Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 2 novembre 2019

Il disappunto del papa alla fine del Sinodo. Perché?

Per quanto possa sembrare strano, il Pontefice regnante non era contento, alla fine del Sinodo dell’Amazzonia, un evento “inventato” per cercare di fare passare alcuni elementi di stravolgimento della tradizione della Chiesa. Mi spiego. Ha organizzato un sinodo locale – che avrebbe dovuto svolgersi localmente, per esaminare localmente eventuali problemi locali di una situazione che coinvolge pochi milioni di fedeli sul miliardo e trecento milioni dell’orbe terracqueo – per far passare, come la punta del cuneo, cambiamenti che verranno afferrati rapidamente da vescovi interessati qui e là, ovunque, e che non sarebbero stati approvati se fossero stati sottoposti all’esame di un “vero” sinodo mondiale.
La conferenza episcopale tedesca, che è la maggior finanziatrice della Santa Sede, e che di conseguenza pensa di poterne dettare la politica, vuole modifiche in diversi punti della dottrina cattolica. Celibato dei preti, ruolo delle donne, laici, matrimonio omosessuale etc.

I tedeschi da decenni sono anche grandi finanziatori della Chiesa in Brasile, e la Teologia della Liberazione brasiliana, poi diventata Teologia India, è nata in Germania, e prospera in Brasile grazie anche a vescovi di origine tedesca: Krautler, per esempio, grande ispiratore del Sinodo (e fotografato a passeggio per Roma tenendo per mano una signora ignota…) che si è vantato di non aver mai battezzato un indio; e Spengler, e Hummes, e altri ancora.

Le modifiche volute dai tedeschi, se sottoposte – come dovrebbe essere, dal momento che si riverberano poi su tutta la Chiesa – a un esame collettivo dei vescovi del mondo, non sarebbero passate. Allora si è inventato l’escamotage del Sinodo sull’Amazzonia, condendolo con un po’ di salsa ambientalista, così di moda oggidì, nel linguaggio dei Padroni del Mondo, e quindi anche nel suo, del Pontefice.

Ma perché a Roma? Qui c’è il trucco: da una parte, essendo un sinodo “locale” la maggioranza dei partecipanti sono “locali”, cioè vescovi della parte favorevole alle modifiche; e quindi sei sicuro che anche se consultive, le proposte passino. Ma se lo fai a Roma hai un immediato upgrade nei risultati, un palcoscenico eccezionale.

Ma qualche cosa è andato storto, almeno in parte. I 41 voti contrari ai Viri Probati, su 181 votanti, possono sembrare pochi, ma in realtà sono moltissimi, in un sinodo manipolato in maniera pesante e in cui la platea dei votanti era scelta in maniera sovietica.

Questo perché c’è stata una chiara opposizione, più o meno velata, più o meno morbida, anche da parte di cardinali e vescovi che fanno parte della “maggioranza” bergogliana, e che però in questa occasione hanno saputo tirare una riga, e farlo capire e dirlo.

Così come la dilazione in tema di ministeri femminili, così voluti fortemente dai tedesco-brasiliani, rappresenta un altro stop. Tanto che secondo alcuni non è neanche sicuro che il Pontefice prepari un’esortazione post-sinodale. Alcuni cardinali presenti al Sinodo hanno avuto questa impressione. Quindi, se così fosse, il documento finale rimarrebbe lì, ma senza effetti concreti, visto il suo carattere di suggerimento…

Ecco perché il Pontefice, come sempre quando la sua augusta volontà incontra inciampi, ha mostrato il suo disappunto nel discorso finale, e nell’omelia della messa(da cui erano assenti le Pachamama salvate dalle acque come Mosè…). E a farne le spese sono stati, come al solito, i cattolici, alcuni dei quali secondo il papa badano alle cosette e si dimenticherebbero del grande. Come se la fede, la salvezza delle anime, e un po’ di riti pagani nei giardini vaticani, con tanto di frati prostrati a sedere all’aria, fossero cosette. - [Fonte]

47 commenti:

Anonimo ha detto...

Il pensiero del mattino: la storia non ci ha informato sulla sorte dei sei bambini di Lutero, che ne è stato di loro? Qual'è stato il loro contributo nella società in cui sono vissuti?

Anonimo ha detto...

Esatto! Un pontefice capriccioso e arrogante, che definisce l'idolatria "cosette".

Josh ha detto...

Lui sì che pensa in grande. Gli sarà grata la Pachamama.

Anonimo ha detto...

