Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 22 novembre 2020

Cristo Universorum Rex hodie et semper

Nell'Anno Liturgico dell'Ordo Antiquior, e a coronamento di esso, la festa di Cristo Re è assegnata all'ultima domenica di ottobre, ultima Domenica prima della Festa di Tutti i Santi, che tali sono in virtù di Lui, mentre il Messale romano riformato, approvato da Paolo VI nel 1969, la colloca all'ultima domenica dell'anno liturgico. Dunque comunemente la si celebra oggi.
Riproponiamo un testo da rivisitare per i lettori abituali e da meditare per i nuovi per meglio comprendere ciò che sta avvenendo della Tradizione, ma soprattutto della Regalità di Nostro Signore, universorum Rex = Re di tutti e di tutte le cose. E non soltanto genericamente Re dell'universo, come l'ha declassato la Festa di Cristo Re del NO, che indebolisce la dimensione storica, immanente del Regno : Daniele di Sorco, La festa di Cristo Re nella storia, nella liturgia, nella teologia
Può essere interessante riprendere anche questo testo : Oggi celebriamo Cristo, universorum Rex, ponendo attenzione all'Inno Te sæculórum Príncipem, e all'indicazione delle strofe inopinatamente soppresse (nel Mattutino e nelle Lodi) e quindi non più né pregate né meditate sui nuovi breviari... Poi dicono che non è cambiato nulla! 
Completo con questi altri link:
  • Arcivescovo Viganò: Cristo Re è stato 'detronizzato' non solo 'dalla società ma anche dalla Chiesa' [qui]
  • Leone XIII. Atto di Consacrazione del genere umano a Cristo Re [qui
  • Il nostro Signore e il nostro Re, dove lo hanno messo? [qui]

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Da giorni media e politica discutono, in vista del Natale, dello shopping (l'impeccabile ma troppo italiano «acquisti» è superato), dei cenoni e delle piste da sci.
L'Avvento e la Messa, che del Natale sono l'anima, non se li fila invece nessuno.
Ecco perché, per quanto mi riguarda, la pandemia è solo un dramma che si aggiunge ad uno precedente.
I cristiani asintomatici.

Anonimo ha detto...

SOLENNITÀ DI CRISTO RE
(22 Novembre 2020)

J. X. l.
La solennità di Cristo Re attualmente conclude l’anno liturgico, prima che la liturgia ricordi la venuta di Cristo nel mondo, con il periodo d’Avvento e poi col Natale. Quando questa festa fu istituita nel 1925, però, il Papa la fissò all’ultima domenica di Ottobre, cioè la domenica precedente la festa di Ognissanti.
La Chiesa, naturalmente, ha sempre creduto alla regalità di Cristo e lo testimonia il titolo con cui Lo ha sempre invocato: Kýrios, in greco, Dóminus, in latino, Signore, in italiano, Lord, in inglese... tutti titoli che si attribuiscono a chi esercita un potere, cioè a chi regna. L’istituzione della festa, invece, è molto recente e risale al 1925, neanche un secolo, poiché è negli ultimi secoli, e in particolare nel Novecento, che si è diffusa l’idea, dalla quale siamo tutt’ora pervasi, secondo cui Cristo debba restare confinato nelle chiese e nelle sagrestie e che dunque, debba essere espulso dalla vita pubblica. Una mentalità che si è grandemente diffusa grazie soprattutto ai media. Da qui la necessità di ricordare la regalità di Gesù.
Quando noi ci troviamo in un regno (ma questo vale anche per le moderne repubbliche), possiamo mai pensare che ci sia un posto o una regione, in quel regno, in cui la legge del re non valga? Una città in cui non viga? Se così fosse dovremmo concludere che quella regione o città non fa parte del regno, poiché ha leggi diverse. Ora, noi sappiamo che il regno di Cristo è spirituale, poiché ce lo ha detto Lui stesso, quando era interrogato da Ponzio Pilato, a cui disse: «Il mio regno non è di questo mondo» [Gv 18,36]. Però sappiamo anche che Gesù è Dio, cioè è il Creatore, quindi non c’è cosa creata che sia fuori la sua sovranità: tutto ciò che è creato è sotto il dominio di Cristo. Quindi, ogni angolo di questo mondo, ogni istante della nostra vita e della storia, appartiene a Cristo in quanto Creatore. Proprio perché è spirituale, il regno di Cristo non è limitato ai cieli, ma si estende anche qui sulla terra.

