Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 8 febbraio 2021

Fondazione pontificia usa Papa Francesco per diffondere l’ideologia gender?

Nella nostra traduzione da Catholic News Agency l'articolo che segue di David Ramos, che so è già occupato della questione. Rammento infatti che non è la prima volta che ci imbattiamo di Scholas Occurrentes, ente educativo promosso da Bergoglio, col quale abbiamo già avuto un impatto sconcertato e sconcertante qui, ponendoci ulteriori interrogativi qui. Una vera e propria mina vagante per quanto emerge in ordine ai suoi scopi e alla sua diffusione a livello mondiale.

“La Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, che dichiara come suo obiettivo creare una nuova visione per l’educazione dei bambini in tutto il mondo, è sponsorizzata da Papa Francesco non solo per raccogliere fondi in tutto il mondo, ma anche per diffondere materiale sull’ideologia gender ai bambini di almeno una dozzina di paesi dell’America Latina.”
Dal 2015, con l’emblema di Scholas Ocurrentes, la collezione di libri “Con Francesco al mio fianco” è stata pubblicata in collaborazione con giornali in Argentina, Messico, Spagna, Colombia, Ecuador, Guatemala, El Salvador, Perù, Nicaragua e Bolivia, includendo tra le sue pagine concetti di ideologia di genere.

Le pagine della raccolta includono un racconto rivolto ai bambini dal titolo “Sono un cane!”, che presenta la storia degli sforzi di un “gattino bianco, basso e coraggioso” che ha cercato di essere riconosciuto pubblicamente come un cane. Alla fine della storia rivolta ai bambini, il gatto riesce a farsi riconoscere dai cani come uno di loro grazie alla difesa di un asino che si identifica come un cavallo.

Spiegando la storia “per genitori ed educatori”, Scholas afferma che “la nostra immagine di sé e il senso di noi stessi si sviluppano durante tutta la vita.

Un altro dei racconti pubblicati da Scholas, intitolato “Chiquillería” [Roba per bambini], afferma che “ci sono bambini che hanno un padre e una madre. Uno di ciascuno. Altri, due di ciascuno. Altri, uno e due. O due e uno. Il che viene illustrato mostrando due bambini che si tengono per mano con due personaggi che indossano gonne.

Nella “guida per genitori ed educatori”, Scholas sottolinea che la storia “Chiquillería” insegna che “la diversità va oltre il gruppo sociale o la cultura di appartenenza” e include “i tratti che non siamo in grado di cambiare: include l’età, le caratteristiche fisiche, il genere e l’orientamento sessuale”.

Ciascun libro della collezione pubblicata da Scholas Ocurrentes reca un disegno di Papa Francesco e nelle prime pagine riporta frasi del Santo Padre. Nell’annunciare la diffusione della raccolta nei vari paesi, si insinua di aver l’appoggio del Vaticano e di Papa Francesco.

Nel 2015, il giornale ecuadoriano El Universo ha riferito che il suo vice direttore, César Pérez Barriga “era presente nella Città del Vaticano alla firma dell’accordo proposto con Scholas. In quell'occasione è stato presentato il materiale bibliografico e ognuno dei direttori dei media presenti ha salutato individualmente e personalmente Sua Santità”.

Da parte sua, il giornale argentino Clarín ha utilizzato un breve inquadratura video della promozione della raccolta in cui Papa Francesco dice che “il 90% delle lettere dei bambini sono accompagnate da un disegno”.

Oltre all’edizione prodotta in collaborazione con il giornale messicano Milenio, Scholas ha diffuso “Con Francesco al mio fianco” con il sostegno del governo di Città del Messico in occasione della visita del Santo Padre nel 2016.

Nell'ottobre 2020 ACI Prensa ha inviato richieste di trasparenza al governo di Città del Messico [lo documentavamo qui] per conoscere le modalità di finanziamento della pubblicazione e quante copie sono state stampate, senza ottenere finora alcuna risposta.

In una e-mail inviata il 12 gennaio 2021 a Virginia Priano, direttrice della comunicazione della fondazione pontificia, ACI Prensa ha chiesto quanto denaro è stato investito e quanto è stato ricevuto in donazioni in occasione della pubblicazione di “Con Francesco al mio fianco”, e il motivo per cui le pubblicazioni promuovono l’ideologia gender. Con l'occasione ha chiesto se i libri sono stati effettivamente approvati da Papa Francesco e dal Vaticano.

