Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 8 novembre 2019

All'indice le idee del "Giornale" et alii: la Turchia detta la linea alla Ue

Sapete dirmi, dopo aver letto l'articolo che riprendo di seguito, che fine ha fatto la logica, assieme al comune buon senso? Nel frattempo la Commissione Segre/Cirinnà [qui] si «impegna a livello nazionale contro l’odio in tutte le sue forme e in particolare contro l’hate speech», anche se lo si riconosce di «difficile definizione» perché ancora non ne esiste «una definizione normativa», col rischio non remoto che se ne diano interpretazioni e conseguenti applicazioni arbitrarie. Tra le forme di incitamento all'odio razziale si cita espressamente anche l'antislamismo, mentre nessun accenno all'anticristianesimo quando nel mondo migliaia di cristiani vengono perseguitati e uccisi ogni giorno e le Chiese violate e vandalizzate sono cronaca quotidiana. Il problema è che, dal testo della mozione e dalle dichiarazioni rilasciate, emerge la concreta possibilità che siano considerate 'parole d’odio' anche tutte quelle che riguardano la difesa dell’identità nazionale, della famiglia naturale e dei valori tradizionali, ma diventerà difficile persino parlarne perché potrà esser chiesta la censura in rete delle idee non allineate, non gradite, non conformi al pensiero unico politicamente corretto ma dall'etica distorta, o meglio alla propaganda ideologica e nichilista dominante, che ha escluso dall'Europa le radici cristiane. (M.G.)

Articoli e pubblicazioni nel rapporto sull'islamofobia di Bruxelles. Redatto da una fondazione di Ankara

I turchi mettono all'indice giornali, libri e politici italiani. E lo fanno con i soldi dell'Unione europea, cioè in definitiva nostri.
Dietro il paravento di un uso arbitrario dell'«islamofobia» si consuma così il più beffardo dei paradossi: un «rapporto» sferra bacchettate a destra e a manca - soprattutto a destra - e lancia accuse pesanti quanto approssimative, per arrivare alla più scontata delle generalizzazioni: «L'islamofobia in Italia è reale».
Il primo problema è che questa improbabile lezione di democrazia e tolleranza parla turco. La beffa è che - come recita la copertina - la pubblicazione sia stata «prodotta con il sostegno finanziario dell'Unione europea», la nostra Europa che si trincera dietro un pilatesco «i contenuti sono di esclusiva responsabilità degli autori delle relazioni nazionali; e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea e del ministero degli Affari esteri - Direttorato degli Affari europei».

Il ministero in questione è appunto quello turco. E fra i loghi compaiono anche la «Cfcu» (ministero del Tesoro) e un programma di dialogo euro-turco. Il voluminoso rapporto è opera del Seta, la Fondazione per la ricerca politica, economica e sociale con sede ad Ankara, un'organizzazione che - come si legge su Wikipedia - «nonostante affermi di essere indipendente, ha stretti rapporti con il governo dell'Akp guidato da Recep Erdogan». Il punto di osservazione è questo. E il contenuto? In oltre 840 pagine, il rapporto Seta 2018 passa in rassegna 34 Paesi, analizzandone rapidamente la situazione politica, mediatica e giuridica. «Siamo lieti di presentare la quarta edizione del rapporto sull'islamofobia europea - scrivono gli autori Enes Bayrakl e Farid Hafez - questa volta in collaborazione con l'Istituto Leopold Weiss e con il generoso finanziamento da parte dell'Unione Europea». I due curatori principali, peraltro, ricordano anche che nel frattempo la Commissione europea ha nominato il suo nuovo «coordinatore per l'odio anti-musulmano»: Tommaso Chiamparino. Per quanto riguarda la politica italiana, grande spazio viene dedicato alla Lega e al suo leader, Matteo Salvini, come a Fratelli d'Italia.

