Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 15 ottobre 2020

Moneta con l'effige della Madre terra coniata dalla Zecca Vaticana

Apprendiamo da ChurchMilitant che la Zecca dello Stato della Città del Vaticano lunedì scorso ha emesso una moneta d'argento da 10 euro raffigurante la "Madre Terra" - un'immagine disegnata per la Giornata Mondiale della Terra dallo scultore e incisore bergamasco Luigi Oldani.
Mentre la Cronaca numismatica [qui] ha interpretato l'icona come Madre Terra, il Vaticano l'ha dipinta come "una madre che porta la Terra, alla quale dobbiamo cura e amore come se fosse una figlia". La pubblicazione afferma che la moneta simboleggia la fertilità della terra "con lunghe spighe di grano" intrecciate con le trecce della madre ed evoca "un rimando tra passato e futuro che diventa senza tempo, quindi eterno" e sottolinea il significato dell'emissione, coerente con l'enfasi dell'attuale pontificato sull' "impegno a prendersi cura del pianeta" nell'ottica del "progetto a cui la Chiesa intende offrire il proprio sostegno, un'opera grandiosa e complessa: promuovere un'azione internazionale per garantire a tutti "il futuro, il cibo di cui c'è bisogno - sia in quantità che in qualità. - in modo che l'avanzamento economico sia accompagnato dallo sviluppo sociale, senza il quale non c'è progresso reale". Continua a stupire come si insista a parlare di istanze materiali la cui gestione armoniosa e feconda non può scaturire che dalla fedeltà al progetto del Padre, rivelato nel Figlio incarnato morto e risorto per noi e presente fino alla fine dei tempi nella Sua Chiesa; ma senza mai farne alcun cenno...
Church Militant, riporta le dichiarazioni dell'editorialista inglese Nick Donnelly, critiche nei confronti del Vaticano per aver ripreso il tema della Pachamama, nonostante l'indignazione dei cattolici sul Sinodo dell'Amazzonia del 2019 [vedi]: "Nel primo anniversario del culto della demoniaca Pachamama, il Vaticano emette una moneta che onora esplicitamente l'idolo della 'Madre Terra'!". Ha aggiunto:
"Questa è una provocazione sacrilega contro Dio. Nella Bibbia è chiaro che l'adorazione della natura incarnata negli idoli femminili è abominevole nei confronti della santità di Dio", sottolineando: "il categorico ripudio della Sacra Scrittura di antropomorfizzare o divinizzare la terra, specialmente nel contesto del culto del Vicino Oriente antico della divinità della fertilità Baal.
Questo onorare la Pachamama nel mese di ottobre - il mese in cui i cattolici di tutto il mondo dedicano una devozione speciale al Santissimo Rosario - è un insulto alla Beata Vergine Maria. Penitenza, penitenza, penitenza!"
Bergoglio ha difeso l'uso dell'idolo Pachamama nella sua esortazione apostolica Querida Amazonia, spiegando che "Non abbiamo fretta di qualificare come superstizione o paganesimo alcune espressioni religiose che nascono spontaneamente dalla vita della gente. Piuttosto, bisogna saper riconoscere il grano che cresce in mezzo alla zizzania, perché «nella pietà popolare si può cogliere la modalità in cui la fede ricevuta si è incarnata in una cultura e continua a trasmettersi».". E ha affermato: "È possibile recepire in qualche modo un simbolo indigeno senza necessariamente qualificarlo come idolatrico", insistendo sul fatto che "Un mito carico di senso spirituale può essere valorizzato e non sempre considerato un errore pagano".

