Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 3 ottobre 2020

Pellegrinaggio 10 Ottobre Coordinamento Regionale Toscano “Benedetto XVI”

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Il Coordinamento Regionale Toscano “Benedetto XVI” per l’applicazione del motu proprio Summorum Pontificum conferma che sabato 10 ottobre 2020 si terrà il suo XIII pellegrinaggio annuale al Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero (LI).
Tuttavia per disposizione delle Autorità competenti e del tutto inaspettatamente la S. Messa è stata spostata al pomeriggio.
Il ritrovo dei pellegrini sarà dunque alle ore 14:40 nel piazzale dei pullman in via Giovanni XXIII a Montenero Alto. La S. Messa sarà celebrata nella piazza antistante il Santuario alle ore 15:00: la celebrazione e il servizio liturgico saranno a cura dell’Istituto Cristo Re e Sommo Sacerdote (ICRSP). Si ricorda ancora che, a causa delle misure di distanziamento sociale, i posti sulla piazza saranno contingentati e non saranno distribuiti libretti per seguire la messa: il pdf scaricabile della messa sarà pubblicato a breve sul blog del Coordinamento.
Dopo la S. Messa, per chi vorrà, un momento di incontro conviviale si svolgerà nell’ampio giardino della Villa del Sacro Cuore (via Numa Campi a Montenero Basso).
Si invitano ancora i pellegrini a seguire con pazienza la normativa sanitaria vigente.
Il Coordinamento si augura che questo cambio di programma, improvviso e imprevedibile, non crei ai pellegrini eccessivi disagi, dei quali comunque si rammarica, pur declinandone la responsabilità.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=c6tF9V34R-U&feature=youtu.be
Assedio di Gerico : Orazione mondiale dal 7 al 13 Ottobre 2020
Radio Buon Consiglio
Intervista a padre Hector Ramirez

https://materfatima.org/comunion-reparadora/

Anonimo ha detto...

Tra i cattolici, molte teste fasciate.

Anonimo ha detto...

Prego poi nel Signore tutti i mie frati sacerdoti che sono e saranno e desiderano essere sacerdoti dell’Altissimo, che quando vorranno celebrare la Messa, puri, in purità offrano con riverenza il vero Sacrificio del Santissimo Corpo e Sangue del Signore nostro Gesù Cristo, con intenzione santa e monda, non per motivi terreni, né per timore o amore di alcun uomo, come se dovessero piacere agli uomini (cf. Ef 6,6; Col 3,22).

Ma ogni volontà, per quanto l’aiuta la Grazia divina, si orienti a Dio, desiderando con la Messa di piacere soltanto al Sommo Signore, poiché in essa Egli solo opera come a Lui piace. Poiché è Lui stesso che dice: “Fate questo in memoria di Me” (Lc 22,19).

Se uno farà diversamente, diventa un Giuda traditore e si fa reo del Corpo e Sangue del Signore (cf. 1 Cor 11,27).
(San Francesco di Assisi)

Anonimo ha detto...

SEMBRA SCRITTO QUESTA MATTINA...

"Dopo aver convocato i suoi fratelli poco prima della sua morte (1226), san Francesco avvertì su tribolazioni future, dicendo: “Fratelli agite con forza e fermezza in attesa del Signore. Un periodo di grandi tribolazioni e afflizioni in cui grandi pericoli e imbarazzi temporali e spirituali accadranno; la carità di molti si raffredderà e l’iniquità dei malvagi abbonderà. Il potere dei demoni sarà più grande del solito, la purezza immacolata della nostra comunità religiosa e di altri saranno appassiti al punto che ben pochi fra i cristiani vorranno obbedire al vero sommo Pontefice e alla Chiesa Romana con un cuore sincero e perfetta carità.

“Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore. Mentre gli scandali si moltiplicheranno, la nostra congregazione religiosa sarà divisa tra altre che saranno completamente distrutte, perché i loro membri non si opporranno, ma consentiranno all’errore. Ci saranno così tante e tali opinioni e divisioni tra la gente, e tra i religiosi e i chierici che, se quei giorni malefici non fossero abbreviati, come annunciato dal Vangelo, anche gli eletti cadrebbero nell’errore (se fosse possibile), se in tale uragano non fossero protetti dall’ immensa misericordia di Dio. Così la nostra Regola e il nostro modo di vita saranno violentemente attaccati da alcuni. Delle tentazioni terribili sorgeranno. Coloro che supereranno la grande prova riceveranno la corona della vita. Guai a quelli tiepidi che metteranno ogni loro speranza nella vita religiosa, senza resistere saldamente alle tentazioni consentite per provare gli eletti.

