Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 29 agosto 2018

Veneziani già sa come andra a finire. Io no: spes contra spem speravi!

Realistica e disincantata analisi di Marcello Veneziani [qui]. Ne riprendo di seguito il succo, condividendo sia il realismo che il disincanto, ma poi dirò la mia in maniera più esaustiva quando sarò riuscita a concludere il confronto importante che avrò a breve. Intanto butto lì alcuni pensieri ritenendo che non possa essere tutto scontato se siamo in molti che spes contra spem speramus e ci impegniamo di conseguenza con le parole e con le opere. Come?  Vedremo, perché non può e non deve finire così... Cito dall'articolo di Veneziani:
Lo so come andrà a finire. Lo so perché conosco la storia, conosco la gente, conosco i potentati, conosco gli immigrati. Li conosco come li conoscete voi, per esperienza, precedenti, realismo e uso di mondo. Fino a ieri la scena era la seguente: non ho sentito un italiano che non fosse d’accordo con Salvini, che non giudicasse assurdo incriminare un ministro dell’interno che fa il suo dovere, oltre che il suo mandato elettorale, di salvaguardare i confini della nazione, come è previsto dalla Costituzione, e tutelare gli italiani, respingere gli arrivi clandestini e ribadire che i migranti non sbarcano in Italia ma in Europa. È assurdo che dobbiamo ricordarci dell’Europa quando si tratta di pagare i debiti o di non sfondare i bilanci. E invece dobbiamo scordarci dell’Europa quando arrivano i migranti perché allora, d’un tratto, diventiamo nazione e ce la dobbiamo sbattere noi. La nostra sovranità consiste nell’obbligo di accoglierli, anche se tutti gli altri non li vogliono. Fino a ieri non c’era una persona con cui ho parlato che in un modo o nell’altro non fosse di questa idea.
Viceversa non ho sentito un tg, un programma, un commentatore, un uomo di potere o un giornale che non fosse schierato contro l’Italia, contro gli italiani, contro Salvini e dalla parte dell’Europa che se ne frega dei migranti, dalla parte dei giudici che incriminano i ministri nel nome della legge, dalla parte dei migranti che sbarcano illegalmente. Una partita secca, il popolo compatto da una parte, il potere compatto dall’altra. In compagnia di Salvini quasi nessuno, la Lega c’è ma non si vede, c’è solo lui, c’è la Meloni e poi giù il deserto. I grillini, quando non sono appesi al Fico, e dunque pendono a sinistra, fanno i furbetti come di Maio che pur di galleggiare e di restare dove sta, e giocare a fare il superministro, è pronto a rimangiarsi tutto e a scaricare l’Alleato su cui sono puntati i cannoni mediatico-giudiziari del Palazzo, dai catto-bergogliosi alla sinistra sparsa.
[...] Per questo so come andrà a finire. Il consenso a Salvini prima o poi si sgonfierà, quando vedranno che non potrà dare i frutti sperati, che il loro Tribuno sarà isolato, le sue decisioni saranno sistematicamente smantellate dai Palazzi. Allora gli italiani si adatteranno, come sempre hanno fatto, abbozzeranno perché non vogliono mica imbarcarsi in una guerra civile. Si rifugeranno nelle tv e negli smartphone. E quello stanno aspettando gli sciacalli e le iene variamente disseminati nei media, nei tribunali, nei palazzi di potere. D’altra parte, è vero, non si può pensare di governare senza creare una classe dirigente, senza dotarsi di una strategia, ma soltanto a pelle, a orecchio, a botte di tweet, video e like. E così resterà quel divario assoluto tra la gente e il potere, ognuno troverà l’alibi per farsi i fatti suoi. E l’Italia sarà bell’e fottuta. 
MV, Il Tempo 28 agosto 2018
Fin da ora dico che Salvini non è poi così isolato né così prevalentemente multi-social. Agisce nel concreto con audace determinazione, promuove incontri e tesse rapporti e intese continuando a raccogliere consensi anche tra chi non lo ha votato. Oltre a dimostrarsi uomo di coraggio - un vir come non eravamo più abituati a vedere all'opera - da vero leader si è circondato di diversi collaboratori di spessore che fanno della Lega anche un crogiolo di idee e progetti di tutto rispetto. E, tuttavia, esse andrebbero esplicitate anche nella comunicazione più diretta, come idee forti che scaturiscono da una visone del mondo che non si fermi alle contingenze della cronaca e sappiano andare al di là degli slogan e dei proclami. Ed è vera l'affermazione di Veneziani che non tutti i consensi potranno resistere alle inevitabili difficoltà che si rivelano temibili e si affollano da molte direzioni; per cui credo che sia importante contribuire a tenere il fronte - anche e non solo - con una informazione corretta aumentandone l'efficacia attraverso strumenti piattaforme e agorà diversificati, insieme ad una formazione capace di colmare il deficit culturale e morale creatosi in quell'Italia che in buona parte s'è desta - alcuni segnali sembrano mostrarlo - da un letargo pluridecennale. Tuttavia, ciò che ancora manca è una chiara e netta presa di posizione sui temi etici, sui principi non negoziabili, che sono il presupposto per un autentico bene comune.

Il gioco di squadra della Lega (meglio sarebbe se si saldasse l'intesa con Giorgia Meloni e la parte sana di FI), credo sia uno degli elementi che possono fare la differenza rispetto all'accozzaglia che caratterizza il movimento dei suoi attuali alleati di governo. Questo ha raccolto molti voti diversi: alcuni di generica e larga protesta, altri dei delusi di una sinistra degenerata (l'anima di sinistra che non mancherà di creare seri problemi), altri ancora degli entusiasti del nuovo corso promesso, il tutto peraltro gestito con un'arrembante e dunque coinvolgente capacità di cavalcare le istanze di cambiamento se non anche di rivalsa; ma senza storia e senza elementi di coesione in grado di trasformare un movimento camaleontico in qualcosa di più stabile e credibile. In realtà il rischio serio per il futuro dell'Italia è che se dovesse cadere il governo attuale potrebbe consumarsi, eludendo le elezioni con la benedizione del Colle, l'abominevole inciucio (i camaleontici 5 stelle + quel che resta del PD/FI). Unica speranza è che non siano in maggioranza i grillini appesi al Fico.

Alle brutte spero che gli smartphone servano non tanto a trattenere in una realtà virtuale quanto ad un rapido raccordo per invadere le piazze.
E le forze dell'ordine non le consideriamo? Credo che l'attuale disordine aggravato dalle troppe scarcerazioni facili lo stiano subendo obtorto collo e non senza indignazione....

