Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 4 giugno 2020

L'arcivescovo di Washington bolla come "sconcertante e riprovevole" la visita del Presidente Trump al Santuario dedicato a Giovanni Paolo II

Phil Lawler su Catholic culture (traduzione nostra) pubblica un Lettera aperta all'arcivescovo  di Washington che ha apostrofato pesantemente il presidente Donald Trump che martedì mattina - nel clima di conflitto crescente di questi giorni - si è recato in visita, insieme alla consorte notoriamente cattolica, presso il santuario dedicato a Giovanni Paolo II a Washington D.C. In apertura inserisco le immagini (cliccare per ingrandirle). 

“Trovo sconcertante e riprovevole che qualsiasi struttura cattolica si permetta di essere così egregiamente abusata e manipolata in modo da violare i nostri principi religiosi”, ha detto l’arcivescovo Wilton Gregory dopo che il presidente Donald Trump ha visitato il santuario di San Giovanni Paolo II a Washington.
Vuole sapere cosa trovo sconcertante e riprovevole, Arcivescovo Gregory?
Trovo sconcertante e riprovevole:
  • ... che un arcivescovo cattolico rilasci una dichiarazione palesemente di parte in un momento in cui la nostra nazione è già profondamente divisa.
  • ... che nessun leader responsabile avrebbe rilasciato una dichiarazione incendiaria senza verificare i fatti – e aver appreso, in questo caso, che la visita di Trump al Santuario non era collegata alle manifestazioni e alle rivolte nelle nostre città, era stata pianificata con largo anticipo e intendeva focalizzare l’attenzione sulla ricerca internazionale della libertà religiosa 
  • ... che evidentemente un prelato cattolico non si è premurato di contattare un’importante istituzione cattolica, per ascoltare la sua versione dei fatti, prima di emettere una pubblica condanna. I Cavalieri di Colombo, che amministrano il Santuario di San Giovanni Paolo II, sono stati scrupolosamente fedeli alla gerarchia cattolica; in cambio meritano almeno questa elementare cortesia.
  • ... che un arcivescovo cattolico ha stroncato il Presidente in un momento in cui Trump stava portando avanti una causa, di fatto, inequivocabilmente conforme ai principi cattolici. Nel corso della sua visita al Santuario, Trump ha firmato un ordine esecutivo che ordina al governo degli Stati Uniti di fare della libertà religiosa una priorità assoluta negli affari esteri fornendo i finanziamenti per questa campagna. Qualunque altra cosa i cattolici possano pensare delle iniziative della Casa Bianca, questa meritava sostegno, non una denuncia di fuoco.
  • ... che un pastore cattolico che ha accettato passivamente l’imposizione di restrizioni governative che impediscono di fatto la celebrazione pubblica della messa, faccia di una questione politica – e non dell’amministrazione dei sacramenti – la sua massima priorità.
  • ... che l’arcivescovo Gregory appare abbastanza ipocrita da criticare qualcuno per aver permesso la strumentalizzazione della Chiesa a fini politici, quando egli stesso ha ceduto il pulpito della sua cattedrale alla presidente della Camera Nancy Pelosi, la cui ardente difesa dell’aborto volontario viola indiscutibilmente “i nostri principi religiosi”.
  • ... e del resto l’arcivescovo Gregory, che ha dedicato una dichiarazione della domenica di Pentecoste a condannare il razzismo, trascura così spensieratamente la più evidente manifestazione di disparità razziale sulla nostra nazione: lo sterminio sistematico degli afroamericani nel grembo materno, aiutato e sostenuto dai politici cattolici liberali che hanno accolto l’ultimo petulante sfogo dell’arcivescovo.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

31 commenti:

Anonimo ha detto...

La Gerarchia cattolica è alla frutta!

Anonimo ha detto...

