Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 17 gennaio 2019

Un gruppo di sacerdoti tedeschi ha chiesto le dimissioni del cardinal Marx per abuso del suo ufficio spirituale

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews l'articolo che segue. Avevamo già registrato precedenti resistenze da parte di vescovi tedeschi [qui - qui].

Un gruppo di sacerdoti tedeschi ha chiesto al cardinale Reinhard Marx di dimettersi da capo dei vescovi tedeschi. 
Un gruppo di sacerdoti dell’arcidiocesi di Paderborn, denominatosi Communio veritatis, ha pubblicato oggi (13 gennaio, ndT) una dichiarazione che accusa il cardinale di “abusare del suo ufficio spirituale nel considerare i sacramenti della Chiesa come beni personali che lei sacrifica a suo piacimento sull’altare dello Zeitgeist (spirito della cultura del tempo, ndT)”.
La prima frase della dichiarazione, pubblicata sul sito cattolico austriaco Kath.net, si riferisce a una recente affermazione di Marx, secondo la quale non approva il termine “Occidente cristiano” perché troppo “esclusivo“. In risposta i sacerdoti tedeschi hanno detto: “La invitiamo a rinunciare alla presidenza della Conferenza episcopale tedesca perché questa nozione è esclusiva per i suoi stessi confratelli vescovi!”
Il gruppo Communio veritatis è sorto in Germania nel 2018, al tempo del  dibattito sul dare la possibilità, ad alcune mogli protestanti di cattolici, di ricevere la Santa Comunione. Communio veritatis si oppone fortemente a questa idea e ha pubblicato una dichiarazione contro il proprio arcivescovo,  Hans-Josef Becker, a Paderborn.
Nel nuovo comunicato del 14 gennaio, i sacerdoti accusano il cardinale Marx di sincretismo e relativismo: “Lei sostiene il suo punto di vista sociologico fondato su sincretismo e relativismo”. In realtà, essi dicono, Cristo ci si è rivelato, e con ciò stesso ci ha rivelato la Verità. Proclamano: “Rifiutiamo la strumentalizzazione della nostra religione” e criticano il cardinale Marx per aver usato la religione cattolica “in una falsificazione della secolarizzazione diffondendo l’ideologia politica dell'ambiente della sinistra-liberale”. 
Il gruppo di sacerdoti ha inoltre affermato: “Le ricordiamo che il rosso del cardinale non si riferisce alla bandiera del neo-marxismo, ma alla difesa della fede cattolica, fino allo spargimento del sangue. Così, il Catechismo non è il nome di un’isola nel Mar del Sud, ma l’interpretazione affidabile dell’insegnamento della Chiesa“.
In riferimento al fatto che il cardinale Marx, visitando il Monte del Tempio in Israele nel 2016, aveva rimosso la sua croce pettorale per non “offendere” i suoi ospiti, i sacerdoti dicono che “Noi confesseremo Gesù Cristo come unico Redentore e vero Salvatore, mentre Lei stesso ha scandalosamente deposto la Croce del Signore”.
Il cardinale Marx aveva ricevuto molte critiche nel 2018 anche per aver preso le distanze da Markus Söder, il governatore bavarese che aveva ordinato l’esposizione pubblica dei crocifissi negli edifici amministrativi statali. All’epoca, il cardinale aveva affermato di essere “molto triste e di vergognarsi” di quella decisione. Inoltre aveva detto pubblicamente che Söder, col suo progetto, stava causando “divisioni, disordini e animosità” e che Söder stava addirittura “espropriando la croce in nome dello Stato”. 
Il gruppo di sacerdoti di Paderborn è però di diverso avviso: “Preghiamo che il nostro mondo occidentale ritorni alla Fede nel Dio trinitario, nel quale solo si trova la vita e la salvezza”.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

8 commenti:

tralcio ha detto...

