Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 4 giugno 2020

Un salvagente per popoli e nazioni. Il Rapporto annuale dell'Osservatorio Cardinale Van Thuân

Dopo l'articolo trovate la Sintesi introduttiva a cura di Giampaolo Crepaldi e Stefano Fontana.

È appena uscito, per i tipi Cantagalli, il nostro XI Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo, a cura di Giampaolo Crepaldi e Stefano Fontana, con saggi di: Mauro Ronco, Gianfranco Battisti, Giacomo Gubert, Samuele Cecotti, Silvio Brachetta: Titolo: “Popolo, Nazioni, Patrie: tra natura e artificio politico.”
Come mai la Chiesa, che un tempo voleva incontrare i popoli e le nazioni, ora spinge per il nuovo umanesimo globalista? Perché la politica continua a credere che lo Stato-nazione sia superato da una globalizzazione inarrestabile e così facendo condanna se stessa? Come mai, invece, hanno successo i regimi come quello di Orban che si fa guidare dal principio: “Iste, Haza, Csalad – Dio, Patria, Famiglia”? I popoli balcanici difenderanno la loro identità di fronte all’espansionismo islamico? Molti in Argentina lamentano l’erosione della propria identità nazionale, mente in Brasile sembra che Bolsonaro sia forse riuscito a superare la separazione tra nazione e Stato dovuta all’ideologia della liberazione. Nel frattempo l’Unione europea si suicida assassinando le nazioni che la compongono. Intanto la Catalogna, che è nazione ma non Stato, esprime un processo centrifugo sempre più importante.

A questi problemi è dedicato l’XI Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân ed edito da Cantatalli, quest’anno dedicato al tema “Popoli, nazioni, patrie: tra natura e artificio politico”. [Il libro può essere acquistato on line senza spese postali scrivendo a info@vanthuanobservatory.org]; cinque saggi centrali di approfondimento + 11 spaccati dai cinque continenti dove il confronto sovranismo /globalismo è più acuto. Il tutto introdotto da una Sintesi di Stefano Fontana e da un Presentazione del vescovo Giampaolo Crepaldi, curatori di questo undicesimo Rapporto così come dei precedenti.

“Tra natura e artificio politico”, così dice il sottotitolo che diventa la chiave di lettura proposta dal Rapporto. Nella comunità umana c’è un ordine naturale, finalistico e sussidiario. Naturale, perché non frutto di convenzioni o di voti nei parlamenti. Finalistico, perché è sempre il fine che unisce una comunità. Sussidiario, perché ci sono vari livelli di società, tutti hanno il loro fine nel proprio bene comune e i superiori non devono inglobare e schiacciare gli inferiori ma aiutarli ad essere se stessi. La famiglia e la nazione appartengono a queste aggregazioni naturali di primo livello e non sono frutto di accordi politici, ma richiedono rispetto e valorizzazione.

La nazione è una prosecuzione della famiglia nel campo dell’educazione e della formazione morale e culturale. Come la famiglia, anche la nazione ha doveri e diritti propri, anteriori allo Stato. Essa si configura come “patria” proprio perché ha le proprie radici nei “padri” e Giovanni Paolo aveva sostenuto in “Memoria e Identità” che il dovere verso la patria deriva dal quarto comandamento: onora il padre e la madre. La nazione e la patria sono realtà di ordine spirituale oltre che materiale e rispondono alla necessità umana di radici. È comprensibile la tendenza della nazione a darsi anche una struttura politica nello Stato, ma le due realtà non coincidono. Si può chiamare “patria” anche la propria regione o l’area geografica e cultura che ci ha configurato culturalmente e spiritualmente.

Il Rapporto definisce e precisa questi concetti e permette di recuperarli nell’ubriacatura attuale verso un forzato globalismo. Molti auspicano un potere politico mondiale, sostenendo che esso è necessario per perseguire il bene comune universale. Ma non c’è un bene comune universale unico per tutti, c’è il bene comune di questa e di quella nazione, di questa e di quella patria, di questa e di quella famiglia. Il bene comune è analogico, sussidiario, organico e in nulla chiede l’abolizione dei corpi naturali intermedi. Tutti gli uomini devono intendersi ma non parlando un’unica lingua sostitutiva delle varie lingue nazionali. Tutti gli uomini hanno bisogno di leggi, ma sapientemente diversificate a seconda della storia comune e diversa dei vari popoli. Tutti gli uomini hanno bisogno di mangiare ma l’economia non può essere strutturata in un unico mercato mondiale.

Il Rapporto spiega la posizione della Chiesa su queste problematiche. Giovanni Paolo II ha sviluppato un imponente pensiero sulla nazione e sulla patria, lasciato in eredità nell’opera “Memoria e identità” ma presente nelle sue principali encicliche sociali. Nel 1989 egli aveva parlato alla Polonia di “Europa delle patrie” e all’assemblea generale dell’ONU nel 1995 disse che le culture delle nazioni sono come delle strade che conducono tutte, per vie diverse, alla medesima natura umana. Al centro di ogni cultura nazionale, aveva anche precisato nella Centesimus annus, sta l’atteggiamento che l’uomo assume davanti al mistero di Dio. Su questo si fonda il “diritto della nazioni” anche a non essere invase da una immigrazione incontrollabile.

Il tema di questo Rapporto è urgente: oggi non solo le nazioni vengono aggredite da altre, o nuovamente colonizzate da sofisticati sistemi finanziari e culturali, ma vengono negate nella loro natura e nei loro doveri / diritti da spinte sovranazionali, mondialiste e globalizzanti che svuotano le persone delle loro radici e creano una massa mondiale di disadattati riadattabili dal nuovo potere.
Stefano Fontana - Fonte
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Il Rapporto (14 euro) può essere ordinato on line scrivendo a info@vanthuanobservatory.org e ricevuto a casa senza spese postali
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Undicesimo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo
POPOLI, NAZIONI, PATRIE: TRA NATURA E ARTIFICIO POLITICO
a cura di Giampaolo Crepaldi e Stefano Fontana
Sintesi introduttiva
Stefano Fontana [1]

Questo XI Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo affronta il tema emergente del cosiddetto “risveglio delle nazioni”, sulla scia dei risultati di alcuni Rapporti che lo hanno preceduto in questi ultimi anni. Sono infatti evidenti la relazioni di temi quali le migrazioni oppure il futuro dell’Europa, trattati negli anni scorsi, e questo dei popoli, nazioni e patrie. Il flusso migratorio mette in difficoltà il mantenimento delle identità nazionali, mira a costruire una società multiculturale e multireligiosa e spesso le reazioni negative nei suoi confronti derivano proprio dal sentirsi “minacciati” nella propria anima culturale. Il processo di unificazione europea è oggi in grandi difficoltà anche perché ha trascurato di proteggere e valorizzare le identità dei popoli, imponendo una omogeneizzazione che molti ritengono una minaccia. Questo XI Rapporto è quindi lo sbocco obbligato dei precedenti, oltre ad intercettare un problema concreto e molto sentito.

Si può dire che all’origine del problema ci sia il rapporto tra la nazione e lo Stato. Da quando si è andato costituendo lo Stato moderno assoluto e burocratico, le varie nazioni, per evitare di rimanere schiacciate sotto la sua onnipotenza, hanno cercato di darsene uno su misura, un proprio Stato. C’è stato quindi, secondo il modello inaugurato a Westfalia nel 1648, una crescente identificazione tra nazione e Stato. Tale identificazione ha condotto a forme di nazionalismo, ossia di oppressione delle minoranze nazionali interne e di lotta contro gli altri Stati, che a loro volta rappresentavano altre nazioni in via esclusiva. Secondo l’espressione di Hobbes, se la nascita dello Stato fa cessare le lotte interne in quanto stabilisce un potere assoluto al quale tutti i cittadini si sono volontariamente e irrevocabilmente sottomessi rinunciando alla libertà per avere la pace, esso non fa cessare le lotte tra gli Stati, che sono, nei loro rapporti reciproci, come degli individui impegnati in una lotta di tutti contro tutti. Si può allora dire che la nascita dello Stato moderno ha indotto l’identificazione tra nazione e Stato e questo ha prodotto il nazionalismo e la guerra tra gli Stati/nazione.