Premetto che non ne so molto di politica degli stati uniti. Però l'accanimento dei mass media mondiali (e italiani, vedi il "corriere della sera") contro Trump mi "puzza" un poco... mi puzza di meandri chiusi, oscuri e poco areati ma cmq puliti e squadrati con... grembiulino e compasso... (Sancte Michael arcangele defende nos in proelio...)
E' vero Trump non sarà uno stinco di Santo... ma perché Macron lo è? Jhonson lo è? Sulle reali motivazioni interiori che lo spingono a certi gesti, Dio onnipotente lo giudicherà... A me fa piacere vedere l'uomo più potente del mondo inginocchiarsi... Comunque, personalmente, preferisco 1000 volte lui a uno come George Soros. Stop

mic ha detto...

"Hanno messo a ferro e fuoco intere città degli Stati Uniti dopo l’assassinio di George Floyd. Ma non è un movimento spontaneo: è un’internazionale violenta con radici ideologiche precise".

https://it.insideover.com/schede/politica/chi-sono-gli-antifa-il-movimento-di-sinistra-radicale-nel-mirino-di-trump.html

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
Soros e i Rothschild vogliono rovesciare Trump per arrivare al nuovo ordine mondiale

https://lacrunadellago.net/2020/06/04/soros-e-i-rothschild-vogliono-rovesciare-trump-per-arrivare-al-nuovo-ordine-mondiale/

Anonimo ha detto...

"Mai sono stato discriminato come dai liberal del Nord. I veri razzisti sono loro."
(Clarence Thomas, giudice della Corte Suprema USA, nero, conservatore, nato e cresciuto a Savannah in Georgia)

Anonimo ha detto...

Preghiamo per i grandi buoni della politica, che gli Angeli li proteggano e San Michele li guidi.
Virgo Potens ora pro eis.

Anonimo ha detto...

Ma i saccheggi spacciati per proteste dagli antirazzisti americani sono per protesta contro la morte del primo nero o del secondo nero, poliziotto ammazzato dagli stessi antifascisti che protestavano contro l'uccisione del...ehm...primo nero??

Viator ha detto...

Trump difende le chiese e prega. I vescovi lo attaccano.
( di Benedetta Frigerio, da "La Nuova Bussola Quotidiana )

"Le proteste che stanno danneggiando gli Usa stremati dal lockdown mostrano la loro natura anti cristiana: diverse chiese sono profanate, perciò Trump è stato sui luoghi vandalizzati mostrando la Bibbia e pregando nel santuario di Giovanni Paolo II. Il presidente, però, non si deve difendere solo dalla stampa che mente, ma anche dai vescovi che giustificano gli anarchici e chi odia Dio.

Mentre i media e i grandi giornali americani si ostinano a chiamare “peaceful protesters” (“manifestanti pacifici”) gli anarchici che ora si sentono legittimati a distruggere negozi, derubando la merce e compiendo vandalismi di ogni tipo, alcuni leader religiosi americani sono impegnati ad indignarsi per la foto che ritrae il presidente degli Stati Uniti con la Bibbia in mano, stracciandosi la tonaca per il fatto che l’altro ieri Trump si è recato a pregare con la first lady al Santuario di Washington dedicato a Giovanni Paolo II.

«Trovo sconcertante e riprovevole che qualsiasi struttura cattolica si permetta di venire così egregiamente abusata e manipolata in un modo che vìola i nostri principi religiosi…il papa san Giovanni Paolo II…certamente non perdonerebbe l'uso di gas lacrimogeni e altri deterrenti per zittirli, disperderli o intimidirli (i manifestanti, ndr) pur di farsi fotografare di fronte ad un luogo di culto». Sono queste le parole con cui il vescovo della capitale, Wilton Gregory, ha rimproverato il santuario diretto dai Cavalieri di Colombo.

Si potrebbe pensare ad un’attenuante, che i vescovi stiano dalla parte dei neri discriminati, facendo ingenuamente di tutto un fascio l’erba dell’omicidio di George Floyd. Si potrebbe anche credere che siano convinti dai media che Trump abbia ordinato di usare lacrimogeni contro la folla pacifica, si potrebbe pensare che non abbiano letto per intero il discorso con cui il presidente Usa condanna duramente l’assassinio di Floyd, invitando però a non sfruttare l’accaduto per distruggere l’America già provata dal recente lockdown. Ma ci sono dei fatti che non possono non essere noti ai leader religiosi. Fatti che rendono ingiustificabili le loro posizioni.

