ma nessuno che ci si trasferisse armi e bagagli.
    Anche ora: vogliono le marriage pour tous e la maternita' surrogata? Si trasferissero in USA, dove c'e tutto. Basta pagare. Ma loro sicuramente la vogliono con la mutua, come l'aborto.
    Che democrazia sarà quella in cui il 90% della gente deve sottostare al 10%, a tenersi larghissimi? Mah...
    Rr
    PS: non sapevo che Cirinna' fosse un altro prodotto tossico della gestione PCI-PDS-DS-PD di Roma...e poi dice che non bisognava mandarli al confino...in un'isola siberiana pero', non a Ventotene.

    RispondiElimina
  31. Come dice mio marito, se amano tanto la morte, bè che inizino a dimostrarlo ammazzandosi! Cosi, come nota peraltro anche Rr, ci libererebbero della loro presenza... e ne guadagneremmo tutti.
    Volevo scrivere questa conclusione subito, ma non ho osato. Rr come al solito mi ha preceduto perché ha ancora meno filtri di me. Insomma, mi devo disciulare un po' anche io, lo so, lo so.
    Quindi non mi resta che sottoscrivere!!!
    humilitas

    RispondiElimina
  32. Una bella osservazione sulla dittatura omosessualista e su un possibile reato di opinione per chi critica:

    http://www.nocristianofobia.org/meluzzi-sulla-legge-contro-lomofobia-mi-ricorda-tanto-i-regimi-totalitari-del-secolo-passato/

    Un'altro fatto veramente estremo sulla resa della Chiesa cattolica:

    http://www.nocristianofobia.org/il-vescovo-di-chioggia-contro-il-sindaco-che-vuole-il-crocifisso-nei-locali-pubblici/

    Infine la ciliegina sulla torta dallo stesso sito: prepotenza ideologica sul bambino alla materna:

    http://www.nocristianofobia.org/bimbo-della-materna-rimproverato-dalla-maestra-per-un-alleluja/

    ...e siamo appena all'inizio.
    Pace e bene a tutti.

    RispondiElimina
  33. Punti di vista ....24 gennaio, 2016 23:58

    http://www.ilgiornale.it/news/delirio-emiliano-unioni-gay-madonna-era-ragazza-madre-1216224.html?mobile_detect=false

    Beh , un parroco così concludeva la sua omelìa sulla famiglia attuale e la difficolta' a mantenerla unita :

    " In fondo anche Gesu' aveva due padri "

    RispondiElimina
  34. Humilitas,
    Non è che ho meno filtri, è che sono stufa di pagare per gente che vuole vedere la realta' secondo l'ideologia, e non come invece è.
    In più ho una figlia e mi preoccupo per il domani che troverà.
    Rr

    RispondiElimina
  35. Rr, non posso che essere d'accordo. Ho una figlia anche io e le tue preoccupazioni sono le mie, evidentemente...
    Comunque è vero che di filtri ne hai pochi, e lo considero un pregio.
    humilitas

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.