Il primo punto da chiarire è quindi la natura dello Stato rispetto alle nazioni. La questione non è di avere degli Stati deboli o “minimi”, ma di evitare che siano essi – gli Stati – a pianificare dall’altro e dal centro la vita dei popoli e delle nazioni, sovrapponendosi ad essi e facendo da collante assoluto della loro coesistenza. In certi casi, come accenna la Caritas in veritate, lo Stato non è ancora adeguatamente costituito, e questo non è un bene nemmeno per le nazione o le nazioni che vivono su quel territorio. Ma consolidare lo Stato non significa renderlo una mega-macchina nel senso di Max Weber. Lo Stato è uno strumento che, socialmente parlando, “viene dopo” altre dimensioni naturali della vita comunitaria, come la famiglia, la nazione e i corpi intermedi, e che, giuridicamente parlando, è a servizio di tali realtà che lo precedono secondo i principi del diritto naturale. Al contrario, lo Stato assoluto e burocratico finisce per dimenticare il diritto naturale e considerare solo il diritto positivo secondo la prospettiva del positivismo giuridico. In questo modo lo Stato finisce per pretendere di aver sempre ragione, anche quando trascura o opprime le realtà naturali che lo precedono. Se lo Stato nasce, come vuole il pensiero moderno, da un contratto, allora esso si costituisce a prescindere da un ordine e un diritto naturali e non è legato da nessun dovere rispetto a realtà comunitarie naturali che lo precedano, comprese le nazioni. Ribadire invece la dignità delle nazioni significa riferirsi ad un ordine naturale nel quale gli strumenti, come è appunto lo Stato, sono funzionali ai fini da cui dipendono.

Prima della nascita dello Stato moderno, vale a dire nell’epoca medievale, lo Stato nel significato attuale del termine non esisteva, ma le nazioni sì. Esse erano collegate tra loro in una articolata unità che si poneva a diversi livelli. La molteplicità creativa e la dimensione universale si tenevano insieme senza opprimersi. Mancava lo Stato ma non mancava la comunità politica, né quello si identificava con questa. Siamo davanti ad uno snodo molto importante nel rapporto tra le nazioni e lo Stato: non bisogna identificare comunità politica e Stato moderno, la comunità politica precede lo Stato e può strutturarsi politicamente al di fuori della forma statale nata da Hobbes o Rousseau. I principi del bene comune e della sussidiarietà correttamente intesi sono qui di aiuto sostanziale. Senza bene comune non c’è unità, perché l’unità è data dal fine. Non è però lo Stato a indicare il bene comune, il quale risiede nelle finalità naturali della comunità politica in sé e nei suoi componenti naturali. La sussidiarietà fornisce i criteri per articolare politicamente e giuridicamente, con inventiva e creatività oggettivamente fondate, questa unitaria articolazione.

Dal punto di vista storico si pone però un problema di notevole portata. Gli Stati moderni hanno secoli di storia alle spalle e la loro artificialità è ormai sedimentata. Le rivendicazioni nazionali possono mettere in difficoltà un tessuto politico stabilito, creare lotte civili, destabilizzare e conflittualizzare. Si possono innescare anche processi a catena, sicché le richieste di autonomia o addirittura di indipendenza politica da parte di singoli popoli e nazioni possono diventare occasioni di conflitti geopolitici densi di conseguenze dolorose. L’attuale sistema politico scende dall’alto, per rovesciare la prospettiva bisogna andare cauti: nella pratica, non ogni rivendicazione di autonomia e indipendenza nazionale merita di essere incondizionatamente sostenuta. Perché, in qualche caso, anche la volontà di indipendenza politica nasconde in sé una concezione statalista e centralista pari a quella da cui si vorrebbe uscire. Oggi molti Stati hanno al loro interno varie nazioni e popoli: si pensi solo alla Russia o alla Cina. La moltiplicazione di richieste di indipendenza potrebbe far temere il disfacimento che verrebbe impedito da un inasprimento del centralismo. Questi processi potrebbero venire sostenuti da potenze straniere per mettere in difficoltà l’avversario: si tratta di questioni sulle quali occorre da un lato precisare bene i concetti di nazione e di Stato, e dall’altro dotarsi di grande realismo e prudenza pratica.


Attualmente sul nostro pianeta ci sono nazioni che hanno un proprio Stato, ci sono Stati che hanno al proprio interno più nazioni e popoli, ce ne sono altri la cui identità nazionale è vulnerata dalle migrazioni, ci sono nazioni che stringono tra loro accordi a cavallo di più confini statali, ci sono Stati che danno vita a intese economiche e politiche sovranazionali, come nel caso dell’Unione Europea. Quando si verifica questo ultimo processo occorre porre grande attenzione a che non si attui un livellamento delle nazioni e dei popoli e che non si chieda rinunce sostanziali circa la propria identità culturarle ai Paesi che entrano nell’unione. Ciò comporta non solo che non nasca un super-Stato assoluto e burocratico al di sopra degli Stati che si uniscono, ma anche che non nasca un’ideologia politica universalistica imposta dalle nuove élites sovranazionali. Ambedue le cose sarebbero molto negative per le identità nazionali, che vanno salvaguardate, rispettate, non protette come folklore o archeologia ma lasciate vivere, più che fatte vivere. In questo contesto generale, il concetto di patria va ritrovato e rimotivato. La patria non è solo lo Stato a cui si appartiene e del quale si è cittadini. Poteva essere così, come abbiamo detto sopra, quando lo Stato moderno aveva inglobato in sé la nazione, magari creandola artificialmente come è avvenuto per l’Italia. La patria è la realtà comunitaria, dotata di una propria cultura e di una propria storia di simboli e significati, in cui le persone e le famiglie trovano un loro orizzonte di senso, di appartenenza, di naturale finalismo. La patria è il luogo, fisico e simbolico nello stesso tempo, delle radici. La patria va conosciuta e amata, non certo disprezzata o vilipesa. C’è oggi un globalismo culturale che disprezza le patrie, o cerca di catturarle nel proprio sistema di fruizione turistica disincarnata. Si diffonde una cultura mondialista standardizzata, con una lingua costituita da non più di 200 parole ormai codificate, e con una serie di principi operativi convenzionali formalizzati. 

Quando si parla di patria viene naturale fare riferimento alla storia lungo la quale l’appartenenza nazionale si è solidificata. Bisogna però fare riferimento non solo alla storia ma anche alla natura. Principi e valori nazionali non sono validi solo perché ereditati dalla storia, ma perché sono conformi alla natura dell’uomo, della famiglia e della comunità. Perché esprimono in modo originale l’ordine della vita sociale così come la natura umana esige. La storia trasmette anche usi e costumi irrazionali e innaturali, dai quali le culture delle nazioni vanno depurate. L’uomo è senz’altro cultura, ma la cultura autentica rispetta la sua natura. 

La patria ha quindi a che fare con la verità, e qui si inserisce il discorso della relazione della religione cattolica con le culture. Il cristianesimo si muove su due poli: l’unità del genere umano fondata sulla figliolanza di un unico Padre e la realtà specifica dei singoli popoli. Ambedue i piani rientrano sia nella creazione che nella redenzione: l’uomo è creato così e viene salvato così. Il cristianesimo, e quindi la Chiesa, fonda sia l’unità del genere umano che l’appartenenza ad un popolo. Infatti ambedue le appartenenze nascono, come insegnato da Giovanni Paolo II, dalla domanda che l’uomo si fa sul senso ultimo della sua esistenza e quindi su Dio. Non tutte le religioni assolvono a questo compito nello stesso modo. La religione cattolica rivendica per sé un ruolo unico, perché unica a porre in relazione la rivelazione con la ragione e, quindi, la cultura con la base naturale. Ciò richiede che la Chiesa cattolica non appiattisca la propria azione, il proprio insegnamento e il proprio linguaggio sulle istituzioni, siano esse quelle sovrastatali o quelle statali, ma tutte le illumini con la sua Dottrina sociale che ha il potere di porre ogni cosa al suo giusto livello, salvaguardando l’insieme. 
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[1] Direttore dell’Osservatorio Cardinale van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa, Trieste (Italia). Sottoscrivono la Sintesi introduttiva: Fernando Fuentes Alcantara, Direttore della Fundación Pablo VI, Madrid; Alfredo Mantovano, Vicepresidente del Centro Studi Rosario Livatino, Roma; Daniel Passaniti, Direttore esecutivo CIES-Fundación Aletheia, Buenos Aires; Grzegorz Sokolowski, Presidente della Fondazione Osservatorio Sociale (Fundacja Obserwatorium Społeczne), Wroclaw (Polonia); Manuel Ugarte Cornejo, Direttore del Centro de Pensamiento Social Católico della Universidad San Pablo di Arequipa, Perù.

57 commenti:

LJC et MI ha detto...

I cristiani cattolici d'Europa ogni giorno pronunciano queste parole " Ti amo mio Dio sopra ogni cosa e per amor Tuo amo il mio prossimo.." , NON e' vero, sono diventati dei bugiardi dalle loro bocche escono solo vane parole .
Mio Dio e mio Signore ...Padre nostro....sopra ogni cosa ...e per amor Tuo amo il mio prossimo..
Non e' vero !
La terra privata dell'Acqua della Sorgente si e' inaridita al punto che il cuore dell'Europa e' solo nel forziere insieme ai soldi .“Il suo cuore è nella cassa dove tiene i soldi”, disse il Santo di Padova, facendo eco alle parole del Signore “Dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore”.

“Europa delle patrie” richiedi al Tuo Dio di " tornare al timone della barca "verso la Patria delle Patrie.

Veni, creátor Spíritus,
mentes tuòrum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.

Anonimo ha detto...

