Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 10 novembre 2019

Il Vescovo Schneider afferma che l’adorazione idolatrica della Pachamama durante il Sinodo dell’Amazzonia affonda le sue radici nel Concilio Vaticano II

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews  (8 novembre) interessante analisi dell'intervista rilasciata da mons. Athanasius Schneider a Michael Matt, editore di The Remnant. Ne avevamo dato notizia qui col link al filmato. La cosa più importante è forse la sua critica al Concilio, cui avevo accennato nel riassunto, che ora LSNews riporta con grande evidenza e ulteriori dettagli nel testo che segue.
Pochi giorni prima, il 27 ottobre, mons. Schneider aveva reso pubblico un Monito chiaro ed incalzante, in forma di lettera pastorale, nella ormai lunga battaglia per la Verità. da noi pubblicato qui. Per prima volta, dai tempi del 'vietato vietare' di Giovanni XXIII, troviamo esplicitamente pronunciata la parola "condanno" (al punto 7.) da parte di un vescovo di Santa Romana Chiesa.
Qui l'indice degli articoli sul Sinodo Amazzonico.

Il Vescovo Schneider afferma che l’adorazione idolatrica della Pachamama durante il Sinodo dell’Amazzonia affonda le sue radici nel Concilio Vaticano II

Il Vescovo ausiliare di Astana (Kazakhstan) Athanasius Schneider ha recentemente rilasciato un’intervista a Michael Matt, editore del periodico cattolico The Remnant. Parlando dell’adorazione idolatrica delle statue della Pachamama durante il Sinodo dell’Amazzonia a Roma, il prelato ha affermato: “Dobbiamo condannare questi atti”. “L’idolatria”, ha aggiunto, “è una violazione della Divina Rivelazione” e del Primo Comandamento. “Non si possono commettere atti di idolatria all’interno della Chiesa cattolica”.
Egli ha poi parlato del “male” presente nella Chiesa, che sta raggiungendo “il suo culmine” ma che si è andato sviluppando già “negli ultimi decenni”. La situazione attuale mostra fino a che punto questo “male è penetrato nella Chiesa”.

“Purtroppo”, ha commentato Schneider, “Papa Francesco difende la venerazione di questi idoli della Pachamama affermando che nel loro uso non vi sarebbe alcuna intenzione idolatrica”. Il Vescovo Schneider ha però obiettato che “quel che possiamo vedere sono solo gli atti esteriori”, non “i cuori delle persone”. E tali atti “sono state chiarissime forme di culto religioso – inchini, riverenze e persino preghiere rivolte a una statua di legno” che è, “secondo quanto persino il papa ha ammesso, la Pachamama”, la quale, secondo Schneider, “rappresenta una divinità femminile” all’interno di “tutta la cultura dei popoli indigeni del Sudamerica”.

Il male, ha spiegato il Vescovo Schneider, “vuole sempre raggiungere il suo culmine”. Il male consiste nel negare che esista “una sola verità”; il relativismo, pertanto, è “come un virus”. “Quando non vi si oppone, prima o poi assume il controllo di tutto il corpo”. Continuando la sua spiegazione, Schneider ha poi menzionato il Concilio Vaticano II. Questo “relativismo dottrinale”, questa “ambiguità dottrinale”, ha dichiarato, si possono già trovare “parzialmente in alcune espressioni del Concilio Vaticano II”.

Qui il Vescovo Schneider si riferisce alla dichiarazione del Concilio secondo la quale “i musulmani adorano con noi un Dio unico”. [vedi nostri precedenti qui - qui - qui]

Nella Costituzione Dogmatica del Concilio Lumen Gentium (16), i Padri del Concilio dichiarano: “Ma il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in particolare i musulmani, i quali, professando di avere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale”.