Non può e non deve finire come prefigurato da Veneziani anche per un altro motivo:  non siamo poi così pochi ad imbracciare l'arma del Santo Rosario [lo proponevamo qui]. Mentre per il resto si vedrà... (Maria Guarini)

56 commenti:

mic ha detto...

Alle brutte spero che gli smartphone servano non tanto a trattenere in una realtà virtuale quanto ad un rapido raccordo per invadere le piazze.
E le forze dell'ordine non le consideriamo? Credo che l'attuale disordine aggravato dalle troppe scarcerazioni facili lo stiano subendo obtorto collo e non senza indignazione....

Anonimo ha detto...

https://m.catania.livesicilia.it/2018/08/28/penalisti-catanesi-pronti-a-difendere-matteo-salvini_471420/

Anonimo ha detto...

Oremus! Regina delle Vittorie, prega per noi, per l’Italia e per Matteo Salvini!

Anonimo ha detto...

L'aria che tira in Italia.
Nel 2014 Renzi incontra Orban. Tutto OK.

Ieri "progressisti" manifestanti in piazza hanno minacciato di morte Salvini perché ha incontrato Orban.

irina ha detto...

Qui la famosa alternativa di governo la si costruisce con una religione sana, una politica che abbia a cuore il bene comune e non la fortuna degli amici e dei loro amici, una cultura che sia onesta e non contamini il passato ed il presente a cominciare dalla Bibbia. Siamo in un periodo malato. Difficile organizzare un rosario! Una scuoletta. Un seminario. Delle conferenze. Un'impresa che sia cattolica nei fini, negli operatori, nei mezzi. Bisogna formare, sanamente, le persone nel tempo.Prima la preghiera, poi lo studio. poi il fare, poi il dialogo.

mic ha detto...

Interessante Becchi/Palma

https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13371883/becchi-occhio-fico-diventerai-il-nuovo-fini-.html

mic ha detto...

E anche:
Monti critica il governo sul Corriere (la memoria corre al 2011 ma gli scenari non sono esattamente gli stessi a differenza dei poteri che lui rappresenta). E Pietro Senaldi lo inchioda.
https://www.liberoquotidiano.it/news/economia/13372445/mario-monti-ultima-presa-in-giro-italiani-pietro-senaldi-inchioda-stupidaggini-europa.html

Anonimo ha detto...

Non ricordo bene, ma le piazze d'Italia si riempirono quando i governi Renzi e Gentiloni accolsero a braccia aperte due dittatori come l'iraniano Rohani e il turco Erdogan? E quelli della sinistra militante che ieri hanno organizzato la manifestazione a Milano per la presenza in Italia del premier ungherese Orban non avevano niente da dire per l'arrivo in Italia di quei due leader antidemocratici, razzisti, antisemiti e che finanziano il terrorismo? Rohani, il presidente di un regime che dal 1979 massacra il proprio popolo, che impedisce libere elezioni, che manda alla forca scrittori e “peccatori sessuali”, che lapida le donne e le arresta senza velo, che vuole distruggere Israele e che nega la Shoah per farne un'altra. Erdogan, il presidente di un paese un tempo laico sotto di lui arretrato in qualsiasi indice di libertà civile, politica, culturale, “la più grande prigione al mondo per giornalisti”, una "dittatura" secondo Freedom House. E la sinistra, quando venne Rohani, la sinistra che ieri a Milano ha addobbato a festa antirazzista un gruppo di migranti, si è prodigata di portare in piazza i dissidenti iraniani in esilio in Italia?
Quella sinistra ieri presente a Milano contro Orban, ma un cui ex ministro della Cultura (Massimo Bray) vuole portare l'Iran alla Fiera del Libro di Torino. No, quella piazza di ieri a Milano non era “contro tutti i muri”. Era soltanto una conventicola di ipocriti che fanno politica.
Morale: la politica come diceva Rino Formica è “sangue e m...a”, tutti incontrano tutti, ai dittatori hanno stretto la mano governanti di destra e di sinistra. Ma almeno quest'ultima ci risparmi la farsa di dare lezioni di morale e patenti di moralità se a Milano mette piede un capo di stato europeo.
Giulio Meotti

Anonimo ha detto...

http://www.affaritaliani.it/economia/mercati-acquisti-di-btp-da-usa-russia-e-cina-spread-il-piano-del-governo-557072.html

Anonimo ha detto...

NON È UNO SCHERZO!
Il giudice lo libera perché lo spaccio era la sua unica fonte di sostentamento, poverino!
E poi quelli del Pd si chiedono perché il popolo scelga Salvini!

http://www.ilgiornale.it/news/politica/pusher-rimesso-libert-si-mantiene-spaccio-1569138.html

Anonimo ha detto...

Non condivido la tesi di Veneziani mentre condivido quella di Mic. Che la prima tesi sia il giochetto sporco ed anche non invisibile di mass media e sinistra è evidente, ma che il governo (dico governo e non Salvini come segno di speranza)regga a questa guerra per ora anche. Certamente non deve permettersi l'invasione tramite vaticano onde salvare capra e cavoli com'è stato recentemente, dopo il primo colpo di Mattarella. Il prossimo carico di merce umana sarà la prova definitiva in un senso o nell'altro. Tristo destino se la profezia Veneziani dovesse avverarsi, spero resti invece soltanto un suo nostalgico pensiero ad una classe decaduta, dato che egli non ama i populisti. Sa Rosario dunque e che Dio ci salvi.

Anonimo ha detto...

MACRON HA SCOPERTO L'AMERICA NEL 2018 - PENSAVA CHE FORSE NON LO SAPESSIMO???
TRANQUILLO, SAPPIAMO DI CHI E' LA MANO NEL NIGER CHE LASCIA PASSARE GLI IMMIGRATI CHE ALLA FINE ARRIVANO IN LIBIA. NESSUNO E' CIECO E NEMMENO SORDO.

Dopo l'incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban a Milano si riapre nuovamente lo scontro sul piano della gestione dell'emergenza immigrazione in Europa.

