Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 14 settembre 2020

Intervista di Marco Tosatti a Mons. Carlo Maria Viganò sulle incombenti scelte di campo

L'intervista, ad ampio raggio, affronta le connessioni tra il 'deep state' e la 'deep church' e sottolinea che la ribellione nella società dopo la rivoluzione sessuale è legata alla ribellione nella Chiesa, che ha le sue radici nel Vaticano II. Il testo inglese è pubblicato, in contemporanea, oltreoceano su LifeSiteNews.

Intervista di Marco Tosatti
a Mons. Carlo Maria Viganò
12 Settembre, Santissimo Nome di Maria


La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto meraviglie,

Salmo 117

Marco Tosatti: Eccellenza, Lei è stato Nunzio negli Stati Uniti, una realtà che di conseguenza conosce molto bene. Il candidato democratico, Joe Biden, sostiene di essere cattolico, ma è a favore dell’aborto fino al nono mese e del matrimonio fra persone dello stesso sesso. È possibile allora essere cattolici, e a livello ufficiale, cioè con scelte politiche e rese pubbliche, contrastare l’insegnamento della Chiesa, e non su elementi secondari, ma su questioni vitali?

Sua Ecc. Mons. Carlo Maria Viganò: La domanda che mi pone, caro Tosatti, richiede una risposta articolata, ma impone anzitutto una seria riflessione e il lucido riconoscimento delle responsabilità di chi ha creato le premesse perché si giungesse alla situazione di oggi.

Era il 22 Settembre 2015, il giorno dell’arrivo a Washington di Papa Francesco, in occasione del suo viaggio apostolico negli Stati Uniti. Durante la cena in Nunziatura, alla quale partecipavano alcuni membri del seguito papale, dissi a Papa Francesco: «Credo che nella storia degli Stati Uniti non vi sia mai stata un’Amministrazione con al vertice così tanti cattolici: il Vicepresidente Joe Biden, il Segretario di Stato John Kerry, lo Speaker del Congresso Nancy Pelosi. Tutti e tre si dichiarano ostentatamente cattolici, abortisti, favorevoli al matrimonio fra omosessuali e all’ideologia gender in spregio all’insegnamento della Chiesa. Come si spiega questa contraddizione?» E aggiunsi: «Un gesuita, Padre Robert Frederick Drinan, s.j. del Boston College, coprì l’incarico come Rappresentante dello Stato del Massachussetts alla House of Representatives a Washington per ben dieci anni, dal 1971 al 1981. Father Drinan fu uno dei più strenui assertori e promotori dell’aborto!» Papa Francesco non reagì minimamente, come non reagì quel 23 Giugno 2013 quando, rispondendo ad una sua precisa domanda, gli rivelai chi era realmente il Cardinal McCarrick.

Un altro gesuita, Padre Vincent O’Keefe, s.j. (che Bergoglio, come Provinciale della Compagnia di Gesù, non può non aver conosciuto, essendo stato O’Keefe Vicario generale di Padre Arrupe) come Presidente della Fordham University, insieme con l’allora Rettore della Notre Dame University, Padre Theodore M. Hesburgh, organizzarono, nel 1967, due anni dopo la chiusura del Concilio, una riunione di tutti i presidenti delle Università Cattoliche americane degli Stati Uniti a Land O’Lakes nel Wisconsin, durante la quale sottoscrissero un documento, noto come Land O’ Lakes Statement, che dichiarava l’indipendenza dei loro atenei e college cattolici da ogni autorità e da ogni vincolo di fedeltà al Magistero della Chiesa. Questo documento – che denunciai vigorosamente in un mio Rapporto a Bergoglio e ai Dicasteri romani competenti – ebbe conseguenze devastanti per la Chiesa e per la società civile negli Stati Uniti.

Non deve stupire, quindi, se la formazione di centinaia di migliaia di giovani cattolici – alcuni dei quali sono poi diventati leader politici – ha determinato questo tradimento del Vangelo, di cui oggi vediamo le disastrose conseguenze. Tra i firmatari di quel documento di ribellione compariva, non a caso, anche Theodore McCarrick, allora presidente della Università Cattolica di Porto Rico.

M.T.: La Sua analisi non si ferma quindi ad una constatazione del fenomeno attuale, ma rimonta a delle cause remote, dietro le quali vi è una mente che ha pianificato un progetto a lungo termine.

C.M.V.: Ciò che voglio enfatizzare è la stretta connessione tra la ribellione del Clero ultraprogressista – Gesuiti in testa – e la formazione delle generazioni di cattolici, plasmati secondo l’ideologia modernista, confluita nel Concilio, il quale servì come premessa non solo per il Sessantotto in ambito politico, ma anche per la rivoluzione dottrinale e morale in ambito ecclesiale. Senza il Vaticano II non avremmo avuto nemmeno la rivoluzione studentesca che mutò radicalmente la vita del mondo occidentale, la visione della famiglia, il ruolo della donna, il concetto stesso di autorità.

In breve: la responsabilità di questo tradimento dei politici sedicenti cattolici grava interamente sul clero infedele, secolare e regolare, asservito all’ideologia modernista, e sulla Gerarchia che non ha saputo né voluto intervenire con la dovuta fermezza per impedire questo danno incalcolabile all’intero corpo sociale. In questo senso deep state e deep church hanno evidentemente agito di concerto, con lo scopo di destabilizzare scientificamente tanto l’ordine civile quanto quello ecclesiastico. Oggi abbiamo la possibilità di comprendere la situazione presente ed è ancora una volta compito dell’Autorità fare il possibile per fermare questa corsa verso il baratro: la Santa Sede e la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB) hanno il dovere di richiamare all’obbedienza tanto i chierici ribelli quanto i laici che essi continuano tutt’ora ad ingannare anzi a sostenere pubblicamente.

M.T.: Lei ritiene che sia necessario un intervento autorevole dei Vescovi, per un richiamo alla coerenza sui principi non negoziabili?