Quanto ai media, la sommaria analisi parte da quelli che vengono definiti gli «articoli aggressivi» della «tradizionale stampa di destra» «contro le migrazioni, l'islam e le comunità islamiche». Si citano a questo proposito Il Giornale, La Verità, Il Tempo e Libero e poi «opinion leader» come Marcello Veneziani, indicati come autori di articoli contro il Papa e la stampa cattolica più progressista. Quindi tocca a singoli articoli o «irritant title», e a pubblicazioni, maldestramente lette o malintese. «Il quotidiano Il Giornale - si legge - ancora una volta, nel 2018 ha pubblicato due libri ispirati espliciti sentimenti anti-islamici». Il primo è I nemici di Oriana. La Fallaci, l'Islam e il Politicamente corretto, di Alessandro Gnocchi, l'altro Il libro nero dell'islam italiano. Né si risparmia Il Foglio col suo Il suicidio della cultura occidentale.

E a proposito di contraddizioni autolesioniste è una metafora a dir poco eloquente il fatto che l'Europa affidi questo suo esame di coscienza in sostanza alla Turchia, che non solo è un osservato speciale per il trattamento che riserva a oppositori e informazione (Amnesty International parla di «violazioni dei diritti umani» e di un dissenso «represso in modo spietato») ma è anche impegnata in un'operazione militare nel nord della Siria, un'aggressione che proprio il Parlamento europeo ha condannato tanto da chiedere sanzioni e interruzioni degli accordi commerciali. Intanto il regime ha progressivamente abbandonato la storica laicità di Ataturk per sperimentare un mix di islamismo e nazionalismo voluto da Erdogan. Il rais d'altra parte è l'erede di Necmettin Erbakan, il fondatore di «Milli Gorus» che con disprezzo definiva l'Europa come «un club cristiano». Ma erano appunto altri tempi. (Alberto Giannoni - Fonte)

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Definire pensiero unico quella che è propaganda della ideologia imperante, è un errore, primo perché non siamo davanti ad un pensiero ma, ad una contraffazione di esso cioè ad una ideologia, secondo perché non siamo davanti ad un unico ma, davanti ad una ripetizione di quanto messo in atto dai totalitarismi del secolo scorso.
L'Europa, che non ha voluto riconoscere le radici cristiane, è allo sbando e purtroppo si porta dietro tutti gli stati pecoroni che seguono la sua demenza; invece delle guerre di conquista, di successione, di religione, l'unione europea (unione di chi? delle banche, dei banchieri! di che cosa? della moneta, dell'impoverimento dei popoli! ancora chiaro non è) ora regala agli stati la via verso le guerre civili europee e la conquista degli stati europei da parte degli islamici. Il misconoscimento di Dio, Uno e Trino, in ogni singolo documento e/o trattato della unione europea, è la causa di tutte le vergogne che l'unione europea ha messo in atto e sottoscritto. Finché non si sarà in grado di riconoscere i pazzi apostati per quello che sono e di chiamarli con il nome che a loro compete, cioè pazzi apostati, non usciremo da questa Apostasia Europea. E la Francia, figlia primogenita della Chiesa, come interpreta la profanazione di tante sue chiese? Spallucce, vien da dire. Israele ha visto distruggere due Tempi...già son fatti passati, non al passo dei nostri tempi e quindi non possono insegnarci nulla. Vero?
Non ho letto l'articolo, chiedo scusa, perché solo l'introduzione ha dato fuoco alle mie polveri.

mic ha detto...

Grazie. Osservazione recepita. Ho integrato l'incipit...

E intanto ha detto...

https://lanuovabq.it/it/cattomani-avanzano-ora-la-moschea-e-in-parrocchia

Roma, quartiere Montespaccato. Musulmani sloggiati dal Comune perché abusivi vengono ospitati in Santa Maria in Janua Coeli da quattro anni. Imam e parroco vanno in tv a sancire "l'alleanza". Problemi? «Nessuno. Quando noi abbiamo l'adorazione, loro nella stanza di fianco pregano Allah». E il vescovo finge che non sia di sua competenza. Il prossimo passo sarà portare stuoie e tappeti direttamente in chiesa?

Anonimo ha detto...

Da notare che le guerre civili, speriamo solo verbali, rendono impotenti davanti a qualunque straniero... e questo lo canta anche il nostro Inno nazionale, ricopio la seconda e terza strofa:
...
«Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi
Perché non siam Popolo,
Perché siam divisi
Raccolgaci un'Unica
Bandiera, una Speme
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò»

«Uniamoci, amiamoci
L'unione e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore
Giuriamo far Libero
Il suolo natio
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può!?
...

mic ha detto...