Priano non ha risposto a quella e-mail né a un promemoria inviato il 2 febbraio. Il 3 febbraio ACI Prensa ha chiamato Virginia Priano via WhatsApp. Dopo aver risposto e riagganciato la telefonata, il telefono italiano della direttrice di Scholas Occurrentes Communications è diventato non disponibile, quindi i messaggi non vengono più ricevuti e la sua foto non è più visibile: segno che l'utente è stato bloccato dal sistema di messaggistica.
Anche le nuove chiamate e i messaggi inviati da un altro telefono sono rimasti senza risposta.

Cos’è Scholas Occurrentes e qual è il suo rapporto con Papa Francesco?
Scholas Occurrentes nella definizione sul suo sito web : “siamo un’istituzione e siamo una storia, la storia del nostro viaggio. Siamo ciò che ci raccontiamo e ciò che ci raccontano di noi stessi… un’istituzione aperta all’incontro che ci ricrea. Come un’opera d’arte che custodisce le differenze, siamo in ascolto di ciò che è unico di Scholas”.

Inoltre, stabilisce la sua origine “nella Città di Buenos Aires al tempo in cui Jorge Bergoglio era arcivescovo con il nome di ‘Scuola dei vicini’ che integrava studenti di scuole pubbliche e private, di tutte le confessioni religiose con l’obiettivo di educare i giovani come cittadini nell’impegno per il bene comune”.

Scholas Occurrentes sostiene di avere “filiali in Argentina, Cile, Città del Vaticano, Colombia, Spagna, Stati Uniti, Haiti, Giappone, Italia, Messico, Mozambico, Panama, Paraguay, Portogallo e Romania”; anche se ACI Prensa sa che la presunta sede negli Stati Uniti di fatto ha cessato di funzionare.
E' presente “con la sua rete in 190 paesi, integrando più di 400.000 centri educativi e raggiungendo più di un milione di bambini e giovani in tutto il mondo”.

Scholas Occurrentes è stata ufficialmente istituita in Spagna il 14 maggio 2015 “su richiesta della Santa Sede”, e tra i suoi obiettivi si rileva: “promuovere, migliorare l’educazione e raggiungere l’integrazione delle comunità, con particolare attenzione a quelle con meno risorse”, oltre a “promuovere campagne di sensibilizzazione sui valori umani”.

Il 15 agosto 2015, la fondazione è stata creata in Argentina. Quello stesso giorno, Papa Francesco ha firmato un chirografo – un decreto pontificio – che erige Scholas Occurrentes “come Fondazione di Diritto Pontificio”, assicurando che si tratta di una “rete mondiale di scuole che condividono i loro beni, avendo obiettivi comuni, con particolare attenzione a quelle con minori risorse”.

Scholas Occurrentes, promotori dell’aborto e milioni di donazioni
La fondazione pontificia Scholas Occurrentes, usando l'immagine del papa, ha lanciato la sua “Università del Senso”, una serie di conferenze virtuali i cui relatori includono noti promotori dell’aborto legale come il filosofo Dario Sztajnszrajber e la scrittrice Luisa Valenzuela.

ACI Prensa ha avuto accesso ai documenti finanziari di Scholas Occurrentes che rivelano come, senza costruire una sola scuola per bambini e giovani poveri in nessuna parte del mondo, la fondazione pontificia riceve milioni di dollari in donazioni e accordi. Tuttavia, una quantità significativa di quei milioni di dollari verrebbe spesa in tasse, viaggi e uffici.
Solo nel 2016, Scholas Occurrentes ha speso quasi 5,2 milioni di dollari in “onorari professionali” e un altro milione di dollari in “onorari saltuari” per la sua filiale argentina.
Ha anche utilizzato più di 448.000 dollari per “remunerazioni e oneri sociali”. In “affitti di uffici”, Scholas Occurrentes ha speso più di 324.000 dollari quell’anno. Altri 300.000 dollari sono stati spesi per la “telefonia mobile”.

Nel suo “Progetto Agora. Creazione di una rete sociale mondiale basata sull’educazione: Scholas”, la fondazione pontificia assicura che “il Papa è una risorsa fondamentale per Scholas e quindi è necessario un modello di sviluppo che permetta a Scholas Global di avere un ampio controllo sull’uso della sua immagine in tutte le sue sedi”.

Dal settembre 2020 restano senza risposta le richieste inviate da ACI Prensa a Scholas Occurrentes sull'invito a relatori pro-aborto e sull'impiego dei milioni di dollari ricevuti in donazioni. [Ma ciò che è più grave e problematico riguarda i contenuti che diffonde... -ndT]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

7 commenti:

Valeria Fusetti ha detto...

Leggendo l'articolo non mi sembra che questa Fondazione Pontificia usi Bergoglio per diffondere l'ideologia Gender. Al contrario è Bergoglio che ha dato vita ad una Fondazione per diffondere una ideologia che già diffondeva quando era arcivescovo in Argentina. Senza che nessuno, in Vaticano, ci trovasse da ridire.