Coloro che nel fervore spirituale abbracceranno la pietà con la carità e zelo per la verità, subiranno persecuzioni e insulti come se fossero scismatici e disobbedienti. Perché i loro persecutori, spronati da spiriti maligni, diranno che in questo modo prestano grande onore a Dio nell’uccidere e rimuovere dalla terra degli uomini tanto cattivi. Allora il Signore sarà il rifugio degli afflitti e lui li salverà, perché hanno sperato in Lui. E poi per rispettare il loro Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, acquistando con la morte dalla vita eterna, non volendo conformarsi all’errore e alla perfidia, per assolutamente non temere la morte. Così alcuni predicatori terranno la verità in silenzio e negandola la calpesteranno.
“La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore”.

(Opera Omnia S. Francisci Assisiatis, col. 430)

4 ott 2020 ha detto...

Diretta S. Messa Solennità San Francesco d'Assisi Patrono d'Italia - Vocogno 2020

radicatinellafede
https://www.youtube.com/watch?v=QHskVyS12QY&feature=youtu.be

Per i fedeli che sono impossibilitati a spostarsi per raggiungere la chiesa per la S. Messa ecco la possibilità di seguirla in diretta streaming trasmessa dalla Chiesa di S. Caterina V. M. in Vocogno (VB).

tralcio ha detto...

Fratelli tutti... Comincia così l'elogio alla "fraternità universale".

La realtà delle cose e il significato delle parole dice che il fratello ha in comune i genitori (o almeno uno, anche se si diceva "fratellastro", come peggiorativo del normale).

Per essere figli della "madre terra" basta essere presenti: ciò ci configura come fratelli.
Tuttavia San Francesco non fa affermazioni così banali, perché il "cantico delle creature" rimanda a un Creatore. E dentro l'amore del Creatore per le creature c'è il mistero dell'Incarnazione, così magistralmente rappresentata nella devozione del presepio. L'Incarnazione rimanda alla Redenzione, così crudamente incarnata da San Francesco nelle sue stigmate che l'hanno visto misteriosamente unito a Cristo nel sacrificio d'amore.

Essere cristiani, di Cristo, dice di una realtà ulteriore rispetto alla mera fraternità universale in forza della comune "madre terra". E dice di una misteriosa "adozione a figli" permessa dal battesimo, ovvero da un sacramento con il quale la Chiesa, Sposa di Cristo, genera figli a questa misteriosa fraternità che ci rende "figli di Dio nel Figlio Gesù".

Il "Fratelli tutti" di San Francesco citato dalle ammonizioni è questo:
"Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce. Le pecore del Signore lo seguirono nella tribolazione e nella persecuzione e nell’ignominia, nella fame e nella sete, nell’infermità e nella tentazione e in altre simili cose e ne ricevettero dal Signore la vita eterna. Perciò è grande vergogna per noi servi del Signore il fatto che i santi operarono con i fatti e noi raccontando le cose che essi fecero ne vogliamo ricevere onore e gloria".

Oso dire che non poteva esserci citazione più decontestualizzata e fuorviante di questo inciso per collocarlo in un testo adatto al "nuovo ordine mondiale" che non fa onore al Santo di Assisi e a chi si è appropriato per la prima volta nella storia, di quel nome.

Fratelli tutti sono quelli che vivono nella fede di Cristo, non quelli che il Cristo lo schifano e i fratelli li perseguitano!

E come la Laudato sì ha mistificato, qui, purtroppo, si persevera, marchio di fabbetica di ispirazioni dalle quali sarebbe bene guardarsi con grande cura, discernendo gli spiriti!
Se c'è una cultura mercantile e propensa allo scarto di ciò che non si confà al mainstream essa è proprio quella a cui la chiesa post conciliare e santamartesca si è allineata acriticamente e profondendo ogni energia nell'azzerbinamento ricercandone il plauso!