Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 23 maggio 2020

Quid est homo quoniam recordaris eius?

Ricevo l'articolo che segue dal prof. Gian Pietro Caliari, insigne e poliedrico studioso nell'orizzonte internazionale in campo umanistico, sociologico e geopolitico. Ne attingiamo importanti approfondimenti sulle conseguenze e sulle dinamiche sviluppate dall'incombente pandemia sul piano antropologico e filosofico per effetto dello scientismo biomedico imperante che riduce la vita umana ad una sola dimensione. Inquietante constatare come Politica e Chiesa siano alleate in questa tragica involuzione spacciata per progresso. Sul neo-umanesimo vedi precedenti qui - qui - qui - qui

John Martin, Pandemonio,1841
Lo scientismo biomedico imperante
riduce l'uomo ad una sola dimensione


In questa pandemia che è stata facilmente trasformata ad arte, per oscuri disegni geopolitici e geoeconomici, in un pandemonio; una fondamentale domanda è mancata tanto alla politica quanto alla più alta visione della riflessione intellettuale, spirituale e, finanche, teologica.

Che cos’è la vita? E, soprattutto, che cos’è la vita dell’uomo?
Ci si è limitati, e proprio questo solleva il fumus doli sull’intera vicenda, a propagandare un mito vitalistico di matrice nietzschiana e, per quanto riguarda specificamente la Chiesa, a promuovere un virale neo-umanesimo già teorizzato, nel secolo scorso, dal gesuita Marie-Joseph Pierre Teilhard de Chardin.
Che cosa è l’uomo e la sua vita? Si tratta, a ben vedere, di una semplice domanda che già troviamo nei tehillìm, il libro dei salmi, composti nel III secolo a.C.
Il Salmo 8, infatti, esordisce con questa semplice ma essenziale domanda rivolta dal credente a Dio: “Che cos’è l’uomo perché Tu, o Signore, te ne ricordi e lo visiti?”.
Nel pensiero occidentale, che appunto il neo-umanesimo alla Teilhard de Chardin o alla Edgar Morin vorrebbero sic et simpliciter abolire, il concetto di vita umana si è articolato in tre distinti ma essenzialmente complementari aspetti.

La ζωή (zoé), quale essenza che contraddistingue indistintamente e universalmente tutti gli esseri umani. Il βίος (bíos) che indica le concrete modalità con cui l’uomo vive individualmente e socialmente.
Usando le categorie della filosofia di San Tommaso, sotto questo aspetto, nell’uomo c’è una vita un principio qua vivimus, secondo il quale viviamo, e uno quam vivimus che, dunque, viviamo in infinite modalità: individuali, sociali, politiche, economiche, intellettuali e materiali.
La rivelazione cristiana, aggiunge alle prime categorie platonico-aristoteliche - una terza dimensione alla definizione del vivere umano, quella della ψυχή (psyché) nel senso di un’anima o soffio vitale, che diventa il criterio di giudizio per quam vivimus e, dunque per valutare se ζωή (zoé) e βίος (bíos) siano realmente vita o morte.

“Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna” (Giovanni 12, 25), afferma Gesù nel contesto di un breve discorso rivolto a dei Greci, subito dopo il suo ingresso a Gerusalemme.
Ebbene, nell’originale greco di Giovanni il lemma usato per indicare la vita e proprio quello di ψυχή (psyché). Per san Tommaso d’Aquino, proprio quest’ultima dimensione della vita umana è “la forma sostanziale del corpo” (Summa Theologiae, I, 76, 1).
Che cosa è dunque l’uomo e la sua vita? Per l’Aquinate “corpo, corpo animato e anima razionale” (De Anima, 1, 9), ma in tutt’uno di un’antropologia soprannaturale fondata sulla nozione di anima forma sostanziale del corpo, perciò sull’unione armonica di tutte e tre le dimensioni che rendono l’uomo sostanzialmente tale e, dunque, essenzialmente vitale.
Nello scientismo biomedico imperante e propagandato dal virologismo mediatico, invece, la sola dimensione della ζωή (zoé) è stata considerata l’unico, certo e inappellabile criterio che distingue vita e morte. Non stupisce che nell’alto e inappellabile giudizio d’essa, le altre dimensioni del vivere siano state ritenute non solo superflue ma non necessarie, e dunque soppresse d’imperio dallo Stato e dalla Chiesa per quanto attiene non solo a ciò che viviamo ma anche al perché viviamo.

Abbiamo, innanzi tutto, assistito e assistiamo a un inquietante scenario in cui si è materializzata, quella che il filosofo viennese Ivan Illich già sul finire degli anni Settanta, definiva una epocale pandemia di iatrogenesi clinica, sociale e intellettuale (cfr. Nemesi Medica, L’espropriazione della salute, Milano, 1977; e Limits to medicine, Londra, 1988) .
Illich definisce la iatrogenesi clinica il danno che i medici infliggono nell’intento di guarire o di sfruttare il paziente. La Iatrogenesi sociale è quella di secondo livello, “i cui sintomi sono la supermedicalizzazione sociale” e che costituiscono quella che Illich chiama “espropriazione della salute”, vale a dire che questa non è più di pertinenza del singolo ma è collettivizzata. È denominata, infine, iatrogenesi culturale quella di terzo livello nel quale le professioni sanitarie “hanno, sulla salute, un ancor più profondo effetto negativo d’ordine culturale in quanto distruggono la capacità potenziale dell’individuo di far fronte in modo personale e autonomo alla propria umana debolezza, vulnerabilità e unicità. Il paziente in preda alla medicina contemporanea non è che un esempio dell’umanità in preda alle sue tecniche perniciose”.