Anonimo ha detto...

... segue

Gesù, allora, è Creatore e, in quanto tale, è anche legislatore, allo stesso modo (giusto per fare un esempio) di come un ingegnere, nell’atto stesso del progettare una macchina, dà ad essa la regola di come debba funzionare e di come debba essere usata. E come l’ingegnere istruisce chi, in seguito, deve usare la sua macchina, così Dio ha dato la legge naturale e la sua Legge dei Dieci Comandamenti, dando poi alle sue creature il compito di eseguire e mettere in pratica tutte le sue Leggi, quelle morali e quelle naturali, ognuno secondo ciò che gli è proprio: agli esseri inanimati e agli animali secondo la loro natura; agli Angeli e agli Uomini secondo la libertà. Dio, infatti, ha creato l’uomo libero, perciò non impone la sua Legge come fosse una necessità di natura, ma la propone nella libertà; questo perché Dio propone all’uomo di essere Suo collaboratore.
Per continuare con l’immagine dell’ingegnere, quando succede che qualcosa va storto nella macchina che ha progettato, si ricorre proprio a lui per ripararla. In questo caso l’ingegnere si fa giudice poiché giudica il guasto e decide come esso debba essere riparato. Così anche Gesù diventa giudice perché mette a posto il Creato dopo che il nemico, cioè il diavolo, lo aveva manomesso col peccato. Ma mentre l’ingegnere ha a che fare con dei pezzi meccanici, Gesù, invece, ha a che fare con “ingranaggi liberi”, per cui Gesù non giudica semplicemente, ma ci interpella e ci chiede: «Ma tu, vuoi essere “aggiustato”?». È questo che opera la Misericordia di Dio; è questo che ha fatto la Passione e la Morte in Croce di Gesù: ci prende e, con pazienza (parola che deriva proprio dal verbo patire, cioè soffrire) ci “aggiusta”, ci rende cioè giusti secondo il progetto originario di Dio.
L’ingegnere, inoltre, quando vede un pezzo irrimediabilmente guasto, lo getta via. L’ingegnere, però, è uomo, mentre Gesù è Dio: per Lui non c’è mai nulla di irrimediabile, poiché Gesù è l’onnipotente. Noi diventiamo irrimediabilmente guasti solo quando noi vogliamo esserlo, solo quando siamo noi a rifiutare la Grazia di Dio. Solo allora Gesù, giusto giudice, ci getta via: è questo l’inferno, quando noi, ostinatamente, ci rifiutiamo di far parte del disegno di amore di Dio. Dio è amore, è luce, è gioia e non voler far parte di questo Suo progetto, significa abbracciare l’odio, le tenebre e la tristezza per l’eternità («dove sarà pianto e stridore di denti», dice Gesù in diverse occasioni per indicare l’inferno).
A questo punto possiamo comprendere come mai Pio XI decise di mettere in relazione questa festa con la festa di Ognissanti: perché i Santi sono la testimonianza del successo di Dio. I Santi sono coloro che hanno detto sì alla proposta di Dio, sono coloro che si sono fatti “aggiustare” dalla divina Misericordia, si son fatti redimere dal Preziosissimo Sangue. E capiamo anche perché oggi questa festa sia messa in relazione con l’Avvento: perché è proprio per questo che Cristo è venuto nel mondo, per rendere giuste le sue creature, per riportare il Creato al primitivo volere di Dio mediante la sua Passione e Morte in Croce.
Mettiamo il nostro cuore nelle amorevoli mani della Vergine Maria: lei è Regina del Sì poiché ha detto sì a Dio e, per mezzo del suo Sì, Dio ha salvato il mondo. Lei è anche la Madre del Sì, perché in Gesù c’è il Sì di Dio Padre a tutte le sue promesse, al suo disegno d’amore. Lei, infine, è Regina del cielo e della terra poiché con la sua libertà ha obbedito, diventando, per mezzo della sua obbedienza, partecipe in modo speciale della regalità di Cristo. Ci ottenga Lei un cuore sincero e pronto al volere di Dio.
JXP sit semper in cordibus nostris.

