Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 29 dicembre 2019

Niente segno della Croce in campo....

Ero restia a parlarne perché pensavo potesse apparire un accanimento. Ma ricevo la segnalazione di un lettore e mi pare che l'accanimento non sia tanto il nostro quanto quello di chi, anziché confermare nella fede, la scuote fin dalle fondamenta...

Nell'intervista di sere fa al TG5, il signor Mancini allenatore della nazionale ha invitato i suoi giocatori a NON farsi più il Segno della Croce al momento di entrare in campo e sapete perché? Perché un giorno Bergoglio ha esternato la sua disapprovazione sul Segno della Croce fatto dai calciatori in campo: "Il Papa Francesco mi ha chiesto perché ci facciamo il segno di croce prima di giocare. Così, ora non lo faccio più... Non vorrei che il Papa si arrabbiasse...". Sul CT della nazionale e i suoi "consigli " per compiacere Bergoglio non mi esprimo nemmeno, mi auguro solamente che i giocatori ragionino con la loro testa e continuino a fare il segno della Croce. Ma dobbiamo registrare gli ennesimi frutti marci di certe prediche eretiche.
Che Bergoglio poi preferisca i calciatori con il culo all'aria verso la Mecca come nella foto a lato questo è ormai chiarissimo.

Registravamo già nell'Omelia santa Marta 4 aprile 2017:
Farsi «il segno della croce» distrattamente e ostentare «il simbolo dei cristiani» come fosse «il distintivo di una squadra» o «un ornamento», magari con «pietre preziose, gioielli e oro», non ha nulla a che vedere con «il mistero» di Cristo. ....Conclusione «Ognuno di noi oggi — ha suggerito il Pontefice a conclusione della sua meditazione — guardi il crocifisso, guardi questo Dio che si è fatto peccato perché noi non moriamo nei nostri peccati e risponda a queste domande che io vi ho suggerito».
Al riguardo, se è giusto non farlo distrattamente, ricordiamo:
1. Con il Signum Crucis confessiamo alcune verità di Fede basilari, tenendo conto anche che esso dà fastidio a Satana (e lo tiene lontano) e ai suoi servi:
  1.  che ci sono Tre divine Persone: i nomi Padre, Figlio e Spirito Santo sono appunto quelli delle Tre divine persone, della SS. Trinità. 
  2. che Gesù Cristo ci ha redenti con la Sua morte in croce; sulla croce Gesù Cristo è morto per redimerci, vale a dire, per liberarci dai nostri peccati, e farci eternamente salvi. Per questo il Segno della Croce è il segno dei Redenti.
Quando il cristiano fa il segno della Santa Croce è come se dicesse « Io credo che Gesù Cristo mi ha redento con la Sua morte sulla croce ».  e nello stesso tempo confessa tre grandi misteri:
  1. il mistero della Trinità. 
  2. quello della Passione del Salvatore. 
  3. quello della Remissione dei peccati per la quale noi siamo trasportati dalla sinistra della maledizione alla destra della benedizione. (S. Francesco di Sales Stend. della Croce, 1. 3. c. 1). 
Oltre a ciò:
  • Segnandoci la fronte noi dichiariamo di credere come vero, col nostro intelletto, tutto ciò che Dio ha rivelato, ed insieme, di consacrare a Lui tutti i nostri pensieri. 
  • Segnandoci il petto dichiariamo di amare Dio con tutto il nostro cuore e di offrire a Lui tutti i nostri desideri,la nostra volontà.
  • Segnandoci le spalle ci dichiariamo pronti a prendere sopra di noi il giogo della Santa Legge di Dio e di osservarla fedelmente, dichiarando di voler eseguire tutte le nostre opere, sopportando tutte le nostre fatiche per amor Suo.
2. E la conclusione della citazione dall'Omelia: Dio che si è fatto peccato la stigmatizzavamo già anni fa perché l'ha fatta in diverse occasioni. Un conto è dire "ha preso su di sé i nostri peccati", per vincerne sulla Croce il Male che ne è la radice, un altro conto è dire "si è fatto peccato". Diciamo che non è corretto; e che non ci sia nessuno che ha autorità che lo noti e che, con garbo, rettifichi è grave. Questo dice San Paolo:
Rm 8,3-4 - Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.
Eb 4,14-15 - Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato.
Teniamo bene a mente e custodiamo, con la Grazia del Signore e l'intercessione della Sua e nostra Madre, le verità cattoliche che ci sono state consegnate! (Maria Guarini)

21 commenti:

Anonimo ha detto...

