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sabato 18 marzo 2017

La TV può causare una malattia cerebrale degenerativa progressiva - Agostino Nobile

Il centrodestra del premier Mark Rutte vince le elezioni politiche in Olanda conquistando 33 seggi. Geert Wilders, l'unico politico ad affermare che l'islam non è compatibile con la democrazia, cresce ma non supera i 20 seggi. I media lo stigmatizzano come razzista, populista, xenofobo, nazista. Il popolo, che si accultura con la TV, non deve aver letto il Corano e la storia dell'islam, e che non sembra rendersi conto del terrorismo dilagante, ha abboccato al martellamento mediatico. Alle elezioni crollano i laburisti dai 38 seggi del 2012 a 9 seggi. I Verdi di sinistra guidati dal giovane filo islamico Jesse Klaver ribattezzato “il Justin Trudeau olandese” da 4 seggi passano a 14 seggi. Ciliegina sulla torta: per la prima volta in Parlamento entra il partito DENK, fondato da due ex militanti nel partito socialdemocratico, i turco-olandesi Tunahan Kuzu e Selcuk Öztürk. Questo il quadro politico di un'Olanda, dove nel 2015 la gerarchia cattolica stimava di dover chiudere due terzi delle proprie 1600 chiese nei prossimi dieci anni, mentre i protestanti dovranno dismettere 700 chiese nei prossimi quattro anni. In un paese dove un musulmano ha sgozzato il regista Theo Van Gogh , tentando di far fare la stessa fine alla sua compagna Hirsi Ali, e l'invasione di musulmani che non ne vogliono sapere dell'integrazione, per la maggioranza sembra normale.

Da qualche anno Geert Wilders viaggia con un giubbotto anti proiettile, con la scorta 24ore su 24, dormendo ogni notte in luoghi diversi. Se poi sommiamo il tutto alle minacce di jihad in terra europea del ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, dovremmo pensare che il popolo del paese dei tulipani, oltre a considerarsi erroneamente una società all'avanguardia, mentalmente ci sembra abbastanza liquefatto. Comunque, siamo quasi certi che tra aborto, eutanasia, calo delle nascite e matrimoni gay, l'Olanda sarà tra i primi paesi ad essere islamizzato democraticamente.
Da come stanno andando le cose in Germania, Francia e Italia, dove i nuovi movimenti e i nuovi rappresentanti dei partiti promuovono, cambiando le virgole, gli stessi programmi della Merkel, Hollande e Renzi, pare proprio che le cose non andranno molto diversamente. Anche perché, il numero dei musulmani con diritto di voto cresce in maniera esponenziale.

Trump e la Brexit ci avevano dato una speranza che si è frantumata contro l'inettitudine del popolo europeo. Evidentemente dalle nostri parti la forza persuasiva dei media può fare ancora la differenza. Dunque non è esagerato considerare il piccolo schermo come la più potente arma di assuefazione, capace di plagiare un numero illimitato di utenti. I produttori hanno acquisito un tale grado di professionalità che possono operare lavaggi cerebrali televisivi in profondità. Non lasciano niente al caso, dai telegiornali alle fiction, varietà, internet, cartoni animati, fino alla pubblicità. Devono convincerci che il male è bene e il brutto è bello. È il modo più semplice per cancellare il senso critico. Sanno bene che l'uomo privo della coscienza critica si riduce all'animalità e che possono ammaestrarlo come desiderano. 

Veniamo a casa nostra. Coloro che controllano i media non si fanno mancare l'ausilio dei personaggi più sprovveduti del cosiddetto mondo artistico. Basti pensare che mentre milioni di famiglie vivono in povertà, la violenza dilaga nelle strade, nei negozi, nei treni negli autobus e il bullismo tra i giovani ha raggiunto livelli di ferocia inauditi, alcuni nostri “artisti” si fanno immortalare mentre spazzano per le strade della propria città, per ricordarci che l'ecologia è fondamentale per la sopravvivenza. Qualcun altro, un “big” preoccupato per le visite inaspettate di alcuni malintenzionati, finalmente comincia a capire come vivono milioni di italiani. Ha paura, nonostante il sostanzioso conto in banca. Non una parola del male che sta immiserendo sotto tutti gli aspetti gli italiani.
Un esempio altrettanto triste ci è dato dall'atteggiamento totalmente passivo dei loro fans. Grazie all'inerzia trasmessa dalla mia generazione, molti giovani non sono in grado di valutare e di discernere perché hanno perso il concetto del bene e del male. Sono stati abituati a stare nel gregge, si emozionano e pensano all'unisono, prendendo come esempio individui senza spessore umano, che del materialismo sfrenato hanno fatto un codice di vita. Il carattere di certi personaggi dello star system nostrano, e non solo, che finisce spiattellato sui rotocalchi e in certe trasmisioni (vedi l'isola dei famosi) dimostrano chiaramente che in molti di loro non c'è quella tolleranza che ostentano, ma una forma di narcisismo becero e maniacale. Sono invidiosi, strafottenti, arroganti, codardi, privi di dignità e di pudore. È questa razza che punta il dito contro la famiglia naturale, che vogliono condannare i futuri bambini a crescere con due padri o due madri. Sono gli stessi che approvano l'aborto e l'eutanasia. Le scimmie dell'uomo si sentono orgogliosi della loro miseria, hanno messo le radici nella più potente macchina ammazza pensiero della storia e stigmatizzano le persone oneste e di buon senso. 