Il Vescovo Schneider si riferisce anche all’idea correlata secondo la quale “l’uomo è il centro e il culmine di tutto quanto esiste sulla terra”, e all’insegnamento del Concilio sulla “libertà di religione”, ossia il “diritto naturale” di scegliere la propria religione impiantato nella natura umana da Dio. Anche se è vero – ha aggiunto – che nessuno dev’essere “forzato”, questo nuovo insegnamento si spinge fino al punto di affermare che ognuno “è libero di scegliere la propria religione”.

A questo punto Schneider mette in evidenza le contraddizioni presenti nei testi conciliari. Nel suo documento Dignitatis Humanae, il Concilio insegna che “tutti hanno il dovere di cercare la verità, e quest’ultima è l’insegnamento della Chiesa cattolica”, ha affermato Schneider. “Tuttavia, un po’ più avanti lo stesso documento afferma che la libertà di religione è radicata nella natura umana”. Questo insegnamento “non è chiaro”, è “ambiguo”, ha spiegato il prelato, e la conseguenza che esso ha provocato dopo il Concilio è “che quasi tutti i seminari e le facoltà teologiche cattoliche, l’episcopato e persino la Santa Sede” hanno promosso “il diritto di ciascuno di scegliere la propria religione”.

Nella Dignitatis Humanae, i Padri conciliari prima dichiarano che “in primo luogo, il Concilio professa la sua fede nel fatto che Dio Stesso ha reso noto all’umanità in che modo essa deve servirLo, affinché possa essere salvata in Cristo e raggiungere la salvezza eterna. Crediamo che quest’unica vera religione sussista nella Chiesa cattolica e apostolica, a cui il Signore Gesù ha affidato il compito di diffondere la verità tra tutti gli uomini”.
Ma in seguito affermano: “Questo Concilio Vaticano dichiara che la persona umana ha il diritto alla libertà religiosa. Tale libertà consiste nel fatto che tutti gli uomini devono essere immuni alla coercizione da parte di individui o gruppi sociali o poteri umani, dimodoché nessuno possa essere costretto ad agire in maniera contraria alla propria fede, in pubblico o in privato, da solo o insieme ad altri, nei dovuti limiti. Il Concilio dichiara inoltre che il diritto alla libertà religiosa ha il suo fondamento nella dignità stessa della persona umana così come essa è espressa dalla parola rivelata di Dio e dalla ragione stessa. […] Pertanto, il diritto alla libertà religiosa ha il suo fondamento non nella disposizione soggettiva della persona, ma nella natura stessa di quest’ultima. Di conseguenza, il diritto a questa immunità continua a esistere anche in quanti non compiono il loro dovere di cercare la verità e di aderire ad essa, e l’esercizio di questo diritto non dev’essere impedito, sempre e quando ciò non ostacoli il mantenimento dell’ordine pubblico”.

Ma nella sua intervista del 2 novembre il Vescovo Schneider ha commentato con queste parole questo insegnamento conciliare: “nessuno ha il diritto di scegliere l’idolatria, nessuno ha il diritto di offendere Dio” per mezzo “dell’idolatria o della blasfemia”.

“Tutto ciò è già radicato qui [nel Concilio Vaticano II]”, ha affermato il Vescovo Schneider. “Il fatto che si creda di avere per natura il diritto dato da Dio di poter scegliere atti di idolatria – come quelli rivolti alla Pachamama – e che persino la scelta della religione della Pachamama sia radicata nella dignità umana è l’ultima conseguenza di questa espressione del testo conciliare”, ha spiegato. L’espressione del testo era “ambigua” e avrebbe dovuto essere “formulata in modo diverso” per “evitare le varie applicazioni alla vita della Chiesa cui abbiamo assistito, come per esempio nell’incontro di Assisi di Papa Giovanni Paolo II nel 1986 e in altri incontri in cui persino le religioni idolatriche sono state invitate a pregare alla loro guisa – ossia nel loro modo idolatrico – per la pace”.
Il 27 ottobre 1986 Papa Giovanni Paolo II ha svolto una Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace ad Assisi, in cui ha pregato insieme ai cristiani ortodossi, ai protestanti, agli ebrei, ai musulmani, agli induisti, ai buddisti e ai rappresentanti di molte altre religioni. Egli si è rivolto ai rappresentanti delle diverse religioni con queste parole: “Le religioni sono molte e diverse, e riflettono il desiderio degli uomini e delle donne di tutti i tempi di entrare in relazione con l’Essere Assoluto”.