L'adorazione della Pachamama nei Giardini vaticani (4 ottobre 2019 qui), con prosternazioni precedute da benedizione papale (e successiva accoglienza nella Basilica di San Pietro qui) di quella stessa dea della fertilità alla quale nei tempi arcaici (sino alla Conquista, che ha posto fine a questi abomini) si facevano sacrifici umani e riti orgiastici, configura un atto idolatrico con l'approvazione del Papa, con la sua presenza all'intera cerimonia, e la sua partecipazione attiva, con la benedizione. Violazione formale del Primo Comandamento (Non avrai altro Dio all'infuori di Me). Rinnegamento esplicito del monoteismo, della divina Monotriade. Purtroppo gli eventi idolatrici sinodali, oggetto di ripetute condanne [vedi], non solo hanno lasciato il segno (molto più grave per i suoi effetti preternaturali di quanto appaia a prima vista), ma sono stati seguìti da ulteriori esempi di improntitudine blasfema [qui - qui] nonché da cocenti offese alla Santa Madre del Signore e nostra [qui - qui]. 

Ormai non si tratta più solo di parole e atti ambigui ai quali pensavamo riuscire a far fronte denunciando e mettendo in guardia, anche se siamo sempre rimasti inascoltati; ma il Sinodo amazzonico con annessi e connessi ha dato la stura ad uno tsunami di melma pagana e dunque diabolica. L'idolatria è apertamente sdoganata... E non dimentichiamo l'ulteriore scempio de La Catholica operato dalla Dichiarazione di Abu Dhabi e conseguenze [qui], consolidate da una pletora di iniziative e convegni, stanno radicandosi in maniera ingravescente Urbi et Orbi a partire dalla Sede petrina e tempestivamente raccolte dalle diocesi più progressiste. Maria Guarini

30 commenti:

Pulex ha detto...

Signora Dr. Guarini,
Se oggi abbiamo tornato parlare su idolatria, prego, forse Lei puo indicare le fonte di quella imagine apparsa qui nell'agosto (https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/08/non-ci-sono-parole.html). Non e possibile la trovare nell'internet. Grazie.

mic ha detto...

L'america latina celebra la giornata dells pachamama il 1° agosto di ogni anno. L'immagine viene da Facebook. L'ho presa in ragione degli sponsor.
I gesuiti argentini della rete dei centri sociali (RCS) della Conferenza dei Provinciali dell'America Latina (CPAL; il "provinciale" è il gesuita a capo della sua "provincia") hanno fatto rapidamente sparire l'immagine dopo che è diventata virale sui social (solo una minima parte di Facebook, Instagram, ecc., viene indicizzata).

Bah ! ha detto...

Non e' certamente un rimando al dono di Dio qual'e' la maternita'.

E'l'immagine di una giovane poco curata , scarmigliata, un po' discinta .
Mi ricorda le nostre monete da 10 lire con l'aratro , le spighe di grano , l'uva .

E' un manifesto elettorale buono per ilsudAmerica che intitolerei " La battaglia del grano " dal momento che anche l'altra faccia della medaglia reca alla base e in cima allo scudo papale delle spighe di grano .La grafica e' fredda ,glaciale ,adatta ai tempi .

E' una moneta che si rivolge " alla pancia che deve magna' "
( mangiare).

Anonimo ha detto...

Pover'uomo preghiamo per lui .

Anonimo ha detto...

Vista la fascinazione che sembrano avere i culti pagani per una parte della chiesa (minuscolo voluto) attuale, potremmo tornare direttamente ai sacrifici umani per impetrare il favore della Pachamama e dei suoi fratelli (e sorelle).
Per cominciare, potremmo usare i Gesuiti.

Anonimo ha detto...

Mi sto accorgendo che una grande moltitudine di cattolici è d'accordo con Bergoglio sul fatto che tutte le religioni sono uguali, tutte le persone buone (e accoglienti) vanno in Paradiso e che la grande fratellanza umana è voluta da Dio. Quando provo a citare il Vangelo mi rispondono che io interpreto... Ma a che punto siamo arrivati? Vedo una grande e profonda fossa in cui sta precipitando la Chiesa. Restiamo fedeli a Gesù unico Salvatore e al suo vero Vangelo, combattiamo anche se la battaglia sarà molto dura.