Un esempio ci è stato dato dalle iene. Già il nome è tutto un programma, ma potrebbe essere rinfrescante se non fossero ideologizzati. E accetteremmo di buon grado la loro ignobiltà se accettassero quella dei loro oppositori. In una trasmissione su Italia 1 domenica 12 marzo J-Aids e Skefez (non è un refuso) spalleggiati da una iena ridens, hanno volgarmente sbeffeggiato milioni di genitori e il diritto dei bambini di crescere con chi li ha messi al mondo. I due eroi del pensiero unico, l'avranno fatto per il gusto della trasgressione, ma la porzione di veleno nella mente degli utenti è stata inoculata. Quando questi signori e simili avranno un figlio e lo doneranno generosamente a due sposi maschi, mostreranno la loro coerenza. Ignobili e coerenti. Ma non accadrà. Non sono mica scemi, più semplicemente se ne infischiano del messaggio distruttivo che infliggono a milioni di italiani. Squallidi strafottenti, per l'appunto.
La società attuale ricorda più meno quella tedesca del secolo scorso, quando il popolo osannava il Führer che aveva dato alla Germania una potenza economica e militare (nell'Italia attuale nemmeno quello). Mentre i media sostenevano il Terzo Reich e gli intellettuali scrivevano libelli d'amore per  Hitler, i cantanti, i comici intrattenevano il popolo portando allegria e nuove emozioni. Dopo alcuni anni della Germania restò solo il fumo, nelle città e nelle anime. 

La TV, come abbiamo visto, non è solo un mezzo d'intrattenimento, è un'arma. I nostri politici, imitando i tycoon del resto del mondo che possiedono giornali e reti televisive, si litigano le reti televisive a colpi di giornalisti e di mercanti di emozioni allineati al solo fine di imporre un tipo di società decisa a tavolino, diffondendo paure e utopie che loro stessi creano. Cosa c'è di più forte della paura? Più l'allarmismo si diffonde, più la rassegnazione cresce. Il tutto viene indotto prevalentemente nelle ore serali, quando l'utente è meno reattivo e più incline ad accogliere la nuova ideologia. Anche qui, niente di nuovo. È il metodo utilizzato dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels. Le adunate notturne di Hitler, dicono gli storici, avevano un grande impatto psicologico sulla popolazione proprio perché venivano fatte nelle ore in cui il popolo è meno reattivo. Ora, se i tedeschi erano costretti a spostarsi di casa e a stare in piedi durante un comizio, il popolo dell'attuale pseudo democrazia non ha nemmeno questo inconveniente. Si autolobotomizza nel proprio salotto, davanti la TV.

Cosa fare? Utilizzare la stessa arma. So che la proposta farà storcere il naso ai più, ma se non vogliamo aspettare un improbabile miracolo che eviti l'abisso, o una guerra civile, bisogna reagire. 
I partiti che hanno portato al disastro attuale l'Italia e in Europa continuano a vincere per una sola ragione: possono vomitare le loro menzogne nei grandi media.

Le vendite dei quotidiani sono in caduta verticale, ma la TV è in tutte le case. Gli articoli, i blog e i libri non potranno mai coprire il numero degli utenti televisivi. Negli USA il presidente Trump ha potuto contare sulle TV evangeliche, senza di loro molto probabilmente avrebbe vinto la Clinton. Anche nei paesi musulmani, indù e buddisti non mancano i canali religiosi che fanno politica, e riescono a galvanizzare milioni di fedeli che trovano un punto di riferimento condiviso da milioni di persone. Nel mondo cattolico? I cattolici dell'era bergogliana come riferimento non hanno più nemmeno la Chiesa.