Col vertice di ieri di fatto è nato un asse tra Ungheria e Italia che cercherà di cambiare le regole fissate da Bruxelles su sbarchi e accoglienza dei migranti. Salvini e Orban sono stati molto chiari: "Rivedere i trattati per fermare insieme i migranti". Una posizione forte che è poi stata sottolineata da una stoccata di Orban a Macron: "È alla guida di una forza europea che sostiene l'immigrazione". E adesso arriva la risposta dall'Eliseo che mette nel mirino sia il vicepremier italiano che il premier ungherese: "Hanno ragione, sono il loro oppositore principale. Non cederò niente ai nazionalisti e a coloro che difendono i discorsi di odio. Se vogliono vedere in me il loro oppositore principale, hanno ragione".

Di fatto da Parigi arriva un messaggio chiaro per Roma e Budapest: l'Europa si sta spaccando sul fronte dell'immigrazione. Salvini a margine del vertice con Orban ha inviato un messaggio all'Eliseo chiedendo sostegno a Macron con l'apertura delle frontiere a Ventimiglia: "Il presidente francese Macron, che è ai minimi storici della popolarità in patria, è il primo che dovrebbe mostrare solidarietà riaprendo il confine di Ventimiglia. E questo lo può fare anche domattina". Da Parigi è arrivata una risposta che chiude ogni possibilità di dialogo e riparte lo scontro.

Anonimo ha detto...

http://www.affaritaliani.it/politica/salvini-sei-sicuro-di-essere-dalla-parte-della-ragione-557298.html

Anonimo ha detto...

LE SINISTRE MANIFESTANO contro il democratico Orban. Preferiscono Erdogan il repressore (260 morti) e Rouhani l'impiccatore.

mic ha detto...

Sta già emergendo che le foto dei torturati in Libia diffuse dai rotocalchi turbomondialisti al solo fine di imporre all'Europa la deportazione di esseri umani dall’Africa erano false, scattate in altri contesti, risalenti ad anni addietro. A proposito di fake news, il potere le impiega sistematicamente per imporre se stesso e ottenere il consenso dei suoi schiavi. Vere sono, invece, le immagini degli africani morti grazie al caporalato e allo sfruttamento capitalistico, che voi chiamate "accoglienza" e "integrazione".
Diego Fusaro

Ma intanto le parole di Bergoglio e quelle dei turiferari già hanno avuto il loro effetto sulla massa degli accoglioni!

Anonimo ha detto...

A tutte le nefandezze commesse da taluni preti ed alti prelati negli ultimi tempi e, sempre secondo una mio personale giudizio, all'allegra e disinvolta interpretazione del Verbo di Cristo dell'attuale Pontefice, SI AGGIUNGE LA TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DEL POPOLO ITALIANO!!! Credo e lo dico con una certa convinzione che vi siano gli estremi di denuncia penale e di una class action per danni!!!!
https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13372397/immigrati-diciotti-accolti-vaticano-nella-coop-pagata-coi-soldi-italiani.html

Alfonso Aliberti ha detto...

Speriamo pure, ma lo sguardo alla realtà dei fatti ci scuote non poco e si rischia per davvero una Caporetto. Qualche giorno or sono scrivevo: "Mi dispiace dirlo, ma dopo aver messo un'infinità di like ed aver condiviso altrettante sue dichiarazioni, adesso penso che, avendo la responsabilità del potere governativo, sia giunto il momento di gestirlo per davvero questo potere." "Temo che stiano costruendo per i membri di questo governo, in primis a Salvini, la figura del cane che abbaia, ma non morde, che sarebbe la loro più meschina figuraccia. Che passassero all'azione vera e concreta, visto che hanno il potere. Aspetterò ancora un po' di tempo, ma dico chiaramente che mi sono stancato di usare l'indice per battere i like! Salvini rischia di fare la fine di Masaniello, prima acclamato e poi eliminato dal popolo." "La cupola plutocratica, massonica e cattocomunista ci sta provando ad abbattere il governo democratico ed usa sempre le stesse armi (stampa, TV, magistratura, ricatti finanziari) ed il popolo patriottico ne è consapevole. Ce lo stiamo ripetendo fino allo sfinimento. L'indignazione deve prendere forma e sostanza, urgono iniziative concrete di mobilitazione prima che i lanzichenecchi occupino le piazze. La storia c'è lo insegna."


Anonimo ha detto...


Dice Veneziani: "..perché nessuno vuole fare in Italia la guerra civile"

Giusto. E meno che mai la sinistra che invoca a gran voce il patibolo per i suoi avversari politici. E' dalla fine della II gm che ricattano il Paese con la minaccia della piazza e della guerra civile, agitando gli spettri del terrorismo partigiano e di quello brigatista. Finora gli è andata sempre bene, nel senso che hanno riscosso ampi dividendi politici con le loro minacce e permettendo alla marmaglia di giocare impunemente alla rivoluzione.
Nessuno vuole la guerra civile, tra le persone per bene. Non bisogna però farsi intimorire.
Bisogna invece prepararsi, innanzitutto mentalmente, a reagire, anche sul piano della forza.
Vim vi repellere licet: è lecito respingere la forza con la forza. Massima degli antichi Romani, applicata anche nel diritto.
L'azione giudiziaria che mira ad arrestare Salvini, con accuse del tutto assurde, chiaramente ispirata dai (post)comunisti (da quasi trent'anni è il loro metodo), qualora avesse successo, dovrebbe considerarsi un'azione illegittima ed eversiva, tale da legittimare una risposta consistente nell'uso della forza ad opera della parte sana del popolo. Cominciando con le manifestazioni di piazza. Che, a quanto si dice, Salvini avrebbe già minacciato nel caso di una sua illegale "defenestrazione".
Non bisogna dimenticare che nel 1919-1922 la guerra civile in Italia l'iniziò la sinistra rivoluzionaria, sostenuta dall'Unione sovietica, per perderla poi clamorosamente grazie alle "squadre" di Mussolini. Dopo la caduta dell'URSS, si è letto nei documenti d'archivio che, sino a metà degli anni venti i sovietici pensarono di poter conquistare l'Italia, oltre alla Germania, con l'azione rivoluzionaria violenta. Avevano addestrato migliaia di agenti ed erano penetrati, in Italia, nelle forze armate, nei sindacati, nei partiti. Anche tra gli excombattenti c'era una agguerrita minoranza comunista o simpatizzante.
Quello che è accaduto nel 1945 non fa testo perché la rivoluzione comunista sfruttò il successo delle armi straniere. Furono loro a distruggere il "nazifascismo". Sul campo, i partigiani, checché ne dica la retorica resistenziale, non ci erano affatto riusciti. Dopo i duri rastrellamenti "nazifascisti" dell'autunno del 1944 i partigiani erano spariti come forza combattente capace di insidiare le zone e linee strategiche. Riapparvero negli ultimi due mesi di guerra, quando i russi erano quasi a Berlino e gli Alleati avevano passato il Reno.
Non bisogna aver paura. Bisogna prepararsi alla lotta. Per la salvezza dell'Italia contro i preti traditori, gli italiani che tradiscono, gli arroganti invasori maomettani e alla faccia dei tiepidi e dei baciapile, che se ne stanno ben nascosti per vedere come va a finire.

