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lunedì 28 settembre 2020

Il 1° Ottobre ricorre la festa di Santa Teresa di Gesù Bambino.

Il 1° Ottobre ricorre la festa di Santa Teresa di Gesù Bambino. Facciamo in tempo a recitare per i due giorni che rimangono la preghiera di quella che chiamano Novena delle Rose in suo onore.
Naturalmente possiamo far nostra questa devozione recitando l'intera Novena ogni volta che vorremo ricorrere alla sua intercessione.
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi ringrazio per tutti i favori e le grazie di cui avete arricchito l'anima della Vostra serva Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, Dottore della chiesa, durante i suoi ventiquattro anni trascorsi su questa terra. Per i suoi meriti concedetemi la grazia che ardentemente desidero (qui si formula la grazia che si vuol ricevere), se è conforme alla Vostra santa volontà e per il bene della mia anima. Aiuta la mia fede e la mia speranza, o Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Realizza ancora una volta la tua promessa di passare il tuo cielo "a fare del bene sulla terra", permettendo che io riceva una rosa come segno della grazia che desidero ottenere. 

Si recitano 24 Gloria, in ringraziamento a Dio per i doni concessi a Teresa nei ventiquattro anni della sua vita terrena. Ad ogni Gloria segue l'invocazione: Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, prega per noi.

5 commenti:

  1. Anni fa ho scoperto quella bellissima novena che fa riferimento alla promessa della Santa, la speranza/certezza di voler spargere rose (grazie) sulla terra dalla sua dimora eterna in Paradiso. Posso dire di aver ottenuto una grazia importante per la famiglia.
    Spero che possiamo applicare questa preghiera (tra le costanti suppliche alla SS.ma Vergine) come intercessione per la tremenda situazione italiana, che in alcune città è ormai tragica in senso civico, sanitario, sociale e morale/spirituale, colpendo penosamente soprattutto i bambini. Che Dio porga finalmente l'orecchio alle suppliche di tutti i sofferenti del mondo, schiacciati dai poteri perversi che non danno loro più tregua alcuna.

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  2. Prepariamoci a fare nostra questa offerta. Scegliamo un giorno speciale (un anniversario, la memoria di una grazia) e ricordiamoci ogni anno di rifarlo, quel giorno lì.

    ATTO D’OFFERTA ALL’AMORE MISERICORDIOSO
    Offerta di me stessa come Vittima d’Olocausto all’Amore Misericordioso del Buon Dio.

    O mio Dio, Trinità Beata, io desidero Amarti e farti Amare, lavorare alla glorificazione della Santa Chiesa salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che soffrono nel purgatorio. Desidero compiere perfettamente la tua volontà e arrivare al grado di gloria che mi hai preparato nel tuo regno ; in una parola, desidero essere Santa, ma sento la mia impotenza e ti domando, o mio Dio, di essere tu stesso la mia Santità! Poiché mi hai amata fino a darmi il tuo unico Figlio perché sia il mio Salvatore e il mio Sposo, i tesori infiniti dei suoi meriti sono miei ed io te li offro con gioia, supplicandoti di non guardarmi che attraverso il Volto di Gesù e nel suo Cuore ardente d’Amore.

    Ti offro ancora tutti i meriti dei Santi sia del Cielo che della terra, i loro atti d’Amore e quelli dei Santi Angeli ; ti offro infine, o Beata Trinità, l’Amore e i meriti della Santa Vergine, mia Madre diletta. A lei affido la mia offerta pregandola di presentartela.
    Il tuo Figlio divino, mio Amato Sposo, nei giorni della sua vita mortale ci ha detto:
    «Tutto ciò che domanderete al Padre mio, nel mio nome, ve lo darà»! Sono dunque certa che esaudirai i miei desideri. Lo so, o mio Dio : più vuoi dare, più fai desiderare ! Sento nel mio cuore desideri immensi ed è con fiducia che ti chiedo di venire a prendere possesso della mia anima. Ah, non posso ricevere la Santa Comunione tanto spesso come desidero!
    Ma, Signore, non sei tu Onnipotente?… Resta in me, come nel tabernacolo: non allontanarti mai dalla tua piccola ostia! Vorrei consolarti dell’ingratitudine dei cattivi e ti supplico di togliermi la libertà di dispiacerti. Se qualche volta cado per debolezza, il tuo Sguardo Divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso…

    Ti ringrazio, o mio Dio, di tutte le grazie che mi hai accordate, in particolare di avermi fatta passare attraverso il crogiuolo della sofferenza. Sarà con gioia che ti contemplerò nell’ultimo giorno mentre reggi lo scettro della Croce. Poiché ti sei degnato di darmi in sorte questa Croce tanto preziosa, spero di rassomigliarti nel Cielo e di veder brillare sul mio corpo glorificato le sacre stimmate della tua Passione!