Anonimo ha detto...

"Mi sto accorgendo che una grande moltitudine di cattolici è d'accordo con Bergoglio..."

Questo si chiama lavaggio del cervello!

Anonimo ha detto...

Quello e' il manifesto di un povero Vicario .

Questo e' il manifesto del Re dei RE :
https://www.youtube.com/watch?v=ksUZBg9cymk&feature=emb_logo

Anonimo ha detto...

Per 15 ottobre 2020 09:34
La risposta , caro lettore , l'ha gia' data Don Elìa :
http://lascuredielia.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

Intenti e obiettivi ecologici e pacifisti, per quanto auspicabili, appartengono molto a buoni propositi ma di carattere sociale e politico. Ben poco a che fare con il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe, e con Gesù Cristo suo Figlio e il suo insegnamento. Mi sembra che Francesco segua sempre più le orme dei teologi che si costruiscono una religione a sé, in base agli eventi e alle circostanze del divenire del mondo terreno. Fa il paio con il priore di Bose.

Anonimo ha detto...

"Vedo una grande e profonda fossa in cui sta precipitando la Chiesa": purtroppo è da oltre 60 anni che hanno iniziato scavarsi la fossa, questi chierici traditori di Cristo, mascherando il fatto con la scusa dell'aggiornamento, dell'incomprensibilità del latino, della "Chiesa della paura" da relegare tra i reperti da museo (come il titolo di Vicario di Cristo, cestinato dall'usurpatore biancovestito di Santa Marta...); oltre a scavarsela loro stessi, con le loro stesse mani ( di sporcaccioni, pervertitori di fanciulli e seminaristi innocenti, sciupafemmine, ladri, bugiardi e assassini di anime), vogliono farci cadere dentro anche i fedeli beoti e creduloni, attuando quello che Mons. Léfèbvre chiama "il colpo da maestro di satana": condurre all'inferno il gregge di Cristo facendolo obbedire ad una gerarchia di traditori, infiltrati, venduti al Lucifero anima e corpo. Cosa fare allora? resistere, resistere e ancora resistere, come diceva la buonanima del giudice Francesco Saverio Borrelli, ma non tanto a Berlusconi (ed al suo programma di riforma della magistratura) quanto a Bergoglio ed alla sua ciurma di pirati della Malesia...

Anonimo ha detto...

Per quanto si conoscano le religioni, nei fatti, non si conoscono in profondità. Questo lo affermo, non per un approfondito studio ma, attraverso la vita che mi ha portato a constatare che anche i migliori cattolici hanno una conoscenza parziale del Cattolicesimo a meno che con la Santità non abbiano ricevuto piena Sapienza.

Certo questo limite è del tutto comprensibile e del tutto umano; accanto a questo limite dell'umana potenza conoscitiva se ne situa un altro, il limite delle virtù teologali e cardinali che ostacola ulteriormente l'intelletto, il cuore, la volontà dell'uomo. Questo limite lo si nota in una vastità di lasciti del passato andati alla deriva, dispersi, distrutti eppoi dimenticati.

Qui penso a tutte le biblioteche dei monasteri, delle cattedrali scomparse tra l'indifferenza e l'ignoranza di molti. La perdita di conoscenze inimmaginabili ha privato la chiesa di un suo sapere che avrebbe potuto aprirle strade diverse da quelle da lei percorse mettendosi al passo dei tempi.

Questo mettersi al passo dei tempi e sempre rimettendosi al passo di essi alla fine ha reso la chiesa mondana e globale. Ma non era questo il suo compito. Il suo compito era quello di stare nel mondo, ma non essere del mondo.

J.M.Bergoglio ideologicamente ossessionato con la madre terra, si tiene informato con le notizie di regime e nelle sue encicliche ne ripropone la sua ruminatio.
Ora bisognerebbe che Bergoglio, per essere una vera avanguardia ecologica, si informasse sulle 'reductiones' dei suoi antenati dell'Ordine.