C.M.V.: Quando la Congregazione per la Dottrina della Fede emanò istruzioni molto chiare sull’esclusione dei politici cattolici, incoerenti con l’insegnamento della Chiesa, dalla Santa Comunione, fu proprio McCarrick, unitamente all’arcivescovo Wilton Gregory, allora presidente dalla USCCB, ad adoperarsi per impedire che venissero applicate negli Stati Uniti. Corruzione morale e deviazione dottrinale sono intrinsecamente legate, e per sanare efficacemente queste piaghe del corpo ecclesiale è indispensabile agire su entrambi i fronti. Se questo intervento doveroso non avrà luogo, ne risponderanno a Dio i Vescovi e i vertici della Chiesa, per il tradimento al loro compito di pastori.

M.T.: Come mai vede un rapporto tra il Concilio e la contestazione studentesca?

C.M.V.: È innegabile, anche solo sotto un profilo storico e sociologico, che vi sia un rapporto strettissimo tra la rivoluzione conciliare e il Sessantotto. Lo ammettono gli stessi protagonisti del Vaticano II, tra i quali spicca Joseph Ratzinger:
«L’adesione ad un marxismo anarchico ed utopistico […] è stata sostenuta in prima linea da tanti cappellani universitari e di associazioni giovanili, i quali vi vedevano lo sbocciare delle speranze cristiane. Il fatto dominante si trova negli avvenimenti del Maggio 1968 in Francia. Sulle barricate v’erano dominicani e gesuiti. L’intercomunione realizzata durante una Messa ecumenica in sostegno alle barricate fu ritenuta una specie di pietra miliare nella storia della salvezza, una sorta di rivelazione che inaugurava una nuova era del cristianesimo».1
Uno dei periti del Concilio, padre René Laurentin, scrive:
«Le richieste del movimento del Maggio ‘68 coincidevano in larga misura con le grandi idee del Concilio, in particolare della Costituzione conciliare sulla Chiesa e il mondo. Già il Vaticano II in una certa misura fu la contestazione di un gruppo di vescovi contro la Curia, che tentava di realizzare un concilio istituzionalmente prefabbricato».2
E il teologo argentino, padre Álvaro Calderón afferma:
«Se c’è qualcosa che salta subito all’occhio per chi studia il Concilio Vaticano II è il cambio in senso liberale del concetto di autorità. Il Papa si spogliò della sua autorità suprema in favore dei vescovi (collegialità); i vescovi si spogliarono della propria autorità in favore dei teologi; i teologi rinunciarono alla propria scienza in favore dell’ascolto dei fedeli. E la voce dei fedeli non è altro che il frutto della propaganda».3
Questa visione è largamente affermata con orgoglio anche sul fronte progressista4, che nel Sessantotto vede realizzate le medesime istanze della rivoluzione conciliare. Lo ribadisce mons. Jacques Noyer, Vescovo emerito di Amiens:
«Sono convinto che lo spirito che ispirò la preparazione, celebrazione e implementazione del Concilio Vaticano II sia una grande opportunità per la Chiesa e per il mondo. È il Vangelo offerto agli uomini di oggi. In profondità, il maggio ‘68 è stato un movimento spirituale, perfino mistico, coerente con il sogno del Concilio».5
Senza il “via libera” della Chiesa, il mondo non avrebbe mai accettato né tantomeno fatto proprie le istanze di ribellione del movimento studentesco. Al di là degli Atti del Concilio, fu proprio lo spirito del Vaticano II che segnò la fine della società gerarchicamente costituita, dei valori tradizionali comuni al mondo occidentale: fino ad allora, concetti come autorità, onore, rispetto degli anziani, spirito di mortificazione e di servizio, senso del dovere, difesa della famiglia e della Patria erano condivisi e, anche se in forma indebolita rispetto al passato, ancora praticati.

Il vedere che la Chiesa Cattolica, faro di verità e di civiltà per le Nazioni, aveva spalancato le sue porte al mondo, non esitava a disfarsi della sua gloriosa eredità, giungendo fino a rivoluzionare la Liturgia e ad annacquare la Morale, fu per le masse un segnale inequivocabile, una sorta di approvazione dell’agenda che allora non osava ancora palesarsi interamente, ma di cui si potevano cogliere tutti i segnali distintivi. Ne uscì distrutta la Chiesa e la società, ne risultò compromessa l’autorità civile e religiosa, screditati il matrimonio e la famiglia, messo in ridicolo o accusato di fascismo l’amor patrio e il senso del dovere. Nel silenzio di una Gerarchia connivente! Chi come me è entrato in Seminario nell’immediato post-concilio, può testimoniare come persino i Seminari pontifici romani fossero stati immediatamente conquistati da questo fremito di contestazione, di emancipazione e di dissoluzione di ogni regola e disciplina.

Su questo non ci possono essere dubbi. Se così non fosse, non si spiegherebbero i cospicui finanziamenti che organizzazioni mondialiste come la Open Society di Soros hanno destinato alle attività della Compagnia di Gesù e presumibilmente ad altri enti cattolici.6 Tutte le premesse poste in nuce con il Vaticano II e con la rivoluzione studentesca le ritroviamo oggi proposte con coerenza dai vertici vaticani sul fronte ecclesiale e dai governanti sul fronte politico mondialista. Non stupisce quindi se le priorità del programma politico di Bergoglio coincidano con le priorità di Joe Biden. Il migrazionismo, l’ambientalismo, l’ecologismo malthusiano, l’ideologia gender, la dissoluzione della famiglia, il globalismo sono comuni all’agenda del deep state e della deep church. La formale opposizione di Bergoglio all’aborto e all’indottrinamento LGBT dei fanciulli è sconfessata nella pratica sia dal sostegno dell’Episcopato a quanti se ne fanno promotori in politica, sia a quanti teorizzano il ricorso al controllo delle nascite e il riconoscimento dei diritti dei sodomiti. Il caso di padre James Martin, s.j. è emblematico, perché conferma un idem sentire tra gli esponenti del mondialismo e l’intelligencija progressista cattolica. Il marchio che accomuna questi movimenti è la menzogna e l’inganno, la divisione e la distruzione, l’odio per la Tradizione e per la civiltà cristiana. In definitiva, l’avversione teologica a Cristo, propria di Lucifero e dei suoi seguaci.

M.T.: Eccellenza, non crede che questa corrispondenza tra deep state e deep church trovi una conferma anche nei rapporti con la Cina?