35. E' utile fare il segno della Croce?

E' utilissimo fare il segno della Croce spesso e devotamente, perché è atto esterno di fede, che ravviva in noi questa virtù, vince il rispetto umano e le tentazioni e ci ottiene grazie da Dio.

36. Quando è bene fare il segno della Croce?

E' sempre bene fare il segno della Croce, ma specialmente prima e dopo ogni atto di religione, prima e dopo il cibo ed il riposo e nei pericoli dell'anima e del corpo.

Dal "Catechismo della Dottrina Cristiana" pubblicato nel 1912 per ordine del Sommo Pontefice S. Pio X

Anonimo ha detto...

CONOSCIAMO IL SANTO DEL GIORNO: S. TOMMASO BECKET, MARTIRE

MARTIROLOGIO ROMANO SECONDO IL CALENDARIO DEL VETUS ORDO

Oggi 29 dicembre 2019, secondo il calendario romano antico è Dominica Infra Octavam Nativitatis, il calendario romano nuovo celebra la Santa Famiglia, si festeggia a Canterbury, in Inghiltérra, il natale di san Tommàso, Vescovo e Martire, il quale, per la difesa della giustizia e dell'immunità ecclesiastica, nella sua Basilica, percosso colla spada da una fazione di uomini empi. Martire passò al Signore.
Tommaso nacque a Londra il 21 dicembre 1117. I suoi nobili genitori dotati di molta pietà lo allevarono con gran cura, e lo applicarono allo studio delle lettere nelle quali fece molto progresso.
Perduti i genitori ancora in tenera età, si appassionò per la caccia. Ma Gesù che lo aveva destinato ad essere una fiaccola della sua Chiesa, lo richiamò da quella vita dissipata liberandolo con un miracolo dall'affogare in un fiume durante la caccia al falcone. Studiò lettere e divenne avvocato, ma vedendo le ingiustizie che si commettevano, disgustato da quella professione, abbracciò la vita ecclesiastica ritirandosi a Canterbury.
L'Arcivescovo di questa città, vedendo i rari talenti di Tommaso, lo promosse arcidiacono della sua chiesa. Giunta la fama di lui alle orecchie del re d'Inghilterra Enrico II, questi lo volle presso di sé e lo elesse suo cancelliere.
Morto Teobaldo, arcivescovo di Canterbury, il re pensò subito di elevare a quella dignità il suo cancelliere, che dopo alcune resistenze accettò.
Ma le buone relazioni fra re e arcivescovo durarono poco, perché Tommaso lasciò il cancellierato e pose ogni studio per difendere i beni della chiesa usurpati dal sovrano.
Il re, mutato l'amore in odio, minacciò di deporre il santo Arcivescovo, qualora non avesse desistito dalla difesa dei diritti della Chiesa.
Sono disposto e preparato non solo a perdere la dignità, ma anche la vita, piuttosto che mancare ai miei doveri, rispose il Santo.
Vedendosi abbandonato dagli stessi suoi prelati, per sfuggire la morte, si travestì e fuggi in Francia, ai piedi del Pontefice Alessandro III, pregandolo di accettare la sua rinunzia all'arcivescovado di Canterbury.
Enrico III intanto inviava lettere di pugno al re di Francia e al santo Pontefice, minacciando persino coloro che lo avevano accolto. Intervenuto un accordo tra il Papa, il re di Francia e quello d'Inghilterra, l'Arcivescovo potè tornare alla sua sede. Ma se fu ricevuto di cuore da quelli che lo amavano, trovò pure quelli che lo odiavano: e questi non furono contenti finché non lo videro morto.
Calunniarono il Santo presso il re, e questi che covava ancora il suo odio sotto le apparenti correttezze della etichetta, scagliò parole di maledizione contro l'Arcivescovo e contro coloro che nutriti alla sua mensa non erano capaci di liberarlo da costui.
Ciò udito, quattro ufficiali del re si portarono a Canterbury ed assassinarono il santo Arcivescovo in chiesa, durante il vespro.