La stessa Catholic News Agency ne ha parlato: oltre ai negozi, alle vetrine, ai monumenti, i manifestanti hanno preso di mira in modo particolare le chiese del paese. È accaduto, oltre che a Washington, in California, Minnesota, New York, Kentucky, Texas e Colorado. Sui muri della cattedrale di Denver, ad esempio, i “manifestanti pacifici” hanno scritto così: «Pedofili», «Dio non esiste», «Dio è morto». Sono poi stati disegnati simboli contro la polizia e contro la fede. L’edificio è anche stato preso a sassate nell’intento di spaccare le finestre.

Perfino la splendida cattedrale di St. Patrick, nel centro di New York, è stata imbrattata, mentre a Dallas, le finestre della cappella di Saint Jude sono state distrutte. Stessa sorte è toccata alla libreria della congregazione religiosa delle “Daughters of St. Paul”, chiusa dopo un attacco dei manifestanti, costringendo le suore a rimuovere il tabernacolo dalla cappella adiacente all’edificio. Non solo, la canonica della cattedrale dell'Assunta di Louisville è stata danneggiata dal lancio di massi e a Minneapolis la basilica di Saint Mary ha rischiato di essere incendiata dopo che era stato appiccato il fuoco sotto una panca. Infine, è stata imbrattata la cattedrale maronita di Nostra Signora del Libano a Los Angeles.

Viator ha detto...

...segue
Ma i pastori, pur di accusare Trump, lo rimproverano per aver pregato in chiesa, inginocchiandosi in un cappella davanti alla reliquia di san Giovanni Paolo II e all'immagine della Madonna polacca di Czestochowa, o per aver mostrato la Bibbia come richiamo alle radici religiose degli Stati Uniti, difendendo invece coloro che li attaccando. Basti pensare a come padre Jonathan Austin ha giustificato i vandali dopo che la sua chiesa di Dallas è stata rovinata dai sassi: «Questi vetri non sono nulla. Il vetro si rompe continuamente, purtroppo. Ma la scorsa settimana è stata portata via la vita del signor George Floyd». Austin ha colpevolizzato anche la polizia, esortando tutti a «difendere la vera pace» contro gli «atti orribili, soprattuto avvenuti per mano delle autorità».

Anche Mariann Edgar Budde, vescovessa della chiesa episcopale di Washington, si è indignata per il fatto che Trump si sia fatto fotografare di fronte alla chiesa episcopale di Saint John giustificando invece chi, la sera precedente, aveva incendiato e vandalizzato l’edificio religioso. Eppure, è chiaro che il presidente americano volesse dichiarare guerra all’anarchia, decidendo il giorno successivo alle proteste di ripercorrere simbolicamente i luoghi usurpati dalla devastazione per contrapporre il disordine e la violenza luciferini all’ordine che nasce quando si consegna un paese a Dio.

Lo si comprende anche dal fatto che Trump aveva commentato il vandalismo contro il Lincoln Memorial, contro il World War Two Memorial, contro la chiesa episcopale, insieme all'omicidio di un ufficiale afroamericano in California, così: «Questi non sono atti di protesta pacifica. Questi sono atti di terrore interno. La distruzione della vita innocente e lo spargimento di sangue innocente sono un'offesa per l'umanità e un crimine contro Dio».

Che la stampa abbia spudoratamente mentito sulle rivolte, parlando dell'uso di lacrimogeni contro la folla pacifica, sebbene non ci fosse nulla di pacifico nelle proteste di Washington e sebbene la polizia abbia usato non lacrimogeni ma fumogeni, risulta incomprensibile il comportamento ideologico dei vescovi, che pur di remare contro il presidente sono disposti a stringere le mani a chi odia la Chiesa, la fede e Dio. Eppure non è la prima volta che accade visto che di fronte alla decisione di Trump di definire la chiese luoghi “essenziali” da riaprire dopo il lockdown (bypassando i governatori che hanno approfittato dello stato di emergenza per discriminare la fede prolungando le chiusure dei soli edifici di culto), i vescovi anziché rallegrarsi di un potere che favorisce Dio sono riusciti a rimproverare il presidente: la conferenza episcopale dello Stato di Washington, seguita dall’arcivescovo di Los Angeles, Jose H. Gomez, ha risposto a Trump che avrebbero obbedito al loro governatore piuttosto che a lui.

