Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 9 giugno 2020

Con fede viva verso un nuovo inizio - don Elia

Iudaea tunc incredula, vesana torvo spiritu, madere musto sobrios Christi fideles increpat. Sed editis miraculis occurrit, et docet Petrus, falsum profari perfidos, Ioele teste comprobans (dall’Ufficio Divino).

«Allora la Giudea incredula, furente per l’animo bieco, accusa i sobri fedeli di Cristo di essere pieni di mosto; ma, compiuti i miracoli, Pietro controbatte e spiega che i fedifraghi affermano il falso, comprovando ciò con la testimonianza di Gioele». L’inno del Mattutino della solennità di Pentecoste riprende in forma poetica il racconto di san Luca (cf. At 2, 1-21): per effetto dell’effusione dello Spirito Santo, gli Apostoli avevano cominciato a proclamare la verità di Cristo in lingue diverse, facendosi così comprendere da tutti i pellegrini convenuti a Gerusalemme per la festa da ogni parte dell’impero; nello stupore generale, tuttavia, alcuni avevano cinicamente squalificato l’incredibile miracolo degradandolo a una volgare ubriacatura. San Pietro ribatte allora dimostrando che, in realtà, si è adempiuta un’antica profezia (cf. Gl 3, 1-5) e che la calunnia nasce dal rinnegamento della fede. Chi respinge ostinatamente la verità e la grazia finisce, pur di non ammettere il proprio errore, col dare spiegazioni assurde a ciò che rifiuta di accettare nella sua incontrovertibile evidenza. È proprio ciò che fanno tanti “teologi” ed “esegeti” aggiornati che, anche oggi, negano la storicità della Bibbia e pretendono di interpretarla con astruse acrobazie mentali.

Il deliberato abbandono della fede o la sua sostituzione con un surrogato intellettuale conducono inevitabilmente alla follia di negare l’evidenza dell’agire divino o pretendere di spiegarlo in termini naturalistici. È una forma di demenza caratterizzata da un astio violento contro la verità rivelata e la grazia sacramentale, che costituiscono l’inoppugnabile baluardo della Chiesa contro gli assalti della menzogna e del peccato. Gli iconoclasti della “riforma liturgica”, che a suo tempo si scatenarono contro la Tradizione con roghi di libri, paramenti e immagini sacre, oggi sono ascesi ai vertici della gerarchia e sono quindi liberi di abbandonarsi all’odio contro tutto ciò che è cattolico, a cominciare dalla santissima Eucaristia. Alla radice di questo insano furore c’è una colossale mistificazione, ossia quel radicale pervertimento della funzione di insegnare che i nemici di Cristo, prendendo il controllo dell’ultimo concilio, riuscirono a spacciare per aggiornamento. Dietro di loro operavano però i soliti cabalisti che da duemila anni, dopo aver crocifisso il Figlio di Dio, tentano invano di distruggerne l’opera1; bisogna esser davvero pazzi per non aver ancora capito che è tutto assolutamente inutile… Questo, appunto, è l’inevitabile effetto della volontà ostinata di respingere la verità ormai conosciuta e di rifiutare la grazia già concessa in pienezza.

Agli scadenti attori improvvisati della Chiesa nuova versione, che vestano i panni dell’intrattenitore, del consulente, del gestore o dell’assistente sociale, non è parso vero che un’ordinanza governativa li esonerasse di colpo dall’adempimento dei doveri propriamente sacerdotali, in cui non credono più, ma che portano avanti per obbligo, stancamente e senza convinzione, come un fardello di cui non possono disfarsi. Ora che degli uomini politici al soldo dei poteri occulti – bontà loro – han concesso la ripresa del culto pubblico, si attengono scrupolosamente alle loro prescrizioni irragionevoli, così che i fedeli siano il più possibile scoraggiati dall’andare a Messa, divenuto un’umiliazione cocente e un martirio del cuore. Il Santissimo Sacramento, che già trattavano come una cosa qualsiasi, priva del benché minimo valore, ora è maneggiato come un oggetto spregevole da prendere con i guanti e gettare nelle mani di comunicandi tenuti a distanza quasi fossero pericolosi untori, quando invece si sa che il virus è ormai clinicamente scomparso quasi ovunque e che non sussiste più alcun pericolo. L’ottemperanza di regole demenziali da dittatura, paradossalmente, trova del tutto favorevoli e ben disposti ministri sacri che hanno invece l’orticaria nei confronti dei precetti divini e delle leggi ecclesiastiche…