Sulla spinta mediatica di virologi del mainstream e di comitati tecnico-scientifici, le cui certezze e previsioni mutavano a misura dev’aggravarsi non della pandemia ma della iatrogenesi, anche la politica ha subito una polisgenesi.
La polisgenesi si è così pienamente palesata non solo, come prevedeva Michel Foucault, in biopolitica, ma si è auto-legittimata e auto-sovranizzata, in questi mesi, come biopotere: come gestione, utilizzazione e controllo del corpo umano nella società dell'economia e della finanza capitalista (cfr. Nascita della biopolitica, Milano 2005).
La politica, poi, si anche concretata in psicopolitica e psicopotere che plasma le menti, seduce e costringe, fino a non incontrare più resistenza alcuna perché ogni individuo ha interiorizzato come propri i bisogni del sistema (cfr. Byung-chul Han, Psychopolitik. Neoliberalismus und die neuen Machttechniken, Frankfurt, 2014). Al grido ipnotizzante “state a casa!”; “mantenete le distanze!”; “non portate … anzi portate le mascherine!”, con l’immancabile carrellata giornaliera di morti e positivi, lo psicopotere doveva essere lasciato libero d’esercitare il suo biopotere sui corpi, sulle menti, sulle coscienze, su tutto e per l’ineffabile e messianica missione di “salvare vite umane”!

In questo delirio d’onnipotenza della “scienza” e della “politica”, nel ciclopico sforzo di preservare ciò che ci fa vivere (qua vivimus), poco importa che si dannasse tutto ciò che viviamo (quam vivimus) e, ancor più tragicamente, ciò per cui viviamo (per quam vivimus).
Nell’oscuro tramonto di chiari e solidi riferimenti logici e teologici, non stupisce allora di assistere a un’avvilente ecclesiogenesi, dove anche l’ultimo baluardo di difesa di ciò per cui viviamo, la salvezza delle anime, è cestinato come un inutile residuo medico-chirurgico.

“Che cos’è l’uomo perché Tu, o Signore, te ne ricordi e lo visiti?”.
Una ben minima creatura se paragonata all'immensità dell’universo! Una ben “fragile canna” come direbbe Blaise Pascal (Pensées, n. 264), se confrontato alle pandemie e ai pandemoni del Tempo e della Storia!
Eppure, come insegna il Concilio Vaticano II, “L’uomo, in verità, non sbaglia a riconoscersi superiore alle cose corporali e a considerarsi più che soltanto una particella della natura o un elemento anonimo della città umana. Infatti, nella sua interiorità, egli trascende l'universo delle cose: in quelle profondità egli torna, quando fa ritorno a se stesso, là dove lo aspetta quel Dio che scruta i cuori là dove sotto lo sguardo di Dio egli decide del suo destino. Perciò, riconoscendo di avere un'anima spirituale e immortale, non si lascia illudere da una creazione immaginaria che si spiegherebbe solamente mediante le condizioni fisiche e sociali, ma invece va a toccare in profondo la verità stessa delle cose” (Gaudium et Spes, 14).

Se un giorno sarà mai possibile lasciarci alle spalle la pandemia e, soprattutto, il pandemonio che ha travolto e sconvolto ogni aspetto che della vita viviamo ma anche la stessa ragione per cui noi viviamo; la Politica, per quanto le compete, e la Chiesa, per quanto costruttivamente e divinamente le attiene: la prima per ogni qualsivoglia proponimento e progetto di rinascita sociale ed economica; e la seconda per qualsivoglia intenzione e necessità di riscoprirsi Luce delle Genti; entrambe dovranno ripartire dall’antico interrogativo del salmista. Entrambe, insomma, dovranno ritornare a riscoprire “la forma sostanziale del corpo”, per dirla con l’Aquinate.

La prima, la Politica, non dispone - ahinoi! - di autonome risposte, e dunque procederà come scienza di governo e come ogni scienza, inclusa la tanto declamata virologia, per trials and errors (per tentativi ed errori).
La seconda, la Chiesa, invece dovrebbe già conoscere la risposta - almeno riteniamo - da offrire e dunque, infine, avere il coraggio di offrirla nuovamente a tutti gli uomini, credenti e non, ma almeno di buona volontà: “Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell'uomo interiore abita la verità. E se scoprirai mutevole la tua natura, trascendi anche te stesso. Tendi là dove si accende la stessa luce della ragione” (Sant’Agostino, De vera religione 39, 72).
Gian Pietro Caliari

42 commenti:

Anonimo ha detto...

"In occasione del quinto anniversario dell'enciclica Laudato Si' viene lanciato l'anno dedicato all'approfondimento delle sue tematiche. Una iniziativa discutibile, come discutibile è il contenuto dell'enciclica che si fonda su una serie di teorie scientifiche discusse. E che rappresenta una discontinuità con il magistero sociale precedente".

Stefano Fontana

Augustinus ha detto...