Il punto è sempre lì: "uniti per Dio", altrimenti tutto crolla.

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
La rapina del bar di proprietà di un cinese, a Roma, è stata sventata grazie a dei clienti italiani. Se un immigrato è vittima di un'aggressione da parte di un italiano, i media gridano all'emergenza razzismo. Se un italiano difende un immigrato, i media non dicono una parola.

Anonimo ha detto...

Ho sppena assistito ai funerali dei vigili del fuoco tragicamente deceduti nell'Alessandrino.

Ma come è bella l’Italia dei funerali.
Di fronte alla morte, al male, al sacrificio.
Ad ascoltare parole antiche, a lasciarsi abbracciare dalla speranza cristiana.
A piangere e far silenzio.
Davanti alla morte e alla vita.
Perché non ce ne ricordiamo poi, nel tempo ordinario?

Anonimo ha detto...


"uniti per Dio" - ma noi no, disuniti, anche la religione ci divide...

Ma la disunione non viene anche dai cattolici? Non solo dalla sinistra
comunista e postcomunista antiitaliana e antipatriottica per vocazione
ora integratasi all'edonismo a sfondo libertino, femminista e nichilistico delle
società capitalistiche in declino, anch'esso ovviamente contrario all'idea di
nazione, patria, Stato, diritto, etica...
Dai cattolici, per la riserva mentale sempre manifestata nei confronti
dello Stato, come idea e valore e perché nato inizialmente contro il
potere temporale dei Papi - allo Stato contrapponevano una federazione
di autonomie locali, il "federalismo" di un Don Sturzo p.e.; dai
cattolici, perché ora sono riapparsi i "legittimisti" di un tempo ad opera
dei c.d. "tradizionalisti", che (tutto avendo capito) vorrebbero riportare l'Italia al 1859,
prima della II guerra d'Indipendenza...Sarebbe un bel regalo, non
solo alle grandi potenze europee, che la nostra unificazione l'hanno
sempre subìta senza mai accettarla, ma anche all'islam e all'Africa
che ci sta invadendo...
La Polonia e l'Ungheria hanno una tradizione unitaria su cui appoggiarsi, per
resistere alla tempesta, fondata anche sulla religione, soprattutto la Polonia;
noi no, da noi anche la religione è motivo di divisione, per il passato che non
si vuol far passare, e si cerca, anzi, di far risuscitare dalla propria tomba.
Il pensiero politico c.d. "tradizionalista" è fermo allo "heri dicebamus" di
crociana memoria...
H.

Anonimo ha detto...

Bel commento. Sotto sotto mi balena il pensiero che al Vaticano oggi come non mai freghi poco dell italia e dei suoi problemi. Non parlo dei sacerdoti italiani ma di chi governa quel piccolo stato

Anonimo ha detto...

OT
Oggi Salvini ha incontrato privatamente (con sua figlia) Liliana Segre

https://m.huffingtonpost.it/entry/matteo-salvini-incontra-liliana-segre-a-milano_it_5dc5c048e4b0fcfb7f66163c?lu9&utm_hp_ref=it-homepage

Anonimo ha detto...

"Si può parlare oggi di invasione araba. È un fatto sociale - ha spiegato Francesco - quante invasioni l’Europa ha conosciuto nel corso della sua storia! E ha saputo sempre superarsi e andare avanti per trovarsi infine come ingrandita dallo scambio tra le culture."

Se l'ha detto davvero, qualcuno lo aiuti. Che torni dallo Psichiatra, come da ragazzo. Se l'ha detto davvero significa una cosa sola: ha bisogno d'aiuto.

Anonimo ha detto...

A Salvini che dice: solidarietà alla Segre ma ci sono minacce di serie A e serie B. 
Ovvio che ci sono minacce di morte di serie A e serie B, tu stesso caschi in quello che vorrebbe far credere la sinistra! Hai rassicurato la Segre? Pero' e' a te che bruciano i manichini con la tua faccia, e' a te che ieri hanno cercato di assalirti! Un giornalista di sinistra (o forse opinionista) che si chiama Vauro, ha detto in una trasmissione che erano bellissimi i partigiani schierati con i fucili! Prova a dirlo te... Salvini

Anonimo ha detto...