Anonimo ha detto...

No Veneziani, stavolta non finirà così. Salvini o non Salvini, quegli altri sono marci dentro. Questa volta non finirà così.

Alfonso Aliberti ha detto...

Anonimo del 29 agosto 2018 17:06 : tu affermi "Non bisogna aver paura. Bisogna prepararsi alla lotta".
Ebbene, caro anonimo, io ho già combattuto tante battaglie, ma ho ancora tanta forza e sono pronto all'ultima mia santa battaglia per la salvezza d'Italia. Invito perciò te, e chi ne sente la chiamata, a contattarmi ed insieme verifichiamo se ci riesce di essere i primi militi del primo sacro battaglione patriottico: "ad pugnam parati"!.
Fraterni saluti

Anonimo ha detto...


# Alfonso Alberti

Ho un'età, purtroppo, che non mi permette di espormi in attività fisiche tipo manifstazioni, marce etc. Tuttavia, potrei dare un contributo, se richiesto, sul piano morale, sul blog o con gli scritti.
Questa idea del "battaglione patriottico" mi piace. Bisognerebbe definirne bene i fini. In modo semplice, si capisce. NOn si tratta di fare discorsi di filosofia della politica. Che sono pure utili, ma in altra sede.
Ci sono due aspetti: quello ideale e quello organizzativo. Sul piano dell'idea bisogna spiegare: perché un battaglione patriottico? Un battaglione e`formazione destinata a combattere, come dice il nome. Combattere per che cosa? Questo punto è chiaro:

1. Combattiamo per la rinasita dell'Italia che rischia di scomparire sotto un triplice assalto: a. nemico esterno rappresentato dall'Unione Europea (eliminazione dello Stato nazionale e imposizione di uno stile di vita materialista, edonista, femminista, omosessualista, che corrompe i costumi, porta la denatalità e la riduzione dei popoli a masse gelatinose di debosciati pronti ad essere schiavizzati). b. nemico esterno collegato al primo rappresentato dall'invasore musulmano, afro-asiatico, falso profugo, ora invocato ipocritamente come salvatore della Patria in via di estinzione biologica da quelli stessi che hanno promosso quest'estinzione. c. nemico interno, rappresentato dall'elite di governo, laica ed ecclesiastica, con tutti i suoi addentellati partitici, sindacali, altoborghesi, di loggia, etc. che si sente elite transnazionale, al servizio di interessi globali, e non italiana, non nazionale. Per essa il popolo italiano è materiale da costruzione per l'utopia mondialista e i ben precisi interessi finanziari e industriali che garantiscono all'elite il suo alto tenore di vita e i suoi molteplici vizi.

2. Chiarito questo, diciamo che il battaglione patriottico (ma si può trovare anche un altro nome, se non piace) vuole realizzare in primis una UNione Sacra di tutti gli italiani, quali che siano le loro idee politiche e religiose (Orban p.e. è calvinista), per combattere contro i nemici di cui sopra. E l'Unione Sacra di dopo Caporetto, quando tutto il Paese, anche il popolo, reagì alla brutta sconfitta e riuscì a tenere contro il formidabile nemico, sugli Altipiani, sul Grappa e sul Piave, e alla fine a vincere.

3. Stabilito ciò, sul piano organizzativo bisognerebbe prender contatto con la Lega e formazioni affini, per studiare un piano di manifestazioni popolari (contro l'imminente, ingiusta incriminazione di Salvini) nelle quali, a scopo d'ordine e difensivo, compaia anche il "battaglione patriottico" vale a dire ci siano delle formazioni (non armate, ovviamente) incaricate della difesa dei manifestanti contro i facinorosi dell'estrema sinistra che sicuramente li attaccheranno.
Queste quattro idee sul tema.

Anonimo ha detto...

La sfida di Salvini alla sinistra.
Quello di piazzale Loreto è un ritornello che spesso risuona nelle invettive della sinistra contro il leader della Lega. Anche il fotografo Oliviero Toscani ha evocato la stessa immagine riferendosi al ministro dell'Interno. Come le volte precedenti, Salvini gli ha risposto colpo su colpo. Stavolta, però, si rivolge direttamente all'ex premier, all'ex ministro e all'ex presidente della Camera: visto che sono sempre così pronti a prendere le distanze e condannare atti di violenza e intimidazioni, e il ragionamento, dovrebbero farlo pure adesso. Anche se a finire nel mirino è un avversario politico. "Chiedo pubblicamente a Boldrini, Boschi, Renzi e compagni vari - scrive il vicepremier su Facebook - di condannare questo gesto vigliacco, che mi dipinge come nazista augurandomi la morte. Secondo voi risponderanno all'appello?

mic ha detto...

Troppo blando questo cinguettio sui social. Niente più parole, ma fatti. Deve far rispettare l'istituzione che rappresenta denunciando!

Anonimo ha detto...

"L'Europa è la Grecia classica, non la Persia; Roma, non Cartagine; è la Cristianità, non il Califfato."
Viktor Orban

Anonimo ha detto...

Ma perchè Salvini non denuncia anche il magistrato ideologizzato di Agrigento per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina oltre che per vilipendio delle istituzioni?

C'è procura e procura ha detto...

Cercasi 33 milioni di euro donati ai terremotati di Amatrice spariti nel nulla...

Ultim’ora Indaga la Procura: http://purgatorius.altervista.org/terremoto-amatrice-la-procura-indaga-su-33-milioni-mai-arrivati/

Anonimo ha detto...

Circa le procure rosse e il linguaggio orwelliano della sinistra

"L'etichetta "discorso d'odio" ("hate speech") è l'artifizio più perfido che sia stato inventato per fomentare l'odio col pretesto di combatterlo" (Olavo de Carvalho)

Anonimo ha detto...