La promessa della rivoluzione sessuale era che il sesso può essere senza significato. A dire il vero, deve essere senza significato per preservare la nostra autonomia. Se avesse un significato intrinseco, indipendente da quello che noi desidereremmo significasse, allora questo potrebbe voler dire che abbiamo doveri che hanno effetto sulla nostra autonomia.
Noelle Mering

Molta della libertà moderna è, alla sua radice, paura. Non è tanto che siamo troppo audaci per sopportare le regole; è piuttosto che siamo troppo timidi per sopportare le responsabilità.
G.K.Chesterton

Anonimo ha detto...

Il fondamentalismo laicista, relativista, nichilista è il vero fondamentalismo: "la 'verità assoluta', che non esistono verità assolute ed oggettive"! Il soggettivismo egolatra, che favorisce e promuove, la corrosione dei valori oggettivi, fondati sulla ratio rerum, ontologico metafisica. Una tolleranza intollerante che per eterogenesi dei fini si trasforma in un intollerante totalitarismo una volontà di potenza oudenologica: una assolutizzazione kratonomica del relativo. Un soggettivismo del nulla, che diffonde e promuove il caos, il vuoto, la stupidità di fronte alla bellezza dell' essere e favorisce, la progressiva implosione della grande Civiltà Occidentale: edificata sulle colonne dell' Orthé Logos e del Logos Incarnato Rivelato! Si promuovono e si accendono i desideri e le voglie, con la "fumosità" liquida dell'autopòiesis autonomotèta! Ciò favorisce la legge del più forte e l'homo homini lupus, il progetto dei burattinai della spelonca - della teatrokrazia moderna, con diuturni sofisti ed eristi - dove gli uomini sono tenuti con "catene invisibili, di ferro e di acciaio, al collo, alle mani ed ai piedi" (cfr. Platone, Rep. lib VII), indotti a promuovere la Kakopolis, la Civitas Diaboli, splendente di giochi pirotecnici luciferini! "E veramente parmi saria cosa ridicola il credere, che allora comincino ad essere le cose della natura quando noi cominciamo a scoprirle ed intenderle. Ma quando pure l' intender degl'uomini dovesse esser cagione della esistenza delle cose, bisognerebbe, o che le medesime cose fussero ed insieme non fussero ( fussero, per quelli che l' intendono; e non fussero, per quelli che non l' intendono), o vero che l' intender di pochi, ed anco di uno solo, bastasse per farle essere" Galileo Galilei, Opere, XI, 108. principio di identità, non contraddizione. Infatti, chi dice che tutto è vero viene a riconoscere come vera anche la posizione contraria alla sua; e pone pertanto la sua come non vera. La sua non è riconosciuta come vera dalla posizione contraria. E chi afferma che tutto è falso, egli stesso pone nel falso questa sua affermazione. Ancora il principio di ragion sufficiente, causalità metafisica e principio dell'atto. Domenico Pennino

Augustinus ha detto...

La vita di fede, con l'uso delle triplici facoltà dell'uomo, non è distruggere le tesi degli atei, è amarli in Cristo, chiedendo il dono di amarli come se fossero già perfetti in Cristo. Il nostro compito è essere mezzi di Lui, in modo che Dio possa arrivare anche a chi per qualsiasi ragione non Lo ha conosciuto. Finché ci concentreremo sull'avere alleati ci dimenticheremo che una persona che accetta Dio nella sua vita, cambia. Quanto vogliamo che anche chi sbaglia possa convertirsi e diventare nostro fratello? Quali diritti avremmo noi più di lui?
Il nostro compito nella fede è desiderare che anche chi non sopportiamo si salvi, altrimenti siamo complici e gli imbecilli non sono di certo superiori agli ignoranti.
Tollerare il peccato o fare le opere "di Cristo" senza Cristo, non è essere cattolici. Smontare punto per punto una tesi che non sta in piedi ed è contraria alla verità è giusto ma senza invocare l’aiuto di Dio, tutto resterà come tale.
"Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena."

mic ha detto...

Smontare punto per punto una tesi che non sta in piedi ed è contraria alla verità è giusto ma senza invocare l’aiuto di Dio, tutto resterà come tale. 
"Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena."


Tutto condivisibile. E verifico che smontare le tesi che non stanno in piedi è il nostro impegno quotidiano, che mai prescinde dalla richiesta di aiuto e dall'adorazione...

Anonimo ha detto...

Grazie mic, ce voleva. Amare il nemico significa aprirgli gli occhi come fece san Paolo, accettando di morire, opera di misericordia spirituale:fare le opere di Cristo senza Cristo c'est impossible. Santa Bernardette e Teresa Newman avevano profetizzato il crollo della scienza "qui giace l'uomo che si credeva dio".Grazie 8,44. Pandemonio: pan-dio pan e demonio.

Anonimo ha detto...

Potremmo dire che la persona umana, in quanto tale, è costituita di anima e corpo e spirito (che inserisce all'anima).
Chi, per effetto del Battesimo e della grazia, è diventato figlio di Dio per adozione è costituito di corpo, anima e grazia (spirito).
Ma la grazia, per quanto importante e decisiva in ordine alla salvezza eterna, non è un costitutivo della persona. Chi non è in grazia non è meno persona di chi è in grazia.