Hanno cambiato i loro nomi e i loro simboli: oggi si chiamano grillini, piddini, "progressisti" (bel progresso!), "democratici" (tutt'altro...), ma nel DNA sono i comunisti di sempre.
Te ne accorgi subito,
dalle facce che hanno,
dalle proposte che fanno,
dalla loro fede incondizionata in uno Stato-moloch onnipotente e fine a se stesso che tutto controlla e tutto drena in un abisso senza fondo,
dal loro odio viscerale per le imprese, per il capitale, per il risparmio e l'iniziativa privata, in una parola l'odio smisurato per chi vale più dei mediocri, per i cervelli brillanti che essi non possono ipnotizzare e plagiare con la loro nauseabonda e gretina Propaganda del Pensiero Unico.

Sono loro i nostri nemici e i nemici di Dio. Sono persone rose dall'invidia, spargitori di odio con la bava alla bocca pronti a sbranarti se non la pensi come loro. Quelli che, ovunque hanno preso il potere, hanno portato miseria, dolore, morte e dittatura, schiacciando ogni volta proprio il popolo che ingenuamente li eleva alla stanza dei bottoni, fidandosi di promesse piu` false di Giuda.

Devi decidere da che parte stai.

Anonimo ha detto...

Mora Martino:
Emergenza neofascista, emergenza razzista, emergenza antisemita, emergenza "omofoba", emergenza democratica, emergenza dell'odio. Viviamo in perpetua emergenza, secondo gli strilloni del pensiero unico. Un'emergenza perennemente funzionale alla creazione di nuove leggi liberticide, di nuovo terrorismo intellettuale, di nuovo indottrinamento, di nuova ingegneria sociale. Ma ormai sono sono sempre di più quelli che stanno capendo il giochetto.

Wisteria ha detto...

Viviamo un'emergenza della libertà di giudizio per cui non si può essere schierati contro l'invasione afroislamica ( ed eventualmente impegnati per la difesa della religione): e perché? Perché no.
Questo è l' intento della commissione Segre.
Non so che si siano detti Salvini e la senatrice a vita, ma a lui questo incontro potrebbe servire a rompere l'assedio. In cambio di tante tutele e garanzie e onori, se fossi al posto della senatrice, mi sentirei in dovere di essere giusta ed equanimema temo che non sia così.
Si capirà ben presto se si vuole mettere a tacere l'opposizione a questo sviahuratovandazzo, pertanto teniamoci pronti a raccogliere firme contro questa commisdione.

Anonimo ha detto...

L'Unione Europea ha finanziato il "Rapporto 2018 sull'islamofobia europea" preparato da una Fondazione turca fondamentalista, emanazione del partito del presidente Erdogan. È scandaloso che la UE sostenga l'uso strumentale del concetto d'"islamofobia", che viene utilizzato come clava per colpire chiunque in Europa osi esprimersi in maniera critica nei confronti della componente di religione e cultura islamica. Una vera e propria lista di proscrizione - che riguarda anche partiti e giornali italiani - sul modello di quanto già fatto in Turchia contro 200 giornalisti sgraditi a Erdogan.

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti;
Terroristi islamici hanno appena ucciso padre Hanna Ibrahim in Siria. Stava andando a restaurare la chiesa di Deir Ezzor. L'Isis fece già saltare in aria la chiesa armena dedicata al milione di vittime del genocidio turco. Le loro ossa, conservate nella cripta, finirono per strada, accanto alle rovine. L'Occidente in rovina non vuole vedere la persecuzione di così tanti cristiani.

Anonimo ha detto...

Nomisma Sancti Benedicti
Crux Sancti Benedicti

Signum Crucis

Crux Sancti Patris Benedicti.
Non Draco Sit Mihi Dux;
Crux Sacra Sit Mihi Lux.
Vade Retro, Satana!
Numquam Suade Mihi Vana;
Sunt Mala Quae Libas.
Ipse Venena Bibas.

Signum Crucis