Con riferimento al geniale articolo di A.M. Valli
https://www.aldomariavalli.it/2019/01/17/ma-la-religione-e-morta/

è necessario avere del sano realismo e comprendere che il processo "modernizzante" esploso negli ultimi cinquant'anni affonda le proprie radici in un impazzimento collettivo della cosiddetta civiltà occidentale ebbra del proprio affrancamento dal cristianesimo.
Dai Papi fatti prigionieri (Pio VI e Pio VII) alla presa di Porta Pia, passando per l'infiltrazione relativista nella Chiesa (contrastata da alcuni e favorita da altri), la Chiesa "indietro di 200 anni" è stata progressivamente "allineata al futuro". Un futuro in cui il cristianesimo pare non abbia nulla da dire e debba progressivamente svanire.

In questo futuro fatto di bruttezza e di chirurgia plastica per rifarsi, il sacro cristiano ha cessato di aver casa, tollerando però ogni altra sacralità religiosa, secondo il principio dell'odio a Cristo. Perciò è così preziosa la profezia di S.Luigi Maria Grignion de Montfort sul ruolo di Maria, la tutta bella, negli ultimi tempi. Questi "ultimi tempi" sono in effetti costellati di una nuova protagonista, da Rue du Bac in poi, passando per La Salette, Lourdes, Fatima e un paio di dogmi mariani.

Come il santo scrive nel Trattato sulla vera devozione (punti da 49 a 59) Fin dal paradiso terrestre Dio le diede tanta abilità per scoprire la malizia di quell'antico serpente che il demonio la teme, non solo più di tutti gli angeli e gli uomini, ma, in certo qual senso, più di Dio stesso. Non già perché l'ira, l'odio e il potere di Dio non siano infinitamente maggiori di quelli della Vergine Maria, le cui perfezioni sono limitate, ma 1) perché Satana, che è superbo, soffre infinitamente più d'essere vinto e punito da una piccola ed umile serva di Dio e l'umiltà della Vergine lo umilia più che la divina onnipotenza; 2) perché Dio ha dato a Maria un potere così grande contro i demoni, che questi molte volte furono costretti a confessare, controvoglia, per bocca degli ossessi, di temere uno solo dei suoi sospiri per qualche anima, più delle preghiere di tutti i Santi, e una sola delle sue minacce contro di essi, più di tutti gli altri loro tormenti.

Ma il potere di Maria su tutti i demoni risplenderà in modo particolare negli ultimi tempi, quando Satana insidierà il suo calcagno, cioè i suoi poveri schiavi e umili figli che lei susciterà per muovergli guerra. Questi saranno piccoli e poveri secondo il mondo, infimi davanti a tutti come il calcagno, calpestati e maltrattati come il calcagno lo è in confronto alle altre membra del corpo. In cambio saranno ricchi di grazia
divina, che Maria comunicherà loro in abbondanza, grandi ed elevati in santità davanti a Dio, superiori ad ogni creatura per lo zelo coraggioso, e cosi fortemente sostenuti dall'aiuto di Dio, che con l'umiltà del loro calcagno, uniti a Maria, schiacceranno il capo del diavolo e faranno trionfare Gesù Cristo.

Il paradosso di questo tempo dissacrante è che ci sarà chi si farà schiavo d'amore per Cristo, umile come Maria, accettando di farsi come la pelle del tallone, per stare nel posto necessario per il trionfo di Gesù. In effetti attorno ai devoti a Maria si vede più di qualche controtendenza. Che Dio conceda di vedere i tempi profetizzati da San Luigi.

irina ha detto...

Il Decandentismo letterario ed il Modernismo teologico hanno viaggiato quasi insieme nel tempo, scambiandosi atteggiamenti e pensieri. Su questo blog ho imparato una massima: chi non agisce come pensa, finisce con il pensare come agisce. Massima che ho constato, attraverso osservazione, essere vera. Pur essendo la mia solo una circoscritta analisi, a campione, della teologia che dagli inizi del '900 arriva fino a noi, affermo che il 90% di questa sedicente teologia si basa su un pensiero segaiolo. Questo per essere chiari e non fraintesi.