C.M.V.: La dittatura comunista cinese è corteggiata tanto dal deep state quanto dalla deep church: Joe Biden è asservito agli interessi economici e politici di Pechino tanto quanto Jorge Mario Bergoglio. Poco importa se in Cina vengono sistematicamente violati i diritti umani, se vengono perseguitati i Cattolici fedeli alla Chiesa Cattolica o se una odiosa dittatura massacra milioni di innocenti con la pianificazione dell’aborto di massa: gli interessi dell’agenda globalista prevalgono anche sull’evidenza degli orrori compiuti dalla dittatura cinese.

Aggiungo: è significativa l’attività di supporto compiuta dai Gesuiti, sin dall’epoca in cui McCarrick andava in Cina per preparare il famoso accordo che sarebbe poi stato ratificato dal Vaticano sotto il Pontificato di Bergoglio. Un accordo che ha suscitato fortissime perplessità anche nella stampa laica. È di questi giorni un articolo sul Times dal titolo “The Pope is Beijing’s unlikely admirer”, nel quale Dominic Lawson ha denunciato che «sempre più nazioni hanno espresso la loro preoccupazione per le crescenti prove dell’esistenza di campi di concentramento e persino di genocidio nella provincia cinese dello Xinjiang», precisando che «c’è stato silenzio dall’unica entità che ha l’intera umanità sofferente al centro della sua missione. Mi riferisco alla Santa Sede». E aggiunge: «La mancata condanna del genocidio è imperdonabile»7. D’altra parte, durante l’Angelus dello scorso 5 Luglio, fece scalpore l’omissione del riferimento ai fatti di Hong Kong da parte di Francesco, dopo averne diffuso il testo alla stampa8 , per non infastidire Xi Jinping…

Questa subalternità del movimento globalista e della Santa Sede alla Cina è allarmante e trova conferme anche negli incontri di padre Spadaro, s.j. e di altri gesuiti con esponenti del Partito Comunista, durante il lockdown, per la diffusione de La Civiltà Cattolica in edizione cinese.

M.T.: Al di là della situazione attuale, in cui i candidati cattolici del partito democratico non sono evidentemente coerenti con il Magistero della Chiesa, come dovrebbe essere un vero politico cattolico?

C.M.V.: Un cattolico, per essere tale, non deve solo essere battezzato, ma deve vivere coerentemente con la Fede che ha ricevuto al sacro Fonte. La Fede si accompagna alle buone opere, come insegna la Sacra Scrittura: senza tradurre in pratica il nostro essere diventati figli di Dio tramite l’incorporazione al Corpo Mistico, le nostre parole sono vuote e la nostra testimonianza è incoerente, anzi di scandalo per i fedeli e per chi non crede. Sbaglia quindi padre James Martin, s.j. a limitarsi all’aspetto meramente burocratico; le sue parole sono confutate da quelle del Salvatore: «Voi siete miei amici se farete quello che Io vi comando» (Gv 15, 14). L’amicizia con Dio – che consiste nello stato di Grazia dell’anima – dipende dalla nostra obbedienza agli ordini di Nostro Signore. Non a suggerimenti o consigli: agli ordini! E ancora: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Mt 7, 21).

Aggiungo che l’inferno non è riservato ai non cattolici: tra le fiamme eterne ci sono molte anime battezzate, persino di religiosi, di sacerdoti e di vescovi, che hanno meritato la dannazione a causa proprio della loro ribellione alla volontà del Signore. Ci pensino bene, i sedicenti cattolici adulti e i loro precettori, prima di sentire risuonare le parole di Cristo: «Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da Me, voi operatori di iniquità» (Mt 7, 23).
Un cattolico che sostiene l’aborto o l’ideologia gender rinnega non solo il Magistero, ma la stessa Legge di natura, che costituisce la base morale comune a tutti i popoli di ogni tempo e di ogni luogo. La gravità dell’incoerenza tra l’appartenenza alla Chiesa e la fedeltà al suo insegnamento risente comunque dell’artificiosa dicotomia tra dottrina e pastorale, insinuatasi a partire dal Vaticano II e giunta alla sua formulazione più evidente con Amoris laetitia. Ma a ben vedere anche la cosiddetta “laicità dello Stato” pone seri problemi, perché riconosce alla società civile il diritto di negare la divina Regalità di Cristo e di rifiutare la Sua Legge, ma allo stesso tempo chiede ai laici di rendere una testimonianza di Fede in cui il primato della Verità cattolica viene abbassato allo stesso livello dell’errore.

È comunque evidente che il politico “cattolico” che non traduce in pratica l’integrità della dottrina della Chiesa non può esser votato dai cattolici né tantomeno esser approvato dalla Gerarchia. Il sedicente cattolico Joe Biden, che sostiene l’aborto prenatale, cioè l’infanticidio, che addirittura prima di Obama sostiene l’ideologia gender e celebra le nozze di due uomini, non è cattolico. Punto.

M.T.: Joe Biden ha scelto come vicepresidente Kamala Harris, che nel suo incarico di magistrato, in California, ha difeso Planned Parenthood, la più grande società mondiale di aborti, quando è stata accusata di commerciare parti di feti abortiti. Che significato ha questa scelta?

La cultura di morte che sta alla base dell’ideologia anticristiana oggi imperante è coerente con se stessa: l’omicidio di creature innocenti è uno dei punti irrinunciabili di chi vuole cancellare non solo la Cristianità, ma l’umanità e la creazione, in cui si mostra l’opera del divino Creatore.

Come ho detto più volte, questo processo di dissoluzione è portato avanti su due piani: uno ideologico, da parte di chi deliberatamente vuole il male e intende attuare il proprio piano infernale a tappe forzate; uno economico, da parte di chi asseconda l’ideologia non necessariamente per convinzione, ma per lucro. Così i sacrifici umani che anche durante l’emergenza Covid hanno continuato ad esser celebrati nelle cliniche abortive portano guadagno a Planned Parenthood e a tutta la filiera di morte che commercializza gli organi dei bambini abortiti. Non dimentichiamo che la lobby dell’aborto – al pari del movimento LGBT – è tra i principali finanziatori delle campagne elettorali della sinistra di tutto il mondo. Se aziende orientate ideologicamente a favore della cultura della morte foraggiano lautamente certi partiti politici, non stupisce che i candidati di quei partiti sostengano a loro volta i propri sponsor con leggi che li favoriscono.