"Le riduzioni Gesuite, o reducciones, erano i piccoli nuclei cittadini secondo i quali erano strutturate le missioni della Compagnia di Gesù soprattutto nel Paraguay (ma anche a Nuova Granada e in Cile), frutto della strategia missionaria gesuita consistente nella realizzazione di centri (reducciones de indios) per l'evangelizzazione delle popolazioni indigene dell'America Meridionale." (Wikipedia)

Questi gesuiti si occuparono della E V A G E L I Z Z A Z I O N E, proprio da questo scopo P R I M A R I O discese tutto il resto. Chiaro?

I gesuiti non si erano inventati nulla di nuovo, sappiamo che i monaci si occuparono accanto alla E V A N G E L I Z Z A Z I O N E del prossimo anche dei territori intorno, limitrofi al monastero( vedi su Wikipedia, esempio: Feudo monastico di Bobbio: Sviluppo monastico del territorio).

E'mio profondo convincimento che un Papa, quando si occupa di qualsiasi tematica, dovrebbe trarre ispirazione, nel proporre soluzioni, dal Vangelo e dalla Storia GLORIOSA della Chiesa. L'attualità del mondo denuncia solo un aspetto delle patologie dal presente, ormai patologie della chiesa stessa, e non offre rimedio alcuno, perché ogni rimedio proposto è mondano e manca dell'Essere, della Vita, della Verità e non offre alcuna Via di reale risanamento né della Creatura né del Creato.

Anonimo ha detto...

Per quanto si conoscano le religioni, nei fatti, non si conoscono in profondità. Questo lo affermo, non per un approfondito studio ma, attraverso la vita che mi ha portato a constatare che anche i migliori cattolici hanno una conoscenza parziale del Cattolicesimo a meno che con la Santità non abbiano ricevuto piena Sapienza.

Certo questo limite è del tutto comprensibile e del tutto umano; accanto a questo limite dell'umana potenza conoscitiva se ne situa un altro, il limite delle virtù teologali e cardinali che ostacola ulteriormente l'intelletto, il cuore, la volontà dell'uomo. Questo limite lo si nota in una vastità di lasciti del passato andati alla deriva, dispersi, distrutti eppoi dimenticati.

Qui penso a tutte le biblioteche dei monasteri, delle cattedrali scomparse tra l'indifferenza e l'ignoranza di molti. La perdita di conoscenze inimmaginabili ha privato la chiesa di un suo sapere che avrebbe potuto aprirle strade diverse da quelle da lei percorse mettendosi al passo dei tempi.

Questo mettersi al passo dei tempi e sempre rimettendosi al passo di essi alla fine ha reso la chiesa mondana e globale. Ma non era questo il suo compito. Il suo compito era quello di stare nel mondo, ma non essere del mondo.

J.M.Bergoglio ideologicamente ossessionato con la madre terra, si tiene informato con le notizie di regime e nelle sue encicliche ne ripropone la sua ruminatio.
Ora bisognerebbe che Bergoglio, per essere una vera avanguardia ecologica, si informasse sulle 'reductiones' dei suoi antenati dell'Ordine.

"Le riduzioni Gesuite, o reducciones, erano i piccoli nuclei cittadini secondo i quali erano strutturate le missioni della Compagnia di Gesù soprattutto nel Paraguay (ma anche a Nuova Granada e in Cile), frutto della strategia missionaria gesuita consistente nella realizzazione di centri (reducciones de indios) per l'evangelizzazione delle popolazioni indigene dell'America Meridionale." (Wikipedia)

Questi gesuiti si occuparono della E V A G E L I Z Z A Z I O N E, proprio da questo scopo P R I M A R I O discese tutto il resto. Chiaro?