L’anima dunque è spirituale e immortale e quella dotata di grazia non soltanto è spirituale e immortale, ma eredita la vita eterna.

Viator ha detto...

In una relazione autentica, che genera conoscenza di sé dell'altro e della realtà, tutte le dimensioni della persona devono essere coinvolte: l'attenzione, l'intelligenza, la volontà, la libertà, la coscienza, l'affettività, il corpo.

mic ha detto...

Quando viviamo siamo e quindi agiamo in Cristo Signore, nessuna delle facoltà e delle dimensioni della persona resta esclusa; ed è l'unica ragione della pienezza che sperimentiamo anche nelle piccole cose e che ci rende felici e grati e vivi anche nelle prove più dure, con tutto il loro carico di dolore e di fatica, offerto... che nel Cuore della Madre, sempre unito a quello del Figlio, diventa tutto materiale da costruzione per il Regno...

mic ha detto...

Il nostro impatto con la realtà quotidiana incombe. Cito Pierluigi Fagan:

RANE BOLLITE.
"Renault rischia di scomparire" detto da un ministro dell'economia francese qui da noi fa un effetto diverso da quello che fa in Francia. In Francia, Renault è qualcosa di più che non una industria di automobili.
Purtroppo, la condizione esistenziale ha effetto sul come pensiamo. Nella fase 1 il tono storico-drammatico degli eventi era ben presente. Era tutto un trionfo auto-coscienziale di "nulla sarà più come prima", "bisognerà ripensare tutto" ed altri severi proclami di realismo preoccupato.
Nella fase 2 vedo che stiano tornando ad occuparci (cito un amico) del "mettere a posto sedie e tavolini sulla tolda del Titanic", nel mentre siamo attratti dal fenomeno apericena meneghino e del "cosa farò questa estate?" 9000 esuberi Rolls Royce perché "non si fanno più aerei", fallimento di Hertz (fondata a Chicago nel 1923) in America, 50.000 imprese per 300.000 posti di lavoro secondo il Fipe-confcommercio qui da noi rischiano di andare gambe all'aria. E siamo solo all'inizio. Di cosa però non mi sembra si stia capendo. L'importante è che ognuno di questi "eventi" venga percepito l'uno scollegato dall'altro di modo che l'effetto "rana bollita" sia garantito.

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/dalliper-deflazione-alliper-inflazione/

blondet spiega come questo governo ci stia portando alla catastrofe

Anonimo ha detto...

I latini sostenevano "tot capita tot sententiae " e Protagora “L’uomo è misura di tutte le cose”, oggi si sostiene che tutto è relativo, ma tranne che tutto è relativo, argomenti sofistici e capziosi, per corroborare la legge del più forte: non forza della Verità, ma verità della forza, non forza della ragione, ma ragione della forza, non forza del diritto, ma il diritto della forza. La morale e il diritto non risultano da patti privati o da contratto sociale, ma esse ne sono piuttosto la condizione; la società non è opera degli individui, ma della natura stessa dell’uomo, persona e relazione sussistente. Se il diritto si riduce all’utile ha un valore contingente ed accidentale e coincide, in fin dei conti, con la forza. L’utilità o l’interesse, in quanto tali, ignorano la giustizia; sono profondamente egoisti e cedono solo alla forza. (Cfr. Regis Jolivet, Trattato di Filosofia, V, Morale (1), Morcelliana, Brescia, 1959, pp. 174-181).
Domenico Pennino

Anonimo ha detto...

Ieri a pranzo tgcom di mediaset collegamento con tel aviv dove un gggiOvane medico esperto e palesemente finocchio spiegava: oggi nessuno più crede che la pandemia ( Quale?) Sia punizione divina. No è la ragion scientifica che ci guida. È la natura che si è ribellata ai nostri consumi, e non punizione divina. L'hanno infatti capito, diceva, sinagoghe chiese e moschee, che seguono noi.
Ora non ascoltano più Dio ma i medici, gli scienziati, presentati apertamente come il nuovo dio. Spiega che ora dobbiamo proteggerci per la 2nda ondata, per i prossimi virus, entrare nella nuova vita con guanti mascherine e disinfettante per sempre, yeah forever, attendere il vaccino perché basta superstizione è la scienza il dio che ci salverà e il vaccino tracciapersone il suo dono, la sua comunione

Nel frattempo diceva dobbiamo occuparci anche del riscaldamento globbale ovvio tagliando le nostre attività nocive per non offendere oltre nostra madre (nel senso della natura, suppongo)

Dargli fuoco è poco

Silente ha detto...

Mi si consenta un importante fuori argomento per tutti i milanesi e coloro che sono interessati. Ho appena ricevuto un comunicato del Gruppo Stabile di Milano:
Da domani, domenica 24 Maggio 2020 riprenderà la S. Messa Tradizionale Ambrosiana presso la chiesa di Santa Maria della Consolazione (Largo Cairoli, M1 Cairoli) con presenza di popolo.
Dalla suddetta domenica, fino a nuove disposizioni, verranno celebrate due S. Messe, una alle ore 8,30 ed una alle ore 10,00.

Catholicus.2 ha detto...

Come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto.
2 Cor 6, 8-10

Valeva allora, vale ancora ha detto...