Ma torniamo alle parole del Vescovo Schneider. Egli ha affermato che ciò a cui stiamo assistendo attualmente a Roma è la “perpetrazione formale di atti idolatrici all’interno della Chiesa cattolica, nel cuore della Chiesa cattolica di San Pietro, è il trionfo del male”.

Nella sua intervista del 2 novembre il Vescovo Schneider ha anche parlato dell’influenza dei modernisti sulla Chiesa cattolica e della loro negazione effettiva delle “verità immutabili”. Anche i massoni negano queste verità e martellano col naturalismo e con l’antropocentrismo cercando di minare l’“unicità di Gesù Cristo”. Il Vescovo del Kazakhstan ha affermato che il modo di pensare dei modernisti è “simile” al pensiero della massoneria, pur chiarendo: “non direi che i modernisti sono massoni”. Entrambi hanno però in comune il loro dichiarato “relativismo”. Uno dei capisaldi della massoneria è: “Noi esseri umani siamo gli autori della verità”, e in base ad esso l’uomo “può cambiare queste [verità] in base ai propri desideri”. “È il nucleo del modernismo”, ha aggiunto Schneider, “il relativismo, il naturalismo e l’antropocentrismo assoluto”.

Egli ha anche spiegato che la massoneria è intrinsecamente “anti-sovrannaturale”, “anti-Rivelazione”. I modernisti sono stati “contaminati” da questo “modo di pensare”.

“Da allora”, ha aggiunto, “il movimento modernista è penetrato sempre di più all’interno della Chiesa”. Esso “ha raggiunto il suo apice al Concilio Vaticano II, poiché ha utilizzato quell’assemblea della Chiesa come uno strumento per la promozione sempre più spinta delle sue teorie relativiste, antropocentriche e naturalistiche nella teologia, nella liturgia e nella vita [pastorale] della Chiesa”.
Secondo il Vescovo Schneider, dopo il Concilio Vaticano II, oltre ai modernisti, anche alcuni “membri provati della massoneria” hanno raggiunto “posizioni di alto rango nella Chiesa”. Quando Matt gli ha chiesto se si riferisse anche ad Annibale Bugnini, l’architetto della Messa Novus Ordo, Schneider ha risposto: “Sì, e anche ad altri”. Egli ha affermato che è probabile che ci siano stati molti massoni tra i vescovi, i cardinali “e persino i nunzi”. “Ovviamente, essi hanno aiutato il clero modernista”, anche quando i sacerdoti che ne facevano parte non erano massoni, e “li hanno promossi ad alte posizioni all’interno della Chiesa”.

“È evidente che si tratta di una strategia”, ha concluso il Vescovo Schneider.

E adesso, sotto Papa Francesco, siamo testimoni di come “autentici e palesi eretici, negatori della verità cattolica sono promossi senza vergogna a uffici di alto rango della Chiesa; si tratta addirittura di un premio che viene loro dato per aver tradito Cristo”.
[Traduzione per Chiesa e Post-Concilio di Antonio Marcantonio]

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bene che si cominci a parlar chiaro intorno al CVII. Resta il fatto che a moltissimi seminaristi prima, a giovani sacerdoti poi, non è stato insegnato il famoso discernimento, come si discerne, come si individua tra gli errori, tra le mezze verità, la verità; e non è stata messa in rilievo la profonda connessione tra morale e discernimento, tra la morale ed la sicura capacità di discernimento, tra morale e giudizio. Qui nella morale come nella religione ognuno ha una sua morale, ognuno una sua religione, cioè chiacchiere.