Anche qui abbiamo un’ulteriore riprova del capovolgimento della morale che osservavamo qualche settimana fa: si filtrano i moscerini (per giunta immaginari) e si ingoiano i cammelli. Ai preti farisei ciò fa molto comodo, visto che le circostanze forniscono loro nuovi pretesti per regolare ogni cosa a proprio uso e consumo, tralasciando i faticosi impegni direttamente legati alla salvezza delle anime ed esibendosi grottescamente con guanti e bavaglio per apparire attenti al bene della gente… C’è da scommettere che la prossima circolare della C.E.I., per dare al tutto un tocco di creatività, prescriverà mascherine dei diversi colori liturgici, disegnate ovviamente da uno stilista di tendenza. Gli ambienti omofili, d’altronde, brillano proprio per l’esibizionismo eccentrico, tipico di soggetti che si sono fissati in uno stadio precoce di maturazione e hanno un bisogno spasmodico di attirare l’attenzione. Che da decenni ne rigurgitino seminari e conventi non può essere un fatto casuale né involontario: così hanno ottenuto un clero succube, senza nerbo, prono al potere e manovrabile a piacere. Peraltro l’arroganza clericale (un verme che non muore mai) adesso può appoggiarsi anche su incontestabili disposizioni dell’autorità civile, cui si riconosce implicitamente un diritto assoluto anche sui beni spirituali, lasciati alla mercé di governanti miscredenti.

A questi fedifraghi (perfidi, nel latino ecclesiastico) si deve negare ogni appoggio, disertando le loro chiese e sospendendo ogni contribuzione. Per i Sacramenti occorre andare in cerca di sacerdoti fedeli e meritevoli, che non mancano di certo, ma sono spesso poco visibili e vanno quindi scovati. Altri hanno bisogno di essere incoraggiati contro le intimidazioni e spronati a reagire alla paura. Nelle persecuzioni non sempre si è preparati; il più delle volte, anzi, si è colti di sorpresa. Con l’aiuto dello Spirito Santo, tuttavia, ognuno può cambiare. La Pentecoste trasformò gli Apostoli in annunciatori irresistibili di Gesù crocifisso e risorto; a partire da quel giorno san Pietro proclamò ripetutamente la verità, senza sconti diplomatici né infingimenti tattici (cf. At 2, 22ss; 3, 12ss; 4, 8ss; 5, 29ss; 10, 34ss). Coloro che, la sera del giorno di Pasqua, erano rinchiusi nel Cenacolo per timore dei giudei (cf. Gv 20, 19) furono infiammati dalla venuta del Paraclito in modo tale che nulla poté più fermarli. Per quaranta giorni erano stati rinfrancati dal rivedere il Maestro redivivo e, in vista della missione, ne avevano ascoltato gli insegnamenti definitivi.

Se meditiamo con costanza e applichiamo nella vita la parola del Signore trasmessaci dalla Scrittura, il Fuoco celeste, assiduamente invocato, potrà rinnovare in noi le Sue meraviglie di grazia. C’è però una condizione essenziale che non possiamo assolutamente trascurare: la comunità primitiva, in attesa del Dono celeste, era fusa in unanime e perseverante preghiera, con al centro la Madre di Gesù (Hi omnes erant perseverantes unanimiter in oratione cum mulieribus et Maria matre Iesu et fratribus eius, At 1, 14). Se al momento della Pentecoste erano tutti riuniti insieme nello stesso luogo (erant omnes pariter in eodem loco, At 2, 1), in seguito ai tremila battesimi avvenuti quel giorno ciò non fu più possibile, ma essi continuarono comunque a formare un corpo solo (gr. epì tò autó, At 2, 44.47). Neanche noi possiamo incontrarci tutti fisicamente, se non in occasioni sporadiche; questo non ci impedirà tuttavia di sentirci Chiesa viva, riunita in cenacoli locali collegati tra loro con i moderni mezzi di comunicazione. Vi invito tutti, dunque, a intensificare le suppliche in unione a Maria perché lo Spirito Santo, per Sua intercessione, illumini i nostri cuori e ci mostri come organizzarci in piccoli gruppi di formazione, fraternità e preghiera che ci aiutino ad attraversare la prova preparando la rinascita dopo la tempesta.