Se non siamo troppo schizzinosi o rassegnati dovremmo, dunque, trovare i fondi per una rete d'ispirazione cattolica. Non è necessario programmare 24ore al giorno, basterebbero due o tre programmi serali riproponendoli magari la mattina e il pomeriggio seguenti. Abbiamo fior di storici, scrittori e giornalisti in grado di confutare le fake news dilaganti e le calunnie che per secoli hanno ridicolizzato e infamato la storia del cattolicesimo e dunque dell'occidente. L'odio per il proprio passato e i sensi di colpa creati dai falsi storici sono le cause principali della decadenza occidentale. Abbiamo inoltre personaggi autorevoli nel campo della sociologia, della filosofia e delle scienze, che possono aprire gli occhi alla maggioranza videodipendente (non dimentichiamo che i nuovi modelli TV Smart sono in grado di spiarci come su Facebook). E, a proposito di FB, si dovrebbe creare un sito dove tutti possono interagire senza il rischio di essere bloccati dai dipendenti della piovra Mark Zuckerman. Organizzare un personale anti hackers in grado di rendere, come si dice, pan per focaccia. Costituire gruppi di giudici, magistrati e avvocati che non hanno perso il buon senso per difenderci dai colleghi che l'hanno perso.
Difficile da realizzare, diranno molti. Niente è facile, ma la posta in gioco è altissima. Se non vogliamo morire eutanasizzati per un'appendicite o per una depressione passeggera e dare la testa dei nostri figli all'islam, dobbiamo per forza muoverci. Il moloch è all'opera da molti anni, ed ha quasi raggiunto la sua meta. Indignarsi non serve, i blog sono utili ma non sufficienti. Entrare in tutte le case italiane dà perlomeno la speranza di non essere sopraffatti.
Agostino Nobile
Autore di: “Quello che i cattolici devono sapere – Almeno per evitare una fine ridicola” e “Anticristo Superstar” (Edizioni Segno). [vedi]

13 commenti:

  1. La passività dell'occidente, in particolare dell'Europa e dell'Italia, nei confronti della violenza islamica, è ben riassunta da una vecchia scenetta del comico Totò, in cui Totò raccontava ad un amico che un tale lo prendeva a schiaffoni, ed a ogni ceffone gli urlava: "Pasquale!!!", e giù una raffica di insulti e di schiaffoni!
    L'amico chiedeva a Totò: "E tu non facevi niente? Non reagivi?", e Totò gli diceva che rideva e dentro di sé pensava: "Voglio vedere fino a che punto questo vuole arrivare", e continuava a prendersi schiaffoni!
    Incalzato dall'amico che insisteva: "E tu ridevi e non facevi niente?", spazientito e irritato Totò diceva: "E mica sono Pasquale io!!!".
    Attualizzata al giorno d'oggi questa scenetta vede l'islam prendere a schiaffoni l'occidente, ed a ogni schiaffone l'islam urla: "Crociati!!!", e giù una raffica di insulti e schiaffoni!
    L'occidente zitto si prende i ceffoni e ride istericamente dicendo: "Voglio vedere fino a che punto questi vogliono arrivare!", e a chi gli chiede: "Ma come non fai niente? Non reagisci?", l'occidente specialmente l'Europa e l'Italia, rispondono spazientiti e irritati: "E mica siamo crociati noi! Noi siamo laici!!!". Si potrebbe farne una vignetta!

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  2. La televisione è un ambito. Tutti gli altri già occupati, conventi e scuole cattoliche comprese. Non giungono notizie rassicuranti su Sat2000. Non ho la televisione e non so. Non so neanche se nel nostro paese esistono ancora cattolici, osservanti, non conformi al modernismovaticansecodo bergogliofashion. Anche per questo progetto occorre una squadra scelta, incontaminabile ed incontaminata. Nel mentre chiediamoci perché tante iniziative cattoliche sono fallite. Costruire il nuovo, senza aver capito il crollo del vecchio, automaticamente, destina al fallimento.Come abbiamo toccato con mano, non si costruisce nulla se non si capiscono le cause del fallimento precedente e le si combatte e si porta avanti il restauro della casa; nel fermo convincimento che le forze della dissoluzione non dormono mai. E che adulti non si diventa mai, con ogni generazione si ricomincia da capo e da capo il nemico risemina la zizzania. Anche nel nuovo.