Felice ha detto...

Chiaro, diretto e condivisibile in toto. Grazie, Eccellenza. Finora è l'unica voce che ho sentito ad uscire con decisione dall'ambiguita'.

Anonimo ha detto...

https://www.churchmilitant.com/news/article/rome-banner-denounces-amazon-synod

Stefano ha detto...

Preghiamo per questo vescovo che per ora è l'unico che non solo condanna l'aperta e sfacciata idolatria promossa da Bergoglio, cosa che ha fatto anche Muller, ma finalmente comincia a mettere in relazione questi abomini col concilio, vera fonte dello sfacelo attuale. Se non sbaglio, anche Burke ha taciuto, per non parlare di Sarah, sulle ultime parole del quale è meglio tacere, con molta tristezza. Un solo vescovo è poco, ma non si sa mai: anche Sant'Atanasio (nomen omen?) era solo contro gli ariani, ma riportò la Chiesa a Cristo. Forse esagero, ma nel clima che domina oggi nella Chiesa c'è da temere addirittura per la sua vita. Che Nostro Signore gli dia il coraggio di fare ulteriori atti in difesa della Verità e che faccia risvegliare i pavidi che tacciono.

Anonimo ha detto...

Dio non permetterà che venga ucciso se non per castigo nostro, evitiamo di meritarcelo . anonimo.12,44.
Il CVII afferma che "ognuno è libero di scegliere la propria religione", come mai allora noi cattolici non disponiamo di TALE diritto e dobbiamo accontentarci di surrogati protestanti modernisti, gnostici e pagani? Io esigo dunque TALE diritto, perché Bergoglio si permette di togliermelo? Giustamente i rilievi al concilio sono seri, un padre che uccide la figlia perché sposa un cristiano e la seppellisce nel parco di casa non "ostacola" l'ordine pubblico, dovrebbe quindi essere permesso in base a tale interpretazione conciliare? Il desiderio di Dio (GPII Assisi) deve essere aiutato ad andare nella giusta direzione della verità che è sempre e solo una: quindi quella rivelata da Dio con Cristo. Se un uomo non lo fa resta libero di ciò, ma pure colpevole e non va aiutato e sostenuto nel suo disprezzo di Dio, è un colpevole verso la propria anima e verso Dio da non tutelare in questa scelta, anche se non lede l'ordine pubblico. Se Dio è solo uno anche lo stato ha il dovere di essere nella verità della sola unica Religione. La massoneria si è infiltrata come modernismo, è lei stessa che l'ha promosso puntando sulla corruttibilità umana, che poi ci siano degli ingannati da quando viene insegnato nei seminari (decenni plurimi) è causa di una pastorale ormai divenuta modernismo sfacciato. La lista Pecorelli conferma la lista dei grossi nomi di massoni nella Chiesa, e costoro il paradiso lo vogliono in terra, magari violentando l'altrui coscienza e pure l'infanzia. Grazie Monsignore, ora che abbiamo preso atto del paganesimo vaticano, che si fa? Non si può accettare. Si deve reagire difendendo Cristo oggi, visto che non l'abbiamo difeso prima come non fu difeso 2000 anni or sono, ma stavolta non è come allora. La risurrezione della Chiesa (la sorte del Corpo mistico come quella del Capo) deve passare da atti concreti che Dio sta aspettando da lei e da noi.

Anonimo ha detto...

Intervista fondamentale al cardinale Burke (in inglese). Estratto :

"Douthat: Can you imagine any situation that would justify the equivalent of what Archbishop Marcel Lefebvre did in the 1970s, when as a leader of a community of traditionalist Catholics he consecrated his own bishops in defiance of Rome?

Burke: Schism, that can never be the will of Christ. Christ can never will a division in his body. People come to me and say, look, cardinal, it’s time, we have to go into schism. And I say no, it’s not possible. Our Lord can’t want that, and I’m not going to be part of any schism.