È questa dunque la vera fatica del presidente che, dopo aver firmato un ordine esecutivo con cui ha stanziato 50 milioni all’anno per la tutela della libertà religiosa (qualche ora dopo la visita al santuario), si è ritrovato ancora una volta contro alcuni membri della chiesa che vuole difendere dal dilagare di una cultura progressista e ferocemente avversa a Dio e alla Verità e ce per questo lo odia e ne ha il terrore. Una cultura ormai così penetrata dentro le mura cristiane da costringere chi le ha dichiarato guerra a combattere con coraggio dentro e fuori la città.

Anonimo ha detto...

Ma sappiamo da chi è stato appoggiato nella nomina questo Gregory : McCarrick
Maria Bottino

Ireneo ha detto...

Sono massoni che hanno ricevuto le loro cariche ecclesiastiche dopo avere venduto le loro anime. In tutto il mondo la gran parte della gerarchia ecclesiastica è così. Miscredenti. La grande purificazione, logicamente, è alle porte. Come sempre nella storia della Chiesa. Clero tanto più corrotto, e qui siamo all'eresia ed all'apostasia, al tradimento della professione di fede, tanto più radicale e profonda la cura. Pura, elementare logica. Deus ne irridetur.

Anonimo ha detto...

Maria si potrebbero twittare poche parole ai coniugi Trump con cui i Cattolici Romani assicurano la loro fraterna preghiera alla famiglia Trump e al popolo Americano.
Che ne dici? Che ne dite?

Anonimo ha detto...


Chi ha conoscenti o parenti negli Stati Uniti, ha saputo da loro che i vandali ed affini si chiamano a raccolta nelle varie città utilizzando note piattaforme mediatiche, sulle quali si danno non solo orari ed informazioni ma indicano anche l'armamentario da portare per procedere al "lavoro" in loco, "lavoro" che sembra divertirli moltissimo. Molti di costoro sono bianchi, per la cronaca.

Anonimo ha detto...

Lo staff di Joe Biden sta donando denaro per pagare le cauzioni degli Antifa arrestati.

Ciò significa che le donazioni a Biden vengono riciclate in fondi legali per il terrorismo interno.

https://www.reuters.com/article/us-minneapolis-police-biden-bail/biden-staff-donate-to-group-that-pays-bail-in-riot-torn-minneapolis-idUSKBN2360SZ

Anonimo ha detto...

Dunque:
Trump in chiesa, in ginocchio, è scandaloso: molto peggio di Salvini con il rosario.
E lo dice il vescovo. Lo stesso vescovo che resta taciturno su molto altro.
Sarà lo "spirito di Marco"?
Da noi aleggia con l'esempio dei "grandi italiani" additati all'encomio grato del popolo.
Orban è un poco di buono: su questo c'è accordo. La Cina non è mai stata tanto vicina.

Anonimo ha detto...

Non riesco a capire dove vogliano arrivare con queste manifestazioni .C'è un forte movimento di neri anti sistema purtroppo, ma in sintesi se anche riuscissero a vincere qual' è l'obiettivo che si pongono ? Un paese di neri ,guidato da neri ? Ma di questo genere di paesi in Africa ne esistono a decine e non sarebbe una( bella) novità.Un paese guidato da partiti di sinistra ed estrema sinistra? Anche di questi paesi ,purtroppo, ne esistono diversi e non sono dei bei posti.Vogliono combattere il razzismo ? Ma io credo che nessun governo degli Stati Uniti sia a favore del razzismo.Tanta violenza,tanta voglia di distruzione,tanto autolesionismo, ma i danni alla fine chi li pagherà ?Quando per anni ed anni,si immettono nella società massicce dosi di marxismo e di terzomondismo attraverso la scuola ed i media i risultati non possono essere che questi. Giovani che pensano di essere ancora nell'Alabama del secolo scorso attaccano la polizia e sfasciano tutto inneggiando ad un potere nero che proprio negli USA non potrà mai essere istaurato. Hanno la forza di devastare ma la loro capacita di costruire qualcosa è nulla.