M.T.: Un vescovo americano, mons. Thomas Tobin, ha detto che per la prima volta i Democratici non presentano candidature cattoliche. Padre James Martin, s.j. ha risposto che Biden è stato battezzato come cattolico e dunque lo è. Che cosa ci fa capire questo botta e risposta dello Stato della Chiesa americana?

C.M.V.: Ho già detto sopra che per “candidature cattoliche” si intende candidature di politici che non solo si dicono cattolici, ma che sono anche coerenti con la Fede e la Morale insegnate dalla Chiesa. Se l’esser cattolico non avesse alcun impatto concreto, non avrebbe senso votare per un candidato che di fatto non si differenzia dagli altri. Quello di padre Martin, s.j. è un sofisma, perché finge di non vedere il divario esistente tra l’apparire e l’essere cattolici, tra lo sfruttare la “denominazione” per vantaggio elettorale e l’essere realmente testimoni del Vangelo nella vita privata, in quella civile e politica, e nelle istituzioni. Che dire di padre James, s.j.? Battezzato, cresimato, ordinato sacerdote, ha perfino emesso voti solenni di castità e di obbedienza, è s.j… è LGBT. Un altro, uno dei Dodici, Lo tradì. Padre Martin, sempre impeccabile nel suo clergyman, si guardi allo specchio dell’anima, e veda a chi assomiglia!

M.T.: Come mai, Eccellenza, la Chiesa guarda con tanto interesse all’ideologia dominante, che pure è palesemente anticristiana?

C.M.V.: Questo è un problema che ci portiamo dietro da settant’anni. Il Clero cattolico, e in particolare la Gerarchia, soffrono da allora di un senso di inferiorità che li pone al di sotto dei loro interlocutori nel mondo. Si sentono ontologicamente inferiori. Considerano inadeguato l’insegnamento di Cristo, che goffamente cercano di adattare alla mentalità secolare. Temono di apparire sorpassati, non al passo coi tempi, persino in ritardo di secoli, come ebbe a dire un altro illustre gesuita (r.i.p.)…

Questo gravissimo complesso è la diretta conseguenza di una drammatica perdita della fede. Il messaggio salvifico di Cristo è inconciliabile con le seduzioni del mondo; è indegno ed illegittimo adulterare il Magistero in modo da compiacere al mondo, abusando di un’autorità sacra che è invece finalizzata alla predicazione a «tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato» (Mt 28, 19-20).

Finché i vertici della Chiesa si ostineranno a non comportarsi loro per primi coerentemente con il proprio ruolo e con l’insegnamento di Cristo, sarà impossibile chiedere pari coerenza ai laici, che da essi prendono esempio. La conferma ci viene proprio dal fatto che vi siano sedicenti politici “cattolici” che oggi godono dell’appoggio di chierici e Vescovi sedicenti “cattolici”. E che chi, pur non essendo cattolico, difende la vita e la legge di natura, si trovi tacciato di populismo, addirittura paragonato ai dittatori del secolo scorso9 , e neppure cristiano10 . O come nel caso di padre James Altman, recentemente accusato dal proprio vescovo di essere «divisivo e motivo di scandalo».11

M.T.: Quale è il ruolo di Planned Parenthood nella politica americana? È uno strumento di libertà e di affermazione dei diritti, come affermano i “progressisti”, oppure…

C.M.V.: Planned Parenthood svolge nella società mondialista il ruolo opposto e speculare a quello che avevano, nelle Nazioni cristiane, le istituzioni caritative e le fondazioni a tutela della vita. Nella società cristiana i bambini venivano accolti con amore e anche nelle situazioni di povertà e di difficoltà essi erano assistiti, cresciuti e educati per diventare buoni cristiani e cittadini onesti, traducendo in pratica la parola del Vangelo. Nella società anticristiana, Planned Parenthood si incarica di uccidere questi innocenti, traducendo in pratica la cultura di morte ispirata da colui che fu «omicida sin dal principio» (Gv 8, 44). Non dimentichiamo che Planned Parenthood insieme alle altre multinazionali dell’aborto sono funzionali al delirio malthusiano della Cupola mondialista che ha in programma una drastica decimazione della popolazione mondiale.

M.T.: Soros e altri stanno cercando di fare pressioni su Zuckerberg affinché Facebook limiti la presenza e l’attività dei pro-life. Le scelte di Biden e Kamala Harris, e queste manovre di limitazione di chi difende la vita a quale tipo di scenario mondiale conducono?

C.M.V.: Il Vangelo si è propagato nel mondo grazie alla predicazione degli Apostoli e alla testimonianza dei Martiri e dei Confessori della Fede. Similmente, l’antivangelo della Sinagoga di Satana si sta propagando grazie alla predicazione dei figli delle tenebre, alla testimonianza di personaggi pubblici, di gente dello spettacolo, di sedicenti filantropi. Alla fine, ritorna sempre la divisione in due schieramenti: da una parte i buoni e dall’altra i malvagi, nella biblica guerra tra bene e male. E se un tempo i nostri Santi distrussero gli idoli e i templi pagani per non lasciare alcuno spazio agli adoratori del demonio, oggi è inevitabile che i seguaci del pensiero unico si coalizzino per profanare e distruggere le chiese, abbattere le croci e le statue dei Santi, cancellare ogni ricordo della Fede in Cristo. Ieri c’era la censura dei libri proibiti, a protezione dei semplici che ne sarebbero stati avvelenati nell’anima; oggi vige la censura del bene, perché il male non lo tollera.

Lo scenario mondiale che si delinea è sotto i nostri occhi: finché non comprenderemo che non può esserci dialogo con gli operatori di iniquità (Mt 7, 22), che non vi è compatibilità tra la luce di Cristo e le tenebre di Satana, non saremo in grado di vincere la battaglia perché non avremo nemmeno riconosciuto che siamo in guerra contro le potenze infernali. E in una guerra ci sono necessariamente due schieramenti opposti: chi si rifiuta di militare sotto le insegne di Cristo finisce inevitabilmente per aiutare i servi del Maligno. Questa consapevolezza è chiara nei nostri nemici, ma non sembra esserlo altrettanto in quanti non considerano la vita cristiana come una «milizia».