"Orbán-Salvini, i nuovi resistenti di Milano in piazza con le associazioni” (“La Repubblica”). I nuovi eroici resistenti, che con prode solerzia si adoperano sulle piazze per favorire un colpo di Stato finanziario e l’instaurazione di una giunta militare economica modalità Mario Monti. L’antifascismo in assenza di fascismo è oggi al servizio della classe dominante apolide-finanziaria: che vuole Macron e non Le Pen, Draghi e non Salvini e Di Maio.
Diego Fusaro

Alfonso Aliberti ha detto...

Cara Maria, hai ragione. E' il caso di cantare: "Parole, parole, parole, parole, parole, soltanto parole, parole tra noi."
Oso dire che il Salvini sta accumulando troppo grasso, la qualcosa intorpidisce la mente, fiacca lo spirito e indebolisce il corpo! Faccia una dieta povere di parole!
All'anonimo del 29 agosto 2018 23:11: tu parli e dici le stesse cose che io penso e dico da molto tempo. Di anni di vita ne ho maturati tanti anch'io, ma non mi difetta la volontà d'azione e le idee che mi frullano nella testa sono parecchie. Mi mancano i soldi necessari per procedere. A giugno del 2017 scrissi a tutte le forze politiche patriottiche del mio territorio questo messaggio: mi dichiaro "disponibile a supportare tutti i partiti e i movimenti patriottici che avessero a cuore ed agissero per il bene nazionale e a difesa ed incremento della nostra civiltà italiana! Propongo, e spero si realizzi, una specie di agenzia di servizio a supporto di chiunque ne avesse bisogno, riunendo tutti i "riservisti" che come me non vogliono restare inermi mentre litalia è messa a ferro e a fuoco da una minoranza di luridi traditori clericomassonici ex-comunisti."
Non mi rispose nessuno! Dunque, se proprio non riesco a stare quieto, a breve mi metterò al servizio di chi agisce con più determinazione e chiarezza sia sul fronte politico che su quello religioso. Comunque, una qualche organizzazione "riservista" va cercata e semmai fatta nascere . Se abiti in Romagna, contattiamoci.

Anonimo ha detto...

MISSIONE SOPHIA
I ministri della Difesa Ue dicono no alle modifiche: i migranti salvati nel Mediterraneo continueranno a essere portati in Italia

Anonimo ha detto...


@ A. Aliberti

Abito piuttosto lontano dalla Romagna, hélas. Purtroppo la situazione italiana è quella che è. Al momento il controllo della piazza ce l'hanno i faziosi della sinistra coccolata dal regime.
Sono quelli del 10 contro uno, come metodo, forti di molteplici impunità. Il patriottismo, che è riapparso inopinatamente in Italia come reazione spontanea all'invasione afro-asiatica in corso da quasi 5 anni, non è il prodotto di una cultura e di un costume. Anzi, cultura, costume, pseudocultura, dalla fine della guerra hanno fatto di tutto per distruggere il senso stesso di una appartenenza nazionale, da tutti i punti di vista (politico, culturale, di costume). Sono stati i frutti della sconfitta militare, "che non deve passare". Nei giovani, anche se non in tutti, l'edonismo predomina.
La Regione Veneta l'altro ieri stava discutendo la proposta di aderire all'idea di una servizio militare obbligatorio di (soli) 8 mesi, forse velleitario nell'impostazione. Ebbene, all'esterno un gruppetto di giovani di ambo i sessi ha inscenato una protesta: rifiutiamo per principio di sottoporci ad una disciplina e ad un'autorità. Questo il concetto di fondo. Tipico della mentalità odierna, direi.
Anche senza preparazione specifica bisogna tuttavia prepararsi ad affrontare lo scontro sulle piazze, visto che il nemico antiitaliano lo sta preparando a sua volta, sorretto dal regime. La Lega una certa base popolare capace di difendersi ce l'ha, se non sbaglio. Il sistema transnazionale che ci sgoverna sembra indistruttibile. Per farlo crollare e salvarci dobbiamo sperare che esploda la crisi della Chiesa e venga cacciato Bergoglio e tutta la cricca dei corrotti che ha rovinato la Chiesa. Una Chiesa cattolica tornata ad esser tale, diventerebbe di nuovo "segno di contraddizione" nei confronti del mondo. La persecuzione comincerebbe. Ma comincerebbe anche la lotta aperta contro il sistema condotta per difendere ed anzi ristabilire il vero cristianesimo, la Crociata. Alla quale devono comunque esser invitati idealmente sin da ora tutti gli italiani e le italiane che si sentono "patrioti", senza distinzione di partito, religiosa e nemmeno etnica.

Anonimo ha detto...


Circa la missione Sophia
Si può capire che gli altri Paesi non vogliano altri immigrati.
Ebbene perché non dichiarano apertamente la fine di questa operazione Sophia?
Si interrompa finalmente la c.d. immigrazione. Magari vorrebbero, molti di loro,
ma hanno paura di farlo. Temono anche la reazione dei ricchi paesi arabi.
Il Governo italiano a questo punto dovrebbe avere il coraggio di chiedere
ufficialmente la sospensione della missione Sophia.

Anonimo ha detto...

OGGI SALVINI HA DICHIARATO QUANTO SEGUE....

"Da inizio 2017 ad oggi - rileva il vicepremier - la Francia del 'bravo Macron' ha respinto più di 48 mila immigrati alle frontiere con l'Italia, comprese donne e bambini. Sarebbe questa l'Europa 'accogliente e solidale' di cui parlano Macron e i buonisti?". "Al posto di dare lezioni agli altri - prosegue il ministro dell' Interno - inviterei l'ipocrita presidente francese a riaprire i confini e accogliere le migliaia di rifugiati che aveva promesso di prendere. L'Italia non è più il campo profughi d'Europa, la pacchia per scafisti e buonisti è finita!"

"La Cei - ha puntualizzato inolte il vicepremier parlando a 'Radio Padova' del caso della Diciotti l'ho chiamata io, non è che si siano chiamati da soli. Irlanda, Albania e vescovi sono stati contattati da noi. L'Europa per l'ennesima volta si è girata dall'altra parte ed ha fatto finta di niente". "Ci siamo rivolti fuori dall'Europa, con l'Albania, ed abbiamo chiamato anche altri Paesi che potranno essere utili nei prossimi eventuali, spero di no, sbarchi. Abbiamo chiamato la Chiesa cattolica perché a parole proclama accoglienza e generosità, si è fatta anche economicamente carico di queste persone".

mic ha detto...