Coraggio Chiesa Poverella!
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Nota di Chiesa e post concilio
1. Attribuire alla Cabala l'intera responsabilità delle variazioni conciliari che hanno sfigurato la Chiesa appare eccessivo. Infatti nella nouvelle théologie - protagonista delle ardite innovazioni confluite nel concilio - erano presenti, in diversi rivoli, tutte le tendenze moderniste che non coincidono esclusivamente con la Cabala.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

La guerra dei ginocchi

Coloro che deridono da sempre chi si inginocchia davanti a Dio, sono ora tutti in ginocchio davanti al nulla.
La Sinistra è in ginocchio dinanzi al suo dio.
Il vero problema sono tutti coloro che, definendosi "cattolici", "moderati", "seri", "per il progresso", "equilibrati", li hanno votati, sostenuti, pubblicizzati, incoraggiati, per decenni: nelle curie, nelle parrocchie, nelle università, nelle scuole, negli ambienti di lavoro, nei "club" esclusivi, nei luoghi di "cultura", nei salotti e negli attici della buona società, nei giornali e nelle televisioni, negli enti di ricerca e nelle case editrici, nel mondo del divertimento e dello sport.
Ora, "seri e moderati", illuminati che non siete altro,
inginocchiatevi tutti al seguito dei vostri paladini.
Siate coerenti fino in fondo: inginocchiatevi dinanzi al loro dio, al loro nulla. Perché questo siete.
Noi ci inginocchiamo dinanzi al Tutto. Al nostro Dio.
Anche in questo siamo in guerra. La guerra dei ginocchi.
Noi in ginocchio da una parte, voi dall'altra.
Voi adulti, noi bambini.
Voi moderatamente in ginocchio a sinistra, noi in ginocchio con tutto il cuore dinanzi all'Infinito Amore.
A voi i salotti, le aule, gli studi televisivi, a noi i crocifissi e i tabernacoli. (Massimo Viglione)

Anonimo ha detto...

Andrea Sandri:
Inginocchiarsi di fronte a un cadavere è una parodia e un'empietà anticristica. Tutto il Partito democratico americano lo sta facendo, a partire da Joe Biden, tutto il progressismo mondiale non fa altro. Si stanno rendendo riconoscibili ovunque con la medesima furia e rabbia.

Anonimo ha detto...

Dal libro di Julio Meinvielle, dalla Càbala al Progressismo, vi copio i titoli dei capitoli per darvi un'idea che con Càbala si intendono correnti che hanno poi corsi diversi:

1) La tradizione ebraico-cattolica e la tradizione ebraico-cabalista attraverso la storia.
2) Le diverse interpretazioni della Càbala (Interpretazione cristiana della Càbala,
Interpretazione naturalista dell Càbala, Interpretazione occultista dlla Càbala, La Càbala giudeo-massonica)
3) L'esistenza di una gnosi giudaica fin dal XVI secolo A.Cristo.
4) Lo gnosticismo cristiano o un cristianesimo alterato dalla Càbala.
5) L'influenza cabalistica nell'età antica e media.
6) La metafisica cristiana e il problema di Dio,del mondo e dell'uomo.
7) Penetrazione della Càbala nel mondo cristiano.
8) La Càbala, una volta introdotta, agisce nel mondo cristiano attraverso Boehme, Spinoza e Leibniz.
9) La Càbala agisce apertamente attraverso l'Idealismo tedesco.
10) La filosofia moderna sulla strada della negazione di Dio e dell'adorazione dell'uomo.
11) Diversi percorsi evidenziano l'invasione della Càbala nel mondo cristiano.
12) La Càbala dentro la Chiesa o il progressismo cristiano.
13) Verso un cristianesimo cabalistico
14) Conclusione.

mic ha detto...

Lo avevamo detto, e reso pubblico motivandolo in più occasioni, che l'uso dei guanti monouso per la distribuzione della Comunione era ed è scandaloso. Ora che anche l'OMS ne conferma l'inutilità, o addirittura la pericolosità, è giunto il momento di chiedere ai Vescovi di abolirlo senza se e senza ma....

mic ha detto...