Douthat: Does all this affect your faith?

Burke: No, I trust our Lord. He said, I’m with you always until the end of time. And so it doesn’t test my faith. It makes me concerned about my own wisdom and courage to deal with such a situation. And for better or worse, I am a cardinal of the church, with a heavy responsibility."

https://www.nytimes.com/2019/11/09/opinion/cardinal-burke-douthat.html

Anonimo ha detto...

Ratzinger si sarebbe stufato di "papa" Scalfari (e quindi indirettamente penso pure di Bergoglio)

https://www.iltempo.it/luigi-bisignani/2019/11/10/news/ratzinger-benedetto-xvi-stufo-scalfari-papa-bergoglio-francesco-libro-il-dio-unico-e-la-societa-moderna-1238043/

Alla buonora dopo quasi 7 anni di incontri interviste ecc.

marius ha detto...

Alleluja!!!
Finalmente siamo fuori dal tunnel e un raggio di sole splendente sta facendo breccia nella nebbia.

Grazie, mons. Schneider, che non ha più citato i passaggi commestibili del CVII ma ne ha denunciato con chiarezza le tossicità. Da tanto lo attendevamo!!!

fabrizio giudici ha detto...

C'è ancora un lungo percorso, ma pian piano...

marius ha detto...

Si tratta senza dubbio di una svolta storica.

marius ha detto...

A complemento di quanto molto giustamente qui leggiamo affermato da mons. Schneider è opportuno ricordare che la medesima frase di LG sull'Islam appare pari pari nel Catechismo della Chiesa Cattolica al n° 841: Le relazioni della Chiesa con i musulmani.
« Il disegno della salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in primo luogo i musulmani, i quali, professando di tenere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale ».
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p3_it.htm

Ciò ci ricorda che la lettera del Concilio non è rimasta solo sulla carta del documento ecclesiastico, ma è diventato addirittura insegnamento autorevole e ufficiale per gli ignari fedeli della Chiesa Conciliare, insegnamento farlocco ereticale rivestito di autorità clericale, oltre che naturalmente ad aver informato, anzi infettato tutta la pastorale diocesana, parrocchiale, la missionarietà.

fabrizio giudici ha detto...

La questione cruciale è se mons. Schneider verrà sostenuto o isolato dagli altri prelati...

Anonimo ha detto...

h.18,28. San Atanasio non fu sostenuto da altri ma perseverò fino alla fine, ma non aveva un papa come oggi. Costui è contro Cristo. Non importa , Dio non ha bisogno di numeri, per dimostrare la Sua potenza, ha bisogno della fedeltà alla verità vissuta e difesa a costo della vita, per quanto ci spetta, e spetta al Monsignore pure. Prelati ormai schierati sulla sua linea direi che ci sono, Brandmuller, Viganò,Burke, Gracida,Muller,Woelki,Livi,Bux, Sarah anche infine forse. Piuttosto si deve procedere oltre a dichiarazioni ufficialmente formali, ad indicazioni ai fedeli su quale linea tenere col clero eretico….infatti il problema non è solo al vertice, ma anche alla base. La comunione con un pagano deve finire, Gesù dice "trattateli come pagani e pubblicani" ovvero nulla in comune .

Anonimo ha detto...

Il fatto che noi siamo venuti qui non implica alcuna intenzione di ricercare un consenso religioso tra noi o di negoziare le nostre convinzione di fede. Né significa che le religione possono riconciliarsi sul piano di un comune impegno in un progetto terreno che le sorpasserebbe tutte. Né esso é una concessione a un relativismo nelle credenze religiose, perché ogni essere umano deve sinceramente seguire la sua retta coscienza nell intenzione di cercare e di obedire alla Verità.
...Volei esprimere i miei sentimenti come un amico, MA ANCHE COME UN CREDENTE IN GESÙ CRISTO E NELLA CHIESA CATTOLICA, IL PRIMO TESTIMONE DELLA FEDE IN LUI.
GIOVANNI PAOLO II. ASSISI 27 OTTOBRE 1986.