OT
Commissione Segre-Orwell (in realtà Boldrini-Orwell, ndr) contro il libero pensiero e per l’inquisizione penale sulle opinioni! Si affaccia sinistramente un regime da stato di polizia sulle idee e contro ogni libertà! Italiani attenti, così comincia, ma dove arriverà?

Anonimo ha detto...

CONOSCIAMO IL SANTO DEL GIORNO: COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

MARTIROLOGIO ROMANO SECONDO IL CALENDARIO DEL VETUS ORDO

Oggi 02 novembre 2019 è la Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti.
La ricorrenza di questo giorno fu stabilita per suffragare le anime dei giusti che si trovano ancora nel Purgatorio.
Antichissimo è l'uso della Chiesa di pregare per i defunti, perché vengano liberati dalle loro pene. Tertulliano lo dice di origine apostolica e scrive: « Noi facciamo ogni anno l'anniversario dei morti, secondo le tradizioni dei nostri antenati ». Gregorio Nazianzeno, in occasione della morte del fratello San Cesario, promette di inviargli ogni anno i suoi suffragi. S. Agostino dice: « Chi può dubitare che le preghiere, i sacrifici e le elemosine che si fanno per i defunti non siano loro di sollievo? ». Quantunque la S. Chiesa abbia sempre inculcato di commemorare i fedeli defunti, di pregare per loro e di offrire Messe in loro suffragio, tuttavia per lungo tempo non si aiutarono che le anime in particolare, senza che ci fosse un giorno dedicato alla memoria di tutti i defunti.
Nel decimo secolo, S. Odilone abate di Cluny ordinò a tutti i conventi da lui dipendenti di cantare la sera del I novembre l'Ufficio dei Defunti, e che il giorno seguente i sacerdoti celebrassero la S. Messa per tutte quelle anime che si trovassero ancora nel Purgatorio.
Quest'usanza a poco a poco divenne universale e la Chiesa la confermò e la inserì nella sua liturgia il 2 novembre, giorno scelto da S. Odilone. È questo un dovere di carità dovuto a tutte le anime, ma specialmente a quelle che non hanno chi si ricordi di loro.
Dopo che la Chiesa istituì questo giorno, la pietà verso le anime purganti andò sempre più intensificandosi nel corso dei secoli e si elevarono chiese ed altari, si lasciarono legati di Messe, si istituirono opere sante, per suffragare le anime dei trapassati.
Durante la grande guerra, quando tutto il mondo piangeva i suoi morti, il Sommo Pontefice Benedetto XV estese a tutta la cristianità un privilegio che già esisteva nella Spagna, ossia permise che il giorno 2 novembre ogni sacerdote celebrasse tre Messe in suffragio dei defunti: la prima deve essere applicata secondo le intenzioni dell'offerente, la seconda per tutti i fedeli defunti e la terza secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
Nulla è più conforme allo spirito di carità cristiana quanto la carità verso le anime purganti. Sono anime di genitori, fratelli, di superiori, di benefattori, di amici e conoscenti, che chiedono misericordia e sollievo nei più atroci dolori. Miseremini mei, miseremini mei, saltem vos amici mei: « abbiate pietà, abbiate pietà di me, almeno voi, o miei amici ». Queste povere anime non possono nulla per se stesse; noi invece possiamo sollevarle ed anche liberarle con poca fatica.
Pensiamo che forse un giorno ci troveremo anche noi tra quelle fiamme, ed avremo piacere che gli altri si ricordino di noi. Facciamo dunque agli altri quello che vorremmo si faccia a noi.
Quelle anime inoltre ricambieranno dal cielo mille e mille volte il nostro atto di carità e non permetteranno che piombiamo nelle pene eterne dell'Inferno.

Anonimo ha detto...

PER I NOSTRI DEFUNTI - Don Giussani
Avvenga di me secondo la tua parola.
Per i nostri morti
questo si è attuato definitivamente.
Essi sono nella dolce casa
per cui l'uomo nasce,
alla quale l'uomo è chiamato.
Adesso vedono il rapporto
che c'è fra quella dolce casa
definitiva ed eterna
e il segno fragile,
ma reale di essa,
che è la compagnia in cui sono vissuti.
E chiedono a noi,
dopo l'esperienza fatta,
di essere generosi, vigili, sensibili,
impegnati senza paura del sacrificio nel vivere
questo anticipo della dolce casa
a cui siamo incamminati.
Ci supplicano di poter dire
con maggiore verità quello che cantiamo sovente:
"Troppo perde il tempo chi ben non t'ama".
Essi lo sanno.
Senza paragone più che prima.
E per questo ci incitano che
"avvenga di noi secondo la sua parola".
Ci aiutano a dire l' Angelus
con profondità di attenzione,
come raramente ci avviene
per la distrazione che ci consuma.
(don Luigi Giussani)

mic ha detto...

https://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/4399-thank-god-for-francis-pontificating-the-extreme-limitations-of-papal-infallibility

Marisa ha detto...