Anonimo ha detto...

Lo schifo travolge. Quando si arriva a questi tipi di 'pedagogia' significa che la pedofilia non solo è già stata digerita ma, è anche praticata da una parte consistente della popolazione 'normale', cioè non scandalizza più ed è prassi democratica.

Preghiamo e supplichiamo il Signore Gesù Cristo ché liberi il genere umano dalla presenza di questi corrotti/corruttori. Memori delle macine, preghiamo!

Anonimo ha detto...

Se a Bergoglio quell'immonda fondazione desse fastidio lo avrebbe già fatto sapere urbi et orbi (non si fa problemi ad attaccare chi gli sta antipatico (coloro che non accettano il CVII, i Francescani dell'Immacolata, i "cattolici rigidi", Ignazio Marino, ecc.)).
Si "lascia usare" solo da coloro che approva.
Speriamo che Viganò lo "bastoni pubblicamente" anche su questa sporca faccenda: Bergoglio lo ignorerà? In questo caso la colpevolezza di Bergoglio in questa questione sarà una certezza.

Anonimo ha detto...

Tutto questo è possibile solo grazie ai media corrotti e corruttori che usano le notizie come più garba ai loro padroni e mandanti. Alcune notizie le ignorano completamente(censura)o le minimizzano , altre le enfatizzano all'inverosimile.Fanno ridere i giornalettisti che giurano e spergiurano che il numero dei voti controllati alle elezioni americane risulta esatto al 99%.Ma il punto non è quello ,il fatto è che non si sono controllati i voti giunti per posta (cosa impossibile) ,la data di arrivo delle buste ed il diritto al voto di quegli elettori.I brogli colossali stanno tutti fra i voti giunti per corrispondenza e non sull'attribuzione dei voti scrutinati.Nessuno ha potuto controllare la validità di quei voti giunti in numero abnorme.Senza quei voti Trump avrebbe vinto ,anzi stravinto.

Anonimo ha detto...

SE QUESTO E' UN PAPA....
Parla di ecologia da un punto di vista completamente orizzontale, parla di distribuzione della ricchezza in chiave materiale, parla di demografia come farebbe un qualsiasi funzionario dell'ONU, parla di "religioni" e non serve neanche commentare, parla di fraternità con le stesse parole degli Illuministi, dimenticando il Padre e il Figlio che nella comunione dello Spirito Santo - e solo così! - rende fratelli in Cristo, secondo il cristianesimo.
Ormai lo chiamano "il cappellano dell'ONU" e si discute apertamente di scisma strisciante, ma già conclamato, nella Chiesa. A cosa serve la Chiesa, se non parla mai di Cristo, della Grazia di redenzione dal peccato, o della Salvezza eterna che solo la Croce, nel Battesimo, concede a chi vi si converte? A cosa serve il sale se perde il sapore, se non a essere gettato via? - chiedeva Gesù ai discepoli....

Da Fb ha detto...

Fino a ieri la cultura progressista lottava per i lavoratori e i poveri. Ora nella categoria degli oppressi ci sono finiti gli immigrati, i gay, le piante, gli animali e pure i ghiacciai.

Per gli aperturisti di tutti i porti d’Italia i nemici da combattere sono i populisti/nazionalisti, per i gay sono gli eterofissisti e gli eterofissati e per gli ambientalisti il nemico pubblico e privato numero uno è l’uomo.

Ma dato che felci e paguri non possono né marciare, né imbracciare armi o ricorrere al Tribunale internazionale dell’Aia, ecco che alcuni illuminati, a volte dotati anche di treccine, prendono le loro difese affinchè l’uomo si sottometta ai panda e ai ghiacciai.

Ed in mezzo a questo caos c’è la grande massa di pastori e di donnine e di pecoroni che pensano che non ci si debba fare troppe domande e porre questioni, gente che deve conservare le proprie posizioni, che ritiene si debba mandare giù Tutti frutti (l’enciclica Fratelli tutti, ndt) e allietarsi con gli Amori di Letizia (il riferimento è ad Amoris laetitia, ndt).

Sembra, quindi, ozioso interrogarsi sulla possibilità di uno scisma (addirittura!) nella Chiesa (o chiesa): uno scisma è già in atto, sfumato, in tutta la Chiesa, inafferrabile e confuso, così come saranno confusi gli ultimi tempi.

Anonimo ha detto...

https://m.youtube.com/watch?v=-1VsdVd_scI
Il canone romano dalla Basilica di San Clemente