Giorgia Meloni:
Perché un continente così ricco di risorse naturali è anche così povero? Perché quelle terre vengono depredate da multinazionali e governi come quello francese, che con la sua politica neocoloniale si accaparra materie prime e terre rare causando disastri ambientali e desertificazione. 14 stati africani pagano ancora il pizzo alla 'madrepatria' attraverso il Franco CFA. La Francia dell'ex banchiere Macron, con il suo neocolonialismo predatorio è una delle maggiori cause dell'immigrazione e invece di farsi carico dei danni che crea chiude le frontiere. Dovrebbe avere la decenza di starsene in silenzio.

Anonimo ha detto...

Ma amici cari, avete visto le immagini della battaglia navale anglo-francese coi pescherecci per avere il predominio su un tratto di mare nella Manica atto alla pesca delle capesante? La guerre des Saint Jacques, a questo è ridotta l'Europa, l'unica cosa da fare è bloccare i porti, se non si mette di traverso qualche ammiraglio o sopra in alto qualcuno che comanda a seconda degli ordini ricevuti dai fratelli, pagare la quota di 18 mld. di euro di spettanza,il ritorno per noi fra i 5 fondatori principali, è di 3 mld.mentre il kompagno Orban e quelli come lui ad un corrispettivo di 3.5 mld. di euro ricevuti, ne restituisce come quota 1, così capite perché gli straccioni ex URSS e Varsavia e dintorni sono ora ricchi rispetto a prima e chiamano investimenti esteri, niente tasse, stipendi bassi, ma va alla grande, noi possiamo porre il veto al bilancio nel 2020 e tentare di uscire dall'euro, ma non ci molleranno così facilmente e bisogna vedere se questo governo reggerà o lo faranno cadere prima, poi c'è il problema dei rinvii da D e A degli immigrati passati e andati che tornano e questo è un altro grosso guaio, extrema ratio, chiudere tutti i confini, terramare e.......che Dio ce la mandi buona, qua crolla tutto, dalle chiese alla chiesa e minaccia diluvi.

Affari italiani ha detto...

Fingere di prendersi gli emigranti per poi spargerli in Italia, ecco il trucco di Bergoglio!

Politicamantando ha detto...

Credo sia inutile pensare male, a questo punto vale solo il pensare peggio.
Il procuratore Luigi Patronaggio chiede i nomi di tutti i migranti a bordo della Diciotti perche, a suo dire, avrebbero il diritto di costituirsi contro Salvini.
I nomi, e quali? Che essendo tutti senza documenti non è possibile certificarne non solo la provenienza, l'età e forse anche il sesso (se mi legge l'arcigay mi querela) ma quali generalità daranno, quelle per ottenere il diritto di una qualche forma di protezione o quello vero che indica, magari, che invece di eritrei sono somali o del Sudan?
Come già detto in un post precedente sembra che questa vicenda sia stata tutta sapientemente organizzata, ed ecco aggiungersi un altro tassello, non di meno a quello espresso oggi dalla Commissione UE, che dice che per mandare i migranti in Albania serve il loro consenso.
E per fortuna che scappano dai soprusi di un feroce regime, scappassero dalla guerra avrebbero di diritto la poltrona in Parlamento.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2018/08/29/news/diciotti_il_pm_chiede_i_nomi_di_tutti_i_migranti_hanno_diritto_a_costituirsi_contro_salvini_-205183276/?rss

Anonimo ha detto...

Li accoglieranno le diocesi. Risultato: usciti dalla porta, rientrati dalla finestra. Siamo a questi punti, lo sberleffo esplicito all'Italia. Secondo punto: oggi, sul Corriere della Sera, qualche zelante "giornalista" pretendeva di farci credere che in piazza San Pietro i presenti non scandissero il nome "Viganò", ma invocassero tale Italo, arcivescovo di una città della Bassa Padana, come direbbe il grande Battiato. Chi ha chiamato il "Corriere" scongiurando o intimando? La gente non ci sta più cascando... è questo il loro vero problema!

Scenari economici ha detto...

https://scenarieconomici.it/ecco-perche-non-ci-sara-un-attacco-speculativo-contro-litalia-come-quello-del-2011-di-f-dragoni-e-a-m-rinaldi/

mic ha detto...

Non pensate che per far cadere questo governo debbano prima vedersela con Trump e Putin?

Anonimo ha detto...

Putin sì, Trump no, il NYT si è già attivato con le truppe cammellate e lo farà cadere con un impeachment, cosa in cui, quando serve, sono maestri, Nixon docet.....

Anonimo ha detto...

SIAMO ISOLATI PERCHÉ
SIAMO UN CASO UNICO

Siamo isolati in Europa. Certamente. Siamo isolati. Ma non per le ragioni che si affannano a sostenere i giornaloni e i telegiornaloni. Salvini non c'entra.

Siamo isolati perché siamo l'unico Paese europeo ad ammettere sul proprio territorio una quantità - momentaneamente ridotta - di stranieri sconosciuti, praticamente anonimi e apolidi, spesso malati e contagiosi, che gli scafisti trasformano abilmente da migranti in "naufraghi".

Gli altri Paesi non lo fanno. Nessun Paese europeo manda la propria guardia costiera a fare, lontanissima dalle coste, la pesca a strascico di naufraghi veri e "naufraghi" tra virgolette da sbolognare esclusivamente in Italia. La democratica Francia ha chiuso da sempre i porti e da molti anni chiude anche le frontiere terrestri: i sans papier vengono respinti, finora ne ha respinti 48mila. La democratica Spagna pratica i respingimenti in mare e nelle enclaves marocchine di Ceuta e Melilla spara addosso agli scavalcanti. La democratica Germania ha sempre selezionato gli atti al lavoro dagli analfabeti incapaci: ora ci ha ripensato e vuole rimandare questi ultimi - accolti per errore - in Italia, dove risultano registrati al primo approdo.

È il pentimento che sta coinvolgendo anche i Paesi baltici, che erano stati di manica larga avendo popolazioni esigue e territori vastissimi. Svezia e Norvegia stanno rimpatriando a tutto spiano. In Danimarca, hanno qualche problema con le "no go area" cittadine, ma sanno risolverlo con una polizia che ha modi spicci e una giustizia che ha tempi veloci. Il contrario dell'Italia.