Andrea Carradori ha detto...

Non si più cosa pensare carissimna Mic! Sotto l'artiglieria, quotidianamente scasgliata, dai seguaci dell'impostura di Abu Dhabi vacilla l'impianto millenario della fede e della civiltà cattolica. E' sconquassata anche tutta la nostra educazione.
Il centuplicarsi degli attacchi contro la resistenza cattolica da parte dei professionisti della sovversione fa pensare che il tempo che è stato loro concesso è scaduto e che fra non molto dovranno rendere conto del loro operato ai loro veri padroni.
L'episodio che hai postato è altamente inquietante perchè mostra la vera faccia di coloro che nella bolgia sincretisticamente post-cristiana operano il lavaggio del cervello, per ora avvalendosi del sorriso, per immettere poi, con forza, nuove forme di religiosità.
La storia ci dice che non funzionò dopo le sanguinosissime rivoluzioni francese, russa e liberale e la speranza cristiana ci dice che non funzionerà neppure adesso. La Madonna Santissima proteggerà e resistenti cattolici!
Un saluto dalle freddissime Marche!

Anonimo ha detto...

Parole dette in libertà senza prudenza e senza santità. Esempi pessimi per il gregge che è sempre più confuso ed amareggiato. Nessun timore di Dio come se non ci fosse un giudizio dopo questa vita.

Fabio ha detto...

Ho paura quando arriva domenica, giorno che è e che dovrebbe essere lieto in quanto dies Dominica...ho paura perchè esce l'editoriale di Eugenio Scalfari, oggi col titolo "Francesco e la fratellanza nel Dio unico", che mi procura come al solito coltellate al cuore. Riporto per ora solo questo pezzo

Quattro anni fa riuscii a parlarne con il Papa; desideravo conoscere il suo parere su Gesù Cristo: qual era la posizione del Papa rispetto a quello che per i cristiani è il Figlio di Dio. La risposta del Papa fu la seguente: "Quando Dio, che è Unico per tutte le genti di tutto il mondo, ad un certo punto decide di incarnarsi con l'obiettivo di aiutare l'umanità a credere nell'aldilà e a comportarsi adeguatamente, succede che nel momento in cui si incarna diventa un uomo a tutti gli effetti, un uomo in carne ed ossa, un uomo perfino nel pensare e nell'agire. Cioè è un uomo vero e totale e lo dimostra nell'ultima settimana trascorsa a Gerusalemme, nell'ultima cena, nell'orto dei Getsemani dove prega Dio di esentarlo dall'esser crocifisso ma Dio non gli risponde. Anche sulla croce è un uomo, il quale si rivolge a quello che chiama il Padre e quasi lo rimprovera dicendogli: "Padre, Padre mi hai abbandonato". Era un uomo fino a quando fu messo nel sepolcro dalle donne che ne ricomposero il cadavere. Quella notte nel sepolcro l'uomo scomparve e da quella grotta uscì in sembianze di spirito che incontrò le donne e gli apostoli conservando l'ombra della persona e poi definitivamente scomparve"

Sto in silenzio, per rispetto verso Dio...

mic ha detto...

Le farneticazioni di Scalfari con parole attribuite a Bergoglio purtroppo sono un deja vu che diffonde immani falsificazioni della retta fede.
Il problema è che né dall'interessato né da chi per lui vengono mai rettificate a dovere e alla massa resta propinato il messaggio distorto.