I gesuiti non si erano inventati nulla di nuovo, sappiamo che i monaci si occuparono accanto alla E V A N G E L I Z Z A Z I O N E del prossimo anche dei territori intorno, limitrofi al monastero( vedi su Wikipedia, esempio: Feudo monastico di Bobbio: Sviluppo monastico del territorio).

E'mio profondo convincimento che un Papa, quando si occupa di qualsiasi tematica, dovrebbe trarre ispirazione, nel proporre soluzioni, dal Vangelo e dalla Storia GLORIOSA della Chiesa. L'attualità del mondo denuncia solo un aspetto delle patologie dal presente, ormai patologie della chiesa stessa, e non offre rimedio alcuno, perché ogni rimedio proposto è mondano e manca dell'Essere, della Vita, della Verità e non offre alcuna Via di reale risanamento né della Creatura né del Creato.

Anonimo ha detto...

L'enciclica "Fratelli Tutti" è molto interessante almeno per due motivi:
1) il Papa sottolinea che questa enciclica ha avuto l'apporto molto significativo del grande Imam, con il quale è stato firmato il discorso di Abu Dhabi nel 2019, dal quale l'enciclica stessa evidentemente discende; un manifesto di pace e fraternità universale senza mai citare Gesù Cristo, sostanzialmente vicino ai valori della rivoluzione francese;
2) il Papa dimostra di essere molto vicino a chi sostiene la globalizzazione. A questo proposito è molto precipuo il passaggio relativo alla pandemia del covid 19 che stiamo vivendo e "al sogno di un'umanità unica".
Da lì ad arrivare all'unica religione universale, almeno in teoria, il passo è breve.
Beh, veramente in pratica no, perché l'ostacolo è Gesù Cristo e perché il Papa è, o dovrebbe essere, almeno in teoria, ripetiamo il concetto, il capo visibile della Chiesa (il famoso vicario di Cristo eliminato come epiteto dall'annuario pontificio) e dei fedeli cattolici.
Ma insomma, se sogniamo un'unica umanità essere cattolico o non esserlo non fa forse tanta differenza.
Così come essere Papa o non esserlo.
Ma questo lo aggiungo io, sia ben chiaro...
Non so però se si tratti di un sogno, di un incubo, o della realtà.
Cit. Luca Dal Bon

Anonimo ha detto...

Negli USA è stata impietosamente stroncata da ambienti cattolici di ogni genere, la chiamano Tutti frutti........per palati esigenti e menti raffinate.

Anonimo ha detto...

Vedo giornalisti e prelati andare avanti come katerpillar come Bergoglio: sanno quello che fanno e la cosa è palese che sanno, hanno tutto da perdere , pensano comunque i più ingenui che gli altri di ingenuità non ne hanno, e quindi avanti con le menzogne spiattellate come verità anche di fronte ad un Porro che li sbugiarda in diretta, massima calma nell'affermare che oognuno ha diritto alle proprie opinioni... et voilà ...la gente beota si mascherina ed offre pure 2 euro per un 'emergenza inesistente ...al momento almeno. Quando li avranno appati e vaccinati in numero congruo allora inizieranno i decessi... idem le pachamame con priapo con fallo in erezione.... perchè questo ci stava sulla coperta della dea terra il 4 ottobre pre covid...tra poco le imporranno a tutti.

Anonimo ha detto...

Questi gesuiti si occuparono della E V A G E L I Z Z A Z I O N E, proprio da questo scopo P R I M A R I O discese tutto il resto. Chiaro?


L'attuale pontefice esprime la tardiva resipescenza dell'istituto in ordine all'infausto accoppiameto storico tra colonialismo e evangelizzazione  (già denunciato da Poolo VI) che sostanzialmente è consistito in uno scambio terre (oro) contro anime

Non bisogna essere particolarmente "preparati" per comprendere come strappare i popoli dai loro ancestrali modi di vita per imporregliene altri abbia determinato il crollo di intere società native che si reggono come un edificio su un equilibrio di valori molto delicato. 