OT col pensiero alla ricorrenza, sconcertati dalla faccia di bronzo di Bonafede che ha partecipato alla cerimonia:

“Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere".
Giovanni Falcone

Anonimo ha detto...

"...“L’uomo, in verità, non sbaglia a riconoscersi superiore alle cose corporali e a considerarsi più che soltanto una particella della natura o un elemento anonimo della città umana..."

In realtà sbaglia veramente nel considerarsi superiore alle cose corporali e nel considerarsi più di un elemento anonimo della città umana. Sbaglia in quanto le cose corporali gli consentono di nascere, di imparare, di agire su questa terra, mentre la città umana gli consente di trovare la via per percorrere la quale è nato. Questo sentirsi superiore può al più essere solo una fase illusoria, di passaggio, adolescenziale, della sua vita sulla terra. Le cose corporali e la città umana sono il materiale grezzo senza il quale nessuno può dare forma al suo personale ed unico eppur umile 'David michelangiolesco' inserito armonicamente nella città umana e senza il quale nessuno puà affinare la sua anima ed il suo spirito per la Vita Eterna.

"...Infatti, nella sua interiorità, egli trascende l'universo delle cose: in quelle profondità egli torna, quando fa ritorno a se stesso, là dove lo aspetta quel Dio che scruta i cuori là dove sotto lo sguardo di Dio egli decide del suo destino..."

I sensi e tutto il supporto del corpo fisico sono in costante rapporto con l'anima e con lo spirito ed è per questo che una giusta educazione prima e una sana e giusta vita poi si occupano di curare tutti e tre gli aspetti dell'essere umano. Non è detto che uno decida del suo destino nell'intimo di se stesso sotto lo sguardo di Dio, San Paolo era decisissimo a perseguitare i cristiani ma,...i fatti divini lo indirizzarono diversamente. Questo per dire che, spesso per arrivare a conoscere e compiere il proprio destino, la strada è lunga e tortuosa, altre volte semplicissima, quando fin da bambini 'si sa' quel che si farà e perché lo si farà. Tre cose sembrano essere necessarie: credere sinceramente in Dio, Uno e Trino, fin dall'infanzia. San Paolo credeva ed aveva ricevuto un'educazione coerente con la fede trasmessagli dai genitori e dai suoi maestri ma, non era arrivato ancora a conoscere e riconoscere Gesù Cristo. La fede vissuta fin da piccoli insegna anche comportamenti sociali sani che trovano nei Sacramenti, nelle preghiere, nell'esame di coscienza quotidiano correttivi, motivi e forza per ricominciare ogni giorno con nuovo slancio, con nuovo entusiasmo, per amor di Dio.
Per amor di Dio è diventato un modo di dire, un'esclamazione come ohibò, non ha più senso proprio. Non meraviglia, visto che non crediamo più in Lui. Infatti per amor di Dio oggi suona frase menzognera ed ipocrita. Se la Fede ancora esistesse allora potremmo scoprire che agire e pensare per amor di Dio dona all'uomo uno sguardo nuovo sul creato, sulla creatura. E la novità sta nella purezza con cui i nostri sensi fisici ed intellettuali, la nostra anima, il nostro spirito si rapporterebbero al creato, alle creature, al Creatore.

"... Perciò, riconoscendo di avere un'anima spirituale e immortale, non si lascia illudere da una creazione immaginaria che si spiegherebbe solamente mediante le condizioni fisiche e sociali, ma invece va a toccare in profondo la verità stessa delle cose” (Gaudium et Spes, 14)..."

Il bambino sa da subito di avere un'anima immortale, spirituale ma, questo sapere è troppo spesso oscurato prestissimo da genitori svagati, mondani e da un'ambiente al passo dei tempi moderni e postmoderni. In particolare è oscurato da una chiesa occupata in assemblea straordinaria permanente dove esercita una diarroica logorrea luciferina. La chiesa oggi è portatrice solo di elementi lucifero/satanici, è lei che non riconosce più l'elemento spirituale, è lei che non riconosce più il creato, le creature il Creatore, è lei che non agisce più per amor di Dio, Uno e Trino, ma solo in forza di quei sensi fisici ed intellettuali resi ottusi dalla sua mancanza di Fede, quindi ostruiti dalle brame della carne così che anima e spirito angelico non vi possono più transitare.

Non mamma contro figlio : ha detto...

Regina dell'Amore - Web TV

Quest'anno, a causa dell'emergenza Covid-19, la consueta Marcia per la Vita è stata annullata e non si terrà per le strade di Roma.

L'evento online - dal titolo #ConnessiPerLaVita - si tiene il 23 maggio in diretta live streaming sui principali social network (Facebook, Youtube, Instagram, Twitter) dalle 14:30 alle 15:30.

L'incontro sarà caratterizzato da interviste live, testimonianze e video spot per la difesa e salvaguardia della vita dal suo concepimento fino alla sua conclusione naturale.
https://www.youtube.com/watch?v=Pa33O48iiQ0

Josh ha detto...

@Silente: quando lo saprai, mi interesserebbe molto sapere se anche lì daranno la Comunione in mano.

Vorrei capire più nel dettaglio cosa succede e fino a che punto nelle comunità tradizionali di tutta Italia

mic ha detto...