Ma insomma, tutti sti prelatoni zucconi vogliono capirlo o no che il capataz ESIGE maggioranze bulgare? Ma che dico, che esige l'UNANIMITÀ (UNANIMITÀ) quando sottopone al voto :-))) le sue decisioni???

mic ha detto...

I cristiani non parlano di morti ma di defunti. Defunto è colui che cessa da una funzione per assumerne un'altra....

Anonimo ha detto...



Giusto rilievo di Mic: i defuni non sono morti poiché:
"vita mutatur non tollitur".
Però la "mutazione" dipende dal Giudizio che l'anima
subisce subito dopo la morte del corpo: Vita Eterna o
Dannazione eterna cioè vita che continua per sempre
all'Inferno, nel quale oggi colpevolmente non si vuol
più credere, come se Nostro Signore avesse parlato
invano o raccontato bugie..

Silente ha detto...

Ad anonimo delle 8:33. Ha ragione. Non c'è solo la famigerata Commissione Segre, che vuole rendere reato (viene esplicitamente previsto) il nazionalismo e l'etnocentrismo (in sostanza: gridare "Viva l'Italia" e "Prima gli Italiani" sarà punibile), ma c'è anche per ora in Commissione la proposta di una assurda legge "contro l'omotransfobia". Se approvata, dire la verità, ad esempio che la sodomia è una perversione, sarà reato. Non solo: verranno messe fuorilegge le associazioni a favore della famiglia e della vita. Se non ci credete, leggete la proposta: "...divieto di costituire un qualsiasi ente che preveda finalità [...] di discriminazione fondate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere". Un invito al boicottaggio di prodotti che utilizzano pubblicità omosessualiste o multiculturaliste sarebbe egualmente vietato. Un convegno come quello di Verona sarebbe proibito. Non bastavano le liberticida leggi Scelba e Mancino. Devono vietare ogni manifestazione di difesa della Patria, della nostra etnia, della nostra civiltà. Devono vietare chi vuole un mondo "normale" ove ci siano solo uomini e donne, come il buon Dio e la natura ordinano, e il resto sia vizio, perversione, malattia da curare.
Le notizie di queste abiezioni compaiono solo su LaVerità e Libero (meno su il Giornale). Occorre che i partiti di opposizione (Lega e Fratelli d'Italia) si mobilitino, denuncino, manifestino, alzino la voce, organizzino comitati, costituiscano collegi di avvocati per opporsi a nuove leggi liberticide.
Nel silenzio, perdiamo ogni giorno un pezzo di libertà.

Silente

Anonimo ha detto...

Morti, defunti... Tutte baggiante! Tanto per Bergy le anime dei cattivi sono stroncate, ossia annullate! Ma quante eresie spara costui ed è sempre là?

Marisa ha detto...

OT
PRETI SPOSATI? SÌ MA IN CONTINENZA PERFETTA. La lezione dei primi secoli della Chiesa.
(Sandro Magister)

https://www.arcsanmichele.com/index.php/vita-della-chiesa/264-sinodo-2019/12582-preti-sposati-si-ma-in-continenza-perfetta-la-lezione-dei-primi-secoli-della-chiesa

Aloisius ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Aloisius ha detto...

Bergoglio è come Attila, 'dove passa lui non cresce più l'erba.

Mutatis mutandis, 'dove pontifica lui, non cresce più la fede'.

Il suo disappunto emerge quando qualche barlume di fede resiste all'opera distruttrice sua e dei suoi complici.

Sono loro il nostro flagello, almeno fino a quando compiranno il passo falso per la loro superbia.
In quel momento credo e spero che il Signore sia misericordioso con noi piccoli e ci liberi da ladri, briganti, traditori, superbi e falsi profeti che spadroneggiano nella Sua e nostra Chiesa, capovolgendo la Sua Parola.

Io sono un peccatore e non posso guarire dal male del peccato con il peccato stesso spacciato come curam

Matteo ha detto...