Anonimo 9:10
Attribuire esclusivamente alla cosiddetta "Cabala spuria" l'origine di tutti gli errori antichi e moderni secondo me fa parte di una sorta di manicheismo di alcune fonti tradizionaliste. Il discorso non è liquidabile in poche battute e lo approfondirò.
E non si tratta solo di riconoscere l'oggettiva complessità del problema, quanto di usare quel briciolo di accortezza - che è anche prudente attenzione e non disimpegno o sottovalutazione - di non far venir meno la credibilità di un discorso serio e ben articolato che rischia, solo per questa sottigliezza, di essere bollato come antisemita e di perdere la dovuta incisività.

tralcio ha detto...

Come raccomanda don Elia c’è però una condizione essenziale che non possiamo assolutamente trascurare: la comunità primitiva, in attesa del Dono celeste, era fusa in unanime e perseverante preghiera, con al centro la Madre di Gesù... Sentirci Chiesa viva... intensificare le suppliche in unione a Maria perché lo Spirito Santo, per Sua intercessione, illumini i nostri cuori e ci mostri come organizzarci per attraversare la prova preparando la rinascita dopo la tempesta.

Questa condizione essenziale, proprio perché tutta rivolta a Cielo, deve diffidare di ogni soluzione troppo terrena: non per uno snobismo nei confronti persino dei fratelli e delle sorelle che il Signore ci fa incontrare in questa comunità, ma per il mai troppo consapevole limite che ci vede bisognosi d'una salvezza che non possiamo darci da soli.

La grazia che ci viene da Dio e che ci affaccia sui misteri eterni, aprendo la via della vita eterna, è totalmente immeritata anche per chi la scopre, la riconosce e la segue con la disponibilità a metterci la propria vita. La consapevolezza di questo immenso dono ci innamora di Dio, togliendo di mezzo i sospetti residui sul fatto che in questa condizione, penosa, ci abbia messo Lui. E' infatti vero che il peccato originale lo ereditiamo nascendo esseri umani, messi in un mondo che è soggetto al principe delle tenebre, ribelle a Dio.
Non siamo gli esseri umani della creazione, ma quelli che hanno ereditato la colpa della caduta. In questa eredità negativa, Dio ci fa coeredi invece dell'essere Suoi, in Cristo.

E' una differenza abissale di prospettiva, ma nasce innanzitutto dalla rivelazione, venuta da Dio, della realtà. Soprattutto di questi tempi stiamo imparando come la rappresentazione della realtà possa essere lontana dal vero. Così anche una fede, che apparentemente confessa Cristo Signore, può divenirne lontana. Ci soccorre il Paraclito, per condurci alla verità tutta intera, attraverso l'Immacolata, ovvero una creatura (creatura come noi) misteriosamente inserita da Dio nella vita divina trinitaria e resosi "paradiso di Dio in terra" per permettere l'incarnazione e così la redenzione. Ma non istantaneamente e automaticamente, come piacerebbe a chi pensa che sia tutta una passeggiata...

No: è una via crucis. Abbisogna di un'offerta umile di sé, almeno rivolta a chi l'ha saputo fare. Dio avrebbe potuto fare a meno di Maria, avrebbe potuto fare a meno di finire in croce, avrebbe potuto fare a meno della Chiesa e anche di attendere così tanto tempo...
Chi impara a stare in quell'Amore capisce che l'ha fatto per amore, anche di chi Lo odia. Cerca di salvare anche lui chiamando amico il traditore, sperando di strapparlo all'inferno. Siamo schiavi del peccato e non dobbiamo temere di farci schiavi dell'amore a Gesù, Nostro unico Redentore, per Maria, la corredentrice. Altre strade non ce ne sono.

Anonimo ha detto...

Un sentito grazie a don Elia per la sua preziosa analisi

Anonimo ha detto...