Mi sia permesso ricordare le parole del Presidente Trump al termine della recente Convention: «I nostri avversari vi dicono che la vostra redenzione può venire solo dal potere che darete loro». Questa “redenzione” consiste nel negare i diritti sovrani di Dio sui singoli, sulle società, sulle Nazioni, sostituendo il giogo soave di Cristo con l’odiosa tirannide di Satana. Ed è, a tutti gli effetti, un capovolgimento della Redenzione – ossia del riscatto dello schiavo – che il Salvatore ha compiuto sul legno della Croce. Non facciamoci quindi ingannare dalle melliflue parole di chi usurpa la metafora biblica dei figli della luce e dei figli delle tenebre, per instaurare il regno di Lucifero: le tenebre e il caos che vediamo nelle città americane sono il frutto della medesima ideologia che approva l’aborto postnatale e le nozze omosessuali, così come i finanziatori dei BLM e dei movimenti Antifa sono proprio i democratici e le fondazioni “filantropiche” che si oppongono furiosamente alla rielezione di Trump.12

L’accenno di Biden, anzi l’ignominiosa usurpazione della famosa esortazione di Giovanni Paolo II «Non abbiate paura!» suona quindi come l’insidioso inganno del Serpente a cogliere il frutto dell’albero, piuttosto che come il coraggioso invito che il Pontefice polacco lanciò al mondo lontano da Cristo. Ed è strano che lo sdegno dell’Arcivescovo Wilton Gregory, prontissimo nel censurare la visita della Coppia presidenziale al Santuario San Giovanni Paolo II, oggi non fulmini anche l’avversario Joe Biden, che strumentalizza per la sua campagna elettorale di cattolico perverso l’immagine del medesimo Pontefice e di Bergoglio.

Quelle parole forti e autorevoli di Giovanni Paolo II, oggi, farebbero tremare proprio i democratici e forse gli stessi Vescovi:
«Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà! Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera! Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!»13
Oggi la salvatrice potestà di Cristo è sostituita dalla “voce della creazione che ci ammonisce a tornare al nostro giusto posto nell’ordine naturale creato”. La Passione redentrice di Nostro Signore è sostituita dal «gemito della creazione», e i flagelli della Giustizia divina dall’“ira della Madre Terra”, della pachamama…

Il Presidente Trump ha dichiarato: «I nostri avversari vi dicono che la vostra redenzione può venire solo dal potere che darete loro. In questo Paese noi non guardiamo ai politici per ottenere la salvezza, non ci affidiamo al governo per salvare le nostre anime, ma riponiamo la nostra fede in Dio Onnipotente». Credo che questa fiducia in Dio, alla quale ovviamente deve corrispondere una coerenza di vita e di testimonianza cristiana, confermerà anche in questa circostanza delle elezioni presidenziali che “la destra del Signore ha compiuto meraviglie”, come ci ricorda il Salmo 117.
_____________________________________________
1. Joseph Ratzinger, Les principes de la théologie catholique, Téqui, Paris 1985, p. 433
2. René Laurentin, Crisi della Chiesa e secondo Sinodo episcopale, Morcelliana, Brescia 1969, p. 16 3. Álvaro Calderón, La lámpara bajo el celemín. Cuestión disputada sobre la autoridad doctrinal del magisterio eclesiástico desde el Concilio Vaticano II, Ed. Rio Reconquista, Argentina 2009
4. Cfr. https://www.atfp.it/rivista-tfp/264-ottobre-2018/1494-il-maggio-68-e-il-concilio-vaticano-ii | Vedi anche: https://www.agensir.it/italia/2018/04/26/il-sessantotto-agostino-giovagnoli-storico-profondo-legame-con-il-concilio-che-ne-ha-anticipato-alcuni-tratti/ | https://notedipastoralegiovanile.it/index.php?option=com_content&view=article&id=13936:il-68-e-la-sua-ricaduta-sul-fronte-ecclesiale&catid=353&Itemid=1074 | Si veda anche l’interessante cronologia pubblicata su Archivio 900: http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=177
5. https://www.atfp.it/rivista-tfp/264-ottobre-2018/1494-il-maggio-68-e-il-concilio-vaticano-ii
6. https://www.marcotosatti.com/2020/09/08/open-society-di-george-soros-finanzia-i-gesuiti/ https://t.co/2alWhlx0R5?amp=1
7. https://www.thetimes.co.uk/article/the-pope-is-beijings-unlikely-admirer-knkvp2qv3
8. https://www.lanuovabq.it/it/hong-kong-la-santa-sede-si-inchina-al-regime-cinese
9. https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/09/08/papa-populismo-europa-ricorda-terribili-degenerazioni-passate_QIC4RJ8Dyn07BJD6d82JBI.html?refresh_ce
10. https://www.toscanaoggi.it/Documenti/Papa-Francesco/La-conferenza-stampa-del-Papa-sul-volo-di-ritorno-dal-Messico
11. https://quincy-network.s3.ca-central-1.amazonaws.com/wp-content/uploads/sites/10/2020/09/Statement-Father-James-Altman-090920.pdf
https://www.lifesitenews.com/news/watch-priest-warns-us-voters-you-cannot-be-catholic-and-be-a-democrat ; https://www.youtube.com/watch?v=V3C5yXw9u98
12. Il dominio antifa.com porta al sito della campagna elettorale di Joe Biden: joebiden.com
13. https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-10/22-ottobre-1978-giovanni-paolo-ii-non-abbiate-paura.html

24 commenti:

Vexilla Regis ha detto...

Crux fidélis ínter ómnes
árbor úna nóbilis
núlla sílva tálem prófert,
frónde, flóre, gérmine.
Dúlce lígnum, dúlces clávos,
dúlce póndus sústinet.

Viator ha detto...

Black Lives Matter: molto di più e di peggio del razzismo. Una proposta per non essere complici. Di Marco Begato
https://www.vanthuanobservatory.org/ita/black-lives-matter-molto-di-piu-e-di-peggio-del-razzismo-una-proposta-per-non-essere-complici-di-marco-begato/

Anonimo ha detto...

Cardinal Parolin: Vatican and China Have ‘Common Intentions’ to Renew Agreement
https://www.ncregister.com/news/cardinal-parolin-vatican-and-china-have-common-intentions-to-renew-agreement

I CATTOLICI CINESI FEDELI ALLA CHIESA CATTOLICA MARCISCONO NELLE PRIGIONI E LORO TIFANO PER I LORO AGUZZINI...