Josh, ovviamente non so in questo caso, ma non credo che nelle celebrazioni in rito antico diano la comunione sulla mano.
Nella mia parrocchia, dovrei dire modernista perché c'è solo il NO ma ci sono sacerdoti illuminati, la ricevo alla bocca (oggi è stata la prima della ripresa) dal sacerdote che usa le pinze liturgiche senza guanti...

Josh ha detto...

Nel nostro Summorum Pontificum danno la Comunione esclusivamente sulla mano a partire da domani, causa protocolli governativi, dicono.

Io non vado

Josh ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=hNSEib_zN28

Anonimo ha detto...

Non voglio vivere nel mondo dei cretini sorridenti.

- Alain Finkielkraut*

* Oggi su la Repubblica intervista dallo strepitoso titolo: "La bellezza vive senza mascherina"

Josh ha detto...

Per spiegare meglio: nella diocesi di Bo no guanto all'Eucaristia né per sacerdote né per fedele né nel novus ordo né nel vetus.

Ma obbligo anche al Summorum Pontificum della Comunione in mano. Al che non andrò

mic ha detto...

https://fsspx.news/it/news-events/news/il-dopo-coronavirus-secondo-papa-francesco-58268

Anonimo ha detto...

Se chiuderò il cielo e non ci sarà più pioggia, se comanderò alle cavallette di divorare la campagna e se invierò la peste in mezzo al mio popolo, se il mio popolo, sul quale è stato invocato il mio nome, si umilierà, pregherà e ricercherà il mio volto, e si convertirà dalle sue vie malvagie, ascolterò dal cielo e perdonerò il suo peccato e risanerò la sua terra.

2 Cronache 7, 13-14

Anonimo ha detto...

Se qualcuno è stato trovato eretico tu ammoniscilo a conoscere la retta fede, non contraddirlo né voler sapere che cosa pensa, perché non inietti in te il suo veleno. Ma se vuole davvero essere edificato e ascoltare la verità della fede in Dio, portalo dai santi padri, che possono edificarlo in Cristo, così che tu, aiutandolo, sia trovato senza danno secondo Dio. Ma se dopo il primo e il secondo ammonimento non accoglie la correzione, questo tale, come dice l’apostolo, evitalo (Tt 3,10). Dio non vuole, come dicono i padri, che qualcuno faccia qualcosa al di sopra delle sue possibilità. Dicono infatti: Se vedi uno che annega nel fiume, non dargli la mano, che non ti trascini con sé e tu muoia assieme a lui; dagli piuttosto il bastone e se riesci a tirarlo fuori, benissimo; ma se non riesci, gli lascerai il tuo bastone e tu sarai salvo. I padri non hanno mai preteso altro che una retta confessione della fede. Quanto al cuore, ognuno che non custodisce i comandamenti del Cristo è eretico; e se l’uomo non crede nel suo cuore, le parole non gli giovano a nulla.

San Giovanni di Gaza

Viator ha detto...

In nomine Jesu omne genu flectatur,
coelestium, terrestrium, et infernorum,
et omnis lingua confiteatur
quia Dominus noster Jesus Christus
in gloria est Dei Patris.

Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e negli inferi
e ogni lingua proclami
che il Signore nostro Gesù Cristo
è nella gloria di Dio Padre
(Cf. Fil 2,10-11)

Anonimo ha detto...

"la ricevo alla bocca dal sacerdote che usa le pinze liturgiche senza guanti"

Forse la domanda è sciocca, perché non ho mai visto operare questo "arnese", ma essa sorge spontanea: certamente le pinze impediscono il contatto sacerdote-fedele; però non esiste un rischio che esse possano venire a contatto con la lingua di qualcuno dei comunicandi, col rischio di infettare qualche malcapitato!? Come si può prevenire questo rischio? Disinfettandole ogni volta? Non è troppo macchinoso?

mic ha detto...

Non mi pare ci siano rischi che le pinze vengano toccate con la lingua.
Semplicità e rispetto...

Cronaca di una sofferenza ha detto...

Sì posso affermare di essermi sentita sequestrata , di aver subìto un sequestro di persona .Volontari a iosa che all'ingresso ti fanno sanificare le mani e/o i guanti che gia' indossi , ti dicono dove ti devi mettere e ti accompagnano al posto esattamente come le "mascherine " al cinema . Un gruppo di essi e' davanti, ai primi banchi , un gruppo e' alle spalle (tipo guardie penitenziali ) Tutti con mascherine e/o guanti tranne il celebrante . Tutti cantano con mascherine ( io no , non ce la faccio, dopo un po' mi sento soffocare per cui prego e rispondo mentalmente , ho con me il mio vecchio ricco Messalino ),i lettori leggono senza mascherine .( Mi passa per la mente una domanda: disinfetteranno anche il microfono ?Altrimenti sai che ricettacolo....)