Anonimo ha detto...

https://it.aleteia.org/2018/12/03/fare-la-comunione-se-non-condivido-pensiero-del-papa/?fbclid=IwAR166BDkTnB37aOIcI9OUII9X9_aKUDez5jtQOKCBKpO2w_zEgE2-ixNIPs
Il ragionamento è esatto , ma sta il fatto che Bergoglio non è in continuità di fede...anzi è pagano, ergo antipapa essendo anti-Cristo.

Anonimo ha detto...

Estimada señora Maria Guarini, de mi más distinguida consideración:
He querido enviarle estos dos Documentos, testimonio de la perenne Fe de la Iglesia acerca de la Salvación Eterna de aquellos que sin culpa desconocen a Cristo.
Cuánto dista esta consoladora Doctrina de lo que predica Jorge Mario Bergoglio. Un abismo.
Es cierto que los últimos Papas han cometido errores. Ninguno dogmático. Errores disciplinares, imprudencia, tolerancia excesiva. Pero no caigamos en la trampa diabólica. Bergolio es y representa otra cosa. Algo siniestro, a juzgar por lo que estamos viendo.
Reciba un cordial saludo desde la católica España,
Javier Simeon

Catholicus ha detto...

Una specie di "giuramento antimodernista" questa professione di fede di un’ottimo cattolico, professore di matematica (scienza e fede: nessuna contraddizione) :

CREDO
Che Gesù Cristo è la Seconda Persona della Santissima Trinità, vero Uomo e vero Dio, in ogni istante della sua vita terrena, fin dal concepimento e anche nell’istante della Sua morte in croce !

CREDO
Che Maria Vergine è Santa fin dal suo concepimento e sia rimasta santa e Immacolata durante tutta la sua vita, che è stata assunta in cielo in anima e corpo, ed è madre di Dio e della Chiesa.

CREDO
Che Satana non è un simbolo, un’astrazione ma un essere spirituale, trascendente, pervertito e pervertitore, padre della menzogna e omicida fin dal principio.

CREDO
Che Dio non vuole la pluralità delle religioni ma che ogni uomo giunga alla conoscenza della Verità rivelata nell’unico Nome nel quale è stabilito che possiamo essere salvati : Gesù Cristo.

CREDO
Che Gesù è presente realmente nella Santissima Eucarestia in Corpo, Anima, Sangue e Divinità e che sia doveroso piegare le ginocchia solo dinanzi a Lui e Mai dinanzi a qualsiasi altra figura, simbolo o idolo.

CREDO
Che il peccato offende Dio e per ricevere il perdono e la Sua Misericordia è necessaria la confessione sacramentale, il pentimento sincero e il proposito di non peccare più.
MIO DIO IO CREDO; ADORO; SPERO E TI AMO. TI CHIEDO PERDONO PER QUELLI CHE NON CREDONO NON ADORANO NON SPERANO E NON TI AMANO.
https://gloria.tv/post/7EVsZ2JuKQQYCjmoeWzGJhUg9 .

Anonimo ha detto...

https://it.aleteia.org/2018/12/03/fare-la-comunione-se-non-condivido-pensiero-del-papa/

Il ragionamento è esatto, ma sta il fatto che Bergoglio non è in continuità di fede...

Aloisius ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Aloisius ha detto...

Un grazie a Mons. Shneider anche da parte mia, con tutto il cuore!
Che il Signore La benedica e La protegga in questa lotta, perché si è esposto molto dicendo la Verità sulle origini e le vere cause di questo degrado e disastro che stiamo vivendo.