Argomenti facili ma, difficilissimi da comprendere quando rivolti ai fedeli a cui si è negato l'insegnamento base del Vangelo e del Cattolicesimo; fedeli che si son lasciati in balia delle manipolazioni politico/ideologiche in società prive di Fede in Dio, Uno e Trino, e propagatrici di ogni disvalore umano; quando la chiesa stessa infiltrata e corrotta si è fatta negativo esempio ovviamente ipocrita di ogni male. Ormai non si può più neanche appellarsi alle eccezioni ecclesiali, se realmente tali fossero state sarebbero state bastanti ad essere sale e/o lievito della massa inerte ed insipida. Ma così non è stato e non è.

Anonimo ha detto...

Prof. Matteo D'Amico : QUANDO LO STATO SI RIVOLGE CONTRO IL SUO POPOLO - Interessantissima analisi metapolitica dell'emergenza da Covid-19

Oggi appare come se gli Stati, anziché operare per il bene dei cittadini, si occupino di come controllarli e manipolare le loro vite.

Insieme al filosofo Matteo D’Amico cerchiamo di capire da dove parta la concezione totalitaria degli Stati liberali: dalla Rivoluzione francese che segna l’inizio della sistematica sanitarizzazione della società, con il trionfo della ragione pragmatico-matematica, all’analisi del biopotere, il controllo dei corpi attraverso l’utilizzo di dispositivi anche sanitari.

Con uno sguardo alla “società dello spettacolo”, in cui il potere è detenuto da chi controlla la narrazione dominante.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=5&v=uR3nPsMomSA&feature=emb_logo

Il Brillo Parlante ha detto...

Il "cristiano indù buddista ebreo musulmano" cantato da Gianna Nannini in Radio Baccano è esistito davvero. Si chiamava Raimon Panikkar e, come disse lui stesso di se stesso, "sono partito cristiano, mi sono scoperto hindù e ritorno buddhista, senza cessare per questo di essere cristiano". A dieci anni dalla morte, avvenuta il 26 agosto 2010, vi presentiamo un profilo di "don" Raimon per far capire fino a che punto si può spingere, e in effetti si è spinta, la dissoluzione del pensiero cattolico e dove porta l'imperativo dialogante. https://ilrichiamodellaredazione.blogspot.com/2020/06/se-questo-e-un-prete.html

Anonimo ha detto...

Quattro anni fa, in San Pietro, guidati da don Giorgio, ci consacravamo a Maria. È stata una benedizione ed una grande Grazia. Il Signore, per intercessione della nostra mamma celeste, ci custodisca e ci mantenga saldi nella fede e nella Verità, in questi tempi apocalittici.
In cordibus Jesus et Mariae
Antonio

mic ha detto...

Quattro anni fa, in San Pietro, guidati da don Giorgio, ci consacravamo a Maria.

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/06/4-giugno-basilica-di-san-pietro-santa.html

Eravamo esattamente, in Basilica, nella zona sovrastante la Tomba di Pietro raggiunta non senza difficoltà perché rigorosamente transennata... ma le ferventi Ave Maria ci hanno portati anche lì.
Laus Deo, in Corde Matris!

Anonimo ha detto...

Dobbiamo chiedere una legge contro la famigliofobia?
( di Chiara Giannini )

"Io non mi sento discriminata dai disegnini ( per altro orribili) della app immuni. Io ho avuto la possibilità di crescere i miei cinque figli perché ho avuto accanto un uomo, un padre con un lavoro dignitoso che mi ha permesso di farlo.
Semmai mi sento discriminata dal fatto che in università non ci fosse nessun aiuto per le studentesse mamme, che puoi permetterti di stare a casa solo se il padre ha uno stipendio che consente di pagare mutuo, bollette, pannolini, mangiare e tutto il resto.
Mi sento discriminata quando vado a fare un colloquio di lavoro e mi viene detto: ah, bene, con cinque figli, vuol dire che non ne farà più, vero? Oppure: ma come può pensare di lavorare, con cinque figli! Invece mi sento discriminata se devo andare a lavorare per pagare lo sport, la patente o l'università ai figli. Perché siccome siamo ricchi (?) La maggior parte dello stipendio rimane allo stato e quello che arriva continua ad andare in altre tasse e iva. Meno male ci sono i nonni ( ancora la famiglia!) che danno una mano quando c'è qualche spesa extra.
O le altre famiglie, con cui ci si scambiano libri, giochi , vestiti, scarpe, fino al logoramento. E tempo e consigli, aiuti, ricette, abbracci. La famiglia è il futuro del nostro paese, è la culla degli uomini che avremo. Non avremo soldi per le pensioni, presto, perché la natalità non è sufficiente e certo non ce le pagheranno gli immigrati sfruttati al nero. Di questo dovrebbe occuparsi un politico che ha a cuore il suo paese, non di una mamma, che come è naturale, culla il suo bambino".

Anonimo ha detto...

"Ci troviamo oggi al cospetto del più grande scontro storico che l’umanità abbia mai dovuto attraversare. Non credo che le cerchie più ampie della società americana o le cerchie più ampie della comunità cristiana se ne rendano pienamente conto Stiamo per affrontare lo scontro finale fra la Chiesa e l’anti-Chiesa, del Vangelo contro l’anti-Vangelo.

Dobbiamo prepararci a subire grandi prove in un futuro non molto remoto; prove che ci chiederanno di essere disposti anche a donare la vita, e un dono totale di sé a Cristo e per Cristo. Attraverso le vostre preghiere e le mie, è possibile alleviare questa tribolazione, ma non è più possibile evitarla…. Quante volte il rinnovamento della Chiesa è stato compiuto nel sangue! Non andrà diversamente neanche questa volta.”

KAROL WOJTYLA, 1976

Ave Maria ! ha detto...

E' una data da festeggiare , come la nascita ,il Battesimo , la prima Comunione .. Grazie Antonio per averlo ricordato e grazie a Lei carissima a(MIC)a virtuale perche'c'ero anch'io quel giorno alla S.Messa all'altare di S.Giuseppe e ricordo di aver fatto una magnifica confessione da quel Sacerdote che teneva un poco lo sportellino aperto per respirare e che mi ha lasciato un fantastico ricordo , per il quale prego sempre e che mi piacerebbe tanto re-incontrare .Si puo' chiedere al Padre Sacerdote di aggiungere un ricordo , un ringraziamento nella S.Messa di oggi ?
Grazie di cuore

Etica cristiana ha detto...

"A noi [cristiani] l'omicidio, essendo una volta per tutte proibito, non ci è neppure consentito per distruggere la creatura concepita nell'utero materno, fino a che il sangue scorre nell'essere umano.
È una anticipazione d'omicidio impedire la nascita, né importa che si sopprima un'anima già nata o quando sta nascendo.
È già uomo chi sta per divenirlo; ogni frutto è già tale nella semente".

Tertulliano, Apologeticum

Anonimo ha detto...


Nel Medio Evo non c'era lo Stato come realtà autonoma e il bene comune lo fissa la "comunità politica" anteriore allo Stato?

Opinioni consolidate ma a mio avviso da rivedere. Le monarchie nazionali europee del Medio Evo non erano Stati in piena regola? Tanto lo erano che non riconoscevano l'autorità del titolare del Sacro Romano IMpero. Emblematico l'esempio della monarchia francese, in questo senso. Le monarchie europee crearono uno Stato centralizzato, un potere sempre in lotta con l'aristrocrazia e il clero a seconda dei casi. Ci riuscirono in Francia, Spagna, Inghilterra, Polonia, Ungheria, Austria...Non fu possibile in Italia soprattutto per l'opposizione della Chiesa, che trasformava la battaglia politica in religiosa, servendosi di interdetti e scomuniche per scopi puramente terreni, politici, con effetti deleteri per la religione, alla lunga.
Non solo, le monarchie crearono Stati nazionali combattendo sempre contro nemici esterni e interni. Dopo il lungo caos seguito alla dissoluzione dell'impero carolingio, la Francia si unificò progresssivamente a partire dai CApetingi, con i matrimoni e le campagne militari,nelle Fiandre, contro i Borgognoni e al Sud contro gli Albigesi eretici, sterminati sino all'ultimo uomo. La Spagna si creò come Stato nella secolare lotta contro i Mori musulmani. La Francia poi resistette all'attacco inglese (Guerra dei Cento Anni) e, da poco uscitane, cominciò la lotta contro Spagnoli, Austriaci e Svizzeri per la conquista dell'Italia, che alla fine andò in appannaggio alla Spagna, tranne Venezia e lo Stato del Papa nominalmente indipendente. Le monarchie nazionali cristiane erano Stati nazionali in piena regola, con tanto di patriottismo nazionalistico, appena dissimulato dalla fedeltà di tipo dinastico. Convivevano senza problemi con l'universalismo cristiano, di facciata.