Anonimo ha detto...

Dal prossimo anno la Festa diocesana della gioventù, negli anni in cui non c'è quella mondiale,sarà celebrata l'ultima domenica dell'anno liturgico (fonte:Vatican insider). Così coprirà la solennità di Cristo Re, come la Giornata della pace oblitera la solennità della Divina Maternità di Maria Santissima, sgradita a ecumenisti e neoariani.
Antonio (Roma).

Marisa ha detto...

Nostro Signore e nostro Dio!

Anonimo ha detto...

Rosario da Lourdes in corso, in TV 2000, 2do mistero, il sacerdote dice che Gesù manda gli apostoli fino ai confini del mondo per convertire "non con le opere, ma con la testimonianza": e il passo " chi crederà sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato?", scomparso; eh sì, il proselitismo ( coercitivo, tipico della Chiesa della paura, quella preconciliare) è una sciocchezza, dixit Bergoglius...

Anonimo ha detto...

Questa per me è la prova provata che l'operazione in atto è diabolica:

La chiesa si diceva cattolica, cioè universale , perché portava la Parola del Signore nostro Gesù Cristo a tutte le genti.

La chiesa si dice cattolica, cioè universale, perché, diventata ecumenica o meglio sincretista, porta a tutte le genti la sintesi delle eresie delle religioni, delle credenze, dei miti, delle filosofie del mondo, cioè porta e semina la confusione universalmente.

Non scomparirà solo il Cattolicesimo, scompariranno tutte le altre religioni, credenze e filosofie, scomparirà la spiritualità in senso lato...sarà l'inferno.

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/il-popolo-tedesco-lotta/

Il popolo tedesco lotta
Maurizio Blondet 22 Novembre 2020
La #Germania è caduta. Il loro governo ha approvato una legge che RIMUOVE i loro diritti costituzionali. La polizia ora può entrare nelle loro case per qualsiasi motivo. Hanno perso il diritto di riunirsi. Centinaia di migliaia stiano protestando a #Berlino...

Anonimo ha detto...

La clorochina funziona, eccome
https://www.lanuovabq.it/it/la-clorochina-funziona-eccome
E'cio' che ho detto fin dall'inizio :" Se i Medici non si fanno valere..."
Vuoi fare il Medico o vuoi fare il Notaio ?

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/in-italia-invece-ce-lo-stato-di-diritto/

In Italia invece c’è lo stato di diritto
Maurizio Blondet 22 Novembre 2020
Questo tizio è un senatore di Matteo Renzi, anzi il presidente dei senatori di Renzi....

Ave Maria ! ha detto...

Ricorrenza Rue du Bac : Questo e' il programma in S.Andrea delle fratte - Roma

https://it-it.facebook.com/madonnadelmiracolo/photos/a.600497963349525/3680847588647865/?type=3&theater

Programma
FESTA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

DAL 18 AL 26 NOVEMBRE
NOVENA ALLA B.V.M. DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

La novena sarà trasmessa in diretta su facebook ogni giorno.

SS. Messe feriali 8, 10, 12, 18
SS. Messe festive 8, 10, 12, 17:30, 19

Ore 17,20 (domenica, ore 16:50): Rosario meditato e Novena – S. Messa
I frati sono a disposizione per la benedizione delle Medaglie miracolose

VENERDI’, 27 NOVEMBRE
FESTA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA
La Basilica resterà aperta, ininterrottamente, dalle 6:30 alle 21.

SS. Messe ore 7, 8, 10, 12, 15:30, 18, 20. LA

SUPPLICA SARA’ RECITATA DURANTE TUTTE LE MESSE.
Al termine di ogni messa, avrà luogo la benedizione delle medagliette.
Sarà possibile confessarsi nei seguenti orari: 7-13; 15-20

Ore 12: Supplica della Medaglia Miracolosa e S. Messa presieduta dal Parroco, P. Giacomo M. D’Orta.