Gli altri Paesi europei non gradiscono scambi con un Paese, l'Italia, dove un procuratore può permettersi di indagare un ministro che ha dato ordine di trattenere a bordo - in attesa di accertamenti e di accordi internazionali - anonimi sans papier e sconosciuti affetti da malattie contagiose. In Francia - dove i procuratori dipendono dagli organi amministrativi di governo e non appartengono alla categoria dei giudici - un procuratore così sarebbe stato immediatamente licenziato.

In Europa il problema della emigrazione afro-asio-islamica è più o meno presente in tutti i Paesi, ma non è centrale e divisivo come in Italia. Anche se vi fosse fomentato da haters professionisti, non vi sarebbe nella opinione pubblica un seguito così esasperato per una parte o per l'altra come da noi. Macron non ama Orbàn, ma in nessuna piazza francese sarebbe andata in scena una pagliacciata come quella di Piazza San Babila.

Siamo isolati perché siamo un caso unico in Europa: questa è, purtroppo, la verità. Finché abbiamo accettato - addirittura con entusiasmo da parte dei buonisti, degli affitta-tuguri e delle coop - il ruolo di campo profughi, la UE ci ha dato qualche obolo di indennizzo, trattandoci quasi come la Germania la Turchia e noi la Libia. Ora che per puntiglioso merito di Salvini abbiamo raddrizzato la schiena e pretendiamo che tutta l'Europa condivida con noi la padellata scottante e amarissima della immigrazione afro-asio-islamica, siamo stati strategicamente isolati come cani rognosi: non gradiscono prendersi un po' delle nostre zecche.

Ecco perché siamo isolati. Ma tanti tontoloni e tanti disonesti dànno la colpa a Salvini...
(Gianni De Felice)

irina ha detto...

Spero che il Ministro dell'Interno ottenga buoni risultati definitivi del problema difficile e multiforme che sta affrontando. Concentrandosi su questo e risolvendolo alla radice acquisterà conoscenze e forze morali tali che gli consentiranno di passare ad un altro problema e poi, ad un'altro ancora con sempre maggiori e variegate capacità, doti in divenire. Più lui si rafforzerà, in prudenza, fortezza, più i cataplasmi, che ora l'assediano, si allontaneranno da lui. Naturalmente.

Panta rei ha detto...

La data che farà da spartiacque è il 5 settembre. Quel giorno il Tribunale del riesame di Genova affronterà, su rinvio della Cassazione, il tema del sequestro dei conti leghisti dopo la condanna per truffa ai danni dello Stato di Umberto Bossi e Francesco Belsito. In Lega l’umore diffuso è il pessimismo: «Il sequestro potrebbe essere confermato e magari allargato anche ai conti correnti delle segreterie regionali. In sostanza, sarebbe sequestrata la Lega. Che rimarrebbe materialmente senza più un singolo euro». Lo sfogo è di un autorevole esponente di governo, il quale però non è affatto preoccupato per le sorti del partito: «Semplicemente, Salvini dovrà nascerne un altro». Insomma, anche se gli effetti si dispiegheranno nelle settimane e i mesi a venire, il 5 settembre, almeno dal punto di vista simbolico, potrebbe finire la Lega così come è stata fino ad oggi. E nascere il nuovo partito (più o meno) unico del centrodestra.
La domanda è: che tipo di partito? Il difficile settembre di Salvini ruoterà, e in maniera tutt’altro che secondaria, intorno a questo tema. Tenendo conto della sentenza della magistratura, che potrebbe addirittura arrivare a «mettere un’ipoteca su qualsiasi soggetto che contenga nel nome la parola Lega», il capo leghista dovrà scegliere se fondare un nuovo partito con il perimetro politico della Lega attuale, oppure porsi come il federatore unico di tutta l’area politica che non è centrosinistra e non è Movimento 5 Stelle.
....
https://milano.corriere.it/notizie/politica/18_agosto_31/partito-unico-centrodestra-piano-salvini-il-5-settembre-3999f4ee-aca8-11e8-a56f-72aa622a097c_amp.html

Anonimo ha detto...

Solidarietà a Matteo Salvini per i continui attacchi da parte anche del mondo catto-fluido, di cui è voce principale ‘Avvenire’. Un inaudito editoriale di Maurizio Fiasco che – traendo spunto dal caso Diciotti – incita i militari alla disobbedienza contro Salvini. ‘Avvenire’ e la documentazione addotta per illustrare la situazione dei migranti in Libia: foto e video non sono quasi certamente riferibili alle torture nel Paese nordafricano.



Matteo Salvini disturba. Disturba tanto e disturba tanti… diciamo larga parte dei poteri politici, economici, sociali, mediatici costituiti. Disturba ad esempio il quieto vivere di chi in questi anni ha molto lucrato sul business della cosiddetta accoglienza. Perciò va colpito, va demonizzato, va isolato per impedirgli di tentare di costruire in consonanza con la maggioranza del Paese un’Italia nuova. Un desiderio finora frustrato ma che è diventato un’esigenza per milioni di italiani. Che a tale esigenza hanno dato voce con il voto politico nazionale del 4 marzo e con le successive elezioni amministrative. Un voto i cui esiti i poteri già citati vogliono sovvertire. Politicamente con il tentativo di spaccare il movimento 5 Stelle ( e dunque mettere in crisi il Governo) appoggiandosi sul presidente della Camera Roberto Fico. Mediaticamente con una ininterrotta cascata di insulti e fake news tesi a screditare in primo luogo Matteo Salvini. Per via giudiziaria con le accuse allo stesso Ministro dell’Interno - in relazione al ‘caso’ dei migranti raccolti dalla nave militare Diciotti – di sequestro di persona, arresto illegale, abuso d’ufficio, cui i solerti magistrati di Agrigento ipotizzerebbero di aggiungere anche quelle di “sequestro di persone a scopo di coazione” (pressione sull’Unione europea) e di omissione di atti d’ufficio. Sono accuse che magistrati di provata e positiva esperienza come Alfredo Mantovano hanno smontato con facilità in varie interviste.
https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/804-solidarieta-a-matteo-salvini-perche-avvenire-ancora-nelle-chiese.html

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni, dopo aver scoperto un documento già visto nella precedente legislatura, ma che oggi viene riproposto integralmente :
“Il ministro per il Sud Barbara Lezzi copia e incolla Gentiloni e per il Mezzogiorno ripropone una clausola del 34% sugli investimenti.

Altro che cambiamento: M5S e PD sono due facce della stessa sinistra che gli italiani hanno purtroppo conosciuto in questi anni. La proposta di Fratelli d’Italia: portare i fondi da destinare alle infrastrutture del sud al 50%.