La nozione di "comunità politica" che designa il bene comune appare astratta. Che significa "comunità politica"? E' un concetto generico.
Non esiste società senza Stato, anche in forma rudimentale. Nella società prevalgono in genere interessi divergenti, particolari. Lo Stato è quell'istituzione civile e militare il cui fine è solo il bene comune, come definito secondo i valori storicamente dominanti presso un certo popolo, condivisi (ma anche imposti) da un coetus che detenga il potere. È un'organizzazione, in quanto istituzione, ed è nello stesso tempo un valore, un ideale, avendo come ragion d'essere solo l'interesse generale e il bene comune.
Sembra mancare ai cattolici non conformisti attuali la capacità di rivalutare (ripensare) nel modo dovuto il concetto dello Stato, cui il cattolicesimo è sempre stato per tradizione ostile, in particolare in Italia per via delle lotte del passato contro il potere temporale, nemico di ogni forma di Stato unitario, anche imperfetta.
Si continua a ritenere lo Stato un istituto in se artificioso, in teoria non necessario; non ci si rende conto che senza Stato non c'è nemmeno società degna di questo nome.
Policratico

Ignoranza diffusa ha detto...

"Il centralismo è il Medioevo, l’autonomia è il Rinascimento".(Luca Zaia).

Si può perdonare a un politico di non sapere nulla di chimica o astronomia, ma non si può perdonargli di non sapere nulla di storia, per giunta senza peritarsi di nascondere pudicamente questa ignoranza.
Qualsiasi persona mimamente informata sa che è proprio dal XIV-XV secolo che si affermano in Europa i grandi Stati assoluti e centralisti, mentre il feudalesimo e il pluralismo comunale - che caratterizzano il Medioevo - rappresentano proprio l'esperienza storica più vicina a quella di un compiuto federalismo integrale.
Quindi è buona cosa che Zaia si spenda per il federalismo. Mentre è cosa pessima la sua sconcertante superficialità.
Martino Mora

Dall'Ossevatorio ha detto...

@ Policratico
Interessante ma non condivisibile. Lo Stato è invenzione moderna (Bodin, Hobbes, etc.) ovvero nasce con la formulazione del principio di sovranità. Certo che nel medioevo c'erano regni ben consolidati ma non erano Stati. Erano, appunto, comunità politiche rette da una autorità temporale. L'autorità temporale è necessaria al bene comune, la comunità politica (la polis di Aristotele o la res publica romana) lo è altrettanto in quanto l'uomo è animale politico, lo Stato come costruzione giuridica pretesa sovrana è invece un artificio ideologico della modernità. Senza il principio moderno di sovranità non c'è semplicemente Stato ma ci sarebbe una comunità politica retta da una autorità temporale (re, senato, magistrati elettivi, etc. a seconda del regime) come fu in ogni epoca sino alla follia moderna (pienamente realizzatasi solo con la Rivoluzione francese e il conseguente Stato napoleonico). La critica, dunque, non è all'autorità temporale o alla res publica ma all'idea moderno di Stato, inconciliabile con la Verità Cattolica (che non può ammettere il principio di sovranità)!

A proposito di omofobia ha detto...

Sulla proposta di legge

(... In altre parole, sarebbe obbligatorio aderire alla visione morale dello Stato che da un lato si proclama laico e neutro e dall’altro pretende di insegnare ai cittadini cosa sia la sessualità, l’identità di maschio e di femmina, la procreazione, la famiglia, la cura dei figli. Oltre ad insegnare la morale, però, come fanno gli Stati totalitari, punisce chi dissente sentendo esso il dovere, come tutti gli Stati totalitari, di rieducare i cittadini e di cambiare la loro natura, come prevedeva Rousseau, grande antesignano di queste cose. Gli interventi di Mattarella e di Conte nella Giornata del 17 maggio sono stati due forti spinte all’approvazione di questa legge riprovevole, una specie di richiamo all’ordine per un Parlamento – poveretto! – già ridotto a bivacco di mascherine e al fantasma di se stesso dai DPCM per il coronavirus ….

http://www.fattisentire.org/giornata-contro-lomofobia-conte-e-mattarella-svelano-lintolleranza-di-stato/

Anonimo ha detto...

La scuola del progresso

Allora, ricapitoliamo quanto è stato finora detto per quanto riguarda la scuola da settembre in poi, specie per i bambini:
- mascherina tutto il tempo;
- braccialetto che suona per avvisare se un altro bambino si avvicina troppo;
- visiera;
- distanziamento dei banchi, forse con divisori;
- distanziamento "sociale" perenne, quindi non si gioca e non si parla più;
- lavaggio del cervello assicurato;
- sicuramente App Immuni;
- soprattutto: se un bambino ha la febbre, il docente deve chiamare non i genitori, ma il 118, che se lo portano via.
Ora, se questa follia, in tutto o anche in parte, dovesse divenire realtà, cosa pensiamo di fare?
Ecco, a questo punto vorrei poter guardare negli occhi tutti quei milioni di genitori che manderanno, come sempre, i loro bambini a scuola. Come se fosse tutto normale.
Mi chiedo chi è che dovrebbe finire veramente al 118.
Anzi, da qualche altra parte.
Pensate bene a quello che fate. Ne va dei vostri figli
e del futuro di tutti.
E, purtroppo, non è nemmeno possibile farne una questione politica. Il peggio del peggio, infatti, è presente ovunque.
Alcuni politici sono realmente pericolosi. Nemici veri e propri delle persone e della libertà. E non c'è bisogno di fare i nomi, per chi non sia idiota o cieco o viva nel Paese delle Meraviglie. O semplicemente non voglia ammettere a se stesso di aver sbagliato tutto.
Dobbiamo salvare i nostri bambini.
Prima lo dovevamo fare a causa del gender imposto nelle scuole, per la loro sanità mentale e sessuale.
Ora dobbiamo salvarli anche dallo Stato stesso, per la loro sanità psico-fisica.
Io mi chiedo: tutti coloro che manderanno i loro bambini a scuola a queste condizioni, e tutti coloro che provvederanno a imporre e far rispettare queste follie, a qualsiasi livello,
hanno o hanno avuto figli piccoli?
Sono stati a loro volta bambini?
Sanno cosa vuol dire essere un padre o una madre?
Ci arrivano a capire che così cresceranno automi lobotomizzati in mano allo Stato?
Hanno più una vaga idea di cosa sia la libertà?
No. (Massimo Viglione)

Rr ha detto...

Non per difendere Zaia, ma verosimilmente, essendo Veneto, per lui il Medioevo è Chiesa da un parte, centralista, e l’Impero dall’altra. centralista. Mentre il Rinascimento e’ la Repubblica di Venezia, la Signoria dei Medici, il Ducato di Milano...
L’Italia non si formò in Stato centrale e nazionale, allora, quindi esula dallo schema: Rinascimento= nascita degli Stati nazionali e centrali.

Forze dell'ordine?:Quale? ha detto...

LECCE - Finisce in un post al vetriolo su Facebook la riflessione-denuncia di un parroco salentino, don Biagio Errico, della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Patù, su quanto accaduto a cinque ragazzini multati dai carabinieri mentre erano seduti su una panchina senza indossare la mascherina. Nel post prima pubblicato sulla propria pagina Facebook e poi rimosso, il parroco parla di «abuso di potere» e di «giovani, senza alcuna possibilità di difendersi, sottoposti all’umiliazione di un carabiniere che sotto la divisa non ha nulla di sensato, di umano e (lo spero per lui) di cristiano». Un post che, frase dopo frase, assume i toni di un vero e proprio j'accuse.
«Come fai ad attribuire una multa imbarazzante a dei ragazzi che non hanno mai spacciato, rubato o commesso reati molto più grandi del semplice indossare la mascherina? Come fai a sottrarre centinaia e migliaia di euro a delle famiglie che già fanno fatica ad andare avanti in questo periodo?». Il post termina con un appello a coloro che vengono definiti «maestri del nulla». «Andate a controllare le parti più oscure del paese, - dice il parroco- dove c'è lo spaccio della droga, l’abuso di alcool e di gioco d’azzardo anziché rubare alla povera gente che si sforza ogni giorno di rispettare una legge che neppure voi capite. Vergogna! E che questo peccato ricada sulla coscienza di tutti». 

«Domani andrò a pagare io la multa di 1.400 euro per questi cinque ragazzi. Sono tutti della parrocchia, non spacciano, non si drogano, li avevo chiamati io per darmi una mano in chiesa». Commenta così il suo post don Biagio Errico, il parroco di san Michele Arcangelo a Patù. «Avevano finito di aiutarmi - aggiunge -. Appena sono usciti dalla chiesa c'erano i carabinieri che li hanno subito multati».

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/lecce/1225716/patu-5-ragazzini-senza-mascherina-multati-dai-cc-l-ira-del-parroco-vergogna-questo-e-abuso-di-potere.html

Anonimo ha detto...

Livorno, un palazzo, un locale e una ex caserma occupati da anni dai caproni dei Centri Sociali, peraltro luoghi di degrado morale, praticamente senza l'opposizione di nessuno. Come in tante altre parti d'italia, del resto, ma l'unico problema italiano è lo stabile romano occupato (peraltro con minori problemi di ordine pubblico e nessuno di degrado) a Roma da Casapound, che ospita famiglie italiane...