Ore 17.15: Santo Rosario e recita della Supplica.

Ore 18: Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.R. Card. Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore.

Anonimo ha detto...

Secondo Scalfari, per Bergoglio Dio non è cristiano. La missione dichiarata di Bergoglio è quella di aprire la strada alla religione unica mondiale. Scalfari ha soltanto confermato ciò che era già evidente a tutti. Bergoglio non è cristiano. Bergoglio è il falso profeta del Nuovo Ordine Mondiale.
https://www.ilsussidiario.net/news/scalfari-per-il-papa-dio-non-e-cristiano-va-difeso-per-non-perdere-sua-battaglia/2095659/

Anonimo ha detto...

Oggi ( Domenica 22 Nov 2020 per chi legge ) è la festa di Cristo Re dell'Universo.
Esiste una forza misteriosa che rende un ragazzo di 15 anni talmente coraggioso da saper resistere a offerte di carriera e di denaro ma anche a torture orribili pur di non rinnegare la fede.
Josè Sanchez del Rio era il giovanissimo attendente di un ufficiale dei Cristeros durante la guerra civile messicana.
Nel 1928 fu fatto prigioniero. Prima gli offrirono denaro e la possibilità di entrare nell'accademia militare, a patto che rinunciasse alla sua fede. Poi, davanti al suo diniego fu torturato, "gli fu scuoiata la pianta dei piedi e fu costretto a raggiungere a piedi il cimitero. Lì, posto davanti alla fossa in cui sarebbe stato sepolto, fu pugnalato non mortalmente e gli fu chiesto nuovamente di rinnegare la sua fede, ma José non lo fece e ad ogni ferita gridava "Viva Cristo Re". Chiese poi di venire fucilato, ma il capitano, innervosito dall'atteggiamento del ragazzo gli sparò sul posto con la sua pistola. José ormai agonizzante morì dopo essere riuscito a tracciare una croce sul terreno con il suo sangue".
Qual è questa forza?
Da dove viene?
Anche oggi, nelle nostre città, incontriamo chi vuole toglierci la nostra fede. Qualcuno col fucile d'assalto o con la lama di un coltello, come a Vienna o a Nizza.
Altri, ben più pericolosi, con le profferte relativiste di una società immanente e senza Dio, in cui ciascuno cerchi semplicemente il proprio piacere.
A ognuno la scelta, e le sue conseguenze, in questa e nell'altra vita.
Buona festa di Cristo Re a tutti!
Senatore Simone Pillon

Formidabile ! Tempo 16:01 ha detto...

Omelia - LA REGALITÀ DI CRISTO -
P. Donato M. Donadello, FI.

https://www.youtube.com/watch?v=hZocHuizapU

Santuario Madonna dei Boschi
Omelia della Santa Messa del 22 novembre 2020, solennità di Cristo Re, tenuta da P. Donato M. DOnadello, FI.

Anonimo ha detto...

"La missione dichiarata di Bergoglio è quella di aprire la strada alla religione unica mondiale... Bergoglio non è cristiano." : e che, ce ne accorgiamo solo adesso? Gnocchi e Palmaro se ne sono accorti subito ("Questo papa non ci piace") e per tale motivo sono stati cacciati da Radio Maria, quando Padre Livio era bergogliano fino al midollo (forse ultimamente si sta un po' ricredendo...). Ma il bello, anzi il brutto, è che i cattocomunisti bergogliani, lessati ben bene coma la famosa rana bollita, si ostinano a non vedere, a non capire, e se cerchi di far aprir loro gli occhi, ti si scagliano contro come belve assetate di sangue...; i peggiori, poi, sono i preti bergogliani, gente da incubo, tanto sono accaniti, tanto viscerale è il loro odio per i pochi veri cattolici rimasti in circolazione (il"piccolo resto"). Vedremo domenica prossima, con le modifiche al Gloria ed al Pater, come reagirà la gran massa dei "credenti e praticanti", ma credo che non se ne faranno un baffo, non se ne accorgeranno nemmeno, tanto grande è la loro cecità spirituale.

pinco ha detto...

bergoglio è veramente il " falso " profeta del Nuovo Ordine Mondiale POICHE il

" VERO " profeta del N.O.M. è roncalli.