Anonimo ha detto...

Trump foss'anche il peggiore delinquente del mondo, non era Gesù che diceva di essere venuto per i peccatori?
Alberto Lacchini

Anonimo ha detto...

Secondo Severgnini, Riotta, Botteri e compagnia tutto quello che sta avvenendo in America è colpa di Trump. Saccheggi, devastazioni, incendi: alla fine è tutta colpa di Donald il cattivo.
Questi servi del potere mediatico fanno di tutto, ma proprio di tutto, per rendercelo di nuovo simpatico, nonostante le sue nefandezze in politica estera. Fanno di tutto, questi mentitori spudorati, questi manipolatori di professione, per costringerci a solidarizzare di nuovo con l'uomo dai capelli gialli.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Da un momento all'altro anche da noi saccheggi, devastazioni, incendi e gli stupri ci sono già. Il più grande di tutti quello verso gli italiani,verso la loro cultura, la loro tradizione cristiana, la loro rettitudine, la loro sicurezza, ad incominciare dalle periferie, diventate " non luoghi", preda di ogni genere di nefandezze.

Berni/exodus ha detto...

E questa la chiamate gerarchia cattolica? Il concilio ci ha dato certi papi e certi vescovi..... pagani.... pagani..... loro vogliono solo il potere del mondo e non Cristo..... e c'è ancora chi sta ad ascoltarli... in fondo hanno intorno giornalisti come loro e idoli come loro ormai da 60 anni....

Catholicus ha detto...

@ Ireno : "Sono massoni che hanno ricevuto le loro cariche ecclesiastiche dopo avere venduto le loro anime": sono anime perdute, letteralmente, esseri posseduti dal demonio, a cui si sono venduti, come dice Lei, Ireneo. Bisogna includere tra le intenzioni del Santo Rosario quotidiano la richiesta di protezione per Trump, Orban, Putin, i soli che mostrano i muscoli ai massoni satanisti che spingono per giungere al Nuovo Ordine Mondiale. Adoratori di Satana mascherati da politici buonisti e da religiosi. Il solito, trito e banale inganno di Satana, menzognero e omicida fin dal principio, che ora gode di una schiera immensa di collaboratori.Ma hanno fatto male i loro conti, non si vive in eterno su questa terra, specialmente i vescovoni, cardinaloni, e falsi papi dovrebbero saperlo che poi si va al redde rationem, e lì Satana non può proteggerli o aiutarli, anzi li accusa dinanzi al Cristo Giudice. Che schifo di gente, vomitevole, li punisca il Signore, come disse l'Angelo quella volta.

Anonimo ha detto...

È esattamente quello che penso anch'io. Ma per molti che si definiscono cattolici tradizionalisti guai a toccare la supposta gerarchia cattolica!
Passi qualche critichetta, ma poi è tutto un balletto d'inchini alle Loro Eccellenze Reverendissime, un via vai alle messe Novus Ordo "ben celebrate"...
Se si incominciasse a girare i tacchi, non sarebbe meglio?
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.

Anonimo ha detto...

Il peccato peggiore è quello di essersi inginocchiati su un inginocchiatoio davanti all'immagine della Vergine di Czestochova, nella chiesa per strada, in strada e da strada non ci si inginocchia mai davanti a immagini cattoliche, gli inginocchiatoi poi, chi li ha visti più, si resta in piedi e poi è ora che distruggiate tutti gli specchi che avete in casa, sono peccato,un po' meno peggio dell'ecocidio, l'XI comandamento della chiesa venuta dall'altro mondo, in tutti i sensi lati.

Anonimo ha detto...

Comunque è andato anche come gesto di solidarietà alla comunità Cristiana che si è visto bruciare chiese (che i media non dicono!).

Anonimo ha detto...