Anonimo ha detto...

Tra la proprietà e CasaPound ha naturaliter ragione la proprietà. Poi sarebbe bene e giusto procedere con i centri sociali, luoghi di spaccio e degrado e collettivi marxisti..

Anonimo ha detto...

Già...poi...nel mentre abbiamo tenuto in seno le serpi di famiglia per anni cinquanta. Poi...si vedrà quello che si è visto e che si vede da cinquanta anni. Poi...

Anonimo ha detto...

Aumentano le famiglie povere e i disoccupati ma ancora di più aumentano i consulenti e gli esperti di Stato, con proventi alle stelle...

Anonimo ha detto...


Replica all' Osservatorio : lo Stato è sempre esistito.

Lo Stato è sempre esistito, naturalmente in forme diverse. Dal punto di vista della forma di governo, la concezione classica enumerava le tre forme dette appunto classiche, monarchia, aristocrazia, democrazia, con le loro reciproche involuzioni o corruzioni, tirannide, oligarchia, oclocrazia o governo della massa, ciclicamente alternantesi, secondo il noto schema di Polibio.
Non so come si possa dire che le monarchie nazionali cristiane europee esistenti prima dell'avvento del concetto moderno della sovranità non fossero Stati. Il concetto non c'era, c'era però l'esercizio di un potere sovrano che cercava di imporsi in tutti i modi ai c.d. corpi intermedi (burocrazia centralizzata, giudici del re, esercito del re, tasse pagate alla corona, giuramento di fedeltà di tutti i sudditi al re, pena di morte per squartamento ai ribelli ed esposizione delle membra sulle mura...). L'impero carolingio non era uno Stato? E la monarchia dell'Italia meridionale, ai tempi di Federico II, non era organizzata come uno Stato, sia pure come parte dell'impero dato che il suo re era anche imperatore? Prima di Bodin e Hobbes esistevano Stati veri e propri, con tutte le caratteristiche sopra enunciate. E non consideriamo l'antichità.
Tra l'altro le teorie della sovranità scissa da una giustificazione religiosa cioè dello Stato che giustifica il suo potere da se stesso, quale che sia la sua forma di governo, si sono alla fine imposte come risposta alle guerre di religione, alla guerra civile semipermanente a sfondo religioso che si era instaurata in Europa. Lo scisma protestante non poté essere vinto con le armi né con la missione, le predicazioni.
Chiamare gli Stati del ME "comunità politiche rette da un'autorità temporale" secondo me è solo dare un nome diverso alla stessa cosa, cioè allo Stato. Basta mettersi d'accordo.
La "verità cattolica" non lo ammette il principio di sovranità? A me sembra che giustamente non ammetta il principio di sovranità dei moderni, in quanto integralmente laico, non il principio di sovranità in quanto tale. Nel suo Stato il Papa lo ammette, di fatto opera come un sovrano assoluto: decide da solo e accorpa lui solo i tre poteri tradizionali. E in passato, la sovranità all'imperatore cristiano, non era intrinsecamente assoluta, anche se spesso (non sempre) temperata nell' esercizio dalla consuetudine, dalle leggi dell'onore etc.? Non parliamo poi dei sovrani bizantini e degli zar...
Policratico

Anonimo ha detto...

Hobbes aveva ragione: quando i cittadini sono insicuri e allo stesso tempo spinti da aspirazioni competitive, aspirano alla stabilità politica piuttosto che all’impegno civico, alla protezione piuttosto che al coinvolgimento politico ”.

Anonimo ha detto...

Mi dicono che con la futura Legge Zan-Scalfarotto contro "l'odio omofobo" - pericolosa tanto quanto "vaga" e interpretabile ad libitum - si potrà finire "al gabbio" anche solo per aver letto qualche passo delle Lettere di Paolo (ma anche del Corano o della Torah, suppongo) che potrebbero non essere in sintonia con la mentalità LGBT.
Non so se si arriverà a tanto, beninteso, ma potrebbe anche essere. Ebbene ...guardiamo il lato "positivo": quando certe "forze" gettano la maschera vuol dire che - perlomeno - il gioco si fa allo scoperto (e si fa duro). Cadono tutte le illusioni della "democrazia", l'idea che la storia la si faccia con le pacifiche manifestazioni di piazza, coi discorsi di "buon senso", coi partiti del 0,00001.
La Storia, ahinoi, si fa con le lacrime e col sangue! Con le denunce, la galera, il sacrificio, la lotta (non solo verbale).
Saremo davvero capaci - lo chiedo in primis a me stesso - di accettare un giorno di perdere la tranquillità, la carriera, forse la libertà - per affermare che 2+2 fa 4? E saremo capaci di farlo sapendo che i media, i colleghi di lavoro, i parenti, le Gerarchie ecclesiali, staranno lì a sputarti addosso magari semplicemente perché hai affermato che un bimbo "ha bisogno di una mamma e di un papà"??
Quanti Cattolici, Musulmani, Ebrei, Atei di buon senso saranno capaci di farlo?
Perché la Storia, piaccia o meno, si é sempre fatta in due modi: col proprio sangue o con quello altrui. Il Cristianesimo, in occidente, si é affermato col sangue dei suoi Martiri e anche "picchiando come un martello" a Ponte Milvio o nella Selva Nera al seguito di Carlo Magno. Per quale strana ragione noi, generazione di "tastieristi", credevamo di poter sfuggire a questa legge inesorabile?
P.s.
40 anni fa, nella città nord-irlandese di Derry, esisteva un "movimento dei diritti civili" che faceva manifestazioni e petizioni a favore della minoranza cattolica schiacciata e umiliata. Poi, una Domenica, i Britannici decisero di regolare la questione e dispersero la manifestazione a fucilate. Fu la "Bloody Sunday", la "maledetta domenica", quella cantata anche dagli U2. E fu la fine dell'illusione democratica.
Il resto é storia.

E' troppo tardi.. ha detto...

Come mai, infatti, non ci si scandalizza davanti all’ordine di non fare le autopsie? Come mai, ancora adesso, non si chiede che tipi di interventi sono stati fatti per potenziare la medicina di territorio? Come mai non si riesce a mettere insieme quanto gli stessi scienziati vanno sostenendo da tempo? Perché non si guarda ai ricoveri, alle indicazioni terapeutiche che i medici hanno scoperto ed indicato? Perché passano sotto silenzio i report scientifici che smontano la narrativa ufficiale? Perché il COVID-19 viene considerato persino più pericoloso di epidemie molto più gravi e virulente? Perché si è arrivati al punto che è sembrato che la gente morisse o potesse morire solo di COVID-19? Soprattutto, perché si preferisce trincerarsi dietro a comportamenti senza senso logico, oltre che privi di ogni valenza dal punto di vista igienico?

Del resto, che funzione riveste l’igienizzazione delle mani prima di entrare in un supermercato o in chiesa, per poi toccare banconote, carrello della spesa, e qualsiasi altra cosa?

Orbene, questa mancanza di senso, questa sorta di “lockdown della ragione”, non può trovare spiegazione soltanto in quella che è stata definita una gestione politicizzata della questione.

https://www.marcotosatti.com/2020/06/05/covid-19-e-guerra-di-religione-contro-la-retta-ragione/

mic ha detto...

Quello che rende paurosa  la nuova fase di repressione  senza limiti  è  che è  stata annunciata, come direttiva,  dall’uomo del Colle: con l’intimazione melliflua alla “Unità”. Quella “unità  che viene prima della politica”, invito rivolto ovviamente solo all’opposizione.  Che non deve discutere le scelte della UE, perché “nessun paese avrà un futuro accettabile senza l’Unione Europea”. Depurarsi delle “ambiguità” sull’euro, professarne fede inconcussa. Men che meno deve discutere  le scelte  del governo, quelle di Gualtieri che fatto  mancare così spaventosamentela liquidità,  per spingerci nel MES.  Nessuna proposta  “riforma della  Palamagistratura”  sarà accettata, nessun consiglio   dei vostri economisti sarà ascoltato, esattamente come prima.  L’unità è che non dovete  mettere in dubbio la verità ufficiale, ossia che “la pandemia” è ancora qui, e anzi in autunno “tornerà, a causa dei vostri  “assembramenti”.

La traduzione veridica di questo invito è: sappiamo che presto le nostre scelte provocheranno la crisi umanitaria; voi opposizione dovete diventarne complici e corresponsabili agli occhi dell’opinione pubblica. L’unità nazionale con voi consiste in questo: che noi restiamo in tutti i posti di potere, palamari e mediatici, economia, bankitalia,  comitati scientifici; nulla condividiamo con voi, nessun governissimo. Dovete solo obbedire.

https://www.maurizioblondet.it/piu-questi-disordini-durano-piu-la-rabbia-di-trump-sedurra-lamerica/

Anonimo ha detto...