E a roncalli infatti che è stato tributato onore dalle massime autorità israeliane nel cinquantesimo della morte.

E, che dire di Ratzinger a proposito di Dio Uno e Unico? Andare a leggere il discorso al Gran Mufti tenuto a Gerusalemme il 12 maggio 2009.

La Verità camuffata o detta a metà è peggiore di qualsiasi buifala, porca miseria!

pinco ha detto...

Ecco la NUOVA REGALITA secondo la Commissione Teologica Internazionale approvata dalla Congregazione per la dottrina della Fede ( e lo credo bene…...hanno lo stesso capo!..). :

6 dicembre 2013.

<< Dio Trinità, unità degli uomini - il monoteismo cristiano contro la violenza >>

al capitolo secondo:
<< L'iniziativa di Dio nel cammino degli uomini >>

si legge, al n° 22, " La fede biblica dell'alleanza di Dio con l'ANTICO ISRAELE (ho aggiunto il maiuscolo )attesta infine la SINGOLARE SCELTA (maiusc.agg.) di Dio,creatore e Signore di ogni cosa : quella cioè di farsi conoscere da tutti gli uomini attraverso la lunga e quotidiana FREQUENTAZIONE DI UN PICCOLO GRUPPO UMANO chiamato ad abitare, giorno per giorno la via della giustizia…….."

Capito?

Dio non si fa conoscere attraverso Gesù ma da "un piccolo gruppo umano" discendente dell'Antico Israele.

E chi sarebbe questo Dio? Ma sì.. il Dio Uno e Unico che può dirsi anche Trinità (come nel titolo del documento della commiss.teolog.) dal momento che si è rivelato nelle Tre religioni monoteiste che hanno in comune la fede di Abramo, Isacco Giacobbe e ...anche..di Gesù profeta. (vedere altro bel documento su Gesù profeta!)

Anonimo ha detto...

Catechesi sul tema: La nuova traduzione del Messale Romano
https://it-it.facebook.com/pgiorgiomariafare/videos/301151981075514/
P.Giorgio Maria Fare'

Una delle tante ha detto...

Tra le rilevanti novità del nuovo Messale romano in arrivo sia nelle parrocchie del Vicariato di Roma sia quelle di rito ambrosiano – e comunque obbligatorie in tutte dal 4 aprile 2021, domenica di Pasqua -, c’è l’inserimento in più preghiere, Confiteor in primis, dell’espressione «fratelli e sorelle» in luogo di quel «fratelli» che abbiamo finora conosciuto. Ora, pur non conoscendo nel dettaglio i motivi di una simile scelta, se essa risponde ad una volontà di maggiore inclusione fatico a non considerarla frutto di una mossa incauta. Per almeno tre differenti motivi.

Anzitutto, sostituire oggi il «fratelli» con il «fratelli e sorelle» significa ammettere che, finora, le preghiere non erano abbastanza inclusive; il che è assurdo. Il maschilismo e l’asserita superiorità di un sesso sull’altro sono un problema dell’umanità, non certo della Chiesa. Anzi, come vedremo la storia del cristianesimo è interamente segnata da una spettacolare promozione dei diritti della donna, che proprio grazie ai discepoli di Gesù ha fatto enormi progressi sociali. Emendare le preghiere significa però riconoscere che finora non si è fatto abbastanza; e questo non è un torto alla Chiesa, ma alla storia.