Aloisius ha detto...

Le parole riportate da Scalfari rispondono in pieno al pensiero che Bergoglio ha esternato direttamente in più occasioni.
Quindi secondo me sono fedeli a quello che ha detto e Scalfari non ha inventato nulla.
Del resto lo ha detto Bergoglio stesso che Scalfari gli serve per i suoi "dialoghi" (ben lontani da quelli di Santa Caterina da Siena).

Le scempiaggini sul Segno della Croce, poi, coincidono in pieno con quello che sento dire dagli atei/gnostici da quando ero piccolo.
La realtà è che Bergoglio non crede nella divinità di Gesù Cristo e sta collaborando per distruggere volontariamente la Chiesa cattolica. Che altri prove volete?

Anonimo ha detto...

Carissima mic, si tratta di una farsa in cui ci sono attori in prima linea e mandanti occultati che vogliono, non solo permettono: non è giudizio temerario l'affermarlo in quanto provato da fatti e detti: chi sono io x giudicare il gay monsignore Ricca che ho promosso dove abito ed allo Ior? Gesù si è fatto serpente, si è fatto peccato. http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3067_Lamendola_Gesu_muore_da_fallito.html
http://www.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2017/documents/papa-francesco_20170416_omelia-pasqua.html
Se la risurrezione è solo questo…
Se un vescovo emerito si permette di dire che la risurrezione è una frottola e non viene scomunicato, come dice giustamente questa, presumo, protestante, allora veramente vogliono autodemolirsi, come sempre ella afferma...vedere dal minuto 4.

https://www.youtube.com/watch?v=whnFufk4bME



Anonimo ha detto...


Bergoglio e il segno della croce dei calciatori italiani

Neanche il segno della croce in pubblico sembra andar bene a Bergoglio. Questo Papa finora ha portato sfortuna alla nazionale italiana. Mi ricordo che quella di calcio e quella di rugby, anni fa, prima di due rispettivi incontri con l'Argentina furono ricevute dal Papa assieme a quella argentina e poi persero tutte e due le partite.
La nazionale di Mancini ha inanellato una serie di vittorie imprevista ed inusitata, ben otto o forse nove, qualificandosi alla grande per i campionati europei. Se adesso i suoi calciatori cominciassero a non farsi più il segno della croce (anche dopo un goal segnato), per compiacere un Papa cui i segni di croce non piacciono [!],vuoi scommettere che potrebbero cominciare ad arrivare le sconfitte, una dietro l'altra?
L'allenatore, Mr. Mancini, si occupi di calcio e lasci liberi i giocatori di fare come credono, per ciò che riguarda certi gesti radicati nel costume, qualsiasi cosa dica questo singolare Papa.

Anonimo ha detto...

Mancini poteva evitare di dire una simile stupidaggine. Un uomo della sua età dovrebbe capire quali sono le cose serie e quali le battute di pessimo gusto. Un segno di croce non ha mai fatto del male a nessuno.Provo vergogna ed orrore per questa gente incredula.

Don Marino ha detto...

Mi piacciono i giocatori che si fanno il segno della croce, anche se in modo frettoloso, o che alzano il dito verso il cielo dopo aver segnato un goal, in segno di ringraziamento. Non è un'offesa per nessuno, come non lo è nessun segno distintivo nell'abito.
Bisogna reagire a questo pensiero politicamente corretto per cui tutti dovremmo essere appiattiti e vergognosi.
Evviva la santa libertà dei figli di Dio.

Don Marino Tozzi -

Don Marino Tozzi ha detto...

I giocatori fanno bene a farsi il segno della croce come pure ad alzare le dita verso il cielo dopo un gol in segno di ringraziamento.
Il pensiero unico vorrebbe appiattire tutto . Liberiamoci da questa vergogna.

Aloisius ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Aloisius ha detto...