Ho assistito all'incontro online "Educazione, scuola, libertà" promosso dall'associazione culturale Esserci e dal periodico Tempi, e dalla bocca dell'onorevole Gabriele Toccafondi (renziano), un po' imbarazzato, ho appreso che i 70 milioni di euro destinati dal Decreto Scuola alle famiglie che mandano figli alle scuole paritarie primarie e secondarie possono essere usufruiti solo se lo studente ha meno di 16 anni! Si consolida la mia convinzione che il governo italiano è retto da una banda di invorniti...(termine del lessico romagnolo che sta per minus habentes).

mic ha detto...

https://it.insideover.com/politica/la-libia-pronta-ad-essere-spartita-e-l-italia-e-rimasta-fuori.html

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
Il clan Travaglio diceva che la Prima Repubblica era corrotta, ma nulla dice sull'enorme corruzione di questo regime. Prima di Mani Pulite, l'Italia era una potenza. I giustizialisti non volevano giustizia. I giustizialisti sono stati il cavallo di Troia che ha distrutto l'Italia.

Anonimo ha detto...

Ieri il governo Conte ha dato 287 milioni di euro a Bill Gates, uno degli uomini più ricchi del mondo. Oggi è pronto a spenderne altri 550 per regolarizzare gli immigrati clandestini. Il governo sta spendendo soldi per tutti, tranne che per gli italiani.

Anonimo ha detto...

I sinistri hanno braccato destra e centro destra non perché volessero giustizia, ma perché volevano il bottino, servendosi dell'apparenza della giustizia, hanno denunciato a gran voce il maltolto degli altri per poterglielo rubare.

Anonimo ha detto...

Il messaggio che leggete qui di seguito è stato letteralmente censurato (è stato detto a chi lo ha messo su Facebook, che se non lo levava, gli avrebbero chiuso il profilo).
Giudicate voi, non mi sembra che contenga parolacce o argomenti osceni o falsi, dice banalità che sono purtroppo sotto gli occhi di tutti.
Comincio ad essere seriamente preoccupata, adesso non si può nemmeno discutere su quel che sta accadendo... siamo in democrazia?

Dunque...
il virus è mortale in spiaggia a meno di 4 metri tra ombrelloni ma non fa niente in aereo pressurizzato.
Vive su tutte le superfici tranne sulle buste delle bollette e gli acquisti di Amazon.
Non vive nei Supermercati, centri commerciali e negozi della GDO ma è mortale nei bar, ristoranti, piccole imprese, parrucchieri e chiese.
La massima letalità la raggiunge tra i banchi di scuola, tra i quali i bambini sono i principali vettori di virus e batteri. Il rientro a scuola avverrà solo dopo aver speso soldi per sanificazioni e vaccinato i bambini.
Pure sulle banconote pare sopravviva addirittura trentotto ore, sui bancomat e carte di credito muore immediatamente.
E sulle cambiali? Evapora!
Il virus è mortale dove possono arrivare vigili/forze dell'ordine, per tutto il resto ci sta l'aumento dei prezzi e la ridotta disponibilità.
È pericolosissimo se uscite a prendere un caffè o un aperitivo all'aperto, ma innocuo se si deve accogliere in pompamagna il ritorno di una persona "rapita".
Il virus, quando sente la parola "elezioni", diventa feroce!
Siamo in una repubblica democratica, con il popolo sovrano, ma veniamo sottomessi dai diktat del governo.
È un virus che si accanisce sugli anziani e le piccole imprese.
In tribunale è pericoloso più del plutonio! Se lo prendi lì sarai infetto per i prossimi 20mila anni!
Anche in carcere è mortale, ma solo per i detenuti mafiosi o col 41bis..
È un virus elitario...usa solo il 5G per comunicare...e pare che per vederlo occorra una fantomatica app.
Decisamente pericoloso e aggressivo nelle palestre dove bisogna sanificare tutto prima, durante e dopo,
ma sembra essere innocuo sui mezzi pubblici dove puoi appoggiarti ovunque e tenerti agli appositi sostegni anche se prima c’è passato Mr Covid in persona, addirittura non c’è bisogno nemmeno della misurazione della temperatura.
Sembra non essere letale nemmeno nei campi di calcio dove i calciatori possono anche fare ammucchiate in area o in barriera sui calci di punizione...
ll Virus non colpisce commercialisti, tributaristi, centri di assistenza fiscale e i loro studi, che sono rimasti e rimangono aperti durante e dopo la pandemia per farvi pagare le tasse...
Evviva la coerenza!!!!
È un virus bizzarro... odia il piccolo, ma è innocuo con il multinazionale.
Mi raccomando: mettete la mascherina che è d'obbligo!!
Povera Italia.

Anonimo ha detto...

L'utilità delle trasmissioni TV di questi tempi assume un ruolo decisivo per tutti noi. Da una parte ci sono persone che mettono tutti in guardia dalle trappole di Bruxelles che ci metteranno in ginocchio. Dall'altra ci sono servi, inetti e saccenti che deridono chi argomenta, si pongono come sempre sulla vetta più alta della superiorità intellettuale e soprattutto affermano che tali indebitamenti, come MES, Bei, Sure e recovery fund sono un bene per tutti e vanno accettati. Quando Prodi ci fotteva con l'euro e Monti completava l'opera con il fiscal compact effettivamente eravamo poco istruiti in materia, bisogna ammetterlo. Oggi no, oggi sappiamo nomi e cognomi di chi avalla, sponsorizza e deride la sovranità del popolo italiano ossequiando i padroni di Bruxelles. Quando si verificherà l'annientamento totale della nostra Nazione, ricordatevi queste facce che ridono e deridono, ricordatevi la loro sicumera, la loro saccenza, la loro inettitudine. Quando guardate la TV prendete carta e penna e segnatevi i nomi uno a uno, perché quando accadrà avrete la lista completa degli anti italiani quelli che avranno contribuito a distruggere l'identità e la sovranità nazionale, quelli che avranno contribuito a renderci gli schiavi degli usurai della UE.

mic ha detto...

Invece di prendere carta e penna in un deliquio di rassegnata passività, prenderei in mano qualcosa di contundente... ma poi rinsavisco e mi aspetterei interventi efficaci da coloro che ne hanno capacità e autorità (ma ce ne sono?)

Anonimo ha detto...

Conte: "Vogliamo introdurre incentivi per pagamenti elettronici. Dobbiamo consentire emersione del sommerso". Tutte le attività private bloccate da mesi per ordine governativo, e ora vogliono dare il colpo finale ai risparmi dei cittadini...

Anonimo ha detto...

Sono proprio così stupidi o lo fanno apposta?
Si tratta di Regione Piemonte insieme alla Protezione civile.
(Val la pena ascoltare)
https://youtu.be/zv-TRDAYfZ4

Anonimo ha detto...

Il ministro (?) Azzolina:"banchi con divisori in plexiglass nelle aule." Trasformeranno le scuole in carceri. Se continuate a dire "sono le regole", rovinerete voi e i vostri bambini. Chi segue questa dittatura, si distruggerà con le sue stesse mani.
https://t.co/dJ5DhkXyMV

Anonimo ha detto...

"Ogni cosa, su questa terra, ha un inizio ed una fine " Giovanni Falcone. E mentre ricordo questa sua frase, riferita alla mafia, rivedo quella sua espressione tra il rassegnato ed il determinato, quel suo sguardo da eroe triste che riscatta tutto il verminaio che sta emergendo per la vicenda Palamara, ma contemporaneamente lo conferma! Tutto è cominciato con Gramsci e la fondazione del partito comunista nel 1921. Gramsci, democratico come tutti i comunisti,😂 teorizzava la " conquista delle casematte del potere " per imporre il comunismo in Italia, in altri termini " bisognava occupare tutte quelle casematte " come la scuola, la magistratura, i sindacati, la stampa ecc ecc, che formano e controllano la società, solo così, affermava Gramsci, il comunismo potrà prendere il potere in Italia! Che c'entra Falcone con Gramsci? C'entra eccome, perché l'occupazione delle casematte è perfettamente riuscita al comunismo italiano, lo vediamo tutti i giorni con quello che succede nella scuola, nei sindacati, nel mondo della informazione tutti dominati militarmente dalla sinistra, dalla fine della seconda guerra mondiale quando Togliatti diventò ministro di grazia e giustizia iniziando l'occupazione della casematta giudiziaria, con una magistratura politicizzata fino a formare, al suo interno, veri e propri partiti politici! Al partito comunista, senza l'appoggio dei centri di potere suddetti, mai sarebbe riuscito di impadronirsi dell'Italia pur essendo sempre minoranza elettoralmente! Ma ecco che " tutto, su questa terra, ha un inizio ed una fine " e la vicenda Palamara segnerebbe la fine della occupazione della magistratura in qualsiasi paese degno di questo nome! Oggi sappiamo, oltre ogni ragionevole dubbio, per bocca degli stessi protagonisti, che in Italia certa magistratura perseguita gli avversari politici della sinistra, con inquisizioni farlocche, perché "bisogna colpire Salvini anche se ha ragione " così come sono stati colpiti, nei decenni scorsi, Leone, Craxi, Berlusconi, tanto per fare qualche nome! Nei decenni scorsi i congiurati, pur essendo chiaro il disegno a chi voleva vedere, hanno potuto negare la persecuzione, ma oggi il re è nudo! Oggi gli italiani tutti, di sinistra e di destra, i persecutori ed i perseguitati sanno e nessuno può più negare! Oggi gli italiani tutti devono essere suddivisi, a prescindere dalle loro idee politiche, in italiani per bene ed onesti e delinquenti golpisti che vogliono, con la violenza giudiziaria negare la democrazia in Italia! Senza un giustizia vera non c'è nulla, non esiste società civile, convivenza pacifica, regole e leggi uguali per tutti! Ed allora, se è vero che tutto ha una fine e la fine sembra arrivata anche per la casamatta " giustizia " è anche vero che sta a noi italiani onesti, di destra e sinistra ( ma ce ne sono a sinistra?) pretendere con il voto dato ai perseguitati la fine della dittatura delle casematte comuniste, nessun voto deve essere più dato ai persecutori fino a quando non sarà stata ripristinata la libertà di espressione e di pensiero in Italia! Chi dovesse votare, ancora, per i persecutori sarebbe esattamente come loro, un ostacolo alla libertà! Sta a noi, come sempre, dare una spinta finale al marciume, altrimenti ci meritiamo tutto! Ad maiora italioti!
Domenico Napolitano