Distribuzione dell'Eucarestia :

Il celebrante ,senza maschera e senza guanti ,scende dal Presbìterio e distribuisce l'Ostia consacrata afferrandola con le pinze e deponendola sui guanti o sulle mani sanificate all'ingresso , il fedele , in fila indiana ,come prima , abbassa la mascherina e assume l'Ostia con l'altra mano , guantata o meno . Praticamente come prima del virus + di prima.
Il ministro dell'Eucaristia ( ormai non ne fanno piu' a meno cascasse il mondo )e' una donna plurifunzione , prima sta alla porta ora da' l'Eucaristia . A differenza del Prete indossa maschera e guanti . Con la sua bella borsa a tracolla si porta sul presbìterio , prende le pissidi dal Tabernacolo e le porge al Prete , distribuisce l'Eucaristia allo stesso modo del Prete :con le pinze prende un'Ostia, la pone nelle mani o nel guanto del fedele/paziente il quale abbassa la maschera e la assume .E' sempre lei ministra dell'Eucarestia che ha il compito di riporre le Pissidi nel Tabernacolo .

Sig.ra Mic , che non conosco ma che apprezzo molto , mia cara amica virtuale, mia buona amica virtuale ,mi perdoni per lo sfogo , penso che finiro' per chiederLe l'indirizzo della Sua Parrocchia perche' nella mia purtroppo oggi ho sofferto molto per tutto il tempo .
Dio abbia pieta' di me e di quanti non sanno quello che fanno . La Vergine Santa che oggi invochiamo con il titolo di Ausiliatrice tolga il velo che ricopre i nostri e loro occhi e ci impedisce di vedere ! Amen Amen Amen

Anonimo ha detto...

Temo che l'Eterno Padre stia gia'operando la scrematura ; chi a destra chi a sinistra .

Anonimo ha detto...

Si reclina la testa indietro, si apre la bocca, il sacerdote fa cadere la Saantissima particola dalla pinza al centro della bocca. Ricorda un po' quando si fa canestro.

Josh ha detto...

Gesù Cristo dichiarò che un solo errore posto nella dottrina la guasta tutta: risulta importante il danno per le anime, per lo più soggette agli allettamenti delle novità eretiche. Peggio ancora, confermare attualmente i fedeli nell'eretico conformismo.

Anonimo ha detto...

ho dimenticato: i fedeli sono in ginocchio alla balaustra, il sacerdote passa preceduto dal chierichetto che posiziona il piattino comunione sotto il mento del fedele.

Vigilate ha detto...

HO VISTO COSE...
Ho visto umili preti multati dai Carabinieri e umiliati dai loro Vescovi per aver celebrato Messa di fronte a una manciata di fedeli, ho visto sacramenti e funerali negati e ho visto l'impunità dei bulli antifascisti con le bandiere rosse festeggiare per strada il 25 Aprile protetti dalla codardia dei politici.
Ho visto le forze dell'ordine accanirsi contro un solitario povero vecchio prete in processione e mafiosi, assassini e delinquenti rimessi in libertà dal governo.
Ho visto droni, elicotteri, uomini e mezzi dispiegati per reprimere cittadini che uscivano per una corsa e la tolleranza vigliacca sui clandestini in bivacco permanente nel centro città.
Ho visto il parlamento esautorato e sostituito da comitati di esperti autoreferenziali, ho visto l'Italia venduta per decreto agli usurai e ho visto il garante della costituzione assistere dalla sua reggia, in complice silenzio, alla morte della democrazia.
Ho visto i Vescovi in ginocchio davanti al governo chiedere il permesso di esercitare un proprio diritto.
Ho visto tanti cattolici malati di clericalismo in attesa del comunicato stampa della CEI per avere un'opinione, cambiare opinione ogni settimana.
Ho visto la televisione di stato costruire una montagna di menzogne per colpire quelli che chiamano ultra-cattolici, certificando involontariamente la bontà della loro battaglia.
Ho visto un senatore del PD inneggiare alla resistenza contro il fascismo dalla villa di Capalbio e famiglie resistere in casa da 2 mesi senza soldi e senza più un lavoro.
Ho visto scorrere i titoli di coda della libertà sulle liete note di bella ciao.

In media per tre ore .. Ergo ! ha detto...

“Io obbedisco alle norme di legge della Repubblica fuori della chiesa. Ma, dentro le mura del mio tempio, lo Stato non deve dirmi come predicare, come celebrare e come regolarmi. Io rispetto tutto quello che concerne l’igiene e la salute, ma il modo di dare la comunione è compito del pastore e della Chiesa nel quale nessuna autorità temporale è legittimata ad entrare o dettar legge. Io la do in ginocchio e sulla lingua, al massimo solo sulla lingua se non è in grado di inginocchiarsi. In ginocchio perché, davanti a Dio, dobbiamo metterci in quella posizione, Sulla lingua perché l’Eucarestia è sacrificio incruento, sotto le specie del pane e del vino. L’ostia non è un biscotto o una caramella che possono darsi spensieratamente”.

E’ quanto ha dichiarato a La Fede Quotidiana l’arciprete di Grumo Appula (Bari) don Michele Delle Foglie.
https://www.informazionecattolica.it/2020/05/22/arciprete-io-continuero-a-dare-la-comunione-in-ginocchio-e-sulla-lingua/?fbclid=IwAR0XWPJ92VAypgDc3R_FFBkFOXgfc05MKkAMc7lIV0Kekb47BTQkBYnzXQk

Estrapolo dai commenti questo :
Grazia Lomolino
23 Maggio 2020 a 13:26
come cattolica e come medico igienista ospedaliero, anche se in pensione, concordo pienamente per una serie di motivi tra cui quello che il lavaggio delle mani e l’antisepsi con gel idroalcolico preserva la cute da eventuali contaminazioni, in media, per tre ore. Ergo!