Mi associo quindi a Marius, l'unico ad aver giustamente ringraziato mons. Shneider, che ha bisogno innanzitutto del nostro sostegno e delle nostre preghiere.
Quale vescovo o cardinale ha denunciato in modo così chiaro le crepe del Concilio Vaticano II? Nessuno!
E allora, dopo anni di lamenti perché nessun membro del clero fiatava, ora che un Vescovo con la Maiuscola finalmente lo fa dobbiamo almeno ringraziarlo e fargli sentire che non è solo, che ci stringiamo con lui ...ut acies ordinata.

E' importante un sostegno adeguato dei fedeli a questi Pastori che sollevano le loro voci, perché la maggioranza dei fedeli non si rende nemmeno conto della gravita della situazione, essendo rimbambita da queste dosi continue e pluriennali di droga modernista e massonica.
Inoltre i media, se accennano a tali voci critiche, li denigrano e calunniato subito con le loro etichette tipo 'ultra-tradizionalisti', 'nemici del papa'e via dicendo.

Oggi stesso sono incappato nella trasmissione storica sul Concilio Vaticano II di Mieli su RAI Storia e indovinate chi era lo storico invitato? Melloni, ovviamente.
Con la solita spocchia ideologica e quell'aria di superiorità innata, accusava di ideologia ciò che c'era di religioso nella Chiesa dei secoli passati e considerava, invece, vera religiosità l'ideologia sua e quella dei conciliaristi, adeguata ai tempi e in continuo mutamento
Quest'ultima avrebbe liberato la Chiesa da quella 'cappa di potere' che, a suo dire, ha soffocato la Chiesa dal medio evo in poi.
I Padri conciliari l'avrebbero quindi riportata alle origini,'collegando il terzo millennio al primo' e scavalcando quei mostri del secondo millennio...
Il Concilio di Trento era infatti diretto da personaggi che, sempre a suo dire, hanno commesso 'orrori dottrinali' e che, nonostante ciò, sono stati incaricati di dare indicazioni per uscirne, coprendo quegli orrori con altri orrori per difendere il loro potere.

Per nostra fortuna i padri del CVII hanno liberato la Chiesa da questi orrori, compreso quindi il rito antico, aprendo semplicemente il coperchio che opprimeva coloro che, nella Chiesa, da tempo si muovevano per la libertà della Chiesa delle origini...

Satana istruisce bene i suoi seguaci nell'arte della menzogna e Melloni è uno dei suoi pupilli, evidentemente.

Anonimo ha detto...

Hanc itaque charitatem nos et vos specialibus nobis quam caeteris gentibus debemus, qui unum Deum, licet diverso modo, credimus et confitemur, qui eum Creatorem saeculorum et gubernatorem hujus mundi quotidie laudamus et veneramur.
Sancti Gregorii VII Epistola ad Anzir Regem Mauritaniae. P.L. 148,452.
Cfr. Nostra Aetate. Nota 5.

Anonimo ha detto...

Ringraziamo mons. Schneider insieme a tutti coloro che fin qui si sono assunti le loro responsabilità davanti a Gesù Cristo e davanti al Suo gregge. Prepariamoci nel mentre al colpo di coda di quelli finora imboscati, categoria questa che raccoglie una vasta gamma di persone e di personaggi. Mi auguro che si arrivi presto, come accennato qui da un canonista, di cui ora mi sfugge il nome, che si arrivi presto dunque ad un conclave sano, santo, anche se di molto ridotto, che elegga il nuovo Pontefice. Di chiacchiere, di riti paralleli e/o alternativi, di papi conviventi bianchi o neri che siano, di storie riviste e corrette, di dialoghi umani che hanno adulterato e prosciugato la Fede ne abbiamo avuto in abbondanza, abbiamo ad uffa l'apparenza senza sostanza, ora basta. E' tempo di curare, approfondire, praticare la nostra Fede genuina, di sempre; e guai al primo che ritira fuori l'aggiornamento, i tempi moderni e bla bla.

Anonimo ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2019/11/11/cardinale-burke-mi-chiamano-nemico-del-papa-ma-non-lo-sono/amp/

marius ha detto...