Mettere i nativi nelle reducciones (organizzate sul modello del castrum romano) anche se li ha salvati dalla furia domenicana (e quindi dall'encomienda) significa non aver  neanche tentato di comprendere cosa significa per un autoctono la relazione che intercorre tra foresta e abitato. Non per nulla le migrazioni dei Tupì Guarani, alla disperata ricerca di una "terra senza male", sono la dimostrazione palmare di un fallimento clamoroso le cui conseguenze le stiamo giustamente pagando ai nostri giorni come cavallo di ritorno


Si chiama nemesi

Anonimo ha detto...

il commento precedente sui Tupì Guarani non è piaciuto chissà se piacerà quest'altro (alla parola scientisti sarebbe da aggiungere quella di "missionari"

Ancora si vuole nascondere la polvere (diciamo polvere per educazione)sotto il tappeto
Scrive il Guénon: “Forse bisognerebbe cercare altrove la ragione per
la quale gli “scientisti” si sono tanto accaniti a screditare ogni
concezione diversa, da questa presentandola come una“superstizione” dovuta all’immaginazione dei ‘primitivi’, i quali secondo loro non possono essere altro che selvaggi o uomini dalla mentalità infantile, come vogliono le
teorie “evoluzionistiche”; e, si tratti da parte loro d’incomprensione o di un partito presom riescono infatti a darne un’idea sufficientemente carica-
turale ...Il mondo corporeo, in realtà, non dev’essere considerato
come un tutto sufficiente a sé stesso, né come qualcosa d’isolato della
manifestazione universale .. esso deriva interamente dall’ordine
sottile ...” (R. Guénon, 2003, 199-200; sulla stessa linea Raimon
Panikkar, 2015, 42).

Anonimo ha detto...

Il Papa: è tempo di sottoscrivere un patto educativo globale

https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-10/papa-francesco-lateranense-global-compact-patto-educativo.html

Anonimo ha detto...

Del patto educativo globale mic ne ha parlato qui https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/09/lumanesimo-cristiano-e-lumanesimo-di.html

Anonimo ha detto...

E qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/09/tutti-scuola-dellanticristo-ma-un.html

Anonimo ha detto...

Ormai temo che il dado sia tratto. Oggi ho guardato 10 minuti di trasmissione televisiva sulle reti RAI, la narrativa è uguale a quella di marzo, anzi, più allarmistica e angosciante ancora. I virologi-star latrano all'unisono che "ci aspettano mesi durissimi" e che nemmeno nel 2021 saremo liberi di tornate a vivere. È una sentenza capitale emessa, senza possibilità di appello, contro il popolo. In più, noi siamo stanchi, veniamo da 8 mesi in un frullatore mediatico. E siamo solo a ottobre, l'inverno è ancora tutto là davanti. L'Al Qaeda sanitaria spara ad alzo zero, ha il generale inverno dalla sua e può contare su una discreta base di consenzienti terrorizzati e/o lobotomizzati. Nelle auguste stanze si sta decidendo se chiudere adesso per "salvare il Natale" o se chiudere a Natale per fare un bel regalo a Jeff Bezos (come se ne avesse bisogno). Penso che prevarrà la prima ipotesi. Ma non sarà come a marzo. Chiuderanno le attività ludico-ricreative e l'istruzione. Dobbiamo fare comunità, anche in rete, per affrontare con il minor danno possibile per l'ecologia della nostra mente i mesi che ci aspettano. E organizzarci, sul piano politico, per cercare di non farci sopraffare. Nervi saldi, iniziativa e buon umore!
Paolo Borgognone su Fb

Anonimo ha detto...

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/dipendera-dagli-italiani-lo-scaricabarile-di-conte-per-nascondere-i-fallimenti-del-suo-governo/

Anonimo ha detto...