Questo è il nome della grande ERESIA moderna : "diritti umani". Tutto il male che sta accadendo - dalla Rivoluzione Francese ad Amoris Laetitia - è tutto in nome dei DIRITTI UMANI. Immaginiamoci un Movimento Politico che si proclami contro i Diritti Umani. I Mussulmani lo fanno tranquillamente e sono serviti e riveriti proprio dai Libertari Moderati democratici pacifisti. Noi verremmo arrestati e perseguiti. Ma oramai dobbiamo farcene una ragione. Se vogliamo che il Popolo si renda conto che il Re è Nudo occorre scoprire la grande idea liberale (ipocrisia massonica modernista rivoluzionaria moderata democristiana) dei diritti Umani garantiti dalla nostra Costituzione e da tutte le Leggi assassine come quella che ha sterminato 6 milioni di bambini innocenti per garantire la "maternità". Dobbiamo mettere l'opinione pubblica (il che significa anche i Capi della Chiesa oltre che i Capi del Nuovo Trans-umanesimo globalista) con le spalle al muro. O accettano l'Islamizzazione dell'europa come conseguenza oggettiva di questo Regime Liberal-democratico ... o accettano di Ritornare a un Regime cattolico ma post-rivoluzionario (che quindi non sarà mai più un regime antico ma classico). E come metterli con le spalle al muro? dichiarando pubblicamente la cruda verità! O vi sottomettete a Gesù Cristo nello Stato italiano o vi sottomettere al Nuovo Ordine Mondiale e alla conseguente Colonizzazione islamica-e-cinese dell'Italia. Bisogna scegliere: i figli della Rivoluzione vogliono inginocchiarsi alla Sharia Islamica o vogliono Ritornare a Gesù Cristo? Dobbiamo mettere la Gerarchia con le spalle al muro: vogliono i "Capi conciliari" benedire i veri Cattolici che ripropongono la Tradizione oppure
vogliono maledire - come tradizionalisti medievalisti integralisti fondamentalisti violenti fanatici - i veri cattolici, e così perdere totalmente il favore del Popolo, appena tutti si renderanno conto che l'islam si sta impossessando dell'Europa per volontà dei Padroni atei e massonici del mondo? altro che diritti umani ci attendono all'orizzonte ... ci attende invece il più subdolo totalitarismo della storia del mondo realizzato col più potente lavaggio del cervello che sia mai esistito nella civiltà umana. Esiste una soluzione. - Riproporre Gesù Cristo Re dei Re. Fondamento degli Stati post-Rivoluzionari e post-democratici. rdv

mic ha detto...

Ringrazio Anonimo 10:43 e condivido le sue affermazioni
Richiamo tuttavia l'attenzione su analisi e sintesi di don Elia ben interpretate da Tralcio

Anonimo ha detto...

@ mic
9 giugno 2020 09:43

Avendo il libro sul comodino ho ritenuto di aprire una finestra, senza avere neanche il sospetto di stare sul punto di infilarmi in manicheismi tradizionalisti nè di far battutacce. Insomma ho copiato diligentemente l'indice come ampliamento bibliografico
semplice/ mente. Il resto non appartiene a me. Ora rileggerò il testo di Don Elia e le sue interpretazioni autentiche con le quali certa/mente mi ravvederò e riprenderò la mia via.

mic ha detto...

Ho preso la sua osservazione, peraltro interessante e pertinente, come riferimento alla mia nota che ho inserito di getto in calce all'articolo per le ragioni indicate nella mia osservazione... non c'è niente di cui doversi ravvedere...

Anonimo ha detto...

La sua nota l'avevo letta, senza capire molto, il ricordo del libro sul comodino si è
quindi intrecciato con la lettura del post di Don Elia, con la nota a pie' d pagina ed una crasi mentale volitiva ha fatto il resto, nel convincimento che Julio Meinvielle avrebbe potuto essere un aiuto ed arricchimento per tutti, lettori vecchi e nuovi compresi. C'è sempre qualcosa di cui ravvedersi e sempre motivi per riprendere la propria via. Se non fosse che, adesso piove, e qui mi diverto e mi converto.

Anonimo ha detto...


Mic ha ragione, attribuire alla c.d. "cabala spuria", cioè al sempiterno "complotto ebraico", gli sconquassi provocati dalla Nuova Teologia nel Concilio Vat II, è tesi non solo "manichea" ma anche estremamente superficiale, tipica di chi vuole spiegare fenomeni storici complessi riducendoli in pillole, anzi ad una sola "pillola".
La "cabala" era poi un movimento di tipo esoterico spiritualmente composito, considerato eretico dallo stesso ebraismo ufficiale, quello più legato alla tradizione (non esoterica).
Pensatori come Spinoza e Leibniz, menti di vasta portata, non si lasciano ridurre entro questi schemini da Bignami. Le influenze della cultura esoterica su di loro (cabalismo, rosacrucianesimo) sono state del tutto secondarie.

Anonimo ha detto...