Anonimo ha detto...

"Quello che capita oggi è la negligenza delle autorità e la mancanza di giustizia e di equanimità nei giudizi: troppa indulgenza per non dire favoritismi verso i modernisti,  troppa severità per non dire maltrattamenti verso i lefevriani. Si applicano, come si suol dire, «due pesi e due misure». La bilancia pende da un sola parte, quando invece iI problema del modernismo è più grave del problema del lefebvrismo. Eppure le maggiori durezze sono per i lefevriani.


Questo non è il modo per risolvere questo gravissimo problema del cinquantennale conflitto tra le due parti, che sta lacerando la Chiesa. Se il giudice non è imparziale, al di sopra delle parti ed equidistante da ambo le parti, non può fare da paciere. Qui purtroppo Papa Francesco si mostra partigiano ed è molto manchevole. Su questo punto Don Minutella ha ragione.


Personaggi in vista ed influenti, di orientamento modernista, teologi, per esempio, come Andrea Grillo, storici come Alberto Melloni, Gesuiti come i Padri Spadaro, Arturo Sosa e James Martin, falsi profeti come Enzo Bianchi, e inoltre i Padri Timothy Radcliffe ed Hermes Ronchi, nonché Vescovi come Galantino, o Forte, Cardinali come Kasper, Zollitzsch o Ravasi, ben a maggior ragione di quanto si fece con Mons. Lefebvre, dovrebbero essere a mio giudizio oggetto di un prudente e oculato intervento disciplinare.


Così pure si sarebbero dovuti scomunicare per tempo i maggiori responsabili della ripresa modernista dell’immediato postconcilio e della falsificazione del Concilio, come Rahner, Gustavo Gutiérrez, Johann Baptist Metz, Schillebeeckx ed Häring."




http://www.marcotosatti.com/2019/01/17/padre-cavalcoli-a-don-ariel-sul-dialogo-con-don-minutella-e-fa-i-nomi-di-possibili-eretici-nella-chiesa/

Catholicus ha detto...

Oggi ricorre la solennità di Sant'Antonio abate, il quale fece questa singolare profezia
"Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno, e al vedere uno che non sia pazzo, gli si avventeranno contro dicendo: “Tu sei pazzo !”, a motivo della sua dissomiglianza da loro"; sembra proprio che sia stata proferita per i giorni nostri, come del resto accadde per le visioni della Beata Katharina Emmerick, a proposito della strana Chiesa con due papi, dove non c'era niente di sacro (eh si, hanno desacralizzato proprio tutto questo modernisti, dalla liturgia, agli edifici religiosi, vecchi e nuovi) e dove tutti erano ammessi, tranne i veri cattolici, dileggiati, oltraggiati, osteggiati e perseguitati.

lister ha detto...

Come se non bastasse...

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2759_Accusano_Bergoglio_su_denaro_sporco.html

Anonimo ha detto...

FESTA DELLA CATTEDRA DI SAN PIETRO

Nel Martirologio geronimiano, che nella sua attuale forma è del IX secolo, sono indicati due giorni di festa dedicati alla cattedra di san Pietro apostolo: il 18 gennaio e il 22 febbraio. Tutti i manoscritti di questo documento contengono una aggiunta tardiva, secondo la quale la festa di febbraio celebrerebbe la cattedra di san Pietro ad Antiochia, per cui la festa di gennaio era associata invece con la funzione episcopale di san Pietro a Roma ed era trattata come la più importante.

Anonimo ha detto...

Bravi sacerdoti. C'è ancora fede in Germania.
Un faro nella notte tedesca! Che gioia leggere queste parole!

irina ha detto...

Bravi, davvero. In Germania poi...
Dove la lotta quotidiana è più dura la Fede è più profonda e forte.
Il Signore vi benedica.