Caro Don Tozzi, condivido in pieno quello che dice, ma per liberarci da questa vergogna dobbiamo attendere che il Signore ci liberi da questo papa, perché è lui che ha appiattito la Chiesa al pensiero unico, spacciando tale orrenda opera come vera attuazione del Vangelo.
Inoltre i media e la massa, religiosamente ignoranti ideologizzati, lo seguono, lo difendono e lo adorano.

Noi fedeli possiamo solo non aderire al pensiero unico, esternare la nostra opposizione, comunicare, ma se è il papa stesso, con il clero che lo segue, a uniformarsi al pensiero unico, non possiamo fare null'altro che pregare e confidare nel Signore.

Voi sacerdoti, invece, potete fare molto nelle vostre omelie.

Dovete opporvi al pensiero unico come insegna il Signore, in modo astuto come serpente e candido come colomba.

Ormai sappiamo che gli eretici violenti e arroganti come Don Farinella sono tollerati, ammirati e premiati, ma i preti che fanno i preti, fedeli al Vangelo e alla sana Dottrina, sono puniti severamente.

Quindi la prenda alla larga, contesti la sostanza, evidenzi come il pensiero unico sia contrario al Vangelo, che esternare il Signum è cosa buona e giusta, elenchi i vantaggi insegnati dalla Chiesa, citi i Padri e Dottori della Chiesa a sostegno di quello che afferma, senza riferimenti al papa nella forma, ma combattendo i suoi insegnamenti sbagliati nella sostanza.
Chi vuole intendere intenderà.

Anonimo ha detto...

La Chiesa cattolica in Francia cancella dai formulari di battesimo i nomi di 'padre' e 'madre'
http://www.libertepolitique.com/Actualite/Decryptage/Quand-l-Eglise-de-France-gomme-les-termes-de-pere-et-de-mere
Antonio (Roma)

Anonimo ha detto...

Papa Francesco nel suo discorso alla Curia Romana ha, tra le altre cose, di nuovo parlato di “rigidità” nella Chiesa. Un atteggiamento che, secondo il Papa, nasce dalla paura del cambiamento e “finisce per disseminare di paletti e di ostacoli il terreno del bene comune, facendolo diventare un campo minato di incomunicabilità e di odio. Ricordiamo sempre che dietro ogni rigidità giace qualche squilibrio.”

Rilanciando il discorso del pontefice sulla sua pagina Facebook, un noto “ex-gay” cattolico americano, Joseph Sciambra, lo ha commentato così:

“Già. Se non avessi mai incontrato alcuni cosiddetti preti ‘rigidi’ emarginati, forse avrei seguito i consigli delle loro controparti più gentili ed indulgenti – di conseguenza, sarei morto di AIDS o sarei HIV positivo con una bassa carica virale e ‘sposato’ con il mio terzo marito”

iterpaolopasqualucci.blogspot.ie ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Valeria Fusetti ha detto...

Un po' in ritardo ma dopo il primo sguardo di corsa non ho più potuto ritornare sopra all' articolo, per cui... ma la frase "guardi il crocifisso, guardi questo Dio che si è fatto peccato per noi..." Dio si è fatto peccato ? San Tommaso scrive : " S. Paolo non dice solo 'Dio mandò il Figlio suo nella somiglianza della carne' ma 'della carne di peccato', perché Cristo ebbe una vera carne, ma non 'una carne di peccato', non essendoci in lui peccato, bensì 'simile alla carne di peccato', perché ebbe una carne passibile, come è diventata appunto la carne dell' uomo per il peccato" (Somma contro i Gentili) Nel Dio che si è Incarnato non esiste il peccato. E anche " L'Incarnazione libera l' uomo dalla servitù del peccato ' È stato necessario che il demonio fosse vinto per la giustizia di questo uomo, che è Gesù Cristo' (S.Agostino) e ciò si è prodotto per mezzo della soddisfazione di Cristo per noi" è "Di più, il peccato commesso contro Dio comporta una certa infinita', in ragione dell' infinita maestà di Colui che è stato offeso: la colpa si misura secondo la dignità di Colui che è stato oltraggiato." (S.Tommaso Commento sull'Evangelo di S. Giovanni). Il tentativo reiterato di sostituire il dogma del Sacrificio espiatorio di Cristo Gesù viene da lontano e spiega,a questo proposito, l' accanimento contro la Santa Messa tridentina, baluardo insormontabile della teologia cattolica, della Tradizione apostolica e del Magistero. Un altro esempio delle ragioni che la Chiesa partorita dalla Nouvelle Theologie pensa di avere per questa "missione" lo si può trovare in un' intervista del gesuita Daniele Libanori al papa emerito pubblicata con il titolo "La Fede non è un'idea ma la vita"(2016), preceduta da una curiosa presentazione firmata da Enzo Bianchi, nella quale non manca il suo solito "mantra" di "Gesù uomo come noi".