Scusate, ma non ho capito bene quale sarà nell'immediato l'iter di quanto proposto in questo sinodo locale.
già mi irrita il fatto che una cosa del genere sia stata proposta localmente, come se potesse esistere una chiesa "cattolica non universale"... ora addirittura si scrive che Bergoglio sia irritato perché il resto della Chiesa universale si è accorto di questa manfrina, e ha ostacolato l'unanimità monolitica.

insomma, e ora? Bergoglio deve rispondere al sinodo con una esortazione? le esortazioni non gli vengono assolutamente bene.
assisteremo ad una esortazione in difesa del sacerdozio, con una nota a piè di pagina che stravolge tutto?

Catholicus ha detto...

@ Aloisius : esemplare e ammirevole commento, caro Aloisius, non poteva descrivere meglio l'attuale tragica situazione della Chiesa di Cristo, estensibile però anche alla società civile (hem, ormai incivile, da quando la governano i sinistrorsi servi della massoneria, cioè di Lucifero, come i falsi chierici, ribelli arroganti ed apostati). Quella attuale è una moderna forma di cesaropapismo, di origine ed ispirazione satanica, diabolica, e come tale, quindi, destinata ad essere spazzata via, speriamo il prima possibile. Regna delle Vittorie, vieni presto in nostro aiuto !

Milano ha detto...

Aloisius h 15.26: "... almeno fino a quando compiranno un passo falso per la loro superbia" ??

Chiedo senza polemica: quanti altri loro 'passi falsi' dobbiamo attendere per capire da che parte tira il fumo? A Milano si dice: "Quanti piatti di risotto occorre mangiare per capire che è risotto"?
Grazie.

tralcio ha detto...

Il fastidio che la neo-chiesa mostra verso la chiesa-di-sempre non è un frutto inspiegabile di chissà quale aberrazione genetica. Piuttosto è la logica conseguenza di una discordanza di fondo sulla natura e la figura di (nientepopodimenoche) Gesù Cristo, Nostro Signore, Unico Redentore. La possibilità di diventare "falso profeta" è direttamente correlata all'errore (eresia) in materia cristologica (e inevitabilmente anche mariologica) fino al punto da giungere a supportare delle tesi anti-cristiche.

Nel vangelo di San Giovanni c'è un passaggio molto significativo, che può aiutare ad inquadrare il momento: siamo al capitolo 5.

Gesù prima snocciola una serie di categoriche affermazioni che spaziano da questa vita alla vita eterna (... il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita...), compresa quella che sancisce la possibilità di eterna perdizione (... "Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna").

Poi Gesù sottolinea A-che "vi dico queste cose perché possiate salvarvi" e (a beneficio di futuri cultori del Sola Scriptura?) B-"voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. Ma voi non volete venire a me per avere la vita".

Infine arriva al punto: "Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste. E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?"

Il punto è che chi si mette al servizio dell'anti-Cristo, cerca soprattutto gloria nel mondo, di cui il principe è il solito noto, ma ignoto per chi non crede che esista e ritenga vuoto lo spazio (in questo caso superiore al tempo...) del creato in cui è destinato lui con chi gli va dietro.

Preghiamo intensamente di avere tanto amore per il Signore. Preghiamo perché lo abbiano tutte le anime che rischiano di perdersi. Amiamo come ama Lui, finito in croce per tutti, abbassandosi a ricevere insulti dopo aver fatto soltanto del bene. Mettiamoci sempre nella prospettiva del pubblicano, che pensa di sé di essere indegno e non di chi si sente a posto e disprezza chi non è come lui, compreso chi disprezza i farisei comportandosi esattamente come un fariseo, ovvero l'altra faccia della medaglia degli atei. evitiamo di sentirci "a posto" con Dio o di non aver bisogno di Dio. La Chiesa-di-sempre lo sa, forse qualche volta non l'ha interpretato al meglio, ma ha chiara l'esigenza della conversione per uniformarsi alla volontà di dio, per essere santi in Cristo.

C'è tanta confusione: serve molta semplicità.
C'è l'inganno, propalato dal falsario: per essere veri, stando nella verità, serve umiltà.

Ci aiuti la Piena di grazia, nostra avvocata, Regina degli angeli e dei santi.

Anonimo ha detto...

Gira notizia di questa conferenza di mons. Bux svoltasi a Roma. Penso che sarà molto interessante.
https://vericatholici.wordpress.com/2019/10/22/conferenza-sulla-rinuncia-di-papa-benedetto-xvi-interventi/

E.P. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/post/Pg8azjr3rSZq2S8sY8gDJEZyZ

Essere con Cristo (croce inclusa, per risorgere) o fare tutto da soli, delusi...

E.P. ha detto...

...A quel punto si alza dalla sedia don Ariel Levi Di Gualdo, e sbotta: “Io le persone le seguo spiritualmente in altro modo, non portandomi i ragazzini a letto” [link qui].