    Dopo l’esilio della terra, spero di venire a goderti nella Patria ; ma non voglio ammassare meriti per il Cielo, voglio lavorare per il tuo solo Amore, con l’unico scopo di farti piacere, di consolare il tuo Sacro Cuore e di salvare anime che ti ameranno eternamente.
    Alla sera di questa vita, comparirò davanti a te a mani vuote, perché non ti chiedo, Signore, di contare le mie opere. Ogni nostra giustizia è imperfetta ai tuoi occhi. Voglio dunque rivestirmi della tua propria Giustizia e ricevere dal tuo Amore il possesso eterno di Te stesso. Non voglio altro Trono e altra Corona che Te, o mio Amato !

    Ai tuoi occhi il tempo è nulla : un giorno solo è come mille anni.
    Tu puoi dunque prepararmi in un istante a comparire davanti a te…
    Allo scopo di vivere in un atto di perfetto Amore, mi offro come vittima d’olocausto al tuo Amore misericordioso, supplicandoti di consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima le onde d’infinita tenerezza che sono racchiuse in te, così che io diventi Martire del tuo Amore, o mio Dio! Questo martirio, dopo avermi preparata a comparire davanti a te, mi faccia infine morire e la mia anima si slanci senza ritardo nell’eterno abbraccio del Tuo Amore Misericordioso! Voglio o mio Amato ad ogni battito del cuore rinnovarti questa offerta un numero infinito di volte, fino a che svanite le ombre possa ridirti il mio Amore in un faccia a Faccia eterno!

    Maria Francesca Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo – 1895

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  3. Nel calendario tradizionale si festeggia il 3 ottobre. LA Principale ricorrenza del 1° ottobre è San Remigio, il santo che battezzò Re Clodoveo e gli enunciò la regola d'oro per ogni convertito : "Brucia quel che adoravi. Adora quel che bruciavi" .

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  4. 30 settembre 1897 – 30 settembre 2020
    Anniversario della morta di santa Teresa del Bambin Gesù

    Pennelli nelle mani di Dio

    «Se la tela dipinta da un artista potesse pensare e parlare, certamente non si lamenterebbe di essere continuamente toccata e ritoccata da un pennello e non invidierebbe neppure la sorte di questo strumento, perché saprebbe che non allo strumento ma all’artista che lo guida deve la bellezza di cui è rivestita. Il pennello, a sua volta, non potrebbe gloriarsi del capolavoro eseguito da lui stesso, ben sapendo che gli artisti non si trovano in difficoltà, si destreggiano nelle difficoltà, amano scegliere talvolta degli strumenti deboli e difettosi. Madre, sono un piccolo pennello che Gesù ha scelto per dipingere la sua immagine nelle anime che lei mi ha affidato. Un artista non si serve solo di un pennello, gliene servono almeno due, il primo è più utile, con esso stende le tinte di fondo che ricoprono completamente la tela in poco tempo, l’altro più piccolo, gli serve per i dettagli. Madre, lei rappresenta per me il prezioso pennello che la mano di Gesù prende con amore quando vuole fare una grande opera nell’anima delle sue figlie, e io sono proprio il più piccolo di cui Egli si degna di servirsi in seguito per i dettagli minimi».

    (Teresa di Lisieux, manoscritto C, in “I miei pensieri”, Mimep-Docete1997, p.280-81)

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  5. “...splendore senza fine, in te s’immerge
    l’umana piccolezza dei redenti”.
    (da un inno delle Trappiste di Vitorchiano)

    Una chiosa alla vita e alla morte della piccola Teresa.

    Alla sua audacia discreta.
    Desiderio di infinito nel chiuso di un’epoca e di un chiostro.
    A redimere un tempo breve,
    ad aprire larghezza di spazio
    alle minuzie della vita.
    Mossa da un amore, cui appartenere senza indugi.
    Una decisione bambina, che vuole tutto.
    E lo trova in quasi niente.
    Così restare e andare furono uno.
    E ogni lasciare, un acquisto.
    Madre della sollecitudine, perché Cristo fosse amato.
    Fino agli estremi confini della terra.
    Guida della Chiesa, per una dedizione senza clamori.
    Una storia d’amore, confermata dal sacrificio.
    Breve come un lampo di luce, cui si riscaldano i secoli.
    Così ciò che è nascosto, risplende.

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