Anonimo ha detto...

Ho riguardato su Wikipedia i nomi dei Ministri dell'Istruzione del Regno e della Repubblica...è un precipitar nel vuoto!

Anonimo ha detto...

Riporto un post di Stefano Parisi
"L'economia sta crollando. Perderemo più del 10% del PIL. La produzione industriale a maggio cala del 33,8% e ad aprile è calata del 44.3%. Un massacro. Peggio di altri grandi Paesi europei. Perdiamo quote di mercato, abbiamo chiuso prima degli altri, più a lungo degli altri e avremo dei danni infinitamente maggiori degli altri. Il Governo ha già buttato in mille rivoli 75 miliardi di disavanzo!

Ha ragione Carlo Bonomi, questo Governo farà più danni del Covid. Invece di tirarsi su le maniche per riaprire le scuole subito, far ripartire la giustizia, preparare piani per far ripartire gli investimenti pubblici, si parla di dove andranno in vacanza gli italiani dopo essere stati tre mesi a casa! E la politica? Invece di cercare di capire le ragioni delle imprese, quelle che investono, creano occupazione, esportano e sono competitive nel mondo nonostante la pressione fiscale, la burocrazia, le infrastrutture, la scuola, i servizi e l'obsoleto impianto contrattuale italiano, attaccano Bonomi per lesa maestà. Si è permesso di dare la responsabilità al Governo

E allora Prodi chiede l'intervento dello Stato nelle aziende e attacca Bonomi, Delrio attacca Bonomi, Mineo attacca Bonomi. Attacchi concentrici sulla nuova Confindustria che ha solo detto la verità: siamo un Paese stanco, dominato da una politica assistenzialista e antimpresa. Sono stati tirati fuori vecchi arnesi di battaglia della peggiore ideologia anticapitalista. E questa oggi rappresenta la cultura dominante, sia a sinistra che a destra. Ma per ricostruire una Italia diversa e migliore di prima servono imprese e lavoro. Non lo statalismo. Non riforme graduali, ma un riformismo radicale. Bonomi vada avanti. Confindustria non si faccia intimidire. Torneremo a essere un grande Paese solo se saremo liberi, solo se avremo coraggio, passione e competenze."

Anonimo ha detto...

Le imprese fanno rientrare 476 marocchini per lavorare nei campi. Migliaia di italiani si erano offerti per farlo. Questa è la prova che gli italiani vogliono fare questi lavori. È il sistema che non vuole assumerli. Il sistema vuole schiavi da sfruttare.

Anonimo ha detto...


Il sistema vuole schiavi da sfruttare..

Più che voler schiavi da sfruttare, il sistema sembra voler il suicidio dell'Italia. Ciò che è italiano lo si rifiuta per principio. Lo si vede persino nel calcio, dove i presidenti delle varie squadre non ingaggiano un giocatore italiano nemmeno se si offre gratis, per dire.
E la terminologia della pandemia? Un'orgia di parole inglesi. Ma bisognava copiare "lockdown" per forza? non si poteva usare, per dire: "clausura", "isolamento"? I francesi hanno tradotto con "confinement" e "déconfinement". E si deve dire "take away", non si può dire "asporto"?
Come si suol dire, il diavolo si nasconde (anche) nei dettagli.

Anonimo ha detto...


I ministri dell'Istruzione, un precipitare nel vuoto, Regno e Repubblica

Veramente, tra i primi ministri dell'Istruzione del Regno, con il primo governo di Mussolini, c'è stato un certo Giovanni Gentile, filosofo di assoluto valore, la cui riforma della scuola è durata per decenni, distrutta alla fine dalle riforme pasticciate che sappiamo. Pur non essendo formalmente credente, introdusse il crocifisso nelle aule.

Anonimo ha detto...

Quel che rimane dell'Istruzione e dell'Educazione lo si deve a Giovanni Gentile appunto, uomini di spessore ci sono stati nel passato ma, pur guardando a ritroso con rispetto ed attenzione, non si può non notare che siamo in caduta libera entro un pozzo nero senza fondo. Andare a scuola è diventato pericoloso, magari si restasse ignoranti vecchio stile, sarebbe salutare, invece si viene diseducati, disamorati, manipolati, corrotti, medicalmente, didatticamente. tecnologicamente infettati nello spirito, nell'anima, nel corpo. Speriamo che gli Angeli salvino un piccolo resto di entusiasti autodidatti delle generazioni presenti e future. Chiesa, Famiglia, Scuola erano tre potenze che facevano una fortezza entro la quale far crescere le nuove generazioni, oggi il loro collasso si abbatte sui i nostri figli e nipoti ignari, indifesi, inermi.

Mi sembra vhe non ci sia piu' modo di ribellarsi ha detto...

Di conseguenza, egli riesce a convincere il sindaco a trasformare il municipio in ospedale per potenziali malati da curare preventivamente, facendo così la fortuna dei farmacisti e delle ditte farmaceutiche.
https://www.aldomariavalli.it/2020/06/06/il-metodo-del-dottor-knock-e-la-pandemia-come-occasione-totalitaria/

Il fatto che l’Unione Europea ha lavorato FIN DAL 2018 a un “certificato di immunità”, ossia di avvenuta vaccinazione a qualche virus (non importa quale), come documento obbligatorio per chi vuol visitare gli altri paesi della UE, salire su treni e aerei, partecipare alla vita in società, ed attualmente proposto come mezzo burocratico- per liberare dalle restrizioni attuate dalla pandemia; una imposizione a cui pazienti tedeschi, e loro parenti e familiari, si stanno opponendo.
https://www.maurizioblondet.it/cosa-e-veramente-successo-in-lombardia-interessa-governatore/

Due riflessioni che valgono per me la ri-prova di un progetto perverso a lungo termine per il quale stanno lavorando da chissa' quanto tempo volto a recensire i "sani"sì da costituirli futura riserva di esperimenti , di "malati". Forse il covid cvosì deflagrato contemporaneamente costituisce il cosiddetto tempo zero ?

Mancano solo i calzascarpe : ha detto...

Interno parrucchiera previo appuntamento :
Prima di entrare mi vesto come se andassi in camera operatoria con mascherina e guanti freschi di scatola , non basta , ti invitano a sanificare i guanti , ti sequestrano la borsa per infilarla in un sacchetto di plastica che sigillano . Non piu' asciugamani ma teli di plastica per lavaggio e taglio . Al termine della messa in piega , nonostante non abbia toccato niente e mi sia seduta senza appoggiarmi ai braccioli della poltroncina perche' ancora le ginocchia sono oliate sono invitata a ri-sanificarmi i guanti . Pago , il conto e' giustamente maggiorato , anche il denaro potrebbe avere il covid .

Anonimo ha detto...

Non piu' a caccia di belve... e'caccia aperta agli esseri umani .

Anonimo ha detto...


La scuola del passato e quella di oggi

La decadenza della scuola in generale è cominciata con i moti studenteschi dal 1968 in poi, che hanno introdotto l'idea del "voto politico" e un generale "snellimento" dei programmi. Il potere cedette alle richieste dei contestatori e rivoluzionari, provenienti in maggioranza dalla borghesia "progressista". Alla diminuzione quantitativa si è appaiata progressivamente una diminuzione qualitativa, con l'affermarsi di un insegnamento che procedeva per schemini costruiti secondo le ben note categorie vulgar-marxiste, psicoanalitiche, femministe etc.
Si assiste così da anni al trionfo dell'ignoranza, ma in tutto l'Occidente non solo in Italia. Negli Stati Uniti e iNghilterra credo sia ancora peggio che da noi. Nel mondo anglosassone si vergognano di citare Shakespeare perché autore "bianco" (e magari poco attento ai "diritti delle donne"). Il verbo femminista e ora omosessualista penetrato nell'insegnamento della storia, della filosofia, della critica letteraria etc ha prodotto risultati allucinanti e persino esilaranti, mostrando vette di ignoranza addirittura surreali. Ora nella scuola pubblica, ma anche in quella privata, si corrompono apertamente i giovani, con l'educazione gender e roba del genere.