In studio c’era l’ex sacerdote Michele a raccontare di aver ha rinunciato ai voti per sposare civilmente il compagno Matteo, che ha conosciuto quando era suo chierichetto...

Aloisius ha detto...

EP, la spavalderia e sfrontatezza con cui affermano queste scelte scandalose, di fronte a qualche milione di spettatori, è ormai consueta.
Il timore di Dio non sanno manco cosa sia.
Si fanno preti per stare con i maschi, senza limiti di età, cosa è scritto nel Vangelo non conta.
Sono convinti che Dio sia cosa buona e giusta seguire ogni impulso carnale che ci passa per la testa, tanto Dio ci ama 'così come siamo', lui è amore, love, love, love.
Per questo il finto papa cerca di normalizzare la situazione con le sue aperture ai fumi di Satana, facendosi forte del sostegno di chi, come Nuzzi, crede ancora che sia il povero eroe buono, solo soletto contro tutti i cattivoni tradizionalisti che tramano contro di lui...

isabella abbate ha detto...

Ma come vi permettete di prendere in giro e sbeffeggiare Papa Francesco? Vi state opponendo ad un Papa che semplicemente segue il Vangelo e sta con gli Ultimi. Vergognatevi

Anonimo ha detto...

Crozza in TV e il corriere come stampa inneggiano alla legge liberticida, dimenticando che sono proprio queste leggi liberticide a portare voti - giustamente- alla Lega.

Silente ha detto...

Grazie, cara Mic per "lasciar passare" ogni tanto messaggi tipo quello di tale Isabella Abbate. Ci confortano sul livello culturale e morale dei nostri avversari progressisti (non meritano neppure una parola di confutazione) e ci danno forza nella nostra lotta.
Silente

Marisa ha detto...

Cara Isabella, le auguro di aprire gli occhi belli.

Anonimo ha detto...

Ovviamente Isabella Abbate scherza. La immagino che scrive quelle parole ridendo. Il suo è un classico e tipico esempio di satira (amara) verso Francesco I. Vuole prenderlo in giro ("segue il Vangelo"; "sta con gli Ultimi" - notate la MAIUSCOLA-) attribuendo a noi ciò. Si vede che è stata una leader degli Indiani Metropolitani del '77. La c.d. "Ala Creativa" del Movumant di quell'anno.

Aloisius ha detto...

Mi ricollego alla seria questione politica, di libertà, sollevata da Anonimo 8.30, Silente e Catholicus (che ringrazio).
La sinistra sconfitta e radicata al potere non ha idee da proporre e va contro il popolo, che deve essere sempre rieducato quando non la vota.
Sa solo calunniare, imbavagliare e schernire gli avversari politici e vessare l'intero popolo con nuove tasse.
Arroganza pura, sostenuta dalla UE e ai danni del popolo italiano, che non è più sovrano.
Il ricatto morale è la loro specialità e per questo speculano sui migranti e sugli ebrei, agitando lo spauracchio del fantasma fascismo.

Sono più forti e molto più arroganti e ipocriti della vecchia DC, perché sostenuti da una parte della magistratura che sconfina sempre più nella politica ed è pronta a colpire a morte in via giudiziaria gli avversari politici.
E sanno anche infierire molto bene sui cadaveri (da ultimo quello di Franciso Franco, in Spagna), lo si vede anche dai fantocci e disegni di Salvini impiccati a testa in giù, sognando forse di poter infierire anche sul suo cadavere, un domani.

Hanno da anni un Presidente della Repubblica che li protegge e il controllo della televisione; appena adesso ho dovuto cambiare canale per non vedere lo schifo di Gramellini e dei suoi ospiti su RAI 3, sempre a martellare sul fascismo inesistente che avanza.

Silente dice giustamente che la destra deve intensificare la sua attività politica su questo punto, perché ne va della nostra libertà,
Verissimo, la questione Segre lo dimostra.
Ma non mi sembra che i politici di Destra lo stiano facendo in modo adeguato.
Secondo me devono migliorare la qualità, lo spessore culturale.

Ognuno di noi ha la sua parte di responsabilità, certo, ma i partiti devono guidare l'azione nel giusto modo, creando un rapporto virtuoso di crescita reciproca con i votanti e simpatizzanti.