Un secondo motivo per cui l’inserimento di «fratelli e sorelle» nel Messale non mi pare una buona idea è che si tratta di una mossa incoerente. Mi spiego. Se si ritiene l’inclusione determinata dal linguaggio – lo contesto, ma poniamo sia così -, allora tale strada va seguita fino in fondo. E seguirla fino in fondo, in omaggio per esempio alle comunità Lgbt, significa andar oltre un «fratelli e sorelle» che, a ben vedere, potrebbe già avere il sapore amaro della transfobia. Perché insomma non immaginare un più inclusivo «fratelli, sorelle e amic*»? Questa, si badi, non è una provocazione, ma solo l’approdo obbligato di un certo modo di ragionare.

Una delle tante ha detto...

....segue
La terza ragione, strettamente collegata alla prima, per cui le “preghiere paritarie” mi sembrano un aggiornamento poco saggio è che esse rischiano di mettere in ombra come la Chiesa e il cristianesimo siano sempre stati dalla parte delle donne. A dimostrarlo ci sono una serie sbalorditiva di riscontri. Si va dalle narrazioni evangeliche – le prime a vedere il sepolcro vuoto e a riceverne la spiegazione dall’Angelo del Signore furono delle donne – ai primi martiri onorati come santi: sant’Agnese, santa Cecilia, sant’Agata, ossia delle donne. Non sono, questi, particolari di poco conto.

E che dire delle potenti donne del Medioevo cristiano, da Matilde di Canossa ad Eleonora d’Aquitania fino a Ildegarda di Bingen? E di Elena Lucrezia Cornaro – oblata benedettina prima donna laureata al mondo – e di Laura Bassi, la prima ad intraprendere una carriera accademica in Europa nonché la prima della storia ad ottenere una cattedra universitaria, cosa che avvenne, contro il parere degli altri docenti, grazie a Papa Benedetto XIV? L’intera storia cristiana è costellata da primati femminili, resi possibili grazie a quella Chiesa fondata da Gesù, il quale aveva spesso «al seguito un certo numero di donne» (Ketter P. Christus und die Frauen, 1933).

Ma pure nell’Antico Testamento, al di là di quel che spesso si sente dire, vi sono tante figure di donne presentate in termini tutt’altro che negativi (Burton Russel J. Exposing Myths about Christianity, 2012). Non è un caso che fu proprio il diffondersi della cultura cristiana a valorizzare la donna sia con i primati già ricordati, sia su un piano più generale. Si pensi per esempio alla previsione, ai fini della validità del rito, di quella necessità dell’assenso femminile nel matrimonio che, se da un lato fu ufficializzata solo nel quarto concilio Lateranense del 1215, dall’altro era già prevista da secoli, come provano sul tema le parole di vari santi e padri della Chiesa del calibro di sant’Agostino.

Tutto questo a ricordare – sia pure con filiale rispetto verso le gerarchie, i pastori e quanti hanno collaborato alla stesura del nuovo Messale – che la Chiesa non ha alcun bisogno di aggiustare le preghiere in omaggio ad una valorizzazione dei diritti della donna della quale ha dato venti secoli di prove. Allo stesso modo, i cristiani non hanno nulla, ma proprio nulla da imparare da una cultura contemporanea che, promuovendo pratiche inaccettabili come l’aborto, la fecondazione extracorporea e l’utero in affitto -abilmente camuffate con le espressioni interruzione volontaria di gravidanza, ricerca della genitorialità e gestazione per altri -, proprio sulla dignità della donna mostra ogni giorno un’ignoranza spaventosa.
Giuliano Guzzo

Anonimo ha detto...

Il entonne des prières et des chants en arabe dans la cathédrale de Clermont-Ferrand

https://www.lamontagne.fr/clermont-ferrand-63000/actualites/il-entonne-des-prieres-et-des-chants-en-arabe-dans-la-cathedrale-de-clermont-ferrand_13880421/

PINCO ha detto...

sE IL "FILIALE RISPETTO" VERSO LE GERARCHIE CONCILIARI FOSSE STATO SUBITO NEGATO NON SAREMMO A QUESTO PUNTO.

Anonimo ha detto...

https://www.facebook.com/photo?fbid=10221638145534684&set=a.1579759385639
Buone nuove da Mons.D'Ercole .

Anonimo ha detto...