Prova provata ha detto...

Chiusi i porti italiani, sparite le navi Ong dal Mediterraneo. Dunque era proprio uno shuttle-service Libia-Italia.

Anonimo ha detto...

Vi ricordate le due vicende dei rapimenti delle "volontarie" Greta e Vanessa in Siria e dei due tecnici della Bonatti in Libia? Nel primo caso le due ragazze dopo aver volontariamente intrapreso un viaggio per portare aiuti nelle fila dei ribelli islamisti e terroristi, furono rapite ed il nostro ministero degli Esteri, con a capo il duca conte Gentiloni, pagò diversi milioni di euro di riscatto per il rilascio delle "sventurate", andando di fatto a finanziare il terrorismo .
Nel caso dei due tecnici Bonatti, che furono rapiti mentre compievano il loro lavoro sotto contratto da una ditta italiana, non fu pagato nessun riscatto e furono uccisi dai loro rapitori. In questo caso l'allora premier Renzi scaricò la colpa di tutto sulla direzione della Bonatti, con la motivazione che la Libia fosse vietata in quel periodo ad ogni cittadino italiano, anche se la Bonatti stessa ha dimostrato che erano in continuo contatto con la Farnesina.
Insomma due pesi e due misure; per due care umanitarie sventurate, che vanno a portare conforto a terroristi, si mobilitano servizi segreti e soldi, due padri di famiglia lavoratori invece vengono scaricati come carne da macello.

Complimenti, e anche qui nessun magistrato ha tentato di capire e fare chiarezza, nessun Patronaggio di turno. Il popolo ha in parte della magistratura un nemico, mi sembra chiaro.
Simone Nasazzi

Anonimo ha detto...

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1432860070179998&set=p.1432860070179998&type=3&theater&ifg=1

http://www.ilgiornale.it/news/politica/salvini-difendo-diritto-sicurezza-e-ora-rischio-30-anni-1569882.html

Ecco qui riproposte le due medesime situazioni descritte poco sopra .

Da Fb ha detto...

Buona sera.

"A portare gli atti del procedimento, che entro 15 giorni la Procura di Palermo dovrà trasmettere al tribunale dei ministri con eventuali richieste, anche istruttorie, sarà la Guardia costiera a cui i pm agrigentini hanno delegato l’inchiesta."

Una cosa INAUDITA!!!

Cioè si ufficializza la posizione politica di un corpo militare?
Non si fidavano dei Carabinieri?
Scusate ma il messaggio è drammatico!!

http://www.imolaoggi.it/2018/08/31/diciotti-trasmesso-a-palermo-il-fascicolo-di-indagine-su-salvini/

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni (come darle torto?):
«Non condivido la proposta del Governo italiano all’Europa: rivedere la missione Sophia per distribuire gli immigrati tra tutti i porti europei. Tanto per continuare in altra forma l’invasione e l’islamizzazione dell’Europa. La proposta di Fratelli d’Italia è molto diversa: sostituire le missioni di raccolta gommoni con una missione europea per un blocco navale al largo delle coste libiche. Noi non ci rassegniamo all’invasione».

Anonimo ha detto...

I giudici indagano il ministro dell'interno che vuole fermare scafisti e affaristi, lasciano liberi gli spacciatori ed i criminali immigrati clandestini che infestano le nostre città.... MA CHE STA SUCCEDENDO???

mic ha detto...

Si parla del nuovo partito della destra di Salvini...

CENTRODESTRA: PARTITI CDX RIMANGANO DISTINTI CON LORO IDENTITA', MAGARI FEDERANDOSI PER GUADAGNARE CONSENSO

Un partito non può essere cancellato per sentenza giudiziaria né, per analogia, può nascerne uno nuovo per decisione di una Procura. Mi auguro che il tribunale di Genova non faccia pagare a una comunità umana e politica le colpe di singole persone, piaccia o meno la Lega rappresenta un pezzo della storia italiana. Sarebbe un precedente pericoloso. E in ogni caso ritengo la querelle sul partito unico del centrodestra una boutade di fine estate. Abbiamo già conosciuto l’esperienza del partito unico, l’unione tra Fi e An imposta da Berlusconi e mal sopportata dalla destra: ha avuto un successo istantaneo ma breve, si è estinta nell’arco di tre anni. I partiti moderni nascono per convenienza e calcolo mediatico, sono animati da spinte egemoniche invece che da processi culturali e per questo somigliano più a fastidiose annessioni che a svolte rivoluzionarie sostenute dal basso. Meglio che i partiti del centrodestra rimangano distinti con la loro identità, magari federandosi per coordinare meglio le loro attività e guadagnare più credibilità e consenso. La destra per esempio non è replicabile, il percorso, le prospettive, i riferimenti culturali, il progetto sociale non sono assorbibili da alcun altro dei partiti della coalizione e le ondate di successo dell’uno o dell’altro non possono mai far incarnare un’identità diversa a un soggetto politico che non viene da destra e della destra non ha i fondamentali.
Fabio Rampelli

Anonimo ha detto...

In fondo gli Ungheresi sono ancora figli di Leone Magno che convertì Attila rimandandolo nella sua terra e dandogli una lezione ad perpetuam rei memoriam. Di qui le resistenze all’invasore e al tiranno.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

In continuazione al nostro articolo di ieri (https://scenarieconomici.it/lega-e-49-milioni-ecco-dove-la-cassazione-ha-sbagliato-p-becchi-e-g-palma-hanno-individuato-lerrore-nellambito-di-applicazione-delle-due-tipologie-di-confisca/), su Libero di oggi (dalla prima pagina) io e Becchi spieghiamo la procedura e quindi perché, stando alla prassi processuale, il 5 settembre il Tribunale del riesame dovrà riservarsi e studiare meglio - in punto di diritto - tutta la questione
Giuseppe Palma

Anonimo ha detto...

In meno di dieci anni la Grecia ha perso mezzo milione di abitanti, passando da 11,3 milioni a 10,8.
La mortalità è aumentata con punte raggelanti tra i neonati e i bambini, l'aspettativa di vita è calata.
Un greco su 4 non ha accesso a cure mediche per lo smantellamento del sistema pubblico e la mancanza di denaro per le terapie.
Il tasso di suicidi si è alzato del 35,7 per cento.
Quattro bambini su 10 vivono in povertà: il dato è semplicemente ignobile e rende disgustose le congratulazioni di Gentiloni e compagni.