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  3. «E non vorrei finire senza una cosa che mi è venuta in mente quando il Cardinale Prefetto ha parlato. Lui ha parlato delle chiavi e della Madonna, e mi è piaciuto, e dirò una cosa… due cose. A me ha fatto tanto bene quando, da giovane, leggevo il libro di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori sulla Madonna: Le glorie di Maria. Sempre, alla fine di ogni capitolo, c’era un miracolo della Madonna, con cui lei entrava nel mezzo della vita e sistemava le cose. E la seconda cosa. Sulla Madonna c’è una leggenda, una tradizione che mi hanno raccontato esiste nel Sud d’Italia: la Madonna dei mandarini. E’ una terra dove ci sono tanti mandarini, non è vero? E dicono che sia la patrona dei ladri. [ride, ridono] Dicono che i ladri vanno a pregare là. E la leggenda – così raccontano – è che i ladri che pregano la Madonna dei mandarini, quando muoiono, c’è la fila davanti a Pietro che ha le chiavi, e apre e lascia passare uno, poi apre e lascia passare un altro; e la Madonna, quando vede uno di questi, gli fa segno di nascondersi; e poi, quando sono passati tutti, Pietro chiude e viene la notte e la Madonna dalla finestra lo chiama e lo fa entrare dalla finestra. E’ un racconto popolare, ma è tanto bello: perdonare con la Mamma accanto; perdonare con la Madre. Perché questa donna, quest’uomo che viene al confessionale, ha una Madre in Cielo che gli aprirà la porta e lo aiuterà al momento di entrare in Cielo. Sempre la Madonna, perché la Madonna aiuta anche noi nell’esercizio della misericordia. Ringrazio il Cardinale di questi due segni: le chiavi e la Madonna. Grazie tante».

    Papa Francesco ieri.
    Ed è un bel pensiero

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  4. 1 su 1000 ce la fa, ogni tanto ne azzecca uno......
    @irina ha detto
    Non ha la tv? Guadagna in salute, sat 2000 fa letteralmente schifo, anzi di più, in-guar-da-bi-le, come fanghiglia cristiana, l'osservatorio romano , zenit, civiltà acattolica ed altre amene pubblicazioni, tralascio gli articoli turiferari e le centinaia di libri sul vdr, che il mal di stomaco ce l'ho già di mio. Anonymous.

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  5. In Olanda il partito degli euroscettici identitari esce dalle elezioni con 5 seggi in più, il Partito Laburista (l'omologo del PD italiano) con 29 seggi in meno.
    I tecnocrati epigoni dell'eurocomunismo stanno vivendo quella che si chiama "fine graduale degenerativa".

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  6. @Anonimo 18 marzo 2017 15:25: Pensi che una parlamentare del PD nostrano di fronte ai dati che lei ha elencato ha sentenziato: "Abbiamo vinto!". I precedenti totalitarismi, molto più rozzi e ingenui di quello in atto, usavano pallottole e manette. Quello attuale usa la manipolazione e mistificazione scientifica, martellante e capillare, anche delle emozioni, tramite istituzioni che dovrebbero essere imparziali e mezzi di informazione e intrattenimento di ogni tipo. Ma se non basta usa anche pallottole e manette. In pratica nella realtà sono riusciti a superare perfino Orwell 1984.
    Detto questo la società descritta nell'articolo parrebbe quella auspicata a gran voce dalla Chiesa di Bergoglio che ci vuole dissolti in essa perchè la società ha sempre ragione.
    Miles

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  7. Appena sentito alla fine del rosario su Sat2000. Preghiera dell'anziano:... che le nostre malattie siano una riparazione sociale (sic). Che vorrà dire?!?

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  8. E che dire dei libri di storia delle scuole? Anche questi si che servono per incaponire i ragazzi e metterli tutti ..."in gregge"! Una bugia dietro l'altra...non un libro di testo adottato, fuori dagli schemi pre- confezionati che faccia quantomeno pensare che possa esserci una chiave di comprensione e di lettura diversa della storia da come la vuole inculcare il regime unico mondiale! Che pena! Anche su questo argomento ce ne sarebbe da dire...sarebbe un bell'argomento proprio per un articolo, sempre che non se ne sia già parlato. Propongo alla redazione di postare qualcosa a riguardo, giusto per renderci conto di che razza di caproni si stanno " impegnando ad educare" nelle scuole!
    Joseph1903

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  9. Ho notato anch'io un livello sempre più basso nei libri di scuola delle mie nipoti. Testi striminziti e tutti centrati sull'economia. Ricordo che ai miei tempi, ad esempio, quando studiavamo la storia, prima dei fatti ci inquadravano le epoche, le idee e le circostanze che li influenzavano. Oggi c'è solo una scarna visione ideologica e ideologizzante che veicola il pensiero unico.
    Mi colpisce che sia questo articolo che il successivo invitano a reagire. In questo caso occorrerebbe promuovere una TV alternativa così come bisognerebbe organizzare scuole alternative per sottrarre le nuove generazioni alla manipolazione inesorabile.
    Ma...
    Per la scuola non mancano esempi di eccellenza soprattutto negli altri paesi. Qui so che ad Albano, oltre ad elementari e medie da quest'anno apre il liceo. Ma resta una risorsa esigua, un inizio incoraggiante ma pur sempre un'oasi in un deserto.
    Noi ne abbiamo parlato più volte. Non mancano né le idee né i docenti (tra i lettori ci sono diversi giovani candidati insegnanti). Mancano le risorse...