Cambiamo la lingua, rendiamola adatta ai tempi, cosa si aspetta

Dire sempre "fratelli e sorelle" ad ogni passo, come nel modo laico si deve dire oggi "lui o lei", non è stucchevole?
Bisognerebbe, per evitare queste ripetizioni, avere il coraggio di scassare definitivamente la lingua e mettere una desinenza a dittongo ad ogni parola.
P.e. : Fratellie invece di fratelli e sorelle (le due desinenze maschile in i e femminile in e). oppure sorellie o sorellei. O fratellei.
E invece di "lui o lei" ripetuti all'infinito, come fanno in inglese (he or she, ma spesso dicono solo she, lei), scrivere, poiché la desinenza i è uguale, "essoa" oppure "essao".
Bisogna riformare la lingua, che diamine, bisogna adattarsi ai tempi.
Ti è piaciata? direbbe Ettore Petrolini, famoso comico romano e romanesco degli inizi del secolo scorso.
Ci vorrebbe un Voltaire cattolico, per così dire, che distruggesse con la satira il vaniloquio allucinante di tutte queste continue "riforme" liturgiche.
Ma i problemi della liturgia, traduzioni comprese, sparirebbero se si tornasse all'Ordo Vetus. E si buttasse finalmente alle ortiche l'infame Novus Ordo, la creatura di Montini, uno dei peggiori papi di tutta la storia della Chiesa.
G.

Anonimo ha detto...


SE il "filiale rispetto" fosse stato subito negato non saremmo a questo punto...

Giustissimo. Ma il c.d. "filiale rispetto" continua ancor oggi. Cosa celi questo "rispetto" nell'animo di chi lo pratica ad ogni costo, lo sapremo il Giorno del Giudizio.
E non sarà un bel vedere.
Intanto, non si fa altro che pregare perché le cose migliorino e la situazione non fa che peggiorare, in tutti i sensi.
Evidentemente le nostre preghiere non sono buone, non sono gradite a Dio?
La preghiera non è mai inutile, lo sappiamo, anzi è indispensabile. Ognuno di noi, per quanto possibile, dice ogni giorno le sue devozioni: preghiere del mattino con l'Angelus, Angelus a mezzogiorno, Angelus e Rosario nel tardo pomeriggio, preghiere prima di coricarsi. Questa la ripartizione classica, indispensabile per l'aiuto della Grazia nella nostra battaglia quotidiana contro noi stessi, per la nostra salvezza, e contro le lusinghe e minacce del mondo.
Ma quanto alle preghiere per ottenere che si modifichi il corso degli eventi, della storia, la prospettiva è evidentemente diversa. Qui opera un disegno del Padre, percepibile da noi solo in parte. Le cose sembrano sempre più difficili per Trump, il suo avversario, il falso cattolico, sembra ormai vicino alla vittoria ufficiale. Quale, allora, qui, il "disegno del Padre"?
C'è ancora un filo di speranza che Trump possa ribaltare in Corte Suprema il risultato e continuiamo a pregare. Però ormai sta prevalendo la sensazione che Biden ce l'abbia fatta ossia che Dio voglia punire l'America e anche noi in Europa facendolo vincere - punire in modo durissimo . Punire pertanto in questo modo i cattolici, proni nel "rispetto filiale" verso papi indegni, con una persecuzione sanguinosa, ormai alle porte, da tanti segni e proprio in Occidente?
Dopo questa persecuzione, che dovrebbe vedere tra i persecutori tanti preti e suore progressisti-arcobaleno, la Chiesa dovrebbe rinascere, purificata nei (pochi) superstiti, oppure ci sarà il ritorno di Cristo, la fine del mondo, il Dies Irae, il Giudizio Universale.
Chi vivrà, vedrà.
Intanto, chi vuole restare fedele sino alla fine, preghi che lo Spirito Santo gli consenta di restar fedele sino alla fine al principio "meglio la morte del tradimento" (potius mori quam foedari), con il quale si rende ciò che Nostro Signore rivelò in visione a S. Giovanni evangelista: "Sii fedele sino alla morte e ti darò la corona della vita" (Apoc 2,