Anonimo ha detto...

https://www.lifesitenews.com/news/archbishopviganohints-he-believes-god-will-deliver-the-election-to-president-trump

Archbishop Viganò hints he believes God will deliver the election to President Trump

Unknown ha detto...

Ringrazio Dio per averci dato un vero pastore del gregge di Nostro Signore Gesù Cristo, come mons. Carlo Maria Viganò.
D'accordo su tutto.
Solo che Wojtyla mentre chiedeva al mondo di alzare lo sguardo a Gesù Cristo crocifisso e risorto, affermava che gli uomini, tutti gli uomini, credenti e non, sono redenti in virtù della sola "Incarnazione", a prescindere dall'aver ricevuto il Battesimo, con cui si acquista per Grazia il titolo di figli di Dio e si entra a far parte dell'ovile Santo.
Così come mentre chiedeva al mondo di "spalancare le porte a Cristo", baciava l'anticristico corano, affermava che "Cristiani e musulmani adorano lo stesso Dio", pregava S. Michele Arcangelo di proteggere l'islam e si congratulava con gli islamici per la costruzione della moschea a Roma.
O quando, mentre dichiarava la sua devozione a Maria Santissima, rivalutava ed esaltava Lutero, il "porcus saxoniae", nemico della Madre del Signore e furioso spregiatore della devozione a Lei dovuta.
O ancora, durante le infauste riunioni di Assisi, riunioni per la pace (quella di Cristo?), con le false religioni, che hanno rappresentato il trionfo del falso ecumenismo, del relativismo, dell'indifferentismo e sincretismo religiosi, in cui furono coperti i crocifissi per compiacere e non offendere eretici ed apostati, arrivando addirittura a far coprire il Tabernacolo con il Santissimo Sacramento con un panno, mettendoci sopra una statua di Budda.
Laudetur Jesus Christus.

Anonimo ha detto...

Importantissime le connessioni tra il comportamento dei chierici CVIIisti e la vita politica nazionale e mondiale. Se la chiesa non si ri/converte è inutile sperare un miglioramento politico. Tuttavia Mons. Viganò con pochi Cardinali, Vescovi, e sacerdoti oggi incarnano la Chiesa. E tanto basta.

Anonimo ha detto...

Importantissime le connessioni tra il comportamento dei chierici CVIIisti e la vita politica nazionale e mondiale. Se la chiesa non si ri/converte è inutile sperare un miglioramento politico. Tuttavia Mons. Viganò con pochi Cardinali, Vescovi, e sacerdoti oggi incarnano la Chiesa. E tanto basta.

Anonimo ha detto...

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2020/09/14/le-attese-del-concilio-contraddette-dalla-storia-i-perche-dell%E2%80%99eclissi-della-fede-cristiana/

Le attese del Concilio contraddette dalla storia. I perché dell’eclissi della fede cristiana

Anonimo ha detto...

Concordo al 100% con Unknown!
Inoltre aggiungo che se Wojtyla si fosse impegnato per la difesa della vita umana almeno un decimo di quanto si impegna Bergoglio nel favorire l'immigrazione clandestina ora l'aborto sarebbe legalizzato in molti meno stati.
Ha promosso e mantenuto in carica i peggiori nemici della Regalità Sociale di Cristo.
Inoltre è soprattutto "grazie" a lui che la predicazione sui Novissimi è praticamente scomparsa.

Catholicus.2 ha detto...

Aderiamo a sostegno del sacerdote che ha detto pubblicamente che un cattolico non può votare per gli abortisti democratici; il Signore si è tenuto da parte un resto fedele, oro che si prova con il crogiolo e non farà la fine della Paglia, e con lui tutto il clero basso-medio-alto che fa campagne elettorali (poco) occulte.

https://lifepetitions.com/petition/stand-with-priest-who-faces-church-penalties

Anonimo ha detto...

Rifiuto della propria identità, questo è stato il CVII. Chiaramente con il modernismo si è voluto essere altro da quello che si era; non a caso San Pio X indicò diversi tipi di modernista: filosofo, credente, teologo, storico, critico, apologista, riformatore che avrebbero potuto essere anche altrettante professioni alternative al sacerdozio; a questi tipi di modernista ovvero a queste che avrebbero potuto essere e nei fatti per alcuni divennero professioni alternative al sacerdozio, vi sono da aggiungere i femminelli che, come sappiamo, sono quelli più di altri confusi sulla propria identità, maschio o femmina? Questa incertezza sulla propria identità fisica porta con sé, inevitabilmente, un pensiero double face. Era il tempo del seminario minore e noi non sappiamo quanti furono 'confusi' artatamente prepuberi e/o puberi. Da questi usi e costumi interni al sottobosco ecclesiastico, a cui aggiungerei tranquillamente i preti concubinari anche loro con doppia vita, cosa poteva uscir fuori se non una ribellione, mascherata da pensosa pastorale de sinistra? Così fu che la chiesa uscì fuori strada ed andò per prati...trascinandosi dietro l'universo mondo.

Anonimo ha detto...

Rifiuto della propria identità, questo è stato il CVII. Chiaramente con il modernismo si è voluto essere altro da quello che si era; non a caso San Pio X indicò diversi tipi di modernista: filosofo, credente, teologo, storico, critico, apologista, riformatore che avrebbero potuto essere anche altrettante professioni alternative al sacerdozio; a questi tipi di modernista ovvero a queste che avrebbero potuto essere e nei fatti per alcuni divennero professioni alternative al sacerdozio, vi sono da aggiungere i femminelli che, come sappiamo, sono quelli più di altri confusi sulla propria identità, maschio o femmina? Questa incertezza sulla propria identità fisica porta con sé, inevitabilmente, un pensiero double face. Era il tempo del seminario minore e noi non sappiamo quanti furono 'confusi' artatamente prepuberi e/o puberi. Da questi usi e costumi interni al sottobosco ecclesiastico, a cui aggiungerei tranquillamente i preti concubinari anche loro con doppia vita, cosa poteva uscir fuori se non una ribellione, mascherata da pensosa pastorale de sinistra? Così fu che la chiesa uscì fuori strada ed andò per prati...trascinandosi dietro l'universo mondo.