Nuovo conio Vaticano
Dalla Mater Dei alla madre terra

Anonimo ha detto...

Sì , poi andremo nel centro della terra..fino all'asse della terra

Anonimo ha detto...

Corre sul web la news che un alto rappresentante del governo messicano si recherà in Vaticano con la petizione rivolta al capo della CC di fare pubbliche scuse sulla conquista spagnola e sui misfatti dei conquistadores e susseguente mea culpa......ora storicamente non è che il Messico all'epoca fosse governato da pacifici e democratici regnanti, Maya e ancor più Aztechi erano sempre in guerra fra le varie tribù, con sacrifici umani raccapriccianti al dio sole o a Kukulkan, quindi, quand'anche i conquistadores fossero stati ciò che effettivamente erano, predoni e ladri seriali, non si può negare che furono aiutati da molte tribù che non ne potevano più della ferocia degli Aztechi, tornando a tempi più recenti, anni '20 del secolo scorso la repressione governativa massonica contro i cristeros fu spietata e feroce, quindi io mi vergognerei di fare simili richieste, per amore di verità storica......continua......

Anonimo ha detto...

I vescovi italiani se ne sono inventata un’altra. Ecco cosa dice il sito della CEI (Conferenza episcopale italiana): “Nasce in Italia il “Cammino Laudato si’”, una nuova via di pellegrinaggio che unisce la valorizzazione del territorio e un approccio esperienziale ai temi dell’ecologia integrale".
Stefano Fontana
https://lanuovabq.it/it/in-pellegrinaggio-verso-il-santuario-del-mondo-il-cammino-laudato-si-dei-vescovi-italiani

16 Ott 2020 ha detto...

Verso Un'Europa Dei Popoli E Delle Nazioni Antonio Maria Rinaldi Daniele Capezzone
https://www.youtube.com/watch?v=Gy-LyUS3M0c

Anonimo ha detto...

IRASCIMINI ET NOLITE PECCARE.
Questa espressione del Salmista (Ps.4,5) che san Paolo cita nell'Epistola della scorsa domenica e che è molto familare al cristiano pechè risuona nei salmi della Compieta della domenica, mi è ritornata alla mente di fronte all'idolatria fatta moneta.
Nella sua singolarità essa esprime due concetti poco comprensibili all'uomo moderno ma altrettanto necessari in queste perigliose circostanze.
Secondo l'insegnamento di San Giovanni Crisostomo (Hom. XI in nath, 344-407) soltanto colui che si arrabbia senza motivo è colpevole; chi si adira per un motivo giusto non incorre in nessuna colpa. Poiché, se mancasse la collera, non progredirebbe la conoscenza di Dio, i giudizi non avrebbero consistenza ed i crimini non sarebbero repressi.
Ed ancor più: CHI NON SI INCOLLERISCE QUANDO LO ESIGE LA RAGIONE PECCA GRAVEMENTE poiché la pazienza non regolata dalla ragione propaga i vizi, favorisce le negligenze e porta al male, non soltanto i cattivi ma, soprattutto, i buoni. E tuttavia l'Apostolo delle Genti immediatamente dopo aggiunge : Il sole non tramonti sull'ira vostra, nè fate posto al diavolo (Ef.4, 26-27) ossia la santa ira non si trasformi in occasione di rancore e di disprezzo e il santo zelo non sia motivo di turbamento del cuore.
EXURGE DOMINE ET JUDICA CAUSAM TUAM (Ps. 73,22) non è soltanto la divisa del S.Uffizio ma l'ardente invocazione al Signore affinchè prenda lui stesso la difesa del Suo onore e di quello della Santa Chiesa.
Enzo Gallo

Anonimo ha detto...

Mentre l'Islam persegue coerentemente la sua missione storica basata sulla decapitazione di chi non si sottomette al profeta, bergoglio insiste sull'utopia infantile della religione unica mondiale.