La Meloni è ammirevole, degna di voto, combatte come una tigre e ha una coerenza, lungimiranza e storia politica e di partito a mio avviso migliore di quella della Lega e di Salvini stesso.
Quest'ultimo ha una semplicità comunicativa che è la sua forza e la sua debolezza nello stesso tempo, la gente lo capisce e lo ama per questo, ma giunto al potere deve saper combattere con altre armi e saper parlare un'altra lingua.
Come i sinistroidi fucsia, o Renzi, ad esempio e questo a
prescindere dalla scelta di chiudere il giallo/verde (secondo me giusta perché alla lunga avrebbe avuto più da perdere che da guadagnare).

Credo che la Destra italiana debba avere più intellettuali di riferimento, lavorare di più sul piano culturale e comunicativo, formare i giovani nella scuola di partito, selezionarli e coltivarli come in una squadra di calcio.

Aloisius ha detto...

Sig.ra Abbate, qui nessuno sbeffeggia il papa, è lui che sbeffeggia la Parola del Signore e duemila anni di dottrina e magistero della Chiesa.
Gesù Cristo ci ha insegnato a non separare mai l'amore di Dio dall'amore del prossimo.
Amare solo gli ultimi e cambiare la Parola del Signore diventa ideologia politica, non è più cristianesimo, né amare gli ultimi come Cristo comanda.

Anonimo ha detto...

uno si permette in base a quello che conosce, mostrando le discordanze di coloro che, pur brandendo il Vangelo, desiderano di più piacere al signore di questo mondo che a Nostro Signore Gesù Cristo e cercando di correggere gli errori di chi non vuol recedere dai suoi errori; gli ultimi, a ben vedere, sono i furbi scaltri, farabutti, sono i superbi ipocriti, menzogneri, che credono di poter usare, ingannare, manipolare il prossimo, dopo averne carpita la fiducia, meglio se semplice, sprovveduto, povero, sbandato, ignorante di Gesù Cristo e del suo Amore e nella sua ignoranza lasciato, blandendolo con un finto rispetto che è adulazione di chi sull'ignoranza dell'altro ambisce innalzarsi.

Giuseppe Schieppati ha detto...

a Milano 15.46 : ... "Quanti piatti di risotto occorre mangiare per capire che è risotto?"
Conosco una variante milanese: "Dopo tre piatti di pastasciutta ha capito che era risotto". Quindi, c'è ancora speranza!

Anonimo ha detto...

Il disappunto del papa alla fine del Sinodo... e noi, che siamo un certo numero, si vive nel disappunto, dal 1958 in poi, grazie proprio ai papi che a differenza del Sinodo non son finiti, anzi si son duplicati, il papato duale. I papi come i Giuseppi. La chiesa insegna anche quando sbaglia!

Anonimo ha detto...

Ora ci domandiamo di che altro hanno bisogno i cattolici, se ce ne sono ancora, per capire quel che sta succedendo nella loro chiesa, sotto i loro occhi, e, a questo punto, bisogna pur dirlo, con la loro acquiescenza e la loro complicità, sia pur passiva. La profanazione sacrilega dell’intronizzazione di un demone tribale in un sinodo di vescovi cattolici, al cospetto di un pontefice romano, dovrebbe parlare da sola in maniera fin troppo eloquente.
(Francesco Lamendola)

Anonimo ha detto...


# Anonimo del commento n. 1 che voleva sapere dei figli di Lutero

Cito dalla biografia (agiografica) di Lutero scritta da Attilio Agnoletto, "Martin Lutero", 1972, Oscar Mondadori, 1986, pp. 185-7.
Lutero sposò il 27 luglio 1525 Caterina von Bora, la quale era due anni prima fuggita dal suo convento assieme ad altre 11 monache. Il gruppo era stato aiutato da Lutero. Molte delle altre monache si erano già sposate, la von Bora aveva già 26 anni quando si accasò con l'eresiarca, che ne aveva 42. Sembra che il matrimonio sia stato felice. Nacquero sei figli: Hans (1526), Elisabeth (1527), Magdalene (1529, Martin (1531), Paul (1533), Margarete (1534). Ci sono molte testimonianze dei profondi affetti famigliari di Lutero.
[Non doveva monacarsi, questo è il punto, non aveva la vocazione]. Comunque, in nota Agnoletto precisa sui figli:
"Solo Margarete, moglie del consigliere Georg von Kunheim, e Paul, professore di medicina a Jena, ebbero discendenti. L'ultimo discendente che portò il nome di Luther morì nel 1759. I "luterani"nel 1936 erano 1035 ed erano diffusi in tutto il mondo. Tra essi v'era il socialista Karl Liebknecht e il noto industriale dell'ottica Zeiss. Essi erano riuniti in un'associazione. Ad essi vanno aggiunti i numerosi discendenti delle sette sorelle di Lutero e dei due fratelli del padre [citaz. di fonti]" (op. cit., p. 186). Per la morte a 14 anni della diletta figlia Maddalena, che molto addolorò i coniugi, Lutero scrisse questo epitaffio, riportato dagli estensori dei 'Discorsi a tavola': "Qui dormo con i santi io, Maddalena, figlia di Lutero, e riposo protetta da questa mia coperta. Ero figlia della morte, nata dal seme del peccato, ma vivo redenta del tuo sangue, o Cristo. Qui dormo io, Maddalena, figlia del dr. Lutero, e riposo nel mio lettino con i santi. Ero nata nel peccato e dovevo morire. Ora però vivo, redenta del tuo sangue, Gesù Cristo".
PP