Ricapitoliamo. I rivoltosi a Washington hanno dato fuoco a una chiesa episcopaliana (cioè eretico-anglicana) nei pressi della Casa Bianca. Il presidente Trump, dopo essersi fatto sgombrare dalle forze dell'ordine la via per raggiungiere la chiesa a piedi, si presenta con una Bibbia in mano.
La reazione normale del vescovo episcopale dovrebbe essere quella di ringraziare il presidente per la vicinanza alla sua Chiesa, ferita da un incendio doloso in un importante luogo di culto. Invece che fa la vescovessa episcopaliana (si tratta infatti di una donna), femminista, omosessualista e genderista? Attacca Trump accusandolo di strumentalizzare la Bibbia e la religione. Non se la prende con chi ha dato fuoco a una sua chiesa, ma con l'odiato gigante dai capelli gialli che le ha espresso solidarietà.
Faccende d'eretici, si dirà, di anglicani che si sono prostituiti al mondo, dopo averlo già fatto cinque secoli orsono con Enrico VIII:
E invece no: Anche il vescovo cattolico di Washington, Wilton Gregory, si associa alla "collega" episcopaliana, biasimando la strumentalizzazione religiosa. Dimostrando soprattutto una strafottenza, un'insolenza (si rivolge al presidente Usa come a un bulletto di periferia) che mai avrebbe osato con presidenti laicisti come Clinton e Obama, che rispetto a Trump avevano fatto anche peggio.
Del resto i modernisti cattolici sono anch'essi degli eretici, quindi è normale che copino gli atteggiamenti deteriori dei protestanti.
Una Chiesa appiattita sul mondo, è una chiesa appiattita sull'ideologia dominante. E l'ideologia dominante è quella liberal. Tra un Trump che blatera di espellere gli immigrati illegali (senza per questo poterlo fare realmente) e un Cuomo governatore di New York che parla di amore continuamente - e nel frattempo fa passare l'aborto al nono mese, cioè l'infanticidio nello Stato di New York - quel simulacro, quella parodia di Chiesa cattolica che si esprime attraverso i suoi vescovi, sceglierà sempre il secondo.
Tra un Trump "divisivo" e un Erode che parla di amore e inclusione, come Cuomo, la Chiesa della misericordina, del buonismo dolciastro per castrati dello spirito, sceglierà sempre Erode.
Martino Mora

mic ha detto...

Donald Trump parla del Nuovo Ordine Mondiale
https://www.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=tC-uHd1vyPc

Anonimo ha detto...

Una parte della gerarchia sembra già diventata protestante.

Anonimo ha detto...

Ecco chi è il "vescovo", nominato dopo Wuerl nel bel mezzo dell'affaire Viganò
https://onepeterfive.com/more-of-the-same-archbishop-wilton-gregory-appointed-to-dc-archdiocese/

Anonimo ha detto...

https://www.lesalonbeige.fr/donald-trump-se-rend-dans-leglise-incendiee-pres-de-la-maison-blanche/

Anonimo ha detto...

La maggior parte dei vescovi cattolici oggi preferisce dichiarazioni vuote che si conformino alle ultime mode del vangelo sociale o dei teologi progressisti. Così, procedono lungo il sentiero dell’autodemolizione. I fedeli che insistono nel seguire la tradizione della Chiesa ricevono ben poco incoraggiamento. Nel frattempo, l'America brucia. Molto sconcertante.

Anonimo ha detto...

caro amico di Cristo, il tuo errore sta nel credere che la "posizione evidentemente politica" del Vescovo sia giusta perché parte dalla autorità religiosa del Vescovo. Ma non è così. In campo politico il Vescovo non ha una autorità diretta e tanto meno infallibile. Il Vescovo in questo campo è solo un capo di una comunità. Va giudicato il Vescovo stesso, come Trump e come Clinton, con un giudizio umano e politico. La Chiesa per 2000 anni ha sempre apprezzato i Capi di Stato che si dichiarano apertamente favorevoli al Dio cristiano. Mostrare la Bibbia è sempre un bel gesto religioso in quanto tale. Poi il loro comportamento morale o politico è un altro paio di maniche. Quando un uomo di Chiesa entra in politica va giudicato in politica. La Chiesa per 2000 anni ha sempre stimato la manifestazione pubblica della fede. L'ipocrisia personale eventuale non tocca a noi giudicarla.