L'articolo non dice che tutte le innovazioni del Vaticano II derivino dalla cabala, né che ad essa siano riconducibili tutti gli errori della cultura moderna, ma che "dietro" coloro che presero il controllo del concilio c'erano dei cabalisti. Un esempio per tutti: il ruolo svolto da Jules Isaac, membro della B'nè B'erith, nel preparare la strada alla dichiarazione "Nostra aetate", uno dei testi conciliari che hanno avuto gli effetti più catastrofici, rendendo praticamente superflue, nella mente di tanti cattolici (laici e gerarchia) la Redenzione, la fede e l'adesione alla Chiesa.

mic ha detto...

Se fosse questa l'ermeneutica di quel passaggio non avrei messo la nota...

Anonimo ha detto...


Il ruolo svolto da Jules Isaac...

Il ruolo svolto da Giovanni XXIII, è questo quello che conta! O dobbiamo pensare che fosse manovrato "da dietro" da Jules Isaac o da qualche altro? Del quale Isaac nessuno si sarebbe curato se così non avesse voluto quel papa; se cioè non avesse voluto di sua iniziativa arrivare ad una dichiarazione che coinvolgesse anche l'ebraismo, incaricando Bea, fatto da lui subito cardinale, di condurre le trattative. Comunque la dichiarazione finale, pur cattiva, fu alquanto inferiore a quanto cercavano di ottenere i rabbini, che facevano il loro gioco, si capisce.
L'errore consiste nel pensare che ci debba sempre essere qualcuno "dietro", che nessun attore abbia mai delle idee sue, buone o cattive che siano, che vuole mettere in pratica. Che insomma tutti i protagonisti siano sempre dei portaordini di qualche "cupola".
Nell' XI secolo quando S. Pier Damiani scrisse il Liber Gomorrhianus contro la corruzione dei costumi nella Chiesa, che "cupole" c'erano? Le varie sette esoteriche e la massoneria erano di là da venire...I preti indegni si davano alla sodomia e al meretricio, al concubinaggio per influenza della Cabala?

Anonimo ha detto...

Come ho scritto in un altro commento tutti gli sviamenti spirituali, culturali e politici hanno la loro origine nella tentazione satanica del 'diventerete come Dio'; tentazione nella quale cade solitamente, in maniera più o meno grave, il 90% di ogni generazione specialmente se non educata o male educata. Questo vale anche per gli esoterismi dove il 'fai da te' prevarica ogni timor di Dio, nella certezza che si sarà sempre in grado di riconoscere il bene dal male, dimenticando che, come accade nel mondo fisico, così accade nel mondo spirituale dove il male si può presentare e si presenta attraente ed a portata di mano, cioè luciferico.
Inoltre ora come ora abbiamo ben poco da sentirci tranquilli citando la sinagoga di satana, essendo noi dentro una chiesa che ha scelto di essere satanica, quindi incapace di distinguere non solo il buono dal cattivo ma, anche il cattivo dal peggiore ed il peggiore dal pessimo.
In chiusura vorrei sottolineare che la Chiesa di NSGC ha tutti gli strumenti per portare i fedeli di NSGC in Cielo fin dalla vita terrena, fin dal qui ed ora, senza bisogno di alcun aggiornamento, quello che manca è la loro pratica compresa, fatta propria, digerita, assimilata, costante, praticata giorno dopo giorno per tutta la vita, con umile perseveranza e sempre rinnovata scoperta del benefico influsso che hanno sulla vita fisica e sulla vita spirituale, sia da parte di molti consacrati, sia da parte di quasi tutti i fedeli; quegli strumenti sono i sacramenti e gli insegnamenti che la chiesa aggiornata ha trascurato e continua a trascurare e trascurandoli inevitabilmente li ha adulterati e li adultera e li corrompe, corrompendo la fede del clero e dei fedeli . Nel vecchio desueto insegnamento della Chiesa vi sono lo scibile e le pratiche necessarie per progredire nella vita spirituale e nella vita fisica, con il vantaggio che questo sapere discende dalla Trinità ed è saldamente ancorato a NSGC. In Gesù Cristo non vi è alcun insegnamento nascosto, nè alcun insegnamento che non può essere compreso da ogni essere umano; da Lui è stato detto con semplicità il sapere del Padre e dei Profeti, sapere che viene ricapitolato senza che nulla può essere perduto. Questo la Chiesa trasmette, se trasmette altro non è chiesa.