Anonimo ha detto...


la predicazione dei NOvissimi è venuta meno con tutti i papi del Postconcilio, Benedetto XVI incluso, il quale cercava nella sua prima Enciclica (Spe salvi) di introdurre il concetto di salvezza collettiva, preso da de Lubac (il gesuita negatore della distinzione fra sovrannaturale e natura), da lui espressamente citato nel testo, se non erro.

Anonimo ha detto...


Chiarissima e ben calibrata intervista di mons. Viganò. Nel finale sembra sbilanciarsi a favore della vittoria di Trump? In realtà non la dà per scontata, il suo sembra esser sempre un auspicio, anche se espresso in modo fortemente ottimistico.
Tutto sembra congiurare contro Trump, data l'ampiezza e la ricchezza di mezzi del fronte avversario e la sua spregiudicatezza. L'opinione pubblica interna forse non segue come dovrebbe le elezioni, per via del virus che impedisce il consueto folklore di massa delle elezioni americane; dei grossi problemi di vita creati sempre dal virus, specialmente per milioni di anziani, che hanno adesso difficoltà a recarsi dal medico o in banca, per dire; dai devastanti incendi della costa occidentale, che cominciano a preoccupare davvero tutta la nazione, rischiando di diventare un'altra arma elettorale contro Trump.

Trump sembra assolutamente sincero nella sua battaglia contro l'aborto e per la libertà religiosa.
Mi ricordo un particolare, forse sfuggito a molti. Alla vigilia del voto in Senato sulla richiesta di impeachment, dei 4 voti di maggioranza rep. sembrava gliene fosse rimasto solo uno. Andare al voto con tale margine faceva venire i brividi. Trump due o tre giorni prima del voto fece dichiarazioni contro l'aborto rifacendosi, se ricordo bene, alla B.ma Vergine.
Il giorno prima del voto la senatrice rep incerta, sulla quale molto contavano i Dem, bruscamente dichiarò che avrebbe votato per Trump, senza motivare. Si limitò a dire che aveva cambiato idea. L'impeachment fu respinto per due voti, uno dei due quello della senatrice.
Combinazioni, dirà qualcuno, che non dimostrano niente. Certo, non "dimostrano" ma fanno riflettere chi ha la fede. Contiamo quindi sulla fede, sui Rosari e le mortificazioni perchè la S.ma Vergine, Regina delle Vittorie, interceda sempre per Trump, affinché non faccia errori e vinca. La sua sarebbe sempre la vittoria (bisogna pur dirlo, nonostante i limiti personali di Trump) della civiltà contro la barbarie, causata da quel processo di dissoluzione morale e civile messo in moto per primo dal Vaticano II, come ha giustamente ricordato mons. Viganò, che sicuramente deve aver letto Iota Unum di Romano Amerio.

Anonimo ha detto...

Senza un liberatore secolare dalla narrativa planetaria saremo globalmente inquinati dal bavaglio. La mascherina il mondo che ci vorrebbe educare ce l'ha già messa sul cervello...

Riprendo alcuni passaggi di un pensiero di Debora Billi: “11 milioni di mascherine al giorno per le scuole”, annuncia trionfante il ministro Paola De Micheli.

Qualcuno le produce, qualcuno ci guadagna. Le scuole saranno inondate ogni giorno da mascherine usa e getta che probabilmente finiranno immagazzinate in qualche sottoscala, dato che la religiosa obbedienza con cui si indossa la mascherina tende ad allentarsi col passare del tempo. Qualora ciò non accada, si troveranno mascherine gettate via ovunque: nelle aule, sui marciapiedi, sulle panchine, nei parcheggi. Se ai 300 milioni di mascherine al mese fornite alle scuole aggiungiamo le altre decine di milioni di usate nei posti di lavoro, si arriva facilmente al miliardo di mascherine al mese (fonte: Politecnico di Torino). Una mascherina pesa 4 grammi, quindi -se non sbaglio i conti come al solito- sono 4000 tonnellate di roba da smaltire. Al mese. E come si smaltiscono le mascherine usa e getta? Comprese quelle per uso ospedaliero, la legge prevede che vengano incenerite.
In pratica, 4000 tonnellate di polipropilene, poliuretano, ed altri componenti plastici finiranno nell’aria che respiriamo. Dovremo comprarci una FFP3, per evitare di respirare mascherine!

Fino a non molti anni fa, chi si occupava di ambiente sarebbe inorridito all’idea di ricoprire il Paese con materiali usa e getta. Oggi non ci si fa caso: l’ecologismo con le trecce non prevede più il ragionamento, ma solo una vaga “protesta” tra gli applausi delle peggiori multinazionali inquinatrici. Il partito che votai -anche perché fortemente ecologista- se ne sarebbe accorto immediatamente, e avrebbe imposto una soluzione del tipo: se è proprio indispensabile imbavagliare i bambini a scuola, non è più semplice, economico, ed ecologico fornire una tantum una mascherina “di comunità” ad ogni ragazzo? Una di quelle di cotone pesante, lavabili, che offrono la stessa protezione (a sé e agli altri) delle mascherine chirurgiche, come certificato ormai da infiniti studi?

Invece, nulla di tutto ciò: sprechi, appalti secretati, e incenerimenti.
Anche a quel partito, probabilmente, sono cresciute le trecce.

Aggiungo una riga: anche lo smaltimento sarà un business per qualcuno.
I padroni del discorso hanno pensato anche a quello.
I servi del discorso invece meno pensano e meglio è.
Se cerchi di far emergere qualche dubbio ti dicono: è morto anche un mio amico.
Definitivo argomento per giustificare il resto.
O prima non moriva nessun amico, di niente, o gli altri morti scivolavano via.
Come quando capiterà di ammalarsi e defungere respirando derivati plastici inceneriti.