Anonimo ha detto...

Hanno messo in ginocchio l'economia diffondendo il terrore e segregando la popolazione in casa per 2 mesi, nonostante il pericolo di contagio fosse al chiuso e non all'aperto. Per 3 settimane non hanno permesso che venissero fatte le autopsie.Poi hanno sabotato ogni cura funzionante senza che vi fosse una reale ragione per farlo e, quindi, hanno continuato e stanno continuando a mantenere uno stato di emergenza latente (con continui allarmi per il possibile rialzo dei contagi). Hanno creato uno shock sia economico che psicologico tra la popolazione, soprattutto tra i bambini, vittime innocenti cui immotivatamente è stato impedito di frequentarsi (dal momento che sono praticamente immuni al virus).

Ora nonostante le aste di BTP vadano letteralmente a ruba, anche perché la BCE ne ha acquistati 37 mld (guarda caso proprio l'ammontare del Mes!), continuano ad insistere per il ricorso al MES e al recovery fund, che di fatto ci farebbero commissariare.

Non vedo altra ragione nell'agire di questo governo che non sia proprio quella di aver cercato di rendere la situazione il più grave possibile per farci digerire il ricorso al mes ed altre polpette avvelenate, piene di condizionalità, che ci obbligherebbero ad un'altra stagione di riforme. Il tutto mentre fa preparare progetti di svendita del patrimonio pubblico da una task force che risiede a Londra, che non riferisce del suo operato al parlamento ed è al riparo da qualsiasi causa penale.
Escludendo l'imbecillità, resta solo la mala fede.

That's all ha detto...

"Si assiste così da anni al trionfo dell'ignoranza,"
Analisi perfetta e nel vuoto pneumatico cerebrale puoi infilare ,o per meglio dire rifilare, cio' che vuoi esattamente come i famosi contenitori televisivi . Il porno fa il resto , cio' distrugge i restanti neuroni .Come fragili canne al vento , senza piu' nerbo /volonta'e anche senza spermatozooi e non da oggi , checche' si voglia far credere .

Società dei folli ha detto...

Apertura scuole, Azzolina: “valutiamo divisori tra banchi e visiere. Risorse per oltre 4 miliardi”

Scuole che cadono a pezzi da anni? Chi se ne frega!!
Influenza stagionale? Oddio stanziamo subito 4 miliardi per i divisori.
Ma davvero credete alle cose che vi raccontano?

Ad ogni modo ribadiamolo ancora: voler a settembre impedire ai bambini di giocare ed avvicinarsi tra loro è un crimine contro l'umanità.

Anonimo ha detto...

Sanno solo imitare il peggio...
Il "modello" Cinese.... agghiacciante!

Anonimo ha detto...

LA PROTEZIONE CIVILE DISTRIBUISCE MASCHERINE "SANIFICATE" CON IL TOSSICO ZINCO PYRITHIONE. 

Arriva in queste ore una denuncia video da parte del prof Giuseppe Altieri, ricercatore italiano di punta in materia di agrobiologia e più volte ospite d’onore e docente alla HSU-Health Science University. La cosa è talmente grave da superare ogni immaginazione. Ora arrivano, infatti, le mascherine sanificate con un composto che si sospetto dannoso per la salute umana e sono distribuite dalla Protezione Civile. Dopo il neurotossico fluoro, arriva l'antibatterico Sanitized® TH 22-27 (zinco pyrithione), che è dichiarato tossico per inalazione. Lo zinco piritione è indicato come sospetto tossico per la riproduzione. Vedi citazione dell'elemento chimico a pagina 46 del documento a firma dell'Istituto Superiore di Sanità:
http://old.iss.it/binary/publ/cont/19_24_web.pdf

Quindi, mentre la Regione Piemonte minaccia querele nei confronti di coloro che rilanciano questa notizia (citando addirittura come fonte autorevole il portale di disinformazione Next Quotidiano), lo stesso ISS dichiara lo zinco pyrithione come composto chimico potenzialmente dannoso per il sistema endocrino. Quindi gli effetti dell'uso prolungato delle mascherine, iniziando già dalla tenera età, sono a lungo temrine e non possono essere evidenziati nell'immediato. A pagarne le conseguenze saranno, in primis, le donne in stato di attesa e non si possono escludere danni al feto, come nel caso degli ftalati, presenti nei carburanti avio e nei filamenti di ricaduta. Ritengo che qualcuno si debba coordinare, lassù nelle alte sfere, prima di gridare: "E' una bufala!...

Ecco il messaggio testuale del prof Altieri:

MAGISTRATI INDAGATE:

“MASCHERINE AVVELENATE DISTRIBUITE DALLA PROTEZIONE CIVILE, STERILIZZATE CON ZINCO PIRITIONE!”
Tale veleno è “letale per contatto con la pelle e se inalato, provoca gravi lesioni oculari e, soprattutto, non bisogna respirare polveri e fumi che lo contengono. E me lo metti nelle mascherine?
Raccomandazioni: “È necessario indossare una mascherina per evitare l’inalazione di questo veleno”. E questi criminali lo mettono dentro le mascherine ?! Protezione civile: non distribuite mascherine ! Non lasciamoci imbavagliare e avvelenare ulteriormente ! UN VELENO HA SEMPRE UN EFFETTO NEGATIVO SULLA SALUTE. SONO EFFETTI ACUTI E CRONICI. RESPIRARLO PER GIORNI E GIORNI potrebbe essere letale.ALTRO CHE BASSI DOSAGGI, questo è un AVVELENAMENTO CONTINUO !!! Forze dell’Ordine, Esercito, MAGISTRATI… INTERVENITE SUBITO !!E TOGLIETEVI LE MASCHERINE, PER LA VOSTRA E NOSTRA SALUTE (e anche perché tutto poi finisce nell’ambiente).

Anonimo ha detto...

In tutto questo stupisce il grado sommo, che scorre loro nelle vene, di superbia. Continuano a mentire al prossimo supponendo che il prossimo sia cerebroleso e non si accorga del loro quotidiano mentire che giornalmente viene smentito pubblicamente da professionisti leali, onesti. Questo fare come se niente fosse, con una faccia di bronzo sonante, imperterriti, li pone tra gli irrecuperabili. Siamo oltre la frode, l'inganno, siamo nella patologia, nella follia, titanismo? megalomania? Non so. Se mai avremo una scuola per i politici, bisogna ora conservare i video di costoro da mostrare poi agli studenti affinché osservino gli effetti della sbronza da potere e notorietà. Il conte sembra pronto a fondare un suo partito personal...se non fossimo coinvolti nelle pazzie altrui sarebbe anche da ridere. Quando si è sovrastimati vai a vedere alle elementari, alle medie chissà, queste potrebbero essere le conseguenze sociali che ne discendono. Poi subentra il mons. mentore che apre strade e autostrade e il ragazzino entra nel folle ingranaggio del 'volli sempre volli'. Una gioventù bruciata e una maturità in fumo.

Siamo troppi (noi) , sono pochi(loro) ha detto...

Appunto !
Il messaggio di cui sopra non e' forse da configurarsi come l'ennesimo tentativo per ridurre l'umanita' ?

Anonimo ha detto...

DECRETO AFFOSSA SCUOLA APPROVATO

Contro ogni logica didattica il ministro Azzolina decreta non una legge ma l'affossamento della scuola pubblica che è statale e privata.

Contro ogni azione intelligente didattico-educativa rende la scuola un lager e la proietta nel mondo prefigurato da Orwell e Huxley.

Abbiamo un ministro fantozziano nel dicastero più importante per la crescita umana, morale ed educativa dei cittadini. C'è da sorridere e da piangere.

Abbiamo compreso che la falsa e opportunistica opposizione va in piazza per molto meno e non le interessa né la scuola, né la cultura, né alti ideali e grandi valori.

Paghiamo volentieri le tasse universitarie per consentine l'acquisizione di una laurea al trio di governo Di Maio, Zingaretti e Renzi. Altrettanto per il duetto dell'opposizione Salvini-Meloni.

Alla scopiazzatrice Azzolina assegniamo un 2 sulla pagella virtuale per non aver svolto il compito sul buon governo della scuola.

Anonimo ha detto...

Svegliatevi, questa è la verità, 2020


"FONTE: TG DEL POPOLO

https://www.youtube.com/channel/UCmC2-0UcQbahmDWSLE6Y-hg

Durante la manifestazione a Trieste questa grande donna, Giulietta Bill, una fisioterapista, ha preso la parola e ascoltate bene quello che dice..

https://youtu.be/NU9OyijH8Uk"