Catholicus ha detto...

@ Mic: "La Chiesa cattolica in Francia cancella dai formulari di battesimo i nomi di 'padre' e 'madre'" : scusi Mic, ma lei può confermare quanto riferisce Anonimo 123:31? Il link porta come risposta "nessun risultato trovato"; epurato dai padroni del vapore? Certo che questa sì che sarebbe roba da scomunica, altro che le due scomuniche a don Minutella! se fosse vero, saremmo già con un piede nel Regno dell'Anticristo, e questa gerarchia (papa inclusi) non sarebbe più difendibile da nessuno, chierico o laico che fosse.

Anonimo ha detto...

Sono l'anonimo (ma Antonio di Roma) che ha inserito il link alla notizia sugli atti di battesimo in Francia. Il link a me si apre, comunque anche Valli sul sito aldomariavalli.it, nella rubrica 'strano ma vero'/14 rilancia, in fondo, un articolo del famoso Cl. Barthe da hommenouveu.fr del 23 dicembre.
Antonio da Roma

Catholicus ha detto...

Grazie, caro amico; comunque anch'io ho trovata conferma della notizia : in effetti risponde a verità che la Conf.za Episc. Le Francese abbia cancellato dai moduli usati per il battesimo le parole “padre” e ”madre”, sostituendole con le più generiche e progressiste “genitore 1” e “genitore 2”, motivando tale decisione con la necessità di adeguarsi alle unioni omosex (i cui “figli” sono ottenuti con l’utero in affitto, in laboratorio in provetta, ecc.), e dando cosi prova di non tener in alcun conto il dettato evangelico “uomo e donna Dio li creò, per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donne, e i due formeranno una carne sola”.
Un’ennesima dimostrazione della misericordia della chiesa bergogliana, che ogni giorno dà prova di superare in misericordia Dio stesso, rinnegando le Sue parole ed i Suoi comandamenti per aprire porte e finestre ai peccatori impenitenti (vedasi la comunione ai divorziati risposati, le cd “famiglie ferite”) senza sognarsi minimamente di invitarli al pentimento, alla conversione, al ravvedimento operoso ed al cambiamento di vita. Ecco il link di conferma della notizia in questione:
https://voxnews.info/2019/12/29/vescovi-francesi-sostituiscono-mamma-e-papa-con-genitore-1-e-2/
Del resto, con un papa (?) che afferma che tutte le religioni sono volute da Dio e conducono alla salvezza (pardon, alla fratellanza massonica) e che vieta espressamente ai giovani di invitare i seguaci delle altre religioni a convertirsi al Cristianesimo (alla faccia del comando impartito da NSGC ai Suoi Apostoli e loro successori…), cos’altro ci si poteva attendere ?
Non c’è più niente da fare … è stato bello sognare (che la Chiesa di Cristo, dopo 60 anni di cattività neomodernista, tornasse ad essere cattolica come lo è stata per due millenni, fino alla morte di Pio XII) :
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3293_Catholicus_Non_c-e_piu_niente_da_fare.html