Anonimo ha detto...


tutto sembra congiurare contro Trump: dopo l'epidemia adesso gli incendi della costa Ovest degli Stati Uniti. In entrambi i casi la propaganda avversaria lo accusa di non aver saputo gestire l'emergenza, di non voler ammettere che gli incendi sono provocati dal riscaldamento globale, come sostengono superficialmente i media (come se fossero quindi colpa sua). Nella sua visita attuale in California è stato naturalmente attaccato da giornalisti e autorità locali proprio su questo punto. Contro l'epidemia si è mosso forse in ritardo (come quasi tutti) ma non ha certo lesinato aiuti e mezzi ai vari Stati, a cominciare da quello di New York, tant'è vero che il governatore Cuomo, democratico doc, lo ha persino ringraziato pubblicamente.
Alcuni incendi (forse quasi tutti) sono stati causati dall'incuria umana, da barbecues che hanno cominciato ad appiccare il fuoco alla sterpaglia. C'è poi stata anche l'azione degli ambientalisti, che fanno rima con gli animalisti, i quali hanno in pratica proibito di tagliare ampie radure antiincendio nelle foreste e nei boschi.
La violenza, sempre più criminale, continua nelle città americane, la polizia è sotto scacco. La paura potrebbe indurre un certo numero, soprattutto di anziani, a votare per Biden o a non votare affatto, premiando così chi organizza o comunque sostiene i violenti.

La valanga mediatica antitrump si ingrosserà ancor più, in quest'ultimo periodo, c'è da scommetterlo. Però noi speriamo sempre lo stesso nell'aiuto divino, spes contra spem.
Se vince la sinistra accoppiata Biden-Harris, il che vorrebbe dire riconsegnare la presidenza ad Obama per interposta persona, ciò vorrebbe forse dire che l'ira di Dio ormai non ha più limiti, che Dio ha deciso di punire l'America e con essa anche noi europei, di essa imitatori nella presente corruzione.
Nelle preghiere e mortificazioni per la vittoria di Trump bisogna anche tener conto di questo aspetto: la necessità di espiazione per le colpe commesse e che si commettono, la necessità di placare l'ira divina, concetto ben presente nella Messa Ordo Vetus (significato propiziatorio ed espiatorio della Rinnovazione incruenta del Sacrificio della Croce), andato oggi interament perduto, come tutto il resto.

Anonimo ha detto...

O.T.
Nel nome del buonismo "cambiano" la Pietà: Gesù diventa nero
La Pontificia Accademia per la vita posta il fotomontaggio contro il razzismo. Ira sul web: "Non toccate Michelangelo, vade retro"

Anonimo ha detto...

Bassetti: "no vax in Italia troppo forti e sostenuti da troppi partiti." Sarebbe interessante capire su quale pianeta vive Bassetti, visto che in Italia esiste un solo partito da destra a sinistra ed è quello dei fanatici del vaccino al soldo di Bill Gates.

https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/09/15/covid-bassetti-novax-italia-troppo-forti-sostenuti-partiti_WGdklHy3nTmB5dSyAeyHnO.html

Anonimo ha detto...

https://www.lifesitenews.com/news/vaticans-former-doctrine-head-vote-for-good-protestant-over-bad-catholic

Vatican’s former doctrine head: Vote for ‘good Protestant’ over ‘bad Catholic’

Cardinal Gerhard Müller made the comment when asked on EWTN about whether US Catholics could morally vote for pro-abortion Catholic politician Joe Biden

Anonimo ha detto...

"Tutte le premesse poste in nuce con il Vaticano II e con la rivoluzione studentesca le ritroviamo oggi proposte con coerenza dai vertici vaticani sul fronte ecclesiale e dai governanti sul fronte politico mondialista. Non stupisce quindi se le priorità del programma politico di Bergoglio coincidano con le priorità di Joe Biden. Il migrazionismo, l’ambientalismo, l’ecologismo malthusiano, l’ideologia gender, la dissoluzione della famiglia, il globalismo sono comuni all’agenda del deep state e della deep church.
Il marchio che accomuna questi movimenti è la menzogna e l’inganno, la divisione e la distruzione, l’odio per la Tradizione e per la civiltà cristiana. In definitiva, l’avversione teologica a Cristo, propria di Lucifero e dei suoi seguaci. Finché i vertici della Chiesa si ostineranno a non comportarsi loro per primi coerentemente con il proprio ruolo e con l’insegnamento di Cristo, sarà impossibile chiedere pari coerenza ai laici, che da essi prendono esempio.
Oggi vige la censura del bene, perché il male non lo tollera...siamo in guerra contro le potenze infernali. E in una guerra ci sono necessariamente due schieramenti opposti: chi si rifiuta di militare sotto le insegne di Cristo finisce inevitabilmente per aiutare i servi del Maligno." Qestro il succo, il concetto base del messaggio di mons. Viganò. Ottima la conclusione, da cui si trae un semplicissimo sillogismo: siccome chi si rifiuta di militare sotto le insegne di Cristo finisce sotto quelle di Satana, poiché Bergoglio ha cacciato Cristo dal suo magistero, sostituendolo con la fratellanza universale massonica, relegando tra i cimeli da museo titolo di Vicario di Cristo, disprezzando pubblicamente chi segue fedelmente gli insegnamenti del Divin Maestro, cosa ne consegue: chi sta veramente servendo quest'uomo? TERTIUM NON DATUR...

Anonimo ha detto...

Distanziamento è uno dei miei tanti nomi. Anzi è quello con cui sono più noto
"Diavolo" è una parola greca che deriva dal verbo διαβαλλειν (diaballein) che significa appunto "dividere"
Io sono il divisore, il distanziatore. Poi sono noto anche come "Satana". Parola ebraica (שָּׂטָן‎ Shatan) che significa letteralmente "accusatore" ma con una sfumatura giuridica: pubblico ministero.
Perché anche la magistratura è cosa mia.
(Woland)
di Sartori Andrea

Anonimo ha detto...

Viganò crede che Dio permetterà a Trump di restare presidente. Allo stesso tempo, per combattere il deep state serve combattere la chiesa anticattolica di Bergoglio. L'alleanza tra Trump e Viganò può essere decisiva per fermare il Nuovo Ordine Mondiale.

Anonimo ha detto...

Trump nominerà al posto di una giudice iper progressista di sinistra un giudice conservatore di destra. L'aborto è vicino all'abolizione totale. Come la schiavitù dei neri. Le donne che non desiderano un figlio possono darlo in adozione. Ovviamente salvo gravi eccezioni. Bene così. Continuiamo a pregare.

Anonimo ha detto...

Verissimo