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  10. Inoltre la scuola richiede energie e capacità organizzative, oltre la soluzione di esigenze logistiche ed economiche di non poco conto.

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  11. # Scadimento nell'insegnamento e nella conoscenza della storia

    La decadenza dell'insegnamento della storia, ma credo anche della filosofia, è cominciata quando, nel secondo dopoguerra, hanno cominciato ad imporsi testi di taglio cosiddetto vulgar-marxista: la storia ridotta a sintesi dei vari periodi, con pochissimi nomi, date, fatti, sintesi condotte all'insegna del determinismo storico della dialettica marxista, con la prevalenza data ai fattori economici. Ora, scrivere di storia, anche a livello di manuale scolastico, in modo assolutamente obiettivo è impossibile. Tuttavia, se l'opera è valida, perché l'autore dimostra "senso storico", chi legge potrà separare il grano dal loglio delle opinioni personali dello storico o manualista.
    Ma nell'insegnamento, dopo i guasti prodotti dai metodi del marxismo volgare, sono arrivati quelli provocati dall'intrusione della psicoanalisi, del sociologismo, del femminismo e, a quanto pare, adesso anche dell'ideologia "arcobaleno".
    Per ciò che riguarda la storiografia vera e propria, mi sembra che la situazione sia fluida: c'è stata in Italia una scuola seria come quella di Renzo De Felice, lo storico del fascismo (di formazione crociana e antifascista), che ha riportato al centro il documento, imponendo anche ad esponenti di altri indirizzi un metodo razionale e sistematico di indagine. Ma sempre (non solo in Italia) una storiografia ideologizzata, che si riflette anche in una saggistica storico-polemica dai toni disinvolti, violenti e faziosi.
    Un aspetto interessante della rivalutazione del documento quale base di ogni discorso di storia, lo si ha nella cosiddetta "microstoria", di origine anglosassone credo, basata sull'uso estensivo di diari, memorie, documenti privati. Un uso indubbiamente efficace e attendibile ne ha fatto G. Pansa, anche se in forma narrativa, giungendo in pratica a demolire (da sinistra) l'immagine (retorica) ufficiale della Resistenza.
    E in ambito cattolico, come stanno le cose, per l'insegnamento della storia? Non mi sembra siano molto brillanti.
    PP

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  12. Le grandi difficoltà del fondare una scuola sono essenzialmente due:
    1)Il capitali di conduzione nel tempo. Non essendo la scuola un'impresa economica in NESSUN modo. La scuola, come qualsiasi impresa culturale, è un secchio senza fondo. Forse dopo una ventina di anni riesce ad andare in pari.
    2)Il personale, non è sufficiente che ci sia, va curato, sostenuto, educato ed istruito nel tempo. Non può e non deve essere sfruttato oltre le sue possibilità perché ogni mattina deve dare tutto se stesso. La sua vita morale deve essere pura.

    Solo col tempo ho capito perchè tanti ordini religiosi hanno avuto come loro unico scopo questo e questo soltanto.Ciò come premessa breve.

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  13. Non mi sembra che la “vittoria” di Rutte abbia decretato la sconfitta del populismo, anzi, richiamando la sua giusta analisi, ne rappresenta proprio il frutto. Infatti credo (e solo per riferirsi all’Olanda) che se Rutte non dovesse proseguire quell’atto di coraggio, iniziato la settimana scorsa, con la Turchia (ed i connazionali turchi in patria), incontrerebbe non poche difficoltà in questo suo nuovo mandato. C’è molto più populismo nell’elezione di Rutte che in quella che sarebbe stata una vittoria schiacciante di Wilders. Inutile continuare a fare gli indifferenti e/o cantar vittoria per il nulla…

    Io credo che il populismo europeo stia invece crescendo sempre più: le città tra Belgio, Olanda e Germania sono letteralmente invase dai Turchi e musulmani che non considero assolutamente integrati con noi. Hanno i loro quartieri, i loro negozi, i loro orari di lavoro, la loro lingua (molto di loro anche nati qui non parlano la lingua locale), insomma tutto diverso da noi (e per noi intendo l’altra faccia multieuropea di queste città); è questa l’integrazione?.

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