"...conoscerete la verità e la verità vi farà liberi"

http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&Versione_CEI74=1&Versione_TILC=2&VersettoOn=1&Citazione=Gv 8,31-42

Anonimo ha detto...


La lettera di Gregorio VII al re della Mauritania, scorrettamente citata

E' utilizzata dal Concilio in nota per giustificare l'affermazione singolare del
Concilio, per dimostrare in tal modo che già nel Medio Evo si affermava che
noi e i musulmani crediamo nello stesso Dio, "sia pure in modo diverso".
Ma la lettera di quel Papa si smonta subito.
1. Gregorio VII voleva ringraziava quel re per aver fatto liberare dei cristiani
prigionieri. Allora ha mentito sulla fede dei musulmani?
2. No. Ha semplicemente fatto sua l'erronea rappresentazione che si aveva
allora del credo maomettano, ancora imperfettamente conosciuto. Il Corano
non era ancora stato tutto tradotto e analizzato. I musulmani sembravano una
setta cristiana eretica, visto che professavano rispetto per Gesù come profeta
e sua Madre. Quando faceva loro comodo si presentavano anche come filocristiani,
per esempio per ingraziarsi, all'inizio della loro espansione, le tribù
arabe cristiane di Libano e Siria contro l'imperatore bizantino, odiato per
via del fiscalismo.
Quindi: Gregorio VII interpreta evidentemente l'Islam come una setta cristiana
eretica, per questo scrive che "crediamo nello stesso Dio, anche se in modo
diverso". Così si spiega la sua lettera, che non fa testo, se si è in
buona fede.
In ogni caso è una lettera privata ad un re non un documento dottrinale.
Che noi si creda nello stesso Dio unico loro è impossibile. Il nostro,
rivelatosi nel Verbo incarnatao, è Uno e Trino, Allah è un dio unico,
un padrone assoluto, che non fa patti con gli uomini. Conseguenza: chi
non è musulmano è predestinato all'inferno e per sempre mentre l'inferno
per i musumani peccatori è temporaneo. Allah promette un paradiso pieno
di gioie carnali ai maschi (!). Venerare Cristo, che non è morto in croce,
come Dio incarnatosi è per loro bestemmia da punire con la morte e chi
ammazza un cristiano (idolatra perché crede nella Trinità, che per
Maometto era: Dio, Isah, Maria) è benemerito di Allah...
Ce l'avete, voi conformirsi, cattolici conciliari, aperti a tutte le
menzogne che vi raccontano sulle altre religioni, ce l'avete gli occhi
per leggere, documentarvi, vedere che è del tutto impossibile che noi
e loro si adori lo stesso Dio?
PP

Anonimo ha detto...

Yo he usado un lenguaje correcto. Incluso el Cardenal Spellman firmó la Declaración Nostra Aetate. Me honro de estar en tan nobilísima compañía. Yo no soy un católico conciliar, a no ser que usted entienda que ese adjetivo puede calicarse sin más a cuaquiera. Soy católico e hijo de la Iglesia. Y hasta que no se demuestre lo contrario la Declaracion Nostra Aetate del Concilio Ecuménico Vaticano II es enseñanza del Magisterio Supremo de la Iglesia.
J.S.

mic ha detto...

Qui di incontra di tutto e ci sono tanti tipi di disturbatori. Questo è un disturbatore spagnolo. Beh, risparmi altri tentativi.... anche se dobbiamo ringraziarlo per aver provocato la precisazione di PP.

Anonimo ha detto...

anonimo h 5,16. Il canonista da lei accennato è Guido Ferro Canale che ha pubblicato su radio spada "papa eretico …." uno studio che , concordo con lei, è molto molto valido: inviterei a riprenderlo anche qui.

Anonimo ha detto...

Grazie, bisognerebbe tenere a mente i nomi delle persone che hanno aiutato ad approfondire ed ampliare i propri orizzonti.