Anonimo ha detto...

Grazie, ho cercato poi su Wikipedia ed ho visto che questi figli furono ben educati e nella vita furono professionisti stimati, parimenti il matrimonio di una figlia almeno fu buono nel senso della durata e del patrimonio. Katharina Von Bora entrò in convento bambina e fu presto monaca. La sua famiglia era nobile, di piccola nobiltà o nobiltà in decadimento non so. Ora da quello che ho capito, questo pomeriggio, Martin Lutero sempre si appoggiò alla nobiltà, dalla quale dipese la sua libertà economica. A questo punto mi son ricordata della rivolta dei contadini che vide Martin Lutero dalla parte dei nobili quindi della repressione. Non escluderei che Lutero vagliò bene la sua scelta matrimoniale; da Wikipedia risulta che Katharina Von Bora fu grande organizzatrice dal punto di vista economico e capace di affrontare la vita da sola con i figli quando Lutero morì. Lutero verso la fine si involgarì, cosa che non si mostra nella ex suora di nobili origini ed educata fin da piccola in convento. Bisognerebbe approfondire,cioè studiare. Se non ricordo male Karl Liebknecht ebbe qualche connessione con Rosa Luxemburg. Anche il socialismo di Liebknecht non stupirebbe visto come un'eco, nell'albero genealogico, della repressione dei contadini del tempo di Martin Lutero. Interessante anche l'industriale Zeiss, non era quello delle lenti? La correzione della vista...dei luterani, interessante. Peccato che non si ha tempo per approfondire bene bene. Grazie di cuore per la dritta che mi ha dato. Sono tornata su Wikipedia e il testo a cui si fa riferimento è: Federico A. Rossi di Marignano, Martin Lutero e Caterina von Bora. Il riformatore e la sua sposa, Ancora, Milano 2013. Non mi convince tanto, mi sembra rose e fiori. Eppoi la casa editrice che fu cattolica doc...mah!

Anonimo ha detto...

Bergolio la prima cosa che combatte è il dissenso interno, solo dopo passa ai fatti.
Riccardo Zenobi

Anonimo ha detto...

l'ultimo editoriale di Radicati nella Fede:
"SE NON FANNO SBOCCIARE I FIORI D'INVERNO...."
invita a tornare al culto dei veri Santi, non quelli delle canonizzazioni ideologiche, che non hanno virtù eroiche e non fanno miracoli, nè materiali nè spirituali....

Anonimo ha detto...

Una vecchia versione della teologia morale, il Proporzionalismo, che è stata ed è perdente perchè succube della posizione del mondo, tenuta a bada dai pontificati di San Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI, oggi è tornata prepotentemente di moda.

Anonimo ha detto...

Ma perché il card. Sarah è così cambiato?
Ma di che ha paura?
Proprio il giorno prima della firma di questo decreto, il 9 ottobre, ha rilasciato un intervista al Corriere della Sera, nella quale sostanzialmente rinuncia a tutto il suo pensiero e si prostra, esaltandolo, a questo pontificato.

https://www.marcotosatti.com/2019/11/03/loreto-via-la-festa-della-traslazione-ma-perche-card-sarah/

Anonimo ha detto...

Ma perché ?
Bisognerebbe chiederlo direttamente a Monsignor Cardinale .

Catholicus ha detto...

"Ma perché il card. Sarah è così cambiato?": forse tiene famiglia? forse è affascinato dalla figura di don Abbondio? forse gli è stato vietato di pronunciarsi contro l'immigrazionismo intransigente di "papa" Bergoglio? quale che sia il motivo recondito di questo suo dietrofront, resta il fatto, innegabile, che su di lui il fronte tradizionalista non può più contare. Stringe il cuore vedere i pochi coraggiosi prelati che avrebbero potuto opporsi al regime bergogliano della menzogna defilarsi, ritirarsi, ricredersi e smentirsi apertamente (come mi ha colpito quella sua frase "trovatemi un solo documento in cui io abbia apertamente criticato il papa...": poveri noi !), ma probabilmente devono avverarsi le parole della Madonna "questa volta la Chiesa la salveranno i laici"; rimbocchiamoci le maniche, quindi, e forza e coraggio!