Anonimo ha detto...

"Inaspettatamente Stefano Montanari riceve il premio Hero of the World” per i suoi “studi innovativi” sul Covid19, da una associazione americana e succede il putiferio.
L’associazione, WBC , riceve lettere persino da Michelangelo Coltelli di Butac, tese a screditare la coppia di scienziati e a far tornare il WBC sui propri passi.
E c’è di più PayPal ha bloccato, per supposta frode, le donazioni a Stefano Montanari e alla moglie per continuare le ricerche nel campo delle nanopatologie.
Stefano Montanari è stato in realtà uno dei primi a dire che la morte nei pazienti avveniva per trombosi e non per polmonite.
Ecco come il sistema si mobilita solidale per screditare personaggi scomodi… quelli ad esempio non sovvenzionati dalle industrie farmaceutiche o che non fanno i loro interessi.
Ricordiamo che, per le sue affermazioni, Sfefano Montanari, è stato denunciato dal Patto Trasversale per la Scienza di cui promotore è il virologo Roberto Burioni."
(Contro la deriva antropologica)

Perche' di Giovedi quando alla CEI sta meglio di Domenica . ha detto...

Ascensione al Cielo di Gesù Meditazione di don Lieto Massignani Biblista e Medico

https://www.youtube.com/watch?v=S3AIVkBw0Qs

TeleRadioKolbe

Anonimo ha detto...

Meglio la Comunione Spirituale che fare sacrilegi
https://www.youtube.com/watch?v=Komlha_4P8A
Mary tube - Gesù è il Signore
EFFETTI MERAVIGLIOSI DELLA #COMUNIONE #SPIRITUALE - NO AL #SACRILEGIO DELLA COMUNIONE NELLE MANI, COI GUANTI. NO ALLE PROFANAZIONI DI GESU' EUCARISTIA.
NOI OBBEDIAMO A DIO.

Anonimo ha detto...

E' un dovere di ogni uomo cosciente dei DIRITTI UMANI universali aiutare tutti i propri simili (e speciale dovere dei cattolici riguardo alla propria Fede, che è stata conculcata in modo inaudito) ad aprire gli occhi sul grande inganno che opprime il mondo, ma l'Italia in modo gravissimo, E QUASI IRREVERSIBILE. Non si può più tacere.
ECCO IL DOCUMENTO CHE INCHIODA IL DEEP STATE ALLA RESPONSABILITA' DI AVER PROGRAMMATO LA PANDEMIA:
Cliccando su questo link: https://t.co/z9P9S7zrEO?amp=1
(sito ufficiale Commissione Europea)
Si può scaricare il documento dell'Unione Europea emesso a marzo 2019
con il piano di attività previsto dal 2019 al 2022.
Il documento lo troverete nei download sotto la voce roadmap 2019-2022. Come si vede era prevista una pandemia e l'attuale appalto di vaccini, per arrivare al passaporto elettronico etc etc. Quello che stanno facendo, facendoci credere che è per l'emergenza, era previsto già a marzo 2019 e pure pubblicato. Inoltre nel documento ci sono dei link, se copiati e incollati su Google, si potranno scaricare ulteriori documenti con tutti i dati delle attività che si stanno già svolgendo. Ci sono anche i dati e i report dei precedenti convegni fatti per arrivare alla situazione attuale. È evidente che la propaganda sui vaccini non è una questione di salute ma una questione geopolitica ed economica.

tralcio ha detto...

Robert Hugh Benson, nel 1907, immaginò come l'omologazione sarebbe stata divinizzata: un mondo in cui Dio diventa "dio" e quindi dove Cristo non serve più e anzi è di troppo.
Lo scrisse in piena belle epoque e tutte le sue illusioni (e l'avviso/monito del Titanic).

Oggi assistiamo al declassamento di Gesù, un uomo buono, come buoni sono gli omologatori e cattivi quelli che si oppongono e si ostinano a rimanere veramente diversi. Un uomo non rigido, che ama e nell'amore supera la logica delle regole. Eppure l'anticristo non sa che pensare regole, con i suoi comitati tecnico scientifici, o comitati di salute pubblica.
Il paradosso è che nel nome della biodiversità e della diversità di gender, questi veramente differenti debbono essere messi a tacere, anche con la violenza e il plauso incondizionato del mondo, che divinizza questi benefattori, con i suoi profeti e grandi sacerdoti della liturgia di questo modo nuovo di adorare, un "dio" che non è Dio.

Nel 1917, pochi anni dopo, nel dramma della prima guerra mondiale e con l'epidemia di spagnola alle porte, la Madonna chiede penitenza. E lascia tre segreti. Ignorati, specialmente il terzo, specialmente dalla Chiesa che per il 1960 ha altri progetti.

San Luigi Maria Grignion de Montfort all'inizio del 1700 ci ha lasciato una profezia, sull'azione di Maria negli ultimi tempi, attraverso i suoi apostoli.

San Luigi, Hugh Benson, Fatima e i giorni nostri. I tempi di Dio sono più lenti di chi si fa e si crede "dio". Anche la vittoria ha un peso diverso. La Sua Gloria è eterna.