Rr ha detto...

Sarah ?
Pell docet.
Rr

Anonimo ha detto...


Ancora sui "discendenti" di Lutero e Lutero

-- Si appoggiò sì alla nobiltà, Lutero, non poteva fare altro, la rivoluzione messa in moto da lui stesso gli era sfuggita di mano. Come scrisse in quegli stessi anni Machiavelli, chi dà inizio a moti di popolo si illude se crede poi di poterli controllare. La rivoluzione consisteva nella rivolta non tanto contro la corruzione nella Chiesa e la dipendenza da "Roma" ma contro la Chiesa stessa in quanto incarnazione del principio d'autorità, in nome della libertà di giudizio individuale in materia di fede. Libertà che trapassò subito nel campo politico innervandosi tuttavia in moti a sfondo millenaristico e quindi socialmente rivoluzionario basati sulla peggior violenza. Apparvero "predicatori" che incitavano a sterminare i ricchi malvagi e i preti e a prendersi il loro, che incitavano e guidavano le folle ad assalire conventi, chiese, castelli, con le relative violenze alle persone. L'ordine sociale era crollato. Lutero scrisse un libello violentissimo contro i contadini in rivolta ma costoro erano guidati da fanatici come Thomas Muentzer, autoproclamatosi "profeta", il quale, con la Bibbia in mano, li incitava ad ogni sorta di violenze e rapine.
--Karl Liebknecht, nei mesi estremamente agitati che seguirono alla resa incondizionata imposta alla Germania nel nov. 1918, fu assieme a Rosa Luxemburg uno dei fondatori del partito comunista tedesco, frazione dissidente della socialdemocrazia, noto anche come "Lega di Spartaco" (30.12.1918). Miravano alla conquista del potere ma in modo progressivo e ragionato, adatto alla situazione tedesca, mentre il partito era dominato dagli estremisti utopisti. Costoro tentarono un'insurrezione a Berlino, nel gennaio 1919, contro il fragile governo socialista al potere. Per reprimere l'insurrezione il ministro socialista Noske si appoggiò, più che alle milizie socialiste, ai "corpi franchi", volontari provenienti dall'esercito imperiale e in generale dalla destra, ostilissimi ovviamente ai comunisti, i quali ebbero facilmente ragione dei rivoltosi. Pur non condividendo il massimalismo dei rivoltosi, R. Luxemburg e K. Liebknecht li avevano appoggiati. Catturati, furono brutalmente assassinati da un gruppo di ufficiali dei corpi franchi (15.1.19). Comunisti ma non "agenti di Mosca", R. Luxemburg anzi criticava certi aspetti del leninismo. Scomparsi loro, il KPD divenne un'emanazione moscovita. Questa è almeno un'interpretazione dei fatti.
Credo comunque che il nesso di un Liebknecht o di uno Zeiss con Lutero sia da considerarsi alquanto tenue, sostanzialmente irrilevante.
PP

Anonimo ha detto...

Grazie, leggendo la sua spiegazione son tornati alla memoria altri frammenti. Di K. Liebknecht e di R. Luxemburg se ne parlò all'Università ma, erano tanti i fatti e le persone di cui si parlava ed urlava che ero come stordita.
Il nesso con Lutero è certamente tenue ma, non irrilevante per quella storia che lascia tracce diverse. Tempo fa la nostra commentatrice Marisa segnalò un sacerdote che faceva l'esorcismo dell'albero genealogico. Questo fatto ha lasciato in me un'impressione molto positiva per una serie di motivi facili da individuare, tra questi ho pensato alla riparazione di cui i discendenti potrebbero, se richiesti dal Signore, farsi carico durante la loro vita sulla terra, a modo loro secondo le circostanze che trovano vivendo. Certo la coscienza desta di tutto questo nulla sa, la coscienza, non tanto quella profonda, quanto quella più elevata che comprende meglio i grandi nessi, quella forse sa, comprende quello che alla luce del sole non vede nè ricorda ma, semplicemente vive la sua vita come viene nelle situazioni che trova e cerca di migliorarle secondo la sua libertà, la sua indole, i suoi punti di forza e di debolezza.

Marisa ha detto...

Sui 'preti sposati'

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